Leggi la rassegna stampa - CGIL Basilicata
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RASSEGNASTAMPA<br />
kEnn0W36HM/JZxWj9yK2Er0s/R7uHx12dt++Xrg9NOs=<br />
Potenza<br />
Venerdì 5 aprile 2013 16<br />
Il “Comitato 13 ottobre” ha presentato le sue proposte per migliorare il trasporto urbano<br />
Ecco come muoversi in città<br />
I punti da non tra<strong>la</strong>sciare sono ospedale, scuole, uffici e servizi vari<br />
MUOVERSI a Potenza. Lasciare<br />
l’automobile a casa e usare i mezzi<br />
pubblici. Un’utopia? Per il Comune<br />
di Potenza pare di no, se solo<br />
i cittadini provassero a sperimentare<br />
tutte le opportunità offerte<br />
dal nuovo piano di trasporto<br />
pubblico urbano. Secondo il<br />
“Comitato 13 ottobre” sembra invece<br />
di si, soprattutto se il piano<br />
resta così come si presenta allo<br />
stato attuale. Ieri <strong>la</strong> conferenza<br />
<strong>stampa</strong> di presentazione del<strong>la</strong><br />
sua proposta definitiva, anche<br />
al<strong>la</strong> luce di una prima già avanzata<br />
e discussa<br />
Il nuovo progetto<br />
“Quartier<br />
g e n e ra l e ”<br />
MIGLIORARE il proprio<br />
quartiere è un desiderio comune.<br />
Il quartiere è ciò che crea<br />
l'attaccamento al<strong>la</strong> propria<br />
città, contribuisce a costruire<br />
<strong>la</strong> propria identità. Ed è<br />
per questo che il Comitato<br />
13 ottobre ha dato vita <strong>la</strong><br />
progetto “Quartier generale”.<br />
Gli abitanti dei rioni, in col<strong>la</strong>borazione<br />
con il proprio Comitato<br />
di quartiere, che farà<br />
da coordinatore, può inviare<br />
un'idea progettuale al<br />
“Comitato 13 ottobre” entro<br />
il prossimo 20 maggio all'indirizzo<br />
e mail comitatao13ottobre@gmail.com.<br />
Tutto il materiale raccolto<br />
verrà poi esaminato in una<br />
giornata di <strong>la</strong>vori al<strong>la</strong> fine<br />
del progetto.<br />
an.ma.<br />
con il sindaco e<br />
l’ufficio mobilità<br />
del Comune di<br />
Potenza.<br />
Queste le caratteristicheessenziali<br />
del piano<br />
del “Comita -<br />
to”: 20 linee urbane,<br />
zero autobusextraurbani,<br />
frequenza<br />
delle corse da 30<br />
a massimo 5 minuti,<br />
per 1 milione<br />
e 765 mi<strong>la</strong><br />
chilometri urbani<br />
percorsi e<br />
565.000 rurali<br />
per un totale di 2<br />
milioni e 330 mi<strong>la</strong><br />
chilometri. Il<br />
tutto tenendo<br />
conto dei seguenti<br />
dati di<br />
partenza, ovvero<br />
i 2500 <strong>la</strong>voratori<br />
pendo<strong>la</strong>ri<br />
che arrivano<br />
ogni giorno in<br />
città, i 5000 studenti<br />
pendo<strong>la</strong>ri,<br />
i 1160 studenti<br />
residenti, i 1650<br />
universitari. Gli orari di punta di<br />
cui tener conto sono 7.15-8.30,<br />
13-14. I punti di interesse assolutamente<br />
da non tra<strong>la</strong>sciare:<br />
ospedale, scuole, uffici e servizi<br />
vari.<br />
Il raffronto con il piano del Comune,<br />
secondo il comitato, è immediato.<br />
Tra calcoli economici e<br />
di chilometri percorsi, con <strong>la</strong> loro<br />
proposta si risparmierebbero<br />
circa 2 milioni di chilometri percorsi<br />
per un costo totale del piano<br />
che è di quasi 3 milioni di euro in<br />
meno. Numeri da non tradursi in<br />
soppressione di corse o riduzione<br />
del personale. Al contrario. Il<br />
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309<br />
Dino De Angelis, presidente del “Comitato”. In alto <strong>la</strong> proiezione delle slide (foto<br />
Mattiacci)<br />
Comitato rivendica semplicemente<br />
una diversa organizzazione<br />
generale, con addirittura una<br />
intensificazione delle corse sia<br />
considerando i minuti di attesa<br />
che i collegamenti con le zone più<br />
periferiche.<br />
La città è idealmente divisa in<br />
due. Ogni zona ha una sua porta.<br />
Quel<strong>la</strong> Sud potrebbe essere il ter-<br />
minale Basento, quel<strong>la</strong> Nord<br />
Macchia Romana. E' qui che dovrebbe<br />
terminare <strong>la</strong> corsa degli<br />
autobus extraurbani, che in questo<br />
modo non circolerebbero in<br />
città. L'asse che divide le due zone<br />
è quello centrale, che intercetta<br />
<strong>la</strong> zona principale del<strong>la</strong> città: il<br />
centro storico. I nodi e le porte sarebbero<br />
poi collegati da microcir-<br />
co<strong>la</strong>ri, in modo da consentire<br />
viaggi brevi. Il presupposto è<br />
quello di sfruttare al meglio tutte<br />
le infrastrutture già presenti,<br />
tra impianti meccanizzati e rete<br />
ferroviaria, in un sistema organico<br />
ben connesso. Lo stesso sistema<br />
deve poi essere riportato<br />
nel<strong>la</strong> comunicazione del piano. Il<br />
Comitato propone sia un segnale<br />
di avviso suoi mezzi che fuori, così<br />
da mettere in evidenza prima<br />
del percorso, e non solo durante,<br />
i punti di interconnessione. Da<br />
qui l’accusa al Comune di aver<br />
pensato, a oggi, a un sistema di<br />
comunicazione troppo tecnologico,<br />
trascurando <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica efficace<br />
cartellonistica. Perché bisogna<br />
tener presente dell'età media<br />
dei cittadini. Il Comitato lo fa, anche<br />
prevedendo un abbonamento<br />
economico per gli over 65. Sul<br />
biglietto, poi, non ha dubbi: occorre<br />
quello integrato, solo così<br />
si può ovviare al<strong>la</strong> gratuità delle<br />
scale mobili. Ultimo appunto, infine,<br />
l'affidamento del<strong>la</strong> gestione<br />
del servizio tramite un bando di<br />
gara che sia «trasparente».<br />
Anna Martino<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Il consigliere Molinari si interroga sul Piano strutturale provinciale che riorganizzerà tutto<br />
Psp, quale sarà il ruolo del capoluogo di regione<br />
«CHE Fine ha fatto il Piano strutturale metropolitano?».<br />
A domandarselo il consigliere comunale<br />
di opposizione, Giuseppe Molinari.<br />
Non tanto perché del Piano strutturale metropolitano<br />
(Psm), che doveva, nelle intenzioni<br />
dell’amministrazione comunale, radicalmente<br />
cambiare il volto del capoluogo e dei comuni<br />
dell’hinter<strong>la</strong>nd, si sono perse praticamente<br />
le tracce ma perché è notizia di oggi l’in -<br />
tenzione del<strong>la</strong> Provincia di Potenza «di predisporre,<br />
secondo legge - puntualizza Molinari<br />
a rimarcare il fatto che il Piano strutturale<br />
metropolitano non lo era - il Piano strutturale<br />
provinciale (Psp), il quale servirà ad organizzare<br />
<strong>la</strong> crescita dei centri abitati sul territorio<br />
di competenza dell'ente».<br />
Se <strong>la</strong> Provincia dovesse riuscire dove ha fallito<br />
il Comune è «consequenziale chiedersi che<br />
fine abbia fatto il Piano strutturale metropolitano<br />
del<strong>la</strong> città di Potenza».<br />
Una domanda alquanto retorica anche perché<br />
il Piano strutturale metropolitano non<br />
avrà più ragione d’esistere nel momento in cui<br />
dovesse andare in porto il Piano strutturale<br />
provinciale (Psp).<br />
E proprio per conoscere nel dettaglio il Psp e<br />
il ruolo assegnato al capoluogo di regione, il<br />
consigliere d’opposizione ha chiesto che i rappresentanti<br />
del<strong>la</strong> Provincia «siano ascoltati in<br />
terza commissione».<br />
Il Piano strutturale provinciale di fatto finirebbe<br />
con l’assorbire quello ipotizzato dal<strong>la</strong><br />
città di Potenza che prevedeva <strong>la</strong> pianificazione<br />
di una crescita simultanea e concordata del<br />
capoluogo di regione insieme ad alcuni del<br />
suo hinter<strong>la</strong>nd.<br />
«Con il Piano strutturale metropolitano - ha<br />
spiegato Molinari - si voleva rego<strong>la</strong>mentare<br />
l'espansione urbana, il trasporto pubblico, <strong>la</strong><br />
collocazione delle aree artigianali e altri servizi».<br />
In pratica <strong>la</strong> programmazione, avrebbe<br />
dunque «comportato un'azione concordata<br />
con circa una decina di comuni che si sarebbe-<br />
ro dovuti comportare come se fossero parte di<br />
un'unica grande metropoli. Di fatto, però, dopo<br />
i consueti annunci storici e proc<strong>la</strong>mi riguardo<br />
al Piano strutturale metropolitano è<br />
tutto bloccato».<br />
La Provincia di Potenza «ha di fatto inglobato<br />
- ha proseguito l’esponente politico cittadino»<br />
nel<strong>la</strong> programmazione del Piano strutturale<br />
provinciale quello metropolitano pensato<br />
dal capoluogo di regione».<br />
Vista l'importanza strategica del<strong>la</strong> programmazione<br />
per <strong>la</strong> crescita futura e l'organizzazione<br />
dei centri abitati del Potentino bisogna<br />
«ora capire quale funzione avrà sull’as -<br />
se Basento <strong>la</strong> città di Potenza».<br />
Non solo.<br />
A questo punto «è anche necessario - ha concluso<br />
Molinari - recuperare il dibattito già sviluppato,<br />
nel 2010, in consiglio comunale al<br />
momento dell'approvazione del<strong>la</strong> nota preliminare<br />
del Piano strutturale metropolitano».<br />
L’I N T E RV E N T O<br />
Potenza<br />
e <strong>la</strong> Ztl<br />
Un amore<br />
ancora<br />
acerbo<br />
LA Ztl indispensabile in<br />
ogni centro storico, per le<br />
tante ragioni che qui non<br />
stiano ad elencare, è divenuta<br />
un dramma per Potenza,<br />
dove gli amministratori,<br />
per mero spirito<br />
di emu<strong>la</strong>zione e con “atto<br />
d’imperio” hanno voluto<br />
imporre <strong>la</strong> Zona a traffico<br />
limitato, senza un piano<br />
parcheggi e consapevoli<br />
che i trasporti pubblici<br />
sono inefficienti: per raggiungere,<br />
in autobus, il<br />
centro storico dal<strong>la</strong> periferia<br />
necessitano dai 60<br />
ai 90 minuti.<br />
È utopistico e demagogico<br />
pensare al<strong>la</strong> sospensione<br />
o peggio al<strong>la</strong> soppressione<br />
del<strong>la</strong> Ztl: si deve<br />
andare avanti.<br />
Certo vanno fatti dei<br />
correttivi per meglio rego<strong>la</strong>re<br />
i flussi e gli accessi,<br />
per consentire di raggiungere<br />
il centro senza<br />
intoppi e in tempi ragionevoli.<br />
Ridurre le tariffe per <strong>la</strong><br />
sosta, incrementare i mini<br />
bus dal<strong>la</strong> periferia ai<br />
presidi scale mobili e/o<br />
ascensori in modo da ridurre<br />
i tempi di collegamento<br />
del<strong>la</strong> periferia con<br />
il centro, consentire ai residenti<br />
di poter parcheggiare<br />
non soltanto in zone<br />
limitate ma su tutta l'area:<br />
questi potrebbero essere<br />
alcuni dei correttivi<br />
immediati tali da ridare<br />
respiro alle tante attività<br />
in affanno, anche, per via<br />
del<strong>la</strong> Ztl.<br />
È, comunque, fondamentale<br />
promuovere un<br />
tavolo d'intesa tra amministrazione,<br />
residenti,<br />
commercianti e cittadini<br />
per definire gli aggiusti<br />
essenziali e rendere il<br />
centro storico il cuore<br />
pulsante del<strong>la</strong> città.<br />
Giuseppe Giuzio<br />
Fratelli d’Italia