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IL DALMATA - Arcipelago Adriatico

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<strong>IL</strong> <strong>DALMATA</strong> dicembre 2004-marzo 2005 pag. 23<br />

I REDUCI ANTIFASCISTI DI ZARA SI SENTONO ANCORA PARTIGIANI TITINI<br />

MONUMENTO INDECENTE: UNO JUGOSLAVO<br />

CALPESTA <strong>IL</strong> CORPO DI UN BERSAGLIERE<br />

L’on. Menia ne chiede la rimozione, il sottosegretario Antonione sollecita il Governo<br />

croato a demolirlo perché offende l’Italia, i bersaglieri e lo spirito umanitario europeo<br />

Con la fine della Jugoslavia di<br />

Tito, in tutta la Croazia ed in<br />

particolare in Dalmazia sono<br />

scomparsi i monumenti inneggianti<br />

al comunismo e alla<br />

guerra partigiana di Tito ed in<br />

generale tutti i ricordi di una<br />

Federativa Jugoslava che, nei<br />

confronti della Croazia, era<br />

stata matrigna non meno del<br />

precedente Regno di Jugoslavia.<br />

Non si è sempre trattato<br />

di provvedimenti amministrativi<br />

che rimuovevano statue e<br />

lapidi, perché il più delle volte<br />

l’iniziativa privata locale ha<br />

provveduto spicciativamente a<br />

far saltare gli incomodi manufatti<br />

con la dinamite. Tra i pochi<br />

“residuati bellici” sopravissuti<br />

alla pulizia anticomunista,<br />

è rimasto però in piedi un monumento<br />

a Iso, in croato Iz,<br />

una piccola isola che non si<br />

vede da Zara perché posta dietro<br />

l’Isola di Uliano, che ha<br />

conservato un monumento in<br />

cui un uomo saluta con il pugno<br />

chiuso e calpesta il corpo<br />

esanime di un soldato che porta<br />

il copricapo dei bersaglieri<br />

italiani. Il monumento, fotografato<br />

a cura del bersagliere e<br />

consigliere comunale triestino<br />

Salvatore Porro, è stato ogget-<br />

to di un’interrogazione al Ministro<br />

degli Esteri da parte dell’on.<br />

Menia che ha chiesto<br />

l’intervento del nostro Governo<br />

per rimuovere un’opera offensiva<br />

nei confronti dei ber-<br />

La parte superiore del monumento dove si intravede il piumetto del<br />

bersagliere umiliato dal partigiano jugoslavo<br />

Il bassorilievo in bronzo ai piedi del monumento che riproduce una<br />

battaglia che a Eso non si svolse mai<br />

saglieri, dei soldati e del popolo<br />

italiano. Il sottosegretario<br />

agli esteri sen. Roberto Antonione<br />

ha annunciato che in<br />

tutti i prossimi incontri con i<br />

colleghi croati chiederà lo<br />

smantellamento della statua di<br />

Eso “poiché è percettibile un<br />

connotato di anti-italianità”.<br />

Nella recente assemblea annuale<br />

della sezione zaratina<br />

dell’Unione degli antifascisti<br />

si sono però levate molte voci<br />

polemiche contro l’Italia e il<br />

Presidente Branko Lovrin, in<br />

una forsennata arringa contro<br />

l’Italia, ha tra l’altro dichiarato<br />

“questa statua non deve rappresentare<br />

per i nostri vicini<br />

un’offesa”…”chiederemo al<br />

Governo croato una sollecita<br />

reazione”.<br />

A quanto ci è dato di sapere, la<br />

maggioranza dell’opinione<br />

pubblica dalmata appoggia la<br />

proposta governativa di rimuovere<br />

tutti i segni che esaltino<br />

la violenza, l’odio verso<br />

gli altri popoli e il vilipendio<br />

verso un Caduto, a qualunque<br />

nazionalità sia appartenuto e<br />

indipendentemente se in vita<br />

sia stato un nemico.<br />

Gli ospitali abitanti dell’Isola di Eso (Iz) pensano ai turisti, e non solo a quelli italiani, e non vedono di buono occhio il truculento monumento,<br />

che viene considerato un ingombrante testimone delle crudeltà che hanno caratterizzato l’ultima guerra intestina europea.

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