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Festa di<br />

4 maggio 2005<br />

San Paol<strong>in</strong>o<br />

<strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong><br />

Settimanale della Diocesi di Senigallia giovedì 28 aprile 2005 • € 1 n. 16<br />

Fiducia <strong>in</strong><br />

Benedetto XVI Inserto:<br />

Benedetto XVI


L’AGENDA DEL VESCOVO<br />

Domenica 1 maggio<br />

8,00 S.Messa al Santuario "Madonna della Rosa"<br />

11,00 S.Cresima a Montemarciano<br />

17,00 S.Messa al Santuario di Alberici<br />

Lunedì 2 maggio<br />

9,00 Riunione dei Direttori<br />

Catechesi-Liturgia-Caritas<br />

Mercoledì 4 maggio<br />

18,00 S.Messa e Processione nella Solennità<br />

del Patrono S.Paol<strong>in</strong>o<br />

Giovedì 5 maggio<br />

9,30 Formazione permanente dei Sacerdoti giovani<br />

Sabato 7 maggio<br />

9,30 Riunione a Loreto Pastorale del lavoro<br />

e Pastorale Giovanile<br />

18,00 S.Cresima a Cesanella<br />

ARTICOLI SACRI di Sant<strong>in</strong>a Boncompagni<br />

QUADRI IN ARGENTO - ICONE - IMMAGINI SACRE - CANDELE<br />

a Senigallia <strong>in</strong> Via Andrea Costa, 31 - 071.60597 Chiuso il lunedì matt<strong>in</strong>a<br />

Domenica 8 maggio<br />

9,30 S.Cresima a Pianello di Ostra<br />

11,00 Saluto a Don Domenico Pasqu<strong>in</strong>i che lascia<br />

la Parrocchia del Porto<br />

18,00 S.Cresima degli adulti <strong>in</strong> Cattedrale<br />

Mercoledì 4 maggio<br />

FESTA DI<br />

SAN PAOLINO<br />

Patrono della città e diocesi<br />

ore 18 Concelebrazione del Vescovo<br />

(nelle parrocchie di città non ci sono Messe)<br />

ore 19 Processione per le vie della città.<br />

<strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong><br />

Settimanale della diocesi di Senigallia<br />

Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)<br />

Tel. 071/64578 - Fax 071/7914132<br />

Poste italiane S.P.A. - Spedizione <strong>in</strong> abbonamento postale - D.L.<br />

353/2003 (Conv. <strong>in</strong> L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Ancona.<br />

Taxe perçue - tassa riscossa ufficio P.T. di Senigallia. Autorizzazione<br />

del Tribunale di Ancona n. 137 del 12/11/1952.<br />

Parrocchia del Duomo - Senigallia<br />

Caritas parrocchiale<br />

Vic<strong>in</strong>o agli anziani soli<br />

Corso per formare volontari disponibili a stare<br />

accanto alle situazioni di solitud<strong>in</strong>e degli anziani<br />

Venerdì 29 aprile, ore 18<br />

L’ascolto nella relazione con l’anziano<br />

Renata D’Ambrosio, consultorio Ucipem<br />

Venerdì 6 maggio, ore 18<br />

<strong>La</strong> vecchiaia nella nostra società<br />

Renata D’Ambrosio, consultorio Ucipem<br />

Venerdì 13 maggio, ore 18<br />

Profilo dell’anziano: aspetti geriatrici<br />

Franco Palermi, medico<br />

Venerdì 20 maggio, ore 18<br />

<strong>La</strong> spiritualità dell’anziano<br />

don Maurizio Gagg<strong>in</strong>i, cappellano Ospedale<br />

Vic<strong>in</strong>o agli anziani soli, presentazione<br />

del progetto a cura della Caritas parrocchiale<br />

Sabato 30 aprile<br />

ore 10 - Chiesa dei Cancelli - <strong>in</strong>contro con<br />

P.Bartolomeo Sorge sj<br />

sul tema<br />

“Dare un’anima alla politica”<br />

L’<strong>in</strong>contro è aperto a tutti.<br />

Particolarmente <strong>in</strong>vitati gli amm<strong>in</strong>istratori<br />

dei comuni della diocesi.<br />

Direttore editoriale: Gesualdo Purziani<br />

Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi<br />

Redazione: <strong>La</strong>ura Mandol<strong>in</strong>i, Tullio Piersantelli,<br />

Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti<br />

Realizzazione grafica e stampa: Tecnostampa Recanati<br />

Tiratura: 3000 copie<br />

e-mail: <strong>voce</strong>misena@tiscali.it • sito: www.<strong>voce</strong>misena.it<br />

28 aprile 2005 2<br />

EDITORIALE<br />

3<br />

e<br />

Fiducia <strong>in</strong><br />

Benedetto XVI<br />

Domenica 24 aprile ho avuto la fortuna di trovarmi<br />

<strong>in</strong> Piazza San Pietro. Un vero tripudio di colori,<br />

voci, canti, applausi. San Pietro che si t<strong>in</strong>ge<br />

di arcobaleno e testimonia che “la Chiesa è viva”, così<br />

come il Santo Padre ci ha ricordato: “Sì, la Chiesa è viva,<br />

questa è la meravigliosa esperienza di questi giorni”. E’<br />

una testimonianza preziosa, che rafforza il legame fra il<br />

pontificato di Benedetto XVI e quello di Giovanni Paolo<br />

II che ci ha lasciato una Chiesa più coraggiosa, più libera,<br />

più giovane. Ma, soprattutto, è una testimonianza che<br />

sa guardare al passato come ad una fonte <strong>in</strong>esauribile di<br />

esperienza, e al futuro come ad una strada tutta da svelare<br />

e piena di <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite possibilità.<br />

Aspettando di vedere il Papa, l’obiettivo della mia<br />

macch<strong>in</strong>a fotografica coglie curiosamente <strong>in</strong> cielo un<br />

enorme segno di croce (vedi foto a fianco). Sarà stato un<br />

caso, ma mi è venuto spontaneo pensare a quel “In hoc<br />

signo v<strong>in</strong>ces” da cui ha preso vigore nei primi secoli l’esperienza<br />

della fede cristiana. E da cui può prendere vigore<br />

questo millennio appena <strong>in</strong>iziato.<br />

Intanto la piazza si riempie di tanti pellegr<strong>in</strong>i accorsi<br />

nella città eterna per festeggiare l’elezione del nuovo papa<br />

che ha <strong>in</strong>izialmente lasciato un po’ di smarrimento,<br />

ma che tutti sono pronti ad accettare con fiducia, sicuri<br />

che riuscirà a farsi amare come ha saputo fare Giovanni<br />

Paolo II. Tante ore sotto il sole, ma anche la stanchezza si<br />

trasforma <strong>in</strong> vigore ed entusiasmo, perché c’è la semplicità<br />

della fede. E poi arriva il Papa: ho visto un Papa che<br />

ha saputo <strong>in</strong>trattenere un lungo dialogo con la folla:<br />

trentac<strong>in</strong>que m<strong>in</strong>uti di omelia passati <strong>in</strong> un momento!<br />

Ha comunicato emozioni, lui stesso a lungo emozionato<br />

durante la celebrazione e <strong>in</strong> particolare nei momenti<br />

chiave dell’imposizione del pallio e della consegna dell’Anello<br />

del pescatore.<br />

E poi la capacità di parlare forte, di catturare l’attenzione<br />

con la sua comunicativa che, diversa da quella di<br />

Karol Wojtyla, impareremo presto a conoscere. E’ risuonato<br />

ancora il “Non abbiate paura di Cristo!”, al<br />

quale ha aggiunto la rassicurazione: “Egli non toglie<br />

nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo.<br />

Sì,aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera<br />

vita”. Sulla piazza c’era un popolo vario e colorato, allegramente<br />

<strong>in</strong> festa, orgoglioso di mostrare le proprie<br />

bandiere nazionali e molto curioso di ascoltare la prima<br />

omelia del nuovo papa: i trentotto applausi che hanno<br />

<strong>in</strong>terrotto il discorso di Benedetto XVI sono la migliore<br />

riprova del fatto che la s<strong>in</strong>tonia c’è stata.<br />

Il messaggio c’è, ed è forte, anche per i giovani. Per<br />

quei giovani che fanno una Chiesa “viva e giovane”. E il<br />

messaggio c’è, per tutti: “Ciascuno di noi è amato, ciascuno<br />

di noi è necessario”. Il m<strong>in</strong>istero di Benedetto XVI<br />

ha dunque ufficialmente preso il via. E’ <strong>in</strong>iziata una nuova<br />

fase della vita della Chiesa.<br />

don Gesualdo Purziani<br />

28 aprile 2005 editoriale


1° maggio 2005<br />

6 a domenica di Pasqua<br />

Un altro Paraclito<br />

Prima lettura: At 8,5-8.14-17;<br />

Salmo 65; Seconda lettura: 1Pt<br />

3,15-18; Vangelo: Gv 14,15-21<br />

Intrattenendosi con i suoi <strong>in</strong>timi<br />

amici prima della sua passione, Gesù<br />

promette loro, a più riprese, il<br />

dono dello Spirito Paraclito. Soltanto<br />

negli scritti giovannei è usato<br />

questo term<strong>in</strong>e, che letteralmente<br />

significa “colui che è <strong>in</strong>vocato” (da<br />

para-kale<strong>in</strong> = chiamare presso). Esso<br />

rimanda al contesto giuridico,<br />

dove il difensore <strong>in</strong>terviene per proteggere<br />

il condannato. <strong>La</strong> sua funzione<br />

qu<strong>in</strong>di è quella dell’avvocato,<br />

che soccorre e <strong>in</strong>tercede l’assisto, o,<br />

<strong>in</strong> alcuni casi, conforta e consola.<br />

Da qui il nome di Consolatore, come<br />

compare nella Bibbia Cei.<br />

<strong>La</strong> funzione dello Spirito è quella<br />

di soccorrere i credenti che rimangono<br />

nel mondo mentre Gesù ritorna al<br />

Padre. Aff<strong>in</strong>ché i discepoli non rest<strong>in</strong>o<br />

orfani <strong>in</strong> quanto privi della presenza<br />

visibile di Cristo, Gesù prega<br />

il Padre perché <strong>in</strong>vii su di loro il dono<br />

del Paraclito, il cui compito si articola<br />

<strong>in</strong> tre ambiti: <strong>in</strong>segnare al loro<br />

Giovanni riunisce<br />

nel discorso di Gesù durante<br />

L’evangelista<br />

l’ultima cena tanti temi che<br />

potrebbero essere collocati <strong>in</strong> circostanze<br />

diverse. Il brano liturgico di questa<br />

domenica ci presenta il commiato di<br />

Gesù dai suoi discepoli, che potrebbe<br />

essere collocato <strong>in</strong> maniera più appropriata<br />

dopo la pasqua, prima di salire al<br />

cielo. Gesù ha ormai compiuto la sua<br />

missione, ora nella storia della salvezza<br />

si apre un nuovo periodo, il tempo della<br />

comunità cristiana che cont<strong>in</strong>ua l’opera<br />

di Cristo nei secoli. Nella mentalità<br />

antica ogni organismo vivente ha il<br />

suo pr<strong>in</strong>cipio vitale, ossia l’anima, e<br />

siccome la chiesa viene considerata organismo<br />

vivente, soggetto di azione<br />

propria, deve avere <strong>in</strong> sé il pr<strong>in</strong>cipio vitale<br />

che l’anima, ossia lo Spirito Santo.<br />

<strong>La</strong> sua azione nella comunità della<br />

chiesa sarà il tema di riflessione nella<br />

circostanza della Pentecoste.<br />

Nella seconda parte il brano evangelico<br />

ci presenta l’azione dello Spirito<br />

nella vita <strong>in</strong>teriore di ogni s<strong>in</strong>golo credente<br />

per far comprendere il dono della<br />

presenza della Tr<strong>in</strong>ità nell’<strong>in</strong>timo del<br />

cuore: “Chi mi ama, sarà amato dal Padre<br />

mio e anch’io lo amerò e mi mani-<br />

cuore quella verità che essi hanno appreso<br />

da Cristo; testimoniare a favore di<br />

Gesù, aff<strong>in</strong>ché essi possano testimoniarlo<br />

pubblicamente al mondo; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e accusare<br />

il mondo di peccato, e ciò viene fatto<br />

<strong>in</strong> un particolare e suggestivo tribunale,<br />

il cuore del credente.<br />

Per comprendere ciò che lo Spirito<br />

compie, è bene soffermarsi sulla prima<br />

promessa fatta da Gesù che riguarda la<br />

presenza del Consolatore. In essa si afferma<br />

l’<strong>in</strong>vio dello Spirito il quale lo<br />

<strong>in</strong>dica come “un altro Paraclito”. Il primo<br />

Paraclito è lui stesso, Gesù di Nazaret.<br />

Il secondo è lo Spirito di verità.<br />

L’azione di questi sarà simile e <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uazione<br />

con l’altra. Questa presenza<br />

non risulta passeggera o momentanea,<br />

riservata <strong>in</strong> particolari situazioni, ma<br />

sarà un “rimanere per sempre”, una dimora<br />

stabile. L’evangelista afferma<br />

<strong>in</strong>oltre che il mondo è <strong>in</strong>capace di riceverlo.<br />

Il tem<strong>in</strong>e “mondo” non allude all’umanità<br />

bisognosa di redenzione, ma<br />

sott<strong>in</strong>tende la presenza di persone ottuse<br />

e <strong>in</strong>credule, che si pongono <strong>in</strong> opposizione<br />

esplicita e radicale alla salvezza<br />

di Gesù. Queste non possono ricevere<br />

lo Spirito, perché non si trovano nelle<br />

disposizioni adatte ad accoglierlo, <strong>in</strong><br />

quanto non sono riuscite a percepirlo<br />

presente nell’opera terrena di Cristo e<br />

soprattutto nel suo <strong>in</strong>segnamento. Al<br />

contrario la condizione per ricevere lo<br />

<strong>La</strong> ricerca di Dio<br />

festerò a lui”. Subito dopo <strong>in</strong> maniera<br />

ancora più chiara: “Se uno mi ama, osserva<br />

la mia parola e il Padre mio lo<br />

amerà e noi verremo a lui e prenderemo<br />

dimora presso di lui” (Gv.14,23)).<br />

Giovanni amplia l’orizzonte della narrazione<br />

evangelica, <strong>in</strong>serisce la miss<strong>in</strong>e<br />

di Gesù nel mistero tr<strong>in</strong>itario, non però<br />

<strong>in</strong> una prospettiva puramente teorica,<br />

ma <strong>in</strong> rapporto all’esperienza religiosa<br />

dell’uomo. L’<strong>in</strong>abitazione div<strong>in</strong>a nel<br />

cuore dell’uomo è esperienza mistica<br />

che non si può esprimere a parole perché<br />

oltrepassa i nostri schemi concettuali,<br />

qui la conoscenza diventa amore<br />

nella forma più alta e più assoluta.<br />

Questa <strong>in</strong>teriore esperienza di Dio è<br />

stata vissuta <strong>in</strong> maniera diversa nel<br />

corso della storia.<br />

Per tanti è stata la riserva <strong>in</strong>esauribile<br />

di energia da spendere nel servizio<br />

dei fratelli.<br />

Altri però l’hanno vissuta <strong>in</strong> contrasto<br />

con la realtà del mondo, tanto da<br />

suggerire il “contemptus mundi” con<br />

un conseguente atteggiamento di fuga<br />

nella solitud<strong>in</strong>e.<br />

<strong>La</strong> situazione dell’uomo moderno è<br />

caratterizzata <strong>in</strong>nanzitutto dalla fedeltà<br />

alla terra, ossia dall’impegno quotidia-<br />

Spirito è la disponibilità di fede e di<br />

amore <strong>in</strong> Gesù di Nazaret, quella che si<br />

trova nei discepoli, anche se alle volte<br />

essa risulta debole, fragile o immatura.<br />

Sarà lo Spirito a portarla a perfezione. I<br />

cristiani sono idonei a ricevere quest’altro<br />

Paraclito <strong>in</strong> quanto hanno saputo<br />

riconosce lo Spirito “presso di loro”,<br />

cioè nella persona del primo Paraclito,<br />

<strong>in</strong> Gesù e nella sua verità. Lo Spirito,<br />

che nella vicenda terrena di Gesù era <strong>in</strong><br />

lui, ora rimarrà “con loro”, nel senso<br />

che verrà ad assisterli; e perf<strong>in</strong>o sarà<br />

“<strong>in</strong> loro” <strong>in</strong> quanto verrà nei loro cuori,<br />

per illum<strong>in</strong>arne l’<strong>in</strong>telligenza e sostenerne<br />

la volontà. Egli si presenta come<br />

lo “svelatore”, come la luce che illum<strong>in</strong>a<br />

pienamente il volto di Gesù quale<br />

Figlio, che riflette il volto del Padre. In<br />

questo senso Gesù può dire: “Voi mi<br />

vedrete, perché io vivo e voi vivrete…<br />

mi manifesterò a voi”. Il Paraclito può<br />

<strong>in</strong>segnare e testimoniare la verità perché<br />

è Colui che ascolta il colloquio di<br />

amore tra il Padre e il Figlio. Così può<br />

essere chiamato Spirito di verità. L’<strong>in</strong>segnamento<br />

<strong>in</strong>teriore dello Spirito penetra<br />

<strong>in</strong> ciò che Gesù aveva detto e fatto<br />

pubblicamente, ovvero i “suoi comandamenti”,<br />

perché non rimangano<br />

esteriori o alieni, ma divent<strong>in</strong>o “acqua<br />

viva” gustata nell’<strong>in</strong>timo dell’animo<br />

umano e segnata dall’amore.<br />

don Luciano Sole<br />

no nel mondo, ma proprio per non disperdere<br />

e dissipare la vita nel cerchio<br />

vizioso del produrre e del consumare,<br />

nella coscienza moderna sorge la domanda<br />

del senso di tutto ciò. Il porsi di<br />

questa domanda presuppone <strong>in</strong> noi il<br />

superamento della f<strong>in</strong>itezza che caratterizza<br />

l’orizzonte del mondo e opre<br />

una prospettiva di <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito.<br />

Mentre l’ateo lascia quest’orizzonte<br />

nella sua <strong>in</strong>determ<strong>in</strong>atezza, per noi <strong>in</strong><br />

esso si del<strong>in</strong>ea il volto di Dio, pur senza<br />

la pretesa di def<strong>in</strong>irlo.<br />

Infatti per noi Dio si presenta sempre<br />

nella penombra del mistero: è il Dio<br />

nascosto, il Dio che ci <strong>in</strong>quieta con il<br />

suo silenzio di fronte alla sofferenza, è<br />

il Dio che non si fa catturare entro i<br />

nostri schemi, eppure lo sentiamo presente<br />

come punto impresc<strong>in</strong>dibile di riferimento<br />

di tutta la nostra vita, mai<br />

però con la pretesa di possederlo come<br />

oggetto della nostra fruizione che anticipa<br />

la situazione di paradiso.<br />

Quando cediamo a questa presunzione<br />

lo trasformiamo <strong>in</strong> idolo costruito<br />

su misura delle nostre frustrazioni e<br />

sbandierato per la copertura delle nostre<br />

<strong>in</strong>sicurezze.<br />

don Vittorio Mencucci<br />

I 26 m<strong>in</strong>istri al Quir<strong>in</strong>ale assicurano fedeltà<br />

alla Repubblica davanti a Ciampi.<br />

Torna Tremonti ed esce Gasparri<br />

Cambiano m<strong>in</strong>istero Scajola e Buttiglione<br />

Politica italiana<br />

Il governo<br />

fa il bis<br />

Si fa presto a dire “fotocopia”.<br />

In realtà il Berlusconi III, secondo<br />

governo di centrodestra<br />

della XIV legislatura, che ha preso<br />

forma la scorsa settimana è qualcosa<br />

di piuttosto diverso dal precedente.<br />

Anzi dai ‘precedenti’, visti e<br />

considerati i ripetuti rimaneggiamenti<br />

a cui era stato assoggettato il<br />

Berlusconi II, che il Cavaliere è riuscito<br />

a guidare al record dei 1.410<br />

giorni di durata. Possiamo sbagliarci,<br />

ma quello che è stato schierato<br />

ha tutta l’aria di un governo da<br />

combattimento. Forse ancora, come<br />

sperano gli avversari, da combattimento<br />

tra alleati, ma nelle <strong>in</strong>tenzioni<br />

soprattutto da combattimento con<br />

il centros<strong>in</strong>istra prodiano. Nel primo<br />

caso, si moltiplicheranno crepe,<br />

scricchiolii e smottamenti <strong>in</strong> una<br />

Casa delle Libertà che dopo questa<br />

ufficialissima ristrutturazione <strong>in</strong><br />

esapartito Fi-An-Lega-Udc-Nuovo<br />

Psi-Pri non si presenta più come un<br />

gigantesco monolocale berlusconiano<br />

con accessori. Nella seconda<br />

ipotesi, <strong>in</strong>vece, la partita delle elezioni<br />

politiche 2006 - che qualcuno,<br />

con qualche precipitazione, ama dare<br />

per già decisa - sarà dest<strong>in</strong>ata a<br />

<strong>in</strong>teressanti sviluppi. I due poli potrebbero<br />

essere costretti a dare il<br />

meglio di sé - l’uno stando al governo,<br />

l’altro prefigurando l’alternativa<br />

di governo - e la lunga campagna<br />

elettorale che ci attende f<strong>in</strong>irebbe<br />

pers<strong>in</strong>o per trovare equilibri e toni<br />

adeguati alle esigenze e ai problemi<br />

del Paese. Non è certo e, forse,<br />

nemmeno probabile, ma non si può<br />

fare a meno di sperarlo e di auspi-<br />

carlo. Siamo, dunque, davanti a un<br />

classico governo da f<strong>in</strong>e legislatura.<br />

Messo <strong>in</strong> campo con l’obiettivo<br />

dichiarato (e velleitario?) di fare ciò<br />

che è oggi possibile e urgente per il<br />

Sistema Italia: politiche per sostenere<br />

il reddito delle famiglie, <strong>in</strong>centivi<br />

al mondo delle imprese e del lavoro,<br />

azioni per rilanciare lo sviluppo del<br />

Sud. E organizzato con l’evidente<br />

<strong>in</strong>tenzione di tentare anche l’impossibile<br />

per arg<strong>in</strong>are la clamorosa crescita<br />

elettorale di un’opposizione<br />

politica che, nelle realtà amm<strong>in</strong>istrative<br />

regionali e locali, s’è affermata<br />

come cospicua maggioranza.<br />

Lo conferma il fatto che siano rimasti<br />

o tornati sulla breccia governativa<br />

praticamente tutti i big della<br />

CdL, esclusi il convalescente Umberto<br />

Bossi e un Marco Foll<strong>in</strong>i conv<strong>in</strong>to<br />

assertore della logica bipolare,<br />

ma più che mai refrattario a un’<strong>in</strong>condizionata<br />

discipl<strong>in</strong>a di coalizione.<br />

<strong>La</strong> scelta strategica sembrerebbe<br />

quella di rivedere e asciugare radicalmente<br />

il programma, r<strong>in</strong>unciando<br />

agli obiettivi irrealistici (a com<strong>in</strong>ciare<br />

dall’ulteriore revisione delle<br />

aliquote fiscali) e, al contempo, di<br />

bl<strong>in</strong>dare la coalizione (i m<strong>in</strong>isteri<br />

assegnati anche a Nuovo Psi e Pri<br />

sono un esplicito, reciproco, impegno),<br />

scior<strong>in</strong>andone tutti i volti, tutte<br />

le sensibilità, tutte le capacità di<br />

presa: da Tremonti a F<strong>in</strong>i, da Buttiglione<br />

a <strong>La</strong> Malfa, da Storace a Calderoli,<br />

da Scajola a Miccichè, da<br />

Alemanno a Castelli a Pisanu. Una<br />

squadra complessa, con personalità<br />

forti e compatibilità non facili.<br />

Il problema sarà trovare schemi<br />

efficaci, che non propiz<strong>in</strong>o altri autogol<br />

e che risult<strong>in</strong>o adatti al gioco<br />

d’attacco per il quale, sulla carta, è<br />

costruita. Questo è il quadro. Di cui<br />

fanno parte <strong>in</strong>tegrante le difficoltà<br />

<strong>in</strong>terne ad An (si pensi solo all’uscita<br />

dall'esecutivo di Gasparri), i persistenti<br />

malumori nell’Udc (che ha<br />

meno m<strong>in</strong>istri, ma più pesanti, e nel<br />

rapporto col premier non è più libera<br />

di prima della crisi né più docile),<br />

l’arroccamento della Lega sui propri<br />

scranni m<strong>in</strong>isteriali e nelle proprie<br />

parole d’ord<strong>in</strong>e, nonché il dato<br />

statistico e politico di una Forza Italia<br />

che non è più, tra esponenti di<br />

partito e tecnici affiliati, <strong>in</strong> maggioranza<br />

numerica nel Consiglio dei<br />

m<strong>in</strong>istri. Se si scegliesse, però, di<br />

vedere solo questa o quella parte<br />

dell’operazione avviata dal centrodestra<br />

o ci si limitasse a fare dell’ironia<br />

sulla portata del “valzer delle<br />

poltrone” che si è appena concluso,<br />

si rischierebbe di non capire implicazioni<br />

e potenzialità di un gesto di<br />

“discont<strong>in</strong>uità” al quale Silvio Berlusconi,<br />

sotto la pressione degli allea<br />

ti più <strong>in</strong>quieti, si è acconciato<br />

con palese disagio. Puntando a trarre<br />

profitto da un serissimo gioco - la<br />

crisi di governo secondo tutti i crismi<br />

politico-costituzionali - che non<br />

ha mai fatto mistero di considerare<br />

<strong>in</strong>utilmente dispendioso. Trasformarlo,<br />

da qui <strong>in</strong> avanti, <strong>in</strong> <strong>in</strong>vestimento<br />

utile per la sua parte e per il<br />

Paese dipende da lui. Non solo, ma<br />

soprattutto da lui.<br />

Marco Tarqu<strong>in</strong>io<br />

© Avvenire<br />

parola di Dio 28 aprile 2005<br />

4 5<br />

28 aprile 2005<br />

sguardo sul mondo


Non dimentichiamo mai che la<br />

Costituzione è la base della<br />

convivenza civile dell'<strong>in</strong>tera<br />

nazione”. Il monito del presidente<br />

della Repubblica Carlo Azeglio<br />

Ciampi riempie una piazza del Duomo,<br />

a Milano, gremita f<strong>in</strong>o quasi a<br />

scoppiare. Almeno 70mila le presenze.<br />

Le parole del Capo dello Stato<br />

suonano come una risposta, netta e<br />

chiara, a chi <strong>in</strong> piazza sventola cartelli<br />

su cui si chiede di non toccare la nostra<br />

Costituzione. Il capo dello Stato<br />

viene <strong>in</strong>terrotto più volte dagli applausi<br />

mentre parla del dovere della<br />

memoria, del valore della Resistenza.<br />

In piazza ci sono le bandiere rosse<br />

che il s<strong>in</strong>daco Gabriele Albert<strong>in</strong>i (fischiato<br />

al pari dei m<strong>in</strong>istri dell'Interno<br />

Pisanu e quello della Difesa Mart<strong>in</strong>o;<br />

accoglienza diversa, <strong>in</strong>vece, per<br />

i leader del centros<strong>in</strong>istra) avrebbe<br />

preferito non vedere, ma ci sono anche<br />

tantissimi altri striscioni. Nella<br />

festa milanese , c’è spazio anche per<br />

un piccolo fuori-programma e vede<br />

protagonista un partigiano dell’Anpi<br />

che eludendo la sicurezza, corre <strong>in</strong>contro<br />

al presidente sul palco e lo abbraccia<br />

caldamente.<br />

In Giappone un treno di studenti e<br />

pendolari è f<strong>in</strong>ito contro un palazzo:<br />

almeno 56 persone hanno perso la vita<br />

e oltre 400 sono rimaste ferite. Si tratta<br />

senza dubbio del peggiore <strong>in</strong>cidente<br />

ferroviario avvenuto nel Paese del Sol<br />

Levante negli ultimi quarant’anni, e la<br />

prima volta che un treno si schianta<br />

contro una casa. “L’<strong>in</strong>cidente è avvenuto<br />

mentre era <strong>in</strong> corso una conversazione<br />

tra il centro di controllo e il<br />

responsabile a bordo del treno che<br />

aveva appena <strong>in</strong><strong>formato</strong> di un errore<br />

del conducente alla stazione precedente<br />

di Itani dove aveva fermato il<br />

treno <strong>circa</strong> 8 metri oltre il punto previsto<br />

ed era stato costretto a fare retromarcia.<br />

Il ritardo sulla tabella di<br />

marcia era stato calcolato attorno a un<br />

m<strong>in</strong>uto e trenta”, ha detto <strong>in</strong> una conferenza<br />

stampa un alto dirigente della<br />

West Japan Railways.<br />

L’obelisco di Axum è tornato <strong>in</strong><br />

Etiopia proveniente dall’Italia accolto<br />

da una grande folla festante. L’evento<br />

è stato trasmesso <strong>in</strong> diretta dalla<br />

tv nazionale. L’obelisco, <strong>in</strong> basalto,<br />

è alto 24 metri e pesa 160 tonnellate.<br />

Accantonato per decenni, il progetto<br />

di restituzione è stato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

realizzato: prima lo stoccaggio <strong>in</strong> un<br />

hangar di Ponte Galeria e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e il<br />

viaggio a bordo dell’Antonov 124, il<br />

più grande aereo al mondo per i ser-<br />

gli avvenimenti dal 16 al 25 aprile<br />

Appena una settimana fa<br />

vizi civili. L’obelisco è stato danneggiato<br />

da un fulm<strong>in</strong>e nel maggio del<br />

2002. Sarà ricomposto e ricollocato<br />

nel parco archeologico di Axum. Ci<br />

vorranno diversi mesi di lavoro.<br />

I bamb<strong>in</strong>i soldato sono <strong>in</strong> realtà<br />

molto spesso delle bamb<strong>in</strong>e soldato:<br />

il 40% dei cont<strong>in</strong>genti di m<strong>in</strong>orenni,<br />

arruolati a forza da governi o milizie,<br />

è <strong>formato</strong> da ragazz<strong>in</strong>e. A rivelarlo è<br />

un nuovo rapporto di “Save the Children”.<br />

Secondo l’organizzazione<br />

umanitaria sono almeno 300mila i<br />

piccoli guerrieri utilizzati nei conflitti<br />

armati <strong>in</strong> Asia o <strong>in</strong> Africa e di questi<br />

120mila sono femm<strong>in</strong>e.<br />

Il crollo dell’Unione Sovietica è<br />

stata la “più grave catastrofe geopolitica”<br />

del Ventesimo secolo. In diretta<br />

tv e di fronte al Parlamento <strong>in</strong> seduta<br />

congiunta, il presidente russo, Vladimir<br />

Put<strong>in</strong>, ha preso atto che i tempi<br />

<strong>in</strong> cui l’Urss di opponeva al dom<strong>in</strong>io<br />

militare, economico e politico americano<br />

sono ormai lontani e nell’annuale<br />

discorso alla nazione ha illustrato<br />

la nuova sfida “ideologica e politica”<br />

che il Paese deve affrontare: “svilupparsi<br />

come un Paese libero e democratico”.<br />

Il ritiro dal Libano delle truppe e<br />

dei servizi segreti siriani potrebbe essere<br />

il preludio alla pace tra Israele e<br />

il Paese dei Cedri: è l’auspicio<br />

espresso dal m<strong>in</strong>istro degli Esteri dello<br />

Stato ebraico, Sylvan Shalom, <strong>in</strong><br />

un’<strong>in</strong>tervista rilasciata alla radio pubblica.<br />

“Speriamo che la ritirata della<br />

Siria apra la via alla pace con il Libano,<br />

nei cui confronti non abbiamo alcun<br />

conflitto territoriale. Ora che quel<br />

Paese sta per essere liberato esiste la<br />

possibilità che le autentiche forze nazionali<br />

libanesi si rendano conto del<br />

fatto che vivere <strong>in</strong> pace con Israele è<br />

nel loro <strong>in</strong>teresse”.<br />

L’op<strong>in</strong>ione di don Giuseppe Cionchi<br />

Quale risonanza ha avuto nei maggiori quotidiani italiani l’elezione di Joseph<br />

Ratz<strong>in</strong>ger – Benedetto XVI – il mercoledì 20 aprile 2005?<br />

Procediamo come per “l’apoteosi” di Giovanni Paolo II. Dopo il <strong>giornale</strong>, riferiamo<br />

i titoli pr<strong>in</strong>cipali e – fra parentesi – il numero delle pag<strong>in</strong>e dedicate all’avvenimento.<br />

“Il Sole 24 ore”: Benedetto XVI, la forza dell’identità cattolica - Joseph<br />

Ratz<strong>in</strong>ger eletto Papa sceglie il nome del patrono d’Europa e rilancia la questione<br />

delle radici cristiane del cont<strong>in</strong>ente. Sopra la foto: Il primo saluto: “un semplice e<br />

umile lavoratore nella vigna del Signore” (5 p.; ma è un quotidiano di economia);<br />

“Il Tempo”: Un Papa Benedetto. Alla quarta votazione la fumata bianca. Due terzi<br />

dei card<strong>in</strong>ali scelgono Ratz<strong>in</strong>ger (20 p.).<br />

“Libero”: Ratz<strong>in</strong>ger è Papa Benedetto XVI – Rifondazione cristiana – Il Pontefice<br />

tedesco fa già tremare l’Europa laicista e anticattolica – Le sue prime parole ai fedeli:<br />

“Sono un umile lavoratore del Signore (10 p.).<br />

“il Giornale”: Il Papa della fede – Joseph Ratz<strong>in</strong>ger sul soglio di Pietro col nome di<br />

Benedetto XVI – Custode della dottr<strong>in</strong>a, per 24 anni braccio destro di Wojtyla (14<br />

p.). “Il Messaggero”: Un Papa forte. Eletto il tedesco Joseph Ratz<strong>in</strong>ger con il nome<br />

di Benedetto XVI. I card<strong>in</strong>ali scelgono la cont<strong>in</strong>uità (p.17). “Il Messaggero-Ancona”<br />

ricorda che nel novembre 2002, l’allora card<strong>in</strong>ale, venne <strong>in</strong> Ancona per un Sem<strong>in</strong>ario<br />

dell’Istituto Teologico Marchigiano sul “Sacramento dell’Ord<strong>in</strong>e”. “<strong>La</strong><br />

Stampa”: È subito Ratz<strong>in</strong>ger, Benedetto XVI – Intellettuale e teologo, è stato custode<br />

della dottr<strong>in</strong>a (p.11). “la Repubblica”: <strong>La</strong> Chiesa di Ratz<strong>in</strong>ger – E’ Papa Benedetto<br />

XVI: “Sono un umile lavoratore nella vigna di Dio” (p.21). N.B. Le pp. 20-<br />

21 riportano le voci di un “vocabolario” del nuovo Papa: da Amore a Zizzania. Interessantissimo.<br />

“Corriere della Sera”: Il Nuovo Papa. È Ratz<strong>in</strong>ger: Benedetto<br />

XVI. Il card<strong>in</strong>ale tedesco è stato eletto al quarto scrut<strong>in</strong>io; grande cultura, 78 anni,<br />

le prime parole: umile lavoratore nella vigna di Dio. Emozione nel mondo (p.13).<br />

Questo il primo discorso: “Cari fratelli e sorelle, dopo il Grande Papa Giovanni<br />

Paolo II, i Signori Card<strong>in</strong>ali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella<br />

vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare e agire anche con<br />

strumenti <strong>in</strong>sufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere, nella gioia del<br />

Signore risorto, fiduciosi nel Suo aiuto permanente. Andiamo avanti, il Signore ci<br />

aiuterà e Maria, Sua Santissima Madre, sta dalla nostra parte”.<br />

K<br />

Stekka<br />

OTTO PER MILLE: LA TUA FIRMA<br />

DÀ SEMPRE BUONI FRUTTI<br />

Chi dest<strong>in</strong>a l’otto per mille<br />

alla Chiesa Cattolica<br />

fa molto. Per tanti.<br />

Otto per mille alla Chiesa Cattolica. Il messaggio arriva<br />

ormai puntuale dal 1990. E da allora sono stati tantissimi<br />

gli italiani che, esercitando un loro diritto, hanno<br />

firmato nella casella “Chiesa cattolica” della dichiarazione<br />

dei redditi. Milioni di contribuenti (otto italiani su dieci<br />

tra coloro che hanno espresso una scelta) che hanno<br />

manifestato così la propria fiducia e stima verso la<br />

Chiesa Cattolica. E hanno fatto bene. Perché, <strong>in</strong> modo<br />

sempre più consapevole, chi firma sa che dietro questo<br />

gesto ci sono valori importanti come quello della<br />

comunione, della corresponsabilità, della solidarietà,<br />

della perequazione. Sono valori ecclesiali che fanno<br />

di ogni firma una firma motivata. Basta vedere le<br />

f<strong>in</strong>alità secondo cui viene ripartito l’otto per mille.<br />

Esso è dest<strong>in</strong>ato ad <strong>in</strong>tegrare le remunerazioni dei<br />

39.000 sacerdoti diocesani, è distribuito a tutte le<br />

diocesi per le esigenze di culto, di pastorale e per le<br />

opere di carità. In rapporto a quest’ultima f<strong>in</strong>alità non<br />

bisogna dimenticare, <strong>in</strong>oltre, la perequazione e la<br />

solidarietà nei confronti dei Paesi più poveri: attraverso<br />

missionari, volontari e persone di buona volontà<br />

gli aiuti arrivano davvero là dove ce n’è più bisogno.<br />

Le campagne di comunicazione realizzate dalla<br />

Conferenza Episcopale Italiana negli ultimi anni hanno<br />

cercato di descrivere tutto questo, anche se la<br />

dimensione numerica e la distribuzione geografica delle<br />

migliaia e migliaia di opere e progetti rende difficile fare<br />

un elenco analitico. Ma attraverso immag<strong>in</strong>i, storie,<br />

luoghi e persone esemplari si è comunque voluto<br />

raccontare il valore concreto di ogni firma. Così da<br />

contribuire a formare la consapevolezza di sentirsi parte<br />

di una Chiesa grande, di sentirsene corresponsabili,<br />

e di partecipare alla missione anche con un gesto<br />

semplice come quello della firma per l’otto per mille.<br />

E non sono solo belle parole. Qualche esempio.<br />

In Italia tante persone <strong>in</strong> difficoltà, anziani, ragazzi,<br />

malati term<strong>in</strong>ali di Aids, emarg<strong>in</strong>ati, donne, grazie anche<br />

al coord<strong>in</strong>amento delle varie Caritas diocesane, hanno<br />

avuto più ascolto, più assistenza e più aiuto; nelle<br />

periferie urbane più degradate sono state<br />

costruite più chiese e accolti più giovani; con più<br />

attenzione è stato possibile salvaguardare il<br />

patrimonio artistico italiano che è patrimonio comune;<br />

più rispetto, sostegno e dignità è stata data anche ai<br />

sacerdoti anziani e malati; più sostegno alla promozione e<br />

formazione umana per le persone che vivono nei Paesi<br />

del Terzo Mondo. Più, più, più. Più di tutto.<br />

E per cont<strong>in</strong>uare con questi “più” è fondamentale<br />

confermare, anche nel 2005, la propria scelta consapevole<br />

e dest<strong>in</strong>are l’otto per mille alla Chiesa Cattolica.<br />

Maria Grazia Bamb<strong>in</strong>o<br />

Con la tua firma sull’otto per mille alla Chiesa Cattolica<br />

sostieni le opere di aiuto ai più bisognosi <strong>in</strong> Italia e<br />

all’estero, l’impegno dei sacerdoti, la salvaguardia<br />

e il recupero del patrimonio artistico del nostro Paese.<br />

È un impegno costante, da r<strong>in</strong>novare di anno <strong>in</strong> anno.<br />

Così, anche grazie a te, non smetteremo mai di fare del bene.<br />

i conferma anche nel 2005 una campagna tele-<br />

S visiva che, con un viaggio attraverso le opere<br />

sostenute anche con l’otto per mille, racconta alcune<br />

storie rappresentative delle aree di dest<strong>in</strong>azione<br />

dei fondi: esigenze di culto e pastorale, sostentamento<br />

clero e opere di carità <strong>in</strong> Italia e nel Terzo<br />

mondo. Quest’anno <strong>in</strong>contriamo, tra l’altro, alla<br />

periferia di Milano, dei volontari di una Caritas<br />

parrocchiale, dove si assistono gli anziani delle<br />

case popolari; <strong>in</strong> Val di Vara, <strong>in</strong> Liguria, nonostante<br />

i suoi 89 anni, conosciamo don Luigi <strong>La</strong>vagn<strong>in</strong>o,<br />

che cont<strong>in</strong>ua ad occuparsi dei suoi parrocchiani e<br />

della sua terra sempre più spopolata; a Mola di Bari<br />

visitiamo la chiesa di S. Maria di Loreto, restaurata<br />

anche grazie ai fondi dell’otto per mille; a Forlì una<br />

ANCHE QUEST’ANNO<br />

PER DESTINARE L’OTTO PER MILLE<br />

ALLA CHIESA CATTOLICA SI PUÒ USARE:<br />

• la certificazione o modello CUD (ex.101 e 201) che<br />

può essere consegnato <strong>in</strong> busta chiusa presso gli<br />

uffici postali o banche convenzionate entro il<br />

31 luglio 2005. Anche chi non è più obbligato a<br />

presentare la dichiarazione dei redditi, <strong>in</strong> prevalenza i<br />

pensionati e i lavoratori dipendenti senza altri redditi<br />

né oneri deducibili, possono comunque dest<strong>in</strong>are l’otto<br />

per mille alla Chiesa Cattolica attraverso il CUD.<br />

Oltre che <strong>in</strong>formarsi preso la parrocchia, soprattutto i<br />

comunità dell’associazione Giovanni XIII che accoglie<br />

i ragazzi con problemi di tossicodipendenza.<br />

All’estero il viaggio cont<strong>in</strong>ua <strong>in</strong> Brasile nella<br />

Casa do m<strong>in</strong>or, che da anni accoglie i bamb<strong>in</strong>i<br />

abbandonati sulla strada e li aiuta a ricostruirsi una<br />

vita, e <strong>in</strong> Argent<strong>in</strong>a, dove la radio di don Sergio<br />

Mart<strong>in</strong>elli, parroco da oltre 25 anni, è l’unico mezzo<br />

di comunicazione di questa vasta area desolata.<br />

pensionati possono telefonare al numero verde<br />

800- 348 348 (tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 18.30, il<br />

sabato dalle 9.00 alle 17.30) che fornirà <strong>in</strong>formazioni<br />

sulle modalità da seguire per partecipare alla scelta<br />

dell’otto per mille con il proprio modello CUD;<br />

• il modello Unico da presentare f<strong>in</strong>o al 31 luglio 2005<br />

se la presentazione viene effettuata tramite una banca<br />

o un ufficio postale. Entro il 31 ottobre 2005, se la<br />

presentazione viene effettuata <strong>in</strong> via telematica;<br />

• il modello 730-1 allegato al modello 730 da presentare<br />

f<strong>in</strong>o al 15 giugno per chi si rivolge ai Centri<br />

di Assistenza Fiscale (CAF).<br />

sguardo sul mondo 28 aprile 2005<br />

6 7<br />

28 aprile 2005<br />

sguardo sul mondo


Dalla Misna,<br />

l’agenzia stampa<br />

dei missionari Reazioni<br />

dal mondo<br />

uom<strong>in</strong>i cambiano con z<strong>in</strong>ger a Papa “costituisce una delusio-<br />

le funzioni che occupane gigantesca per tutti gli <strong>in</strong>numerevoli<br />

“Gli<br />

no”; non è possibile fedeli che riponevano le loro speranze<br />

“prevedere come sarà questo Papa”: lo <strong>in</strong> un nuovo Pontefice che potesse esse-<br />

ha detto l’Abbé Pierre, fondatore del re un pastore di anime ri<strong>formato</strong>re. Ep-<br />

movimento di Emmaus, per bocca del pure, dobbiamo saper aspettare e vede-<br />

suo segretario <strong>La</strong>urent Esmard. Il teore: il magistero di Pietro nella Chiesa<br />

logo dissidente svizzero Hans Kung, cattolica è ai giorni nostri una sfida di<br />

già collega di Joseph Ratz<strong>in</strong>ger all’uni- tale entità da poter cambiare profondaversità<br />

di Tub<strong>in</strong>ga dal 1966 al ’69, poi mente qualsiasi persona (…) Dunque<br />

privato del diritto di <strong>in</strong>segnamento per diamogli una chance, una possibilità.<br />

conto della Chiesa nel 1979, secondo Così come è con un nuovo presidente<br />

anno del Pontificato di Giovanni Paolo degli Stati Uniti anche nel caso di un<br />

II, ha sostenuto che l’elezione di Rat- nuovo Papa è opportuno aspettare e<br />

i<br />

Eletto!<br />

l punto di P. Alberto Teloni<br />

Passata per sempre l’epoca dei Conclavi <strong>in</strong>term<strong>in</strong>abili, il Collegio card<strong>in</strong>alizio<br />

<strong>in</strong> due soli giorni ci ha donato il nuovo Pontefice. Un volto<br />

sereno, un ottimo italiano nonostante l’orig<strong>in</strong>e tedesca appena tradita<br />

da un leggero accento, una possente cultura teologica e una carriera accademica<br />

sacrificata al servizio pastorale prima <strong>in</strong> patria poi a Roma, sono le<br />

prime cose che si possono dire di Benedetto XVI. I giornalisti, vaticanisti e<br />

non, si sbizzarriranno per <strong>in</strong>quadrarlo tra i tradizionalisti, i progressisti, la<br />

cont<strong>in</strong>uità e la discont<strong>in</strong>uità. Non mancherà chi lo def<strong>in</strong>irà “papa di transizione”<br />

a causa dell’età, pers<strong>in</strong>o più avanzata di quella accusata nel 1958 dal<br />

patriarca di Venezia Roncalli, che oggi veneriamo come beato Giovanni<br />

XXIII. Conoscendo gli sconvolgimenti che le <strong>in</strong>tuizioni e le decisioni profetiche,<br />

soprattutto il Concilio Ecumenico Vaticano II e l’avvio della riforma<br />

del Codice di Diritto Canonico nonché l’apertura ai viaggi, assenti dai<br />

tempi del nostro Pio IX, di quel Pontefice “di transizione” hanno apportato,<br />

benvenuto un altro papa traghettatore. Certo, noi dell’umile popolo di Dio<br />

oggi ci dobbiamo fermare alle impressioni e alle notizie dei media; chi lo<br />

ha votato ed eletto però lo conosce bene e da anni, e non si trattava di<br />

sprovveduti curat<strong>in</strong>i di campagna, ma di Pastori che hanno guidato per anni<br />

il loro gregge ad acque tranquille e ai pascoli erbosi del Signore ed anche,<br />

<strong>in</strong> molti casi, di esperti diplomatici avvezzi a navigare <strong>in</strong> tempeste peggiori<br />

di quella che obbligò Giona profeta ad andare a N<strong>in</strong>ive, piegandosi allo<br />

Spirito. A me <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e è piaciuto il nome che il card<strong>in</strong>ale prefetto dell’ex<br />

Sant’Ufficio, come spesso veniva etichettato, si è scelto: Benedetto. Intanto<br />

per quell’immediato rimando al saluto osannato a Gesù dalla folla nell’<strong>in</strong>gresso<br />

a Gerusalemme e da noi rievocato appena c<strong>in</strong>que settimane fa nella<br />

domenica delle palme; poi perché l’ultimo papa a portare questo nome,<br />

l’arcivescovo di Bologna Giacomo Della Chiesa, Benedetto XV, pontefice<br />

dal 1914 al 1922, merita onore e stima per l’opposizione all’orribile prima<br />

guerra mondiale, da lui def<strong>in</strong>ita “l’<strong>in</strong>utile strage”. Confesso <strong>in</strong> chiusura una<br />

mia debolezza, ho sempre amato Benedetto XIV, il simpatico bolognese<br />

Prospero <strong>La</strong>mbert<strong>in</strong>i, colto protettore delle arti, abile a destreggiarsi nella<br />

cicisbea politica del suo secolo diciottesimo, elegante scrittore e dotato di<br />

ironia e buon umore.<br />

giudicare dopo i primi cento giorni”. Il<br />

nuovo Pontefice, ha detto ancora Kung,<br />

dovrà “garantire la parità effettiva di diritti<br />

di uomo e donna nella Chiesa e <strong>in</strong>trodurre<br />

la piena partecipazione delle<br />

donne alla Chiesa a ogni livello”. “Sarà<br />

un Pontificato 'benedetto' poiché la sua<br />

elezione è stata ispirata dallo Spirito<br />

Santo e <strong>in</strong>fonde fiducia nell'avvenire”<br />

ha detto Nerses Bedros XIX, Patriarca<br />

cattolico di Cilicia per gli armeni, aggiungendo:<br />

“Benedetto XVI un uomo<br />

di profonda fede, preghiera, di grande<br />

umiltà, e proseguirà sulla scia di Papa<br />

Giovanni Paolo II. Per noi Armeni, poi,<br />

è un segno speciale, perché i suoi predecessori<br />

con il nome di Benedetto<br />

hanno marcato la vita e la storia della<br />

chiesa cattolica armena”. <strong>La</strong> gerarchia<br />

della Chiesa lat<strong>in</strong>oamericana si è rallegrata<br />

per l’elezione di Joseph Ratz<strong>in</strong>ger<br />

a nuovo Pontefice: il presidente della<br />

Conferenza episcopale del Venezuela,<br />

monsignor Baltasar Porras, ha dichiarato<br />

che il nuovo Papa non è un conservatore,<br />

ma “un uomo molto chiaro nel<br />

suo pensiero, un tedesco con le idee<br />

molto chiare, come abbiamo visto dal<br />

suo primo saluto”: Monsignor Porras,<br />

che ebbe occasione di <strong>in</strong>contrare a Roma<br />

all’<strong>in</strong>izio dell’anno l’allora card<strong>in</strong>ale<br />

Ratz<strong>in</strong>ger, ha detto che il nuovo Papa<br />

gli aveva rivelato di conoscere poco<br />

l’America <strong>La</strong>t<strong>in</strong>a, ma di sentirla “molto<br />

vic<strong>in</strong>a”. In un’<strong>in</strong>tervista all’agenzia<br />

‘Efe’, il vice-presidente della Conferenza<br />

episcopale brasiliana monsignor Antonio<br />

Celso de Queiros, ha dichiarato<br />

che il Pontificato di Benedetto XVI potrebbe<br />

risultare meno conservatore di<br />

quanto appare oggi prevedibile: “C’è<br />

sempre un atteggiamento diverso quando<br />

si occupa una posizione subalterna e<br />

quando si possiede l’ultima parola. Potrebbero<br />

esserci sorprese. Se per conservatore<br />

si <strong>in</strong>tende la missione di conservare<br />

le verità della fede – ha aggiunto<br />

– lui resterà conservatore, il suo atteggiamento<br />

è sempre stato la difesa<br />

dagli attacchi contro la dottr<strong>in</strong>a della<br />

Chiesa”. Leonardo Boff, esponente brasiliano<br />

della teologia della liberazione,<br />

si è augurato che Benedetto XVI abbia<br />

a cuore “più l’umanità che la Chiesa”.<br />

Fu il card<strong>in</strong>ale Ratz<strong>in</strong>ger, <strong>in</strong> quanto<br />

prefetto della Congregazione per la<br />

Dottr<strong>in</strong>a della fede, a imporre nel 1985<br />

il silenzio a Boff, già sacerdote francescano,<br />

uscito dall’Ord<strong>in</strong>e nel 1996.<br />

“Come cristiano – ha riportato l’agenzia<br />

di stampa ‘Estado’ – accetto e rispetto<br />

la decisione, risultato dell’elezione<br />

dei card<strong>in</strong>ali. Però sarà difficile amare<br />

questo Papa, a causa della sua posizione<br />

relativa alla Chiesa e al mondo”.<br />

<strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong><br />

RADIO DUOMO<br />

sguardo sul mondo 28 aprile 2005<br />

8 9<br />

28 aprile 2005<br />

esperienze di chiesa<br />

SENIGALLIA


Dalla Caritas del Duomo<br />

Vic<strong>in</strong>o agli<br />

anziani soli<br />

della popolazione <strong>in</strong> età anziana -<br />

l’Italia è uno dei paesi più longevi al mondo - è<br />

L’aumento<br />

ormai una realtà: si vive più a lungo ed <strong>in</strong> condizioni<br />

di salute e benessere impensabili f<strong>in</strong>o a pochi<br />

decenni fa; anche il ruolo e la valorizzazione dell’anzianità<br />

attiva sembrano ormai consolidati. Al tempo stesso<br />

il fenomeno si accompagna alla <strong>in</strong>evitabile crescita di<br />

aree problematiche: le malattie di lunga durata, la non<br />

autosufficienza, la solitud<strong>in</strong>e e i disagi delle età estreme.<br />

<strong>La</strong> frammentazione poi delle reti familiare e del tessuto<br />

sociale e di comunità rendono più acuti i problemi<br />

degli anziani più fragili e meno autonomi. E’ urgente un<br />

radicale ripensamento dei modelli di convivenza e di<br />

sostegno. Non servono solo nuovi servizi, ma anche la<br />

ricostruzione di una rete di relazioni umane significative,<br />

capace di sostenere i più anziani nella quotidianità e<br />

nei possibili momenti di crisi. Inoltre <strong>in</strong> Italia la persona<br />

anziana non è sempre oggetto di rispetto e di considerazione.<br />

L’anzianità spesso si accompagna ad un progressivo<br />

ritiro dalla vita pubblica e dalle relazioni sociali.<br />

Questo fenomeno ha forti ripercussioni sulla considerazione<br />

sociale dell’anziano, come di persona ormai ai<br />

marg<strong>in</strong>i e comunque non significativa.<br />

Una lunga vita trascorsa e piena di ricordi, un presente<br />

<strong>in</strong>attivo, un futuro difficile da progettare creano spesso<br />

nell’anziano uno stato di depressione che può essere<br />

alleviato da una visita di amicizia o addirittura dall’attesa<br />

di una persona che rompa la “rout<strong>in</strong>e” di una giornata<br />

sempre uguale. Visitare un anziano può significare rimotivarlo<br />

alla vita. Quello che possiamo fare è preparare<br />

delle persone capaci di avvic<strong>in</strong>arsi a questa realtà con<br />

competenza e amore. A Senigallia sono tante le persone<br />

che trascorrono da sole gran parte della loro giornata<br />

anche se hanno una famiglia che sta loro vic<strong>in</strong>o ma che,<br />

naturalmente, dedica loro alcune ore della giornata; diversi<br />

anziani trascorrono qu<strong>in</strong>di gran parte del loro tempo<br />

da soli. Da queste considerazioni è partita la Caritas<br />

della parrocchia del Duomo per elaborare e dare vita al<br />

progetto denom<strong>in</strong>ato: “Vic<strong>in</strong>o agli anziani soli”, che sta<br />

entrando nella seconda fase.<br />

Nella prima fase tutte le famiglie della parrocchia sono<br />

state raggiunte dal bollett<strong>in</strong>o parrocchiale all’<strong>in</strong>terno<br />

del quale hanno ricevuto il “lancio” del progetto ed un<br />

questionario per raccogliere quelle che sono le necessità<br />

e le richieste per v<strong>in</strong>cere il problema della solitud<strong>in</strong>e.<br />

Ora sta <strong>in</strong>iziando la seconda fase con un corso di formazione<br />

per tutti coloro che sono disponibili a fare<br />

compagnia a chi è solo. Poi, già nel mese di maggio, si<br />

<strong>in</strong>izierà, <strong>in</strong> base alle disponibilità, a fare un po’ di compagnia<br />

alle persone che ne facciano richiesta.<br />

Il corso è <strong>in</strong>iziato la scorsa settimana e prevede 5 <strong>in</strong>contri.<br />

Il primo già realizzato: “Motivazioni e aspettative<br />

del volontario” con la dott.ssa Michela Bomprezzi.<br />

Venerdì 29 aprile: “L’ascolto momento fondamentale<br />

nella relazione con l’anziano” con la dott.ssa Renata<br />

D’Ambrosio del Consultorio Ucipem Senigallia<br />

Venerdì 6 maggio: “<strong>La</strong> vecchiaia nella nostra società:<br />

il volontariato come risorsa contro la povertà relazionale”,<br />

sempre con la dott.ssa Renata D’Ambrosio.<br />

Venerdì 13 maggio: “Profilo dell’anziano: aspetti geriatrici“<br />

con il dott. Franco Palermi, medico.<br />

Venerdì 20 maggio: “<strong>La</strong> spiritualità dell’anziano”, con<br />

don Maurizio Gagg<strong>in</strong>i, cappellano Ospedale di Senigallia;<br />

e poi la presentazione del progetto “Vic<strong>in</strong>o<br />

agli anziani soli” a cura della Caritas parrocchiale<br />

del Duomo<br />

<strong>La</strong> sede del corso è presso i locali parrocchiali del<br />

Duomo <strong>in</strong> piazza Garibaldi e gli <strong>in</strong>contri si terranno alle<br />

ore 18. Chi fosse <strong>in</strong>teressato a partecipare alla realizzazione<br />

di questo progetto si faccia tranquillamente avanti<br />

<strong>in</strong> parrocchia. L’<strong>in</strong>vito è rivolto anche ai giovani, perché<br />

gli anziani rappresentano soprattutto per loro una ricchezza<br />

umana e culturale.<br />

Il tentativo è anche quello di ripensare il senso della<br />

vecchiaia, superando i modelli giovanilistici o consumistici,<br />

per valorizzare gli aspetti profetici e sapienziali di<br />

questa età della vita. In questo senso vogliamo sperimentare<br />

nuovi modelli di <strong>in</strong>tervento e promuovere riflessioni<br />

e percorsi formativi particolarmente articolati.<br />

M<strong>in</strong>istranti<br />

una giornata speciale<br />

Ore 9 del 25 aprile <strong>in</strong> Sem<strong>in</strong>ario:<br />

arriva il gruppetto dei<br />

m<strong>in</strong>istranti di Montemraciano<br />

accompagnati da due genitori.<br />

Sono arrivati per partecipare al 45°<br />

Convegno Diocesano dei m<strong>in</strong>istranti.<br />

In pochi m<strong>in</strong>uti il Sem<strong>in</strong>ario<br />

si anima di un vociare di ragazzi<br />

e ragazze di diverse parrocchie e<br />

si assiepano attorno ai tavoli per<br />

l’iscrizione.<br />

“<strong>La</strong> giornata, ci dice Enrico di<br />

Ostra Vetere che fa la II superiore,<br />

è suddivisa <strong>in</strong> diversi momenti.<br />

Dopo la preghiera d’<strong>in</strong>izio faremo i<br />

lavori di gruppo e poi la celebrazione<br />

della S. Messa con il nostro<br />

Vescovo. Il pranzo è al sacco e dopo<br />

giocheremo <strong>in</strong>sieme”.<br />

Incom<strong>in</strong>ciano a scorrere i video e i<br />

CD preparati dai vari gruppi parrocchiali<br />

per una autopresentazione. A<br />

dei tabelloni sono appesi cartelloni<br />

con disegni, fogli , foto. “Sono le ricerche<br />

che i ragazzi hanno fatto per<br />

prepararsi al Convegno” aggiunge<br />

Tommaso di Castelleone, che fa la<br />

prima media. “L’argomento quest’anno<br />

era la storia della parrocchia<br />

e dei parroci. E’ stata una bella occasione<br />

per conoscere meglio quanto di<br />

bello è accaduto nella nostra parrocchia”<br />

prosegue Davide della Pace.<br />

Incontriamo un altro gruppo. Anche<br />

diversi di loro sono giovani. Ma<br />

i m<strong>in</strong>istranti non li fanno solo dei<br />

ragazz<strong>in</strong>i? “No, risponde Matteo<br />

della parrocchia di Cristo Redentore,<br />

perché essere m<strong>in</strong>istranti significa<br />

credere nella Chiesa e vivere la<br />

fede nel Signore, significa collabo-<br />

rare tutti quanti <strong>in</strong>sieme per servire<br />

nel migliore dei modi il Signore”.<br />

Aggiunge Giacomo: “serve a dare ai<br />

più piccoli il buon esempio, ma soprattutto<br />

a stare con il Signore”.<br />

Alle 10 l’aula magna del Sem<strong>in</strong>ario<br />

è piena. Più di 120 ragazzi e ragazze<br />

di 16 parrocchie, con i loro<br />

foulard gialli sono pronti a vivere<br />

una giornata tutta speciale. “E’ bello<br />

ritrovarsi <strong>in</strong>sieme - ci dice Marco di<br />

Ostra, che da tanti anni fa il m<strong>in</strong>istrante<br />

- perché è l’occasione per <strong>in</strong>contrare<br />

vecchi amici, cioè ragazzi<br />

che da tempo servono all’altare. E’<br />

anche bello costatare che a noi grandi<br />

vengono dietro tanti ragazzi che<br />

vogliono seguire il nostro esempio”<br />

Intanto i gruppi si sono sparpagliati<br />

per i prati a rispondere al questionario.<br />

Ben 60 domande che spaziano<br />

su tutto quello che il m<strong>in</strong>istrante<br />

dovrebbe conoscere, dai nomi<br />

degli oggetti liturgici, ma anche<br />

che significa svolgere questo servizio<br />

nella Messa. Anche il gruppetto<br />

dei grandi si apparta per rispondere<br />

al loro questionario con domande<br />

veramente impegnative.<br />

Alle 11,45 la cappella grande del<br />

Sem<strong>in</strong>ario si riempie dei vari abiti<br />

liturgici ed <strong>in</strong>izia la Messa celebrata<br />

dal Vescovo. Non si direbbe che vi<br />

sono più di 120 ragazzi! Tutti seguono<br />

con attenzione e raccoglimento.<br />

Il Vescovo li esorta ad essere<br />

fedeli e a crescere sempre più nell’amore<br />

a Gesù. Allora questo servizio<br />

che svolgono nelle parrocchie<br />

può essere di grande aiuto. Dopo la<br />

foto di gruppo tutti ad addentare le<br />

prelibatezze che le mamme hanno<br />

messo nello za<strong>in</strong>o. E poi a giocare<br />

con delle m<strong>in</strong>isfide fra i vari gruppi<br />

parrocchiali. C’è tanto agonismo,<br />

ma anche tanta gioia e nessuno<br />

piange perché ha perso.<br />

Arriva la conclusione con le varie<br />

premiazioni. Ora tutti si domandano:<br />

chi v<strong>in</strong>cerà la campana, il trofeo dei<br />

m<strong>in</strong>istranti? Don Luciano <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia<br />

a leggere la classifica dei gruppi<br />

parrocchiali e ognuno riceve un premio.<br />

Si arriva alla terza classificata,<br />

gli animi si scaldano. Vengono chiamati<br />

i m<strong>in</strong>istranti della parrocchia di<br />

Mar<strong>in</strong>a. Un grande applauso. Poi la<br />

seconda classificata: il Brugnetto e<br />

la consegna del gagliardetto è accompagnata<br />

da un altro grande applauso.<br />

Inf<strong>in</strong>e con un’ovazione viene<br />

proclamata v<strong>in</strong>citrice del 45°<br />

Convegno dei M<strong>in</strong>istanti la parrocchia<br />

di Mondolfo. Tutti <strong>in</strong> piedi e<br />

salti di gioia. Il parroco, don Mauro,<br />

è visibilmente soddisfatto perché il<br />

lavoro e l’impegno dei suoi ragazzi<br />

è riconosciuto.<br />

In fondo all’aula magna si assiepano<br />

i genitori che ora possono riprendersi<br />

i loro figli, contenti e<br />

pronti a cont<strong>in</strong>uare questo speciale<br />

servizio. “Arrivederci al prossimo<br />

anno” è il saluto f<strong>in</strong>ale.<br />

esperienze di chiesa 28 aprile 2005<br />

10 11<br />

28 aprile 2005<br />

esperienze di chiesa


Insieme<br />

per l’Africa<br />

Due <strong>in</strong>contri importanti<br />

per l’Associazione<br />

“…<strong>in</strong>sieme per l’Africa…ed<br />

altre realtà”, l’uno a<br />

Poggio San Marcello con il<br />

S<strong>in</strong>daco e rappresentanti del<br />

volontariato nella sala consiliare,<br />

l’altro nella struttura polivalente<br />

di Castelleone di Suasa<br />

per la festa parrocchiale dell’Oratorio.<br />

Il presidente dell’Associazione,<br />

Leod<strong>in</strong>o Bartera,<br />

assieme a Don Giuseppe<br />

Cionchi, <strong>in</strong> tali occasioni ha<br />

presentato la vicenda dell’Associazione<br />

da poco costituitasi<br />

e le sue f<strong>in</strong>alità.<br />

Le modalità di svolgimento<br />

degli <strong>in</strong>contri sono state diverse<br />

<strong>in</strong> quanto nella prima c’è<br />

stato un riconoscimento ufficiale<br />

per l’attività svolta a beneficio<br />

della missione aperta a<br />

Yakassé <strong>in</strong> Costa d’Avorio, ad<br />

opera di Maria Luisa Rotatori e<br />

dell’<strong>in</strong>g.Rossi, nel secondo,<br />

quali ospiti del parroco don<br />

Paolo Montesi, ci è stata data<br />

l’opportunità di presentare con<br />

un bellissimo filmato le vicende<br />

e le persone della missione<br />

e di ascoltare da alcuni protagonisti,<br />

Roberta, C<strong>in</strong>zia,<br />

Mathias, che hanno visitato tali<br />

luoghi, la storia da loro vissuta<br />

<strong>in</strong> prima persona, <strong>in</strong>tensa per<br />

emozioni e relazioni, aperta a<br />

nuove collaborazioni. E’ <strong>in</strong>iziato<br />

per la missione un periodo<br />

importante, la struttura <strong>in</strong> Costa<br />

d’Avorio si va arricchendo<br />

di ambienti scolastici, di un<br />

servizio di pronto soccorso e di<br />

luoghi dest<strong>in</strong>ati ad attività di<br />

lavoro. È un cantiere edilizio<br />

dove i protagonisti sono gli<br />

stessi abitanti di Yakassé e dove<br />

per il futuro si pensa di avviare<br />

una collaborazione operativa<br />

per una falegnameria.<br />

Molti sono i bamb<strong>in</strong>i della<br />

missione che hanno bisogno di<br />

tutto, la famiglia, spesso priva<br />

di uno dei coniugi, per l’estre-<br />

ma povertà non può dare una<br />

speranza di futuro. L’Associazione<br />

…<strong>in</strong>sieme per l’Africa…<br />

provvederà a breve ad avviare<br />

un progetto di adozione a distanza<br />

per sostenere le famiglie<br />

africane con il gruppo di giovani<br />

seguito da don Paolo Campolucci.<br />

Ampia è stata ed è la disponibilità<br />

di tutti i volontari che da<br />

anni sostengono l’<strong>in</strong>iziativa di<br />

Maria Luisa, oggi <strong>in</strong>seriti nell’Associazione<br />

sono di essa la<br />

struttura portante.<br />

Le <strong>in</strong>iziative della medesima<br />

Associazione hanno già avuto<br />

un riconoscimento da parte del<br />

Vescovo Orlandoni come opera<br />

diocesana di solidarietà e di<br />

ascolto dei bisogni della popolazione<br />

africana. Nel mese di<br />

maggio 2005 avverrà a Yakassé<br />

l’<strong>in</strong>augurazione della missione<br />

e <strong>in</strong> particolare del centro<br />

di pronto soccorso. A Maria<br />

Luisa e all’<strong>in</strong>gegnere Rossi va<br />

il saluto e l’augurio di ogni bene<br />

con la speranza cristiana di<br />

essere sempre luce.<br />

Per <strong>in</strong>formazioni relative alla<br />

adozione a distanza telefonare<br />

a: Rosaria Leonardi Cenerelli<br />

(071-7923078 ore pasti).<br />

Rosaria Leonardi Cenerelli<br />

Pastorale giovanile<br />

<strong>La</strong> musica<br />

l<strong>in</strong>guaggio di fede<br />

<strong>La</strong> chiesa gremita di giovani che battono le<br />

mani sulle note rap di Jovanotti, il tamburo<br />

della batteria che rimbomba tra le<br />

navate mentre le immag<strong>in</strong>i di Karol Wojtyla<br />

scorrono sul maxischermo. Non capita tutti i<br />

giorni di vedere la cattedrale così.<br />

Il Duomo di Senigallia che ha cambiato d’abito<br />

per questa occasione speciale, la messa rock,<br />

l’evento diocesano voluto dai giovani per i giovani.<br />

E loro c’erano tutti, i ragazzi,lunedì sera<br />

a riempire le panche della cattedrale, a dire<br />

messa i tre “don” che hanno portato vento nuovo<br />

nella chiesa senigalliese, don Mario Camborata,<br />

responsabile della pastorale giovanile, don<br />

Andrea Francesch<strong>in</strong>i e don Francesco Sav<strong>in</strong>i le<br />

due giovanissime vocazioni.<br />

Si respira aria nuova e i giovani questo l’hanno<br />

capito, tant’è vero che si può parlare tranquillamente<br />

di un ritorno della nuova generazione.<br />

Di ragazzi ieri sera ce ne erano davvero<br />

tanti, soprattutto quelli delle scuole superiori,<br />

hanno partecipato alla funzione e soprattutto<br />

l’hanno animata.<br />

Letture, salmi, preghiere dei fedeli tutto letto<br />

dai ragazzi, un coro under ventic<strong>in</strong>que e dei<br />

musicisti piccole promesse del rock. Tre chitarre,<br />

basso, batteria e tastiera hanno accompagnato<br />

il coro di una vent<strong>in</strong>a di elementi, anzi la<br />

chiesa <strong>in</strong>tera perchè nessuno si è risparmiato<br />

quanto a <strong>voce</strong>.<br />

Un mix di note tra i canti ecclesiali proposti<br />

dai guru della musica di chiesa Gen Rosso e<br />

Gen Verde <strong>in</strong>teramente riarrangiati e canzoni<br />

profane che hanno spaziato dalla stella del rock<br />

italiano Luciano Ligabue ai mitici U2. Così come<br />

canti <strong>in</strong>iziali sono partiti con due brani che<br />

apparentemente <strong>in</strong>sieme non hanno nulla a che<br />

vedere, ma l’accostamento è piaciuto per i contenuti:<br />

“Re di Gloria” e “Metti <strong>in</strong> circolo il tuo<br />

amore” di Ligabue.<br />

Stessa ricetta per personalizzare con la firma<br />

dei giovani il post comunione quando “Popoli<br />

tutti accamate il Signore”, di chiesa, e “Grazie<br />

mille” ancora degli 883, hanno fatto da padrone.<br />

Chiusura <strong>in</strong> grande stile con la sempreverde<br />

“Emmanuel”, l’<strong>in</strong>no della giornata mondiale<br />

della gioventù del 2000, e “Ragazzo fortunato”<br />

di Jovanotti. A rendere il tutto ancora più suggestivo<br />

le immag<strong>in</strong>i del Papa amico dei giovani,<br />

Karol Wojtyla, e della giornata mondiale<br />

della gioventù.<br />

E mentre a Roma i card<strong>in</strong>ali decidevano il<br />

successore di Giovanni Paolo II, i ragazzi di<br />

Senigallia hanno ricordato, festeggiando, quel<br />

Papa che è sceso dal trono di Pietro ed è andato<br />

verso di loro per farli <strong>in</strong>namorare di Dio.<br />

Michela Gambelli<br />

Camm<strong>in</strong>ando<br />

sull’acqua<br />

Regia: Eytan Fox<br />

Israele – 2004 – 104’<br />

Ricevuto l’<strong>in</strong>carico di r<strong>in</strong>tracciare<br />

Alfred Himmelman, ex ufficiale<br />

nazista, Eyal, agente speciale del<br />

Mossad, entra <strong>in</strong> contatto prima e<br />

<strong>in</strong> confidenza poi con il nipote Axel.<br />

Questi è <strong>in</strong> Israele per vdere sua<br />

sorella che vive lì da anni e per<br />

conv<strong>in</strong>cerla a tornare <strong>in</strong> Germania<br />

almeno per il compleanno del padre.<br />

F<strong>in</strong>gendosi una guida turistica,<br />

Eyal accompagna Axel <strong>in</strong> un giro<br />

del paese e, durante il viaggio, i<br />

due hanno modo di conoscersi meglio.<br />

Fallito l’obiettivo di conv<strong>in</strong>cere<br />

la sorella, Axel torna <strong>in</strong> Germania<br />

e qui, poco dopo, lo raggiunge<br />

Eyal. <strong>La</strong> famiglia lo <strong>in</strong>vita alla festa<br />

di compleanno del padre. Ad un<br />

certo punto, seduto su una carrozz<strong>in</strong>a,<br />

entra nel salone il nonno ex nazista,<br />

fa gli auguri al figlio, e poi si<br />

ritira nella propria stanza. Ora<br />

Eyal deve <strong>in</strong>tervenire per elim<strong>in</strong>arlo,<br />

ma quando lo ha di fronte non ci<br />

riesce. Sarà forse Axel ad agire al<br />

posto suo. Due anni dopo, <strong>in</strong> Israele<br />

Eyal ha lasciato i<br />

servizi segreti, ha<br />

sposato la sorella di<br />

Axel e vive sereno <strong>in</strong><br />

famiglia.<br />

Si tratta di una storia<br />

che riesce a condensare<br />

una serie di<br />

temi importanti,<br />

mantenendo equilibrio<br />

e l<strong>in</strong>earità narrativa.<br />

Bella la figura<br />

centrale dell’agente<br />

dei servizi segreti<br />

israeliani, stanco di<br />

dovere <strong>in</strong>seguire persone<br />

per elim<strong>in</strong>arle,<br />

preso dai dubbi e de-<br />

C<strong>in</strong>ema Gabbiano - Senigallia - tel. 071 65375<br />

<strong>La</strong> programmazione è sul sito: www.saledellacomunita.it<br />

sideroso di una vita più calma e serena.<br />

Costruendo un racconto di nitido<br />

impianto civile, Eytan Fox parla della<br />

caccia agli ex nazisti, di omosessualità,<br />

di ebrei e palest<strong>in</strong>esi, di razzismi<br />

e di convivenze culturali, affidandosi<br />

ai fatti e alle azioni, più che a <strong>in</strong>utili<br />

prediche. Senza didascalismi né moralismi,<br />

il regista lancia un <strong>in</strong>vito alla<br />

comprensione e al dialogo <strong>in</strong> un’ottica<br />

di reciproco rispetto.<br />

Il protagonista di questo film, l’agente<br />

speciale Eyal, <strong>in</strong>terpretato dalla<br />

star del c<strong>in</strong>ema israeliano Lior<br />

Ashkenazi, è un uomo profondamente<br />

<strong>in</strong> crisi. Di ritorno da una missione<br />

ha trovato morta suicida la giovane<br />

moglie. “Il mio personaggio riflette<br />

bene la mentalità maschile predom<strong>in</strong>ante<br />

<strong>in</strong> Israele - ha detto<br />

Ashkenazi - Siamo stati educati con<br />

questa lezione: “siamo un paese piccolo,<br />

circondato da nemici, dobbiamo<br />

lottare”. Ora le nuove generazioni<br />

stanno cambiando; non vogliono<br />

più combattere, si rifiutano di fare il<br />

servizio militare”.<br />

‘Camm<strong>in</strong>ando sull’acquà, il cui titolo<br />

si riferisce all’episodio del Vangelo<br />

nel quale Gesù camm<strong>in</strong>a sulle<br />

acque del lago di Tiberiade, dove i<br />

due ragazzi vanno <strong>in</strong> gita, è un film<br />

che affronta anche il tema della memoria<br />

e dell’importanza del passato.<br />

“In Israele i giovani dicono di esser<br />

stufi del passato, che non vogliono<br />

più sentir parlare di<br />

quello che è successo<br />

durante il nazismo<br />

- ha spiegato il regista<br />

- solo nel mio<br />

paese ‘Sch<strong>in</strong>dler’s list’<br />

è stato un flop.<br />

Avevamo molta paura<br />

che il pubblico<br />

non sarebbe andato a<br />

vedere il film per<br />

questo motivo. Invece<br />

le cose sono andate<br />

bene, abbiamo trovato<br />

un modo per arrivare<br />

a toccare questi<br />

ragazzi il cui passato<br />

è comunque<br />

dentro di loro”.<br />

mercoledì 4 maggio - ore 21.15<br />

“Camm<strong>in</strong>ando sull’acqua”<br />

Dal 28 aprile al 5 maggio<br />

• MUSICA<br />

Pesaro — Teatro Ross<strong>in</strong>i – sala della<br />

Repubblica (0721.32482), giovedì<br />

28 ore 19, per l’<strong>in</strong>iziativa<br />

“Verso sera <strong>in</strong> musica” <strong>in</strong>detta<br />

dall’Ente concerti suonerà il duo<br />

di fisarmoniche Mar<strong>in</strong>a Mari & Daniele<br />

Rossi.<br />

Pesaro — Teatro Ross<strong>in</strong>i<br />

(0721.32482), sabato 30 ore<br />

21.15, per la Stagione concertistica<br />

2004 - 2005 l’Orchestra filarmonica<br />

marchigiana ed il Trio di<br />

Parma diretti da Anton Nanut suoneranno<br />

musiche di L. v. Beethoven<br />

(Triplo concerto <strong>in</strong> re magg.<br />

op. 56 e S<strong>in</strong>fonia n. 7 <strong>in</strong> la magg.<br />

op. 92). Solisti: il Trio di Parma –<br />

I. Ramaglia (viol<strong>in</strong>o), E. Bronzi<br />

(violoncello) e A. Biod<strong>in</strong>i (pianoforte).<br />

• TEATRO E DANZA.<br />

Jesi — Teatro Pergolesi (0731.<br />

538351), sabato 30 ore 21, per la<br />

Stagione teatrale 2004 - 2005, <strong>in</strong><br />

prima nazionale le compagnie di<br />

danza “The Next One”, “Rapid<br />

Soul Mooves” e “Le Diunamis”<br />

presentano lo show “Hip Hop<br />

Beats”, spettacolo di break dance<br />

a colpi di hip hop.<br />

Ancona — Teatro sperimentale<br />

(071.2077190), da giovedì 5 a sabato<br />

maggio 7 ore 20.45, per la<br />

Stagione di Prosa 2004 – 2005 la<br />

Compagnia del Teatro stabile delle<br />

Marche presenta “Aspettando”<br />

suite per Godot di Gianluca Favaretto.<br />

Regia Giampiero Solari.<br />

• CINEMA<br />

Senigallia — C<strong>in</strong>ema Gabbiano<br />

(071.65375), mercoledì 4 maggio<br />

ore 21.15, per la rassegna “Frammenti<br />

dalla Biennale 2005” sarà<br />

proiettato e discusso il film<br />

“Camm<strong>in</strong>ando sull’acqua” di Eytan<br />

Fox.<br />

• MOSTRE D’ARTE<br />

Serra de’ Conti — Chiostro di San<br />

Francesco (0731.871711), f<strong>in</strong>o al<br />

30 giugno: il sabato dalle 15 alle<br />

19 – i festivi dalle 10 alle 12.30 e<br />

dalle 15 alle 19, Mostra antologica<br />

di pittura “Carlo Levi – opere<br />

dal 1926 al 1973”.<br />

• INCONTRI<br />

Brugnetto — Circolo culturale<br />

“Oscar Francesch<strong>in</strong>i”, venerdì 29<br />

ore 21, per il ciclo di <strong>in</strong>contri “Per<br />

saperne di più” i relatori Patrizio<br />

Ciotti e Nazareno Badiali parleranno<br />

su “Chi ti porta l’acqua <strong>in</strong> casa<br />

si chiama Multiservizi”.<br />

Senigallia — Scuola elementare di<br />

Scapezzano - Corso di <strong>in</strong>troduzione<br />

all’Astronomia. Venerdì 29<br />

ore 21.30 – relatore: Goffredo Giraldi<br />

- argomento: “Terra 2 ed il<br />

suo satellite – nuove teorie sulla<br />

storia del nostro pianeta”.<br />

Tullio Piersantelli<br />

esperienze di chiesa 28 aprile 2005<br />

12 13<br />

28 aprile 2005<br />

mass media


www.chiesacattolica.it<br />

pescati nella rete<br />

N@vigando<br />

qua e là<br />

il libro<br />

<strong>La</strong> grande guerra<br />

dei piccoli uom<strong>in</strong>i<br />

di Enzo Antonio Cicch<strong>in</strong>o,<br />

Roberto Olivo<br />

A 90 anni dall’<strong>in</strong>gresso <strong>in</strong> guerra<br />

dell’Italia un libro che prosegue la<br />

collaborazione con gli autori della<br />

fortunata serie televisiva RAI “<strong>La</strong><br />

Grande Storia”. Lettere, memoriali,<br />

canzoni, esperienze di soldati al<br />

fronte, fanno da filo conduttore e ricostruiscono<br />

“dal basso” l’<strong>in</strong>tera vicenda<br />

della Grande Guerra e dei dest<strong>in</strong>i<br />

dell’Europa. Un passaggio dal<br />

video alla carta stampata che guadagna<br />

i tempi più riflessivi della lettura,<br />

senza r<strong>in</strong>unciare allo stile e ai ritmi<br />

del documento televisivo. Un vero<br />

reportage dal fronte, fatto di facce<br />

e di dest<strong>in</strong>i umani,<br />

per lo più senza<br />

nome, che davanti<br />

all’avanzare<br />

della storia si sono<br />

trovati a essere<br />

<strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea.<br />

Pag. 304<br />

€ 15<br />

Edizioni Ancora<br />

<strong>La</strong> Chiesa che comunica<br />

Un manifesto, un fascicolo e alcune<br />

proposte per l'animazione.<br />

Questo il kit, preparato dall'Ufficio<br />

Cei per le comunicazioni sociali<br />

per la 39ª Giornata mondiale delle<br />

comunicazioni sociali su "I mezzi<br />

della comunicazione al servizio della<br />

comprensione tra i popoli", che si celebrerà<br />

il prossimo 8 maggio. “Il tema<br />

della Giornata - commenta il direttore<br />

dell’Ufficio Cei, mons. Claudio Giuliodori<br />

- è di grande respiro e si <strong>in</strong>serisce<br />

all’<strong>in</strong>terno di fatti e situazioni che<br />

stanno <strong>in</strong>terpellando l’<strong>in</strong>tera umanità.<br />

Con il suo messaggio il Papa, <strong>in</strong>fatti,<br />

sottol<strong>in</strong>ea che i media ‘hanno un potere<br />

straord<strong>in</strong>ario e possono unire i popoli<br />

o dividerli, creando legami di<br />

amicizia o provocando ostilità’.<br />

Questa ambivalenza è sotto i nostri<br />

occhi e sono molte le situazioni che<br />

oggi mettono <strong>in</strong> evidenza quanto<br />

grande sia la responsabilità dei media<br />

nel rapporto tra i popoli e per la promozione<br />

di una vera cultura della vita,<br />

‘trasmettendo la verità sul valore e<br />

la dignità di ogni persona umana”.<br />

Mons. Giuliodori non trascura un<br />

riferimento al referendum concernente<br />

la legge 40/2004 (12-13 giugno):<br />

“Nel nostro Paese ci stiamo avvic<strong>in</strong>ando<br />

ad una consultazione referendaria<br />

concernente quattro aspetti fondamentali<br />

della normativa sulla procreazione<br />

medicalmente assistita (legge<br />

40/2004) che porrà <strong>in</strong> primo piano<br />

la questione della dignità della vita<br />

umana f<strong>in</strong> dal suo concepimento. An-<br />

che questo è un terreno su cui deve<br />

misurarsi la capacità dei media di essere<br />

a servizio della persona garantendo<br />

un’<strong>in</strong>formazione corretta che<br />

riconosca la dignità dell’essere umano<br />

f<strong>in</strong> dal suo concepimento senza<br />

mistificazioni.<br />

Prima ancora che dalla scienza e<br />

dalla tecnica, <strong>in</strong>fatti, l’essere umano<br />

nascente rischia di essere manipolato<br />

dai media. È necessario pertanto, ricorda<br />

il Papa citando l’ Inter mirifica,<br />

che gli operatori della comunicazione<br />

‘conoscano le norme della legge morale<br />

e le osserv<strong>in</strong>o fedelmente’. Solo<br />

rispettando questa condizione i media<br />

potranno veramente essere a servizio<br />

della comprensione tra i popoli". Un<br />

concetto, questo, ripreso con ulteriore<br />

forza dalla recente Lettera apostolica,<br />

Il rapido sviluppo, <strong>in</strong>dirizzata, a quasi<br />

quarant’anni dall’ Inter mirifica, agli<br />

operatori e al pubblico dei media.<br />

Nell’ambito della Giornata, l’Ufficio<br />

comunicazioni sociali della Cei<br />

lancia due <strong>in</strong>iziative che si terranno,<br />

dal 3 al 9 luglio, a Vallombrosa, e dal<br />

27 agosto al 3 settembre, a Corvara <strong>in</strong><br />

Val Badia. <strong>La</strong> prima è l’annuale settimana<br />

estiva rivolta ai sem<strong>in</strong>aristi di<br />

teologia; la seconda è la settimana di<br />

formazione per animatori della comunicazione<br />

e della cultura.<br />

Per <strong>in</strong>formazioni:<br />

Ufficio nazionale per le comunicazioni<br />

sociali, tel. 06/ 66398208,<br />

www.chiesacattolica. it/ucs oppure<br />

ucs@ chiesacattolica.it<br />

Giffoni film festival:<br />

35ª edizione dedicata a Wojtyla<br />

Sarà dedicata al ricordo di Giovanni Paolo II la 35ª edizione del<br />

GIFFONI FILM FESTIVAL, <strong>in</strong> programma a Giffoni Valle Piana, <strong>in</strong><br />

prov<strong>in</strong>cia di Salerno, dal 16 al 23 luglio 2005. Lo ha reso noto il direttore<br />

artistico del festival <strong>in</strong>ternazionale del c<strong>in</strong>ema per ragazzi, Claudio Gubitosi.<br />

"Le prime immag<strong>in</strong>i che proietteremo <strong>in</strong> occasione del taglio del nastro<br />

della prossima edizione, che avrà per tema l'emozione, saranno – chiarisce<br />

Gubitosi - quelle relative all'Udienza che il Santo Padre ci concesse il<br />

13 settembre 2000, <strong>in</strong> occasione del nostro trentennale. Il Papa, quel giorno,<br />

ci rivolse non un semplice augurio per il nostro futuro, ma un <strong>in</strong>coraggiamento<br />

conv<strong>in</strong>to. Si complimentò con noi per quanto fatto, ci trasmise forza,<br />

emozioni, come ha fatto <strong>in</strong> tutto il mondo". Il direttore artistico del Giffoni<br />

film festival anticipa anche che, probabilmente, <strong>in</strong> occasione della prima<br />

giornata del festival, sarà proiettata la fiction "Karol un uomo diventato<br />

Papa", sulla storia di Wojtyla, andata <strong>in</strong> onda il 18 e il 19 aprile su Canale 5.<br />

Molto <strong>in</strong>tensi i primi giorni di questo pontificato. Joseph Ratz<strong>in</strong>ger<br />

è riuscito ad allontanare da sé l’immag<strong>in</strong>e del severo uomo che gli<br />

era stata scolpita addosso.<br />

ho fatto nulla per essere<br />

eletto” ha rivelato<br />

“Non<br />

il pontefice, e “quando<br />

lentamente lo sviluppo della votazione<br />

faceva capire che la ghigliott<strong>in</strong>a<br />

si avvic<strong>in</strong>ava e mirava a me, ho<br />

pensato: f<strong>in</strong>o ad ora avevo creduto<br />

che l’opera della mia vita fosse f<strong>in</strong>ita<br />

e mi aspettassero anni più tranquilli;<br />

dicevo, qu<strong>in</strong>di, al Signore: Dio, risparmiami<br />

questo, Tu hai candidati<br />

più giovani, migliori, con più slancio<br />

e più forza di me; ma evidentemente<br />

<strong>in</strong> questa situazione il Signore non<br />

ha potuto ascoltarmi''.<br />

''In quei giorni - ha cont<strong>in</strong>uato ancora<br />

- quello che mi ha toccato al<br />

cuore è stata una piccola missiva<br />

che mi ha <strong>in</strong>viato un confratello del<br />

Conclave. Egli mi ricordava la mia<br />

omelia pronunciata durante il funerale<br />

dell'amatissimo Giovanni Paolo<br />

II. In quella occasione scelsi di ripetere<br />

la preghiera: Se il Signore ti<br />

chiama sii ubbidiente e non ti negare,<br />

ed allora non ho più avuto altra<br />

scelta”. “'Le strade del Signore non<br />

sono comode - ha sottol<strong>in</strong>eato - ma<br />

noi non siamo fatti per essere comodi<br />

e qu<strong>in</strong>di non ho potuto fare altro<br />

che dire sì. Ho fiducia nel Signore e<br />

ho fiducia <strong>in</strong> voi, cari amici”.<br />

Domenica 24 aprile Benedetto<br />

XVI ha lanciato ai giovani e al mon-<br />

do il suo messaggio di speranza: facendo<br />

proprie le parole di Giovanni<br />

Paolo II, si è presentato come guida<br />

di una Chiesa viva e giovane, <strong>in</strong><br />

grado di portare <strong>in</strong> sé “il futuro del<br />

mondo” e “mostrare anche a ciascuno<br />

di noi la via verso il futuro”.<br />

“Non abbiate paura di Cristo! Egli<br />

non toglie nulla, e dona tutto. Chi si<br />

dona a lui, riceve il centuplo. Sì,<br />

aprite, spalancate le porte a Cristo e<br />

troverete la vera vita”.<br />

Il Papa ha salutato tutti gli uom<strong>in</strong>i,<br />

credenti e non, chiedendo preghiere<br />

aff<strong>in</strong>ché, pur nella debolezza, possa<br />

svolgere il suo m<strong>in</strong>istero umanamente<br />

“<strong>in</strong>audito”.<br />

Benedetto XVI<br />

265° pontefice della Chiesa<br />

mass media 28 aprile 2005<br />

14 15<br />

28 aprile 2005<br />

Benedetto XVI


Atutti dice che non risparmierà<br />

sforzi e dedizione per<br />

proseguire “il promettente<br />

dialogo avviato dai miei predecessori<br />

... perchè dalla reciproca comprensione<br />

scaturiscano le condizioni<br />

di un futuro migliore”.<br />

I sentimenti - "Senso di <strong>in</strong>adeguatezza<br />

e di umano turbamento per la<br />

responsabilità che mi è stata affidata",<br />

ma anche e soprattutto "profonda<br />

gratitud<strong>in</strong>e a Dio" per il compito<br />

affidatogli. Così papa Benedetto<br />

XVI descrive il suo stato d'animo il<br />

giorno dopo la scelta "della Provvidenza<br />

div<strong>in</strong>a", che è avvenuto "sorprendendo<br />

ogni mia previsione".<br />

"Se è enorme il peso della responsabilità<br />

che si riversa sulle mie povere<br />

spalle, è certamente smisurata la potenza<br />

div<strong>in</strong>a su cui posso contare".<br />

"Mi acc<strong>in</strong>go a <strong>in</strong>traprendere ... il<br />

m<strong>in</strong>istero petr<strong>in</strong>o al servizio dela<br />

Chiesa universale, con umile abbandono<br />

alla Provvidenza di Dio".<br />

Il ricordo di Giovanni Paolo II -<br />

Fortissime le parole pronunciate dal<br />

nuovo papa <strong>in</strong> ricordo di Karol<br />

Wojtyla. Forti a tal punto che papa<br />

Benedetto XVI considera la sua elezione<br />

- "dono della div<strong>in</strong>a misericordia"<br />

- una "grazia speciale ottenutami<br />

dal mio venerato predecessore,<br />

Giovanni Paolo II". "Mi sembra<br />

di sentire la sua mano forte che<br />

str<strong>in</strong>ge la mia" - ha confessato Joseph<br />

Ratz<strong>in</strong>ger - "mi sembra di vedere<br />

i suoi occhi sorridenti e di<br />

ascoltare le sue parole, rivolte <strong>in</strong><br />

questo momento particolarmente a<br />

me: 'Non avere paura!'."<br />

Benedetto XVI considera i giorni<br />

che sono seguiti alla morte del papa<br />

"un tempo straord<strong>in</strong>ario di grazia"<br />

per la Chiesa e per il mondo <strong>in</strong>tero;<br />

i suoi funerali sono stati "un'esperienza<br />

veramente straord<strong>in</strong>aria <strong>in</strong><br />

cui si è <strong>in</strong> qualche modo percepita<br />

la potenza di Dio". Papa Wojtyla ha<br />

lasciato una "Chiesa più coraggiosa,<br />

più libera, più giovane", che "guarda<br />

con serenità al passato e non ha<br />

Benedetto XVI<br />

si presenta al mondo<br />

paura del futuro".<br />

Il futuro è il Concilio - "Voglio affermare<br />

con forza la decisa volontà<br />

di proseguire nell'impegno di attuazione<br />

del Concilio Vaticano II":<br />

non usa mezzi term<strong>in</strong>i Joseph Ratz<strong>in</strong>ger,<br />

<strong>in</strong>dicando subito di considerare<br />

il Concilio la "bussola" con<br />

cui "orientarsi nel vasto oceano del<br />

terzo millennio". E nel cuore dell'anno<br />

dedicato all'Eucaristia, Benedetto<br />

XVI vi coglie una "provvidenziale<br />

co<strong>in</strong>cidenza", <strong>in</strong>dividuando<br />

<strong>in</strong> essa "un elemento che deve<br />

caratterizzare il m<strong>in</strong>istero al quale<br />

sono stato chiamato". E, dice, l'Eucaristia<br />

sarà al centro della Giornata<br />

Mondiale della Gioventù di Co-<br />

lonia. L'impegno per l'unità dei<br />

cristiani - "<strong>La</strong>vorare senza risparmio<br />

di energie alla ricostituzione<br />

della piena e visibile unità di tutti i<br />

seguaci <strong>in</strong> Cristo". E' questo un<br />

"impegno primario" di Joseph Ratz<strong>in</strong>ger,<br />

e lo si desume anche dallo<br />

spazio e dalla rilevanza che il papa<br />

dà a questo tema nel suo discorso.<br />

Ribadisce più volte che questo è un<br />

suo "impellente dovere", oltre che<br />

una "sua ambizione". E usa un l<strong>in</strong>guaggio<br />

chiaro e diretto, affermando<br />

di essere "cosciente che non bastano<br />

le manifestazioni di buoni<br />

sentimenti", ma occorrono "gesti<br />

concreti che entr<strong>in</strong>o negli animi e<br />

smuovano le coscienze". Insomma,<br />

Ratz<strong>in</strong>ger è "disposto a fare quanto<br />

è <strong>in</strong> suo potere per promuovere la<br />

fondamentale causa dell'ecumenismo".<br />

Un programma non da poco.<br />

In dialogo s<strong>in</strong>cero e aperto con<br />

tutti - Si rivolge a tutti, Benedetto<br />

XVI, anche a quanti "seguono altre<br />

religioni" o "cercano una risposta<br />

alle domande fondamentali dell'esistenza".<br />

E lo fa per "assicurare<br />

che la Chiesa vuole cont<strong>in</strong>uare a<br />

tessere con loro un dialogo aperto<br />

e s<strong>in</strong>cero, alla ricerca del vero bene<br />

dell'uomo e della società". Invoca<br />

la pace e poi parla a nome di<br />

tutti i cattolici, assicurando la loro<br />

"disponibilità a cooperare per un<br />

autentico sviluppo sociale, rispettoso<br />

della dignità di ogni essere<br />

umano". E si impegna personalmente<br />

a non risparmiare "sforzi e<br />

dedizione per proseguire" il dialogo<br />

con le diverse civiltà.<br />

I giovani - C'è un pensiero anche<br />

per i giovani, nel primo messaggio<br />

di Benedetto XVI. E non poteva<br />

davvero essere altrimenti, dopo<br />

quanto avvenuto negli ultimi 26 anni,<br />

e dopo quanto avvenuto negli ultimi<br />

venti giorni.<br />

Non a caso il nuovo papa li def<strong>in</strong>isce<br />

"<strong>in</strong>terlocutori privilegiati di<br />

Giovanni Paolo II" e "futuro e speranza<br />

della Chiesa e dell'umanità".<br />

"Con voi, cari giovani" - dice Benedetto<br />

XVI - "cont<strong>in</strong>uerò a dialogare,<br />

ascoltando le vostre attese nell'<strong>in</strong>tento<br />

di aiutarvi ad <strong>in</strong>contrare sempre<br />

più <strong>in</strong> profondità il Cristo vivente,<br />

l'eternamente giovane". E dà loro<br />

il primo appuntamento, confermando<br />

la sua <strong>in</strong>tenzione di essere presente<br />

a Colonia <strong>in</strong> occasione della<br />

GMG di metà agosto.<br />

Benedetto XVI è il nuovo successore<br />

di Pietro. Dopo la tristezza<br />

legata alla morte di Giovanni<br />

Paolo II e l’emozione per l’elezione del<br />

nuovo pontefice, si è svolto l’ultimo atto<br />

di passaggio tra un pontificato e l’altro.<br />

Alla presenza di 140 delegazioni di<br />

tutto il mondo e di 500mila fedeli, piazza<br />

San Pietro è stata lo scenario della<br />

solenne celebrazione d’<strong>in</strong>izio del m<strong>in</strong>istero<br />

petr<strong>in</strong>o del papa Joseph Ratz<strong>in</strong>ger.<br />

Una celebrazione che attraverso le preghiere<br />

e i simboli della tradizione, rende<br />

visibile la profondità della missione del<br />

Vicario di Cristo <strong>in</strong> terra.<br />

Prima della celebrazione, il papa,<br />

con i card<strong>in</strong>ali concelebranti e i diaconi,<br />

si è fermato di fronte alla Confessione<br />

dell’Apostolo all’<strong>in</strong>terno della<br />

Basilica Vaticana, per un momento di<br />

preghiera. Poi, accompagnato dai patriarchi<br />

delle Chiese orientali, Benedetto<br />

XVI è sceso al Sepolcro di San Pietro,<br />

fermandosi anche qui <strong>in</strong> raccoglimento.<br />

Due momenti che hanno<br />

espresso il legame con il primo apostolo.<br />

Risalito <strong>in</strong> Basilica, il papa, emozionato<br />

e accolto dagli applausi dei fedeli,<br />

è uscito sul sagrato, dove ha avuto<br />

<strong>in</strong>izio la celebrazione. Dalla Loggia<br />

della Basilica Vaticana pende l’arazzo<br />

della pesca miracolosa, <strong>in</strong> cui è raffigurato<br />

il dialogo di Gesù con Pietro, a<br />

cui fa esplicito riferimento il rito, nella<br />

liturgia della Parola.<br />

<strong>La</strong> Parola di Dio - I tre brani delle<br />

letture sono stati tratti dagli Atti degli<br />

Apostoli, dalla prima lettera di San<br />

Pietro e dal Vangelo di Giovanni. <strong>La</strong><br />

prima lettura ha presentato le parole di<br />

Pietro che <strong>in</strong>dicano Cristo come la pietra<br />

scartata dai costruttori e divenuta<br />

testata d’angolo e come colui nel cui<br />

nome c’è salvezza: “Non vi è <strong>in</strong>fatti altro<br />

nome dato agli uom<strong>in</strong>i sotto il cielo<br />

nel quale è stabilito che possiamo essere<br />

salvati”. Nella seconda lettura lo<br />

stesso Pietro chiede agli anziani del<br />

popolo di pascere il “gregge di Dio che<br />

vi è affidato, sorvegliandolo non per<br />

forza ma volentieri…, non per <strong>in</strong>teresse,<br />

ma di buon animo; non spadroneggiando<br />

sulle persone a voi affidate, ma<br />

facendovi modelli del gregge”. Del<br />

Vangelo, <strong>in</strong>vece, proclamato prima <strong>in</strong><br />

lat<strong>in</strong>o e poi <strong>in</strong> greco, è stato letto il<br />

passo <strong>in</strong> cui Cristo chiede per tre volte<br />

a Pietro: “Mi ami?” prima di dirgli:<br />

“Pasci le mie pecorelle”.<br />

Il pallio e l’anello del pescatore. A<br />

questo punto si è svolto il rito della<br />

“imposizione del Pallio petr<strong>in</strong>o” e della<br />

“consegna dell’anello del pescatore”. Il<br />

pallio, che ha sostituito nel 1978 la tiara<br />

(utilizzata nelle celebrazioni di <strong>in</strong>coronazione),<br />

è una fascia di lana bianca, lana<br />

di pecora e agnelli. Per papa Ratz<strong>in</strong>ger<br />

se ne è utilizzato uno nuovo (per la<br />

cronaca, realizzato a Macerata). Di fatto<br />

una lunga striscia pendente, decorato<br />

Domenica 24 aprile è <strong>in</strong>iziato il nuovo pontificato<br />

I segni di Pietro<br />

con c<strong>in</strong>que croci di seta rossa a rappresentare<br />

le piaghe del pastore.<br />

Si è poi preceduto alla consegna dell’Anello<br />

del Pescatore. Fabbricato <strong>in</strong><br />

oro per ciascun nuovo pontefice, è così<br />

detto perché vi è impressa una figura<br />

che rappresenta l'apostolo Pietro su una<br />

barca <strong>in</strong> atto di tirare le reti della pesca.<br />

L'Anello di papa Ratz<strong>in</strong>ger è stato prodotto<br />

dal vicepresidente dell'associazione<br />

degli orafi romani (e si è saputo che<br />

provandolo, il papa ha esclamato: “Mi<br />

piace: porto la misura 24, che è il doppio<br />

di 12, il numero degli apostoli").<br />

Il Papa ha parlato di questi due segni,<br />

richiamando lo stile proprio del pastore e<br />

del pescatore. “<strong>La</strong> santa <strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>e di<br />

Cristo deve animare il pastore – ha detto<br />

- per lui non è <strong>in</strong>differente che tante persone<br />

vivano nel deserto. E vi sono tante<br />

forme di deserto. Vi è il deserto della povertà,<br />

il deserto della fame e della sete, vi<br />

è il deserto dell’abbandono, della solitud<strong>in</strong>e,<br />

dell’amore distrutto. Vi è il deserto<br />

dell’oscurità di Dio, dello svuotamento<br />

delle anime senza più coscienza della dignità<br />

e del camm<strong>in</strong>o dell’uomo.<br />

I deserti esteriori si moltiplicano nel<br />

mondo, perché i deserti <strong>in</strong>teriori sono<br />

diventati così ampi. Perciò i tesori della<br />

terra non sono più al servizio dell’edificazione<br />

del giard<strong>in</strong>o di Dio, nel quale<br />

tutti possano vivere, ma sono asserviti<br />

alle potenze dello sfruttamento e della<br />

distruzione”. Quanto al pescatore, “occorre<br />

portare gli uom<strong>in</strong>i fuori dal mare<br />

salato di tutte le alienazioni verso la<br />

terra della vita, verso la luce di Dio”.<br />

“E’ proprio così – dice il pontefice - noi<br />

esistiamo per mostrare Dio agli uom<strong>in</strong>i”<br />

e la bellezza di una realtà concreta.<br />

“Non siamo il prodotto casuale e senza<br />

senso dell’evoluzione – spiega papa<br />

Ratz<strong>in</strong>ger - ciascuno di noi è il frutto di<br />

un pensiero di Dio. Ciascuno di noi è<br />

voluto, ciascuno è amato, ciascuno è<br />

necessario. Non vi è niente di più bello<br />

che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo,<br />

da Cristo. Non vi è niente di più<br />

bello che conoscere Lui e comunicare<br />

agli altri l’amicizia con lui”. Un messaggio<br />

da vivere e da accogliere senza<br />

paura. E se nel 1978, il “Non abbiate<br />

paura!” di Giovanni Paolo II era legato<br />

anche alla situazione politica <strong>in</strong>ternazionale<br />

dei due blocchi, oggi Benedetto<br />

XVI <strong>in</strong>vita a superare piuttosto la paura<br />

del cuore e le resistenze che l’uomo vive<br />

nel suo <strong>in</strong>timo.<br />

“Non abbiamo forse tutti <strong>in</strong> qualche<br />

modo paura – se lasciamo entrare Cristo<br />

totalmente dentro di noi, se ci apriamo<br />

totalmente a lui – paura che Egli<br />

possa portar via qualcosa della nostra<br />

vita? Non abbiamo forse paura di r<strong>in</strong>unciare<br />

a qualcosa di grande, di unico,<br />

che rende la vita così bella? Non rischiamo<br />

di trovarci poi nell’angustia e<br />

privati della libertà?(…) No! solo <strong>in</strong><br />

quest’amicizia si spalancano le porte<br />

della vita. Solo <strong>in</strong> quest’amicizia si dischiudono<br />

realmente le grandi potenzialità<br />

della condizione umana. Solo <strong>in</strong><br />

quest’amicizia noi sperimentiamo ciò<br />

che è bello e ciò che libera”. “Non abbiate<br />

paura!”, una frase che è già da sola<br />

un segno di cont<strong>in</strong>uità.<br />

L'obbedienza. A questo punto, al papa<br />

hanno prestato “obbedienza” una<br />

rappresentanza di dodici persone, a nome<br />

di tutta la Chiesa.<br />

È la prima volta che accade, perché<br />

di solito il gesto era affidato solo ai card<strong>in</strong>ali:<br />

con papa Ratz<strong>in</strong>ger i porporati<br />

sono stati tre, seguiti da un vescovo, un<br />

presbitero, un diacono, due religiosi,<br />

due sposi e due ragazzi cresimati, provenienti<br />

da varie parti del mondo.<br />

Benedetto XVI 28 aprile 2005<br />

16 17<br />

28 aprile 2005<br />

Benedetto XVI


Il “non abbiate<br />

paura” del<br />

terzo millennio<br />

Benedetto XVI lancia<br />

il suo messaggio di<br />

speranza, citando<br />

Giovanni Paolo II. Eppure,<br />

l’<strong>in</strong>vito a non avere paura<br />

assume significati nuovi.<br />

Una frase semplice capace<br />

di diventare il trait d’union<br />

di due pontificati. <strong>La</strong> prima<br />

volta fu il papa dell’est, il<br />

58enne Wojtyla, a lanciare<br />

al mondo il messaggio dirompente<br />

del Vangelo, la seconda<br />

è toccata al 78enne<br />

Ratz<strong>in</strong>ger, il papa teologo<br />

che sta già aprendo una<br />

breccia nel cuore di chi lo<br />

ascolta. <strong>La</strong> speranza torna<br />

così al centro della scena e<br />

lo fa <strong>in</strong> un modo nuovo,<br />

esprimendosi sotto punti di<br />

vista diversi e rispondendo<br />

alle domande del nostro<br />

tempo, a riprova di come le<br />

parole di Gesù non perdano<br />

mai di attualità e freschezza.<br />

Di fronte all’<strong>in</strong>vito a spalancare<br />

le porte a Cristo,<br />

molti hanno parlato giustamente<br />

di cont<strong>in</strong>uità, eppure<br />

il “non abbiate paura” di<br />

Benedetto XVI allarga ancora<br />

di più gli orizzonti.<br />

Giovanni Paolo II nel 1978<br />

parlava ad un mondo diviso,<br />

<strong>in</strong>capace di aprire “i sistemi<br />

economici e i conf<strong>in</strong>i<br />

degli stati”, mettendo al<br />

centro la dignità dell’uomo.<br />

In un contesto <strong>in</strong>ternazionale<br />

mutato, Benedetto pone<br />

l’accento su un’altro significato<br />

delle parole del suo<br />

predecessore, quello che<br />

co<strong>in</strong>volge l’<strong>in</strong>timo delle coscienze.<br />

“Non abbiamo forse<br />

tutti <strong>in</strong> qualche modo<br />

paura - se lasciamo entrare<br />

Cristo totalmente dentro di<br />

noi, se ci apriamo totalmente<br />

a lui – paura che Egli<br />

possa portar via qualcosa<br />

della nostra vita?”, chiede il<br />

papa. “Non abbiamo forse<br />

paura di r<strong>in</strong>unciare a qualcosa<br />

di grande, di unico,<br />

che rende la vita così bella?<br />

Non rischiamo di trovarci<br />

poi nell’angustia e privati<br />

della libertà?”.<br />

Domande che suonano<br />

come macigni ed esprimono<br />

l’essenza stessa del cristianesimo,<br />

religione e sistema<br />

di valori, ma <strong>in</strong> primo<br />

luogo <strong>in</strong>contro <strong>in</strong>timo<br />

con una persona. Ed è proprio<br />

questa verità ad essere<br />

maggiormente <strong>in</strong> crisi nella<br />

nostra epoca, che tende a<br />

relegare la radicalità <strong>in</strong> pure<br />

disquisizioni teoriche. Il<br />

risultato? Depotenziare il<br />

messaggio cristiano, ridotto<br />

<strong>in</strong> molte occasioni a<br />

semplice fatto culturale e<br />

spirito di appartenenza.<br />

Le cose non stanno così e<br />

Benedetto XVI lo sottol<strong>in</strong>ea<br />

con forza, facendo ruotare<br />

il suo ragionamento <strong>in</strong>torno<br />

all’amicizia di Dio<br />

con l’uomo, l’unica attraverso<br />

cui “si dischiudono<br />

le grandi potenzialità della<br />

condizione umana” ed è<br />

possibile sperimentare “ciò<br />

che è bello e ciò che libera”.<br />

Ecco il senso del “non<br />

abbiate paura” del terzo<br />

millennio: avere il coraggio<br />

di prendere una posizione,<br />

di tradurre <strong>in</strong> vita<br />

vissuta ideali ed emozioni,<br />

di fare del proprio credo<br />

un’esperienza concreta,<br />

spendibile nel quotidiano,<br />

con una consapevolezza:<br />

“Cristo non toglie nulla e<br />

dona tutto; chi si dona a<br />

lui, riceve il centuplo”. Solo<br />

spalancandogli le porte,<br />

l’uomo troverà la vera vita.<br />

Camm<strong>in</strong>o<br />

verso l’unità<br />

Con gioia accolgo voi, cari Delegati delle Chiese<br />

ortodosse, delle Chiese ortodosse orientali e<br />

delle Comunità ecclesiali d'Occidente, a pochi<br />

giorni dalla mia elezione. Particolarmente gradita è stata<br />

la vostra presenza <strong>in</strong> Piazza San Pietro, dopo aver<br />

vissuto <strong>in</strong>sieme i mesti momenti del congedo dal compianto<br />

Papa Giovanni Paolo II. Il tributo di simpatia e<br />

di affetto che avete espresso all'<strong>in</strong>dimenticabile mio<br />

Predecessore è andato ben al di là di un semplice atto di<br />

cortesia ecclesiale. Molto camm<strong>in</strong>o è stato fatto durante<br />

gli anni del suo Pontificato e la vostra partecipazione al<br />

lutto della Chiesa cattolica per la sua scomparsa ha mostrato<br />

quanto vera e grande sia la comune passione per<br />

l’unità. Nel salutarvi vorrei rendere grazie al Signore<br />

che ci ha benedetto con la sua misericordia ed ha <strong>in</strong>fuso<br />

<strong>in</strong> noi una s<strong>in</strong>cera disposizione a fare nostra la sua preghiera:<br />

ut unum s<strong>in</strong>t. Egli ci ha reso così sempre più<br />

consapevoli dell'importanza di camm<strong>in</strong>are verso la piena<br />

comunione. Con fraterna amicizia possiamo scambiarci<br />

i doni ricevuti dallo Spirito e si sentiamo sp<strong>in</strong>ti a<br />

<strong>in</strong>coraggiarci a vicenda perché annunciamo Cristo ed il<br />

suo messaggio al mondo, che oggi appare spesso turbato<br />

e <strong>in</strong>quieto, <strong>in</strong>consapevole e <strong>in</strong>differente.<br />

In così s<strong>in</strong>golare occasione, che ci vede riuniti <strong>in</strong>sieme<br />

proprio all’<strong>in</strong>izio del mio servizio ecclesiale accolto<br />

con timore e fiduciosa obbedienza al Signore, chiedo a<br />

voi tutti di dare <strong>in</strong>sieme con me un esempio di quell’ecumenismo<br />

spirituale, che nella preghiera realizza senza<br />

ostacoli la nostra comunione. Affido a tutti voi questi<br />

<strong>in</strong>tenti e queste riflessioni con i miei più cordiali saluti<br />

aff<strong>in</strong>ché, attraverso le vostre persone, possano essere<br />

trasmessi alle vostre Chiese e Comunità ecclesiali.<br />

All’<strong>in</strong>izio del mio Pontificato rivolgo a voi e a tutti i<br />

credenti delle tradizioni religiose che rappresentate, come<br />

pure a quanti ricercano con cuore s<strong>in</strong>cero la Verità,<br />

un forte <strong>in</strong>vito a diventare assieme artefici di pace, <strong>in</strong><br />

un reciproco impegno di comprensione, di rispetto e di<br />

amore. A tutti il mio cordiale saluto”.<br />

DIOCESI DI SENIGALLIA<br />

Benedetto XVI 28 aprile 2005<br />

18 19<br />

28 aprile 2005<br />

dalla città di Senigallia


A denti stretti<br />

Tempi di sacramenti, nelle nostre parrocchie, specialmente<br />

prime comunioni, cresime e matrimoni. <strong>La</strong> primavera<br />

porta con sé anche questi appuntamenti di grande<br />

<strong>in</strong>tensità per le comunità che si ritrovano a far festa<br />

per le tappe più belle e significative della vita cristiana.<br />

E, non per voler sempre vedere il pelo nell’uovo, sono<br />

anche occasioni che mettono alla prova la buona educazione<br />

<strong>in</strong> Chiesa.<br />

Se i telefon<strong>in</strong>i che trillano <strong>in</strong> tante occasioni durante le<br />

celebrazioni, o i chew<strong>in</strong>gum masticati con dis<strong>in</strong>voltura<br />

tra una preghiera e l’altra sono ormai dei ‘classici’, capita<br />

di notare anche altri atteggiamenti, diciamo così,<br />

Gli avvenimenti più importanti dal 18 al 24 aprile 2005.<br />

a cura di Michele P<strong>in</strong>to<br />

www.viveresenigallia.it<br />

• Lunedì 18 aprile<br />

Momenti di panico <strong>in</strong> corso 2 Giugno. Un pitbull <strong>in</strong>ferocito<br />

e senza museruola è sfuggito alla custodia del padrone<br />

ed ha percorso <strong>in</strong> lungo ed <strong>in</strong> largo la pr<strong>in</strong>cipale<br />

strada cittad<strong>in</strong>a abbaiando e “puntando” m<strong>in</strong>acciosamente<br />

i numerosi passanti. In molti sono stati assaliti dal<br />

terrore ed hanno com<strong>in</strong>ciato a scappare all’impazzata.<br />

Richiamato dalle urla e dagli schiamazzi Andrea M<strong>in</strong>ardi,<br />

“eroico” vigile urbano <strong>in</strong> servizio nella zona ha bloccato<br />

il pericoloso animale catturandolo a mani nude prima<br />

che la situazione potesse degenerare.<br />

• Mercoledì 20 aprile<br />

Alberto Diambra, 64 anni, ex sottufficiale dell’aeronautica<br />

militare, residente a Senigallia, ha effettuato un atterraggio<br />

di emergenza all’Aeroporto Raffaello Sanzio<br />

di Falconara. L’impatto ha messo fuori uso il portante<br />

della ruota destra che si è staccata durante il volo. L’esperienza<br />

di volo di Alberto Diambra ha scongiurato una<br />

tragedia. Un atterraggio brusco, ma senza conseguenze.<br />

Questa volta<br />

vogliamo non fare<br />

delle domande<br />

al Monc’ <strong>in</strong> Piazza su<br />

problemi cittad<strong>in</strong>i, ma raccontare una<br />

bella <strong>in</strong>iziativa fatta <strong>in</strong> Cattedrale venerdì<br />

22 aprile, alle ore 21, con una<br />

Messa di r<strong>in</strong>graziamento al Signore<br />

per l’elezione del Sommo Pontefice e<br />

l’<strong>in</strong>izio del suo m<strong>in</strong>istero.<br />

<strong>La</strong> Messa, concelebrata dal Vescovo<br />

diocesano, i Vescovi emeriti e da moltissimi<br />

sacerdoti, si è svolta alla presenza<br />

di molti S<strong>in</strong>daci (con sciarpe<br />

tricolori) e delle Autorità militari e civili.<br />

Molti anche i fedeli, seppure non<br />

dalla città di Senigallia<br />

come <strong>in</strong> altre occasioni, forse perché<br />

non è stato possibile avvisarli nella<br />

Messa della domenica precedente, ma<br />

soltanto attraverso l’annunzio sul<br />

quotidiano o l’<strong>in</strong>vito di qualche zelante<br />

Parroco. Il Vescovo Orlandoni<br />

nella sua omelia ha ricordando il<br />

poco consoni a ciò che si sta vivendo <strong>in</strong> chiesa. L’<strong>in</strong>vadenza<br />

dei fotografi “professionisti” od occasionali che<br />

siano; l’attesa fuori dalla chiesa di chi non osa entrare<br />

ma che non si preoccupa m<strong>in</strong>imamente di quelli che,<br />

dentro, vorrebbero un po’ di silenzio. L’<strong>in</strong>capacità di<br />

gestire i bamb<strong>in</strong>i più piccoli che, nell’<strong>in</strong>differenza dei<br />

genitori, animano <strong>in</strong> maniera troppo rumorosa la celebrazione…<br />

Piccole cose, si dirà. L’importante è vivere<br />

con <strong>in</strong>tensità ciò che si sta celebrando. Ed è proprio<br />

questo il punto: la qualità di una Messa o di una celebrazione<br />

non si misura tanto dalla solennità o dalla cura<br />

della ‘messa <strong>in</strong> scena’. Sono proprio i dettagli a dirci se<br />

nemmeno le nostre celebrazioni riescono a sfuggire alla<br />

confusione ed alla volgarità alle quali, troppo spesso,<br />

sembriamo assuefatti.<br />

Succede a Senigallia<br />

• Sabato 23 aprile<br />

G<strong>in</strong>evra Cavalletti, di due anni, è morta a causa di una<br />

men<strong>in</strong>gite fulm<strong>in</strong>ante. Nel corso della notte tra giovedì e<br />

venerdì la bamb<strong>in</strong>a è stata accompagnata al Pronto Soccorso,<br />

dove sono stati riscontrati s<strong>in</strong>tomi che hanno immediatamente<br />

ricondotto a questa diagnosi. <strong>La</strong> bamb<strong>in</strong>a<br />

è stata così trasportata all’Ospedale “Salesi” di Ancona,<br />

dove è morta poche ore dopo.<br />

• Domenica 24 aprile<br />

Sono 59 gli alunni della scuola di Litva che stanno trascorrendo<br />

con c<strong>in</strong>que loro <strong>in</strong>segnanti e tre <strong>in</strong>terpreti un<br />

periodo di soggiorno nella nostra città, ospiti presso alcune<br />

famiglie che si sono rese disponibili. A una settimana<br />

dal term<strong>in</strong>e della loro visita, che si concluderà il<br />

30 aprile, l’associazione “Un Tetto” che promuove ogni<br />

anno l’<strong>in</strong>iziativa, ha organizzato una grande festa presso<br />

il Centro Sociale “Sal<strong>in</strong>e”, anche per <strong>in</strong>contrare tutti gli<br />

amici italiani che negli ultimi c<strong>in</strong>que anni hanno lavorato,<br />

sostenuto e contribuito al successo dell’<strong>in</strong>iziativa.<br />

Dill’ al monc’ <strong>in</strong> piazza<br />

a cura di<br />

Giuseppe Nicoli<br />

compianto Papa Giovanni Paolo II,<br />

che ha lasciato <strong>in</strong> tutti un grande vuoto<br />

(subito ricolmato dal Signore con<br />

l’elezione del nuovo Papa), poi ha<br />

detto che Benedetto XVI non mancherà<br />

di manifestare presto le sue doti<br />

pastorali, essendo stato per tanti anni<br />

vic<strong>in</strong>o al suo predecessore.<br />

Tanti auguri a chi si chiama:<br />

Giuseppe, Fior<strong>in</strong>o/a (1 maggio); Germano<br />

(2 maggio); Filippo, Pippo,<br />

Alessandro, Ada (3 maggio); Paol<strong>in</strong>o,<br />

Silvano (4 maggio); Benedetta, Giuditta<br />

(6 maggio); Augusto, Flavio/a<br />

(7 maggio).<br />

Elezioni amm<strong>in</strong>istrative 2005<br />

Riflessioni del dopo elezioni a Senigallia<br />

Città dei diritti<br />

Cont<strong>in</strong>ua l’approfondimento del programma elettorale della coalizione che ha v<strong>in</strong>to le<br />

elezioni a Senigallia. Il consiglio e la giunta stanno diventando operativi: com<strong>in</strong>ciano<br />

così c<strong>in</strong>que anni da dedicare alla città per il suo sviluppo e la sua crescita culturale e<br />

spirituale. Pubblichiamo un secondo stralcio del programma del s<strong>in</strong>daco Luana Angeloni<br />

e della maggioranza consiliare.<br />

“Qualità dei percorsi educativi<br />

Innovazione, formazione, ricerca: sono questi i<br />

settori determ<strong>in</strong>anti per def<strong>in</strong>ire il progresso di<br />

una città, sono risorse odierne e future. Il sistema<br />

scolastico e formativo deve garantire quell’uguaglianza<br />

di diritti ed opportunità che sta alla base<br />

della crescita di ogni Paese democratico avanzato,<br />

nel rispetto del dettato costituzionale. <strong>La</strong> forte<br />

crescita della domanda di quantità e qualità dei<br />

percorsi educativi deve trovare f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>fanzia<br />

una risposta adeguata nel sistema pubblico di<br />

istruzione: qui vanno concentrate le risorse, per<br />

sostenere il diritto all’istruzione per tutti.<br />

L’impegno dell’amm<strong>in</strong>istrazione dovrà essere<br />

quello di cont<strong>in</strong>uare l’azione per rispondere<br />

alla <strong>in</strong>sufficiente recettività delle scuole dell’<strong>in</strong>fanzia.<br />

Assistiamo <strong>in</strong>fatti ad un consistente <strong>in</strong>cremento<br />

di presenze dovuto sia all’aumento delle nascite,<br />

che all’immigrazione <strong>in</strong>terna e da altri<br />

Paesi. Si dovranno qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>dividuare modalità<br />

più efficaci sul piano dell’<strong>in</strong>tegrazione l<strong>in</strong>guistica<br />

e formativa per una pronta accoglienza ai tanti<br />

alunni immigrati provenienti dalle varie parti<br />

del mondo.<br />

È <strong>in</strong>dispensabile e prioritario rafforzare la collaborazione<br />

tra le istituzioni scolastiche, il Comune,<br />

la Prov<strong>in</strong>cia. Costruire un patto tra la<br />

scuola e il territorio. Questo rapporto è il presupposto<br />

per raggiungere un obiettivo comune: la<br />

realizzazione di un ambiente formativo per i cittad<strong>in</strong>i.<br />

Nel patto, da perseguire anche con formali<br />

<strong>in</strong>tese, vanno regolate materie di grande rilevanza<br />

formativa, come le attività didattiche nei<br />

laboratori e nei centri di cultura della città, le<br />

<strong>in</strong>iziative per la prevenzione e la lotta alla dispersione,<br />

le mense ed i trasporti, i progetti per<br />

l’<strong>in</strong>tegrazione dei diversamente abili, le <strong>in</strong>iziative<br />

per gli studenti migranti. <strong>La</strong> scuola dell’auto-<br />

nomia che ha tra i suoi compiti pr<strong>in</strong>cipali l’attenzione<br />

ai bisogni formativi per l’elaborazione<br />

della propria offerta, richiede <strong>in</strong>terlocutori e<br />

strumenti per assolvere a questa importante f<strong>in</strong>alità.<br />

Diviene qu<strong>in</strong>di decisiva la relazione con gli<br />

Enti Locali per <strong>in</strong>dividuare le necessità del territorio.<br />

Sarà necessario un rapporto costante ed<br />

organico con le aziende, il Centro per l’impiego,<br />

le organizzazioni s<strong>in</strong>dacali.<br />

Ambienti scolastici di qualità<br />

Molte scuole di Senigallia sono state messe a<br />

norma e sono state abbellite: assumiamo l’impegno<br />

di cont<strong>in</strong>uare nell’opera avviata. Nelle scuole<br />

passano molta parte del loro tempo i nostri<br />

bamb<strong>in</strong>i, le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Studiare<br />

ed apprendere <strong>in</strong> ambienti confortevoli è<br />

fondamentale per maturare un rapporto positivo<br />

con la città e con i suoi beni pubblici. Un patrimonio<br />

di edilizia scolastica ben tenuto è un segno<br />

di civiltà, di identità, di ritrovata coesione; è<br />

un fattore che dà sicurezza e serenità.<br />

In questi anni moltissimo si è fatto per dare risposta<br />

alla domanda di asili nido f<strong>in</strong>o alla recente<br />

apertura della terza sezione; per il futuro occorre<br />

procedere alla realizzazione della quarta<br />

sezione nella frazione di Marzocca e all’ampliamento<br />

della scuola per l’<strong>in</strong>fanzia per soddisfare<br />

pienamente la domanda delle famiglie.<br />

Andrà def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong>oltre il progetto per la scuola<br />

media a nord della città,mentre si conferma<br />

l’impegno a mantenere funzionanti le scuole<br />

nelle frazioni.<br />

Occorre impegnarsi per realizzare <strong>in</strong> ogni parte<br />

del territorio i servizi di supporto alle famiglie,estendendo<br />

il tempo scuola con l’<strong>in</strong>troduzione<br />

anche del servizio mensa.<br />

Un altro obiettivo da perseguire è quello dell’<strong>in</strong>troduzione<br />

di percorsi pedonali protetti per<br />

raggiungere gli istituti scolastici”.<br />

28 aprile 2005 20<br />

21<br />

28 aprile 2005 dalla città di Senigallia


I moduli sono disponibili presso il centro<br />

“Informagiovani” di Senigallia<br />

Stage di primo<br />

orientamento<br />

Nel mese di maggio, dal giorno 2 al 31, saranno aperte le iscrizioni allo<br />

Stage di primo orientamento al lavoro 2005. Tale stage è rivolto a ragazzi<br />

dai 16 ai 18 anni (nati nel 1987, 1988, 1989) residenti a Senigallia e<br />

co<strong>in</strong>volge aziende pubbliche e private di ogni settore. Qualora le iscrizioni<br />

dei ragazzi super<strong>in</strong>o il numero dei posti disponibili, verrà effettuato un sorteggio.<br />

Per i ragazzi l’esperienza prevede una giornata di orientamento <strong>in</strong><br />

cui verranno affrontate tematiche relative al mondo del lavoro e una fase<br />

pratica da svolgersi nel mese di luglio, caratterizzata dall’<strong>in</strong>serimento presso<br />

un’attività commerciale, artigianale, turistica o di altra natura con un<br />

orario di 4 ore giornaliere per c<strong>in</strong>que giorni la settimana.<br />

Alla conclusione dello stage ad ogni allievo sarà conferita una borsa di<br />

studio di 200 euro. Per le aziende la partecipazione a questa <strong>in</strong>iziativa comporterà<br />

l’ospitare un allievo nel mese di luglio, con un orario di 4 ore giornaliere<br />

per c<strong>in</strong>que giorni la settimana e il compito di trasferire le conoscenze<br />

e le competenze di base rispetto alla mansione che ricopre e alle regole<br />

del mercato del lavoro <strong>in</strong> accordo agli obiettivi generali dello stage.<br />

L’azienda che aderirà non avrà alcun onere, dal momento che sarà l’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Comunale a prendersi carico anche della copertura assicurativa<br />

Inail dell’allievo. Dal 2 al 31 maggio 2005 si raccoglieranno dunque le<br />

iscrizioni, sia per le aziende che per i ragazzi. Tutti coloro che siano <strong>in</strong>teressati<br />

possono rivolgersi a tal f<strong>in</strong>e presso il Centro Informagiovani del Comune<br />

di Senigallia, situato <strong>in</strong> Piazza Garibaldi, 1 (tel. 800.211212), nei seguenti<br />

orari: il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 13, nonché<br />

il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.45.<br />

L’<strong>in</strong>iziativa dell’associazione “Un Tetto”<br />

Il ritorno a Litva<br />

Sono 59 gli alunni della scuola di Litva che stanno trascorrendo con c<strong>in</strong>que<br />

loro <strong>in</strong>segnanti e tre <strong>in</strong>terpreti un periodo di soggiorno nella nostra città di<br />

Senigallia. I giovani bielorussi hanno trovato ospitalità presso alcune famiglie<br />

che si sono rese disponibili all’<strong>in</strong>iziativa e possono utilizzare una serie di<br />

strutture messe a disposizione dall’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale.<br />

<strong>La</strong> loro visita si concluderà il 30 aprile e l’Associazione “Un Tetto”, il<br />

gruppo per l’affido e l’accoglienza dei m<strong>in</strong>ori che promuove ogni anno l’<strong>in</strong>iziativa,<br />

ha organizzato una grande festa che si è svolta nel pomeriggio di<br />

sabato 23 aprile, presso il Centro Sociale “Sal<strong>in</strong>e”. Qui i bielorussi e le famiglie<br />

ospitanti hanno potuto <strong>in</strong>contrarsi con tutti gli amici italiani che negli<br />

ultimi c<strong>in</strong>que anni hanno lavorato, sostenuto e contribuito al successo<br />

dell’<strong>in</strong>iziativa.<br />

Accogliendo l’<strong>in</strong>vito del Presidente dell’Associazione “Un Tetto”, anche<br />

il S<strong>in</strong>daco di Senigallia, Luana Angeloni, ha portato il saluto della città a<br />

questo appuntamento.<br />

Licenziamenti e prospettive<br />

Il futuro<br />

della Veco<br />

Alla f<strong>in</strong>e della scorsa settimana<br />

i vertici della Fonderia<br />

Veco hanno dato avvio alla<br />

procedura di liquidazione e contestualmente<br />

<strong>in</strong>viato le lettere di licenziamento<br />

per i 25 dipendenti.<br />

L’azienda, conclusa la trattativa con<br />

l’impresa costruttrice, <strong>in</strong>tenderebbe<br />

anche avviare la procedura per la<br />

conseguente mobilità per i lavoratori<br />

dello stabilimento senigalliese.<br />

È certo che l’attività che nascerà<br />

dopo la Veco non sarà <strong>in</strong> grado di<br />

riassumere tutti i dipendenti ed ecco<br />

che è entrata <strong>in</strong> gioco l’impresa<br />

che avrebbe garantito l’assunzione<br />

di quegli operai che non <strong>in</strong>seriti<br />

nell’impianto di Ripe.<br />

<strong>La</strong> superficie dove oggi sorge la<br />

fonderia è classificata dal piano regolatore<br />

come <strong>in</strong>dustriale, il documento<br />

approvato <strong>in</strong> consiglio comunale<br />

a metà febbraio <strong>in</strong>dica che sui<br />

17 mila metri quadrati si possano<br />

costruire, tra le altre cose, abitazioni<br />

che potrebbero far aumentare la popolazione<br />

di Cesanella, secondo gli<br />

standard urbanistici, di 224 persone.<br />

Variante che avrebbe come obbiettivo<br />

la riqualificazione della zona<br />

“occupata” dallo stabilimento attraverso<br />

il ridisegno urbanistico dell’<strong>in</strong>tera<br />

area e la sua trasformazione<br />

<strong>in</strong> un <strong>in</strong>sediamento abitativo legato<br />

alla zona residenziale circostante,<br />

dotato di attrezzature commerciali e<br />

direzionali e di servizi pubblici.<br />

Contemplata l’edilizia residenziale<br />

pubblica. Il 25% delle abitazioni<br />

previste nell’area sarà v<strong>in</strong>colato ad<br />

essere assegnato <strong>in</strong> locazione a canone<br />

concordato per almeno 15 anni.<br />

Per le abitazioni sono stati assegnati<br />

ben 6700 metri quadrati mentre<br />

per gli uffici e i negozi la superficie<br />

è di oltre 1600.<br />

Non mancheranno parcheggi e<br />

giard<strong>in</strong>i pubblici, così come il verde<br />

attrezzato sia sul lato statale 16 con<br />

fermata per i mezzi pubblici di 700<br />

metri quadrati, sia nella zona centrale<br />

dell’area per 1.589 metri quadrati.<br />

In questo <strong>in</strong>cipiente, ma non def<strong>in</strong>itivo,<br />

<strong>in</strong>izio di Primavera, sulle<br />

scuole medie di Castelleone di<br />

Suasa e di Cor<strong>in</strong>aldo si è abbattuto<br />

un piacevole “ciclone” di cultura poliglotta.<br />

Infatti, nei giorni dal 13 al<br />

16 Aprile, alcuni docenti, dirigenti<br />

di scuole europee partners all’<strong>in</strong>terno<br />

del progetto Comenius sono<br />

giunti a Cor<strong>in</strong>aldo <strong>in</strong>sieme ad alcuni<br />

allievi ospitati dalle famiglie dei loro<br />

coetanei.<br />

Le scuole medie non sono nuove a<br />

queste esperienze progettuali, <strong>in</strong>fatti,<br />

f<strong>in</strong> dal lontano anno scolastico 1998,<br />

sono state impegnate, accanto alle attività<br />

curriculari, <strong>in</strong> tanti altri progetti<br />

qualificanti e, <strong>in</strong> primis, il Comenius,<br />

coord<strong>in</strong>ato sempre dalla prof/ssa<br />

Aquili Lucia docente di l<strong>in</strong>gua francese<br />

<strong>in</strong> entrambe le sedi.<br />

Che cos’è che muove, che sp<strong>in</strong>ge le<br />

scuole a mettere <strong>in</strong> piedi un progetto<br />

di ampio respiro e con tante difficoltà<br />

logistiche? In un mondo globalizzato,<br />

dove tutti, almeno apparentemente,<br />

vivono nel villaggio comune, è necessario,<br />

con questi progetti, lanciare dei<br />

“ponti” l<strong>in</strong>guistico-culturali, che hanno,<br />

come pilastri portanti, gli idiomi<br />

nazionali veicoli che permettono ai<br />

ragazzi di raccontarsi e di raccontare<br />

le caratteristiche dei loro diversi ambienti<br />

di vita. I temi da sviluppare che<br />

si sono succeduti nel tempo sono stati:<br />

i monumenti della propria comunità,<br />

i personaggi celebri, le feste e <strong>in</strong><br />

questo ultimo triennio, gli eroi europei<br />

che si sono dist<strong>in</strong>ti nei vari settori<br />

della cultura, dello sport, della musica.<br />

È stato veramente stimolante tutto<br />

l’iter progettuale e la realizzazione<br />

concreta di giochi didattici e di prodotti<br />

multimediali sugli eroi europei,<br />

perché ci fanno sentire più vic<strong>in</strong>i <strong>in</strong><br />

questa Europa che spesso non perce-<br />

piamo come nostra, ma solo un’entità<br />

astratta voluta dall’alto. <strong>La</strong> l<strong>in</strong>gua, a<br />

questo punto, non è più una serie pedante<br />

di regole grammaticali o di improbabili<br />

dialoghi stereotipati, ma<br />

qualcosa di vivo che permette di comunicare<br />

con coetanei provenienti da<br />

realtà geopolitiche diverse.<br />

Questa è la conv<strong>in</strong>zione profonda<br />

che ha animato le due Scuole medie<br />

nel partecipare ancora una volta al<br />

progetto triennale che quest’anno è<br />

culm<strong>in</strong>ato appunto con l’accoglienza<br />

degli ospiti provenienti da Berl<strong>in</strong>o<br />

(Germania), Iasi (Romania), Bratislava<br />

(Repubblica Slovacca) e Sa<strong>in</strong>t-Aub<strong>in</strong>-Du-Cormier<br />

(Francia).<br />

Il programma per accogliere gli<br />

Cor<strong>in</strong>aldo e Castelleone co<strong>in</strong>volte nel progetto “Comeius”<br />

Scuole aperte<br />

alla nuova Europa<br />

ospiti è stato piuttosto concentrato, <strong>in</strong>fatti,<br />

dopo un lungo viaggio, hanno<br />

ammirato i tesori della domus di Suasa,<br />

le bellezze <strong>in</strong>comparabili del Conero,<br />

la magia delle grotte di Frasassi<br />

e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e apprezzato il concerto vocale<br />

e strumentale dei ragazzi della scuola<br />

media di Cor<strong>in</strong>aldo.<br />

C’è stato anche un doveroso un<br />

momento ufficiale che ha visto tutti<br />

gli ospiti ricevuti nelle residenze municipali,<br />

dove i s<strong>in</strong>daci di Castelleone<br />

e di Cor<strong>in</strong>aldo li hanno salutato calorosamente.<br />

I pochi giorni sono stati<br />

<strong>in</strong>tensi, ma sono f<strong>in</strong>iti…ora gli ospiti,<br />

grandi e piccoli, tornano nelle loro<br />

comunità; speriamo che tutti port<strong>in</strong>o,<br />

come souvenir, la bellezza delle coll<strong>in</strong>e<br />

marchigiane, il piacere dei nostri<br />

cibi e l’entusiasmo per un lavoro didattico<br />

che non ha raggiunto il suo<br />

culm<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>fatti l’anno prossimo si<br />

chiuderà con esperienze nel settore<br />

della musica, teatro, letteratura ed arte.<br />

Sarà, c’è da scommetterci, un altro<br />

scambio culturale ad alto livello:<br />

“ad maiora!”<br />

Ilario Taus<br />

Avis Marche <strong>in</strong> assemblea<br />

Gocce<br />

di solidarietà<br />

ord<strong>in</strong>aria 2005 dell'Avis<br />

Marche si è svolta all’<strong>in</strong>segna della<br />

L'assemblea<br />

soddisfazione per l'<strong>in</strong>cremento globale<br />

delle donazioni di sangue. Nella relazione<br />

presentata dal presidente uscente, il<br />

dottor Enrico Morli, è possibile osservare<br />

numerosi dati che testimoniano lo stato di<br />

salute dell'associazione. Dalle statistiche associative<br />

1998-2004 emerge un aumento del<br />

numero dei soci: per quanto riguarda l'<strong>in</strong>tera<br />

regione, <strong>in</strong>fatti, dai 40369 soci del 2003 si è<br />

giunti ai 41412 soci del 2004 (2,58% <strong>in</strong> più).<br />

Per quanto riguarda le donazioni a livello regionale<br />

si registra un ulteriore <strong>in</strong>cremento:<br />

da 73934 donazioni nel 2003 si è giunti a<br />

77781 donazioni nel 2004, che <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

percentuali significa un buon 5 % <strong>in</strong> più.<br />

“Sicuramente positivo il bilancio di questo<br />

mandato, ma non per questo bisogna smettere<br />

di cercare di offrire un servizio sempre<br />

migliore e di <strong>in</strong>crementare ulteriormente il<br />

numero dei donatori”, ha commentato il presidente<br />

uscente Morli. In questa ottica l’impegno<br />

dell’Avis degli ultimi anni è andato<br />

nella direzione della costituzione di un Dipartimento<br />

unico, a livello regionale, che<br />

riorganizzi su basi nuove il servizio di medic<strong>in</strong>a<br />

trasfusionale. Ciò è avvenuto soprattutto<br />

per due ragioni: l'ottimizzazione del sistema<br />

trasfusionale regionale ed il superamento<br />

del pr<strong>in</strong>cipio di sussidiarietà del volontariato<br />

nei confronti degli Enti pubblici, con il riconoscimento<br />

della pari dignità. Una volta entrato<br />

f<strong>in</strong>almente a regime, il Dipartimento<br />

trasfusionale regionale permetterà una migliore<br />

gestione delle risorse esistenti sul territorio,<br />

oltre ad una più efficace azione di<br />

programmazione della raccolta del sangue <strong>in</strong><br />

relazione agli andamenti del fabbisogno<br />

espresso dal sistema sanitario. Un dato <strong>in</strong><br />

cont<strong>in</strong>ua ascesa, quello della richiesta di<br />

sangue, sia per i cambiamenti <strong>in</strong>tercorsi <strong>in</strong><br />

molti trattamenti terapeutici sia per l’imm<strong>in</strong>ente<br />

avvio del nuovo centro per il trapianti<br />

di organi presso l’ospedale di Torrette. “Il<br />

nostro obiettivo comune – ha spiegato il dottor<br />

Mario Piani del Centro compensazione<br />

sangue, <strong>in</strong>tervenendo all’assemblea - è<br />

quello di far conseguire l'eccellenza ad un<br />

settore, quale quello della medic<strong>in</strong>a trasfusionale,<br />

mettendolo <strong>in</strong> condizione di reperire<br />

al suo <strong>in</strong>terno le risorse necessarie”.<br />

L’assemblea ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e eletto il nuovo consiglio<br />

direttivo dell’Avis Marche, che nella<br />

prima seduta prevista per il 6 maggio procederà<br />

all'elezione del nuovo presidente dell’associazione<br />

dei donatori del sangue della<br />

nostra regione.<br />

Fabrizio Chiappetti<br />

dalla città di Senigallia 28 aprile 2005<br />

22 23<br />

28 aprile 2005<br />

dai Comuni della diocesi


Benvenuti a<br />

Castel Colonna<br />

Nella foto: il s<strong>in</strong>daco di Castel<br />

Colonna Massimo Lorenzetti<br />

ed il titolare della locale filiale Bcc<br />

Francesco Taus con i nuovi<br />

nati di Castel Colonna nel 2004.<br />

Mondolfo: una tradizione che si ripete<br />

Si chiamano Valent<strong>in</strong>a Zenobi,<br />

Margherita Sagrati, Nicolas<br />

M<strong>in</strong>ucci, Veronica Bernacchia,<br />

Dalila Spagnolo, Nicole Piaggesi,<br />

Alice Sbroll<strong>in</strong>i: sono i sette nuovi<br />

nati di Castel Colonna nel decorso<br />

2004; a loro è stata dedicata nei giorni<br />

scorsi, presso la civica residenza<br />

di Castel Colonna, una simpatica festa<br />

che si <strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> una felice tradizione<br />

<strong>in</strong>augurata ormai da qualche<br />

anno dalla amm<strong>in</strong>istrazione comunale<br />

<strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia con la filiale della Banca<br />

di Credito Cooperativo di Cor<strong>in</strong>aldo.<br />

Ai bimbi nati nel 2004 ed ai<br />

loro genitori il s<strong>in</strong>daco Massimo Lorenzetti<br />

ha rivolto espressioni di benvenuto<br />

e di augurio, consegnando loro<br />

a nome del comune un diploma e<br />

un libro di favole. Con questi doni<br />

<strong>La</strong> festa dei “Magnafava”<br />

Èla Festa dei Magnafava, domenica prossima, 1° maggio, a Mondolfo,<br />

e quale giorno migliore per una bella passeggiata nel borgo di San<br />

Sebastiano, cuore della manifestazione. “Apriremo gli stand gastronomici<br />

con tutte pietanze a base di fava s<strong>in</strong> dal pomeriggio di sabato 30<br />

aprile, ma sarà senz’altro domenica primo maggio la giornata della festa<br />

per eccellenza, condita da buon v<strong>in</strong>o e tanta musica per ballare”. Così ci<br />

spiegano i “Borgaroj magnavafa” come, con un simpatico nomignolo, erano<br />

chiamati dagli abitanti del castello di Mondolfo coloro che vivevano<br />

nell’allora immediata periferia a ridosso del Convento Francescano di San<br />

Sebastiano. E a dire il vero, il Convento è tutt’oggi il cuore della festa dei<br />

magnafava. “L’allegra festa si svolge <strong>in</strong>fatti all’<strong>in</strong>terno del grande orto e<br />

giard<strong>in</strong>o del Convento, dove da secoli vivono nella preghiera e nel lavoro i<br />

Frati Francescani M<strong>in</strong>ori Conventuali. Li volle la Comunità di Mondolfo<br />

dopo che, alla f<strong>in</strong>e del ‘400, San Sebastiano miracolosamente fece scampare<br />

la città dalla peste”. Andare dai magnafava è poter conoscere questo legume,<br />

per certi versi popolare ma per altri ancora sconosciuto. “Diciamo<br />

subito che un tempo la fava era il piatto base della popolazione contad<strong>in</strong>a,<br />

di chi poco o null’altro aveva da mangiare. Oggi, <strong>in</strong>vece, è più uno sfizio,<br />

qualcosa di gustoso. Noi, come Borgaroj magnafava presentiamo il legume<br />

<strong>in</strong> diverse forme”. Tutti, <strong>in</strong> effetti, conoscono il tipo e gustoso abb<strong>in</strong>amento<br />

simbolici, segno dell’affetto della<br />

Castel Colonna pubblica nei confronti<br />

dei suoi cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> erba, è stato<br />

anche fatto dono ai nuovi nati -<br />

grazie all’<strong>in</strong>tervento munifico della<br />

Banca di Credito Cooperativo di Cor<strong>in</strong>aldo-<br />

di sette libretti a risparmio<br />

<strong>in</strong>testati a ciascuno dei bimbi, con un<br />

primo versamento di 50 euro effettuato<br />

ad <strong>in</strong>iziativa della banca su<br />

ogni libretto. <strong>La</strong> scelta della Bcc,<br />

presente alla cerimonia col titolare<br />

della filiale di Castel Colonna Francesco<br />

Taus, si <strong>in</strong>quadra <strong>in</strong> quel “progetto<br />

giovani” che, promosso dall’istituto,<br />

è giunto ormai al suo quarto<br />

anno di vita, e che prevede appunto<br />

questo piccolo ma significativo gesto<br />

di <strong>in</strong>coraggiamento al risparmio.<br />

Raoul Manc<strong>in</strong>elli<br />

con pecor<strong>in</strong>o e salumi, proprio del<br />

periodo primaverile, ma con la fava…<br />

“Intanto con la fava si può fare<br />

anche la far<strong>in</strong>a, ed ecco allora<br />

che qui nella festa di San Sebastiano<br />

si possono magiare i “Tagliol<strong>in</strong>i<br />

con la fava” un piatto così caro alla<br />

tradizione dei nostri nonni, ma che<br />

oggi quasi non conosciamo: una vera<br />

delizia. E che dire dei dolci, sempre<br />

a base di fava?”. Scopriamo meglio<br />

allora questo legume.<br />

“<strong>La</strong> fava ha un caratteristico sapore<br />

dolce simile a quello dei piselli,<br />

ma a loro differenza contiene meno<br />

amido, ha un buon apporto di prote<strong>in</strong>e<br />

vegetali, ferro e non contiene<br />

grassi e colesterolo”. Insomma,<br />

quanto s<strong>in</strong> qui detto ci r<strong>in</strong>cuora e,<br />

per chi guarda la fava con timore<br />

per la ‘l<strong>in</strong>ea’? “Va detto che ogni etto<br />

di fava fresca contiene appena 37<br />

calorie, mentre per ogni etto di fava<br />

secca le calorie sono 342”.<br />

Alessandro Berluti<br />

<strong>La</strong> Prov<strong>in</strong>cia ha deciso sull’area arceviese delle attività estrattive<br />

Approvato<br />

il piano - cave<br />

ufficiale burocratico<br />

si è concluso: il<br />

L’iter<br />

Programma Prov<strong>in</strong>ciale<br />

delle Attività Estrattive è<br />

stato approvato dal Consiglio<br />

Prov<strong>in</strong>ciale di Ancona.<br />

Nella complessa dialettica<br />

<strong>in</strong>torno al nodo-cave, la posizione<br />

dell’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Comunale di Arcevia si riassume<br />

nella parola “soddisfazione”<br />

relativamente alle misure<br />

adottate.<br />

Il s<strong>in</strong>daco Silvio Purgatori e<br />

i capigruppo consiliari della<br />

maggioranza e della m<strong>in</strong>oranza<br />

(Patrizia Bevilacqua, Gherardo<br />

Rossi, Alfiero Verd<strong>in</strong>i)<br />

motivano la propria posizione<br />

<strong>in</strong>nanzitutto per il “fatto che<br />

f<strong>in</strong>almente vengono <strong>in</strong>trodotte<br />

regole precise per l’esercizio<br />

dell’attività estrattiva”.<br />

Il documento ufficiale redatto<br />

analizza e spiega gli altri<br />

motivi che <strong>in</strong>ducono al realistico<br />

ottimismo gli amm<strong>in</strong>istratori<br />

arceviesi.<br />

“Questo consentirà di conciliare<br />

le esigenze legittime delle<br />

imprese e del sistema produttivo<br />

con quelle altrettanto<br />

legittime della tutela e della<br />

valorizzazione ambientale. <strong>La</strong><br />

ripresa dell’attività estrattiva<br />

nel nostro territorio è importante<br />

non solo per i cavatori<br />

ma anche per il settore edile e<br />

per l’<strong>in</strong>dotto, che ne riceveranno<br />

un r<strong>in</strong>novato slancio.<br />

Un ulteriore motivo di soddisfazione<br />

è dovuto al fatto che<br />

la Prov<strong>in</strong>cia, dimostrando forte<br />

sensibilità e grande attenzione<br />

per le esigenze delle nostre<br />

zone, ha recepito le osservazioni<br />

che il Comune di Arcevia<br />

ha presentato sul piano<br />

estrattivo, modificandolo e rivedendolo<br />

secondo le nostre<br />

segnalazioni”.<br />

Il primo cittad<strong>in</strong>o, Silvio<br />

Purgatori, considera l’equilibrio<br />

(naturalmente difficile)<br />

delle scelte come elemento essenziale:<br />

“Consideriamo il<br />

Piano approvato equilibrato e<br />

rispettoso di tutti gli <strong>in</strong>teressi<br />

<strong>in</strong> campo.<br />

In particolare riteniamo importante<br />

il fatto che il bac<strong>in</strong>o<br />

di Monte Sant’Angelo sia<br />

stato riperimetrato, recependo<br />

la nostra volontà di tutelare<br />

un luogo stupendo ma anche<br />

quella che le aree archeologiche<br />

e i siti della memoria<br />

storica siano del tutto estranei<br />

al piano di bac<strong>in</strong>o. Si è<br />

concluso un lavoro importante<br />

che permetterà una r<strong>in</strong>novata<br />

operatività alle imprese<br />

estrattive <strong>in</strong> un quadro di regole<br />

certe e nel rispetto della<br />

tutela ambientale”.<br />

Umberto Mart<strong>in</strong>elli<br />

Comuni:<br />

urge fare rete<br />

Comuni del territorio<br />

e politica: una riflessione<br />

da Serra Conti<br />

Itagli imposti dal Governo ai trasferimenti agli<br />

Enti Locali ha reso difficile la formazione dei<br />

bilanci comunali. Anche il nostro Comune ha<br />

avuto le sue difficoltà. Alcune scelte dovranno<br />

essere r<strong>in</strong>viate e altre potrebbero affrontate e risolte<br />

se la sussidiarietà diventa sistema politico<br />

diffuso, partecipato e applicato senza prevaricazioni<br />

nè abbandoni.<br />

Le politiche della Prov<strong>in</strong>cia e della Regione<br />

sembrano essere orientate a privilegiare zone diverse<br />

dalla nostra valle. Basti pensare ai progetti<br />

di riqualificazione ambientale della bassa-media<br />

valle Es<strong>in</strong>a; alle <strong>in</strong>frastrutture viarie del “quadrilatero”<br />

che <strong>in</strong>teressano pr<strong>in</strong>cipalmente il maceratese.<br />

Non si discute della necessità i quegli <strong>in</strong>terventi.<br />

Ma se questi debbono essere accompagnati<br />

da altrettanti <strong>in</strong>vestimenti di riequilibrio <strong>in</strong> altre<br />

aree come le nostre. Diversamente si corre il rischio<br />

concreto, di marg<strong>in</strong>alizzare e discrim<strong>in</strong>are<br />

<strong>in</strong>teri territori. E tale processo è <strong>in</strong> corso da diversi<br />

anni. <strong>La</strong> nostra valle è rimasta fuori da <strong>in</strong>vestimenti,<br />

dai flussi economici, dalla possibilità<br />

di dare una prospettiva di sviluppo alle nostre<br />

aziende che abbisognano comunque di tutta una<br />

rete di servizi e di <strong>in</strong>frastrutture.<br />

E allora nasce la necessità per i Comuni della<br />

valle del Misa e del Nevola di fare rete, di mettersi<br />

<strong>in</strong>sieme sia per progettare, per rendere i servizi<br />

più efficaci e più economici, ma anche per<br />

avanzare esigenze condivise da più comunità. È<br />

chiaro che la valenza politica, nei confronti della<br />

Regione o della Prov<strong>in</strong>cia, di un s<strong>in</strong>golo comune,<br />

peraltro piccolo come il nostro, nel perseguire<br />

obiettivi e nel fare richieste è limitata. Sicuramente<br />

maggiore peso e probabilità di successo<br />

può avere se l’istanza proviene da un gruppo di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni comunali che condividono un<br />

progetto ed un obiettivo comune.<br />

E questa necessità si fa sempre più urgente.<br />

Stanno nascendo strutture, organizzazioni sovracomunali,<br />

imposte anche dalla normativa nazionale,<br />

<strong>in</strong> cui i comuni si devono mettere <strong>in</strong>sieme<br />

per gestire servizi. Conosciamo già la Multiservizi<br />

per quello che riguarda la gestione degli acquedotti.<br />

Da poco si è costituito il CIR33, consorzio<br />

obbligatorio tra 33 comuni della valle del<br />

Misa e dell’Es<strong>in</strong>o per la gestione dei servizi che<br />

trattano i rifiuti. Se non si elaborano progetti comuni,<br />

se le Amm<strong>in</strong>istrazioni Comunali non si<br />

confrontano tra loro per verificare le loro aspettative<br />

ed i loro problemi, si corre il rischio che le<br />

politiche adottate non siano scelte dalle Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

comunali ma da qualche funzionario o<br />

da qualche consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

M.R.<br />

dai Comuni della diocesi 28 aprile 2005<br />

24 25<br />

28 aprile 2005<br />

dai Comuni della diocesi


Un campus c<strong>in</strong>ematografico nella città di Mario Giacomelli<br />

A scuola di immag<strong>in</strong>e<br />

sulle orme del maestro<br />

Ripresa e montaggio” è un<br />

campus c<strong>in</strong>ematografico che<br />

si svolge dal 22 aprile al 1°<br />

maggio a Senigallia, con sede presso<br />

il Museo Comunale d’Arte Moderna<br />

e dell’Informazione. Organizzato<br />

dal Centro Regionale della<br />

Federazione Italiana Circoli del C<strong>in</strong>ema<br />

(Ficc), ospita alcune dec<strong>in</strong>e<br />

di operatori che <strong>in</strong>tendono specializzarsi<br />

sulle tecniche di produzione<br />

video, partendo dall’analisi della<br />

percezione visiva suggerita dall’opera<br />

artistica di Mario Giacomelli.<br />

L’<strong>in</strong>iziativa si svolge <strong>in</strong> collaborazione<br />

con l’Associazione culturale<br />

c<strong>in</strong>ematografica ArteSettima, la<br />

Mediateca delle Marche, la Direzione<br />

Generale C<strong>in</strong>ema, la delegazione<br />

marchigiana dell’Agis, l’Accademia<br />

di Belle Arti di Macerata<br />

e, naturalmente, il Museo senigalliese<br />

d’Arte moderna.<br />

Saranno analizzate le tematiche<br />

relative rispettivamente al l<strong>in</strong>guaggio<br />

c<strong>in</strong>ematografico nella ripresa,<br />

al l<strong>in</strong>guaggio fotografico di Mario<br />

Giacomelli, alle attrezzature di ripresa<br />

e di illum<strong>in</strong>azione e alle attrezzature<br />

foniche. In particolare le<br />

giornate saranno dedicate alle prove<br />

pratiche di ripresa, di illum<strong>in</strong>azione<br />

e di fonica f<strong>in</strong>alizzate alla<br />

In una recente visita alla Cattedrale<br />

di Senigallia, mi sono<br />

fermato ad osservare nella<br />

Cappella del Sacramento il bassorilievo<br />

<strong>in</strong> legno di Anastasio<br />

Bonazza.<br />

L’opera compiuta alcuni anni fa<br />

merita di essere ricordata ancora<br />

una volta ai nostri lettori (specialmente<br />

quest’anno <strong>in</strong> cui i<br />

cattolici meditano sulla Eucarestia).<br />

Si tratta di un’opera <strong>in</strong> legno<br />

di cembro (albero che <strong>in</strong><br />

Italia si trova sulle Alpi, legno<br />

tenero di colore rossiccio). Sono<br />

sei formelle, unite <strong>in</strong> cornice,<br />

realizzazione di un’<strong>in</strong>tervista.Le<br />

giornate del 26 e 27 aprile saranno<br />

<strong>in</strong>vece particolarmente dedicate alle<br />

pratiche di ripresa <strong>in</strong> esterni. Anche<br />

<strong>in</strong> questo caso la figura artistica<br />

di Mario Giacomelli rappresenterà<br />

lo spunto animatore dell’attività<br />

del Campus.<br />

Saranno <strong>in</strong>fatti visitati e ripresi i<br />

luoghi cari al maestro senigalliese<br />

della fotografia, la sua campagna<br />

marchigiana, i piccoli centri dell’entroterra,<br />

come Montecarotto dove<br />

Giacomelli amava recarsi <strong>in</strong> occasione<br />

delle manifestazioni legate<br />

ai canti della Pasquella.<br />

<strong>La</strong> giornata di giovedì 28 aprile<br />

sarà utilizzata per l’elaborazione<br />

dei materiali di ripresa prodotti<br />

nelle sedute precedenti, costituendo<br />

un utile momento critico di revisione,<br />

selezione e giudizio di<br />

quanto gli allievi avranno realizzato<br />

nelle riprese all’aperto.<br />

Da venerdì 29 aprile a domenica<br />

1° maggio, <strong>in</strong> f<strong>in</strong>e, i lavori del<br />

Campus saranno pr<strong>in</strong>cipalmente<br />

focalizzati sulla teoria, sulla tecnica<br />

e sulla pratica del montaggio c<strong>in</strong>ematografico,<br />

come conclusione<br />

del ciclo produttivo dell’opera <strong>in</strong><br />

video tesa alla realizzazione di un<br />

filmato compiuto.<br />

spigolature<br />

spigolature<br />

Sistema Misa Es<strong>in</strong>o Frasassi<br />

Il turismo<br />

sul piccolo<br />

schermo<br />

Il Sistema Turistico Locale Misa Es<strong>in</strong>o<br />

Frasassi sbarca su Telelombardia,<br />

Canale 6 e Antenna 3. Si tratta di un<br />

importante campagna promozionale per<br />

il nostro territorio svolta attraverso la<br />

pr<strong>in</strong>cipale emittente regionale del Nord<br />

Italia strutturata <strong>in</strong> due momenti. Il primo<br />

riguarda un pacchetto di sei m<strong>in</strong>i<br />

puntate tematiche, dedicate di volta <strong>in</strong><br />

volta ad argomenti diversi per la trasmissione<br />

“Terra Italiana” <strong>in</strong> onda il sabato<br />

<strong>in</strong> seconda serata e il martedì <strong>in</strong><br />

prima serata. Nel corso delle prime due<br />

puntate è stato descritto il vasto territorio<br />

compreso nel sistema ponendo l’attenzione<br />

sulla costa. Andrea Nardella,<br />

coord<strong>in</strong>atore del Stl, nel descrivere la<br />

spiaggia e i servizi offerti si è soffermato<br />

sulle particolarità del territorio partendo<br />

da Senigallia con la proposta di<br />

“Una vacanza da favola”, la settimana<br />

<strong>in</strong>teramente dedicata ai bamb<strong>in</strong>i e qu<strong>in</strong>di<br />

alle famiglie, senza saltare i momenti<br />

di divertimento. Il secondo momento<br />

della campagna promozionale riguarda<br />

<strong>in</strong>vece una diretta di due ore all’<strong>in</strong>terno<br />

della trasmissione “Festa <strong>in</strong> Piazza” dedicata<br />

al Sistema Turistico Locale Misa<br />

Es<strong>in</strong>o Frasassi che andrà <strong>in</strong> onda proprio<br />

oggi, a partire dalle 14.30. All’<strong>in</strong>terno<br />

della trasmissione un concerto live<br />

organizzato dal “Summer Jamboree”,<br />

presentazione di prodotti enogastronomici<br />

e di v<strong>in</strong>i curata dall’Assivip.<br />

poste nella parte anteriore dell’altare:<br />

altezza m. o,93, larghezza<br />

m. 1,32. I soggetti, <strong>in</strong><br />

armonia col tema ispiratore,<br />

sono tratti dal Nuovo e Vecchio<br />

Testamento e sono i seguenti:<br />

Il sacerdote Melchisedec<br />

che offre pane e v<strong>in</strong>o ad<br />

Abramo; la raccolta della manna;<br />

Elia stremato per la fuga<br />

dai suoi nemici riceve cibo<br />

dall’Angelo; la moltiplicazione<br />

dei pani; l’Ultima Cena e la<br />

distribuzione dell’Eucarestia.<br />

Elvio Grossi<br />

Da tempo la Vigor ha amma<strong>in</strong>ato<br />

bandiera, non<br />

tanto per volontà propria,<br />

ma per le cont<strong>in</strong>ue assenze di elementi<br />

che ad <strong>in</strong>izio campionato<br />

hanno fatto grande questa squadra.<br />

Più volte si è sfiorata la vetta della<br />

classifica, poi si è assestata al secondo<br />

posto, dietro all’imprendibile<br />

Maceratese. Ad un grande girone<br />

d’andata, ha fatto seguito un girone<br />

di ritorno pieno di <strong>in</strong>sidie dovute a<br />

cont<strong>in</strong>ui <strong>in</strong>fortuni capitati ai migliori<br />

elementi, squalifiche e - perché<br />

no?! – anche ad arbitraggi non sempre<br />

equi nei confronti dei rossoblu.<br />

Premesso questo, per dire come<br />

domenica scorsa la Vigor si è presentata<br />

sul campo del Biagio Nazzaro<br />

con la squadra praticamente<br />

della Juniores. All’appello mancavano<br />

Goldoni, Figueroa, Montanari,<br />

Traiani, Rossetti, Loreti, Pandolfi,<br />

Maddau, elementi sostituiti da<br />

giovani del vivaio vigor<strong>in</strong>o che <strong>in</strong><br />

massima parte non hanno mai giocato<br />

<strong>in</strong> promozione.<br />

<strong>La</strong> sconfitta era nell’aria ancor<br />

prima di <strong>in</strong>izio partita, però alla f<strong>in</strong>e,<br />

se pur col passivo di tre reti, i<br />

ragazzi di Giuliani si sono comportati<br />

più che onorevolmente contro<br />

un Biagio Nazzaro al completo e<br />

desideroso di conquistare meritatamente<br />

la seconda posizione <strong>in</strong> classifica.<br />

Giuliani <strong>in</strong> queste condizioni<br />

di emergenza, ha dovuto rivoluzionare<br />

tutto l’assetto della squadra.<br />

Fermo restando Moroni <strong>in</strong> porta, ha<br />

sistemato Bertozz<strong>in</strong>i (classe 85) e<br />

Mencarelli (classe 86) a terz<strong>in</strong>i.<br />

Turchi (85), Marchetti (81) centrali.<br />

Al centrocampo: Mar<strong>in</strong>i (86), De<br />

Paulis (86), Guidarelli (86), Baldarelli<br />

(86). All’attacco M<strong>in</strong>ero (81),<br />

Papagno (87).<br />

Una squadra composta da tanti<br />

giovani, ma purtroppo privi di esperienza<br />

e di queli m<strong>in</strong>imo di malizia<br />

che <strong>in</strong> certi frangenti serve per superare<br />

un momentaneo pericolo.<br />

Dalla Vigor Senigallia<br />

Giornate da dimenticare<br />

Biagio Nazzaro Chiaravalle 3 – Vigor 0<br />

Addio Play-Off<br />

L’<strong>in</strong>contro parte già male f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio.<br />

All’8° Bald<strong>in</strong>i s’<strong>in</strong>vola sulla<br />

s<strong>in</strong>istra, poi dal fondo crossa <strong>in</strong><br />

area; Biagioni è lesto a battere a rete,<br />

risponde Moroni con una gran<br />

parata ma non trattiene la sfera, subentra<br />

lo stesso che <strong>in</strong>sacca. 28°<br />

Moroni risponde da par suo deviando<br />

<strong>in</strong> angolo un tiro di Biagioni. <strong>La</strong><br />

Vigor è costretta sulla difensiva e<br />

non poteva essere diversamente, si<br />

dist<strong>in</strong>gue per alcuni contropiedi.<br />

Il più pericoloso al 42° quando De<br />

Paulis ha la palla del pareggio, ma il<br />

suo tiro è completamente fuori bersaglio.<br />

Nel secondo tempo la costante<br />

pressione biagiotta raccoglie i<br />

suoi frutti al 63° quando Bald<strong>in</strong>i supera<br />

Moroni <strong>in</strong> uscita, mettendo poi<br />

<strong>in</strong> rete. Al 75° viene espulso Marchetti<br />

per doppia ammonizione, nel<br />

contempo il Chiaravalle segna la<br />

terza rete con Gentilucci.<br />

Da segnalare, a f<strong>in</strong>e <strong>in</strong>contro, le<br />

strepitose parate di Moroni che ha<br />

limitato non di poco il passivo.<br />

Domenica ultimo <strong>in</strong>contro di<br />

campionato. <strong>La</strong> Vigor è di nuovo <strong>in</strong><br />

trasferta a Montegiorgio.<br />

BIAGIO NAZZARO. Mar<strong>in</strong>elli,<br />

Salvatelli (37° Boria), Sant<strong>in</strong>elli,<br />

Bessone, Moretti, Gentilucci, Cerqueti,<br />

Biagioni (70° Vitali), Gaspar<strong>in</strong>i,<br />

Bald<strong>in</strong>i, Busca (74° Lombardi).<br />

A disp. Aqu<strong>in</strong>ati, Maswi, Guazzarotti,<br />

Palloni. All. Ulivi.<br />

VIGOR SENIGALLIA. Moroni 8,<br />

Bertozz<strong>in</strong>i 6, Mencarelli 6, Mar<strong>in</strong>i<br />

6, Turchi 7, Marchetti 6, De Paulis<br />

6 (78° Andrea Giuliani ng.), Guidarelli<br />

6, M<strong>in</strong>ero 5, Baldarelli 6 (80°<br />

Bomprezzi ng.), Papagno 6 (81°<br />

Zandri ng.). A disp. Argentati, C<strong>in</strong>otti,<br />

Cucchi, Colasanti. All. D<strong>in</strong>o<br />

Giuliani.<br />

Arbitro Materia di Bologna. Spettatori<br />

600 <strong>circa</strong>. Corner 6-2.<br />

Giancarlo Mazzotti<br />

Matteo Marchetti<br />

difensore<br />

Maceratese 69<br />

Biagio Nazzaro 49<br />

Jes<strong>in</strong>a 48<br />

Urbisaglia 47<br />

Vigor Senigallia 46<br />

Caldarola 45<br />

Civitanovese 44<br />

Centobuchi 42<br />

Acqualagna 41<br />

Montegiorgese 40<br />

Lucrezia 39<br />

Camer<strong>in</strong>o 38<br />

Matelica 32<br />

Porto Sant’Elpidio 31<br />

Mondolfo 27<br />

Mondolfo 27<br />

Jrvs Ascoli 18<br />

pag<strong>in</strong>a di cultura 28 aprile 2005<br />

26 27<br />

28 aprile 2005<br />

sport


B1<br />

<strong>La</strong> Goldengas esordisce nei<br />

play-out nel migliore dei<br />

modi, battendo il Fidenza<br />

“bestia nera” dello scorso anno,<br />

quando riuscì ad elim<strong>in</strong>are la Barzetti<br />

<strong>in</strong> tre memorabili <strong>in</strong>contri. Noi<br />

speriamo che non si ripeta la stessa<br />

storia, anzi che nel prossimo <strong>in</strong>contro<br />

– Mercoledì 27 a Fidenza, ore<br />

21 e <strong>in</strong> diretta su Radio Duomo 95.2<br />

MHz – la Goldengas risulti v<strong>in</strong>citri-<br />

Marco Pajalunga<br />

Basket serie “D” maschile<br />

GOLDENGAS SERIE B1 - PLAYOUT<br />

Si com<strong>in</strong>cia bene<br />

GOLDENGAS 85 - FIDENZA 77<br />

ce, altrimenti dovrà disputare la bella<br />

Domenica 1 maggio ore 18 di<br />

nuovo al Palazzetto dello Sport.<br />

L’<strong>in</strong>contro non era <strong>in</strong>iziato nel migliore<br />

dei modi per i ragazzi di Galetti,<br />

andati subito <strong>in</strong> svantaggio 2-<br />

8, dopo due m<strong>in</strong>uti. Il coach ha tentato<br />

diverse soluzioni, ma non hanno<br />

dato alcun esito. Primo quarto<br />

19-26. Nel secondo quarto, la squadra<br />

ritrova la vena del canestro, così<br />

al 16° arriva il sorpasso: 34-33. Si<br />

gioca ora punto a punto, con la Goldengas<br />

pronta a ribattere ad ogni<br />

<strong>in</strong>Iziativa avversaria. Si arriva a 3°<br />

dalla f<strong>in</strong>e sul punteggio di 41-38 e<br />

qui succede l’<strong>in</strong>credibile. Barantani<br />

tenta il tiro dalla propria metà campo:<br />

la sirena suona mentre la sfera<br />

si <strong>in</strong>fila nel canestro. Spalti <strong>in</strong> delirio,<br />

compagni che si str<strong>in</strong>gono a lui<br />

per lo strepitoso canestro. Al riposo<br />

sul 44-38. Terzo quarto con la Goldengas<br />

ben presente <strong>in</strong> campo, anche<br />

se con qualche errore di troppo.<br />

Chiusura sul 68-60. Il quarto quarto<br />

viene giocato sulla falsariga del pre-<br />

Solitaria <strong>in</strong> vetta<br />

PISAURUM PU 80 – MACKIA MARZOCCA 100<br />

Non poteva che f<strong>in</strong>ire questo lungo campionato con una ennesima vittoria.<br />

Su 26 <strong>in</strong>contri, 25 sono risultate le vittorie con un’unica sconfitta patita nel<br />

girone di ritorno <strong>in</strong> trasferta sul campo dell’Aquarius Pesaro. Partenza stentata<br />

nel primo quarto, dovuta anche all’<strong>in</strong>fortunio capitato dopo pochi m<strong>in</strong>uti<br />

a Bartoli: 31-22. Riorganizzate le file con Pasqu<strong>in</strong>elli al posto di Bartoli,<br />

la squadra ritrova il gioco e la precisione a canestro e per gli avversari<br />

tutto diventa difficile. Si va al riposo sul 45-55.<br />

Terzo quarto con il Mackia <strong>in</strong>saziabile di canestri che realizza <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uazione:<br />

66-79. Ultimo quarto coi biancorossi sempre più padroni del campo:<br />

80-100. Da segnalare le ottime prove di Maltoni, M<strong>in</strong>elli e del giovane play<br />

Pasqu<strong>in</strong>elli. Ora si <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia coi play-off. Il Mackia <strong>in</strong>contrerà - Sabato<br />

30 aprile, ore 21, al Palazzetto dello Sport – Il Bramante Pesaro nel primo<br />

<strong>in</strong>contro di qualificazione.<br />

MACKIA. Mosca 12, M<strong>in</strong>elli 27, Beccaceci 9, Bartoli 2, Riciputi 11, Maltoni<br />

16, Granarelli 8, Sebastianelli, P<strong>in</strong>c<strong>in</strong>i 6, Pasqu<strong>in</strong>elli 9. All. Ligi. Arb.<br />

Biondi e Ricci di Fossombrone.<br />

CLASSIFICA. Mackia Marzocca 50, B.Metauro 40, Urb<strong>in</strong>o 38, Bramante<br />

38, Villa S.Mart<strong>in</strong>o 30, Pisaurum 2000 24, C.delle Ripe 22, Stella Maris PU<br />

cedente, con Fidenza sempre aggressivo<br />

ma con i biancorossi <strong>in</strong>tenti a<br />

controbattere ogni loro <strong>in</strong>iziativa.<br />

F<strong>in</strong>isce 85-77 fra gli applausi dei<br />

tanti sportivi presenti. Euforico Galetti<br />

nel dopo partita: “Sono partite<br />

molto difficili queste, non si può<br />

pretendere di dom<strong>in</strong>are gli avversari<br />

a piacimento, qui si sta giocando la<br />

salvezza e tutti danno il massimo.<br />

Il Fidenza ha <strong>in</strong>iziato ad un ritmo<br />

impressionante, poi i nostri migliori<br />

attaccanti si sono sbloccati e la<br />

partita ha preso una piega favorevole”.<br />

Il presidente Moroni: “E’<br />

una bella soddisfazione. Abbiamo<br />

v<strong>in</strong>to bene, con una grande prova<br />

di squadra. Ben sei ragazzi sono<br />

andati <strong>in</strong> doppia cifra e questo dice<br />

tutto. Speriamo che mercoledì<br />

prossimo questo risultato si ripeta”.<br />

Noi ce lo auguriamo.<br />

GOLDENGAS. Panichi 11, Pierantoni<br />

6, Berlati 15 (2), Benevelli 2,<br />

Pajalunga, Cors<strong>in</strong>i 15 (1), Macchniz<br />

16 (3), Barantani 10 (1), Gor<strong>in</strong>i ne,<br />

Pazzi 10. All. Galetti.<br />

FIDENZA. Paleari 16, Zecca 20 (2),<br />

Ml<strong>in</strong>ar 9, Tosetti 9 (1), Gentile 2,<br />

Crespan, Lorenzetto 7, Colussi 14<br />

(3), Galbiati, Avanz<strong>in</strong>i. All. Agazzi.<br />

Arb. Canestrelli di Genova e Vaccar<strong>in</strong>i<br />

di <strong>La</strong> Spezia.<br />

Giancarlo Mazzotti<br />

Federico Ligi<br />

allenatore<br />

22, Alto Es<strong>in</strong>o 22, Loreto PU 20,<br />

Aquarius PU 16, Montellabbate 16,<br />

Fossombrone 14, Fabriano 12.<br />

Giancarlo Mazzotti<br />

Aggiornamenti di ciclismo a cura di Umberto Mart<strong>in</strong>elli<br />

Marotta Macch<strong>in</strong>e - Massi: <strong>in</strong> crescita<br />

Icorridori di Rodolfo Massi lievitano<br />

serenamente, giocando sui tempi<br />

medio-lunghi della armoniosa “crescita<br />

controllata”.<br />

Il Marotta Macch<strong>in</strong>e – Massi Team<br />

crede nel “nuovo” ciclismo-spettacolo,<br />

ma <strong>in</strong>tende soprattutto le due ruote come<br />

testimonianza di civiltà, occasione di <strong>in</strong>contro,<br />

promozione del territorio.<br />

Così, il verde della scuderia si mette<br />

ampiamente <strong>in</strong> luce anche a Montefano.<br />

Ai nastri di partenza sono 11 corridori<br />

“marottesi-massiani”, guidati dai tecnici<br />

Oscar Ferrero e Gianni Tomass<strong>in</strong>i.<br />

Gli atleti miseni attaccano e reagiscono<br />

alle provocazioni agonistiche, riscuotendo<br />

applausi e facendo divertire la platea,<br />

nel costante segno dell’<strong>in</strong>certezza.<br />

<strong>La</strong> gara term<strong>in</strong>a allo spr<strong>in</strong>t (ristretto),<br />

per una riuscita 54^ edizione della classica<br />

nazionale allestita del Gruppo Sportivo<br />

Montefano. <strong>La</strong> stoccata v<strong>in</strong>cente è<br />

del talentuoso ventenne abruzzese Paolo<br />

Ciavatta (Italfer Sofer).<br />

Il podio ospita il polacco Tomasz<br />

Marczynski ed il russo Alexander Filippov.<br />

Umberto Nardecchia è buon 13°<br />

(non troppo fortunato peraltro sul pavé<br />

dello scenografico arrivo).<br />

Cronaca vivacissimia, con cielo grigio<br />

(ma pioverà solo <strong>in</strong> sede di premiazione)<br />

e fastidioso vento.<br />

Al via sono 124 corridori di varie nazionalità,<br />

con <strong>in</strong> sella anche sudamericani<br />

e quotati atleti dell’Est europeo. Sedici<br />

sono le formazioni rappresentate. Via<br />

dato dal vicepresidente della Federciclismo<br />

L<strong>in</strong>o Secchi e dal primo cittad<strong>in</strong>o<br />

Piermar<strong>in</strong>o Simonetti. Gli élite –under<br />

23 guardano all’albo d’oro di prestigio,<br />

che ricorda l’ultimo v<strong>in</strong>citore, il pluricampione<br />

italiano, Andrea Liverani (ro-<br />

magnola Reda Mul<strong>in</strong>ari) su Domenico<br />

Quagliarello (Futura Team Matricardi) e<br />

su Paolo Ciavatta,<br />

Nel 2002, successo dello spezz<strong>in</strong>o<br />

Stelvio Michero imitato nel 2003 dal<br />

messicano Moises Aldape Chavez.<br />

Il tracciato propone i saliscendi di 152<br />

km, con esordio a passo turistico.<br />

Due i giri : il primo di 40 km (da bissare),<br />

il secondo di 24 km (da <strong>in</strong>terpretare<br />

3 volte). <strong>La</strong> bagarre è subito viva: gli<br />

attacchi si susseguono (Nardecchia subito<br />

con il viso al vento) , ma vengono tutti<br />

annullati.<br />

Nel cuore dell’ultimo giro, dopo l’attacco<br />

di Marco Fioretti, se ne vanno l’iridato<br />

ceco Kreuziger e il colombiano<br />

Chavez Rubiano.<br />

L’<strong>in</strong>certezza è sovrana f<strong>in</strong>o all’ultima<br />

salita, che blocca il fuggitivo Massimiliano<br />

Maisto.<br />

Il vialone d’arrivo è palcoscenico per i<br />

primissimi.<br />

Sul selciato Ciavatta regola Marczynski<br />

e Filippov. <strong>La</strong> Coppa <strong>La</strong>ngione – 11°<br />

Memorial Bravi Settimio centra l’obiet-<br />

tivo dell’evento concretizzato, grazie a<br />

Renato Crucianelli, Alberto Moro e<br />

compagni di cordata. Vivo il contributo<br />

dell’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale.<br />

Tvrs riproporrà la Coppa <strong>La</strong>ngione <strong>in</strong><br />

“Giovedì Ciclismo” delle 22,30.<br />

Ord<strong>in</strong>e d’arrivo<br />

1.Paolo Ciavatta (Italfer Sofer Cicli<br />

Di Lorenzo) km.152 <strong>in</strong> 3h.38’, alla media<br />

di km/h 41,835; 2.Tomasz<br />

Marczynski (Team Cycl<strong>in</strong>g Valdarno)<br />

s.t.; 3.Alexander Filippov (Montesilvano<br />

Aran Cant<strong>in</strong>a Tollo); 4.Davide Torosantucci<br />

(Munturano Civitanova Casc<strong>in</strong>are);<br />

5.Pasquale Iach<strong>in</strong>i (Italfer Sofer<br />

Cicli Di Lorenzo); 6.Miguel Anguel<br />

Chavez Rubiano (Centri Calzatura - Riviera<br />

Adriatica); 7.Massimiliano Grazia<br />

(Natur<strong>in</strong>o Sapore di Mare – Pedale Fermano);<br />

8.Francesco Di Paolo (Montesilvano<br />

Aran Cant<strong>in</strong>a Tollo); 9.Donato<br />

Cannone (Futura Team Matricardi Autotrasporti);<br />

10.Marco Marresi (Monturano<br />

Civitanova Casc<strong>in</strong>are); 11.Nicolosi;<br />

12.Capasso,13.Umberto Nardecchia<br />

(Marotta Macch<strong>in</strong>e – Massi Team).<br />

Foto: “I ragazzi di Massi<br />

al microfono di Tvrs”<br />

Essepi - Nero su bianco: obiettivo raggiunto<br />

Si è concluso sabato 16 maggio il girone del poule promozione della Essepi – NerosuBianco e le ragazze di coach<br />

Luconi hanno tenuto testa alla capolista imbattuta, concludendo tuttavia con una sconfitta di 57 a 65. Una<br />

partita equilibrata e gr<strong>in</strong>tosa da entrambe le parti, sia il Porto Sant’Elpidio sia l’A.S. Basket 2000 hanno dimostrato<br />

tutta la loro voglia di giocare e di portare a casa un buon risultato. Una partita emozionante <strong>in</strong> cui il punteggio<br />

f<strong>in</strong>ale è stato sospeso perché la compag<strong>in</strong>e senigalliese, nonostante venisse da 7 sconfitte consecutive e<br />

nonostante si trovasse di fronte alla difesa più forte di tutto il campionato, è stata comunque <strong>in</strong> grado di fronteggiare<br />

e tenersi punto a punto f<strong>in</strong>o al fischio f<strong>in</strong>ale della sirena.<br />

È mancato qualche canestro decisivo e forse un po’ di lucidità nel f<strong>in</strong>ale ma è stata sicuramente una bella partita<br />

e soprattutto prova del carattere e della determ<strong>in</strong>azione della Essepi – NerosuBianco. Term<strong>in</strong>a qu<strong>in</strong>di l’avventura<br />

di quest’anno che ha visto le ragazze dell’AS Basket 2000 protagoniste e v<strong>in</strong>citrici <strong>in</strong> molteplici occasioni e<br />

le ha viste altresì <strong>in</strong> situazioni difficili, senza allenatore o con qualche defezione <strong>in</strong> squadra. Tutto sommato è<br />

stata però una stagione positiva e grazie al coach Luconi e all’impegno di ogni s<strong>in</strong>gola ragazza si è raggiunta<br />

un’ottima qu<strong>in</strong>ta posizione all’<strong>in</strong>terno della classifica. L’obiettivo prefissatosi dalla società ad <strong>in</strong>izio campionato<br />

è stato dunque raggiunto e ampiamente mantenuto.<br />

sport 28 aprile 2005<br />

28 29<br />

28 aprile 2005<br />

sport


Riforma scolastica elementare<br />

A proposito di esami<br />

Qualche giorno prima della f<strong>in</strong>e<br />

dell’anno scolastico, <strong>in</strong> alcune scuole<br />

di Roma e di Milano, gli alunni di<br />

qu<strong>in</strong>ta elementare dovranno affrontare<br />

delle prove f<strong>in</strong>ali: un tema, un<br />

problema di matematica ed un’<strong>in</strong>terrogazione<br />

prima di <strong>in</strong>iziare l’avventura<br />

della scuola media. Peccato<br />

però che l’esame di qu<strong>in</strong>ta elementare,<br />

per la legge, non esista più!<br />

L’anno scolastico che sta per term<strong>in</strong>are,<br />

con l’applicazione <strong>in</strong>tegrale<br />

della tanto contestata riforma, è stato<br />

sicuramente molto impegnativo<br />

per gli alunni, i docenti ed i dirigenti<br />

ed <strong>in</strong> molti si domandano il perché<br />

di una tale prova aggiuntiva, quanto<br />

<strong>in</strong>utile. Soprattutto se lo chiedono<br />

molti genitori.<br />

I dirigenti delle scuole <strong>in</strong>teressate,<br />

<strong>in</strong>terpellati, giustificano tale decisione<br />

con l’esigenza di sancire un<br />

momento di passaggio, che per i<br />

bamb<strong>in</strong>i resta peculiare. Un’<strong>in</strong>iziativa<br />

che non è piaciuta molto al M<strong>in</strong>istero<br />

dell’Istruzione che la considera<br />

“non giustificabile, anche dal<br />

Pio IX<br />

oggi<br />

a cura<br />

di G. Cionchi<br />

I lettori scrivono...<br />

Indirizzare a: “<strong>La</strong> <strong>voce</strong> misena” P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia<br />

fax 071/7914132 - E-mail: <strong>voce</strong>misena@tiscal<strong>in</strong>et.it<br />

punto di vista didattico-pedagogico’’,<br />

ha dichiarato <strong>in</strong> un’<strong>in</strong>tervista<br />

al Corriere Silvio Criscuoli, direttore<br />

generale per gli ord<strong>in</strong>amenti scolastici<br />

al m<strong>in</strong>istero. L’idea di mantenere<br />

vivo un ‘rito di passaggio’ contraddice<br />

una riforma “che ha costruito<br />

l’unitarietà di un ciclo, sia<br />

pure tenendo dist<strong>in</strong>ti i due segmenti<br />

di primaria e secondaria di primo<br />

grado, proprio per rispettare i ritmi<br />

di crescita dei ragazzi”.<br />

Qu<strong>in</strong>di sbaglia chi cont<strong>in</strong>ua a<br />

considerare la qu<strong>in</strong>ta elementare<br />

come uno snodo cruciale. Ma l’<strong>in</strong>iziativa<br />

isolata evidenzia che il problema<br />

reale è riuscire a costruire<br />

mentalmente e non solo la cont<strong>in</strong>uità<br />

tra le due scuole. Inoltre l’esame<br />

di qu<strong>in</strong>ta elementare da anni,<br />

se non decenni, era diventato una<br />

pura formalità, tanto che nessuno si<br />

è dispiaciuto troppo quando è stato<br />

def<strong>in</strong>itivamente elim<strong>in</strong>ato. L’atteggiamento<br />

di questi scrupolosi dirigenti<br />

sembra più rivolto a r<strong>in</strong>verdire<br />

una nostalgia, che a dare un contributo<br />

formativo ad una esperienza<br />

ormai <strong>in</strong>adeguata.<br />

Emanuela Massaro<br />

Due Papi, due storie<br />

SUCCESSIONI<br />

• Pio IX succede a Gregorio XVI (Papa dal<br />

1831 al 1846),<br />

• Benedetto XVI succede a Giovanni Paolo<br />

II (Papa dal 1978 al 2005).<br />

CONCLAVE<br />

• Quello di Pio IX si tiene al Quir<strong>in</strong>ale (oggi<br />

residenza del Presidente della Repubblica).<br />

Il conclave dura poco meno di due giorni.<br />

Sono presenti 52 card<strong>in</strong>ali. Lo votano <strong>in</strong> 36,<br />

alla terza seduta.<br />

• Quello di Benedetto XVI è <strong>in</strong> Vaticano. Si<br />

vota nella Cappella Sist<strong>in</strong>a. Dura due giorni.<br />

Sono presenti 115 card<strong>in</strong>ali. Lo votano<br />

oltre i due terzi.<br />

ETÀ<br />

• Pio IX è Papa a soli 54 anni. Il suo pontificato<br />

è il più lungo della storia f<strong>in</strong>o ad<br />

Scritte sui muri<br />

<strong>La</strong> “comunicazione imposta”<br />

Gentile redazione,<br />

mi piace passeggiare per la città,<br />

specialmente <strong>in</strong> primavera. È proprio<br />

bello assaporare le vie del centro<br />

storico, anche se la bella stagione<br />

si fa attendere. Sono sempre più<br />

numerosi i palazzi sistemati e questo<br />

dà un senso di ord<strong>in</strong>e e di qualità<br />

della vita molto forti. E proprio <strong>in</strong><br />

questi muri, verniciati di fresco, capita<br />

di leggere scritte banali, volgari<br />

o peggio ancora farneticanti. Mi<br />

rendo conto che non è facile star<br />

dietro alla grafomania di chi si sente<br />

autorizzato ad imbrattare spazi pubblici<br />

e privati per imporre la propria<br />

voglia di comunicare… il nulla. Ma<br />

sono veramente brutti questi segni<br />

che contrastano non poco alla bellezza<br />

di questa nostra città.<br />

Vi r<strong>in</strong>grazio se vorrete dare <strong>voce</strong> a<br />

questa piccola segnalazione.<br />

Lucia Crivell<strong>in</strong>i<br />

Senigallia<br />

Presentiamo un piccolo quadro “s<strong>in</strong>ottico” relativo a Pio IX e a Benedetto XVI.<br />

oggi: quasi 32 anni (14 giugno 1846 -<br />

7 febbraio 1878).<br />

• Ratz<strong>in</strong>ger è Papa a 78 anni.<br />

NOME<br />

• Mastai Feretti prende il nome “Pio” per simpatia<br />

con Pio VII, già prigioniero di Napoleone<br />

e riorganizzatore dello Stato Pontificio.<br />

• Ratz<strong>in</strong>ger prende il nome di “Benedetto”.<br />

Ricorda Benedetto XV (Papa dal 1914 al<br />

1922) che condannò la Prima Guerra<br />

mondiale come “<strong>in</strong>utile strage”, tolse il<br />

“veto” ai cattolici italiani e promulgò il<br />

Codice di Diritto Canonico (1917). Ma<br />

c’è il riferimento anche a San Benedetto,<br />

patrono d’Europa, per un recupero della<br />

identità cristiana con i suoi valori, di fronte<br />

allo sbando di popoli immersi nel peggiore<br />

relativismo.<br />

I lettori scrivono 28 aprile 2005<br />

30<br />

<strong>La</strong> pag<strong>in</strong>a dei vostri annunci<br />

Volete far conoscere un avvenimento che riguarda la vostra realtà, la famiglia, gli amici, la comunità parrocchiale, le associazioni…?<br />

Consegnate gli annunci presso la redazione o la Curia. E possibilmente con un contributo a sostegno del <strong>giornale</strong>.<br />

Monterado<br />

Anche la nostra cittad<strong>in</strong>a si fa onore nella cultura.<br />

A cura dell’Amm<strong>in</strong>istrazione Comunale è uscito<br />

un agile volumetto: “Il novecento: secolo delle grandi<br />

contraddizioni” che, oltre alla prefazione dell’Assessore<br />

alla cultura Luca Sant<strong>in</strong>i, comprende i seguenti contributi:<br />

“Il Camm<strong>in</strong>o delle Donne nel ‘900” di Marisa C<strong>in</strong>ciari<br />

Rodano e Nazzareno Gianfranceschi; “<strong>La</strong> Nascita ed il<br />

Ruolo degli Enti Locali” di Silvana Amati; “Ambiente,<br />

modello di sviluppo, Confronto di civiltà” di Maurizio<br />

Pieroni; “Il Ruolo della Chiesa nel Novecento” di don<br />

Giuseppe Cionchi. <strong>La</strong> pubblicazione ha avuto il contributo<br />

di: Alimentari Tabacchi Anna Rita di Monterado; Consultekne<br />

di Marotta di Mondolfo; Pro Loco di Monterado;<br />

Valce di Monterado.Ha coord<strong>in</strong>ato brillantemente il tutto<br />

Marco Marconi, del Comune di Monterado.<br />

T<strong>in</strong>o Campanelli<br />

Il primo maggio, l’attesa giornata della festa dei<br />

lavoratori, ci ricorda il decimo anniversario della<br />

morte di un grande lavoratore, che ha servito la Patria prima<br />

nella Mar<strong>in</strong>a Militare e poi nella Polizia di Stato, per<br />

la difesa dei cittad<strong>in</strong>i e amore verso il prossimo: il Maresciallo<br />

Crescent<strong>in</strong>o Campanelli (T<strong>in</strong>o per i famigliari e gli<br />

amici). Dieci anni sono passati <strong>in</strong> fretta, ma il dolore di<br />

quella morte repent<strong>in</strong>a, che ha lasciato tutti sbigottiti e addolorati,<br />

è ancora presente nel cuore dei familiari e degli<br />

amici. Era cognato di Lucia Mazziotti, per tanti anni segretaria<br />

della Curia Vescovile, di cui il 3 agosto ricorre il<br />

terzo anniversario della morte. <strong>La</strong> moglie Elisabetta, la figlia<br />

Gabriella con suo marito Lucio, i nepoti Elena, Cecilia<br />

e Gabriele, r<strong>in</strong>graziano f<strong>in</strong> d’ora gli amici e conoscenti<br />

che vorranno onorare la memoria di“T<strong>in</strong>o” partecipando<br />

alla Santa Messa di suffragio che sarà celebrata il 1° maggio<br />

alle ore 11 nella Chiesa di Santa Maria Goretti.<br />

R.G.<br />

Avulss a Cor<strong>in</strong>aldo<br />

Il 21 Aprile a Cor<strong>in</strong>aldo, Il nucleo Avulss ha<br />

costituito e fondato, l’Associazione Avulss “Don<br />

Giacomo Luzietti”. Alla presenza del Presidente Nazionale<br />

Dott. Franco Belluigi e del Presidente Avulss di Tolent<strong>in</strong>o.<br />

L’associazione Avulss Cor<strong>in</strong>aldo ha r<strong>in</strong>novato le<br />

cariche del Consiglio scegliendo come suo presidente la<br />

carissima ed amatissima Rovelli Annamaria <strong>in</strong> Melchiorre.<br />

Tutti uniti a lei vogliamo augurarci una buona appartenenza<br />

nella famiglia Avulss ed un buon lavoro verso i più<br />

bisognosi con l’aiuto di nostro Signore Gesù Cristo di cui<br />

ci sentiamo strumenti vivi ed umili servitori.<br />

31<br />

In ascolto della musica<br />

Riparte, per il secondo anno consecutivo,<br />

il ciclo d’<strong>in</strong>contri sull’ascolto musicale<br />

realizzati dalla Scuola di Musica “Bett<strong>in</strong>o Padovano”<br />

Casa Protetta per Anziani, all’<strong>in</strong>terno del Progetto<br />

Harmonia 2005 e curati dalla professoressa<br />

Ilenia Stella.<br />

Quest’anno gli <strong>in</strong>contri si concentreranno su una<br />

figura di straord<strong>in</strong>ario spessore musicale ed umano:<br />

Ludwig van Beethoven, approfondendo la sua genialità<br />

compositiva analizzando varie forme di<br />

espressione. C<strong>in</strong>que gli <strong>in</strong>contri previsti, tra cui l’ascolto<br />

e l’analisi della Settima S<strong>in</strong>fonia, curata dalla<br />

dott.ssa Barbara Cipollone, le sonate pressoché sconosciute<br />

per pianoforte e mandol<strong>in</strong>o (grazie alla collaborazione<br />

di Paolo Menichetti) e l’approfondimento<br />

della fuga <strong>in</strong> relazione al quartetto d’archi curata<br />

dal prof. Paolo Marzocchi.<br />

Un percorso orig<strong>in</strong>ale, rivolto soprattutto ad un<br />

pubblico curioso ed appassionato dell’ambiente musicale,<br />

che farà conoscere più da vic<strong>in</strong>o vari aspetti<br />

della musica classica. Il calendario degli <strong>in</strong>contri<br />

(che <strong>in</strong>izieranno da maggio) e tutte le <strong>in</strong>formazioni<br />

sono disponibili presso la segreteria della scuola,<br />

aperta al pubblico giovedì e venerdì dalle ore 17 alle<br />

19, telefono 071/7927907.<br />

Il ricordo di Ezio<br />

Credo che tutti ricorderanno con simpatia<br />

il buon Ezio, fedelissimo sagrestano del<br />

Duomo, tirato su da Don Amedeo Mercuri, il quale<br />

era presente <strong>in</strong> chiesa a tutte le ore del giorno e <strong>in</strong><br />

tutte le Messe cantava senza mai stancarsi.<br />

Dal 28 aprile 1993 è andato a cantare <strong>in</strong> cielo;<br />

troppo presto, perché era ancora abbastanza giovane.<br />

Voleva bene a tutti e tutti ne volevano a lui, anche<br />

i non credenti. Quando vedeva qualcuno preoccupato<br />

per problemi di salute, suoi o di un familiare,<br />

lo consolava <strong>in</strong> dialetto, perché una volta tutti lo<br />

parlavamo ed ora io qui lo scrivo per meglio far<br />

comprendere quella sua spiccata bontà d’animo:<br />

“Nun t’ prucupà, p’rché la Madonna d’ la Sp’ranza<br />

aiuta tutti”; io dirò na pr’ghier<strong>in</strong>a durant la Messa”.<br />

Invito tutti coloro che lo hanno conosciuto a dire<br />

una preghiera per lui, perché sono sicuro che anche<br />

lui prega per noi.<br />

R<strong>in</strong>o Girolimetti<br />

28 aprile 2005 la pag<strong>in</strong>a degli annunci

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