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Agorà - Comune di Carrara

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AgorÀ n. 10 - luglio 2010 pagina 10<br />

IN MEMORIA<br />

“AMARCORD”...<br />

GOGLIARDO FIASChI<br />

“umanità Nova” n. 26 del 3 settembre 2000<br />

<strong>di</strong> ALFONSO NICOLAZZI<br />

Il 29 luglio gli anarchici compagni <strong>di</strong><br />

Gogliardo Fiaschi, al quale è stato intitolato<br />

il Circolo Culturale <strong>di</strong> via Ulivi,<br />

hanno commemorato la figura <strong>di</strong> “Goglià”<br />

nella Piazzetta Delle Erbe, cuore<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> <strong>Carrara</strong>.<br />

La immagine dell’anarchico si è come<br />

riflessa e proiettata in tutti gli angoli<br />

più remoti della sua città natale. Per ricordarlo<br />

secondo il suo stile pubblichiamo<br />

un articolo del compianto Alfonso<br />

Nicolazzi.<br />

Il 29 luglio è una data simbolica nel<br />

movimento anarchico italiano: quel<br />

giorno, nel 1900, venne portata a<br />

compimento l’uccisione del re umberto<br />

I a Monza, ad opera <strong>di</strong> Gaetano Bresci,<br />

anarchico <strong>di</strong> Prato (vicino Firenze) emigrato<br />

negli Stati uniti d’America e tornato<br />

per quella circostanza. Il regno non<br />

cadde, ma le con<strong>di</strong>zioni sociali migliorarono<br />

notevolmente in Italia dopo quel<br />

gesto, il movimento operaio poté organizzarsi<br />

alla luce del sole per almeno 20<br />

anni, prima che un’altra tirannia - quella<br />

capeggiata da Mussolini ma tenuta a<br />

balia dalla monarchia e dalla borghesia<br />

industriale - imponesse ancora un ventennio<br />

<strong>di</strong> buio.<br />

Nel centenario della giornata <strong>di</strong> Monza,<br />

a <strong>Carrara</strong> si è spento Gogliardo Fiaschi,<br />

al seguito <strong>di</strong> una malattia che lo minava<br />

da anni e che lo aveva costretto negli ultimi<br />

14 mesi in ospedale.<br />

<strong>Carrara</strong> è conosciuta in tutto il mondo<br />

per la lavorazione della pietra che<br />

si estrae dalle sue montagne: il marmo,<br />

ed anche per essere ritenuta “culla<br />

dell’anarchia” in Italia. Qui infatti negli<br />

anni ‘60 dell’800 si formarono i primi<br />

gruppi <strong>di</strong> lavoratori internazionalisti, temuti<br />

dallo Stato al punto che giunse, nel<br />

1894, a <strong>di</strong>chiarare lo stato d’asse<strong>di</strong>o arrestando<br />

migliaia <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni e istituendo<br />

un Tribunale <strong>di</strong> Guerra che <strong>di</strong>stribuì<br />

quasi 2500 anni <strong>di</strong> carcere a 454 condan-<br />

nati. A <strong>Carrara</strong> è nata anche una delle<br />

prime Camere del Lavoro, che poterono<br />

agire pubblicamente soltanto dopo il 29<br />

luglio 1900, ed il movimento operaio locale<br />

è riuscito a conquistare la giornata<br />

<strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> 6 ore e 50 minuti quasi 90<br />

anni fa per i cavatori. Il periodo fascista<br />

è stato particolarmente aspro e la lotta<br />

partigiana <strong>di</strong> Liberazione si è organizzata<br />

massicciamente dopo l’8 settembre<br />

1943, giungendo a liberare 2 volte la città<br />

dall’invasione tedesca prima dell’arrivo<br />

delle truppe Alleate che stazionarono<br />

per quasi un anno a pochi chilometri <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza, mai decidendo l’avanzata fino<br />

alla città.<br />

Proprio in questo periodo ha inizio<br />

l’impegno anarchico <strong>di</strong> Gogliardo: ha<br />

tre<strong>di</strong>ci anni, e per partecipare alla lotta<br />

partigiana non esita a falsificare il documento<br />

<strong>di</strong> nascita facendosi risultare più<br />

vecchio <strong>di</strong> un anno. Il mitra che riesce a<br />

conquistarsi è grosso quasi come lui e il<br />

coraggio e la fiducia in un futuro migliore<br />

sono il suo nutrimento in quei momenti.<br />

La città è vicina al fronte, in una<br />

terra che produce marmo ma ben pochi<br />

L’uccisione <strong>di</strong> Umberto I. Disegno <strong>di</strong><br />

copertina de “La Domenica del Corriere”,<br />

6 agosto 1900, <strong>di</strong> Achille Beltrame<br />

generi alimentari, del tutto insufficienti<br />

a mantenere la popolazione asse<strong>di</strong>ata e i<br />

rifugiati da zone ancor più esposte. Accompagna<br />

più volte come insospettabile<br />

scorta armata i cortei <strong>di</strong> donne che a<br />

pie<strong>di</strong> valicano gli Appennini per recarsi<br />

a Parma, Reggio o Modena percorrendo<br />

150 km a pie<strong>di</strong> pur <strong>di</strong> tornare con del<br />

grano, della farina, dei legumi e talvolta<br />

anche con qualche pezzo <strong>di</strong> maiale, e<br />

che sui monti a loro volta rischiano <strong>di</strong><br />

vedersi portar via tutto da qualcuno altrettanto<br />

affamato. Nel ‘44 si stabilisce<br />

sui monti retrostanti Modena ed è accettato<br />

come “mascotte” nella Brigata<br />

Costrignano, con la quale farà l’ingresso<br />

nella città capoluogo, liberata nell’aprile<br />

1945, come portaban<strong>di</strong>era.<br />

Torna poi a <strong>Carrara</strong> e riprende il lavoro<br />

alle cave, dove era salito fin da quando<br />

aveva 8 anni, come si usava a quel tempo<br />

accompagnando il padre e lo zio cavatori.<br />

Ben presto fa parte del Circolo anarchico<br />

“Pietro Gori” <strong>di</strong> Canal del Rio,<br />

della gioventù libertaria che negli anni<br />

seguenti la fine della guerra organizzano<br />

feste <strong>di</strong> sottoscrizione per il movimento<br />

e la <strong>di</strong>ffusione della stampa. Negli<br />

anni ‘50 è fra gli animatori dei campeggi<br />

anarchici e del comitato <strong>di</strong> solidarietà<br />

coi profughi spagnoli. Questi dall’esilio<br />

in permanenza riorganizzano gruppi <strong>di</strong><br />

guerriglieri nel tentativo <strong>di</strong> rientrare in<br />

Spagna - che insieme al Portogallo sono<br />

rimaste le uniche <strong>di</strong>ttature fasciste in<br />

Europa - ed i militanti vorrebbero vederle<br />

crollare sotto il peso delle proprie<br />

azioni, visto il palese tra<strong>di</strong>mento dei<br />

capi <strong>di</strong> stato vincitori del nazifascismo,<br />

che ora non esitano a sostenere Franco<br />

e Salazar.<br />

Fiaschi entra perciò a far parte del gruppo<br />

<strong>di</strong> José Luis Facerias, “Alberto” per i<br />

compagni italiani. Insieme con un terzo<br />

componente, “Mario”, valicano clandestinamente<br />

nell’agosto del 1957 i Pirenei,<br />

con in spalla ciascuno una bicicletta

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