Power POint Dott. Brambilla - Istituto Superiore di Sanità

Project LIFE08 ENV/IT/000423 “WOMENBIOPOP”
Linking Environment and Health:
a Country-based Human Biomonitoring Study
on Persistent Organic Pollutants in Women of Reproductive Age
FIRST TECHNICAL WORKSHOP/NATIONAL MEETING
Roma, 8 e 9 Novembre 2010
La qualità dell'ambiente ai fini della valutazione dell'esposizione
alimentare a inquinanti organici persistenti
Gianfranco Brambilla
Reparto Chimica Tossicologica
Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria
Istituto Superiore di Sanità

Premessa:
In questa presentazione si prendono le sostanze ad azione “diossina – simile” quale
esempio paradigmatico dell’esposizione alimentare a Contaminanti Tossici
Persistenti (POPs),
La crisi belga delle diossine (2000) ha spinto il
legislatore europeo a promulgare delle norme
alimentari a tutela della salute del consumatore e
del libero scambio delle derrate, che trovano piena
applicazione nelle filiere agro-industriali integrate,
basate su sistemi di allevamento intensivi e l’utilizzo
di mangimi commerciali,
La emergenza diossina in Campania (2008), ha altresì
evidenziato come la qualità ambientale in filiere georeferenziate
a fondamentale conduzione familiare o su piccola
scala costituisca un pre-requisito per la sicurezza alimentare.
La valutazione dell’esposizione alimentare a POPs richiede quindi una modulazione
nelle strategie di intervento in base a considerazioni ecologiche che riguardano la
qualità ambientale, la tipologia di attività zootecnica, la condizione socio-economica, la
percezione culturale del cibo e gli stili di vita.

Ripartizione
regionale dei
campioni per
l’analisi di PCDD,
PCDF e DL-PCB
anno 2010
375 alimenti
latte
carne
uova
pesce
40 mangimi
Campionamenti
indirizzati solo
verso allevamenti
Esclusi:
Prodotti pesca
Prodotti non
immessi in
commercio
1
37
23
1
91
56
1 4
80
10
11
9
16
17
5
1
32
12
1
2
6

Comunità che vivono di economia di
sussistenza
- es. prodotti della pesca, in genere di cattura
Comunità che vivono di autoconsumo delle
produzioni proprie agro-zootecniche
Comunità che si fidelizzano verso un unico
punto di produzione primaria
- Gruppi di acquisto
- Approvvigionamento su base locale: filiera
corta
Dichiarazione di benessere animale nella
propensione all’acquisto:
- pollame allevato a terra anzichè in gabbia
- pavimento soffice e arricchimento ambientale
per I suini
- sostenibilità ambientale della pratica di
allevamento
- utilizzo ampio di risorse naturali e rinnovabili
nell’allevamento,
Nuovi stili di vita (classi benestanti)

Ambiente, materiali a contatto, mangimi
Aziende Zootecniche
Centri di raccolta, mercati all’ingrosso
Lotti di consegna – supermercati
Controllo
Esempio di
distribuzione/diluizione/
dispersione della
contaminazione da POPs
da una azienda
zootecnica al dettaglio

Fattori di rischio per il
trasferimento dei
POPs dall’ambiente
alla filiera agroalimentare
Emissioni non industriali
Emissioni (g I-TEQ)
1200
1000
800
600
400
200
0
Tendenza delle emissioni di diossina nel Regno Unito (g I-TEQ) negli anni dal
1990 al 1999
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999
Educazione
ambientale
(dati OCSE,
2002)
industriali
domestiche
altre fonti

3
Intake / exposure assessment (rural/ subsistence economy)
Food producing animals as
environmental sentinel
Total Diet Studies
Human
Bio-monitoring