31.05.2013 Views

LIBERI - Comune di Roma

LIBERI - Comune di Roma

LIBERI - Comune di Roma

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Matteo Bottazzi<br />

metria dell’Istituto geografico De Agostini del 1930 la conformazione<br />

delle aree poste alle pen<strong>di</strong>ci orientali del colle e lungo l’asse <strong>di</strong><br />

Via Alessandro Poerio era comunque definita. Nel nuovo Piano regolatore<br />

del 1931 erano ri<strong>di</strong>mensionate le aree destinate a verde<br />

nella Piazza Rosolino Pilo e si prevedevano, inoltre, un nucleo centrale<br />

<strong>di</strong> costruzioni intensive (circa 8 o 9 piani, che saranno realizzati<br />

nel 1939, come case popolari) e la realizzazione <strong>di</strong> attrezzature<br />

pubbliche, come la chiesa della piazza centrale e l’istituto scolastico,<br />

progettato tra Via Felice Cavallotti e Via Francesco Domenico Guerrazzi.<br />

Il sistema viario e urbanistico, <strong>di</strong> fatto, si mo<strong>di</strong>ficava progressivamente<br />

con lo spostamento del baricentro vitale del quartiere<br />

dalla Via Alessandro Poerio alla vie Barrili e Carini che <strong>di</strong>venteranno<br />

l’asse del nuovo assetto.<br />

(Roberto Strom) “Allora Monteverde vecchio era molto più piccolo <strong>di</strong><br />

adesso: era fatto da tre strade parallele che sono Via Carini/Via Barrili,<br />

Via Cavallotti e Via Poerio. E poi finiva. Perché al <strong>di</strong> là c’era quella specie<br />

<strong>di</strong> piccolo tunnel che era Via Fratelli Ban<strong>di</strong>era e poi c’era la scarpata che<br />

andava giù a Viale del re e c’era una strada che scendeva, che erano Via<br />

Ugo Bassi e Via Aurelio Saffi, che veniva chiamata “i fortini”. Dall’altra<br />

parte, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> Via Barrili, c’erano i campi <strong>di</strong> carciofi, <strong>di</strong> patate, le cave<br />

<strong>di</strong> pietra. Io ci andavo in bicicletta, quando ero un po’ più gran<strong>di</strong>cello,<br />

anche se era vietato andarci. Anche da quella parte c’era poi la scarpata<br />

dove passa la ferrovia: quella che va al Vaticano, che passa lungo Viale<br />

dei Quattro Venti. Viale dei Quattro Venti era praticamente quasi sterrata,<br />

si fermava a metà: non si arrivava a Monteverde vecchio da lì”.<br />

Nonostante i notevoli cambiamenti che il territorio ha vissuto nel<br />

corso degli anni i “sistemi urbani particolari” che hanno mantenuto,<br />

all’interno del quartiere le loro caratteristiche e qualità ambientali,<br />

sono sostanzialmente tre: le “vie chiuse” della cooperativa “Lamaro”,<br />

il prototipo della “città giar<strong>di</strong>no” <strong>di</strong> Via Aurelio Saffi e il sistema<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa a Trastevere in asse alla stazione lungo Via Ugo Bassi. Il<br />

periodo <strong>di</strong> maggior impegno e<strong>di</strong>lizio della cooperativa Lamaro Persichetti<br />

è compreso negli anni che vanno dal 1919 al 1929 3 . Le concessioni<br />

e<strong>di</strong>lizie più numerose 4 sono datate intorno al 1924. I progetti<br />

approvati, relativi a venti villini, presentavano un’unica pianta,<br />

che si ripeteva in modo uniforme per tutti i lotti. Per le facciate, invece,<br />

si prevedevano <strong>di</strong>fferenti ipotesi formali, secondo i gusti dell’e-<br />

3 Cfr. Marco Canciani, Monteverde tra i due piani regolatori..., pp. 77,78.<br />

4 Consultabili presso l’Archivio storico capitolino.<br />

26

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!