LIBERI - Comune di Roma
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Luca Saletti<br />
aereo del 15 febbraio 1944. Per quanto concerne il movimento antifascista<br />
quello che emerge, almeno a partire dagli anni Trenta e fino<br />
allo scoppio del conflitto, è la mancanza <strong>di</strong> una struttura organizzata<br />
clandestina d’opposizione, almeno subito dopo che sono state<br />
smantellate le strutture dei partiti e delle organizzazioni sindacali<br />
che si erano opposte all’affermazione del regime. In realtà la PS tende<br />
a sottoporre a controllo tutti coloro che erano iscritti ai partiti e ai<br />
circoli e avevano partecipato a scioperi antecedenti al 1922, così come<br />
gli abbonati a riviste e a giornali “sovversivi” ormai soppressi e,<br />
soprattutto i lavoratori delle FS e delle Tranvie. Fra questi Anselmo<br />
Casseri, ex accen<strong>di</strong>tore ferroviario, esonerato dal servizio per poco<br />
ren<strong>di</strong>mento, che gestiva nei pressi del ponte ferroviario della Stazione<br />
<strong>di</strong> Trastevere, una latteria 2 .<br />
“Egli mentre era in servizio, professò sempre idee comuniste, si associò<br />
spesso ad elementi sovversivi e partecipò a tutti gli scioperi ferroviari”<br />
In un solo caso sembra trasparire una forma <strong>di</strong> opposizione organizzata,<br />
quando il Commissariato <strong>di</strong> PS Ferrovia Trastevere segnala<br />
che<br />
“alcuni operai appartenenti alle officine <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> Trastevere si sono fatti<br />
promotori <strong>di</strong> una colletta a favore del noto operaio ferroviere sovversivo<br />
Campitelli, arrestato da codesta Questura” (nota del Ministero dell’interno<br />
del 10 settembre 1932).<br />
La segnalazione, tuttavia, non trova riscontri nelle successive indagini<br />
3 . Non è comunque un caso che la forma <strong>di</strong> resistenza organizzata<br />
possa riscontrarsi proprio fra una categoria <strong>di</strong> lavoratori, i ferrovieri,<br />
che più <strong>di</strong> qualsiasi altra ha dato problemi per la sua non<br />
omologazione alle <strong>di</strong>rettive del fascismo. Una delle maggiori concentrazioni<br />
<strong>di</strong> oppositori, quasi tutti schedati come repubblicani, fa<br />
proprio riferimento alle case dei ferrovieri site in Via Giovanni da<br />
Castel Bolognese, strada in cui si trovava anche la fiaschetteria <strong>di</strong><br />
Secondo Zignani 4 , repubblicano, che poteva fungere da punto d’incontro.<br />
Qui abitava, per esempio, Umberto Negozio, ferroviere, re-<br />
2 Cfr. Asr, Questura <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> – Sorvegliati Politici - Categoria A 8, b. 168, f. “Casseri<br />
Anselmo” che abitava in Via Giovanni da Castel Bolognese 59 dal 1926.<br />
3 Cfr. b. 144, f. “Campitelli Umberto” e b. 313, f. “Galassi Michele”.<br />
4 Cfr. b. 804, f. “Zignani Secondo”.<br />
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