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Gennaio-Febbraio 2004 - Chd.it

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2<br />

3 Se non è zuppa, è pan bagnato<br />

4 Esclusivo - Parla Fabac, il grande escluso<br />

dall’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />

6 Radiografia del porto di Augusta<br />

10 Un’affollata Autor<strong>it</strong>à portuale<br />

11 I nuovi compensi agli amministratori<br />

comunali<br />

11 Bollette dell’acqua: a quando<br />

il rimborso?<br />

12 E dove siamo, a Venezia?<br />

13 Il SERT funziona davvero<br />

14 Pulizia fai da te<br />

14 Dopo cinque mesi, ma come si può...?<br />

15 Part<strong>it</strong>i i corsi univers<strong>it</strong>ari<br />

16 Abbandonati il convento e la chiesa di<br />

San Domenico<br />

18 La statua di S. Andrea: a ciascuno il<br />

suo<br />

19 Ribaudo a Mantova come Mantegna e<br />

Rubens<br />

19 Concorso “Il miglior presepe”<br />

20 Al Faro S. Croce si studia la fauna marina<br />

del Med<strong>it</strong>erraneo<br />

21 Nuova edizione dell’Inesto istorico della<br />

c<strong>it</strong>tà di Augusta, a cura di Giuseppe<br />

Messina<br />

21 Trasfer<strong>it</strong>i i licei classico e scientifico<br />

22 Quando i megaresi avevano la pelle<br />

verde<br />

23 Sasol calcio a 5: obiettivo play-off<br />

23 Inaugurato l’impianto di Brucoli<br />

24 Cineforum al “La Ferla”<br />

24 Successo a Palermo di quattro<br />

modellisti augustani<br />

25 Lettere<br />

27 Ambiente<br />

n. 14<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Anno<br />

V<br />

Sommario<br />

periodico di interesse c<strong>it</strong>tadino<br />

Direzione, redazione, amministrazione<br />

c/o Tipografia “Il Torchio”<br />

Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />

96011 AUGUSTA (SR)<br />

Autorizzazione Tribunale di Siracusa n. 8/1980<br />

Direttore responsabile<br />

Giorgio prof. Càsole<br />

Fotocomposizione e stampa<br />

Stamperia d’arte “Il Torchio”<br />

e-mail: iltorchio@chd.<strong>it</strong><br />

Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />

96011 AUGUSTA (SR)<br />

Chiuso in tipografia il 07-02-<strong>2004</strong><br />

Tiratura 1.600 copie<br />

I pezzi non firmati s’intendono del direttore<br />

LEONARDI EDITORE


Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Fino a qualche tempo fa le anime<br />

di Alleanza Nazionale in c<strong>it</strong>tà<br />

erano due: una rappresentata<br />

dal Circolo Venturini e dal leader<br />

storico locale di An, Puccio Forestiere<br />

(avvocato penalista di grido,<br />

più volte consigliere comunale, deputato<br />

alla Camera nella legislatura<br />

del 1994), l’altra rappresentata dal<br />

Circolo Tatarella e dal consigliere<br />

comunale Marco Stella e da quello<br />

provinciale Roberto Meloni, in contrasto<br />

con la linea di Forestiere.<br />

Le tre anime di AN<br />

Da poco tempo se n’è aggiunta una<br />

terza. Infatti, l’altra “anima”, di recentissima<br />

formazione, è quella che<br />

fa riferimento al Circolo “Giorgio<br />

Almirante” (il carismatico capo per<br />

tanti anni dell’allora Movimento<br />

Sociale Italiano) e al presidente del<br />

neonato sodalizio, Massimo Casertano.<br />

La terza e la prima anima hanno<br />

tenuto un incontro con il pubblico<br />

e con la stampa lo stesso giorno,<br />

sabato 24 gennaio, nell’aud<strong>it</strong>orium<br />

“Don Paolo Liggeri” di palazzo San<br />

Biagio: la mattina Casertano e i suoi,<br />

la sera Forestiere e la sua squadra.<br />

Una vera conferenza stampa di presentazione<br />

del Circolo Almirante è<br />

stata quella della rnattinata, presente<br />

il commissario provinciale di Alleanza<br />

Nazionale, Fernando Cammisuli.<br />

Mentre la<br />

sera l’avv<br />

o c a t o<br />

Forestier<br />

e n o n<br />

ha minimamente<br />

accennato<br />

agli altri<br />

due circoli<br />

c<strong>it</strong>tadini (i<br />

cui rappresentanti,<br />

del resto,<br />

non erano<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Se non è zuppa,<br />

è pan bagnato<br />

presenti in sala) probabilmente<br />

perché nella conferenza della mattina<br />

Casertano lo aveva attaccato<br />

contestando la sua linea pol<strong>it</strong>ica del<br />

passato e dei presente. Infatti, Casertano<br />

ha detto sostanzialmente che<br />

Alleanza Nazionale in questi ultimi<br />

dieci anni “s’è attestata in c<strong>it</strong>tà su un<br />

consenso di non meno del quindici<br />

per cento, ma non riesce a vincere<br />

perché l’azione pol<strong>it</strong>ica non è stata<br />

ben gest<strong>it</strong>a e articolata”.<br />

Governo di salute<br />

pubblica<br />

Casertano ha anticipato, dal punto di<br />

vista temporale, la tematica, peraltro<br />

annunciata pubblicamente, che<br />

Forestiere avrebbe trattato la sera,<br />

quella del governo di salute pubblica,<br />

e ha detto chiaramente dì non condividere<br />

questa proposta, alludendo<br />

ai sotterfugi e agli ammiccarnenti.<br />

“C’ è una maggioranza che governa<br />

e un’ opposizione che deve vigilare”<br />

ha sottolineato Casertano (fino a un<br />

anno fa addetto stampa proprio del<br />

Circolo Venturini). Lo stesso concetto<br />

dell’opposizione che ha obbligo<br />

della vigilanza è stato ribad<strong>it</strong>o dall’<br />

avvocato Forestiere davanti a un<br />

discreto pubblico, in cui non pochi<br />

erano gl’inv<strong>it</strong>ati esterni: il sindaco<br />

Carrubba con la sua giunta quasi<br />

al completo, segretari dei part<strong>it</strong>i c<strong>it</strong>tadini,<br />

consiglieri comunali e altri.<br />

Il numero 7 è un numero considerato<br />

magico, sacro dagli orientali (ebrei<br />

e musulmani) ed è stato sub<strong>it</strong>o c<strong>it</strong>ato<br />

da Forestiere nella sua arringa<br />

sullo stato della c<strong>it</strong>tà, con un’analisi<br />

impietosa, dove, tuttavia, c’era, qua<br />

e là, qualche giustificazione per<br />

l’amministrazione Carrubba.<br />

Il germe del trasformismo<br />

Forestiere ha sfoderato le unghia da<br />

vecchio lupo della pol<strong>it</strong>ica quando<br />

s’è scagliato contro il “germe patogeno<br />

del trasformismo che degenera<br />

in cancro e infetta la c<strong>it</strong>tà” e contro<br />

3<br />

“la nefasta pol<strong>it</strong>ica del mercato del1e<br />

vacche”, facendo un palese riferimento<br />

ai tanti consiglieri comunali<br />

che cambiano casacca o la vogliono<br />

cambiare<br />

al più<br />

p r e s t o<br />

p u r d i<br />

avere e<br />

g e s t i r e<br />

p o t e r e .<br />

In ogni<br />

c a s o ,<br />

F o r e -<br />

stiere ha<br />

messo in<br />

evidenza<br />

il quadro<br />

pol<strong>it</strong>ico<br />

venutosi<br />

a determ<br />

i n a r e<br />

con la<br />

sentenza del Tar che ha tolto il premio<br />

di maggioranza al sindaco: “C‘è<br />

una giunta di centrosinistra e c’è un<br />

consiglio comunale di centrodestra.<br />

E allora, dati i gravissimi problemi<br />

della c<strong>it</strong>tà (il Comune è vicino alla<br />

bancarotta finanziaria), propongo un<br />

governo di salute pubblica, senza<br />

La difesa di Carrubba<br />

intenti giacobini, naturalmente”.<br />

L’espressione non è, però, piaciuta<br />

al sindaco Carrubba, che ha difeso<br />

con passione i sei mesi (non sette,<br />

ha precisato) della sua amministrazione,<br />

annunciando tanti progetti,<br />

tranquillizzando sulla seren<strong>it</strong>à della<br />

giunta “che continua a lavorare,<br />

nonostante i dissidi all’interno del<br />

consiglio comunale” e, infine, dichiarandosi<br />

non contrario per principio<br />

a una possibile amministrazione<br />

allargata. Se non è zuppa è pan bagnato,<br />

avrà pensato sornione l’avvocato Forestiere<br />

che sorrideva quando il sindaco<br />

Carrubba ha accennato a questa possibil<strong>it</strong>à<br />

del governo di salute pubblica.


4<br />

Si presenta con un maglione dolce<br />

v<strong>it</strong>a blu da vecchio lupo di mare.<br />

Fisico asciutto e vigoroso, da<br />

atleta (gioca a tennis), dimostra meno<br />

della sua età.<br />

52enne, sposato con la figlia dell’indimenticato<br />

allenatore di calcio Michele<br />

Borgia, due figli, Emiliano Fabac, oriundo<br />

istriano, già ufficiale della Marina Mercantile,<br />

oggi top manager della Thomson<br />

(multinazionale dell’elettronica con sede<br />

a Parigi), non nasconde la sua delusione<br />

per non essere stato nominato presidente<br />

dell’Autor<strong>it</strong>à Portuale di Augusta, anche<br />

se nutre la speranza di poter essere ancora<br />

chiamato come segretario generale.<br />

“Ho pagato cara la mia non appartenenza<br />

a uno schieramento pol<strong>it</strong>ico.<br />

-Eppure un quotidiano autorevole,<br />

l’estate scorsa, aveva annunciato a sorpresa<br />

la Sua nomina.<br />

“Probabilmente è stata la manovra di<br />

qualcuno per bruciarmi”.<br />

-Lei non è risultato il più votato in<br />

un sondaggio condotto tra i rappresentanti<br />

delle categorie portuali?<br />

“Sì. Ma, evidentemente, la stima<br />

delle persone competenti non è sufficiente<br />

in pol<strong>it</strong>ica.<br />

-E’ stato scr<strong>it</strong>to che lei è in possesso<br />

d’una laurea specifica, che ha maturato<br />

una competenza e una qualificazione tali<br />

da rientrare in pieno nella figura professionale<br />

prevista e richiesta dalla legge, che<br />

parla sette lingue, oltre l’<strong>it</strong>aliano, tant’è<br />

che ben due enti l’hanno designata nella<br />

terna dei nomi da sottoporre al presidente<br />

della Regione, Cuffaro, e al ministro per<br />

le infrastrutture, Lunardi.<br />

“Non posso che confermare tutto. Oltre<br />

al Comune di Augusta, anche la Camera<br />

di Commercio m’ha designato come esperto<br />

qualificato accanto al prof. Sciutto, già presidente<br />

dell’Autor<strong>it</strong>à portuale di Savona”.<br />

-Il presidente nominato è stato contestato<br />

da qualcuno che ha presentato<br />

ricorso al TAR sostenendo che Spanò<br />

non è in possesso dei requis<strong>it</strong>i previsti<br />

dalla legge. Lei s’è fatta un’ opinione in<br />

mer<strong>it</strong>o?<br />

“Non ho avuto accesso al curriculum<br />

di Spanò e non m’interessa. Non ho voglia<br />

nemmeno di fare polemica. Dico solo questo:<br />

Spanò ha avuto l’appoggio giusto per<br />

essere lì”.<br />

-Pensa di fare ricorso anche Lei?<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Esclusivo<br />

Parla Fabac, il grande escluso<br />

dall’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />

Emiliano Fabac, a destra, intervistato dal nostro direttore<br />

“No, per nulla. Ho cap<strong>it</strong>o che si tratta<br />

d’una decisione pol<strong>it</strong>ica. Io sono ab<strong>it</strong>uato a<br />

essere un operativo, a programmare progetti<br />

ogni 24 ore, a girare il mondo per produrre.<br />

Gli altri possono fare tutti i ricorsi che<br />

vogliono. Io non aspiravo all’incarico per<br />

ragioni di lucro. Alla Thomson prendo forse<br />

più del doppio di quello che percepisce oggi<br />

Spanò. Da anni prendo settimanalmente<br />

l’areo che da Catania mi porta direttamente<br />

a Parigi. Forse è venuto il momento d’una<br />

maggiore stabil<strong>it</strong>à. E poi, Le assicuro, sono<br />

augustano da venticinque anni, mi sono<br />

sposato con un’ augustana, mio figlio vive<br />

qui. Vorrei fare qualcosa per Augusta e il<br />

porto da rilanciare: occorrono proposte,<br />

suggerimenti. Quando uscì l’articolo cui<br />

Lei ha accennato, credevo in buona fede<br />

di ricevere la nomina e avevo già preso<br />

contatti con i più grossi operatori portuali<br />

di tutto il mondo”.<br />

-A quali operatori si riferisce?<br />

“Ai più importanti nel settore: P.S.A.,<br />

Evergreen, CMA..<br />

-CMA? cioè l’azienda francese che,<br />

alcuni anni addietro, voleva realizzare<br />

uno scalo in Augusta per il trans<strong>it</strong>o nel<br />

Med<strong>it</strong>erraneo?<br />

“Propriamente la CMA”<br />

-Lei allora è al corrente delle ragioni<br />

per cui non si fece niente?<br />

“Guardi io sono amico di Sade, un<br />

Intervista<br />

franco-libanese che è proprietario della<br />

CMA, tra i primi tre operatori a livello<br />

mondiale riguardo alla movimentazione<br />

dei container, e sono sicuro che porterebbe<br />

un incremento del traffico per il porto di<br />

Augusta”.<br />

-D’accordo. Ma perché falli la trattativa<br />

di qualche tempo fa?<br />

“Mi è stato detto che non si realizzò<br />

l’accordo circa la durata della concessione”.<br />

-Si scontrarono con una mental<strong>it</strong>à<br />

ancora ancorata a vecchi schemi?<br />

“ Secondo loro, c’è stata poca flessibil<strong>it</strong>à<br />

da parte delle varie autor<strong>it</strong>à (e anche<br />

da parte degli operatori) locali”.<br />

-Che cosa si può offrire, che cosa si<br />

deve dare, secondo Lei?<br />

“Innanzi tutto, le strutture. Non ci sono<br />

strutture per cui si possa definire commerciale<br />

il porto di Augusta”.<br />

Dopo oltre vent’anni, dopo tanti<br />

quattrini spesi?<br />

“E’ così, davvero. Non ci sono banchine,<br />

non ci sono le gru né gli spazi giusti<br />

per la movimentazione. Non c’è la logistica.<br />

Insomma, niente”.<br />

-E allora, Lei che suggerisce?<br />

“La prima cosa da fare è sistemare il<br />

porto, renderlo degno di questo nome. Senza<br />

le cose dette prima, il porto di Augusta<br />

non potra mai essere attraente per nessun


operatore. Occorre sbracciarsi<br />

le maniche”.<br />

-In sostanza, non si<br />

può aspettare la manna dal<br />

cielo. Anche perché quello di<br />

Augusta è già fortemente penalizzato<br />

dai porti di Malta,<br />

Pozzallo, Gioia Tauro. Non<br />

è così?<br />

“Certo, bisogna muoversi,<br />

darsi da fare per richiamare<br />

qui il traffico. Certo è vero<br />

anche che, seppure Malta ha<br />

una flessibil<strong>it</strong>à burocraticoamministrativa<br />

che non dico la Sicilia, ma<br />

l’Italia non ha, non la vedo. concorrenziale<br />

ad Augusta. Gioia Tauro ha le strutture che<br />

Augusta non ha e, grazie all’esperienza, ha<br />

acquis<strong>it</strong>o una credibil<strong>it</strong>à che Augusta deve<br />

ancora dimostrare, costruire. La credibil<strong>it</strong>à<br />

non s’inventa in ventiquattr’ore, ma con<br />

fatti, con mezzi”.<br />

-Oltre che di fatti e di mezzi, Lei è<br />

diventato un esperto di uomini (Lei gira<br />

il mondo e ha appuntamenti fissi: ogni<br />

settimana a Parigi, ogni mese a Shangai).<br />

Qual è la Sua opinione sull’appena<br />

insediata Autor<strong>it</strong>à portuale di Augusta?<br />

Secondo Lei valeva la pena di realizzarla?<br />

Non sarà un altro carrozzone mangia<br />

soldi pubblici?<br />

“ Intanto rispondo che valeva la pena<br />

di ist<strong>it</strong>uirla. La Cap<strong>it</strong>aneria di porto non è in<br />

grado di procacciare lavoro. Se può diventare<br />

un carrozzone, lo vedremo. Sull’attuale<br />

“squadra” ho qualche perpless<strong>it</strong>à”<br />

-A propos<strong>it</strong>o di cap<strong>it</strong>aneria, non<br />

dimentichiamo la presenza della Marina<br />

Mil<strong>it</strong>are. I tre enti non possono entrare<br />

in cofl<strong>it</strong>to?<br />

“Mi è parso, in effetti, che oggi ci sia<br />

un po’ di tensione. I tre enti devono ricordare<br />

che sono interdipendenti e “devono” ev<strong>it</strong>are<br />

i confl<strong>it</strong>ti”.<br />

-Ci possono essere confl<strong>it</strong>ti con Siracusa<br />

e Catania?<br />

“Il confl<strong>it</strong>to se c’è, può essere solo a<br />

livello pol<strong>it</strong>ico. Tecnicamente non ce ne può<br />

essere. Siracusa ha solo vocazione di piccolo<br />

porto turistico, Augusta di porto commerciale<br />

cui nemmeno Catania può far concorrenza<br />

per via delle dimensioni: Catania non si può<br />

espandere, né si può spostare”.<br />

-Ci risulta che l’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />

Catania ha avviato un rapporto di collaborazione<br />

con i responsabili del porto di<br />

Pozzallo. Ne sa qualcosa?<br />

“E’ possibile, non lo so. Forse questo<br />

succede perché non c’è dialogo con noi.<br />

Catania ha tutto l’interesse a collaborare<br />

con Augusta. Io vorrei sapere chi degli<br />

elementi che compongono l’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />

di Augusta si muoverà per cercare il<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

traffico di cui Augusta ha<br />

bisogno”.<br />

- Non dovrebbe<br />

essere il presidente a<br />

farlo?<br />

“Al posto suo, io sarei<br />

già andato in giro”.<br />

-La magistratura<br />

si sta interessando dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

portuale di<br />

Augusta...<br />

“Se la magistratura<br />

ha deciso d’interessarsi,<br />

penso che andrà fino in<br />

fondo. Speriamo che faccia luce”.<br />

-Negli ambienti pol<strong>it</strong>ici locali si sussurra,<br />

più o meno forte, che lei potrebbe<br />

essere il “manager” operativo dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

portuale d’Augusta, cioè il segretario<br />

generale. Lei, che cosa ne sa?<br />

“Assolutamente niente. Non ho preso<br />

contatti con nessuno!”<br />

-Che idea si è fatto?<br />

“Forse si tratta di “un altro scherzo”<br />

di cattivo gusto? E’ possibile che qualcuno<br />

abbia sussurrato il mio nome? Non lo so”.<br />

-Accetterebbe?<br />

“Prima dovrebbe accadere”.<br />

-Che sentimenti prova sapere che il<br />

suo nome circola ancora?<br />

“Sono lusingato quando circola in ambienti<br />

sani, altrimenti rimango prudente”.<br />

-Che consiglio potrebbe dare all’<br />

attuale Presidente?<br />

“Nessuno. Ai saggi i consigli non<br />

servono e gli ignoranti non sanno come<br />

utilizzarli”.<br />

-Lei parla tanto di comunicazione,<br />

ma che cosa intende esattamente per<br />

comunicazione?<br />

“Saper ascoltare è sinonimo di saper<br />

comunicare. La comunicazione non è qualcosa<br />

di tecnico, di staccato dalla strategia,<br />

dai valori dominanti, dalla ver<strong>it</strong>à interna<br />

dell’impresa. Se così fosse non sarebbe<br />

comunicazione, ma manipolazione. E la<br />

manipolazione, se abilmente condotta, può<br />

dare anche corposi risultati a breve termine,<br />

ma non può certo essere la base di uno<br />

sviluppo sano e duraturo”.<br />

-Che cosa non sanno o ignorano,<br />

secondo lei, i nostri pol<strong>it</strong>ici?<br />

“Credo che i pol<strong>it</strong>ici terr<strong>it</strong>oriali, quelli<br />

che gestiscono il potere da queste parti,<br />

tendono a dimenticare, forse ignorare, che<br />

la pol<strong>it</strong>ica è un bene di tutti e per tutti, e non<br />

un sistema per pochi privilegiati”!<br />

-La sua definizione della pol<strong>it</strong>ica<br />

d’oggi?<br />

“La pol<strong>it</strong>ica locale d’oggi è, secondo<br />

me, una grande fattoria nella quale si<br />

riciclano, si lavano, si nobil<strong>it</strong>ano i più vergognosi<br />

sentimenti”.<br />

5<br />

-Che cosa ha imparato della pol<strong>it</strong>ica?<br />

“Assolutamente nulla, però ho cap<strong>it</strong>o<br />

che in pol<strong>it</strong>ica, in generale, esiste una straordinaria<br />

differenza fra il dire e il fare. Ciò<br />

che ho notato durante l’ultima campagna<br />

elettorale, è stato che i nostri pol<strong>it</strong>ici fanno<br />

tantissima propaganda nefasta e che sanno<br />

esporre molto bene “pomposi” progetti, pur<br />

sapendo che non li potranno mai realizzare.<br />

Ciò che per loro è importante, è il messaggio,<br />

l’effetto delle parole sull’elettore”.<br />

-Quali sono le cose fondamentali<br />

della pol<strong>it</strong>ica?<br />

“Più che in pol<strong>it</strong>ica, purtroppo direi<br />

per alcuni pol<strong>it</strong>ici, sono fondamentali gli<br />

interessi e il clientelismo, per ottenere voti.<br />

Ma per tener insieme un part<strong>it</strong>o, una potenza<br />

pol<strong>it</strong>ica, occorre anche gente di fede. Il cuore<br />

di un part<strong>it</strong>o, quello che resiste a tutti i colpi,<br />

è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da coloro che si sentono parte<br />

integrante di una stessa comun<strong>it</strong>à”.<br />

-Secondo lei, qual è il linguaggio<br />

della pol<strong>it</strong>ica?<br />

“Dovrebbe essere essenzialmente un<br />

linguaggio morale. Ma, i “nostri” pol<strong>it</strong>ici<br />

fanno esattamente l’opposto perché ne<br />

ignorano i due elementi base: la veridic<strong>it</strong>à<br />

e l’imparzial<strong>it</strong>à. Nella pol<strong>it</strong>ica il mondo è<br />

diviso in due, gli amici e i nemici, i buoni<br />

e i cattivi”.<br />

-Allora questo giudizio dipende<br />

dalla malvag<strong>it</strong>à dei nostri pol<strong>it</strong>ici?<br />

Non sono convinto che questo modo di<br />

agire derivi dalla malvag<strong>it</strong>à dei pol<strong>it</strong>ici, ma<br />

piuttosto dal fatto che la pol<strong>it</strong>ica appartiene<br />

alla stessa famiglia della guerra. La guerra<br />

è la pol<strong>it</strong>ica condotta con altri mezzi, come<br />

diceva qualcuno”.<br />

-In conclusione, che cosa augura alla<br />

c<strong>it</strong>tadinanza di Augusta e ai siciliani?<br />

“Mi auguro, o meglio auguro alla<br />

nostra c<strong>it</strong>tà e alla Sicilia, che apra le “porte”<br />

alle persone vive, creative, diverse,<br />

oneste, ancora nascoste negli antri della<br />

società, es<strong>it</strong>anti e incomprese, che possano<br />

emergere, aprirsi la strada, ciascuna nel<br />

proprio settore. Nell’imprend<strong>it</strong>oria e nella<br />

pol<strong>it</strong>ica. Mi auguro di veder sbucare, da<br />

ogni parte, gente pul<strong>it</strong>a, ottimista, forte,<br />

entusiasta, allegra e piena di speranza.<br />

Gente che sa inventare, creare, e costruire.<br />

Che si proietta avanti senza portarsi<br />

addosso l’inimicizia del passato e delle<br />

manipolazioni pol<strong>it</strong>iche. Che ci dimostri<br />

che molte delle nostre angosce sono solo<br />

fantasmi, e che non esistono difficoltà che<br />

non possano essere vinte quando si è liberi<br />

come il vento e non si ha paura.


6<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Radiografia del porto di Augusta<br />

Per quasi un lustro, il cap<strong>it</strong>ano<br />

di vascello Giuseppe Lo Iacono<br />

ha comandato il porto di Augusta,<br />

non senza contrasti, affrontando con<br />

piglio deciso molti problemi, fra cui<br />

quello dell’inquinamento. Poiché il porto<br />

di Augusta è uno dei più importanti<br />

d’ Italia, abbiamo voluto intervistare il<br />

comandante Lo Iacono, prima del suo<br />

congedo.<br />

_ Lei ha parlato di confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à<br />

a propos<strong>it</strong>o del nostro porto. Di che<br />

si tratta?<br />

“Sì. Ci sono molti interessi contrastanti<br />

in questo porto e molti servizi,<br />

secondo me, avrebbero potuto essere<br />

gest<strong>it</strong>i per una migliore economia del<br />

porto e degli utenti se molte di queste<br />

d<strong>it</strong>te si fossero consorziate fra di loro.<br />

Per alcuni di questi servizi - come quello<br />

di antinquinamento - noi qua abbiamo<br />

avuto in passato (lei lo ricorderà) lotte<br />

Intervista all’ex comandante Giuseppe Lo Iacono<br />

Una severa analisi di vent’anni fa ancora oggi attuale<br />

Sottolineata l’indispensabil<strong>it</strong>à del porto commerciale<br />

intestine fra quattro o cinque d<strong>it</strong>te con<br />

scontri terribili, arresti di personaggi<br />

più o meno noti. Gli stessi scontri<br />

continuano a ripetersi anche col disinquinamento<br />

meccanico. Questa<br />

confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à scatena, dunque, guerre<br />

nelle quali il comandante del porto, la<br />

cap<strong>it</strong>aneria si trova, volente o nolente, al<br />

centro. L’ultima guerra è scatur<strong>it</strong>a dalla<br />

denunzia fatta alla locale pretura retta<br />

ancora dal giudice Condorelli, magistrato<br />

molto attento, devo dire, e di cui oggi<br />

si sente davvero la mancanza. Il giudice<br />

m’aveva dato incarico d’indagare e il<br />

nostro lavoro è stato fatto, sotto le direttive<br />

del magistrato, in stretta aderenza<br />

alla legge. Ma questo, evidentemente,<br />

è andato sui piedi di qualcuno che ha<br />

spettato che il magistrato se ne andasse<br />

per tornare alla carica e ha ottenuto il<br />

mio allontanamento da Augusta”.<br />

- Lei, dunque, non aveva inten-<br />

Documento<br />

zione di trasferirsi?<br />

“No, assolutamente. Ho cercato<br />

anzi di resistere; ho chiesto la proroga<br />

del mio trasferimento. M’è stato risposto<br />

che non era possibile per esigenze di servizio<br />

che r<strong>it</strong>engo non sussistono, perché<br />

il porto di Trapani, dove sono destinato,<br />

è da otto mesi senza comandante t<strong>it</strong>olare.<br />

Il cap<strong>it</strong>ano di fregata che lo regge<br />

avrebbe potuto benissimo restare in<br />

carica per almeno ancora quattro mesi,<br />

col vantaggio, per lui, d’acquistare un<br />

anno di comando”.<br />

- Dunque, questo personaggio,<br />

o questi personaggi sono così potenti<br />

che sono riusc<strong>it</strong>i a provocare il suo<br />

trasferimento?<br />

“Indubbiamente. Devo, però,<br />

aggiungere che il Ministero ha potuto<br />

trasferirmi a cuor leggero perché avevo<br />

raggiunto un grado superiore a quello<br />

previsto per il porto di Augusta.<br />

E’ questo un altro punctum dolens<br />

per il quale accuso esplic<strong>it</strong>amente la<br />

classe mar<strong>it</strong>tima augustana. E non parlo,<br />

ovviamente, per me, come persona, ma<br />

per il prestigio del porto.<br />

Lei consideri che in Italia ci sono<br />

porti di gran lunga inferiori a quello<br />

di Augusta come grandezza e come<br />

traffico. Nella stessa Trapani le navi<br />

più grosse che entrano dislocano 5.000<br />

tonnellate, mentre qui entrano navi da<br />

ben 600mila tonnellate - e Trapani ha in<br />

tabella un cap<strong>it</strong>ano di vascello comandante,<br />

come ce l’ha Reggio Calabria<br />

dove arriva semplicemente il Malta


Documento<br />

Express che pure ha difficoltà per entrare.<br />

Ora, io dico, una volta tanto che<br />

Augusta - e succede per la prima volta<br />

nella storia - ha avuto un cap<strong>it</strong>ano di<br />

vascello, ci fosse stata una persona che<br />

si fosse battuta per conservare il cap<strong>it</strong>ano<br />

di vascello! Il porto, che è quello<br />

che dà la v<strong>it</strong>a alle industrie, è quindi<br />

tenuto dal ceto mar<strong>it</strong>timo augustano in<br />

second’ordine, perché Augusta mar<strong>it</strong>tima<br />

vede prevalentemente la Marina<br />

Mil<strong>it</strong>are. Il Ministero applicando, perciò,<br />

strettamente alla lettera la tabella<br />

che prevede un cap<strong>it</strong>ano di fregata, in<br />

buona sostanza, mi dice: tu te ne devi<br />

andare perché sei cap<strong>it</strong>ano di vascello.<br />

Però anche quest‘affermazione può<br />

essere benissimo confutata dal fatto<br />

che, essendo stato promosso nell’82, ed<br />

essendo rimasto, vuol dire che, adesso,<br />

il mio movimento è movimento pol<strong>it</strong>ico,<br />

voluto da una certa organizzazione<br />

perché ho dato fastidio, dato che ho<br />

cercato di applicare la legge. Altrimenti,<br />

avrei dovuto essere trasfer<strong>it</strong>o già da<br />

tempo, se fosse stato solo una questione<br />

di grado”.<br />

- Quindi, Lei ha rotto le scatole.<br />

“Si, Lei lo ha detto chiaramente.<br />

- Esattamente, quali sono i<br />

disservizi creati da questa organizzazione<br />

(o disorganizzazione) cui Lei ha<br />

rotto le scatole?<br />

“Io ho cercato di rompere dei mo-<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

nopoli esistenti da molto tempo. Sono e<br />

sarò sempre convinto che la concorrenza<br />

migliora il servizio. Il monopolio non<br />

può che essere peggiorativo sia come<br />

qual<strong>it</strong>à del lavoro, sia come tariffe sia<br />

come remunerazione. Quando s’è parlato<br />

d’ist<strong>it</strong>uire servizi obbligatori, previsti<br />

per legge, per i porti petroliferi, ho dato<br />

avvio a un’istruttoria allargandola a<br />

più d<strong>it</strong>te nell’intento sempre di creare<br />

un miglioramento del servizio. Quella<br />

d<strong>it</strong>ta che aveva il monopolio s’è sent<strong>it</strong>a<br />

lesa nei suoi interessi e m’ha dichiarato<br />

guerra. Ho resist<strong>it</strong>o tranquillamente<br />

perché convinto d’essere dal lato della<br />

ragione, in ciò sempre sostenuto dal<br />

giudice Condorelli (con cui sempre mi<br />

consultavo). Malgrado tutti gli sforzi,<br />

però, ora il comandante del porto esce<br />

sconf<strong>it</strong>to”.<br />

- Qual è allora l’autonomia<br />

d’un comandante del porto?<br />

“Entriamo qui nel campo delle<br />

concessioni demaniali. Ce ne sono di<br />

diversi tipi: a seconda dell’importanza,<br />

della durata e delle opere che s’intendono<br />

realizzare sulla concessione, le<br />

licenze vengono rilasciate o dal capo del<br />

compartimento mar<strong>it</strong>timo o dal direttore<br />

mar<strong>it</strong>timo o dal Ministero. Le licenze<br />

di cui si parla sono strettamente di<br />

competenza del comandante del porto.<br />

Però contro queste licenze è ammesso<br />

il ricorso gerarchico al ministero della<br />

7<br />

“Sì: è il servizio di prevenzione<br />

antinquinamento. Una d<strong>it</strong>ta che r<strong>it</strong>eneva<br />

d’essere t<strong>it</strong>olare di questo servizio,<br />

perché in passato aveva svolto attiv<strong>it</strong>à<br />

analoghe (non uguali), ha fatto ricorso<br />

prima al TAR e successivamente, pendente<br />

ancora il gravame amministrativo,<br />

ha proposto appello gerarchico al<br />

ministero della Marina Mercantile che<br />

lo ha accolto. Non sta a me dire chi ha<br />

torto e chi ha ragione. Dico che c’è una<br />

confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à che tende ad aumentare. A<br />

questa d<strong>it</strong>ta, che aveva, a giudizio mio<br />

e del giudice Condorelli, commesso infrazioni,<br />

nel senso che non aveva tenuto<br />

fede agl’impegni contrattuali (venendo<br />

meno ad alcune clausole previste dalla<br />

concessione per il disinquinamento<br />

meccanico) ho dichiarato decaduta la<br />

concessione e l’ho data a un’altra che da<br />

tempo era in area di attesa, per garantire<br />

il disinquinamento meccanico del porto,<br />

visto che quella aveva distratto alcuni<br />

mezzi destinati al disinquinamento.<br />

Ma, ancora una volta, il Ministero - su<br />

ricorso di “quella” d<strong>it</strong>ta, ha annullato la<br />

seconda concessione”.<br />

- Questa cofl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à comporta<br />

risultati negativi sul piano del disinquinamento?<br />

“Io sono qua dall’ottobre del ‘79 e,<br />

grazie a Dio, non abbiamo avuto grossi<br />

inquinamenti; perciò, non posso dire -<br />

non avendolo potuto sperimentare - se<br />

i mezzi di questa d<strong>it</strong>ta siano da soli<br />

sufficienti o se è necessario che ci siano<br />

altri mezzi. Posso dire che in occasione<br />

dell’inquinamento del luglio dell’80 o<br />

‘81 (non ricordo bene) di tutta la costa<br />

orientale della Sicilia, c’è stato un momento<br />

in cui la direzione delle operazioni<br />

è passata al sottoscr<strong>it</strong>to e abbiamo<br />

dovuto impiegare mezzi privati perché si<br />

trattava d’operare in alto mare e quelli<br />

di qua sono, in genere, mezzi portuali.<br />

Se vuole, però, un giudizio personale,<br />

posso dire che i mezzi che ci sono ad<br />

Augusta sono insufficienti”.<br />

- Per quanto riguarda l’applicazione<br />

della cosiddetta legge in difesa<br />

del mare, del dicembre ‘82, cosa può<br />

dire?<br />

“Recentemente, un funzionario<br />

del Ministero della Marina Mercantile,<br />

in una pubblica riunione alla Camera<br />

di Commercio di Siracusa, ha detto<br />

che la legge in difesa del mare, per le<br />

molteplici implicazioni che comporta,<br />

per la molteplic<strong>it</strong>à degli enti che sono<br />

chiamati a intervenire, r<strong>it</strong>arda a decolarre,<br />

anche perché è previsto un notevole<br />

impiego di mezzi e di personale di là<br />

da venire. In ogni caso, Augusta è fuori


8 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Documento<br />

dalle previsioni della legge che prevede<br />

centri operativi per ogni regione. Se in<br />

passato s’era pensato ad Augusta come<br />

centro in quanto porto petrolifero fra i<br />

più importanti d’Italia, in un secondo<br />

tempo - non so in base a quale valutazione,<br />

se di ordine tecnico o pol<strong>it</strong>ico<br />

- il centro è stato destinato a Catania.<br />

La legge prevede che in questo centro<br />

debba esserci un certo numero di mezzi<br />

e persone con vari comp<strong>it</strong>i, ma sino a<br />

oggi nulla è stato realizzato. Perciò, il<br />

disinquinamento del mare terr<strong>it</strong>oriale,<br />

delle coste e dei porti è affrontato ancora<br />

in base e sulla scorta dei piani di emergenza<br />

locali che ogni cap<strong>it</strong>aneria ha fatto<br />

per conto proprio, rimanendo sempre<br />

di competenza dell’autor<strong>it</strong>à centrale un<br />

eventuale intervento qualora ci sia un<br />

caso di emergenza nazionale”.<br />

- Lei ha detto che il nostro è uno<br />

dei porti più importanti d’Italia.<br />

“Sì, lo confermo”.<br />

- Ma la s<strong>it</strong>uazione di crisi<br />

in atto potrebbe far decadere<br />

il nostro porto. Che ne è<br />

del porto commerciale che<br />

Lei stesso, in un’intervista<br />

rilasciatami qualche anno fa,<br />

giudicò indispensabile?<br />

“Augusta è il 1° porto<br />

petrolifero d’Italia e sta fra il<br />

3° e 4° posto nella graduatoria<br />

complessiva come numero<br />

di navi e merci movimentate.<br />

Devo aggiungere che di questa<br />

crisi, europea, se non addir<strong>it</strong>tura<br />

mondiale, il porto di Augusta è<br />

quello che, forse, ha risent<strong>it</strong>o<br />

meno in Italia. Qua, a fronte<br />

d’una leggera flessione che<br />

c’era stata verso la fine dell’83,<br />

c’è stata una ripresa nei primi<br />

mesi dell’84 e il traffico, bene o male,<br />

abbiamo cercato di difenderlo”.<br />

- Lo scorso 15 maggio c’è stato<br />

uno sciopero c<strong>it</strong>tadino per rivendicare<br />

la costruzione delle piattaforme petrolifere<br />

a Punta Cugno...<br />

“Non ha a che fare col traffico”.<br />

- Certamente ha a che fare col<br />

problema dell’occupazione.<br />

“Certo. Rifacendoci a quella che<br />

è la s<strong>it</strong>uazione attuale del porto di<br />

Augusta, porto a senso unico, il giorno<br />

in cui dovessero entrare in crisi le raffinerie<br />

- i paesi del Terzo Mondo prima<br />

esportavano greggio per importare prodotti<br />

fin<strong>it</strong>i - Augusta vedrebbe decadere<br />

molto la sua potenzial<strong>it</strong>à di lavoro. A<br />

parte il porto commerciale, che pare<br />

una realtà, perché i lavori vanno avanti<br />

abbastanza sollec<strong>it</strong>amente, in questi ul-<br />

timi tempi abbiamo avuto la possibil<strong>it</strong>à<br />

di far realizzare qui ad Augusta da una<br />

grossa azienda nazionale, facente parte<br />

del gruppo IRI, delle grosse piattaforme<br />

petrolifere che dovrebbero essere - almeno<br />

le prime due - a sostegno dei pozzi<br />

petroliferi di Ragusa. La costruzione<br />

di queste piattaforme dovrebbe essere<br />

realizzata nelle adiacenze del pontile<br />

consortile, nella parte a terra che io,<br />

passando sopra a molte incombenze<br />

burocratiche, che avrebbero di gran<br />

lunga r<strong>it</strong>ardato questa possibil<strong>it</strong>à per<br />

Augusta, ho dato provvisoriamente in<br />

uso come depos<strong>it</strong>o di materiale a un raggruppamento<br />

di d<strong>it</strong>te. E questo perché<br />

la Montedison - che ha band<strong>it</strong>o la gara<br />

per la realizzazione di queste piattaforme<br />

- chiedeva ai vari concorrenti che<br />

dimostrassero d’avere la disponibil<strong>it</strong>à<br />

d’un’area in zona portuale. Alla fine,<br />

la lotta fra i vari concorrenti di varia<br />

nazional<strong>it</strong>à (americani, olandesi, portoghesi,<br />

inglesi, tedeschi e, naturalmente,<br />

<strong>it</strong>aliani) s’è ridotta fra due raggruppamenti<br />

<strong>it</strong>aliani: uno che fa capo alla Cimi-<br />

Montubi (quella che dovrebbe costruire<br />

ad Augusta) cui ho dato la disponibil<strong>it</strong>à<br />

dell’area di cui ho fatto cenno; l’altro<br />

fa capo alla Belleli che si fa forte di un<br />

couso di aree portuali dell’Italsider di<br />

Taranto. Mi auguro nell’interesse del<br />

nostro porto che Augusta possa spuntarla<br />

perché l’eventuale realizzazione<br />

delle piattaforme comporterebbe un<br />

lavoro, a detta degli esperti, da due a<br />

tre anni, per 1500 o addir<strong>it</strong>tura 3000<br />

persone. E questo dovrebbe essere uno<br />

sfogo nel caso andasse in crisi l’industria<br />

petrolifera. Per quanto riguarda<br />

il porto commerciale, come ho detto<br />

prima, continua regolarmente, anche se<br />

con un po’ di r<strong>it</strong>ardo. Questi r<strong>it</strong>ardi sono<br />

stati causati dalla ristrutturazione in fase<br />

progettuale delle banchine per il loro<br />

allineamento alla legge antisismica e da<br />

intralci burocratici di cui non conosco<br />

bene la natura”.<br />

- Augusta sta al centro fra Siracusa<br />

e Catania. Dal punto di vista<br />

commerciale, il nostro porto può<br />

conciliarsi con quello di Catania, a vocazione<br />

commerciale, e con quello di<br />

Siracusa, prevalentemente turistico?<br />

“Penso di sì. Ciò che ha maggiormente<br />

contribu<strong>it</strong>o a far soffrire il<br />

porto di Augusta è stata la mancanza<br />

d’una classe pol<strong>it</strong>ica adeguata, che<br />

abbia saputo sostenere gl’interessi del<br />

porto, mentre sappiamo che Siracusa<br />

e Catania hanno classi pol<strong>it</strong>iche che<br />

fanno gl’interessi dei rispettivi porti.<br />

Per quanto riguarda il porto industriale,<br />

Augusta vive a sé stante come stella di<br />

prima grandezza e Catania non la può<br />

offuscare assolutamente perché non ha<br />

nulla; Siracusa s’è fatta molto avanti col<br />

pontileu ISAB, ma è sempre lim<strong>it</strong>ata a<br />

una industria, mentre qui ce ne sono tre<br />

più un depos<strong>it</strong>o costiero. Per quanto riguarda<br />

il porto commerciale, ho fondati<br />

dubbi. Non so se quando è stato ideato<br />

questo porto commerciale è stata fatta a<br />

monte un’indagine di mercato su quello<br />

che può essere lo sviluppo d’un porto<br />

commerciale, ove si consideri che quello<br />

di Catania è un porto commerciale quasi<br />

vuoto. A me è stato detto che l’asse<br />

viario, notevolissimo intorno a questo<br />

nostro porto, favorisce molto più il trasporto<br />

di merci fra il porto di Augusta<br />

e la zona industriale di Catania che<br />

non fra questa zona e lo stesso porto di<br />

Catania. Non so, tuttavia, se solo questo


Documento<br />

può determinare la costruzione di<br />

un porto. Ne ho sent<strong>it</strong>e tante. Ho<br />

sent<strong>it</strong>o parlare di Augusta come<br />

terminale carbonifero, laddove<br />

si sa benissimo che il terminale<br />

carbonifero del Sud dovrebbe<br />

essere Gioia Tauro, e, d’altro<br />

canto, mi sembra poco pratico<br />

fare un terminale carbonifero in<br />

Sicilia dove abbiamo la strettoia<br />

dello stretto di Messina, ammesso<br />

che non si voglia fare - com’è<br />

stato ventilato - lo smistamento<br />

di piccole navi di cabotaggio<br />

nazionale. Dello stesso pontile<br />

consortile, che attualmente è in<br />

fase di affidamento a una delle<br />

molteplici d<strong>it</strong>te (quattordici<br />

contendenti) è previsto che due<br />

dei sei accosti petroliferi siano<br />

trasformati in accosti carboniferi.<br />

Questo discorso sul carbone, che<br />

si continua a fare con insistenza,<br />

potrebbe forse essere uno sbocco<br />

per il porto commerciale di Augusta.<br />

Si parla anche di derrate alimentari, di<br />

navi traghetto porta containers. Non so<br />

quanto questo sia possibile perché manca<br />

qualunque esperienza e qualunque<br />

precedente”.<br />

- Se, come appare prevedibile, ci<br />

sarà la crisi delle raffinerie, se non a<br />

breve scadenza, a lungo termine, un<br />

porto del genere che, grazie ai suoi<br />

meravigliosi fondali, può osp<strong>it</strong>are<br />

- come Lei ha ricordato - navi da seicentomila<br />

tonnellate, che futuro può<br />

avere se non c’è lo sbocco del porto<br />

commerciale?<br />

“Anz<strong>it</strong>utto, per quanto riguarda le<br />

navi da seicentomila tonnellate, il riferimento<br />

è al superpontile Montedison.<br />

Il porto commerciale non potrà avere<br />

questi fondali, ma avrà fondali che si<br />

aggirano intorno ai dodici metri. Ma già<br />

dodici metri sono ottimi fondali. Io vedrei,<br />

per esempio, molto bene un porto<br />

passeggeri. Poiché Augusta è collegata<br />

molto bene a Siracusa e a Catania, qui<br />

potrebbero attraccare navi da crociera.<br />

Ne ho esperienza col porto di Civ<strong>it</strong>avecchia<br />

che, almeno nella buona stagione,<br />

da aprile a ottobre, vive con le navi<br />

passeggeri e da crociera che portano le<br />

persone a Roma e nel Lazio. So di navi<br />

passeggeri che vanno a Siracusa ma non<br />

possono attraccare perché hanno pescaggi<br />

e banchine con molte lim<strong>it</strong>azioni”.<br />

- Dunque, secondo Lei c’è un<br />

futuro per il porto di Augusta.<br />

“Sì, sì, indubbiamente. Sono ottimista<br />

e penso che il porto possa inserirsi<br />

fra Catania e Siracusa”.<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

- Non sarebbe auspicabile la<br />

creazione d’un ente-porto come a<br />

Palermo e Civ<strong>it</strong>avecchia?<br />

“Sono assolutamente contrario.<br />

Sono grossi carrozzoni burocratici che<br />

servono a sperperare i soldi dello Stato.<br />

Il porto di Trieste, negli anni prima<br />

della creazione dei Magazzini Generali,<br />

retto solo dalla cap<strong>it</strong>aneria funzionava<br />

benissimo. Adesso funziona lo stesso,<br />

solo che adesso ha seimila dipendenti<br />

con notevole aggravio di spesa e con un<br />

defic<strong>it</strong> spaventoso. Il consorzio, in effetti,<br />

egoisticamente, riduce buona parte<br />

del lavoro forse più pesante (i consorzi<br />

si occupano degli accosti, del demanio<br />

portuale, del lavoro portuale, dell’avviamento<br />

al lavoro, della direzione delle<br />

compagnie portuali); però dico che se<br />

si può potenziare gli uffici mar<strong>it</strong>timi<br />

con un po’ più di personale, il servizio<br />

può essere svolto ancora meglio e, per<br />

di più, da persone che non scioperano,<br />

non soggette a pressioni pol<strong>it</strong>iche, che<br />

fanno - anche se non sta a me giudicare<br />

- sino in fondo il proprio dovere. La<br />

presenza dei consorzi comporta anche<br />

un antagonismo, pur senza volerlo.<br />

Praticamente, si vengono a trovare due<br />

galli in un pollaio: il presidente del porto<br />

e l’autor<strong>it</strong>à mar<strong>it</strong>tima”.<br />

- Cos’ha significato per Lei comandare<br />

il porto di Augusta?<br />

“Dal punto di vista dell’esperienza<br />

professionale, è stato interessantissimo e<br />

utilissimo. Senza tema di falsa modestia,<br />

posso dire che comandare il porto di<br />

Augusta fa le ossa veramente. Chi ha<br />

fatto un comando nel porto di Augusta,<br />

è in grado di comandare qualunque<br />

9<br />

porto d’Italia, per la<br />

molteplic<strong>it</strong>à degli aspetti che Augusta<br />

presenta e l’immediatezza che spesso la<br />

soluzione di alcuni problemi comporta<br />

(tenendo presenti tutti i rischi cui si va<br />

incontro). Un po’ deludente l’esperienza<br />

della collaborazione col ceto mar<strong>it</strong>timo<br />

interessato. Coi rappresentanti di questo<br />

ceto avevo avviato riunioni mensili<br />

pomeridiane durante le quali doveva<br />

dirci la ver<strong>it</strong>à in faccia. Quelle cose che,<br />

spesso, mugugnano alle spalle, avrei<br />

voluto che si dicessero chiaramente e<br />

principalmente nell’interesse del porto.<br />

Queste riunioni hanno avuto v<strong>it</strong>a breve:<br />

si sono esaur<strong>it</strong>e per mancanza di persone.<br />

A queste riunioni intervenivano i<br />

rimorchiatori, i piloti, gli ormeggiatori,<br />

i barcaioli, i chimici del porto, i rappresentanti<br />

delle industrie, gli agenti<br />

mar<strong>it</strong>timi raccomandatari, insomma tutte<br />

quelle organizzazioni che hanno interesse<br />

nel porto e fanno vivere un sacco di<br />

gente. Spesso ci sono incomprensioni<br />

fra dogana e agenti mar<strong>it</strong>timi, fra piloti e<br />

rimorchiatori e, allora, uno scrive contro<br />

l’altro. Per ovviare a questo, pensavo<br />

che incontrandoci e vedendoci, si poteva<br />

discutere di queste cose apertamente e<br />

lealmente”.<br />

- E invece?<br />

“E invece, dopo tre o quattro<br />

riunioni, mi sono trovato a essere solo<br />

io, il capo pilota e, mi pare, gli ormeggiatori”.<br />

- Come lo spiega?<br />

“Non vorrei dire una cosa grossa<br />

per non offendere, ma ho l’impressione<br />

che ad Augusta non ci sia una<br />

mental<strong>it</strong>à mercantile. Questo è un mio


10<br />

timore fondato. Ripeto. Mi pare che la<br />

mental<strong>it</strong>à mercantile sia completamente<br />

assente rispetto a quello che è l’interesse<br />

comune, generale. Ho l’impressione che<br />

spesso si guardi troppo all’interesse<br />

personale che magari fa ottenere 10<br />

e non si guardi all’interesse generale<br />

che magari farà avere 9, ma a maggior<br />

beneficio del porto.<br />

Io non so spiegarmi, per esempio,<br />

come mai il 1° porto petrolifero d’Italia<br />

non abbia una sua rivista, quando Trapani<br />

ha un suo giornaletto. E a Trapani<br />

arrivano quelle poche navi passeggeri<br />

che la collegano con le isole. E basta”.<br />

- E’ probabile che questo disinteresse<br />

sia stato provocato anche<br />

dal fatto che non c’è mai stato un<br />

assessore o delegato comunale per i<br />

problemi del porto.<br />

“Non c’è dubbio. Ho visto che alla<br />

Camera di Commercio di Trapani c’è<br />

una sezione mar<strong>it</strong>tima, formata da operatori<br />

portuali e dallo stesso comando<br />

della cap<strong>it</strong>aneria di porto, che affronta<br />

i problemi e che ogni anno indìce una<br />

manifestazione, “Trapani mare” (giunta<br />

oggi all’VIII edizione), nella quale, alla<br />

presenza di parlamentari regionali e nazionali,<br />

di autor<strong>it</strong>à di tutte le tendenze e<br />

Durerà cinque anni (a meno di<br />

un colpo di scena in <strong>it</strong>inere)<br />

il mandato dell’Autor<strong>it</strong>à portuale<br />

di Augusta, presieduta da Giuseppe<br />

Spanò, designato dal ministro<br />

Lunardi, d’intesa con il presidente della<br />

nostra regione, Cuffàro. E proprio<br />

quest’ultimo è la persona di maggior<br />

peso, dal punto di vista ist<strong>it</strong>uzionale,<br />

che fa parte di dir<strong>it</strong>to dell’Autor<strong>it</strong>à<br />

con altri otto rappresentanti dei vari<br />

enti pubblici, che sono: il comandante<br />

della cap<strong>it</strong>aneria di porto, attualmente<br />

Gaetano Martinez, cui spetta, per<br />

legge, la carica di vicepresidente,<br />

il presidente della Provincia regionale,<br />

Bruno Marziano, i sindaci di<br />

Augusta, Priolo e Melilli, rispettivamente<br />

Massimo Carrubba, Massimo Topi<br />

e Giuseppe Sorbello, il dirigente della<br />

dogana, Biagio De Luca, il dirigente del<br />

Genio civile opere mar<strong>it</strong>time, Lorenze<br />

Ceraulo, il presidente della Camera di<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

dei vari settori, si discutono i problemi<br />

del porto, susc<strong>it</strong>ando un interesse enorme.<br />

Augusta, invece, langue”.<br />

- Questo perché Augusta non è<br />

capoluogo di provincia e perché - diciamolo<br />

pure - la pol<strong>it</strong>ica augustana<br />

la si decide a Siracusa.<br />

“Dovrebbero essere gli augustani<br />

a sentirsi orgogliosi del loro porto. Al<br />

di là della mia disavventura personale,<br />

Augusta mer<strong>it</strong>a il cap<strong>it</strong>ano di vascello,<br />

non perché sia più competente, ma perché<br />

Augusta, che è di gran lunga il porto<br />

più importante della costa orientale,<br />

non può stare sotto quello di Messina,<br />

Catania o Siracusa. Gli augustani dovrebbero<br />

eleggere al Parlamento o alla<br />

Regione una figura rappresentativa che<br />

possa bene interpretare gli interessi e le<br />

aspettative di questo porto. Ma questo è<br />

un discorso che non sta a me fare”.<br />

- Per quanto riguarda la pesca<br />

nel porto, in passato sono stati<br />

arrestati pescatori abusivi. Cap<strong>it</strong>a<br />

ancora?<br />

“Spesso si dà la caccia alle streghe.<br />

Molti segnalano che c’è uno che sta<br />

pescando. Posso dire che, dietro sperimentazioni<br />

effettuate dal veterinario<br />

comunale e dall’Ist<strong>it</strong>uto zooprofilattico<br />

Commercio, Ugo Colajanni. Sei componenti<br />

sono stati dalle varie associazioni<br />

di categoria. Sono: Pierantonio<br />

Cafiero (Armatori), Mimmo Tringali<br />

(Industriali), Domenico Romeo (Agenti<br />

mar<strong>it</strong>timi), Gaetano Luca (Imprend<strong>it</strong>ori),<br />

Salvatore P<strong>it</strong>ruzzello (Spedizionieri<br />

di Palermo, è stato concesso a vecchi<br />

pescatori di pescare, con le nasse, in<br />

punti ben precisi del porto, i granchi che<br />

poi vengono usati per la pesca dei polipi.<br />

Le analisi hanno accertato che questo<br />

tipo di granchi sono commestibili, ma<br />

poiché non vengono mangiati, ma servono<br />

solo come esca, è stata autorizzata<br />

solo questo tipo di pesca”.<br />

- Cap<strong>it</strong>a che ci siano petroliere<br />

che scaricano per pulire le tanche?<br />

“Nel porto, da parecchio tempo,<br />

non abbiamo inquinamento. Anzi, le<br />

acque del porto stanno r<strong>it</strong>ornando azzurre.<br />

Da circa sei mesi, il porto è, quasi<br />

giornalmente, frequentato dai delfini”.<br />

- Questa è una bella notizia.<br />

“Sì. Durante un avvistamento qua<br />

di fronte alla cap<strong>it</strong>aneria, ne abbiamo<br />

contato dodici. E’ stato uno spettacolo.<br />

Questo vuol dire che il porto è pul<strong>it</strong>o”.<br />

Quest’intervista è stata pubblicata<br />

in versione non integrale sul numero di<br />

gennaio 1985 di Prospettive Siracusa,<br />

rivista della Camera di Commercio di<br />

Siracusa.<br />

UN’AFFOLLATA AUTORITÀ PORTUALE<br />

Porto<br />

doganali);gli autotrasportatori<br />

non hanno designato ancora il<br />

loro rappresentante. Altri sei<br />

componenti sono stati nominati<br />

direttamente da Giuseppe<br />

Spanò, il quale non ha fatto<br />

altro che prendere atto del<br />

risultato delle votazioni cui<br />

sono stati chiamati i lavoratori<br />

delle imprese portuali.<br />

Sono risultati eletti: Alfio<br />

Fazio, Carlo Fazio, Filadelfo<br />

Fazio, Salvatore Gianino,<br />

Antonio Pompeano e Nando<br />

Toscano.<br />

Non fa ancora parte di<br />

quest’imponente com<strong>it</strong>ato<br />

che cost<strong>it</strong>uisce l’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />

Augusta il segretario generale, che, su<br />

indicazione dello stesso presidente Spanò,<br />

dovrebbe essere scelto tra persone di<br />

“massima e comprovata” professional<strong>it</strong>à<br />

nei settori dell’economia portuale e dei<br />

trasporti


ESCLUSIVO<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

I NUOVI COMPENSI<br />

AGLI AMMINISTRATORI<br />

Palazzo S. Biagio, sede del Consiglio<br />

comunale<br />

Lunedì 19 gennaio il presidente del<br />

Movimento per i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadi<br />

ni, Nuccio Romanello, s’è incontrato<br />

con il sindaco Carrubba, forte<br />

della petizione sottoscr<strong>it</strong>ta da ben<br />

2.200 c<strong>it</strong>tadini, per chiedere alla civica<br />

amministrazione il rimborso a tutti<br />

gli augustani che, attraverso il canone<br />

dell’acqua, hanno pagato un servizio<br />

non ricevuto: quello della depurazione<br />

dell’acqua stessa: “ln questa s<strong>it</strong>uazione<br />

si trovano altri dieci comuni della nostra<br />

provincia” ha detto Romanello - “anzi,<br />

fino a poco tempo fa erano undici, ma da<br />

quando i1 comune di Sortino s’è dotato<br />

del depuratore, il servizio viene svolto.<br />

A ogni c<strong>it</strong>tadino occorrerebbe rimborsare<br />

circa 407 euro,. dal 1999 a oggi,<br />

da quando, cioè, il canone dell’acqua<br />

è stato convert<strong>it</strong>o in tariffa nella quale<br />

era compresa l’Iva”. In questo caso, ha<br />

COMUNALI<br />

Una delle ultime deliberazioni del<br />

2003 dell’attuale amministrazio<br />

ne comunale, presieduta dal sindaco<br />

Massimo Carrubba, ha riguardato<br />

l’aumento delle indenn<strong>it</strong>à di carica per<br />

i componenti della stessa Giunta, del<br />

presidente e del vice del consiglio comunale<br />

e dei presidenti dei consigli di<br />

quartiere. Ecco di segu<strong>it</strong>o i compensi<br />

(che, ovviamente, si sommano agl’intro<strong>it</strong>i<br />

che ciascuno di loro percepisce<br />

sotto altra forma: stipendio, pensione,<br />

attiv<strong>it</strong>à libero-professionale):<br />

Sindaco4.157,48 euro<br />

V. sindaco2.286,62 “<br />

Assessore, Presidente del<br />

Consiglio comunale 1.870,87 euro<br />

Presidente del Consiglio<br />

di Quartiere 1.496,70 “<br />

Vice presidente<br />

del Consiglio comunale 1.403,15 “<br />

spiegato Romanello, il c<strong>it</strong>tadino può<br />

benissimo non pagare se il servizio non<br />

viene effettivamente erogato, com’è,<br />

appunto, ad Augusta e negli altri nove<br />

comuni della provincia per mancanza<br />

del depuratore.<br />

“E’ vero che c’è una legge che<br />

impone il pagamento d’una quota per<br />

la depurazione anche in assenza di<br />

depuratore, ma, parte il fatto che tali<br />

somme dovevano appunto servire per<br />

la costruzione del depuratore, ripeto se<br />

il canone viene mutato in tariffa e viene<br />

incamerata l’Iva, cioè il valore aggiunto<br />

su un servizio che non c’è; allora i<br />

c<strong>it</strong>tadini hanno dir<strong>it</strong>to a non pagare e a<br />

farsi rimborsare quanto versato dal 1999<br />

al 2003” ha chiar<strong>it</strong>o Romanello, che<br />

della spinosa problematica ha invest<strong>it</strong>o<br />

La settecentesca facciata del Municipio<br />

Il Movimento per i dir<strong>it</strong>ti dei c<strong>it</strong>tadini in prima linea per questa battaglia<br />

Bollette dell’acqua: a quando il rimborso?<br />

11<br />

i parlamentari del nostro collegio: Pippo<br />

Gianni, deputato nazionale, e Antonio<br />

Rotondo, senatore della Repubblica. A<br />

dire di Romanello se il rimborso non<br />

verrà fatto in tempi rapidi, la questione<br />

potrebbe addir<strong>it</strong>tura rivestire un risvolto<br />

penale, giacché per legge le somme relative<br />

a quel pagamento non potevano<br />

che essere accantonate per la costruzione<br />

del depuratore. Nel frattempo,<br />

in assenza del depuratore, nelle nuove<br />

bollette la somma relativa dovrebbe<br />

essere cancellata. La farà l’Ausonia<br />

servizi di Palermo che cura l’appalto di<br />

riscossione?<br />

Diletta Càsole


12 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Quartieri<br />

Il fenomeno ricorrente dell’acqua alta<br />

E dove siamo, a Venezia?<br />

Se Siracusa piange per il recente<br />

nubifragio, Augusta non ride. Nel<br />

la c<strong>it</strong>tà federiciana, oltre alle violenti<br />

piogge comuni a tutta la Sicilia<br />

orientale, bisogna aggiungere la violenta<br />

mareggiata che ha letteralmente travolto<br />

il Lungomare Rossini, il Lungomare<br />

Granatello e Via delle Saline, arterie<br />

v<strong>it</strong>ali non solo per i numerosi ab<strong>it</strong>anti<br />

della zona, ma soprattutto per l’accesso<br />

all’ospedale civico “Muscatello”. La<br />

mareggiata, che ha trasportato le barche<br />

ormeggiate sul Lungomare Rossini fin<br />

sotto le case delle palazzine di fronte<br />

all’ ormeggio, è stata particolarmente<br />

violenta durante la notte fra 1’11 e il 12<br />

dicembre. La mattina del 12 gli ab<strong>it</strong>anti<br />

del popoloso quartiere si sono svegliati<br />

a causa del maltempo di pessimo umore,<br />

diventato quasi dramma quando si<br />

sono accorti di non poter raggiungere<br />

in molti casi la propria automobile a<br />

causa dell’acqua alta. Peraltro, l’acqua<br />

del mare, in molti casi, è penetrata<br />

all’interno dei garage, provocando non<br />

pochi danni. In quella zona il fenomeno<br />

dell’acqua alta, come a Venezia, è una<br />

piaga ricorrente. Ne abbiamo parlato nel<br />

numero scorso, documentando fotograficamente<br />

e richiamando l’attenzione<br />

del sindaco Carrubba e dell’Amministrazione<br />

comunale da lui presieduta.<br />

Carrubba dovrebbe essere il primo a<br />

dolersi di questa s<strong>it</strong>uazione, non solo<br />

perché è il primo c<strong>it</strong>tadino, ma perché ha<br />

ab<strong>it</strong>ato in zona fino a qualche tempo fa<br />

e conosce bene, perciò, la problematica,<br />

che arreca non pochi disagi ai c<strong>it</strong>tadini<br />

che risiedono al Lungomare Rossini, al<br />

Lungomare Granatello e in via Delle<br />

Saline. Nel 1962 furono costru<strong>it</strong>e case<br />

in cooperativa in un’area dove prima<br />

c’erano le saline. Successivamente il<br />

Comune ha realizzato strade di collegamento<br />

senza rendersi conto che, in<br />

taluni tratti, il manto stradale superava<br />

il livello delle case e non provvedeva a<br />

realizzare adeguate opere di canalizzazione<br />

delle acque piovane, per cui, tutte<br />

le volte che si registrano piogge battenti,<br />

il fenomeno dell’acqua alta è inev<strong>it</strong>abile<br />

con gravi problemi per la popolazione,<br />

che, finora, bisogna dire non ha inscenato<br />

proteste né ha promosso cause<br />

di risarcimento danni. Tutta la zona,<br />

comunque, mer<strong>it</strong>erebbe una maggiore<br />

attenzione, se solo si pensa che il Lungomare<br />

Granatello (lungomare, comunque,<br />

è un eufemismo) è completamente al<br />

buio e diventa disagevole ogni sera per<br />

recarsi in ospedale. Diventa pericoloso<br />

se si aggiunge l’acqua alta. Era dall’ormai<br />

lontano gennaio 1985 che non si<br />

registravano danni di simile portata dovuti<br />

alle piogge e alle mareggiate. Risale<br />

al 26 gennaio di quell’anno, infatti, un<br />

servizio che pubblicammo a pagina 7<br />

del Diario di Siracusa, con ampia documentazione<br />

fotografica, per riferire sui<br />

danni provocati dal maltempo. Allora i<br />

danni furono più estesi e interessarono<br />

svariati quartieri della c<strong>it</strong>tà. Da allora<br />

il Lungomare Paradiso fu protetto da<br />

una più solida barriera frangiflutti.<br />

Nulla del genere è stato, invece, fatto<br />

sui Lungomare Rossini e Granatello,<br />

nonostante un annunciato finanziamento<br />

di 700 milioni di lire. Per dare<br />

solo un’idea dei danni provocati dalla<br />

mareggiata c’è da registrare il fatto che<br />

per tutto il giorno del 15 dicembre è<br />

stato necessario l’intervento d’una pala<br />

meccanica per rimuovere tutti i detr<strong>it</strong>i<br />

lasciati dal mare, per non parlare delle<br />

enormi pozzanghere di fango.<br />

Foto di Cesare Rizza


Ist<strong>it</strong>uzioni<br />

Non mi ero mai occupato prima di<br />

drogati. La mia c<strong>it</strong>tadina di pri<br />

ma assegnazione, però, come<br />

medico del Servizio Tossicodipendenze,<br />

la soprannominai dentro di me “Eroinopoli”.<br />

Ogni bottega, ogni boutique,<br />

ogni salumeria della strada principale<br />

del centro storico aveva il suo paziente.<br />

Chi assicuratore, chi salumiere, chi commessa,<br />

chi rappresentante: tutti miei pazienti,<br />

tutti in trattamento con metadone,<br />

qualcuno con buoni risultati, qualcuno<br />

no. In quella gelida c<strong>it</strong>tadina del Nord, al<br />

lim<strong>it</strong>e tra pianura padana e Alpi, mi feci<br />

le ossa, e capii con l’esperienza, dopo<br />

averlo imparato asetticamente all’univers<strong>it</strong>à,<br />

che la tossicodipendenza non è<br />

altro che una malattia, che si comporta,<br />

si cura, va e viene, si aggrava a volte e<br />

altre volte guarisce, proprio come una<br />

malattia (delle tante che ci affliggono).<br />

Una malattia che a volte si rifà il trucco e<br />

finge di essere uno stile di v<strong>it</strong>a; una malattia<br />

che non poche volte ci fa piangere,<br />

ma con cui, come con tutte le altre, bisogna<br />

soprattutto imparare a convivere,<br />

ad alleviare, per avere il coraggio certe<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

La testimonianza del dirigente medico<br />

Il SERT funziona davvero<br />

Una struttura pubblica per venire incontro a tutti i tossicodipendenti con l’assoluta garanzia dell’anonimato,<br />

senza prenotazione e senza ticket<br />

L’ingresso dell’ospedale Muscatello: immediatamente sulla destra, la sede del SERT<br />

volte di scherzarci su, di superarla, di<br />

ricominciare a imparare a vivere.<br />

Lì, tra i miei pazienti, ho imparato<br />

alcune delle cose che ogni medico impara<br />

dalla sua battaglia di ogni giorno<br />

insieme alla gente, contro il dolore,<br />

la stanchezza, il malessere che viene<br />

dalla lim<strong>it</strong>atezza e dalla trans<strong>it</strong>orietà<br />

del nostro corpo e delle sue funzioni<br />

(altre, sicuramente la maggior parte,<br />

ancora ne dovrò imparare). E ho imparato<br />

a non chiamare nessuno drogato,<br />

e a non giudicare, e a saper distinguere<br />

la persona dalla malattia: una cosa che<br />

sembra semplice, ma che invece è ancor<br />

più semplice dimenticare, con il risultato<br />

pessimo di trasformare un essere<br />

umano in uno stereotipo da marchiare e<br />

allontanare, o peggio ancora da salvare<br />

o da cambiare.<br />

Oggi, il mio lavoro è in Augusta.<br />

Faccio sempre il medico delle tossicodipendenze,<br />

vedo ogni giorno persone<br />

(né più né meno): persone in cui il ripetuto<br />

contatto con una potente sostanza<br />

(una droga!) che somiglia alle sostanze<br />

naturali che nel nostro cervello sono<br />

13<br />

messaggere dei pensieri e della volontà,<br />

ha indotto una malattia neuropsichiatrica<br />

che impone, per non star male, di<br />

ripetere questo contatto ogni giorno,<br />

più volte al giorno, senza riguardo alle<br />

conseguenze. Che si chiami eroina o<br />

alcol, che sia cocaina o nicotina, ecstasy<br />

o valium, la storia è quella. E c’è tanto<br />

da fare.<br />

A differenza di quanto indotto da<br />

uno stile di v<strong>it</strong>a più modernizzato e<br />

freddo nel Nord vedo che qui c’è più<br />

vergogna, minore capac<strong>it</strong>à di ammettere<br />

a sé stessi e ai propri familiari di avere<br />

bisogno di aiuto, più paura delle chiacchiere,<br />

e forse più sfiducia in quello che<br />

può dare il servizio pubblico, ab<strong>it</strong>uati<br />

come siamo a cercar di ottenere come<br />

favori quelli che sarebbero invece nostri<br />

dir<strong>it</strong>ti. Per quanto possiamo, questo<br />

non è vero. Il SerT (Servizio Tossicodipendenze)<br />

di Augusta è gratu<strong>it</strong>o, a<br />

disposizione senza prenotazione, tutte<br />

le mattine in ospedale (proprio all’ingresso,<br />

sulla destra), anonimo, e siamo<br />

lì anche solo per scambiare due parole,<br />

per una valutazione, un consiglio, ma<br />

anche un intervento san<strong>it</strong>ario, un aiuto<br />

legale, un sostegno psicologico.<br />

Un grande psichiatra, Claude Olievenstein,<br />

fondatore della prima clinica<br />

per la tossicodipendenza in Francia,<br />

scrive “Un terapeuta che abbia acquis<strong>it</strong>o<br />

una maggiore esperienza deve<br />

sforzarsi, prima di tutto, di stabilire<br />

un rapporto che si collochi sul piano<br />

del piacere e del calore umano, fonti<br />

indispensabili cui ogni lavoro utile deve<br />

poter attingere. Una volta stabil<strong>it</strong>o questo<br />

rapporto, e solo allora, il terapeuta<br />

potrà decifrare certi comportamenti in<br />

apparenza misteriosi “. E questo, oggi,<br />

qui, è il nostro obiettivo.<br />

Ernesto De Bernardis<br />

farmacologo clinico-dirigente medico<br />

SERT di Augusta


14 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Quartieri<br />

I commercianti dei vari quartieri sono costretti a togliere la spazzatura prodotta dagli ambulanti<br />

Che il servizio di raccolta di net<br />

tezza urbana non sia dei migliori,<br />

è ormai cosa vecchia, ma che<br />

addir<strong>it</strong>tura debbano essere i commercianti<br />

a pulire ha dell’incredibile. Non<br />

sto scherzando: sono stati questi ultimi<br />

a denunciare quanto accade in Piazza<br />

Sacro Cuore e nelle vie lim<strong>it</strong>rofe. Le<br />

aiuole piene di spazzatura e i marciapiedi<br />

davanti ai negozi altrettanto sporchi,<br />

sarebbero lo scenario che si presenterebbe<br />

agli occhi degli acquirenti, se non<br />

fosse per la buona volontà dei commercianti<br />

che, alla conclusione della giornata<br />

lavorativa, si rimboccano le maniche<br />

e puliscono il posto di lavoro lasciato<br />

sporco dagli ambulanti e dai netturbini<br />

che non puliscono. Come dichiarato da<br />

Vincenzo Sessa, consigliere della circoscrizione<br />

Borgata-Stazione-Granatello,<br />

gli operatori ecologici espletano il loro<br />

comp<strong>it</strong>o solo intorno alle sei del mattino,<br />

ma per il resto del giorno nient’altro. In<br />

questa s<strong>it</strong>uazione non si trova solo la<br />

“Borgata”, ma anche il centro storico,<br />

e specialmente Via X Ottobre – zona<br />

nella quale, durante la mattina, si svolge<br />

il mercato rionale. In base ad alcune<br />

Pulizia fai da te<br />

testimonianze anche i commercianti<br />

della zona sono costretti a provvedere<br />

da soli all’eliminazione dei resti perché,<br />

se fosse per gli operatori ecologici, rimarrebbero<br />

lì per tutta la notte. Alcuni<br />

testimoniano che, appunto durante la<br />

notte, nella zona si aggirano ratti e<br />

questo dovuto proprio alla mancanza di<br />

pulizie adeguate. La cosa più incredibile<br />

è che il Comune è a conoscenza della<br />

s<strong>it</strong>uazione, visto che sono pervenute<br />

diverse lamentele da parte degli ab<strong>it</strong>anti<br />

Sono passati 5 mesi dal<br />

nubifragio che scon<br />

volse la Sicilia orientale,<br />

ivi compresa la nostra<br />

c<strong>it</strong>tà -dove si registrò il<br />

fenomeno dell’acqua alta<br />

in talune zone nevralgiche,<br />

come da noi documentato<br />

fotograficamente. In quell’occasione<br />

fu registrato<br />

uno smottamento del<br />

lungomare Paradiso, con<br />

abbassamento del manto<br />

stradale. Il Lungomare<br />

Paradiso è un’altra zona<br />

nevralgica della c<strong>it</strong>tà. La<br />

chiusura d’un bel tratto, a<br />

causa degli avvallamenti e<br />

delle vistose crepe (come<br />

dimostra la foto), si è resa<br />

necessaria e il traffico veicolare ha<br />

subìto una deviazione con relativo ral-<br />

della zona e dei commercianti all’ufficio<br />

ecologia. In risposta alle suddette lamentele,<br />

ultimamente è stata effettuata una<br />

specie derattizzazione, ma non si è fatto<br />

nient’altro. È una vergogna, viviamo in<br />

una civiltà defin<strong>it</strong>a migliore rispetto al<br />

Terzo Mondo, e poi si verificano ancora<br />

certe cose. Speriamo che, dopo questa<br />

denuncia, si abbia una certa reazione da<br />

parte delle autor<strong>it</strong>à competenti.<br />

Christian Grasso<br />

Dopo cinque mesi, ma come si può...?<br />

Il lungomare Paradiso chiuso al traffico da<br />

5 mesi<br />

lentamento. E’ la seconda volta, nel giro<br />

di dieci anni, che proprio questo lungomare,<br />

in Quando quel punto, le alunne subisce del danni liceo così<br />

rilevanti. socio-psico-pedagogico Già una volta, dunque, ci han- sono<br />

stati no stanziati esposto e le spesi loro fior doglianze, di quattrini ci<br />

della hanno collettiv<strong>it</strong>à mostrato per della riparare lettera e ripristi- che<br />

nare. pubblichiamo Come sono stati la copia spesi questi con tanto soldi?<br />

si sono di timbro chiesti del i protocollo c<strong>it</strong>tadini, soprattutto d’entrata<br />

coloro e le che ricevute ab<strong>it</strong>ano delle in varie zona raccoman- o che sono<br />

stati date. (e lo I gen<strong>it</strong>ori sono ancora) di queste costretti ragazze alla ci<br />

viziosa hanno deviazione. fatto osservare L’amministrazione<br />

che niente s’è<br />

Carrubba mosso ha alla pagato Provincia, per avviare nonostante i nuovi<br />

lavori, per un ma quinquennio pochi giorni un dopo, augustano nuovo<br />

smottamento abbia avuto e la nuova responsabil<strong>it</strong>à chiusura al d’un traffico.<br />

prestigioso I c<strong>it</strong>tadini assessorato mugugnano, e altri cambiano due<br />

strada, c<strong>it</strong>tadini e contribuiscono di Augusta siano a intensificare stati no- il<br />

traffico minati già assessori pesantissimo nel 2002 in quella e lo sono zona.<br />

Dove ancora. sono Potranno fin<strong>it</strong>i gli far stanziamenti qualcosa alla per<br />

la circonvallazione fine del loro mandato? che doveva partire<br />

prorio da li? Chissà come la pensa al<br />

riguardo il responsabile nazionale della<br />

protezione civile, Bertolaso?


Scuola e società<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Ormai realtà la convenzione con l’Univers<strong>it</strong>à di Messina<br />

Part<strong>it</strong>i i corsi univers<strong>it</strong>ari<br />

Il primo corso è quello di Tecnologie dell’istruzione e della comunicazione. L’anno venturo saranno attivati i<br />

corsi per fisioterapisti, infermieri e tecnici di radiologia presso l’ospedale Muscatello<br />

Il 12 gennaio sono iniziate nella sede<br />

del Cerica le lezioni del corso<br />

univers<strong>it</strong>ario in Tecnologie dell’istruzione<br />

e della comunicazione, per il<br />

Consorzio univers<strong>it</strong>ailo Mègara<br />

iblea, di cui fanno parte i Comuni<br />

di Priolo, Augusta e Melilli,<br />

alcuni privati e l’univers<strong>it</strong>à di<br />

Messina.<br />

L’avvio delle lezioni, che<br />

interessano 70 studenti, è stato<br />

preceduto da una conferenza<br />

stampa a cui hanno partecipato<br />

i sindaci e alcuni amministratori<br />

dei Comuni che fanno parte del<br />

consorzio e il professor Pennisi,<br />

responsabile del dipartimento dì<br />

Scienze della formazione dell’ateneo<br />

messinese.<br />

Presidente del consorzio è<br />

il sindaco di Augusta, Massimo<br />

Carrubba, che lo scorso 7 gennaio<br />

aveva firmato con il rettore<br />

dell’Univers<strong>it</strong>à di Messina, Giuseppe<br />

Silvestri, la convezione<br />

che permette al consorzio di<br />

dare inizio all’attiv<strong>it</strong>à didattica.<br />

“Penso” - ha detto il sindaco<br />

Carrubba - “che sta alla classe<br />

dirigente il comp<strong>it</strong>o di trovare<br />

un nuovo modello di sviluppo<br />

del terr<strong>it</strong>orio, i tre Comuni<br />

industriali, che si sono consorziati<br />

per portare sul terr<strong>it</strong>orio<br />

questa realtà univers<strong>it</strong>aria hanno<br />

voluto investire sulla formazione.<br />

Noi siamo ottimisti<br />

sulla riusc<strong>it</strong>a di questo investimento,<br />

anche se è sempre alta<br />

l’attenzione per il rilancio<br />

della zona del petrolchimico.<br />

Quest’anno abbiamo iniziato<br />

con questo corso univers<strong>it</strong>ario<br />

delle Tecnologie dell’istruzione<br />

e della comunicazione, ma già<br />

dal prossimo anno inizieranno<br />

altri corsi per fisioterapisti, infermieri<br />

e tecnici di radiologia.<br />

E a tal propos<strong>it</strong>o già abbiamo<br />

concordato con l’ospedale Muscatello<br />

di Augusta di far tenere<br />

in questa struttura san<strong>it</strong>aria le<br />

relative lezioni dei corsi univers<strong>it</strong>ari”.<br />

Inoltre il presidente<br />

del Consorzio univers<strong>it</strong>ario<br />

Mègara iblea ha tenuto a evidenziare<br />

che nell’ist<strong>it</strong>uire questi corsi si è voluta<br />

diversificare l’offerta formativa, per<br />

15<br />

cui non si è in concorrenza con altri<br />

consorzi univers<strong>it</strong>ari già ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i nella<br />

provincia di Siracusa.<br />

Un’altra offerta formativa che il<br />

prossimo anno il Consorzio Mègara<br />

iblea metterà a disposizione degli studenti<br />

riguarda il corso di Promotori di<br />

beni culturali e ambientali del terr<strong>it</strong>orio.<br />

Inoltre, come ha fatto rilevare<br />

l’assessore alla Pubblica istruzione del<br />

Comune di Priolo, Rosario Pulvirenti,<br />

secondo gli accordi presi con l’Univers<strong>it</strong>à<br />

di Messina, a Priolo verrà aperto<br />

un’ufficio dell’Ersu, cioè dell’Opera<br />

univers<strong>it</strong>aria, per tutta la zona sudorientale<br />

della Sicilia. Questo ufficio,


16 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Monumenti<br />

ABBANDONATI IL CONVENTO E LA CHIESA<br />

DI SAN DOMENICO<br />

Con ogni probabil<strong>it</strong>à,l’edificazione<br />

del convento e della chiesa di San<br />

Domenico è contemporanea o di<br />

poco precedente la fondazione della c<strong>it</strong>tà<br />

di Augusta, avvenuta per opera di Federico<br />

II, tra gli anni 1231 e il 1235.<br />

Secondo la tradizione, fra Reginaldo<br />

d’Orleans,poi divenuto beato,inviato<br />

da Domenico in Sicilia,avrebbe edificato<br />

il convento e la chiesa annessa, là dove<br />

sarebbe fior<strong>it</strong>o il proprio bastone.<br />

Quello di Augusta risulta essere<br />

uno dei primi insediamenti domenicani<br />

in Sicilia, ed è verosimile che il convento<br />

non avrebbe avuto ragione di essere<br />

se non insediato in un centro ab<strong>it</strong>ato, o<br />

comunque prossimo all’edificazione. Si<br />

può quindi ragionevolmente supporre,<br />

che il beato Reginaldo, trovandosi in<br />

Augusta che era stata appena fondata,o<br />

stava per esserlo, constatata l’amen<strong>it</strong>à<br />

e la salubr<strong>it</strong>à dei luoghi, decidesse di<br />

fermarsi e di costruire il proprio convento.<br />

Con il passare del tempo, il convento<br />

crebbe e prosperò e i frati nel<br />

corso degli anni, si inserirono mirabilmente<br />

nel contesto c<strong>it</strong>tadino, acquisendo<br />

sempre più prestigio e considerazione.<br />

Augusta, c<strong>it</strong>tà demaniale e per così<br />

dire di frontiera, per la presenza di un<br />

magnifico porto naturale che favoriva<br />

gli scambi commerciali e i traffici<br />

mar<strong>it</strong>timi, fin dalla antich<strong>it</strong>à è sempre<br />

stata preda di scorrerie e di incursioni<br />

turche e barbaresche. In quegli anni,<br />

nonostante la c<strong>it</strong>tà fosse stata fortificata<br />

con un castello e una poderosa cinta<br />

muraria, numerose furono le incursioni<br />

devastanti, che causarono rovine e lutti<br />

tra la popolazione.<br />

Le responsabil<strong>it</strong>à di Garibaldi, dei Savoia e nostre<br />

I l 2 4<br />

maggio dell’anno<br />

1594,<br />

avvenne ad<br />

Augusta il primo<br />

grande miracolo<br />

a opera<br />

di San Domenico,<br />

che da<br />

allora in poi<br />

fu considerato<br />

e venerato<br />

come patrono<br />

e protettore<br />

della c<strong>it</strong>tà.<br />

Secondo<br />

la credenza<br />

popolare, una<br />

grande armata<br />

turca, sbarcata<br />

a Terravecchia, con molte navi, minacciava<br />

di prendere e mettere a sacco<br />

Augusta, quando, ed ecco il miracolo,<br />

improvvisamente apparve su un bianco<br />

destriero,armato di spada e con gran<br />

copia di cavalieri al segu<strong>it</strong>o, la figura di<br />

San Domenico, vest<strong>it</strong>a ovviamente degli<br />

ab<strong>it</strong>i del proprio ordine, e sub<strong>it</strong>amente<br />

con molto impeto scompaginava e confondeva<br />

le orde turche, costringendole<br />

a una fuga precip<strong>it</strong>osa.<br />

Da quel giorno memorabile,ogni<br />

anno il 24 maggio, si ricorda quel<br />

grandissimo miracolo, raffigurato nella<br />

iconografia ufficiale, caso unico in Italia<br />

e forse nel mondo,con la figura di San<br />

Domenico a cavallo armato di spada,<br />

nell’atto di pugnare e confondere le<br />

schiere nemiche.<br />

Che San Domenico sia stato un<br />

santo pugnace è difficile crederlo. Egli,<br />

infatti, è famoso<br />

nel mondo e nella<br />

Chiesa, per l’irruenza<br />

delle proprie<br />

predicazioni<br />

e per l’uso della<br />

ragione e della<br />

fede che usava<br />

contro i miscredenti<br />

e gli eretici<br />

e non già per l’uso<br />

della forza. Molto<br />

probabilmente<br />

quel famoso gior-<br />

no del 24 maggio, alle schiere dei difensori,<br />

accorsi contro le schiere nemiche,<br />

partecipavano anche alcuni frati domenicani<br />

vest<strong>it</strong>i dei loro caratteristici ab<strong>it</strong>i, e<br />

ciò nell’immaginario collettivo,destando<br />

enorme impressione, avrà contribu<strong>it</strong>o a<br />

creare il m<strong>it</strong>o del santo a cavallo armato<br />

di spada.<br />

Il convento di San Domenico è<br />

quindi uno degli antichi monumenti di<br />

Augusta se non il più vetusto in assoluto,<br />

legato da gran tradizione alla c<strong>it</strong>tadinanza,<br />

sia per la devozione al santo<br />

che, appunto, per essere stato il primo<br />

insediamento della edificanda c<strong>it</strong>tà.<br />

L’edificio, imponente, si affaccia<br />

con il prospetto sulla via XIV Ottobre,<br />

e presenta undici arcate a tutto sesto, in<br />

pietra arenaria locale. All’interno esso<br />

è arricch<strong>it</strong>o da un portico coperto, su<br />

cui si affaccia il chiostro, ricco di alberi<br />

da frutta e da ombra, dove i frati si<br />

fermavano a passeggiare e a med<strong>it</strong>are.<br />

Il piano superiore osp<strong>it</strong>ava il dorm<strong>it</strong>orio<br />

con le celle dei frati. Il tutto rappresenta<br />

una imponente costruzione che oggi è in<br />

stato fatiscente e di abbandono totale,<br />

la chiesa annessa al convento è chiusa<br />

al culto e al pubblico, ufficialmente<br />

per restauri iniziati nel 1985. E mai<br />

terminati.<br />

Com’è stato possibile che il convento<br />

dei frati, che rappresentavano la<br />

figura del santo protettore e la venerazione<br />

del popolo, sia fin<strong>it</strong>o così miseramente,<br />

in così deplorevole stato di


completo disinteresse e abbandono?<br />

La storia parte da lontano. Per capire<br />

qualcosa, dobbiamo tornare indietro<br />

all’anno 1860, dobbiamo parlare della<br />

guerra civile tra nord e sud d’Italia<br />

scoppiata in quell’anno per opera e per<br />

gli intrighi di una dinastia , quella dei<br />

Savoia, per i maneggi di Cavour e per le<br />

“prodezze” di don Peppino, il Garibaldi;<br />

chi non conosce Garibaldi, l’eroe<br />

addir<strong>it</strong>tura di due mondi, alla star trek,<br />

inv<strong>it</strong>to generale, novello Cincinnato, etc.<br />

etc. In ver<strong>it</strong>à egli in Sud America faceva<br />

il pirata, il corsaro. La repubblica del<br />

Rio grande do Sul, per la quale si dice<br />

egli abbia combattuto, in realtà non esisteva,<br />

era solo una piccola regione che<br />

si era ribellata al Brasile ed egli combatteva<br />

appunto come corsaro, mun<strong>it</strong>o<br />

di regolare certificazione per la corsa,<br />

e se ne serviva per depredare, uccidere<br />

e stuprare. D’altronde “l’eroe”, doveva<br />

pur sbarcare il lunario. Ricordiamoci<br />

che si trovava in Sud America, perché<br />

costretto. Infatti, il governo piemontese<br />

di Carlo Alberto lo aveva condannato<br />

a morte, ed egli, l’eroe, era fugg<strong>it</strong>o,<br />

rifugiandosi insieme ad altri fuoriusc<strong>it</strong>i<br />

come lui in Sud America, dove non è<br />

considerato per niente un eroe in quel<br />

mondo.<br />

Durante una delle sue scorrerie,<br />

conobbe An<strong>it</strong>a, la vide dall’alto della<br />

tolda della sua nave e ne rimase folgorato,<br />

dice Piero Angela (vi ricordate<br />

lo speciale televisivo di circa un mese<br />

fa e tutte quelle menzogne risorgimentali)?<br />

Bene, in realtà il vecchio satiro,<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

vide quella fanciulla di 16 anni, già<br />

sposata, tanti ne aveva allora An<strong>it</strong>a, e<br />

ab<strong>it</strong>uato com’era a prendere, a rubare<br />

e a stuprare decise di scendere a terra<br />

e di violentare la ragazza. E così fece.<br />

La povera fanciulla che, tra l’altro,<br />

era sola, avendo il disgraziato mar<strong>it</strong>o<br />

sotto le armi, cadde irret<strong>it</strong>a tra le mani<br />

del vecchio maniaco e ormai compromessa<br />

divenne sua compagna. Ma non<br />

divaghiamo troppo, perché lunga è la<br />

storia del nostro “eroe” e troppe pagine<br />

ci vorrebbero per smentire menzogne<br />

ormai radicate.<br />

Dirò soltanto che Garibaldi, dopo<br />

essere sbarcato in Sicilia, nel maggio del<br />

1860, corruppe i generali dell’eserc<strong>it</strong>o<br />

delle Due Sicilie con l’oro piemontese.<br />

Solo così riuscì a vincere; ricordiamoci<br />

che non vi fu scontro a Calatafimi; anche<br />

quella è una balla risorgimentale; se vi<br />

fosse stato, Garibaldi sarebbe stato sbaragliato;<br />

invece il generale dell’eserc<strong>it</strong>o<br />

duosiciliano, corrotto, ordinò, incomprensibilmente,<br />

la r<strong>it</strong>irata. Non si disse<br />

nessuna frase, tipo: “Qui si fa l’Italia o<br />

si muore”; la inventò qualche asserv<strong>it</strong>o<br />

pennivendolo liberal-massone .<br />

Quindi, il Garibaldi, autonominatosi<br />

generale sul campo, aveva fatto una<br />

discreta carriera: da marinaio-corsaro,<br />

direttamente a generale, senza aver ricoperto<br />

nessun altro incarico, (nemmeno<br />

Gheddafi ha osato tanto, colonnello era<br />

e colonnello è rimasto). Giunto a Palermo,<br />

per non smentirsi, rapinò il Banco<br />

delle Due Sicilie di circa cinque milioni<br />

di ducati, cifra inimmaginabile per allora,<br />

ordinò, tram<strong>it</strong>e il suo luogotenente<br />

Nino Bixio, la fucilazione di alcuni<br />

contadini a Bronte, senza processo, che<br />

avevano creduto ai suoi proclami, e si<br />

erano impadron<strong>it</strong>i di alcune terre, tolte<br />

al alcuni possidenti.<br />

Il Garibaldi liberal massone di<br />

vecchio stampo, affiliato a numerose<br />

logge, tra cui quella inglese, era un fiero<br />

oppos<strong>it</strong>ore della chiesa cattolica, odiava<br />

il papa Pio IX, che arriverà a definire<br />

“metro cubo di letame”ed era ovviamente<br />

un senza dio come d’altronde<br />

tutti i massoni suoi compagni.Tra i suoi<br />

primi atti di d<strong>it</strong>tatore in Sicilia, ordinò<br />

la soppressione di tutti gli ordini e le<br />

corporazioni religiose, incamerandone<br />

i beni.<br />

E qui torniamo alla nostra storia.<br />

Il 7 luglio 1866, la legge venne<br />

confermata dai nuovi governanti Savoia<br />

e ufficialmente promulgata, mentre con<br />

i Borbone gli ordini religiosi erano<br />

rispettati e considerati, i conventi salvaguardati<br />

e mun<strong>it</strong>i di proprie rend<strong>it</strong>e<br />

e terre che servivano da dare in gabella<br />

17<br />

e per sostentamento ai poveri contadini<br />

nullatenenti, con i Savoia e Garibaldi,<br />

tutti i conventi furono chiusi e spogliati<br />

e trasformati in caserme, in carceri,<br />

qualche volta in scuole altre volte in<br />

magazzini o semplicemente lasciati<br />

deperire.<br />

Il nostro convento di San Domenico<br />

subì la stessa sorte; i frati furono<br />

allontanati, e trasfer<strong>it</strong>i a domicilio coatto<br />

come delinquenti comuni, oltre a subire<br />

la confisca dei beni e successiva vend<strong>it</strong>a<br />

all’asta.<br />

In un primo tempo l’ex convento fu<br />

adib<strong>it</strong>o a pretura e altri uffici, successivamente<br />

divenne sede ginnasiale. I lavori<br />

di riattazione causarono naturalmente<br />

gravi manomissioni e danneggiamenti,<br />

con demolizioni di pareti e creazione di<br />

nuovi ambienti; il tutto snaturò, quell’armonioso<br />

gusto arch<strong>it</strong>ettonico del tempo<br />

e causò danni irreparabili. Abbiamo già<br />

parlato in altro articolo di quello che<br />

avvenne a causa della stessa legge del<br />

castello di Federico II, trasformato in pen<strong>it</strong>enziario.<br />

Ebbene lo stesso sconquasso<br />

e devastazione si sono verificati nel<br />

convento, per non parlare della chiesa<br />

inagibile da molti anni e il cui restauro<br />

ormai richiederebbe un grave onere in<br />

termini economici..<br />

Il Comune di Augusta, di fronte a<br />

tutto questo, è come se non esistesse. I<br />

vari sindaci, che si sono succeduti nel<br />

corso degli anni, hanno accantonato il<br />

problema, disinteressandosi completamente<br />

di ciò che avveniva a uno dei


18 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Monumenti<br />

monumenti più significativi della c<strong>it</strong>tà.<br />

Parimenti colpevoli, sono la Sovrintendenza<br />

ai monumenti di Siracusa e<br />

l’assessorato Regionale ai beni culturali.<br />

Forse Augusta non rappresenta una buona<br />

cassa di risonanza, forse i c<strong>it</strong>tadini<br />

con il loro silenzio assenso, hanno contribu<strong>it</strong>o<br />

a far sì che ciò si perpetuasse.<br />

Augusta è l’unica c<strong>it</strong>tà in Sicilia che ha<br />

L’annuale ricorrenza l<strong>it</strong>urgica di S.<br />

Andrea apostolo è stata un’occa<br />

sione privilegiata per coinvolgere<br />

la c<strong>it</strong>tadinanza.<br />

Numerosi gli appuntamenti in programma:<br />

la mostra degli “Antichi arnesi<br />

della marineria<br />

di Augusta”<br />

inaugurata alla<br />

presenza del sindaco<br />

Carrubba e<br />

del Comandante<br />

Roberto Camerini<br />

di Maribase;<br />

le vis<strong>it</strong>e guidate<br />

e le conversazioni<br />

con gli anziani<br />

pescatori; la 2^<br />

estemporanea di<br />

p<strong>it</strong>tura sul tema<br />

“S. Andrea, la<br />

pesca... un tuffo<br />

nel passato”; la<br />

degustazione dei prodotti tipici del mare<br />

a base di acciughe e tonno sott’olio.<br />

Il ricco calendario si è concluso con<br />

la solenne processione del protettore<br />

dei pescatori che si è snodata per le<br />

principali vie del centro storico con al<br />

segu<strong>it</strong>o autor<strong>it</strong>à, fedeli e la banda musicale<br />

“C<strong>it</strong>tà di Augusta” diretta dal M 0<br />

Salvo Tempio.<br />

Il 2003 è stato un anno ricco di<br />

iniziative per la Confratern<strong>it</strong>a. Dapprima<br />

l’impegno per promuovere la dedicazione<br />

a S. Andrea del piazzale antistante<br />

l’edificio centrale delle Poste, oltre alla<br />

posa, nella stessa piazza, di una statua<br />

del santo in pietra di Ragusa, realizzata<br />

dallo scultore di origine ragusane Giuseppe<br />

Gagliardi.<br />

La statua è stata collocata al centro<br />

della piazza su una base marmorea e<br />

circondata da una aiuola ricca di vegetazione.<br />

Tale opera, che vuole ricordare<br />

la vocazione marinara di Augusta, è stata<br />

concep<strong>it</strong>a, messa in atto e curata dalla<br />

Confratern<strong>it</strong>a con il sostegno dei pescatori<br />

e naviganti. Per la cronaca, si r<strong>it</strong>iene<br />

doveroso comunicare che la spesa com-<br />

dimenticato il santo patrono e si accontenta<br />

solo di portare in giro il fercolo e<br />

di sentire vuoti botti del giorno di festa.<br />

Del luogo di culto in sé in fondo non<br />

importa a nessuno.<br />

Probabilmente il santo indignato<br />

non apparirà più, come fece nel 1594,<br />

glorioso e a cavallo; però, se dovesse<br />

L’attiv<strong>it</strong>à della Confratern<strong>it</strong>a dei pescatori sardari<br />

plessiva per la realizzazione dell’opera<br />

è stata di 5.000 euro, di cui 2.000 euro<br />

raccolti dalla confratern<strong>it</strong>a e 3.000 euro<br />

erogati nel 1993 dalla Provincia Regionale<br />

di Siracusa per il fattivo interessamento<br />

del consigliere Paolo Amato e<br />

degli assessori<br />

Giuseppe Passanisi<br />

e Massimo<br />

Carrubba.<br />

Significativa<br />

la collaborazionedell’Amministrazione<br />

centrale delle<br />

Poste, della<br />

Sovrintendenza<br />

di Siracusa,dell’Amministrazione<br />

Comunale di<br />

Augusta e del<br />

Consiglio di<br />

Quartiere Centro Storico.<br />

Altro momento che ha visto particolarmente<br />

coinvolta la Confratern<strong>it</strong>a è<br />

stato il 60° anniversario del disastroso<br />

bombardamento del 13 maggio 1943<br />

quando la chiesa e i locali annessi furono<br />

distrutti da una bomba di grosso<br />

calibro. La ricorrenza stata vissuta nel<br />

ricordo di quanti persero la v<strong>it</strong>a in quella<br />

infausta circostanza e con la vis<strong>it</strong>a nella<br />

chiesa delle Anime Sante della mostra<br />

fotografica promossa dalla Commissione<br />

Comunale di Storia Patria in collaborazione<br />

con il Comando Provinciale<br />

dei Vigili del Fuoco di Siracusa.<br />

La fondazione della Confratern<strong>it</strong>a<br />

risale a “prima dell’invasione delle armi<br />

francesi, avvenuta nel 1675” . Furono i<br />

pescatori di sarde a finanziare il cantiere<br />

per la costruzione di un luogo di culto<br />

da dedicare al protettore S. Andrea nel<br />

s<strong>it</strong>o dove in precedenza era ubicata la<br />

chiesa della Maddalena. Il terremoto del<br />

1693 distrusse l’edificio che fu prontamente<br />

ricostru<strong>it</strong>o grazie alla generos<strong>it</strong>à<br />

della classe dei pescatori di Augusta<br />

riun<strong>it</strong>i nel sodalizio. Nell’amb<strong>it</strong>o della<br />

ancora succedere il miracolo, egli ci<br />

apparirà solo per rimproverarci e per<br />

farci capire che è tempo di agire, è<br />

giunta l’ora del riscatto. Scuotiamoci dal<br />

giogo risorgimentale e da quella atavica<br />

sudd<strong>it</strong>anza verso il potere, chiediamo ciò<br />

La statua di S. Andrea: a ciascuno il suo<br />

ricostruzione della chiesa e dei locali<br />

annessi, la Confratern<strong>it</strong>a si prodigò per<br />

arricchire il tempio con nuove pale d’altare,<br />

arredi sacri, argenti e paramenti,<br />

dotandosi anche di un nuovo statuto<br />

che reca la data dicembre 1707. Con<br />

questo ordinamento, redatto alla presenza<br />

di un notaio, furono rinnovati gli<br />

impegni degli antichi pescatori sardari<br />

finalizzati a contribuire al mantenimento<br />

materiale e spir<strong>it</strong>uale della chiesa e della<br />

confratern<strong>it</strong>a. L’attuale edificio di culto,<br />

edificato alla fine degli anni Sessanta del<br />

Novecento nel s<strong>it</strong>o dell’antica chiesa<br />

distrutta dai bombardamenti, è stato riaperto<br />

al culto grazie a una convenzione<br />

con la Curia Arcivescovile di Siracusa<br />

che vi ha trasfer<strong>it</strong>o temporaneamente la<br />

parrocchia di S. Sebastiano in attesa che<br />

vengano ultimate le opere di consolidamento<br />

e restauro di quella chiesa.<br />

Gaetano Balsamo<br />

Presidente della Confratern<strong>it</strong>a


Arte<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Ribaudo a Mantova come<br />

Mantegna e Rubens<br />

L’artista augustano impegnato in un ciclo di affreschi<br />

nella c<strong>it</strong>tà dei Gonzaga<br />

Anche se ormai Mantova è di<br />

ventata la sua c<strong>it</strong>tà d’elezione,<br />

V<strong>it</strong>torio Ribaudo non dimentica<br />

la sua terra d’origine: la sua Sicilia, da<br />

cui trae continua linfa per alimentare<br />

la sua ispirazione artistica, E’ tornato a<br />

Palermo, la sua c<strong>it</strong>tà natale dov’è ancora<br />

ricordato come un grande campione di<br />

tennis ed è r<strong>it</strong>ornato ad Augusta, la sua<br />

seconda patria.<br />

E’ tornato e, da infaticabile creatore<br />

qual’è, ha ripreso produzioni accontanate,<br />

ha organizzato alcune mostre<br />

estemporanee in c<strong>it</strong>tà e fuori, ha rinnovato<br />

ab imis il suo laboratorio-studio<br />

(che sorge sulla provinciale per Brucoli,<br />

da lui vissuto come un’autentica ”opera<br />

aperta”) e, soprattutto, ha realizzato<br />

una coinvolgente conferenza stampa<br />

allargata a amici e estimatori (tra cui<br />

il presidente dell’Autor<strong>it</strong>à portuale di<br />

Augusta, Giuseppe Spanò).<br />

Per Augusta anche una conferenza<br />

stampa può diventare un evento. Quella<br />

di V<strong>it</strong>torio Ribaudo lo è stata senz’altro<br />

per le capac<strong>it</strong>à affabulatorie e per la generos<strong>it</strong>à<br />

dell’artista, per il sapiente uso<br />

della tecnologia multimediale da parte<br />

del regista Dim<strong>it</strong>ri Antoniou, per i momenti<br />

di improvvisazione spettacolare.<br />

Ai rappresentanti della stampa e<br />

agli estimatori (non pochi venuti, per<br />

l’occasione, da local<strong>it</strong>à vicine, come<br />

Carlentini) ha presentato, attraverso un<br />

affascinante excursus audiovisivo, la sua<br />

recentissima produzione “giapponese”<br />

e quella “mantovana”. Nella terra del<br />

Sol levante Ribaudo è stato osp<strong>it</strong>e d’un<br />

mecenate proprietario d’un museoenoteca<br />

in una c<strong>it</strong>tà a due ore di volo<br />

da Tokio. In questa c<strong>it</strong>tà Ribaudo è<br />

diventato ambasciatore della Sicilia,<br />

d’una Sicilia solare, in cui signoreggia<br />

la natura con i suoi alberi secolari, i<br />

suoi fichidindia dalla dolcezza segreta,<br />

i suoi vini pregiati e<br />

rinomati.<br />

Nella terra che fu<br />

dei Gonzaga, Ribaudo,<br />

pur senza dimenticare<br />

il suo vissuto di uomo<br />

e artista siciliano, ha<br />

rinverd<strong>it</strong>o la sua esperienza<br />

di illustratore su<br />

legno, marmo e su pietre<br />

preziose dell’immortale<br />

poema dantesco, specie<br />

dell’Inferno, la cantica<br />

il cui co-protagonista è<br />

il mantovano Virgilio,<br />

autore del grande poema<br />

epico della latin<strong>it</strong>à,<br />

l’Eneide. Nel segno della<br />

sicilian<strong>it</strong>à e della classic<strong>it</strong>à, Virgilio,<br />

appunto, in testa, Ribaudo ha illustrato<br />

con i suoi riconoscibilissimi murales<br />

le pareti esterne della mura di cinta<br />

dell’IES, una raffineria del luogo.<br />

All’inaugurazione era presente il sottosegretario<br />

ai Beni culturali, l’avolese<br />

Nicola Bono. La stampa locale ha<br />

dato grande risalto all’avvenimento,<br />

definendo Ribaudo un artista che “sta<br />

tra Mantegna e Rubens”, due grandissimi<br />

p<strong>it</strong>tori del passato che a Mantova<br />

dimorarono (Mantegna, sollec<strong>it</strong>ato dal<br />

marchese Lodovico Gonzaga, visse<br />

l’ultima parte della v<strong>it</strong>a e vi morì).<br />

Ribaudo si appresta a r<strong>it</strong>ornare a<br />

Mantova, per completare il lavoro dei<br />

murales, per affrescare l’esterno d’ogni<br />

stazione di rifornimento che porti<br />

l’insegna della c<strong>it</strong>ata raffineria e per<br />

venire incontro alle esigenze d’un altro<br />

prestigioso comm<strong>it</strong>tente: il Municipio<br />

dì Mantova. Il nome di Ribaudo sarà<br />

indissolubilmente legato a quello del<br />

grande Virgilio.<br />

19<br />

Natale in c<strong>it</strong>tà<br />

Concorso “Il<br />

miglior presepe”<br />

Hanno vinto Carmelo<br />

Russo e Paola Russo<br />

“Natale in c<strong>it</strong>tà” è stata la manifestazione,<br />

voluta dall’assessore Eugenia<br />

Amato, per il recupero del centro storico.<br />

Uno dei momenti più suggestivi è stata<br />

l’esibizione della banda delle cornamuse<br />

scozzesi, esib<strong>it</strong>esi in piazza Duomo in<br />

un concerto di pezzi folkloristici della<br />

loro terra e di brani natalizi.<br />

La banda, sempre suonando, ha<br />

sfilato per le vie P. Umberto, G. Lavaggi<br />

e Viale Italia. I vecchi augustani sono<br />

andati indietro con la memoria a sessant’anni<br />

fa quando videro per la prima<br />

volta questi uomini in gonnellino e Kilt<br />

al ségu<strong>it</strong>o delle truppe inglesi sbarcate<br />

sul nostro terr<strong>it</strong>orio. Grande successo<br />

ha avuto anche il concorso “il miglior<br />

presepe” che ha attirato l’attenzione di<br />

molti vis<strong>it</strong>atori. E’ risultato vinc<strong>it</strong>ore il<br />

presepe (nella foto) realizzato, all’interno<br />

del circolo filantropico “Umberto I”,<br />

da Carmelo Russo e Paola Russo, legati<br />

da uno stretto vincolo di parentela: sono,<br />

infatti, zio e nipote.


20 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Ricerca<br />

L’I.R.LM. ISTITUTO SCIENTIFICO DI RICERCA MARINA<br />

Al Faro S. Croce si studia la fauna marina<br />

L’ist<strong>it</strong>uto Scientifico di Ricerca Ma<br />

rina nasce dalla profonda convin<br />

zione che il concetto di equilibrio<br />

sostenibile in un’area deve necessa-<br />

riamente guidare, ai fini di una sana<br />

pol<strong>it</strong>ica di nsanamento e di oculata<br />

gestione ambientale, all’impegno di<br />

azioni concom<strong>it</strong>anti e sinergiche tra<br />

Amministrazioni Pubbliche, Ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

di ricerca scientifica e industrie o altre<br />

attiv<strong>it</strong>à private che incidono fortemente<br />

sul terr<strong>it</strong>orio e sulla v<strong>it</strong>a sociale.<br />

L’IRIM è un Consorzio cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

nel 1993 tra l’Univers<strong>it</strong>à di Catania<br />

e il Centro Europeo per lo Sviluppo<br />

dell’Area Med<strong>it</strong>erranea di Roma, la cui<br />

stazione operativa è allocata nel suggestivo<br />

edificio del Faro Santa Croce in<br />

local<strong>it</strong>à Sant’Elena ad Augusta.<br />

L’ubicazione delle sede operativa<br />

è stata determinata, non solo dalla<br />

bellezza naturistica dei luoghi , dalla<br />

central<strong>it</strong>à del s<strong>it</strong>o rispetto all’intera costa<br />

ionica della Sicilia; amb<strong>it</strong>o geografico<br />

in cui l’I.R.I.M. intende operare e in<br />

cui rappresenta l’unico centro di ricerca<br />

marina.<br />

Al Consorzio hanno già ader<strong>it</strong>o ,<br />

per un periodo di almeno dieci anni, il<br />

Comune di Augusta e la Provincia di<br />

Siracusa.<br />

del Med<strong>it</strong>erraneo<br />

Si corre il rischio di perdere i finanziamenti<br />

Il Consorzio:<br />

- eserc<strong>it</strong>a e favorisce attiv<strong>it</strong>à<br />

scientifica e rappresenta, al tempo stesso,<br />

un Ist<strong>it</strong>uto per ricerche di base e<br />

applicate;<br />

- svolge attiv<strong>it</strong>à di formazione<br />

e per la diffusione di un’educazione<br />

naturalistica nel campo delle scienze<br />

del mare e delle acque interne;<br />

- può assumere o partecipare<br />

alla gestione delle Risorse Marine o<br />

Naturalistiche affidate a Regioni, a Enti<br />

Locali o allo stesso Consorzio;<br />

- svolge attiv<strong>it</strong>à scientifica di studi,<br />

di ricerche e di interventi sul mare e<br />

sui fondali, nonché sulle loro risorse;<br />

- garantisce programmi di studi<br />

e di ricerche strategiche finalizzate a<br />

interesse nazionale , in collaborazione<br />

con i Ministeri dell’Univers<strong>it</strong>à e della<br />

Ricerca Scientifica e Tecnologica, della<br />

Marina Mercantile, dell’Ambiente, dell’Agricoltura<br />

e Foreste e specialmente<br />

con la Regione Siciliana;<br />

- partecipa all’elaborazione,<br />

al coordinamento e all’esecuzione di<br />

programmi di ricerca della CEE, degli<br />

Stati che ne fanno parte, dei loro Enti<br />

e Ist<strong>it</strong>uzioni Scientifiche e di Ricerca<br />

Internazionali;<br />

- fornisce prestazioni di assisten-<br />

za tecnica, informazione, consulenza,<br />

servizi;<br />

- può stipulare appos<strong>it</strong>e convenzioni<br />

con Ist<strong>it</strong>uzioni Scientifiche , Organizzazioni<br />

pubbliche e private <strong>it</strong>aliane<br />

e straniere.<br />

La partecipazione al Consorzio,<br />

per un periodo non inferiore a dieci<br />

anni, consente agli Enti che vi aderiscono<br />

di partecipare attivamente alla<br />

v<strong>it</strong>a dello stesso, attraverso la presenza<br />

dei propri rappresentanti in seno<br />

al Consiglio di Amministrazione e al<br />

Consiglio scientifico, contribuendo in<br />

tal modo alla determinazione delle linee<br />

di ricerca, degli studi e all’indirizzo dei<br />

corsi di perfezionamento scientifico e di<br />

formazione.<br />

Il Consorzio IRIM nell’ultimo periodo<br />

ha stipulato una convezione con<br />

l’ARPA per lo studio delle acque, inoltre<br />

all’interno del faro Santa Croce si sta<br />

realizzando un importante laboratorio<br />

scientifico. Si precisa che quanto prima<br />

aderirà al Consorzio, mediante appos<strong>it</strong>a<br />

convenzione, l’Ist<strong>it</strong>uto Geoprofilattico<br />

di Palermo per lo studio della fauna<br />

marina.<br />

L’augurio è quello che gli Enti<br />

Roberto Meloni


Storia<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

Nuova edizione dell’Inesto istorico della c<strong>it</strong>tà di<br />

Augusta, a cura di Giuseppe Messina<br />

C’era proprio bisogno di una ri<br />

stampa dell’opera del V<strong>it</strong>a dopo<br />

quella egregiamente curata da<br />

Liliane Dufour? “Ecco, dirò che prima<br />

della felice iniziativa della Dufour, io<br />

avevo in mente una pubblicazione dello<br />

stesso testo stampato, però, con caratteri<br />

moderni in modo che tutti, tutti quelli<br />

che volessero leggerlo, potessero farlo<br />

senza le difficoltà di lettura poste dalla<br />

stampa in caratteri romani in quel tempo<br />

usati. Per diretta esperienza sapevo di<br />

tali difficoltà anche in persone di buona<br />

cultura. Un altro motivo che mi spingeva<br />

a tentare l’impresa, era che il testo del<br />

V<strong>it</strong>a abbisognava talora di chiarimenti,<br />

di spiegazioni, di riferimenti storici, culturali”<br />

(Dalla mia prefazione al testo).<br />

Nel frattempo, le diligenti ricerche<br />

di Giovanni Satta avevano defin<strong>it</strong>ivamente<br />

confermato i dati biografici<br />

offerti dal Mong<strong>it</strong>ore, il quale aveva<br />

scr<strong>it</strong>to:”Florente a dhuc aetate vix<br />

vigesimum octavum annum egressus,<br />

decess<strong>it</strong> in Patria 30 Novembris anno<br />

1663”. Dunque, fatti un po’ di conti,<br />

risultava che Francesco V<strong>it</strong>a era nato nel<br />

1635 e che aveva diciotto anni, quando<br />

la sua ‘storia’ venne pubblicata (In<br />

Venetia, nella Stamperia del Gueriglio<br />

MDCLIII), e che meno ne aveva quando<br />

ne aveva cominciato e portato avanti<br />

la composizione. Giovanissimo si era<br />

posto all’opera, più forte di entusiasmo<br />

che di mature esperienze culturali, per<br />

scrivere il libro ch’egli modestamente<br />

diceva “quel piccolo racconto”.<br />

Finalmente, dopo un’attesa di anni<br />

e tante contestazioni con relative<br />

astensioni dalle lezioni, e dopo<br />

tante promesse da parte di organismi<br />

ist<strong>it</strong>uzionali, i due licei classico e scientifico,<br />

che, con il pedagogico, fanno<br />

parte del l° ist<strong>it</strong>uto di istruzione superiore,<br />

sono stati trasfer<strong>it</strong>i nel cosiddetto<br />

palazzo Capuano, a cinque piani, di<br />

fronte alla nuova darsena.<br />

Il dirigente scolastico nel formulare<br />

gli auguri per le festiv<strong>it</strong>à natalizie, lo<br />

aveva annunciato: il 7 gennaio tutti nel<br />

nuovo edificio. Durante le vacanze, per<br />

i ragazzi si è lavorato alacremente per la<br />

E’ più leggibile l’opera di Francesco V<strong>it</strong>a<br />

Lo spingeva anche a quell’impresa<br />

non facile (poiché non si poteva valere<br />

di esempi precedenti) l’amara considerazione<br />

“esser’Augusta da pochissimi<br />

descr<strong>it</strong>ta e da quelli con pochissimi<br />

affetto”. Diciamo meglio che a convincerlo<br />

a metter mano al racconto<br />

delle vicende storiche della sua c<strong>it</strong>tà,<br />

fu qualcosa di somigliante a quel sentimento<br />

che s’usa dire amor di patria,<br />

e (bisogna aggiungere) che l’unica sua<br />

patria, come luogo e comun<strong>it</strong>à in cui si<br />

vive, era Augusta; non l’Italia che egli<br />

menziona rarissime volte nel suo libro e<br />

intende come una semplice espressione<br />

geografica; non la Sicilia della quale<br />

non dice mai “la mia”, “la nostra Sicilia,<br />

ma “quest’isola”, un’isola come tante<br />

altre. A pensarci bene, mi pare di poter<br />

dire che nel nostro giovane storico non<br />

era affatto l’idea o il concetto, di patria<br />

che non fosse quella del paese natio,<br />

e neanche era quella conseguente che<br />

gli Spagnoli, i quali governavano la<br />

Sicilia, fossero stranieri calpestanti il<br />

sacro suolo della patria, oppressori dei<br />

quali magari bisognava liberarsi. No,<br />

questo ragazzo di poco più di diciassette<br />

anni (quando scriveva) era devotissimo,<br />

rispettosissimo, fedelissimo sudd<strong>it</strong>o dei<br />

Regi di Sicilia, fossero gli Aragonesi o<br />

i Castigliani o gli Austriaci, Carlo V e<br />

i Filippi che gli succederanno, tutti, per<br />

lui, “semidei discesi dal Cielo”.<br />

Qualcosa, in ver<strong>it</strong>à, che all’Italia<br />

accenna, si trova nell’Inesto, la lingua<br />

che Francesco usa per scrivere la storia<br />

Trasfer<strong>it</strong>i i licei classico e scientifico<br />

migliore funzional<strong>it</strong>à e osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à.<br />

Nei primi due giorni il dirigente<br />

Ross<strong>it</strong>to è passato per le classi ricor-<br />

21<br />

della sua (e nostra) c<strong>it</strong>tà, quella di cui<br />

si servivano altri storici siciliani per illustrare<br />

mer<strong>it</strong>i, bellezze naturali e glorie<br />

passate e presenti della propria c<strong>it</strong>tà,<br />

quella stessa che il Trissino, in polemica<br />

con il Bembo, aveva esplic<strong>it</strong>amente<br />

detta lingua <strong>it</strong>aliana.<br />

“L’Italia, dunque, dalla Sicilia alle<br />

Alpi, pur pol<strong>it</strong>icamente divisa e allo<br />

straniero soggetta, poteva esibire una<br />

sua un<strong>it</strong>à, l’un<strong>it</strong>à della lingua dei suoi<br />

poeti e dei suoi prosatori, espressione<br />

dell’anima di un popolo non ancora<br />

maturo per avere coscienza di essere<br />

tale” (Prefazione).<br />

Mi si permetta, prima di chiudere,<br />

una mia breve considerazione su Francesco<br />

V<strong>it</strong>a. Egli, quasi presago della<br />

brev<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a che gli rimaneva da<br />

vivere, volle fare tutto in fretta, bruciò,<br />

per così dire, le tappe più importanti<br />

dell’umano <strong>it</strong>inerario in questo mondo:<br />

scrisse e fece pubblicare la sua opera<br />

a diciassette, diciotto anni; si laureò a<br />

ventidue, si sposò a venticinque, morì<br />

a ventotto.<br />

I volumi della nuova ristampa<br />

dell’opera, Inesto istorico della c<strong>it</strong>tà<br />

di Augusta - Negli annali de’ Regi di<br />

Sicilia - Nuova edizione a cura e con<br />

note esplicative di Giuseppe Messina,<br />

stampato dalle “Arti grafiche di Mario<br />

Fruciano”, sono fuori commercio, essendo<br />

l’edizione patrocinata dal Comune<br />

di Augusta che certamente provvederà<br />

a darne diffusione.<br />

Giuseppe Messina<br />

dando che la scuola è “res omnium”,<br />

cioè di tutti, e non “res nullius” cioè di<br />

nessuno.<br />

“Per le cose degli altri il rispetto<br />

dev’essere sacro” - ha sottolineato<br />

Ross<strong>it</strong>to - bisogna rest<strong>it</strong>uire l’edificio<br />

così com’è stato ricevuto. Questo dovrebbe<br />

accadere fra un paio d’armi al<br />

massimo, cioè quando la d<strong>it</strong>ta appaltatrice<br />

consegnerà riattati i due vecchi plessi<br />

della c<strong>it</strong>tadella degli studi.<br />

Cecilia Càsole


22 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Umorismo<br />

Un racconto di Giuseppe Di Mare<br />

Quando i megaresi avevano la pelle verde<br />

C’era una volta, al tempo della<br />

dominazione bizantina nell’isola<br />

di Trinacria, una comun<strong>it</strong>à etnica<br />

il cui colore della pelle era verde, civiltà<br />

oggi scomparsa ,di un popolo che non è<br />

riusc<strong>it</strong>o a superare la selezione naturale<br />

delle razze. Gli uomini verdi ab<strong>it</strong>avano<br />

le colline prospicienti il golfo di Mégara<br />

Hybla e avevano anche colonizzato la<br />

sponda destra del porto, inquinata ai<br />

giorni nostri dalla presenza industriale,<br />

dove allora coltivavano un unico prodotto<br />

agricolo:le zucche rotonde di cui<br />

erano molto ghiotti. Accadde, però, che<br />

al comandante della flotta bizantina di<br />

stanza nell’isola di Mégara, necess<strong>it</strong>ava<br />

per scopi mil<strong>it</strong>ari, utilizzare anche<br />

quell’area portuale occupata dall’attiv<strong>it</strong>à<br />

agricola degli uomini dalla pelle<br />

verde. Dovendo però procacciare loro<br />

un terreno alternativo, aveva pensato<br />

di creare una comun<strong>it</strong>à di coloni rurali<br />

sulle falde più alte dell‘Etna, r<strong>it</strong>enute<br />

allora fertilissime per la coltivazione<br />

delle zucche rotonde. Avvenne cosi che<br />

agglomerati urbani di uomini di razza<br />

verde sorgessero anche in quest’area<br />

geografica. Era il tempo in cui il golfo<br />

di Catania era periodicamente vis<strong>it</strong>ato<br />

dai pirati saraceni guidati dal feroce<br />

Saladino, che spesso apparivano minacciosi<br />

all’orizzonte con le loro agili<br />

navi e sbarcavano sulla terraferma per<br />

i rifornimenti di acqua e di viveri.<br />

Fu in uno di questi approdi, durato<br />

parecchi giorni di permanenza, che<br />

si scatenò la furia eruttiva, sublime,<br />

terrificante e fantasmagorica dell’Etna.<br />

Il vulcano in un variopinto scenario<br />

di colori,cenere e lapilli lanciò in alto<br />

verso il cielo terso e azzurro anche le<br />

zucche rotonde coltivate dagli uomini<br />

verdi. Scagliate con veemenza caddero<br />

sul l<strong>it</strong>orale della Plaia in cui era<br />

sbarcato il Saladino coi suoi pirati, offendendo<br />

pericolosamente le loro teste<br />

avvolte nei caratteristici fez o turbanti.<br />

Piovevano,dapprima, pietre di lava raffreddata<br />

che determinavano la caduta<br />

dei classici turbanti,poi il cranio così<br />

scoperchiato veniva incoronato da una<br />

zucca rotonda. Dall’alto era possibile<br />

ammirare lo spettacolo presentato sulla<br />

spiaggia; migliaia di uomini dalla pelle<br />

scura che ballavano per tentare di togliersi<br />

le zucche dal capo e nello stesso<br />

tempo la sabbia che scottava sotto i piedi<br />

per il caldo sole di una torrida estate.<br />

Anche il feroce condottiero dei saraceni<br />

subì‘ 1’umiliazione che “Il Novellino”<br />

(raccolta di novelle medioevali) definirà<br />

come un ‘offesa fatta dall’Etna al<br />

capo del Saladino. Ma il feroce pirata<br />

la pensò diversamente,perché invece di<br />

dare la colpa al vulcano per quel che<br />

gli era cap<strong>it</strong>ato, r<strong>it</strong>enne responsabile di<br />

tutto il comandante bizantino che aveva<br />

autorizzato gli uomini verdi a coltivare<br />

zucche, e che tipo di zucche signori<br />

miei, sulle pendici più alte, nei pressi<br />

dei crateri dell’Etna! Perciò decise di<br />

occupare il porto che oggi diciamo<br />

di Augusta. Nel periodo storico a cui<br />

si riferisce la vicenda e cioè il X sec.<br />

d.C., il collegamento tra 1’isola e la<br />

terraferma avveniva tram<strong>it</strong>e un ponte ad<br />

arco alla veneziana, come quello detto<br />

dei Sospiri, che consentiva nella parte<br />

sopraelevata, il passaggio pedonale e,<br />

sotto, il trans<strong>it</strong>o delle navi. Il Saladino.<br />

occupata la piazzaforte mil<strong>it</strong>are decise di<br />

rendere pan per focaccia ai malcap<strong>it</strong>ati<br />

bizantini. L’acqua che allora passava<br />

sotto quel ponte fu spettatrice impotente<br />

di un avvenimento a dir poco comico.<br />

Ogni nave bizantina catturata fu costretta<br />

a passare sotto il ponte ad arco,<br />

sostare dopo il passaggio e aspettare<br />

che salisse il Soldano. Il feroce Saladino<br />

era accompagnato a destra da un<br />

energumeno che portava, sollevata in<br />

alto, una grossa mazza di legno, come<br />

quella che un tempo i contadini usavano<br />

per pestare le spighe di grano maturo.<br />

Alla sua sinistra un attendente teneva in<br />

mano un vassoio d’argento su cui era<br />

posato un classico turbante orientale.<br />

Infine, sul pontile della nave avveniva<br />

il cerimoniale.<br />

Il comandante bizantino del porto<br />

alla presenza degli ufficiali di rango più<br />

elevato della sua flotta doveva togliersi<br />

il cappello, gettarlo in mare, ricevere<br />

una mazzata in testa dall’energumeno<br />

e solo dopo che era visibile un grosso<br />

bernoccolo veniva incoronato con il<br />

copricapo arabo-orientale portato sul<br />

vassoio. Il cerimoniale fu ripetuto su<br />

tutte le navi. Furono queste le famose<br />

“forche caudine” dei megaresi di cui si<br />

fece un gran parlare nelle cronache e<br />

senza<br />

parole<br />

Tratta da:<br />

www.terremotodeisilenzi.<strong>it</strong>


Sport<br />

Dopo una serie pos<strong>it</strong>iva in campio<br />

nato per la Sasol Augusta, nel<br />

campionato di calcio a cinque, è<br />

arrivata la sconf<strong>it</strong>ta. Nonostante l’ottima<br />

impressione generale e la ripresa della<br />

squadra occorre riflettere sulle cause<br />

della prova deludente dei neroverdi che<br />

hanno perso, con il secco punteggio di 7<br />

a 1, in trasferta, contro la Sisas Perugia,<br />

terza in classifica.<br />

Questa sconf<strong>it</strong>ta, che è suonata<br />

strana ai tanti affezionati, giacché la<br />

squadra è piena di assi <strong>it</strong>alo-brasiliani,<br />

può ancora non compromettere le sorti<br />

del campionato per la squadra allenata<br />

da Rino Chillemi. Chillemi è consapevole<br />

delle forti potenzial<strong>it</strong>à dei suoi calciatori<br />

e spera ancora in un piazzamento<br />

play—off. Chiede, perciò, ai suoi un’autentica<br />

prova d’orgoglio. Lo stesso che<br />

elettrizzava la gente di Augusta quando<br />

sul campo giocavano e vincevano, anche<br />

alla grande, i giocatori indigeni. Intanto,<br />

la salvezza sembra un obiettivo raggiunto,<br />

anche se non bisogna rilassarsi<br />

troppo. La tifoseria neroverde segue an-<br />

Quasi tredici anni fa, nel 1991, l’al<br />

lora assessore Francesco Laface<br />

aveva dato il via al progetto che,<br />

sotto l’amministrazione Gulino, è stato<br />

portato a compimento.<br />

Cinque anni dopo, con l’elezione<br />

a sindaco di Carubba, l’impianto<br />

sportivo è stato aperto e inaugurato in<br />

pompa magna. Si tratta di un impianto<br />

che osp<strong>it</strong>erà part<strong>it</strong>e di pallavolo e di pallacanestro<br />

delle due squadre c<strong>it</strong>tadine.<br />

Le quali si sono consorziate per gestire<br />

l’impianto.<br />

Le trattative con l’allora sindaco<br />

Gulino erano state lunghe e laboriose,<br />

ma non approdarono a nulla. Fu il vice<br />

di Gulino, Danilo Circo, sindaco a pieno<br />

t<strong>it</strong>olo durante il periodo d’interdizione<br />

irrogato allo stesso Pippo che firmò,<br />

lo scorso anno, la convenzione (susc<strong>it</strong>ando,<br />

anche per questo, le ire del suo<br />

patron). Ma ci sono voluti ben sei mesi<br />

e la testardaggine de1l’attuale assessore<br />

allo sport, Santi Arena, perché il<br />

sogno delle due squadre c<strong>it</strong>tadine si<br />

avverasse. Durante la serata inaugurale<br />

è stato più volte ripetuto che prima di<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

La ricettiv<strong>it</strong>à sarà ampliata con un impianto di legno<br />

Sasol calcio a 5: obiettivo play-off<br />

cora, nonostante<br />

gl’idoli siano tutti<br />

stranieri, con calore<br />

la squadra e<br />

vorrebbe vederla<br />

gareggiare per le<br />

zone più alte della<br />

classifica. Il calcio<br />

a cinque rappresenta<br />

una delle<br />

più belle realtà<br />

sportive della nostra<br />

c<strong>it</strong>tà e contribuiscecertamente<br />

a avvicinare i<br />

giovani allo sport.<br />

La Sasol ha fatto<br />

sapere che allargherà<br />

la ricettiv<strong>it</strong>à,<br />

costruendo un<br />

impianto in legno<br />

dove attualmente c’è una collinetta a<br />

verde. Ma forse sarebbe più interessante<br />

e stimolante vedere in campo i nostri<br />

conc<strong>it</strong>tadini e valorizzare un promettente<br />

vivaio anziché arricchire di stranieri<br />

una rosa già compet<strong>it</strong>iva.<br />

Dopo cinque anni dalla fine dei lavori<br />

Inaugurato l’impianto di Brucoli<br />

questo evento, esse dovevano<br />

chiedere osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à presso impianti<br />

sportivi di altre c<strong>it</strong>tà o,<br />

addir<strong>it</strong>tura, giocare all’aperto,<br />

in Piazza Castello. Tutti gli<br />

oratori, e sono stati tanti fra<br />

le cosiddette autor<strong>it</strong>à, hanno<br />

riconosciuto l’energia dell’assessore<br />

Arena, senza il cui<br />

prezioso intervento, forse, si<br />

sarebbe ancora lontano dall’apertura<br />

dell’impianto. E<br />

dire che, a fine dicembre è stato<br />

leg<strong>it</strong>timamente festeggiato<br />

in pompa magna il teatro “La<br />

Fenice” di Venezia, riaperto<br />

dopo sette anni dall’incendio<br />

che lo distrusse. Anche se è un paragone<br />

improponibile per tanti aspetti, tuttavia<br />

il dato la dice lunga sul nostro sempre<br />

più profondo sud, dove sembra scorrere<br />

ancora un tempo biblico per realizzare<br />

cose, tutto sommato, di modesta ent<strong>it</strong>à.<br />

La convenzione con il Comune è a t<strong>it</strong>olo<br />

gratu<strong>it</strong>o per un triennio, rinnovabile.<br />

Tutte le spese, ovviamente, sono a ca-<br />

23<br />

Andrea Altamore<br />

A destra: l’assessore Arena, al centro:<br />

il sindaco Carrubba, a sinistra: il vice<br />

sindaco Perrotta<br />

rico del consorzio, come lo sono state<br />

quelle per rimettere in sesto l’impianto,<br />

gravemente danneggiato dai sol<strong>it</strong>i<br />

vandali durante i forzati cinque anni<br />

di chiusura. L’importo delle spese si è<br />

aggirato intorno ai 7.500 euro.


24 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Manifestazioni<br />

Saranno proiettati 12 film tra febbraio e aprile<br />

Cineforum al “La Ferla”<br />

Ha per t<strong>it</strong>olo “Eclissi 2003” la ras<br />

segna cinematografica che si<br />

svolgerà presso l’unico cinema<br />

della nostra c<strong>it</strong>tà, il “La Ferla” in Via<br />

Soccorso n. 19 (tel. 0931/994299), a<br />

partire da giovedì 12 febbraio fino a giovedì<br />

29 aprile. Saranno proiettati dodici<br />

film della cineteca privata ”Amanti del<br />

cinema” dei fratelli Ippol<strong>it</strong>o, che hanno<br />

avuto l’idea della rassegna. Ogni giovedì<br />

le proiezioni saranno tre: alle 18,30, alle<br />

20,30 e alle 22,30.<br />

Tra una proiezione e l’altra dovrebbe<br />

esserci un dibatt<strong>it</strong>o, se si vuole rispettare<br />

la denominazione di cineforum,<br />

usata dai fratelli Ippol<strong>it</strong>o in alternativa<br />

a quella di rassegna, come si faceva al<br />

cinema Impero, oltre trent’anni fa, in<br />

occasione delle proiezioni curate dalla<br />

biblioteca ISES. Per quanto riguarda la<br />

rassegna Eclissi 2003 si potrà entrare al<br />

cinema dietro esibizione d’una tessera<br />

personale, il cui costo è di 30 euro.<br />

Questo il calendario con le indicazioni<br />

dei t<strong>it</strong>oli e altre essenziali<br />

informazioni.<br />

Lusinghiera affermazione dei quat<br />

tro compon<br />

e n t i d e l<br />

“ G r u p p o M o<br />

dellisti C<strong>it</strong>tà di<br />

Augusta”, che hanno<br />

partecipato alla prima<br />

Mostra-concorso<br />

nazionale cdi Modellismo<br />

storico “Parco<br />

della Favor<strong>it</strong>a”, tenutasi<br />

a Palermo nei<br />

locali dcl Circolo<br />

ricreativo dipcndenti<br />

della Difesa.<br />

La manifestazione<br />

è stata organizzata<br />

dall Associazione culturalc siciliana<br />

di Modellismo Storico “Ferdinando<br />

II” di Palermo in collaborazione con il<br />

Comando Mil<strong>it</strong>are Autonomo in Sicilia<br />

(con sede in Augusta).<br />

La Giuria esaminatrice ha pro-<br />

FEBBRAIO<br />

12/ IDENTITY (Ident<strong>it</strong>à)<br />

di James Mangold, USA,<br />

2003, 87’<br />

19/ L’HOMME DU<br />

TRAIN (L’uomo del treno)<br />

di Patrice Le conte, FRA,<br />

2003, 90’<br />

26/ IO NON HO PAU-<br />

RA di Gabriele Salvatores,<br />

ITA, 2002, 109’<br />

MARZO<br />

04/ PHONE BOOTH (In linea<br />

con l’‘assassino) di Joel Schumacher,<br />

USA, 2002, 87’<br />

11/ DOLLS di Takeshi K<strong>it</strong>ano,<br />

Giappone, 2003, 113’<br />

18/ 25th HOUR (La 25esima ora)<br />

di Spike Lee, USA, 2002, 134’<br />

25/ ELEPHANT di Gus Van Sant,<br />

USA, 2003, 81’<br />

APRILE<br />

01/ FAR FROM HEAVEN (Lontano<br />

dal Paradiso) di ToddHaynes, USA,<br />

2002, 107’<br />

clamato vinc<strong>it</strong>ore per la categoria “A”<br />

D o m e -<br />

nico Cat<br />

a l a n o ,<br />

che ha<br />

presentato<br />

un<br />

velivolo<br />

F 8 4 G<br />

“Thund<br />

e r j e t ”<br />

d e l l a<br />

Pattuglia<br />

A c r o -<br />

b a t i c a<br />

“ G u i z -<br />

zo”. La<br />

menzione d’onore nella stessa categoria<br />

è andata a Domenico Collorafi per<br />

un modello di P. 166L. Al terzo posto<br />

nella categoria “C” (navi in legno) si<br />

è classificato Giuseppe Miraglia con il<br />

suo “T<strong>it</strong>anic”e, nella stessa ca tegoria, la<br />

08/ MISTIC RIVER di Clint<br />

Eastwood, USA, 2003, /37’<br />

15/ LES INVASIONS BARBA-<br />

RES (Le invasioni barbariche) dì D.<br />

Arcand, FRA, 2003, 99’<br />

22/21 GRAMS (21 grammi) di<br />

Alejandro Gonzàlez Jnàrr<strong>it</strong>u, USA,<br />

2003, 125’<br />

29/ ETRE’ ET AVOIR (Essere<br />

e Avere) di Nicolas Philibert, FRA,<br />

2002, 104’<br />

Per informazioni e abbonamenti:<br />

347/860 7145 - 335/5219914<br />

email: Principenet@,vodafone.<strong>it</strong><br />

– ippomar@katamail. com<br />

Giovanni Grasso<br />

Si è piazzato al primo posto nella categoria “A” Domenico Catalano, si sono classificati bene Domenico<br />

Collorafi, Giuseppe Miraglia e Luca Caruso<br />

Successo a Palermo di quattro modellisti augustani<br />

menzione d’onore è andata a Luca Caruso<br />

che ha presentato una riproduzione<br />

di bireme greca.<br />

Con questa brillante affermazione<br />

“fuori casa” il Gruppo dei modcllisti<br />

augustani continua a mantenere ad alto<br />

e qualificato livello il lavoro di un sodalizio<br />

nato nel 1998 e che, da allora,<br />

ha rap-prcsentato Augusta in numerose<br />

manifestazioni a livello regionale. Il<br />

modellismo, è bene ribadirlo, cost<strong>it</strong>uisce<br />

attiv<strong>it</strong>à non soltanto ricreativa ma,<br />

quando sviluppato a livello di disciplina<br />

scientifica, è principalmente laboratorio<br />

di ricerca, studio c maestria esecutiva<br />

non indifferente.<br />

E’ pertanto un’attiv<strong>it</strong>à culturale a<br />

pieno t<strong>it</strong>olo che poi offre a un pubblico<br />

sempre più interessato, in occasione di<br />

mostre e concorsi, il lavoro e i sacrifici<br />

di quantì se ne occupano con grande


Lettere<br />

Egregio direttore, grazie a mio fi<br />

glio ho scoperto il Suo Giornale<br />

di Augusta. Che dire?<br />

Ne sono rimasta piacevolmente<br />

colp<strong>it</strong>a! Penso che molti augustani lo<br />

troverebbero interessante se solo ne<br />

fossero a conoscenza. Forse ci vorrebbe<br />

un pizzico di pubblic<strong>it</strong>à!<br />

Comunque è proprio bello leggere<br />

un giornale che parla di persone<br />

e fatti del proprio terr<strong>it</strong>orio.., peccato<br />

averlo scoperto così tardi. Da adesso<br />

continuerò a comprarlo ogni volta che<br />

uscirà, anche perché si tratta di 1 euro<br />

ben speso. Cordiali saluti<br />

Elena Di Franco<br />

Gentile signora Di Franco, lettere<br />

come la Sua fanno davvero bene. Lei<br />

giustamente osserva che bisognerebbe<br />

reclamizzare l’esistenza del nostro giornale.<br />

Sono d’accordo con Lei. E’ stata<br />

una delle prime cose che ho detto al mio<br />

amico Enzo Leonardi,<br />

che ha l’onore e l’onere<br />

d’essere l’ed<strong>it</strong>ore,<br />

quando, nel novembre<br />

del 2002, mi chiese di<br />

ridare v<strong>it</strong>a a questa testata.<br />

Mi rispose che le<br />

tasse per l’affissione di<br />

manifesti nella nostra<br />

c<strong>it</strong>tà sono salate. Non<br />

parliamo di pubblic<strong>it</strong>à<br />

radio-televisiva,<br />

anche perché da noi<br />

non esiste più alcuna<br />

trasm<strong>it</strong>tente, Dovremmo,<br />

perciò, rivolgerci<br />

altrove. Vorrei, però,<br />

fare due osservazioni.<br />

La prima. Il passaparola,<br />

spesso, si è rivelato più efficace<br />

di tante promozioni, per un libro come<br />

per una saponetta. La seconda è questa.<br />

Siamo, poi, sicuri che, dopo una<br />

ben orchestrata (e costosa) campagna<br />

pubblic<strong>it</strong>aria, i nostri conc<strong>it</strong>tadini<br />

correrebbero a comprare il Giornale<br />

di Augusta? Forse se regalassimo un<br />

libro o una videocassetta o altro dono<br />

interessante, come fanno, ormai, da<br />

tempo i quotidiani nazionali autorevoli.<br />

Ma anche questa operazione ha un<br />

costo non indifferente. Né si potrebbe<br />

riproporla. Abbiamo pensato che una<br />

testata come la nostra, proprio perché<br />

c<strong>it</strong>tadina, -unica e sola, doveva trovare<br />

buona accoglienza nei luoghi deputati<br />

alla vend<strong>it</strong>a dei giornali: nelle edicole,<br />

nelle cartolibrerie, nelle tabaccherie e,<br />

1 euro ben speso<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

da qualche tempo, presso le stazioni di<br />

rifornimento carburante. L’ed<strong>it</strong>ore Leonardi<br />

concede un aggio di venticinque<br />

centesimi all’edicolante, il quale non<br />

dovrebbe far altro che esporlo in bella<br />

vista, come fa con il quotidiano più diffuso<br />

della zona, La Sicilia di Catania.<br />

Senza voler far riferimento alla retorica<br />

dell’amor di patria, dell’attaccamento<br />

alle proprie radici, uno che ha interesse<br />

a guadagnare di più, “spinge” di più il<br />

prodotto. E se il prodotto si esaurisce in<br />

breve, chiede il rifornimento.<br />

Un mio amico libraio mi ha raccontato<br />

che ha più volte fatto ricorso al<br />

rappresentante d’una nota casa ed<strong>it</strong>rice<br />

nazionale per rifornirsi delle copie d’un<br />

libro erotico, scr<strong>it</strong>to da una sedicenne<br />

catanese, che è diventato un caso ed<strong>it</strong>oriale<br />

nazionale, grazie anche al circu<strong>it</strong>o<br />

massmediatico innescato con intelligenza<br />

degli affari. Per rifornirsi di copie,<br />

quel libraio ha fatto più<br />

telefonate extraurbane.<br />

Per rifornirsi di copie<br />

del Giornale di Augusta<br />

solo il t<strong>it</strong>olare d’un punto<br />

vend<strong>it</strong>a, su oltre tredici,<br />

s’è fatto vivo. Certo,<br />

non si può pretendere<br />

che tutti siano bravi a<br />

esporre e a vendere in<br />

pochissimo tempo, ma,<br />

se si vende nel giro di<br />

qualche giorno, è così<br />

difficile o dispendioso<br />

chiedere un supplemento<br />

di copie? Ma c’è di<br />

più e di peggio.<br />

Ci sono stata punti<br />

vend<strong>it</strong>a che, aprioristicamente,<br />

cioè senza<br />

voler sapere il nome dell’ed<strong>it</strong>ore o del<br />

direttore, hanno rifiutato il Giornale di<br />

Augusta (forse credendo, erroneamente,<br />

che si trattasse d’un prodotto da distribuire<br />

gratu<strong>it</strong>amente). . C’è stato chi, pur<br />

avendo venduto circa cento copie del n.<br />

8 (il primo della nuova serie) s’è rifiutato<br />

categoricamente e inopinatamente di<br />

vendere copie dei numeri successivi. C’è<br />

chi non sa o non vuole dare visibil<strong>it</strong>à<br />

al giornale. Un settimanale nazionale<br />

come Panorama, che oggi vende moltissimo<br />

ed è pieno zeppo di pubblic<strong>it</strong>à,<br />

nei primi anni di v<strong>it</strong>a stentava ad affermarsi,<br />

procurando notevoli perd<strong>it</strong>e all’ed<strong>it</strong>ore,<br />

il vecchio Arnoldo Mondadori<br />

- allora, con Rizzoli, rappresentante autorevolissimo<br />

della cosiddetta ed<strong>it</strong>oria<br />

pura. Ma era, appunto, Mondadori un<br />

25<br />

gigante dell’ed<strong>it</strong>oria in assoluto. Dio<br />

ci guardi dal voler fare paragoni con<br />

Panorama. E’ un confronto improponibile<br />

per tante ragioni, anche se per<br />

il formato, per il risalto dato alle foto,<br />

per il taglio dell’impaginazione, per la<br />

copertina a colori, certo ci rifacciamo<br />

a modelli come Panorama, appunto, o<br />

L’espresso. Il riferimento a Panorama<br />

mi serve per sottolineare che anche<br />

questa testata vive di stenti. Non se ne<br />

meraviglia affatto il nostro collaboratore<br />

Giuseppe Messina, storico locale, che<br />

ha recentemente compiuto un’indagine<br />

sui giornali usc<strong>it</strong>i ad Augusta tra il XIX<br />

e il XX secolo.<br />

E’ ancora mia ferma convinzione<br />

che la nostra c<strong>it</strong>tà può mantenere un<br />

giornale libero come il nostro, come fa<br />

non dico Quincy negli Stati Un<strong>it</strong>i, dove<br />

una collega riesce a vivere e a far vivere<br />

la sua creatura — un settimanale<br />

distribu<strong>it</strong>o gratu<strong>it</strong>amente — grazie<br />

agl’intro<strong>it</strong>i pubblic<strong>it</strong>ari, ma come fa<br />

Lentini, c<strong>it</strong>tadina a pochi chilometri<br />

dalla nostra, dove uno stesso ed<strong>it</strong>ore<br />

pubblica una testata (settimanale) della<br />

carta stampata e una (quotidiana) televisiva.<br />

Lei, gentilissima signora Di Franco,<br />

fa naturalmente piacere all’ed<strong>it</strong>ore<br />

e a me quando afferma che l’euro<br />

sborsato per acquistare un numero<br />

del Giornale di Augusta è ben speso.<br />

Purtroppo, non tutti la pensano come<br />

Lei. Sappiamo esserci stati augustani<br />

che non hanno acquistato il giornale<br />

perché più costoso (di dieci centesimi!)<br />

del quotidiano. Anche qui il paragone<br />

è improponibile e comunque nessuno<br />

conserva un quotidiano, mentre il nostro<br />

periodico può essere conservato, rilegato<br />

in volume e allineato, nello scaffale<br />

della libreria, fra quelli di storia locale,<br />

né l’euro viene sborsato ogni giorno. E’<br />

vero che da quando è stato introdotto<br />

l’euro siamo tutti diventati più poveri,<br />

come, finalmente, è stato riconosciuto<br />

al più alto livello ist<strong>it</strong>uzionale.<br />

Oggi 1 euro equivale di fatto alle<br />

mille lire di una volta, anche se sulla<br />

carta il valore dovrebbe essere di<br />

circa due mila. Tuttavia, oggi, 1 euro<br />

non si nega (nei lim<strong>it</strong>i del possibile) al<br />

parcheggiatore abusivo di Catania o a<br />

quello “autorizzato” di Augusta.<br />

G.C.


26 <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong> Lettere<br />

AUGURI DI LUNGA VITA<br />

dagli USA<br />

Caro direttore, Lei sa che, pur vi<br />

vendo negli Stati Un<strong>it</strong>i, seguo con<br />

grande interesse il Suo giornale,<br />

sin dall’ormai lontano 1980. Ho visto<br />

che la nuova serie è più bella e interessante<br />

della precedente. Me ne rallegro<br />

vivamente per Lei, per mr. Leo-nardi e<br />

per tutta la gente di Augusta. Qui da noi<br />

non esiste un magazine come il Vostro.<br />

Esistono sì i news magazine nazionali,<br />

e ci sono i quotidiani con molta advertisements,<br />

ma nelle realtà locali la gente<br />

è attratta dalla free press, cioè stampa<br />

gratu<strong>it</strong>a, che si trova nei grandi store<br />

, dove, però, i veri servizi giornalistici<br />

sono molto pochi. Lei, caro direttore<br />

e mr. Leonardi siete davvero special:<br />

c<strong>it</strong>izens per Augusta con questo splendido<br />

magazine c<strong>it</strong>tadino, di cui Augusta<br />

aveva bisogno. Auguri di lunga v<strong>it</strong>a!<br />

Caterina Pattavina<br />

Quincy-Mass. USA<br />

“L’HO ACQUISTATO<br />

SENZA INDUGIO”<br />

Gentilissimo direttore, anche se<br />

h o “ s o l a m e nt<br />

e ” 3 1 a n n i , m a n c o<br />

da ormai quasi nove anni dalla<br />

nostra c<strong>it</strong>tà, dove sono nato e cresciuto<br />

e dove r<strong>it</strong>orno ogni tanto per vis<strong>it</strong>are<br />

i miei familiari. Mi sono trasfer<strong>it</strong>o da<br />

Augusta per via della scelta di consacrarmi<br />

al Signore, seguendo la via<br />

di Francesco d’Assisi, attraverso i<br />

frati minori cappuccini, tra i quali ho<br />

emesso la professione perpetua dei voti<br />

nel novembre 2003. Trovandomi ad<br />

Augusta per qualche giorno, mi sono<br />

recato in edicola per acquistare un<br />

quotidiano e m’è saltato agli occhi il<br />

Giornale di Augusta che, senza indugio,<br />

ho acquistato trovando l’iniziativa davvero<br />

interessante e lodevole. Ho letto<br />

tutto d’un fiato il numero di dicembre<br />

2003 in cui, a p. 25, c’era l’inv<strong>it</strong>o a<br />

comunicare qualcosa che possa essere<br />

d’interesse per la comun<strong>it</strong>à. Desidero<br />

segnalarLe quanto avverrà il 23 gennaio<br />

<strong>2004</strong>. Per grazia di Dio, in quella data<br />

sarò ordinato diacono da S. E. mons.<br />

Costanzo, arcivescovo di Siracusa. E, se<br />

Dio vorrà, tra circa un anno, sarò anche<br />

ordinato sacerdote nella nostra stessa<br />

c<strong>it</strong>tà. Un’ordinazione diaconale non è<br />

cosa di tutti i giorni; ho, quindi, creduto<br />

opportuno segnalarvi questo evento di<br />

grazia, questo dono che il Signore m’ha<br />

concesso. Mi complimento ancora per<br />

l’iniziativa e La prego gradire i miei più<br />

sinceri auguri per un <strong>2004</strong> ricco di gioia<br />

e seren<strong>it</strong>à. Pace e bene<br />

Fra Matteo Pugliares<br />

Ringraziamo fra Matteo, ricambiamo<br />

di vivo cuore gli auguri per il <strong>2004</strong><br />

e gli formuliamo sincerissimi auguri per<br />

il suo percorso di fede. Saremo lieti di<br />

pubblicare un resoconto, con foto, della<br />

grazie Augusta!<br />

Ho letto qualcosa sul polo chimico<br />

esistente nella provincia di Sira<br />

cusa, il cosiddetto triangolo della<br />

morte, e le devastanti conseguenze che<br />

sta provocando sul terr<strong>it</strong>orio e sulla salute<br />

pubblica… ho letto sul vostro triste<br />

primato per quanto riguarda le malformazioni<br />

e l’alto indice di tumori… la<br />

cosa che più mi sbalordisce è la vostra<br />

tranquill<strong>it</strong>à nell’accettare tutto ciò… non<br />

ho mai letto o visto in tv delle vostre<br />

proteste… beh, egoisticamente, dico<br />

che va bene così… ormai ce le avete e<br />

ve le tenete, d’altronde in qualche posto<br />

devono pur stare queste industrie…<br />

se a voi sta bene… figuratevi a noi…<br />

tenetevele pure, noi non le vogliamo!<br />

E poi se tolgono, voi che fate? Dicono<br />

sempre che al sud avete il problema del<br />

lavoro... allora beccatevi ‘ste industrie…<br />

forse non sapete fare altro… forse vi sta<br />

bene così… figuratevi a noi! GRAZIE<br />

AUGUSTA!<br />

Marco da Milano<br />

dal forum del s<strong>it</strong>o www.lasvolta.net<br />

“I MIEI PIÙ CONVINTI<br />

COMPLIMENTI”<br />

Carissimo direttore, sono un augu<br />

stano che, per motivi di lavoro,<br />

vive attualmente in Calabria.<br />

Durante le festiv<strong>it</strong>à natalizie, trovandomi<br />

in ferie ad Augusta, ho avuto<br />

modo di leggere il suo giornale. R<strong>it</strong>engo<br />

che tale iniziativa ed<strong>it</strong>oriale sia uno<br />

strumento molto prezioso in quanto<br />

rende partecipi gli ab<strong>it</strong>anti di Augusta<br />

dell’amministrazione della c<strong>it</strong>tà, cercando<br />

di farli uscire dallo stato di torpore in<br />

cui ormai da vari decenni sono avvolti e<br />

inoltre può servire da stimolo alle ist<strong>it</strong>uzioni<br />

locali, a cui spetta l’arduo comp<strong>it</strong>o<br />

di dare finalmente una decisiva svolta<br />

a questa c<strong>it</strong>tà, purtroppo abbandonata<br />

da troppo tempo a un totale degrado.<br />

Credo, infatti, che una sana cr<strong>it</strong>ica costruttiva<br />

possa sensibilizzare gli organi<br />

competenti rispetto alle questioni che<br />

più stanno a cuore ai c<strong>it</strong>tadini. Sono<br />

convinto che sia indispensabile questa<br />

sinergia tra c<strong>it</strong>tadini e ist<strong>it</strong>uzioni, perché<br />

non bisogna mai dimenticare che la C<strong>it</strong>tà<br />

è di tutti!<br />

Partecipare attivamente all’amministrazione<br />

c<strong>it</strong>tadina è quindi un preciso<br />

dovere civile che dovrebbero osservare<br />

tutti, non solo i pol<strong>it</strong>ici!<br />

Sa, la lontananza ha sicuramente<br />

rafforzato in me l’attaccamento e<br />

l’amore che sento verso la mia c<strong>it</strong>tà ed<br />

è quindi una vera sofferenza constatare,<br />

quando ci vengo in vacanza lo stato di<br />

abbandono in cui essa si trova e, soprattutto,<br />

la rassegnazione “passiva” degli<br />

augustani fa veramente rabbia.. La<br />

nostra c<strong>it</strong>tà non avrebbe nulla da invidiare<br />

alle altre, disponendo di un altissimo<br />

potenziale sia a livello terr<strong>it</strong>oriale, che<br />

a livello di risorse umane.<br />

Ben vengano, quindi, tutte le iniziative<br />

culturali, come la vostra, che<br />

contribuiscono a valorizzare la c<strong>it</strong>tà e<br />

risvegliare tutte quelle tradizioni, quei<br />

valori che ultimamente si sono un po’<br />

assop<strong>it</strong>i solo così si può crescere tutti<br />

assieme, riscoprendo di amare la nostra<br />

bella c<strong>it</strong>tà!<br />

Una questione che mi preoccupa<br />

molto è quella ambientale, gli ultimi<br />

dati sono veramente allarmanti e~ anche<br />

in questo caso sottolineo l’assoluta<br />

mancanza di presa di coscienza da parte<br />

dei c<strong>it</strong>tadini, mi chiedo come non possa<br />

preoccupare una questione che riguarda<br />

così da vicino la nostra salute e quella<br />

dei nostri figli a differenza di altre c<strong>it</strong>tà<br />

che in casi simili hanno gridato la loro<br />

disapprovazione, gli augustani (tranne<br />

pochi coraggiosi!) accettano passivamente<br />

anche questo, forse v<strong>it</strong>time di uno<br />

squallido ricatto occupazionale?<br />

Spero comunque di poter tornare<br />

presto a vivere nella mia c<strong>it</strong>tà e sono<br />

convinto che Augusta, in futuro, può e<br />

deve cambiare in pos<strong>it</strong>ivo, con l’aiuto<br />

di ogni piccolo contributo apportato da<br />

ciascuno di noi.<br />

Nel manifestarle i miei più convinti<br />

complimenti, le auguro un buon<br />

lavoro, auspicando che il suo giornale<br />

possa crescere nel tempo, diventando<br />

un vero punto di riferimento ed<strong>it</strong>oriale<br />

per Augusta.<br />

Tiziano Varese


Ambiente<br />

<strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong> <strong>2004</strong><br />

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