ilCONCETTO ed il PROGETTO - Mauro Minniti

fra militanti, simpatizzanti e semplici elettori. Ci proteggeva
un cordone di forze dell’ordine composto da almeno
altrettanti agenti, fra i quali quel Marcello che divenne
poi Consigliere comunale di AN nel 2000 e che fin da
allora era il piedipiatti buono per dirla come Adolfo, mio
fratello. Se c’era il rischio di menar le mani ci prendeva
per l’orecchio e ci trascinava via; sarà per questo che
proprio Adolfo ha le orecchie più grosse di me! Dall’altra
parte della Piazza, all’imbocco dei Portici meranesi, un
nutrito gruppo di almeno 300 extraparlamentari di sinistra
disturbavano con urla, fischi e minacce. Il comizio,
comunque si tenne, perché ben altro serviva per intimidirci;
e si concluse anche, nei tempi previsti. Ma questo
era il clima ed il rapporto numerico di quegli anni. Era
peraltro quello anche il tempo degli slogan-guida che ci
si tramandava in tutte le forme. „Giovane non ci serve,
non ci interessa che la pensi come noi, se non lotti con
noi” per esempio lo notai su un muro di Padova, fuori
dalla sede del MSI, e lo importai a Merano dove, una
mattina, si provvedette a „trasmetterlo” all’esterno. Ma
il motto che più mi affascinava a quel tempo era „La
Fede nel tuo cuore, il coraggio nella tua lotta” usato
dagli allora camerati romani in ricordo di un militante
ucciso dai comunisti.
Introduzione
La crescita della Destra
Ho percorso tutte le fasi dell’ultimo trentennio meranese
passando attraverso l’esempio che sempre ci ha
fornito proprio Montali. A lui, noi ragazzi un po’ esu-
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