ilCONCETTO ed il PROGETTO - Mauro Minniti

do la Destra altoatesina ravvisa la necessità culturale e
giuridica di riconoscere i toponimi nella forma tedesca
attraverso un atto legislativo, determina la volontà che
si ponga sullo stesso piano ogni indicazione di luogo
geografico (che in Alto Adige diventa anche geopolitico)
e geoculturale, senza invadere le competenze storiche
altrui. E nel fare questo, ovviamente richiede la massima
reciprocità affinché anche il mondo di lingua tedesca lasci
alla Comunità italiana la continuità geografica locale,
che è insieme politica e culturale. Atteggiamenti come
quelli che hanno indotto all’inizio del 2006 il Commissario
del Governo per la provincia di Bolzano dott. Giuseppe
Destro a richiamare la Comunità comprensoriale
Bassa Atesina-Oltradige al rispetto del bilinguismo per
aver omesso toponimi in lingua italiana nelle proprie segnalazioni
turistiche, rischiano di allontanare la comprensione
dei gruppi. È necessario altresì che si ponga fine
a questo comportamento alquanto preoccupante anche
sotto una visione etica oltrechè etnica, adottata pure da
molti Comuni altoatesini abituati ad utilizzare la sola lingua
tedesca nelle loro comunicazioni non solo interne, in
quanto tali atteggiamenti non favoriscono quell’auspicabile
ed auspicato rispetto reciproco fra i gruppi linguistici
e soprattutto quella reale convivenza da molti inseguita;
rischiando altresì di fare insorgere nuovi sentimenti di
diffidenza fra la popolazione di diversa madrelingua.
Perseverare da parte degli Enti pubblici nell’adozione di
un monolinguismo sui siti web, è un atto anche solo
moralmente condannabile. È peraltro purtroppo un fatto
assai consolidato la lenta ma progressiva scomparsa
dei toponimi nella forma italiana. Sono nella memoria di
38 Destra comunitaria ed identitaria