ilCONCETTO ed il PROGETTO - Mauro Minniti

nazionale ha sempre rappresentato un simbolo attorno al
quale poteva e doveva costituirsi una Nazione; ovvero
l’insieme di cittadini che vivono nel medesimo territorio
all’interno di quello Stato prefigurato dai confini politici.
Nazionalista però è anche quell’espressione che viene
usata per indicare chi si presume intenda proporsi come
entità superiore ad altre, non per numero di appartenenti
ma per una presunzione di dominio civile, secondo il
quale il nazionalismo intende divenire in qualche modo
forma imperialista pretendendo di dettare atteggiamenti
di imperio su un’altra comunità. Per Marcello Veneziani
nel suo libro „la cultura della Destra“ (Ed. Laterza -
2002) „il nazionalismo è la degenerazione dell’identità
nazionale, che altresì deve rimanere un valore, non un
disvalore“. Ed è questa l’accusa che il mondo politico ed
intellettuale slegato dalla Destra ha mosso nei confronti
di quest’ultima come a tacitarne preventivamente ogni
diritto d’opinione. Un concetto in realtà che la Destra ha
rigettato difendendo i valori di una Nazione; che però
si traducono non con il principio di collettivismo, per il
quale il patrimonio materiale appartiene a tutti e rinnega
semmai il comune patrimonio culturale di una Nazione,
quanto piuttosto con quello di comunitarismo inteso
a significare la valorizzazione delle identità, rappresentando
nella sua eleganza un senso di appartenenza
alla propria comunità che può essere appunto umana,
politica o culturale; rigettando di fatto l’assunzione di
quell’egoismo nazionalistico che rinnegava perfino Julius
Evola, autore molto amato dalla Destra nazionale
ed europea, e per il quale era importante badare a
tenersi in piedi in un mondo di rovine con quella sua
40 Destra comunitaria ed identitaria