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EDIZIONE WEB
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Domenico Paladino IL MISTERO DI BRU
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A Roberto e Mirella
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PREFAZIONE Il mistero di Brunilde s
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Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
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CAPITOLO PRIMO In quel soleggiato m
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che non perdonerà le offese ricevu
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testuggini e, possibilmente, anche
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agazza della lontana Sicilia, che a
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gliati. Allora si fermò, forse in
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suo dovere di muovere all’attacco
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“Ecco, questo veramente conta!”
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tre cavalieri che precedevano di al
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“Sì, non vi è nessuno, nel cast
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intensamente. Ma siamo seduti su un
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ficacia. Furono, infine, disposti d
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combattere per affermare la Sua giu
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una delazione. Qualcuno in cui avev
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forse di scorgere il viso del suo a
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contadini, situato poco distante, e
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“Sono io ora il comandante. Mi re
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Costanza tacque. Brunilde approfitt
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dovuto togliere le tende per ritorn
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lungo e più frequentemente.” “
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corridoio lo svegliò. Si soffermò
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“Ed avete osato giungere fino all
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Uberto si affiancò al suo cavallo,
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derò là.” Si strinsero in un ul
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CAPITOLO SECONDO Nello stesso momen
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una morte apparentemente naturale.
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va la sua camera da letto a quella
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vestaglia, mise a nudo il suo seno,
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“Ma certo: io vi amo.” “Come
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soggiunse: “Non devi più esporti
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CAPITOLO TERZO La mente di Uberto e
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di una grande costruzione su due pi
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aciarla e sentì che già cominciav
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Ottone Visconti aveva preso alloggi
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“Sì, per te” rispose gongolant
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arsi che il luogo fosse deserto, qu
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irruppe nella camera di Napo. Il si
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naio a cavallo di un’imponente de
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“Fin da quando mi sono concessa a
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capitano del popolo Simone di Locar
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proveniva dal fondo del corridoio e
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“Non bevi?” le chiese con impaz
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CAPITOLO QUINTO Giunto con la sua c
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CAPITOLO SESTO Anche Brunilde, nel
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“Come hai potuto tradirmi così?
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e si congedò facendo sventolare il
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trante. “Sigiberto, tu mi desider
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Lei alzò su di lui i suoi occhi fi
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Il sangue continuava a spargersi e
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la signoria di Tradate.” “La si
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CAPITOLO SETTIMO Guglielmo della Pu
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si era portata nel salotto. Gugliel
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nibile, un rumore alle mie spalle m
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Chiamò il suo luogotenente e gli i
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CAPITOLO OTTAVO Uberto aveva lascia
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“Se riuscirete a parlarle, ditele
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“Invierò degli uomini in avansco
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“Certo! Ti ho detto che Guglielmo
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nero condotti nella sala delle udie
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“Non posso farlo. Sarebbe un diso
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“Anch’io ti adoro” rispose.
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“Sei quindi deciso?” “Sì.”
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CAPITOLO NONO Percorsero il fiume,
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Uberto notò dei gendarmi che stava
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con limpidezza per essere degno di
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potremmo sposarci, avere dei bambin
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“Ti sei esposta per noi. Perché
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CAPITOLO DECIMO Brunilde aveva sent
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per toglierla di mezzo, vuole farla
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“Volete parlare dell’amore?”
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una vasta sala nella quale il sole
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Brunilde ne fu soddisfatta perché
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“Per quest’amore, lui ha perdut
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Ma, il giorno dopo, rientrando in c
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Le prese una mano soffice, la baci
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attinente alla vita normale, mi dav
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inviarle un’illuminazione. Ma que
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viso, udì un sordo calpestio che s
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pirata sguainò la scimitarra imita
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CAPITOLO UNDICESIMO Dieci giorni do
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tunisini di scorta, apprese che una
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“Ricorda sempre che ho peccato pe
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un’azione di forza facendosi spal
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senza interruzione. Infatti, era pr
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Forse, potrai farlo tu quando sarem
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sua fedeltà a Cristo ed alla Santa
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CAPITOLO TREDICESIMO Una luce latti
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che si avvicinavano, avevano notato
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Castelletto e, se puoi, dimentica.
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PARTE SECONDA SAFFO RINASCIMENTALE
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Napoli, si estendeva festosa, indus
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stoffe intessute d’oro e d’arge
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lasciò la nave. Cercò con lo sgua
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prevaleva non tanto la curiosità q
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copriva la nuca ma non impediva ai
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ose sbagliate. Ma poi l’ho perdut
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Allora, sebbene riluttante, risalì
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sibile?" “Certamente.” “Una v
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“Dove vorreste andare?” chiese
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posto su un sedile di pietra e comi
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togliersi dalla mente e dal cuore l
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ze e la loro gerarchia. Si trovano
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morbida e sensuale di Brunilde. Le
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Alto, asciutto, bruno, mostrava occ
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di riprendere il nostro viaggio. Ch
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sonno profondo. Quando si svegliò,
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“Perdonami, non ho potuto farne a
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“Nella tua camera al castello?”
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narono canti ossessivi, accompagnat
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“Sono terribilmente stanca. Tu er
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vestibolo delimitato da una vetrata
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“Vorrei essere un maschio per pos
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Si elevava al disopra delle altre e
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uomo vestito di nero che ti reggeva
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carnet. Ma invano. Allora, assunse
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Si trovava di fronte ad un nuovo in
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parlò della sua visita al padre ed
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“Ma io ti voglio bene. Voglio sta
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si offrì alle sue carezze. Anche G
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“Saresti tu capace di compiere un
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l’esportazione alla Serenissima.
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carica di secondo di bordo che norm
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le, un’ancella di nome Costanza.
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i veneziani persero Trevi e Casalma
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te tentare di penetrare il pensiero
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“Mi piaci” ansimò. “Ti vogli
- Page 265 and 266: aprì la pesante porta e introdusse
- Page 267 and 268: Ebbe purtroppo una risposta all’a
- Page 269 and 270: posizione della sorella. Alla fine,
- Page 271 and 272: oltre al capolavoro della camera Pi
- Page 273 and 274: “Finché avrò vita, ti vorrò be
- Page 275 and 276: terreno. Leonello d’Este gli fu a
- Page 277 and 278: “Ti stupisci?” “No. Del resto
- Page 279 and 280: Il giorno seguente, cavalcarono ins
- Page 281 and 282: “Mi rendo conto però di non esse
- Page 283 and 284: Leonello. Mentre gli parlo e lo bac
- Page 285 and 286: CAPITOLO DICIANNOVESIMO Il cardinal
- Page 287 and 288: CAPITOLO VENTESIMO Leonello giunse
- Page 289 and 290: CAPITOLO VENTUNESIMO Fin da quando,
- Page 291 and 292: “Cerco la tua pelle!” “È a p
- Page 293 and 294: Quello che doveva essere un incontr
- Page 295 and 296: CAPITOLO VENTIDUESIMO Rosalba e Leo
- Page 297 and 298: verso un tronco tagliato a mezzo me
- Page 299 and 300: “Questa donna è un pericolo. Se
- Page 301 and 302: Rosalba. “Questo è il veleno”
- Page 303 and 304: Leonello era ancora lontano. Poich
- Page 305 and 306: alla morte imminente. Ora che tutto
- Page 307 and 308: CAPITOLO VENTITREESIMO Attraversaro
- Page 309 and 310: Rassomigliava straordinariamente a
- Page 311 and 312: Ritornarono nei salotti e, ad un ce
- Page 313 and 314: va per diletto alla caccia degli or
- Page 315: vostre lacrime?” Le tese la mano
- Page 319 and 320: Ritornò a casa oppressa da una pro
- Page 321 and 322: aver avvertito Isabella, obbedì. L
- Page 323 and 324: padrone.” “Vuoi dire satana?”
- Page 325 and 326: Ungheria dove Leonello assunse di f
- Page 328 and 329: CAPITOLO VENTIQUATTRESIMO Quando ra
- Page 330 and 331: dagli uomini?” “Questo no. Ho a
- Page 332 and 333: “Come hai fatto ad assentarti?”
- Page 334 and 335: aveva cambiato il suo corso. Si riv
- Page 336 and 337: CAPITOLO VENTICINQUESIMO L’indoma
- Page 338 and 339: “Ma non hai detto che ha vissuto
- Page 340 and 341: “Anche se vengo dall’inferno?
- Page 342 and 343: nia. Perse l’appetito e trascurò
- Page 344 and 345: gini della pista. In lui, Cristiano
- Page 346 and 347: “Sono dominata da un bisogno di d
- Page 348 and 349: to. Io non esisto più per te. Vorr
- Page 350 and 351: CAPITOLO VENTISEIESIMO Cristiano er
- Page 352 and 353: cuore gli batteva con forza e le ma
- Page 354 and 355: un giorno.” Lui la scrutò con un
- Page 356 and 357: “Sei tu.” “Io?!” “Sì.”
- Page 358 and 359: CAPITOLO VENTISETTESIMO Intrapreser
- Page 360 and 361: stati escogitati nuovi sistemi per
- Page 362 and 363: “Voglio fare all’amore con te
- Page 364 and 365: “Salterà in aria il palazzo dell
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CAPITOLO VENTOTTESIMO Al suo ritorn
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ia di una città europea era stata
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proiettandosi verso quegli aspetti
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“Sono la figlia naturale di Azzo
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dimessa dall’ospedale, dovrai con
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“Non ho altro da dire” ribatté
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“Molti parlamentari vorrebbero fa
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Lui la baciò. Ma, evidentemente, l
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ucciderti. E poiché io ero assente
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Brunilde gli andò vicino per conso
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CAPITOLO VENTINOVESIMO L’indomani
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ammirarlo dall’esterno. Cristiano
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“Non mi credi, vero?” “Non è
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descrizioni fantasiose. Vi erano le
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d’oro, forse troppo leggero a que
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“Mi dispiace” ripeté boccheggi
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portale d’ingresso. Si avvicinò
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“Gliene sarei grato.” “Vuol l
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I N D I C E Prefazione IL MISTERO D