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<strong>L'Azione</strong> 4 AGOSTO 2<strong>01</strong>2<br />
Quando i mecenati<br />
sono matelicesi<br />
La biblioteca lancia una sottoscrizione<br />
e restaura l'affresco di Via Umberto I<br />
Non solo pubblico. Di questi tempi in cui i pochi soldi pubblici devono essere<br />
destinati a tappare vecchie (e nuove) falle, la Biblioteca si fa promotrice di<br />
un'iniziativa che ha avuto successo e che, chissà, potrebbe costituire un bel<br />
“precedente”! Oltre un anno fa si inizia infatti la raccolta di fondi per il necessario<br />
restauro di una preziosa edicoletta in via Umberto I. Ora il restauro è<br />
terminato e i cromatismi e il disegno del dipinto sono di nuovo a disposizione<br />
dei matelicesi i quali, speriamo, almeno per una volta, passeranno lì sotto<br />
meno distrattamente.<br />
di ANGELO ANTONELLI<br />
Lungo via Umberto I, all’incrocio<br />
con via Beata Mattia,<br />
di fronte alla fontana<br />
del XVII secolo, progettata<br />
come punto di fuga prospettico per<br />
chi volta le spalle all’omonima chiesa<br />
legata alla Beata matelicese, si<br />
trova una edicoletta viaria, restaurata<br />
di recente dalla dottoressa Angela<br />
Allegrini, sotto la supervisione della<br />
Soprintendenza di Urbino.<br />
L’iniziativa si deve in particolare<br />
all’interesse della dottoressa Mariolina<br />
Cegna e della signora Serena<br />
Seleniti, che, con dando nella sensibilità<br />
di un gruppo di appassionati,<br />
sono riuscite a realizzare nel giro di<br />
breve tempo il piccolo “miracolo”.<br />
Il restauro ha restituito un’opera<br />
nella sua interezza disegnativa e<br />
cromatica. Si tratta in effetti di un<br />
piccolo affresco, inserito in una nicchia,<br />
con una doppia cornice; quella<br />
esterna, marcatamente neogotica è<br />
in laterizio, in piena armonia con<br />
la facciata dello stesso materiale,<br />
quella interna in legno.<br />
La <strong>prima</strong> segna cronologicamente<br />
l’epoca dell’affresco, che originariamente<br />
doveva occupare per intero la<br />
super cie della nicchia e che a causa<br />
del deterioramento è possibile sia<br />
stato ridimensionato, o addirittura,<br />
staccato e riposizionato al centro del<br />
piccolo altare, come è, pure, possibile<br />
che l’affresco sia stato ridipinto<br />
su un precedente modello, eseguito<br />
nei secoli addietro.<br />
Colpisce, innanzitutto, la posizione:<br />
pur trattandosi di una edicola urba-<br />
na, infatti, la posizione è quella dei<br />
tabernacoli extra urbani, di origine<br />
romana, posizionati in prossimità di<br />
incroci viari, mentre quelle urbane<br />
erano posizionate in genere, lungo<br />
le facciate di case o palazzi o in<br />
prossimità di piazze o fontane, dove,<br />
come notavano alcuni protagonisti<br />
ottocenteschi del Gran Tour, specie<br />
a Roma, le donne si fermavano a<br />
ciarlare, nendo qualche volta con<br />
l’accapigliarsi.<br />
La Vergine, che riprende un modello<br />
rinascimentale, legato alla lezione<br />
raffaellesca, sorregge, in piedi, il<br />
Bambino. La scena indica una forte<br />
intensità di affetti.<br />
Il piccolo Gesù allunga un braccetto<br />
intorno al collo della Madre, mentre<br />
con l’altra mano sembra giocherellare<br />
sulla sua spalla.<br />
Divertirsi da pazzi!<br />
La Vergine col busto di profilo,<br />
col viso si volge verso il passante,<br />
mostrando per intero il volto, ben<br />
marcato dal disegno del naso, della<br />
bocca e degli occhi fortemente<br />
espressivi.<br />
In basso, a destra, si scorge, la gura<br />
di un bambino, che con una manina<br />
cinge la gambetta del piccolo Gesù.<br />
Nonostante le lacune, soprattutto<br />
nella parte superiore della gura,<br />
sicuramente si tratta del piccolo<br />
San Giovannino, gura che compare<br />
spesso in tali soggetti, specie<br />
d’ispirazione raffaellesca.<br />
La fattura di questo piccolo inserto,<br />
tuttavia, sembra non in sintonia col<br />
resto della composizione, per essa<br />
si può ipotizzare una mano diversa,<br />
eseguita molto <strong>prima</strong> della Maternità,<br />
riconducibile, forse, al XVII<br />
secolo. In tal caso l’affresco sarebbe<br />
il risultato di diverse strati cazioni<br />
avvenute nel corso del tempo.<br />
Come in altri dipinti sacri di questo<br />
periodo, è palese l’attrazione verso<br />
le opere dell’urbinate, modello ideale<br />
per intere generazioni, orbitanti,<br />
soprattutto, a Roma, ma che con le<br />
loro opere diffondono il gusto ovunque.<br />
Le immagini sacre scorporate<br />
da secoli di barocchismo, ritornano<br />
ad ispirarsi alle opere dei classici.<br />
Interi cicli pittorici, riscoprono le<br />
opere dei maestri del Rinascimento<br />
cinquecentesco.<br />
11<br />
Canil ad Aringoli:<br />
“Bisogna fare,<br />
non distruggere”<br />
Non avevo messo in preventivo<br />
un’ulteriore risposta: persiste<br />
la Sua voglia di polemizzare su<br />
tutto, ma se leggesse bene il precedente<br />
articolo potrebbe vedere<br />
che ho già affermato che esiste un<br />
assessore con tutte le competenze<br />
necessarie per svolgere correttamente<br />
il suo lavoro, circondato<br />
da uno staff altrettanto preparato.<br />
Non mi sono affatto sostituito a<br />
nessuno ma mi sono sentito chiamato<br />
in causa perché aveva tirato<br />
in ballo la gestione di alcune associazioni<br />
sportive e della Pro Loco:<br />
il fatto che continui ad insistere su<br />
questo punto conferma solamente<br />
che non conosce affatto la realtà<br />
di queste associazioni.<br />
La coperta corta è un problema<br />
che riguarda ogni realtà, quella<br />
familiare, quella imprenditoriale,<br />
ma soprattutto quella che l’amministrazione<br />
comunale si trova<br />
ad affrontare ogni giorno con<br />
estrema dif coltà.<br />
Sicuramente in tempo di crisi è<br />
necessario effettuare dei tagli,<br />
che debbono tuttavia avere un<br />
senso ben preciso. Come ho già<br />
avuto modo di affermare, non ha<br />
alcun senso chiedere dei sacri ci<br />
alla Pro Loco e alle associazioni<br />
sportive, che già gravano in una<br />
situazione molto precaria.<br />
La Pro Loco non deve subire<br />
alcun taglio perché di fatto non<br />
ha mai ricevuto aiuti economici<br />
da questa amministrazione: tutti<br />
gli eventi che organizza vengono<br />
preparati grazie a pochi sponsor<br />
e all’aiuto di tantissimi volontari<br />
che ancora credono nella città di<br />
Matelica.<br />
Grazie a questa preziosa partecipazione<br />
si continuano ad organizzare<br />
eventi di grande successo,<br />
come la s lata di moda del 22<br />
luglio scorso: malgrado le pessime<br />
condizioni meteorologiche,<br />
l’evento ha riscosso moltissimo<br />
successo e ha costituito un forte<br />
supporto ai commercianti della<br />
città, che ogni anno decidono di<br />
partecipare sempre più numerosi.<br />
Per quanto invece riguarda le<br />
Successone venerdì<br />
per la Notte dei Matti<br />
Diciamo la verità: non poteva che avere successo, a Matelica, la Notte dei Matti. E<br />
in effetti la divertente serata organizzata dal Centro Commerciale Naturale guidato<br />
da Claudio Zamparini è stata un vero successo. “Abbiamo riempito il Centro Storico<br />
di persone ed è esattamente ciò che volevamo. Anche la cena è stata riuscitissima e<br />
hanno partecipato in moltissimi. Era partita per essere una cosa tranquilla... ma ovviamente<br />
siamo contentissimi così!”. Ecco cosa ci ha detto uno stremato ma felicissimo<br />
Claudio. I momenti clou? Naturalmente il momento delle Patenti. Tante<br />
persone hanno fatto sette giri portando su una carriola un'altra persona.<br />
I fortunati non si saranno persi la scena del sindaco che “accompagna”<br />
proprio Claudio nel percorso intorno alla Fontana! Molto apprezzato anche<br />
lo spettacolo della Joy Dance Studio Danza e i tre punti di animazione:<br />
Doublemix a Piazza<br />
Mattei, Piccola<br />
Orchestra Folk a<br />
Piazza Garibaldi e<br />
la diretta Radioblu<br />
alla Beata Mattia.<br />
Ma uno dei momenti<br />
più suggestivi<br />
è stato quello<br />
del lancio delle<br />
“lanterne”. Uno<br />
spettacolo...nello<br />
spettacolo.<br />
a.g.<br />
BREVI DA MATELICA<br />
società sportive<br />
ed in particolare<br />
la<br />
Salus, continuare<br />
a chiedere<br />
sacrifici<br />
significa non<br />
conoscere la grave situazione<br />
economica in cui si trova: e ne è<br />
conferma il fatto che Lei insista<br />
a richiedere un “piccolo” taglio<br />
di 10.000 euro per la piscina, che<br />
già soffre da tempo a causa degli<br />
aumenti esorbitanti delle utenze,<br />
pari circa all’800%.<br />
Non mi stancherò mai di ringraziare<br />
le tante associazioni sportive<br />
che a Matelica accolgono circa<br />
un migliaio di giovani, svolgendo<br />
un fondamentale ruolo sociale: le<br />
varie società impegnano i nostri<br />
ragazzi ogni giorno, in attività<br />
salutari, evitando il rischio che<br />
intraprendano altre strade.<br />
Mi rammarico per l’atteggiamento<br />
ostile di questa opposizione<br />
che mostra sempre un atteggiamento<br />
disfattista, indipendentemente<br />
dal fatto che si parli di cose<br />
a vantaggio o meno della città.<br />
Non ultimo l’esempio della<br />
centrale a biogas: bisognerebbe<br />
permettere agli imprenditori di<br />
investire invece di bloccare n<br />
da subito ogni progetto, peraltro<br />
utile alla collettività. A parer mio<br />
occorrerebbe anche ringraziare<br />
l’imprenditore che sceglie di<br />
venire a Matelica per impiegare<br />
denaro: invece di accertarsi che<br />
venisse costruita una centrale<br />
rispondente a tutte le norme di<br />
sicurezza, si è cercato solo di<br />
affossare questa idea.<br />
Caro Aringoli, Le vorrei ricorda<br />
che anche se fa parte della minoranza<br />
non è vietato fare qualcosa<br />
per la città di Matelica, in ogni<br />
senso lo si voglia fare: invece<br />
l’unica cosa che Le è riuscita<br />
bene nora è stata fare discorsi<br />
demagogici e fornire notizie<br />
false, ma stia pur sicuro che la<br />
cittadinanza comprende.<br />
Mauro Canil,<br />
vice sindaco<br />
~ EMERGENZA IDRICA<br />
La società Multiservizi ha comunicato<br />
una possibile diminuzione delle<br />
riserve idriche per la nostra città nei<br />
mesi di luglio ed agosto, ove sono<br />
previste temperature calde ed un<br />
relativo aumento dei consumi di<br />
acqua. Per evitare sprechi la fontana<br />
dei giardini è stata chiusa ed altri<br />
punti di erogazione idrica pubblica<br />
sono stati diminuiti di portata. Si<br />
invitano tutti i cittadini ad utilizzare<br />
l’acqua potabile con razionalità e<br />
parsimonia e ad evitare usi impropri<br />
o vietati della stessa. Al fi ne di evitare sanzioni e per non arrecare<br />
disagi per l’intera popolazione si confi da nella collaborazione<br />
dei cittadini.<br />
11 matelica.<strong>indd</strong> 2 30/07/12 16.43