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Atletica UISP on line

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Partiamo dal nome: che significa<br />

“Diamoci una mossa”?<br />

Com’è strutturata la<br />

vostra campagna e a chi si<br />

rivolge?<br />

Il nome è stato inventato perché<br />

volevamo che già nel titolo<br />

fosse c<strong>on</strong>tenuto il motivo di<br />

f<strong>on</strong>do della campagna: un progetto<br />

di nuovi stili di vita attivi<br />

per bambini e famiglie inteso<br />

come un grande gioco. Quando<br />

abbiamo iniziato, nel 2006,<br />

la promozi<strong>on</strong>e di una corretta<br />

alimentazi<strong>on</strong>e affiancata alla<br />

valorizzazi<strong>on</strong>e del movimento<br />

n<strong>on</strong> era un tema all’ordine del<br />

giorno, almeno in Italia. Negli<br />

altri Paesi, avevamo invece<br />

l’impressi<strong>on</strong>e che si usassero<br />

spesso t<strong>on</strong>i impositivi: “Devi fare<br />

movimento”, “Devi mangiare bene”.<br />

Questo sec<strong>on</strong>do noi faceva<br />

perdere efficacia al messaggio.<br />

Volevamo invece che fosse un<br />

grande gioco di scoperta che i<br />

bambini facevano c<strong>on</strong> i genitori.<br />

È, infatti, a loro che si rivolge il<br />

progetto e viaggia su due canali<br />

paralleli: indicazi<strong>on</strong>i al movimento<br />

e al gioco e sollecitazi<strong>on</strong>i<br />

<str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> - <str<strong>on</strong>g>Atletica</str<strong>on</strong>g> <str<strong>on</strong>g>UISP</str<strong>on</strong>g> <strong>on</strong> <strong>line</strong> -<br />

C<strong>on</strong>tinua la campagna Uisp “Diamoci una mossa”: ne parliamo c<strong>on</strong> la resp<strong>on</strong>sabile nazi<strong>on</strong>ale Daniela Rossi<br />

verso una sana alimentazi<strong>on</strong>e. È<br />

strutturato attraverso una serie<br />

di materiali: di fantasia (come<br />

i diari) e informativi (per lo più<br />

per genitori e insegnanti). Si è<br />

articolato in tre fasi: dopo i primi<br />

risc<strong>on</strong>tri positivi di “Diamoci<br />

una mossa”, abbiamo lanciato<br />

la sec<strong>on</strong>da fase: “RiDiamoci una<br />

mossa: il gioco c<strong>on</strong>tinua” per<br />

fare in modo che gli stili di vita<br />

acquisiti diventassero abitudini<br />

c<strong>on</strong>solidate. Il terzo passaggio,<br />

infine, è stato “1… 2… 3…<br />

mossa!”: il gioco da individuale<br />

diventa collettivo puntando<br />

sulla forza del gruppo-classe (la<br />

campagna si rivolge alle scuo-<br />

A cura di D<strong>on</strong>atella Vassallo<br />

le primarie, n.d.a.). Dal 2006 ad<br />

ora s<strong>on</strong>o stati coinvolti 110 mila<br />

bambini di circa 5.500 classi di<br />

tutte le regi<strong>on</strong>i italiane.<br />

Quali risultati avete ottenuto<br />

fino ad ora e quali s<strong>on</strong>o<br />

state le reazi<strong>on</strong>i di adulti e<br />

bambini?<br />

Le reazi<strong>on</strong>i da parte dei bambini<br />

s<strong>on</strong>o state entusiastiche: hanno<br />

colto in pieno lo spirito della<br />

campagna e anzi molto spesso<br />

hanno educato i genitori a nuovi<br />

stili di vita. Anche da parte dei<br />

genitori c’è stata una grande<br />

adesi<strong>on</strong>e, ovviamente maggiore<br />

in chi di loro aveva maggiore<br />

c<strong>on</strong>sapevolezza dell’importanza<br />

dell’argomento. Tutti comunque<br />

s<strong>on</strong>o stati al nostro fianco.<br />

Gli insegnanti hanno trovato il<br />

nostro progetto molto stimolante<br />

e flessibile da un punto di<br />

vista didattico, visto che si prestava<br />

a tanti approf<strong>on</strong>dimenti.<br />

Ma abbiamo ottenuto anche<br />

importanti risultati scientifici:<br />

grazie infatti ai questi<strong>on</strong>ari stilati<br />

da un gruppo di psicologi dell’Università<br />

La Sapienza di Roma<br />

e sottoposti ai partecipanti, abbiamo<br />

potuto c<strong>on</strong>fr<strong>on</strong>tare una<br />

serie di dati all’inizio e alla fine<br />

delle attività. Abbiamo così rilevato<br />

che per esempio è diminuito<br />

il tempo di sedentarietà e<br />

aumentato quello dedicato alle<br />

attività impegnative. Si s<strong>on</strong>o anche<br />

incrementati i livelli di motivazi<strong>on</strong>e<br />

dei bambini, sia in riferimento<br />

all’attività motoria che<br />

ai comportamenti alimentari,<br />

segno che quanto avevamo trasmesso<br />

era stato acquisito. N<strong>on</strong><br />

ultimo, è cresciuto, tanto negli<br />

adulti quanto nei bambini, il livello<br />

di soddisfazi<strong>on</strong>e per il proprio<br />

corpo.

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