Atletica UISP on line

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La partenza della corsa dei 100 m piani alle prime Olimpiadi moderne che si svolsero ad
Atene nel 1896. Vinse l’americano Thomas Burke (seconda corsia da sinistra) che corse la
distanza in 12” netti. Da AA.VV., Universo la Grande Enciclopedia. Novara, 1975.
In Italia l’atletica arriva più tardi
rispetto alle altre nazioni e si
sviluppa lentamente, lo stesso
dicasi per la corsa della maratona.
Il movimento podistico
negli anni Settanta conosce un
grande sviluppo, complice anche
la crisi energetica di quelli
anni che costringe molti italiani
a fare a meno dell’automobile,
sono molti gli appassionati che
si cimentano nell’atletica, soprattutto
nelle corse podistiche
in Toscana ma soprattutto in
Romagna. Terra, quest’ultima,
non molto distante da Borgo
S. Lorenzo e qui nel 1973, sulla
scia di quest’entusiasmo, nasce
il “G.S. Marciatori del Mugello”.
Finalmente sul finire dell’estate
del 1974 nacque la più antica
gara, in Italia, sulla distanza
della Maratona giunta da allora
fino a noi, la Maratona del Mugello.
“Partirono in settantadue,
arrivarono in ventiquattro, gli
ultimi a notte fonda”, racconta
Mario Boretti, attuale presidente
dell’associazione e uno dei soci
fondatori, al giornalista Menarini
Daniele e pubblicato su “Correre”
del 2004. “Il via fu dato di
sera. Ero in gara anch’io. C’ispi-
rammo alla cento chilometri del
Passatore, che vedevamo passare
da Borgo San Lorenzo che
allora partiva più tardi e sfruttava
il buio per vedere i corridori
lontani dal traffico e dal caldo.
Vedere tanta gente, già allora,
correre due maratone e mezzo
in una gara sola, in qualche
modo ci diede coraggio”. Allora
in Italia il podismo era ancora
molto giovane e con poca tradizione
organizzativa, non era
pertanto per niente facile organizzare
e trovare partecipanti
per una corsa di oltre 42 km. Ma
fu una scommessa vinta, quei
settantadue partecipanti della
prima edizione nella seconda
sfiorarono i duecento fino a raggiungere
l’apice dei 1500 par-
Il manifesto del 2500 anniversario (www.aimscongress2010.gr)
tecipanti nel corso degli anni
Ottanta. Con le sue trentasette
edizioni nel 2010, la Maratona
del Mugello è la più antica delle
Maratone italiane ancora oggi
in calendario. Continua ancora
Mario Boretti: “È stata la nostra
fortuna: resistere alla tentazio-
ne di proporre un percorso più
facile, che pure sarebbe stato
più facile ricavare. Questi posti
parlano di Giotto, Beato Angelico,
Cimabue. L’identità della Maratona
non sarebbe più la stessa
senza le basiliche e gli altri edifici
storici che riesce a presentare
sullo sfondo. La nostra è una
passione innanzi tutto per questo
mondo”.
Parlando di prestazioni, a cavallo
tra la fine del Novecento e
l’inizio del nuovo millennio, gli
italiani emergono con una serie
rimarchevole di vittorie: le 5
ottenute alla maratona di New
York (2 consecutive) di Orlando
Pizzolato, poi quella di Gianni
Poli, di Giacomo Leone e quella
di Franca Fiacconi e le due conseguite
da Gelindo Bordin e da
Stefano Baldini, rispettivamente
alle Olimpiadi di Seul nel 1988 e
di Atene nel 2004. L’etiope Abebe
Bikila, entrò nella leggenda
correndo e vincendo la marato-
Olimpia, antico Stadio, qui ha origine la corsa dello Stadion. Olimpia (Grecia) 2004. Fotografia di Filippo Cenci.
na Olimpica di Roma nel 1960
a piedi nudi, egli poi si ripeté a
Tokyo nel 1964 ancora vincendo,
questa volta però con le
scarpe ai piedi. Tra le donne un
nome su tutti: quello della norvegese
Grete Waitz, che vinse 9
maratone di New York e il primo
campionato del Mondo nel
1983, ma mai l’Olimpiade, poiché
ai Giochi la gara fu aperta
alle donne solo nel 1984 (dove
vinse l’americana Benoit), quando
la Waitz aveva ormai 31 anni.
Tra le italiane si sono distinte
Laura Fogli e Maria Guida medaglia
d’oro agli Europei del 2002.
Agli ultimi europei di Barcellona
2010 ha vinto il bronzo la nostra
Anna Incerti, una delle più promettenti
atlete italiane sulla distanza.
I record del mondo nella maratona
sono riconosciuti ufficialmente
dalla IAAF (International
Association Of Athletics Federations
- Federazione Internazio-