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Il percorso. Deve essere il più possibile<br />
simile a quello della gara. Chi si<br />
prepara per la marat<strong>on</strong>a di Firenze si<br />
abitui a correre i primi 2 km in discesa<br />
e ad affr<strong>on</strong>tare durante la corsa<br />
tratti di strada sc<strong>on</strong>nessa; chi prepara<br />
Venezia o New York dovrà essere<br />
pr<strong>on</strong>to a sopportare i p<strong>on</strong>ti di Venezia<br />
o le salitelle di Central Park.<br />
Gli integratori. N<strong>on</strong> credo siano utilissimi,<br />
ma se pensate il c<strong>on</strong>trario<br />
n<strong>on</strong> improvvisate, approfittate del<br />
lunghissimo per provare. Limitatevi<br />
alle maltodestrine magari in forma<br />
di gel e senza amminoacidi a catena<br />
ramificata.<br />
Mangiare. Molti amici podisti corr<strong>on</strong>o<br />
il lunghissimo a stomaco vuoto.<br />
Fate voi. Il mio c<strong>on</strong>siglio, visto, ripeto,<br />
che questo è l’allenamento per<br />
insegnare all’organismo ad utilizzare<br />
l’energia per correre la marat<strong>on</strong>a,<br />
è quello di provare a cenare ed a fare<br />
colazi<strong>on</strong>e come se fosse la sera prima<br />
della gara.<br />
Bere. Dovrete organizzarvi per bere.<br />
Portatevi dietro una borraccia e<br />
le cinture c<strong>on</strong> tutti i c<strong>on</strong>tenitori. Al-<br />
Traslaval - Foto a cura dell’organizzazi<strong>on</strong>e<br />
le Cascine, anni fa, qualcuno aveva<br />
l’abitudine di nasc<strong>on</strong>dere prima di<br />
correre il lunghissimo, le borracce<br />
fra i cespugli. Anche questo potrebbe<br />
essere un sistema. Bevete circa<br />
ogni 5 km, proprio come nella marat<strong>on</strong>a.<br />
Optate per l’acqua; se dovesse<br />
essere caldo utilizzate anche un integratore<br />
salino ben diluito.<br />
A che ora correre. Dovrete organizzarvi<br />
per correre alla stessa ora alla<br />
quale partirà la marat<strong>on</strong>a, ottimizzando<br />
anche il tempo fra colazi<strong>on</strong>e<br />
e partenza per la gara.<br />
Ascoltatevi. Approfittate del lunghissimo<br />
per vedere a che ritmo cr<strong>on</strong>ometrico<br />
corrisp<strong>on</strong>de il ritmo del<br />
vostro respiro. Vedrete, vi sarà utile<br />
il giorno della marat<strong>on</strong>a, potrete<br />
togliervi lo stress di dover guardare<br />
sempre l’orologio. Imparate a sentire<br />
il rumore dei vostri passi.<br />
Il lunghissimo durante una marat<strong>on</strong>a.<br />
S<strong>on</strong>o notoriamente c<strong>on</strong>trario,<br />
ma se riuscite a correre una marat<strong>on</strong>a<br />
30/40 giorni prima della marat<strong>on</strong>a<br />
principale rimanendo distaccati<br />
e correndo magari solo una parte<br />
della prima a ritmo gara potrete<br />
trarne dei benefici ed ottenere il<br />
pers<strong>on</strong>ale nella sec<strong>on</strong>da. Se invece<br />
le “tirate” entrambe, è probabile che<br />
nella sec<strong>on</strong>da otterrete comunque<br />
il pers<strong>on</strong>ale, ma sarete a fortissimo<br />
rischio di infortuni.<br />
Il bu<strong>on</strong> senso. È il requisito f<strong>on</strong>damentale<br />
per interpretare questo<br />
mezzo di allenamento e la marat<strong>on</strong>a;<br />
Vi dovesse capitare di sentirvi<br />
molto stanchi proprio in quei giorni<br />
che avete pensato di correre il lunghissimo<br />
n<strong>on</strong> esitate, riposatevi e<br />
n<strong>on</strong> createvi sensi di colpa. Talvolta<br />
un giorno di riposo è più allenante<br />
di un bu<strong>on</strong> allenamento. Bu<strong>on</strong> divertimento.