Atletica UISP on line

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Traslaval - Foto a cura dell’organizzazione
spesa energetica ed una sapiente alimentazione.
Per migliorare la resistenza bisogna
lavorare verso il condizionamento
dei sistemi principali:
efficienza cardiaca, salute polmonare
(ingresso sufficiente di ossigeno
per portarlo ai muscoli), tono muscolare,
reclutare fibre atte a permettere
una contrazione nel tempo.
Fibre bianche,
rosse e sottotipi
Le fibre bianche hanno principalmente
attività glicolitica, scarsa presenza
di mioglobina, mitocondri e
capillari.
Sono chiamate anche veloci o pallide.
Si contraggono in maniera rapidissima
e sono quindi adatte per correre
brevi tratti molto velocemente, per
saltare e per sforzi di origine esplosiva.
Le fibre rosse hanno attività ossidativa
e sono ricche di mioglobina.
Hanno caratteristiche opposte alle
bianche. Le loro dimensioni sono
inferiori alle bianche ed il tempo di
contrazione è più lento. Sono ricche
Traslaval - Foto a cura dell’organizzazione
di mitocondri.
Esistono diversi sottotipi di fibre che
hanno caratteristiche miste e che
generalizzando potremmo riassumere
a livello istologico come fibre
bianche con la differenza che sono
vascolarizzate e ricche di mitocondri.
Il maratoneta
Chi corre la maratona deve seguire
regole attente perchè con la cattiva
gestione delle risorse si rischia di
non finire la competizione e rimanere
per strada senza più una goccia
di benzina.
Per ovviare a questo problema bisogna
riuscire tramite l’allenamento
ad abbassare i consumi.
Gli allenamenti di origine resistente
sono quelli che vanno in questa
direzione, ma sono i giusti ritmi che
permettono all’atleta di diventare
un diesel.
Nella preparazione maratona bisogna
usare con il contagocce i lavori
che coinvolgono il sistema anaerobico.
Gli allenamenti frazionati vanno
gestiti con estrema oculatezza.
Le sedute di ripetute brevi sono, in
genere, introdotte per favorire la
brillantezza e per mantenere una
muscolatura sveglia in un periodo
dove le corse lunghe tendono ad
“addormentarla”.
In quest’ottica è utile inserire nelle
sedute lunghe dei fartlek spontanei
che vanno a cambiare l’assetto
di corsa al podista ed a coinvolgere
fibre che verranno a sostegno nella
parte finale della maratona.
La potenza lipidica, e quindi la capacità
di bruciare il carburante resistente,
è materia principale da sviluppare
nel maratoneta che vuole
correre forte i 42 km.
In chiave maratona diventa fondamentale
il lavoro fra la soglia aerobica
e quella anaerobica, ma è
la fascia che va dal ritmo medio al
valore di soglia aerobica che deve
essere sviluppato in percentuali alte
in preparazione maratona.
Nella tabella delle pagine precedenti
possiamo apprezzare l’importanza
che viene data ai consumi.
Vediamo una sintetica descrizione
delle finalità della singola seduta.
Sono gli ultimi 50 giorni pre maratona.