IL REALE INTERESSE DEI VITIGNI AUTOCTONI - Vivaio Enotria

ETTOLITRI X 1000
30000
25000
20000
15000
10000
5000
0
SEGMENTAZIONE MERCATO VINI
03 04 05 03 04 05 03 04 05
G.Tempesta – M. Fiorilo
D.o. IGT ALTRI VINI
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
PLV X MILIONE
Il mercato di vini premia le D.o. che si
affermano pur in un difficile momento del
settore. Le colonne indicano le produzioni
vinicole per comparto mentre i quadrati le
PLV dell’insieme del segmento.
Identità e tipicità che oltre ai fattori precedentemente nominati poggiano su una precisa base
varietale. I vitigni autoctoni sono, quindi, quelli legati storicamente a quel topos, a quel territorio
e ne contribuiscono a dare la identità e tipicità.
Sono quelli già descritti dai “Bullettini Ampelografici” del Ministero dell’Agricoltura degli anni
1875 – 1887 frutto del lavoro delle Commissioni create con D.M. 21/6/1872 che istituì il
Comitato Centrale Ampelografico.
6. BASE STATISTICA, SINONIMIE E OMONIMIE
Le rilevazioni ufficiali sono estremamente importanti ed indicative ma vanno prese con il
beneficio di inventario e questo sembra un paradosso in quanto le misure dell’intero universo
dovrebbero avere la precisione matematica e uscire della scorciatoia del T-student .
Ne è esempio il rilevamento delle varietà dell’universo “Vigneto Lazio” di 28.971 ettari che
vede le seguenti incongruenze:
a. Incerti: per un totale di ettari 2897.
b. Probabile errata rilevazione: Pignoletto B. 715 ha. – Moscato Bianco B. 440 ha.ed
altri per un totale di 2697 ettari.
c. Dubbia rilevazione: Bombino B. (Ottonese ?) 325 ha. – Passerina B (Trebbiano
Toscano) 193 ha. ed altri per un totale di 806 ettari.
Altro esempio: Abbuoto per 246,89 ettari e Manzoni Bianco per 1208,85 censiti dall’Istat 2000
nella regione Piemonte. Vitigni frutto di “errata” perché sicuramente non presenti in regione.
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