TRAIL RUNNING WEBZINE - The North Face® Lavaredo Ultra Trail
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lo, si miscela con i pensieri, le poche<br />
luci che sopraggiungono, è perdersi<br />
in qualcosa di lontano e solamente<br />
tuo.<br />
In men che non si dica eccomi a Balocco,<br />
la mia uscita.<br />
Che strano nome per un paese, balocco<br />
è sinonimo di giocattolo, termine<br />
in disuso, anzi quasi antico, porta<br />
di rimando ai giochi di una volta,<br />
fatti di legno o con materiale ricicla-<br />
to, ovvero oggetti<br />
non più idonei per<br />
essere utilizzati per<br />
il loro vero scopo<br />
ed adattati, soldatini<br />
di stagno,<br />
di cartapesta,<br />
bambole di pezza,<br />
i tappi delle bottiglie.<br />
Nel mio caso Balocco<br />
è un paese,<br />
che se non fosse<br />
per la chiusura<br />
dell’uscita autostradale<br />
di Carisio<br />
non avrei mai<br />
nemmeno sfiorato.<br />
Pago al casellante<br />
il dovuto e dopo<br />
una piccola incertezza<br />
sulla direzione<br />
da seguire,<br />
attraverso il centro<br />
del piccolo borgo<br />
dormiente; anche<br />
l’alto campanile a<br />
pianta quadrata<br />
è silenzioso, al suo<br />
fianco la Chiesa<br />
Parrocchiale di<br />
San Michele Arcangelo,<br />
guarda<br />
caso anche patrono<br />
di Piedicavallo,<br />
e sull’altro lato<br />
della piazza un<br />
castello del XV secolo,<br />
che sorpresa,<br />
260 anime, quattro<br />
case, un piccolo<br />
gioiello. Scoprirò<br />
tutto dopo il mio<br />
veloce passaggio,<br />
anche che il torrente<br />
Cervo lambisce<br />
il paese, lo<br />
stesso torrente che<br />
nasce dal lago<br />
della Vecchia e<br />
che taglia in due<br />
la Valle di Adorno,<br />
torrente che senza<br />
volere risalirò<br />
per raggiungere la<br />
mia prima meta, per l’appunto Piedicavallo.<br />
Tutte piccole coincidenze<br />
legate da un filo invisibile.<br />
Attraverso la campagna, la strada,<br />
un lungo biscione serpeggia tra borghi<br />
e campi coltivati, pare essere in<br />
un altro mondo, dove vige la legge<br />
che le case non devono avere più di<br />
due piani e distare le une dalle altre<br />
almeno il doppio della loro superfi-<br />
cie.<br />
Torno alla realtà, quando arrivata a<br />
Cossato imbocco la superstrada che<br />
in un battibaleno mi porterà a Biella.<br />
Sbuco a pochi chilometri dalla strada<br />
provinciale 100, quella che sale e<br />
costeggia il torrente.<br />
Man mano che si prosegue la valle si<br />
restringe, diviene sempre più selvaggia.<br />
Incontro un pastore con una mucca<br />
e il suo cane, spero in cuor mio di<br />
non incappare nel resto della mandria,<br />
occuperebbe tutta la strada e<br />
rischierei di arrivare tardi.<br />
Per mia fortuna le mucche si stanno<br />
riposando in un triangolo di prato a<br />
lato della via, coricate sull’erba mi<br />
guardano con aria sorniona, impassibili<br />
continuando a ruminare.<br />
Sono le 6.30 e spengo il motore<br />
dell’auto, sono arrivata.<br />
Recupero il camel bag dal bagagliaio,<br />
sono pronta, intorno a me facce<br />
nuove, saranno i miei compagni<br />
di gara.<br />
Saluto Mau e Beppe, già pronti ad<br />
elargire numeri da apporre al petto,<br />
saremo circa 13/14 a partire alle<br />
7.00, una breve spiegazione e arriva<br />
anche Luciano, il campanile rintocca<br />
le ore, il suono prodotto dal batacchio<br />
contro i bordi interni delle<br />
campane sarà il nostro starter.<br />
Sono con Luc, si corricchia, quattro<br />
chiacchiere, è da tanto che non ci<br />
vediamo, riconosco il percorso, era il<br />
tratto finale nel 2006.<br />
Lui si ferma a sistemare qualcosa, io<br />
proseguo, mi ritrovo sola, qualcuno è<br />
già scomparso davanti a me e qualcun<br />
altro mi segue, sono nel mezzo e<br />
mi sento tranquilla.<br />
Corro, ma appena la salita si fa irta,<br />
cammino di buon passo. Alla Biella-<br />
Monte Camino ho commesso l’errore<br />
di partire troppo forte, per poi<br />
pagare dazio, so che questo percorso<br />
è impegnativo e devo cercare di<br />
gestirmi al meglio.<br />
La salita mi piace e passo dopo passo,<br />
prima nel bosco poi all’aperto,<br />
arrivo alla bocchetta del Croso, ci<br />
sono delle persone ad attenderci, un<br />
signore mi chiede quanti siamo partiti<br />
prima, gli rispondo e poi mi dice<br />
che a breve partiranno gli altri, gli<br />
chiedo l'ora, sono le 8.20.<br />
Scollino, che panorama...<br />
Ora devo scendere ed arrivare al<br />
torrente giù in basso, i ricordi affiorano<br />
alla mente, il sentiero è stato<br />
sfalciato egregiamente, una piccola<br />
giungla lillipuziana, l’umidità della<br />
notte rende sdrucciolevole il terreno,<br />
scivolo un paio di volte e senza voler-<br />
SPIRITO<strong>TRAIL</strong> [SETTEMBRE] - 13