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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE - OpenstarTs - Università ...

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infatti, deriva etimologicamente dal greco, precisamente dal verbo<br />

“epilambanein”, e significa “essere colti di sorpresa”; questa definizione sintetizza<br />

perfettamente i caratteri fondamentali della crisi epilettica, che appare<br />

all’improvviso, cessa spontaneamente e tende a ripetersi, senza che chi ne sia<br />

affetto, abbia possibilità di opporvisi. L’epilessia è una delle malattie più<br />

conosciute fin dall’antichità, condizione che, però, a differenza di altre, è stata<br />

così a lungo studiata sul piano psicopatologico da essere considerata da alcuni più<br />

come patologia mentale che come sindrome neurologica (Viani, 1976).<br />

1.1.1 L’epilessia nell’antichità<br />

Per gli antichi la malattia, in generale, era espressione di una volontà divina<br />

superiore, o, meglio, la punizione per aver violato tale volontà. In generale l’uomo<br />

primitivo considerava la malattia come qualcosa di esterno, provocato da forze<br />

malefiche, demoniache, trascendenti (Frazer, 1950), espressioni di un mondo che<br />

gli era ancora in gran parte sconosciuto e, pertanto, sentito come ostile. L’uomo<br />

primitivo riteneva, cioè, che l’individuo psichicamente disturbato fosse posseduto<br />

da forze demoniache penetrate in lui attraverso gli orifizi naturali (De Rosa &<br />

Vizioli, 1979) e il disturbo mentale era visto come conseguenza di una violazione<br />

della legge morale, di una sfida alla divinità (Roccatagliata, 1973).<br />

Per gli abitanti della Mesopotamia erano gli astri che influenzavano i movimenti<br />

degli “umori” del corpo umano, per cui la cura delle malattie era affidata ad un<br />

medico astronomo. Per i Babilonesi il medico era un sacerdote che curava con<br />

purificazioni e sacrifici la malattia. Formule magiche, scongiuri, riti, amuleti<br />

avevano proprio la funzione di allontanare gli influssi dei demoni maligni e queste<br />

pratiche erano affidate ad una cerchia ristretta di persone che ne tramandava il<br />

segreto e che costituiva le varie caste mediche. Il cerimoniale, il rito avevano lo<br />

scopo di scaricare la tensione emotiva e la paura della malattia mentale ed il loro<br />

potere era così grande che la medicina psicologica primitiva, pur mancando di<br />

capacità interpretativa, era assai efficace sul piano psicoterapeutico (Garrison,<br />

1968). Il codice di Hammurabi, datato 1780 a.C., sosteneva il divieto per gli<br />

epilettici di contrarre matrimonio o testimoniare (ILAE, 2003d). Proprio perché<br />

l’epilettico era considerato vittima di forze malefiche, molto diffusa era anche la<br />

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