esadia30 - Roche
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gerito l’uso di trappole per coaguli da porre sulla<br />
siringa, per evitare l’interferenza di corpuscoli<br />
presenti nel liquido pleurico.<br />
In definitiva il valore del pH sul liquido pleurico<br />
eseguita in tempi ristretti sull’emogasanalizzatore,<br />
permette di ottenere un valore diagnostico<br />
aggiuntivo alle decisioni terapeutiche per la cura<br />
del paziente.<br />
Il cobas b221, con la certificazione FDA 510K relativa<br />
al Ph sul liquido pleurico, è in grado di effettuare<br />
i test richiesti ma anche di dare un aiuto in<br />
termini finanziari per il rapido percorso decisionale.<br />
Studio di un caso clinico<br />
Il soggetto si presenta in ospedale affetto ormai da<br />
diversi giorni da febbre persistente.<br />
Viene accertato che nelle precedenti settimane<br />
nonostante abbia modificato la terapia antibiotica,<br />
non si è evidenziato alcun miglioramento.<br />
Viene pertanto deciso il suo trasferimento in<br />
reparto.<br />
Dopo la valutazione di diverse ipotesi si decide<br />
di eseguire l’analisi del pH con l’emogasanaliz-<br />
Emogasanalisi nel POCT<br />
Monografie<br />
zatore Cobas b221 che fornisce un valore di<br />
7.116.<br />
Il medico decide quindi di intervenire in maniera<br />
invasiva procedendo all’esplorazione della cavità<br />
pleurica del paziente per accertarne lo stato di<br />
pulizia.<br />
Ciò che si evidenzia lo lascia sconcertato; la cavità<br />
pleurica e le diverse zone circostanti risultano<br />
“invase” da calcificazioni, frammenti di tessuti<br />
ecc. e si procede quindi all’immediato lavaggio<br />
invasivo con urochinasi ed altre azioni meccaniche<br />
di pulizia.<br />
Terminate le operazioni il paziente ha un decorso<br />
a favorevole soluzione e nel giro di un paio di<br />
giorni si presenta sfebbrato e senza sintomi; può<br />
quindi essere dimesso.<br />
L’ aspetto più importante, riguarda il risultati ottenuti<br />
sullo stesso campione inviato in laboratorio.<br />
Dopo un paio di ore il referto attesta per il pH un<br />
valore di circa 7.50.<br />
Se la decisione da parte del medico si fosse basata<br />
su quest’ultimo valore, certamente il paziente<br />
sarebbe andato incontro ad un generale peggioramento<br />
con conseguenze estremamente gravi quali<br />
l’intervento chirurgico, setticemia fino a morte.<br />
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