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Conoscere la <strong>Cina</strong><br />
A <strong>di</strong>fferenza degli anni Ottanta e dell’inizio degli anni Novanta, quando<br />
si è ricchi lo si fa sapere, ci si vuole <strong>di</strong>stinguere spendendo e consumando; in<br />
pratica l’accumulazione ed il consumo sono legati l’uno all’altra. Fino a non<br />
molto tempo fa era inconcepibile che i cinesi spendessero più <strong>di</strong> 1000 yuan (circa<br />
100 euro) per comprare articoli frivoli. In seguito all’innalzamento del red<strong>di</strong>to,<br />
per la collettività <strong>di</strong> consumatori che hanno la passione per gli articoli <strong>di</strong> lusso,<br />
1000 yuan è <strong>di</strong>ventato il minimo da spendere. Fra la collettività <strong>di</strong> consumatori<br />
che occupa il 13% della popolazione, la maggioranza è costituita da giovani;<br />
questo fenomeno è in stretta relazione con la concezione etica tra<strong>di</strong>zionale.<br />
In <strong>Cina</strong> l’interpretazione tra<strong>di</strong>zionale dei lussi ha un senso <strong>di</strong>spregiativo:<br />
spendere è sprecare denaro e inseguire in maniera eccessiva i piaceri. Per questo,<br />
<strong>di</strong> solito, le persone <strong>di</strong> mezza età o anziane che mantengono una moralità frugale<br />
non acquistano articoli <strong>di</strong> lusso, mentre i giovani, che sono molto ricettivi nei<br />
confronti delle novità, non si risparmiano nel “riempirsi” <strong>di</strong> beni materiali. Secondo<br />
un sondaggio, nell’ambito dei consumi, l’84% dei nuovi ricchi cinesi presta<br />
attenzione alla marca <strong>di</strong> merci e <strong>di</strong> servizi, e il 74% acconsente a spendere più<br />
denaro per ricevere servizi d’alta qualità. E infatti niente è trascurato dai nuovi<br />
milionari cinesi: aerei privati, viaggi all’estero e merci <strong>di</strong> marche costose. Per<br />
strada si vedono dappertutto giovani che hanno borse <strong>di</strong> marca e portano famosi<br />
orologi svizzeri. Nei centri commerciali delle gran<strong>di</strong> città come Pechino e<br />
Shanghai, presso gli stand <strong>di</strong> Gucci, Armani, Chanel e Lancòme, i ragazzi sono i<br />
consumatori principali.<br />
L’alto entusiasmo dei cinesi verso questi beni <strong>di</strong> lusso apporta ai marchi<br />
prestigiosi internazionali gran<strong>di</strong> occasioni commerciali, e gli impren<strong>di</strong>tori hanno<br />
aumentato i loro investimenti nel mercato cinese. Un esempio? Il costruttore della<br />
Bentley ha affermato <strong>di</strong> aver venduto 70 auto in <strong>Cina</strong> -un terzo della sua produzionealla<br />
mo<strong>di</strong>ca cifra <strong>di</strong> 240mila euro per un modello base. Attualmente il mercato degli<br />
articoli <strong>di</strong> lusso in <strong>Cina</strong> si trova ancora in una fase iniziale. Di solito i consumatori<br />
vogliono ostentare merci nuove e alla moda, questo è il processo necessario allo<br />
sviluppo sociale. Con lo sviluppo economico e il progresso sociale, la concezione<br />
consumistica dei cinesi <strong>di</strong>venterà sempre più razionale e matura.<br />
Un altro settore che permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi dalla massa e <strong>di</strong> affermare la<br />
propria potenza è il settore immobiliare. Le abitazioni preferite dall’alta borghesia<br />
restano le ville all’interno <strong>di</strong> residenze dotate <strong>di</strong> supermercato, club sportivo,<br />
minicampo da golf e ristoranti, circondate da muri <strong>di</strong> protezione e custo<strong>di</strong>te da<br />
decine <strong>di</strong> agenti <strong>di</strong> sicurezza. Se la residenza ha anche un nome inglese, che<br />
evoca opulenza, la casa <strong>di</strong>venta ancora più appetibile. Le famiglie cinesi <strong>di</strong><br />
estrazione sociale più modesta sono invece stipate nei miniappartamenti degli<br />
innumerevoli grattacieli che imperano nelle gran<strong>di</strong> città. È stato spazzato via,<br />
quin<strong>di</strong>, tutto ciò che è antico, per far posto a grattacieli, autostrade urbane e altri<br />
orrori urbanistici. L’ansia <strong>di</strong> modernizzarsi ha prevalso sulla conservazione del<br />
patrimonio culturale, sovrapponendosi ad altre aberrazioni urbanistiche compiute