Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari - Syngenta
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Posizionamento temporale<br />
Sono le indicazioni riportate in etichetta relative a determinati <strong>per</strong>iodi di impiego. Per esempio alc<strong>un</strong>i<br />
oli minerali paraffinici riportano in etichetta la seguente dicitura: “Effettuare gli interventi sempre<br />
durante il riposo vegetativo ‘al br<strong>un</strong>o’ e com<strong>un</strong>que mai oltre la fase di ‘gemma ingrossata’ sui fruttiferi<br />
o di ‘gemma cotonosa’ sulla vite”. Laddove riportate, queste indicazioni risultano <strong>per</strong>tanto vincolanti<br />
e devono sempre essere attentamente valutate prima dell’impiego del prodotto.<br />
Generiche indicazioni d’impiego (es. impiego localizzato)<br />
Se <strong>per</strong> esempio <strong>un</strong> prodotto deve essere distribuito al terreno in modo localizzato, occorre prestare<br />
attenzione alla dose d’impiego, in quanto questa è ovviamente riferita all’ettaro di su<strong>per</strong>ficie<br />
effettivamente trattata. Dal p<strong>un</strong>to di vista pratico se il prodotto che si vuole utilizzare riporta in<br />
etichetta la dose di 3 Kg <strong>per</strong> ettaro e la su<strong>per</strong>ficie sulla quale si intende localizzare il trattamento<br />
rappresenta <strong>un</strong> terzo di quella complessiva, si dovrà distribuire nell’ettaro, in modo localizzato, 1 Kg<br />
di prodotto. In altre parole rispetto ad <strong>un</strong> ettaro di su<strong>per</strong>ficie complessiva si dovrà cioè localizzare<br />
<strong>un</strong>a quantità di prodotto rapportata all’area effettivamente trattata, nel nostro caso <strong>un</strong> terzo.<br />
Limitazioni numeriche degli interventi<br />
È necessario rispettare scrupolosamente il numero massimo degli interventi ammessi dall’etichetta.<br />
Ad esempio, <strong>per</strong> alc<strong>un</strong>i <strong>prodotti</strong> è <strong>per</strong>messo <strong>un</strong> solo trattamento all’anno o <strong>per</strong> ciclo colturale.<br />
vincoli relativi a zone di rispetto<br />
Riguardano particolari distanze da corpi idrici o aree di rispetto specificatamente indicate in etichetta<br />
entro le quali non si possono effettuare trattamenti. È possibile cioè trovare in etichetta la frase:<br />
“Per proteggere gli organismi acquatici, gli insetti, le piante non bersaglio, rispettare <strong>un</strong>a fascia di<br />
sicurezza non trattata distante almeno X metri dalla coltura trattata o dai corpi idrici su<strong>per</strong>ficiali”.<br />
La distanza dal corpo idrico si prende misurando dal bordo del campo trattato (o dall’inizio della<br />
porzione di campo non trattata) al p<strong>un</strong>to in cui il pelo dell’acqua, abitualmente presente nel corpo<br />
idrico, incontra l’argine verso il campo trattato.<br />
Intervallo di sicurezza<br />
In prossimità della raccolta è consigliabile scegliere il prodotto <strong>fitosanitari</strong>o che possiede l’intervallo<br />
di sicurezza minore, stante la necessità di rispettare il <strong>per</strong>iodo di sicurezza e di avere sugli alimenti<br />
<strong>un</strong> residuo che rientri nel limite di legge. Inoltre, è opport<strong>un</strong>o sottolineare che l’intervallo di sicurezza<br />
non varia mai nemmeno se si riduce la dose d’impiego del prodotto <strong>fitosanitari</strong>o.<br />
Altre caratteristiche da valutare sono la:<br />
• selettività nei confronti degli organismi utili;<br />
• tossicità <strong>per</strong> l’uomo;<br />
• <strong>per</strong>icolosità <strong>per</strong> l’ambiente.<br />
Il simbolo, l’indicazione di <strong>per</strong>icolo e le diverse classificazioni di <strong>per</strong>icolosità del prodotto<br />
<strong>fitosanitari</strong>o che sono riportate nell’etichetta si riferiscono alla concentrazione <strong>dei</strong> suoi ingredienti<br />
quali: sostanza attiva, coadiuvanti e coformulanti e in alc<strong>un</strong>i casi può dipendere anche dal tipo di<br />
formulazione e dallo studio s<strong>per</strong>imentale effettuato su quel tipo di formulazione. In considerazione<br />
di queste verifiche preliminari è opport<strong>un</strong>o, a parità di efficacia, scegliere <strong>un</strong> prodotto <strong>fitosanitari</strong>o<br />
meno <strong>per</strong>icoloso <strong>per</strong> l’uomo, selettivo <strong>per</strong> gli organismi utili e a basso impatto ambientale.<br />
Qualora l’efficacia di <strong>un</strong> trattamento dovesse risultare inferiore alle aspettative è opport<strong>un</strong>o<br />
consultare <strong>un</strong> tecnico specializzato <strong>per</strong> valutare la possibilità di ripeterlo, ricorrendo eventualmente<br />
ad <strong>un</strong> altro prodotto <strong>fitosanitari</strong>o autorizzato <strong>per</strong> lo specifico impiego. È <strong>un</strong>a prassi assolutamente<br />
sbagliata quella di aumentare le dosi di impiego: anche in questo caso oltre a commettere <strong>un</strong><br />
errore tecnico si può incorrere in sanzioni.