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Musica nella Liturgia dicembre 2004 - Unione Cristiana Evangelica ...

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2000, del quale ho curato il testo e ho restaurato il<br />

ritmo originare della melodia, parla della fratellanza<br />

umana e da questa idea giunge a parlare dell’amore<br />

di Cristo che ci unisce <strong>nella</strong> libertà.<br />

«Innanzitutto occorre un chiarimento:<br />

come ho già affermato<br />

<strong>nella</strong> presentazione ufficiale,<br />

l’innario 2000 non è il «nuovo»<br />

innario; non potrebbe esserlo<br />

anche perché non ci sono delle<br />

innovazioni tali da poter giustificare<br />

la parola «nuovo»; lo<br />

chiamerei piuttosto una «riedizione» dell’innario<br />

del 69. Infatti, il nostro mandato era quello di correggere<br />

i testi, poi, grazie alla nuova tecnologia,<br />

abbiamo fatto anche dei cambiamenti, tipo la<br />

numerazione, o abbiamo tolto alcuni inni francamente<br />

ormai desueti e ne abbiamo aggiunti altri<br />

più contemporanei. E affermai inoltre, sempre <strong>nella</strong><br />

presentazione: è da adesso che bisogna cominciare<br />

a lavorare per un nuovo innario. Fino ad ora nessuno<br />

ha colto questo invito.<br />

Per quanto riguarda invece la voce XIX oggi io<br />

credo che «appello» è un termine che non si usa più<br />

tanto. Può conservare il suo significato, ma non più<br />

con le stesse modalità. Se si esercitano delle attività,<br />

non richiamano più adunanze d’appello ma piuttosto<br />

attività «evangelistiche». Tuttavia nell’innario non<br />

troviamo più molte proposte adatte ad una evangelizzazione<br />

moderna perché non si usano più quei tipi<br />

di inni ma si va ad attingere ad altra musica, ad<br />

esempio al Negro-spiritual, al Gospel. L’innario è<br />

diventato piuttosto uno strumento di culto e difficilmente<br />

si può prendere qualcosa se si fa un’uscita<br />

verso l’esterno. Forse alcuni inni dell’innario come: Il<br />

Regno tuo Signor nel mondo venga o altri più<br />

energici, pochi in verità, potrebbero ancora andar<br />

bene, ma occorrerebbe pescare tra le produzioni<br />

nuove, ad esempio il Sud America; lavoro che è stato<br />

fatto con la raccolta «Cantate al Signore», ma è mancato<br />

il tempo per creare un innario con le due parti.<br />

Certo, oggi se dovessi pensare ad un nuovo innario<br />

credo che si potrebbe anche fare una sezione intitolata<br />

«evangelizzazione», perché no, come occorrereb-<br />

3<br />

be creare anche una sezione giovani, una sezione<br />

ragazzi. Tutto sta a vedere però cosa ci mettiamo<br />

dentro, quali proposte nuove. Insomma, lo ripeto: è<br />

da adesso che si deve cominciare a lavorare.<br />

La voce «adunanza di appello e di<br />

evangelizzazione» dell’innario del<br />

1922 e quella «appello e risveglio<br />

cristiano» dell’innario del<br />

1969 sono state, in parte, sostituite<br />

nel titolo «la missione» dell’innario<br />

del 2000. Inoltre 15 inni di<br />

evangelizzazione della raccolta<br />

del 1922 sono stati ripresi, in diverse collocazioni e<br />

con qualche variante, nell’innario del 2000 (273=248;<br />

275=237; 276=302=60; 304=318; 305=263;<br />

306=292). Non solo, diversi inni del 1922, trascurati o<br />

messi in appendice nel 1969, sono stati recuperati nel<br />

2000. Inoltre molti canti dell’attuale raccolta hanno<br />

un chiaro carattere evangelistico, senza far parte di<br />

un’apposita categoria. La ragione per cui si è volutamente<br />

escludere una sezione riservata all’appello e<br />

all’evangelizzazione deriva dal fatto che una tale evidenziazione<br />

sembrava voler separare i «giusti» che<br />

nelle comunità «non hanno bisogno del ravvedimento»<br />

dalle pecore perdute e da condurre all’ovile. La<br />

Parola dell’Evangelo, come annuncio di grazia e di<br />

perdono, da cui nasce l’esigenza della nuova vita e a<br />

cui il Signore ci chiama, deve sempre essere rivolta a<br />

tutti e a tutti ripetuta. La suddivisione di inni in categorie<br />

deve conservare un carattere puramente indicativo<br />

e qualunque inno può essere diversamente<br />

applicato alle situazioni considerate più opportune<br />

nelle comunità, sia all’interno che all’esterno di esse.<br />

Il canto di «evangelizzazione» verso l’esterno è reso<br />

più efficace se le parole vengono illustrate. La melodia<br />

dovrebbe essere il veicolo attraverso il quale si<br />

trasmette la Parola, evitando, per quanto possibile, la<br />

forma del concerto in cui è la bravura dei cantori che<br />

appare in primo piano. Naturalmente è necessario<br />

che le parole, i pensieri e le espressioni degli inni<br />

non siano banali, incomprensibili o antiquate. Questo<br />

è stato uno degli obiettivi <strong>nella</strong> trascrizione dei testi<br />

nel nuovo innario, anche se i risultati non sono stati<br />

sempre soddisfacenti.

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