generale

CAVITA' ADDOMINALE 5(57
e. Le parti erniose non sono ordinariamente aderenti, nell'origine,
al sacco erniario, tranne dei loro involti, come allorquando,
per esempio nelle ernie del colon ascendente o
discendente, la parte spostata si trovava primitivamente unita
al sacco ; ma, più tardi, il trasudamento, che succede così rapidamente
alle infiammazioni delle membrane sierose, fa sì
che la tunica sierosa del sacco erniario contragga delle aderenze
più o meno intime col viscere spostato. Si dice allora
che P ernia è aderente.
3.° Certe regioni dell'addomine sono più soggette che altre
alle ernie. Sono principalmente quelle che hanno una situazione
declive, e che presentano poca resistenza, in ragione di
loro struttura. Le più comuni di tutte le ernie sono il bubbonocele
e il lucracele, che succedono, l'uno dall'anello inguinale,
l'altro dall'arco crurale. Le ernie inguinali diventano
scrotali allorché i visceri discendono fin nello scroto. Il bubhonocele
è più frequente negli uomini, e il merocele nelle
donne. Immediatamente dopo vengono le ernie ombelicali,
poi le ventrali, iti seguito quelle ilei foto ovale, indi le diaframmatiche,
ed in ultimo luogo le ischiatiche e le lombari.
a. Nell'erma inguinale, i visceri escono sempre dall'anello
inguinale, ma non seguono costantemente la stessa via per giungervi.
Nell'ernia inguinale esterna od obbliaua, che è infinitamente
più comune dell'altra, i visceri escono dal canal inguinale,
di modo che il tumore ha in principio una direzione
obbliqua. Per lo contrario, l'ernia inguinale interna o retta
cammina direttamente d'alto in basso verso Panello, all'in­
di peritoneo che costituiva il collo del sacco erniario. Col mezzo di ciò si
forma una cavità infundilruliforme , detta da Scarpa imbuto membranoso,
la quale ha la sua buse rivolta verso i due capi dell'intestino e l'apice
verso la piiga. Si è in codest'atrio di comunicazione, od imbuto, che ver-
sansi le materie fecciose provenienti dal capo superiore dell' intestino. Ivi
giunte , percorron esse un mezzo giro dinanzi allo sperone sagliente nell'interno
di quest' m-g mo, per poscia imboccare il cupo inferiore. A misura
che continua la forza di retrazione nel mesenterio , e che i due c.ipi
mai"'iorniente si ritirano , l'apice dell' imbuto *i allunga vie più. e si ristringe
in proporzione, diminuisce pure lo sperone clic serviva di ostacolo
al n i3,.i" ;io delle lercie dal capo superimi' nell'interiore , e la materie,
trovando una via più libera, cessano a poco a poco di fluir dalla piaga .-
riprendono la loro via naturale, l'udì So.upi, MJ noi ie sulle ernie. (T. I.)