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Gli interventi della cooperazione italiana in Cina

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INTRODUZIONE<br />

La C<strong>in</strong>a e’ costantemente al centro dell’attenzione <strong>in</strong>ternazionale. Dip<strong>in</strong>ta dai media come un<br />

gigante economico, un paese che fa da cont<strong>in</strong>ente, una cultura lontana e monolitica, la C<strong>in</strong>a<br />

crea ammirazione e allo stesso tempo <strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>e nell’op<strong>in</strong>ione pubblica mondiale.<br />

Le immag<strong>in</strong>i di grattacieli sc<strong>in</strong>tillanti e i dati esorbitanti sulla crescita del prodotto <strong>in</strong>terno<br />

lordo non rendono tuttavia un quadro esauriente delle reali condizioni del Paese. Se ci si<br />

concentra sugli <strong>in</strong>dicatori dello sviluppo umano, si e’ costretti a confrontarsi con una C<strong>in</strong>a<br />

spesso sconosciuta, caratterizzata da significativi problemi di degrado ambientale, di limitata<br />

accessibilita’ ai servizi socio-sanitari, di disomogenea distribuzione delle ricchezze e di<br />

crescenti disuguaglianze sociali. Nonostante i tassi di crescita, la C<strong>in</strong>a e’ ad oggi considerata<br />

come un Paese <strong>in</strong> via di sviluppo, collocandosi, secondo la classificazione Organizzazione<br />

per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), tra i paesi Lower-Middle Income.<br />

In questo complesso e frammentato contesto, la Cooperazione Italiana, attiva nel Paese s<strong>in</strong><br />

dal 1981, esclude oggi dai propri <strong><strong>in</strong>terventi</strong> le zone costiere orientali, più sviluppate, per<br />

concentrarsi nelle prov<strong>in</strong>ce occidentali del Paese, e predilige <strong><strong>in</strong>terventi</strong> a livello periferico <strong>in</strong><br />

favore <strong>della</strong> categorie più vulnerabili e delle m<strong>in</strong>oranze nazionali. Attualmente la<br />

Cooperazione e’ attiva con 12 <strong>in</strong>iziative: 1 progetto e 1 programma nel settore ambientale; 1<br />

programma e 3 progetti nel settore sanitario; 1 <strong>in</strong>iziativa, <strong>in</strong> fase di formulazione, per lo<br />

sviluppo sociale delle persone disabili; 1 progetto e 1 programma nel settore dei beni<br />

culturali; 1 programma di formazione professionale; 1 progetto di formazione veter<strong>in</strong>aria<br />

affidato a ONG e 1 progetto di lotta alla poverta’ <strong>in</strong> fase di avvio.<br />

Tramite il suo <strong>in</strong>tervento di <strong>cooperazione</strong>, l’Italia, avvalendosi di una conoscenza diretta e<br />

approfondita <strong>della</strong> realta’ c<strong>in</strong>ese, sta contribuendo a realizzare uno sviluppo piu’ equo,<br />

concentrandosi <strong>in</strong> settori <strong>in</strong> cui le priorità del governo c<strong>in</strong>ese ed i punti di eccellenza del<br />

modello socio-economico italiano co<strong>in</strong>cidono. Sulla base di queste premesse, i settori<br />

prioritari rimangono la formazione specialistica, la sanità, la difesa dell’ambiente e la<br />

conservazione dei beni culturali.<br />

L'azione <strong>italiana</strong> può <strong>in</strong>serirsi ed apportare benefici utili al dialogo con il grande paese<br />

asiatico, <strong>in</strong>dividuando una strategia d'<strong>in</strong>tervento mirata a fornire modelli di sviluppo<br />

socio-economico <strong>in</strong>clusivi coerenti con gli <strong>in</strong>dirizzi del governo c<strong>in</strong>ese. Un approccio, questo,<br />

che vuole anche adattarsi ai concetti chiave del modello europeo di sviluppo, con una nuova<br />

attenzione alla previdenza sociale ed all’assistenza sanitaria ed un’attiva politica per la<br />

salvaguardia dell’ambiente.<br />

Desidero r<strong>in</strong>graziare tutte le persone che hanno contribuito alla stesura degli articoli di<br />

questa pubblicazione, <strong>in</strong> particolare il personale dell’UTL (Michele Morana, Carlo Giovannelli,<br />

Isabella Vettolani, Luca Nguyen, Maria Santonastaso, che si e’ anche occupata del<br />

coord<strong>in</strong>amento tecnico, e Valent<strong>in</strong>a Tuzi, responsabile del coord<strong>in</strong>amento amm<strong>in</strong>istrativo), il<br />

Coord<strong>in</strong>atore Sanitario Giorgio Cortassa, i Program Officer <strong>della</strong> Unità di Implementazione<br />

S<strong>in</strong>o-Italiana per le <strong>in</strong>iziative a credito d’aiuto (Sabr<strong>in</strong>a Ambros<strong>in</strong>o, Arianna Calza’ e Daniele<br />

Brombal), e dell’Unita’ Tecnica e di Monitoraggio per il Programma di Vocational Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g<br />

(Simone Sciurpa e Valent<strong>in</strong>a Danielli).<br />

Rosario Centola<br />

Direttore UTL Pech<strong>in</strong>o

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