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Rivivi la leggenda del Ponte del Diavolo di Tolentino al tempo di Padre Nicola 29 <strong>Mister</strong> <strong>Mastro</strong><br />
Nell’ambito delle strutture adiacenti il complesso abbaziale sono stati<br />
allestiti il Museo di Storia Naturale e il Museo della Civiltà Contadina. Spazi<br />
di grande valore ambientale e naturalistico sono il lago dei palmipedi e il<br />
bosco, raro esempio di macchia mediterranea, entrambi attrattiva della<br />
Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra.<br />
Terme di Santa Lucia<br />
Sotto il profilo del turismo termale e del benessere, Tolentino vanta la presenza<br />
di un complesso termale all’avanguardia, dotato di servizi specializzati<br />
nelle applicazioni curative, sanitarie, estetiche. Le terme di Santa Lucia<br />
sono anche sede di uno dei più importanti centri di medicina sportiva della<br />
regione.<br />
Sant’Angelo in Pontano<br />
Città natale di San Nicola, allora chiamata Castel Sant’Angelo, è un<br />
piccolo centro su un’altura di 473 metri tra le vallate dei fiumi Ete<br />
Morto e Tenna. Intorno alla metà del secolo XI furono costruite le<br />
mura. Fu proprio allora che il paese assunse l’aspetto di castello e<br />
divenne appunto, nel corso dei secoli, dopo un tentativo di costituirsi<br />
in libero Comune, uno dei principali castelli di Fermo, del cui territorio<br />
fece parte fino al periodo napoleonico. Fu poi annesso al Dipartimento<br />
del Tronto. Nel 1860 divenne comune della provincia di<br />
Macerata. Del periodo medievale conserva tratti delle mura castellane.<br />
In fondo alla città s’innalza la collegiata di San Salvatore, eretta<br />
nel XII secolo in stile romanico. L’interno è a tre navate, divise da<br />
enormi pilastri sui quali poggiano alte arcate. Sul quarto pilastro di<br />
destra un affresco di Madonna col Bambino, probabilmente da attribuire<br />
alla cerchia dei Salimbeni di San Severino. Il soffitto della navata<br />
centrale è a capriata, una volta a crociera sovrasta, invece, le<br />
navate laterali. Conserva anche l’antica cripta, insolitamente grande<br />
quanto la chiesa e con la volta a crociera. Singolare e particolarissimo<br />
è il presbiterio inclinato a sinistra, a ricordare, secondo la tradizione,<br />
la posizione del capo di Gesù sulla croce.<br />
Foto: Renato Gatta,<br />
archivio Comunità Montana<br />
dei Monti Azzurri.