Credito Aperto 37 - Banca di Credito cooperativo di Piove di Sacco
Credito Aperto 37 - Banca di Credito cooperativo di Piove di Sacco
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Sped. in abbonamento postale 45% - art. 2/20 Legge 662/95 - DCI PADOVA LA NUOVA SUCCURSALE<br />
DI SAN GIACOMO<br />
Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione e cultura locale - Anno XIV - N. <strong>37</strong> - luglio 2009<br />
ASSEMBLEA DEI SOCI<br />
PIOVESE DELL'ANNO<br />
AREA SAN FELICE A CHIOGGIA<br />
NUOVA FILIALE A LEGNARO
2<br />
INDICE<br />
4 ASSEMBLEA DEI SOCI<br />
8 NUOVO SPORTELLO<br />
10 PIOVESE DELL'ANNO<br />
16 BICI E TERRITORIO<br />
22 CHIOGGIA<br />
26 COOPERATIVE<br />
28 ECONOMIA<br />
29 ENERGIA RINNOVABILE<br />
32 SCUOLE<br />
38 MUSICA<br />
39 OBBLIGAZIONI BCC<br />
40 INIZIATIVE PER I SOCI<br />
CREDITO APERTO<br />
Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> informazione<br />
e cultura locale<br />
E<strong>di</strong>tore: Art Me<strong>di</strong>a srl<br />
Anno XIV - N. <strong>37</strong> - luglio 2009<br />
Direttore Responsabile: Toni Grossi<br />
Foto: Matteo Danesin<br />
Luciano Schiavon<br />
Archivio BCC<br />
Selezioni e stampa<br />
Peruzzo Industrie Grafiche S.p.A.<br />
Mestrino (PD) Tel. 049/9002884<br />
Nonostante i tempi la crescita continua<br />
Anche Legnaro ha la sua filiale<br />
La Saccisica spinge sui pedali<br />
Una terra in bicicletta, passione e impresa<br />
Per un territorio a forza <strong>di</strong> pedali<br />
Tutto Frera<br />
Area verde <strong>di</strong> San Felice<br />
Lungo la caresà, il mercato solidale<br />
Avere il quinto dello stipen<strong>di</strong>o<br />
Per il risparmio energetico<br />
Lancia un'idea... e realizza il progetto<br />
Giovani progettisti <strong>di</strong> idee solidali<br />
I suoni giovanili della Saccisica<br />
"Ottimo" l'obbligazione<br />
che viaggia in cinquecento<br />
Concerti, teatri, corsi e viaggi<br />
Liss Amado in concerto per i Soci <strong>di</strong> Chioggia<br />
Sped. in abb. postale 45%<br />
Art. 2/20 Legge 662/95<br />
DCI PADOVA<br />
Aut. Trib. <strong>di</strong> Padova<br />
n° 1456 del 23 Aprile 2002<br />
Distribuzione gratuita<br />
AVVERTENZE DI LEGGE: In conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, si informa il destinatario del presente perio<strong>di</strong>co<br />
che ha la possibilità <strong>di</strong> accedere liberamente ai suoi dati anagrafici per aggiornarli, mo<strong>di</strong>ficarli, integrarli o semplicemente per segnalare<br />
<strong>di</strong> non voler più ricevere il perio<strong>di</strong>co “<strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> <strong>Aperto</strong>” scrivendo al seguente in<strong>di</strong>rizzo: Art Me<strong>di</strong>a srl - Veggiano - Padova
EDITORIALE<br />
TANTI GESTI<br />
DI CORAGGIO<br />
Accettiamo la sfida della crisi, mantenendo gli impegni.<br />
A<br />
margine dell’inaugurazione della nuova<br />
Filiale <strong>di</strong> Legnaro, lo scorso 12 giugno, uno<br />
dei partecipanti alla cerimonia, avvicinandomi<br />
con <strong>di</strong>screzione, si è lasciato scappare una<br />
frase volutamente sussurrata. “Questo è un gesto<br />
<strong>di</strong> coraggio”, ha detto l’anonimo interlocutore.<br />
E in effetti, ripensandoci, l’affermazione ha un suo<br />
fondamento. Soprattutto <strong>di</strong> questi tempi.<br />
Perché, come tutti sappiamo e abbiamo modo <strong>di</strong><br />
constatare quoti<strong>di</strong>anamente, il momento non è<br />
certo facile. Anzi, la crisi, nonostante le <strong>di</strong>chiarazioni<br />
ottimistiche, continua ad attanagliare imprese e<br />
famiglie, sempre più in <strong>di</strong>fficoltà nel far quadrare i<br />
bilanci.<br />
La congiuntura negativa ha coinvolto in maniera<br />
forte soprattutto le banche, messe sotto accusa<br />
prima per aver causato buona parte dei danni che<br />
tutti ora stiamo pagando, in secondo luogo per<br />
non essere abbastanza <strong>di</strong>sponibili a sostenere e<br />
incrementare la sospirata “ripresa”.<br />
Devo <strong>di</strong>re, con molta franchezza, che questi <strong>di</strong>scorsi,<br />
per ammissione comune, dal Governatore della<br />
<strong>Banca</strong> d’Italia, al Ministro dell’Economia, tanto per<br />
citare un paio <strong>di</strong> testimoni altamente significativi,<br />
non riguardano il <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo.<br />
In questo momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà infatti, le nostre<br />
Banche hanno <strong>di</strong>mostrato grande soli<strong>di</strong>tà e soprattutto<br />
la capacità <strong>di</strong> mantenere fede, anche in circo-<br />
stanze avverse, al loro compito decisivo: quello <strong>di</strong><br />
garantire al territorio, alle imprese e alle famiglie,<br />
gli strumenti finanziari per continuare a svolgere la<br />
loro attività e a mantenere un adeguato standard<br />
<strong>di</strong> vita.<br />
La testimonianza <strong>di</strong> tale realtà è venuta, per quel<br />
che ci riguarda, dall’approvazione del bilancio del<br />
2008, che indubbiamente risente (come è ovvio)<br />
della crisi generalizzata, ma che comunque in<strong>di</strong>ca<br />
con chiarezza che la nostra <strong>Banca</strong> continua a crescere<br />
e a fare in pienezza la propria parte.<br />
Anche l’apertura dello sportello <strong>di</strong> Legnaro (bello<br />
e in una posizione invi<strong>di</strong>abile, proprio lungo la<br />
<strong>Piove</strong>se) è un segnale importante. In<strong>di</strong>ca, infatti,<br />
la volontà della nostra Cooperativa <strong>di</strong> mantenere<br />
fede ai propri impegni, <strong>di</strong> accettare la sfida della<br />
crisi, <strong>di</strong> guardare comunque avanti.<br />
Mai come in questo periodo (complicato) ci siamo<br />
sentiti strettamente legati al territorio <strong>di</strong> riferimento,<br />
ricevendo in cambio concrete affermazioni <strong>di</strong><br />
stima e <strong>di</strong> fiducia: due con<strong>di</strong>zioni in<strong>di</strong>spensabili e<br />
decisive proprio quando i tempi sono un po’ più<br />
bui.<br />
Leonardo Toson<br />
Presidente della <strong>Banca</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
3
4<br />
ASSEMBLEA DEI SOCI<br />
NONOSTANTE I TEMPI<br />
LA CRESCITA CONTINUA<br />
Approvato il positivo bilancio dell'esercizio 2008<br />
Il 22 maggio, i soci della <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
si sono riuniti in assemblea per approvare<br />
il bilancio del 2008. Un anno non certo<br />
facile, che tuttavia la BCC ha chiuso con un utile<br />
d’esercizio <strong>di</strong> 6,3 milioni <strong>di</strong> euro (- 13,3% rispetto<br />
al 2007).<br />
“Il 2008 – spiega il Presidente, Leonardo Toson -<br />
verrà ricordato come un anno <strong>di</strong> importanti cambiamenti<br />
per la nostra <strong>Banca</strong>. Il 18 maggio si era<br />
svolta la consueta Assemblea dei Soci che prevedeva<br />
il rinnovo delle cariche sociali. Un'assemblea<br />
affollata che aveva visto la presenza <strong>di</strong> ben 930<br />
soci votanti, a <strong>di</strong>mostrazione del forte attaccamento<br />
della base sociale ad una istituzione che ha segnato<br />
e accompagnato la crescita economica della<br />
Saccisica e dei comuni limitrofi. L’assemblea aveva<br />
confermato con voto plebiscitario la lista proposta<br />
dal Consiglio uscente che prevedeva, come ormai<br />
prassi consolidata all’interno della nostra banca, il<br />
ricambio <strong>di</strong> un terzo dei componenti dell’organo<br />
amministrativo e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> controllo” Ma veniamo<br />
ai dati più importanti dell’esercizio 2008.<br />
La Raccolta<br />
I depositi a risparmio, i conti correnti, i certificati<br />
<strong>di</strong> deposito, le obbligazioni, della BCC <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sacco</strong> sono aumentati del 11,3%, un dato in linea<br />
con la me<strong>di</strong>a regionale (+ 11,6%). Più in particolare<br />
la raccolta <strong>di</strong>retta è risultata pari a 642,3 milioni<br />
<strong>di</strong> euro, con una crescita, nel corso del 2008,<br />
<strong>di</strong> oltre 65 milioni <strong>di</strong> euro. E l’andamento positivo<br />
della raccolta sta continuando anche nei primi<br />
mesi del 2009. In calo invece la raccolta in<strong>di</strong>retta<br />
attestatasi a 149,5 milioni <strong>di</strong> euro (- 18,7%). I dati<br />
relativi a questa componente gestionale hanno subito<br />
contrazioni <strong>di</strong> mercato legate al quadro macroeconomico<br />
generale. Da parte della BCC si è<br />
cercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare la clientela verso investimenti<br />
tendenzialmente prudenti, a scapito <strong>di</strong> quelli maggiormente<br />
rischiosi.
I Soci della <strong>Banca</strong> in Assemblea<br />
Gli impieghi<br />
La <strong>di</strong>namica dei finanziamenti erogati ha espresso<br />
una crescita dell’8,7%, attestandosi a 609 milioni<br />
<strong>di</strong> euro. Rispetto agli anni precedenti si è notata<br />
una decelerazione nella crescita degli impieghi,<br />
connessa alla fase <strong>di</strong> recessione economica iniziata<br />
nell’ultimo trimestre del 2008, anche se il sostegno<br />
alla domanda cre<strong>di</strong>to attuato dalla BCC è stato certamente<br />
positivo. D’altra parte, negli ultimi mesi,<br />
anche la <strong>Banca</strong> piovese ha frenato il cre<strong>di</strong>to all’e<strong>di</strong>lizia,<br />
mentre molte imprese hanno ridotto o sospeso<br />
i propri piani <strong>di</strong> investimento.<br />
Il conto Economico<br />
Come detto in premessa la BCC chiude il 2008 con<br />
un utile <strong>di</strong> 6,3 milioni euro un risultato che seppur<br />
in calo rispetto all’anno precedente (- 13,3%) è comunque<br />
migliore rispetto alla me<strong>di</strong>a delle BCC regionali<br />
calate me<strong>di</strong>amente del 28%.<br />
Particolarmente positivi sono risultati il Margine <strong>di</strong><br />
CoNtRIbutI Ed ERoGAzIoNI dELLA bCC dI PIoVE dI SACCo NEL 2008<br />
SANItA’ ASSIStENzA E VoLoNtARIAto<br />
(Apparecchiature, automezzi convegni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, Missioni, Enti <strong>di</strong> pronto soccorso, associazioni<br />
operanti nel sociale ..)<br />
SCuoLA E IStRuzIoNE<br />
(Asili, scuole, elementari, me<strong>di</strong>e e superiori, borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, formazione, attività ricreative, …)<br />
CuLtuRA E FoRMAzIoNE<br />
(Biblioteche, teatri, Associazioni culturali-artistiche,<br />
formazione con Soci, libri e pubblicazioni, comunità locali, ….)<br />
ENtI PubbLICI E IStItuzIoNI LoCALI<br />
(Comuni, comprensori, consorzi, associazioni impren<strong>di</strong>toriali, sostegno iniziative economiche, …)<br />
101.814,00<br />
67.475,00<br />
180.145,00<br />
52.898,00<br />
ENtI RELIGIoSI<br />
(Parrocchie, Comunità religiose, associazioni, …..)<br />
75.910,00<br />
SPORT<br />
(Società e associazioni sportive, manifestazioni e gare, …)<br />
74.706,00<br />
AttIVItÀ RICREAtIVE E INIzIAtIVE VARIE<br />
(Gite sociali, festività ed eventi locali, sagre, …..)<br />
193.280,00<br />
totale euro: 746.228,00<br />
Interesse (+ 16,3%) e il Margine <strong>di</strong> Interme<strong>di</strong>azione<br />
(+ 9,8%), che hanno consentito <strong>di</strong> contabilizzare<br />
Rettifiche su Cre<strong>di</strong>ti più che doppie rispetto<br />
all’anno precedente. Le Sofferenze sono salite del<br />
28,1% (a livello regionale il dato è peggiore con un<br />
più 40,5%) segno evidente del deterioramento del<br />
cre<strong>di</strong>to conseguente alla fase recessiva iniziata nel<br />
seconda parte del 2008.<br />
Purtroppo i primi mesi del 2009 stanno confermando<br />
previsioni non certo positive, evidenziando una<br />
5
6<br />
situazione <strong>di</strong> recessione <strong>di</strong>ffusa che interessa tutte<br />
le economie occidentali, compresa l’Italia e il territorio<br />
dove opera la nostra <strong>Banca</strong>.<br />
La congiuntura sfavorevole si riflette ovviamente<br />
anche sulle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> raccolta-impiego e sulla<br />
red<strong>di</strong>tività della <strong>Banca</strong> <strong>Piove</strong>se, in particolare per<br />
quanto attiene la qualità del cre<strong>di</strong>to erogato alle<br />
imprese.<br />
Alla fine del I° trimestre 2009 si segnala comunque<br />
con sod<strong>di</strong>sfazione il positivo riscontro della Raccolta<br />
complessiva salita <strong>di</strong> oltre il 2,5%. Un risultato<br />
che riflette la fiducia della clientela e le scelte operate<br />
dalla BCC in materia <strong>di</strong> remunerazione dei<br />
prodotti <strong>di</strong> raccolta. Più contenuta appare invece<br />
la <strong>di</strong>namica degli Impieghi a famiglie e imprese il<br />
cui aggregato segna, nel primo trimestre 2009, una<br />
modesta crescita dello 0,9%, dovuta per lo più ad<br />
un calo della domanda <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to conseguente alla<br />
situazione <strong>di</strong> recessione economica in atto.<br />
Il bilancio Sociale<br />
Una <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo, prima <strong>di</strong> essere<br />
banca è “un’impresa a responsabilità sociale”. Per<br />
questo ogni anno nella relazione sulla gestione viene<br />
dato molto spazio a tutte quelle iniziative che<br />
la Cooperativa <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> favorisce e promuove nel<br />
territorio dove svolge la propria attività.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista economico le erogazioni del<br />
2008 sono state pari a 746.000 euro (642.000 nel<br />
2007) ed hanno riguardato la sanità, l’assistenza ed<br />
il volontariato, il mondo della scuola e dell’istruzione,<br />
iniziative culturali e <strong>di</strong> formazione, sport e tempo<br />
libero. Ne hanno beneficiato istituzioni, enti,<br />
gruppi, associazioni, scuole, parrocchie e comunità<br />
presenti nel territorio.<br />
L’annuale assemblea dei soci della banca <strong>di</strong><br />
<strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativa è il momento più importante<br />
nella vita della Società Si tratta infatti<br />
<strong>di</strong> valutare l’andamento dell’attività economica<br />
e finanziaria, l’impegno sul territorio, la<br />
gestione dell’azienda.<br />
Ma è anche un momento <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> festa.<br />
I soci, infatti, anche in occasione dell’appuntamento<br />
annuale hanno l’opportunità <strong>di</strong><br />
incontrasi e <strong>di</strong> vivere assieme un momento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>alogo e confronto.<br />
tutto ciò è possibile soprattutto nel “post-as
semblea”, nel tempo che segue ai lavori ufficiali,<br />
che tra<strong>di</strong>zionalmente è de<strong>di</strong>cato al “convivio”.<br />
Quest’anno i soci che hanno partecipato all’assemblea<br />
sono stati insieme cenando al buffet<br />
appositamente allestito nello spazio antistante il<br />
Centro <strong>di</strong>rezione della bCC.<br />
una novità, una collocazione originale, che è risultata<br />
particolarmente gra<strong>di</strong>ta. La serata, confortata<br />
da una situazione metereologica ideale, è<br />
stata particolarmente festosa, sia per il contesto,<br />
sia per la qualità dei cibi, ispirati alla tra<strong>di</strong>zione<br />
della cucina locale.<br />
7
8<br />
NUOVO SPORTELLO<br />
ANCHE LEGNARO<br />
HA LA SUA FILIALE<br />
Grande folla all’apertura ufficiale <strong>di</strong> venerdì 12 giugno<br />
È<br />
stato un “tramonto <strong>di</strong> festa” quello vissuto<br />
da Legnaro, in occasione dell’inaugurazione<br />
della nuova filiale della <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.<br />
Oltre trecento persone, infatti, hanno voluto partecipare<br />
alle manifestazione, che si è conclusa con un<br />
buffet gustato in uno spazio appositamente allestito<br />
a fianco del nuovo sportello, che si affaccia sulla<br />
strada <strong>Piove</strong>se, a pochi metri dal centro del paese.<br />
I saluti <strong>di</strong> casa sono stati portati dal nuovo sindaco<br />
Ivano Oregio Catelan, alla prima uscita ufficiale, il<br />
quale ha chiesto alla <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> prestare particolare<br />
attenzione alle piccole imprese presenti nel territorio,<br />
in questo momento <strong>di</strong> particolare <strong>di</strong>fficoltà.<br />
“Mai come in questo tempo – ha aggiunto il primo<br />
citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Legnaro – sentiamo il bisogno <strong>di</strong> una<br />
banca che sia vicina alla comunità, che ci sostenga<br />
e che <strong>di</strong>a concrete speranze per il futuro”.<br />
Poi l’intervento <strong>di</strong> Amedeo Piva, presidente regionale<br />
del <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo, che ha enfatizzato<br />
il ruolo decisivo delle banche locali nel contesto<br />
veneto.<br />
In fine Leonardo Toson, presidente della BCC <strong>di</strong><br />
<strong>Piove</strong>. “La nostra presenza a Legnaro – ha detto<br />
- è in linea e coerente con la strategia della <strong>Banca</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong>, che vuole sempre più caratterizzarsi come<br />
soggetto economico <strong>di</strong> riferimento della Saccisica<br />
e dell’area che va da Padova alla laguna”.<br />
Il <strong>di</strong>rettore Roberto Faggiani ha presentato la “squadra”<br />
(tre collaboratori) che lavorerà nella piazza <strong>di</strong><br />
Legnaro; si tratta <strong>di</strong> Luca Baldo, <strong>di</strong>rettore e del suo<br />
vice Nicola Fontana che già operavano nella sede<br />
provvisoria, ai quali si è ora aggiunta Alessandra<br />
Sambin.<br />
La bene<strong>di</strong>zione ai locali è stata portata dal parroco,<br />
don Luciano Forte.
Nelle immagini, la sede della nuova Filiale e alcuni momenti<br />
dell'inaugurazione. Sopra, i collaboratori della Filiale <strong>di</strong><br />
Legnaro: Nicola Fontana, Alessandra Sambin e Luca Baldo.<br />
In occasione dell’apertura della nuova Filiale<br />
<strong>di</strong> Legnaro, la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
ha stampato e donato alle famiglie<br />
del luogo una vera e propria “chicca” storico-letteraria.<br />
Si tratta del racconto, scritto<br />
da Franco De Checchi, <strong>di</strong> una straor<strong>di</strong>naria<br />
vicenda che coinvolse la gente <strong>di</strong> Legnaro<br />
agli inizi del 1800.<br />
“Il misterioso caso della polenta porporina<br />
tra scienza e superstizione” fu una questione<br />
che interessò stu<strong>di</strong>osi e scienziati, che intravidero<br />
in quello che accadde la mattina del<br />
2 agosto 1819, “quando presso la casa <strong>di</strong><br />
Antonio Pittarello alcune fette del popolare<br />
alimento (cioè della polenta) (…) iniziarono<br />
a manifestare strani punteggiamenti rossi,<br />
sparsi pella loro superficie a guisa <strong>di</strong> spruzzi<br />
<strong>di</strong> vivo sangue”, un vero e proprio “caso”<br />
a cui de<strong>di</strong>care stu<strong>di</strong><br />
e attenzione. Con<br />
questo omaggio,<br />
il <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sacco</strong> ha voluto testimoniare<br />
ancora<br />
una volta la sua <strong>di</strong>mensione<br />
<strong>di</strong> <strong>Banca</strong><br />
locale, particolarmente<br />
attenta non<br />
soltanto al presente,<br />
ma anche alla<br />
storia e alla cultura<br />
“vissuta” del territorio<br />
in cui opera.<br />
FRANCO DE CHECCHI<br />
IL “MISTERIOSO” CASO<br />
DELLA POLENTA PORPORINA<br />
DI LEGNARO (1819),<br />
TRA SCIENZA E SUPERSTIZIONE<br />
9
10<br />
PIOVESE DELL'ANNO<br />
LA SACCISICA<br />
SPINGE SUI PEDALI<br />
Il <strong>Piove</strong>se e la bicicletta: passione e impresa<br />
Da sempre la bicicletta è, in terra piovese, un mezzo<br />
<strong>di</strong> trasporto privilegiato.<br />
Una passione nata nel tempo, quando le due ruote<br />
erano l’unica modalità <strong>di</strong> comunicazione popolare.<br />
Questa consuetu<strong>di</strong>ne ha portato anche al sorgere<br />
e allo svilupparsi <strong>di</strong> attività impren<strong>di</strong>toriali legate<br />
proprio al mondo delle bici, che nel tempo sono<br />
<strong>di</strong>ventate una delle più significative caratterizzazioni<br />
produttive locali, trovando anche nel recente<br />
passato nuove modalità <strong>di</strong> crescita e affermazione.<br />
Per questo, il Premio “<strong>Piove</strong>se dell’anno” nel 2008<br />
è stato assegnato all’”Olympia”, azienda storicamente<br />
emblematica del rapporto tra il territorio e<br />
le due ruote.<br />
Una scelta che è anche un’in<strong>di</strong>cazione precisa e<br />
puntuale: quella <strong>di</strong> rivalutare e incentivare in maniera<br />
forte l’uso della bici, un mezzo “ambientalmente<br />
pulito”, una modalità concreta per vivere
<strong>Piove</strong>se dell'anno 2008, la consegna del Premio<br />
ai fratelli Fontana, titolari della Cicli Olympia<br />
un’esperienza <strong>di</strong> rapporto stretto e costruttivo<br />
con questa terra, con le sue bellezze, con<br />
il passato. Un’in<strong>di</strong>cazione che merita <strong>di</strong> essere<br />
raccolta dagli enti locali, supportandola con<br />
tutte quelle opere e iniziative, dalle “piste” ai<br />
percorsi ciclabili, che possono mantenere vivo<br />
e incentivare quel legame tra la bicicletta e il<br />
<strong>Piove</strong>se, che rappresenta la storia <strong>di</strong> una passione,<br />
alla quale è bene garantire un futuro.<br />
ALLE DUE RUOTE<br />
E ALLA<br />
CICLI OLYMPIA<br />
IL “PIOVESE<br />
DELL’ANNO 2008”<br />
Il Premio “<strong>Piove</strong>se<br />
dell’anno”, giunto<br />
ormai alla sua un<strong>di</strong>cesima<br />
e<strong>di</strong>zione, è stato<br />
assegnato per il 2008<br />
alla’”Cicli Olympia” <strong>di</strong><br />
<strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, azienda<br />
storicamente emblematica<br />
del rapporto<br />
tra il territorio e le due<br />
ruote.<br />
Il Premio alla “Cicli<br />
Olynmpia” è il riconoscimento<br />
a tutto un<br />
settore produttivo consolidato<br />
e che sta assumendo<br />
una rilevanza<br />
sempre più consistente<br />
nel panorama delle attività produttive non<br />
soltanto locali.<br />
Il Premio “<strong>Piove</strong>se dell’anno 2008” è stata<br />
consegnato martedì 10 febbraio, nella<br />
Sede del <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo a <strong>Piove</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sacco</strong>.<br />
La serata è stata anche l’occasione per una<br />
ricognizione e un confronto sulla realtà<br />
della bicicletta nel <strong>Piove</strong>se e sulle possibilità<br />
<strong>di</strong> sviluppo futuro <strong>di</strong> questa passione<br />
che è anche “impresa”.<br />
Alla manifestazione hanno partecipato<br />
Davide Cassani, ex ciclista professionista e<br />
commentatore televisivo, e Paola Pezzo,<br />
olimpica <strong>di</strong> mountain bike.<br />
11
12<br />
PIOVESE DELL'ANNO<br />
Un<strong>di</strong>ci anni, altrettante e<strong>di</strong>zioni, un numero<br />
consistente <strong>di</strong> premiati.<br />
Un tempo abbastanza lungo per tentare un<br />
bilancio, non certo quantitativo, ma cercando <strong>di</strong><br />
cogliere quelle che sono le caratterizzazioni forti <strong>di</strong><br />
questo Premio, tentando <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare un “filo”,<br />
magari sottile ma non per questo meno solido, che<br />
è stato tessuto nello svolgere del tempo.<br />
Perché siamo convinti che attraverso il “<strong>Piove</strong>se<br />
dell’anno”, riepilogando la sua storia e soprattutto<br />
gli uomini e i soggetti che lo hanno caratterizzato,<br />
sia possibile contribuire a definire meglio che<br />
cos’è, oggi, la nostra terra.<br />
Quando nacque, questo riconoscimento voluto<br />
dalla BCC <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, aveva un obiettivo<br />
<strong>di</strong> fondo: far emergere, anche soltanto in maniera<br />
simbolica, quelli che si ritenevano le persone o<br />
i gruppi emblematici e positivamente significativi<br />
per il nostro territorio.<br />
Per questo, i componenti della Giuria<br />
non sono stati scelti tra esperti o addetti<br />
ai lavori nei vari settori dell’arte,<br />
della cultura, del sociale. Abbiamo<br />
voluto che il voto fosse affidato ai sindaci<br />
e all’Arciprete del Duomo proprio<br />
a in<strong>di</strong>care che questo Premio non era<br />
soltanto all’abilità, all’eccellenza, alla<br />
carriera, alla “bontà”, ma era un riconoscimento<br />
che doveva esprimere un territorio,<br />
una comunità.<br />
Infatti, cercando <strong>di</strong> raggruppare (anche solo per<br />
sommi capi) l’elenco dei premiati troviamo uomini<br />
d’impresa (Luigi Rossi Luciani, Clau<strong>di</strong>o Rossi), personaggi<br />
dello sport (Gino Freo), esempi <strong>di</strong> cultura<br />
(Paolo Tieto, Girolama Borella), soggetti ed enti<br />
che si sono <strong>di</strong>stinti nell’ambito della “sapiente” so-<br />
UNA TERRA IN BICICLETTA<br />
PASSIONE E IMPRESA<br />
L'antica vocazione <strong>di</strong> luoghi "abitati" dalla due ruote
lidarietà, come il me<strong>di</strong>co Adriano Fornasiero, monsignor<br />
Alfredo Contran, Luigi Bozzato, la Cooperativa<br />
Magnolia, l’Ospedale civile <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.<br />
Come si vede in questo elenco c’è tutto il <strong>Piove</strong>se,<br />
non soltanto per aree geografiche o <strong>di</strong> impegno,<br />
ma soprattutto per spazi <strong>di</strong> eccellenza: il sapere, il<br />
fare, il realizzare, il “donarsi”.<br />
La bicicletta, una passione<br />
Questa e<strong>di</strong>zione del <strong>Piove</strong>se dell’anno celebra la<br />
bicicletta.<br />
Potremmo pensare che si tratti soltanto <strong>di</strong> dare il<br />
giusto riconoscimento ad un mezzo <strong>di</strong> comunicazione<br />
importante, significativo, piacevole, che tra<br />
l’altro ha avuto il grande merito <strong>di</strong> dare vita ad una<br />
pratica sportiva affascinante, come il ciclismo.<br />
Ne parliamo qui, a <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, in questa terra<br />
che non è certo “una qualsiasi” rispetto alla bici.<br />
Da molti anni, da decenni, infatti, il <strong>Piove</strong>se è un<br />
luogo privilegiato nell’attenzione rispetto alla bicicletta.<br />
Lo è stato e lo è ancora. Non ci vuole molto<br />
per accorgersene. Basta circolare per le strade,<br />
recarsi al mercato, guardare i bambini che vanno a<br />
scuola, ma anche tenere d’occhio le cronache sportive,<br />
per rendersi sono <strong>di</strong> come la bicicletta, per la<br />
Saccisica, sia una passione che mantiene intatta la<br />
sua caratterizzazione forte.<br />
La bicicletta, un’impresa<br />
“Una passione che è anche impresa”: così abbiamo<br />
voluto esplicitare il senso <strong>di</strong> questo premio.<br />
Una passione, <strong>di</strong> certo, perché sono tantissime le<br />
persone che ancor oggi scelgono <strong>di</strong> spingere sui<br />
pedali per spostarsi o per <strong>di</strong>vertirsi, facendo pratica<br />
agonistica.<br />
Un’impresa, perché tra le attività produttive della<br />
nostra zona, la costruzione <strong>di</strong> biciclette rappresenta<br />
ancor oggi un elemento forte e significativo.<br />
Il Premio <strong>Piove</strong>se dell’anno e la bicicletta<br />
La scelta del <strong>Piove</strong>se dell’Anno 2008 è un chiaro<br />
LA CICLI OLYMPIA<br />
La vicenda della Cicli Olympia è indubbiamente<br />
emblematica. Nella sua storia (il marchio è nato<br />
115 anni fa) c’è tutto il percorso della maggior<br />
parte delle realtà impren<strong>di</strong>toriali piovesi e non<br />
solo. Un’azienda nata in bottega, dalla fatica e<br />
dal lavoro <strong>di</strong> due artigiani (Antonio e Pasquale<br />
Fontana); cresciuta in oltre un secolo <strong>di</strong> attività<br />
fino a <strong>di</strong>ventare una realtà industriale.<br />
L’Olympia è un’azienda dalla forte caratterizzazione<br />
artigiana, non certo nelle <strong>di</strong>mensioni, ma<br />
nella qualità. Non è un mistero, anzi è un punto<br />
<strong>di</strong> forza, il fatto che questa azienda ha sempre<br />
puntato alla bontà dei suoi prodotti.<br />
Le biciclette Olympia si sono contrad<strong>di</strong>stinte<br />
nei decenni per la loro bellezza e qualità.<br />
Tutto questo, frutto <strong>di</strong> una lunga e consolidata<br />
esperienza e della fiducia nelle proprie capacità<br />
<strong>di</strong> lavorare, <strong>di</strong> costruire, <strong>di</strong> realizzare.<br />
Tutto ciò nonostante il mutare delle generazioni,<br />
a partire dai capostipiti, Antonio e Pasquale,<br />
fino agli attuali titolari, Vittorio e Paolo, nonostante<br />
l’ampliamento dei mercati e il cambiamento<br />
della con<strong>di</strong>zioni in cui operare.<br />
La capacità <strong>di</strong> cambiare “conservando”, non<br />
<strong>di</strong>sperdendo le con<strong>di</strong>zioni che hanno determinato<br />
il successo è un grande valore, un patrimonio<br />
per ogni azienda. Da questo punto <strong>di</strong> vista<br />
l’Olympia è esemplare. Vi è poi un altro aspetto<br />
importante. La capacità <strong>di</strong> questa impresa <strong>di</strong><br />
cogliere il nuovo.<br />
Un occhio al gusto, un’attenzione spiccata al<br />
mercato e la capacità <strong>di</strong> essere bravi facendo<br />
cose originali.<br />
L’Olympia è stata ed è tutto questo.<br />
13
14<br />
PIOVESE DELL'ANNO<br />
segnale.<br />
Premiando un’azienda storica nell’ambito delle due<br />
ruote, la Giuria ha voluto lanciare un messaggio<br />
preciso, che possiamo riassumere in due aspetti.<br />
Da un lato sottolineare l’importanza che la bicicletta,<br />
come attività produttiva piovese, ha avuto ed ha<br />
tuttora nel contesto della nostra comunità locale.<br />
Dall’altro riba<strong>di</strong>re e valorizzare il ruolo che la bicicletta<br />
stessa, come modalità <strong>di</strong> comunicazione<br />
“pulita”, può avere nell’ambito dei gravi problemi,<br />
come quello ambientale e della mobilità, che stiamo<br />
vivendo.<br />
Anche se sarebbe limitante ritenere la bici soltanto<br />
un mezzo <strong>di</strong> trasporto: è molto <strong>di</strong> più. E’ una forma<br />
<strong>di</strong> relazione umana, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, <strong>di</strong> rapporto<br />
con la natura. E’ anche uno spazio <strong>di</strong> salute, una<br />
modalità per vivere sani in un rapporto costruttivo,<br />
simbiotico con l’ambiente.<br />
Questo Premio, la bicicletta, il <strong>Piove</strong>se sono anche<br />
l’occasione per porci alcune domande.<br />
Ad esempio, che cosa significa questo primato del<br />
<strong>Piove</strong>se in termini economici? Che cosa possiamo<br />
fare perchè cresca, si incentivi, <strong>di</strong>venti una caratterizzazione<br />
ancora più consolidata e forte del nostro<br />
territorio?<br />
E ancora. Lo sviluppo <strong>di</strong> tale attività economica è<br />
sintomatica anche <strong>di</strong> una passione per la bicicletta<br />
che connota questa nostra terra. Che cosa possiamo<br />
fare perché questa passione cresca e si sviluppi?<br />
Come conciliare questo amore con le esigenze <strong>di</strong><br />
una maggiore bontà dell’ambiente e con la valorizzazione<br />
del territorio?<br />
E’ possibile che la tra<strong>di</strong>zione e l’attualità della bicicletta<br />
<strong>di</strong>venti un volano ambientale e turistico?<br />
Oggi siamo <strong>di</strong> fronte ad effetti molto più complessi<br />
della modernità: pensiamo al problema ambientale,<br />
tanto per citare un elemento.<br />
Una cosa è certa: non possiamo sfuggire alle responsabilità,<br />
non possiamo fermarci.<br />
Se, in passato, la bicicletta <strong>di</strong>ede una risposta “rivoluzionaria”<br />
alle esigenze <strong>di</strong> trasporto e comunicazione,<br />
possiamo chiederci se oggi le due ruote<br />
rappresentino ancora una risposta, certamente<br />
aggiornata, alle emergenze <strong>di</strong> questa nostra stagione.<br />
Sono domande che poniamo a tutti noi, la<br />
cui risposta deve necessariamente scaturire da una<br />
coscienza comune, ma anche da scelte precise <strong>di</strong><br />
carattere politico e amministrativo.<br />
Che cosa manca a chi va in bicicletta in Saccisica,<br />
sia dal punto <strong>di</strong> vista delle aziende che dei “consumatori”?<br />
Come siamo attrezzati in tema <strong>di</strong> piste e percorsi<br />
ciclabili, <strong>di</strong> valorizzazione turistica delle nostre bellezze<br />
naturali e artistiche?<br />
La storia e la realtà ci <strong>di</strong>cono che la Saccisica “spinge<br />
sui pedali” (come ha sempre fatto) e che probabilmente<br />
ha voglia <strong>di</strong> farlo ancor oggi e in futuro:<br />
ne ha la possibilità? Vogliamo far crescere (e<br />
come?) tale potenzialità?<br />
Come <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo cre<strong>di</strong>amo<br />
molto a questa ipotesi e <strong>di</strong> certo (come sempre pe-<br />
I campioni <strong>di</strong> ciclismo Paola Pezzo<br />
e Davide Cassani, ospiti d'onore della serata
IL VENETO AL COMANDO<br />
I dati che a <strong>di</strong>sposizione (la fonte è autorevole,<br />
cioè la Camera <strong>di</strong> Commercio) parlano chiaro.<br />
Il Veneto è la regione italiana con il maggior numero<br />
<strong>di</strong> imprese o stabilimenti che si de<strong>di</strong>cano<br />
a produrre o montare biciclette e accessori: al<br />
30 settembre 2008, sono 246 tra aziende e unità<br />
produttive, circa il 29% dell’intero comparto nazionale;<br />
a seguire la Lombar<strong>di</strong>a (21%) e l’Emilia<br />
(14%). In questo ambito, Padova è la provincia<br />
italiana in cui si trovano il maggior numero <strong>di</strong><br />
inse<strong>di</strong>amenti produttivi legati alla bicicletta: 81<br />
(pari al 9,4% sul totale nazionale), seguita da Vicenza<br />
(8,6%), Milano (6,3%), Cuneo (5,5%), Treviso<br />
(5,5%), Forlì-Cesena (4,4%).<br />
Possiamo <strong>di</strong>re che Padova è praticamente la<br />
capitale nella produzione nazionale <strong>di</strong> biciclette,<br />
almeno per quanto riguarda la presenza <strong>di</strong><br />
attività.<br />
Ma non è tutto, vi è anzi un dato ancor più sorprendente.<br />
Che ci riguarda da vicino.<br />
Nella classifica dei Comuni padovani con maggiore<br />
densità produttiva (fabbricazione, montaggio,<br />
<strong>di</strong> biciclette), <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> occupa il primo<br />
posto (7 unità produttive pari all’8,6% della provincia),<br />
Arzergrande il secondo (7,4%), Sant’Angelo<br />
il quinto (preceduto da Padova e Piazzola),<br />
Brugine il nono, Codevigo l’un<strong>di</strong>cesimo, Legnaro<br />
il tre<strong>di</strong>cesimo. Insomma vi sono sei paesi della<br />
Saccisica (potremmo aggiungere anche Casalserugo,<br />
settimo in classifica) tra i primi quin<strong>di</strong>ci comuni<br />
produttori <strong>di</strong> bici nel Padovano, che a sua<br />
volta è la realtà più importante d’Italia.<br />
raltro) saremo a fianco <strong>di</strong> quanti si impegneranno<br />
per dare soluzioni concrete a tali quesiti.<br />
Alla bicicletta, a questo mezzo “popolare” <strong>di</strong> comunicazione<br />
e a quanti l’amano de<strong>di</strong>chiamo il “<strong>Piove</strong>se<br />
dell’anno 2008”.<br />
E’ indubbiamente una de<strong>di</strong>ca simbolica, che tuttavia<br />
dovrebbe portare anche a scelte molto concrete<br />
e chiare in ambito ambientale, impren<strong>di</strong>toriale e<br />
turistico.<br />
Siamo convinti che la bicicletta possa rappresentare<br />
un elemento <strong>di</strong> crescita e sviluppo per tutto il<br />
territorio, per un ambiente pulito, per una riscoperta<br />
della memoria legata ai tanti luoghi belli che il<br />
nostro ambito locale può offrire.<br />
Totale inse<strong>di</strong>amenti produttivi (se<strong>di</strong> <strong>di</strong> impresa e unità locali)<br />
Fabbricazione e montaggio <strong>di</strong> biciclette, compresi parti e<br />
accessori (Co<strong>di</strong>ce ATECO: 3542)<br />
al 30 settembre 2008<br />
- Graduatoria regioni<br />
val.assoluto % su totale<br />
1 VENETO 246<br />
28,6<br />
2 LOMBARDIA 180<br />
20,9<br />
3 EMILIA-ROMAGNA 124<br />
14,4<br />
4 PIEMONTE 88<br />
10,2<br />
5 TOSCANA 53<br />
6,2<br />
6 SICILIA 28<br />
3,3<br />
7 PUGLIA 22<br />
2,6<br />
8 MARCHE 18<br />
2,1<br />
9 CAMPANIA 17<br />
2,0<br />
10 SARDEGNA 14<br />
1,6<br />
11 FRIULI-VENEZIA GIULIA 14<br />
1,6<br />
12 ABRUZZO 14<br />
1,6<br />
13 TRENTINO-ALTO ADIGE 11<br />
1,3<br />
14 LAZIO 11<br />
1,3<br />
15 LIGURIA 7<br />
0,8<br />
16 CALABRIA 7<br />
0,8<br />
17 BASILICATA 4<br />
0,5<br />
18 UMBRIA 3<br />
0,3<br />
Totale Italia 861 100,0<br />
- Graduatoria province (prime 20 in Italia)<br />
val.assoluto % su totale<br />
1 PADOVA 81<br />
9,4<br />
2 VICENZA 74<br />
8,6<br />
3 MILANO 54<br />
6,3<br />
4 CUNEO 47<br />
5,5<br />
5 TREVISO 47<br />
5,5<br />
6 FORLI' - CESENA 39<br />
4,5<br />
7 BOLOGNA 32<br />
3,7<br />
8 BERGAMO 30<br />
3,5<br />
9 TORINO 25<br />
2,9<br />
10 VENEZIA 22<br />
2,6<br />
11 MONZA E BRIANZA 21<br />
2,4<br />
12 BRESCIA 19<br />
2,2<br />
13 VARESE 18<br />
2,1<br />
14 VERONA 17<br />
2,0<br />
15 MODENA 14<br />
1,6<br />
16 PISA 14<br />
1,6<br />
17 CAGLIARI 10<br />
1,2<br />
18 PARMA 10<br />
1,2<br />
19 PESARO E URBINO 10<br />
1,2<br />
20 FOGGIA 9<br />
1,0<br />
Fonte: elaborazione Uff. Stu<strong>di</strong> CCIAA Padova su dati infocamere (Registro delle Imprese)<br />
Il Premio, concretamente, va alla Cicli Olympia,<br />
un’azienda che dal oltre un secolo è emblematica<br />
del rapporto strettissimo tra il <strong>Piove</strong>se e le due ruote.<br />
Con l’Olympia vogliamo dare il giusto riconoscimento<br />
a tutte quelle aziende che, nel tempo, nel<br />
presente e ci auguriamo anche nel futuro, hanno<br />
trovato nell’attività legata al pedale un modo concreto<br />
e significativo per creare lavoro e benessere.<br />
Ci auguriamo che da questa serata, da questo<br />
evento, parta un lungo cammino <strong>di</strong> valorizzazione<br />
della bicicletta.<br />
Vorremmo proprio che il <strong>Piove</strong>se <strong>di</strong>ventasse il territorio<br />
delle due ruote.<br />
15
16<br />
BICI E TERRITORIO<br />
PER UN TERRITORIO<br />
A FORZA DI PEDALI<br />
Itinerari e percorsi ciclabili, presente e futuro della Saccisica<br />
Eccola, la bicicletta.<br />
Forse a noi, ora, potrà sembrare inconcepibile,<br />
strano, paradossale.<br />
Eppure, andando in<strong>di</strong>etro nella storia, lo svolgere<br />
degli eventi e delle vicende che hanno caratterizzato<br />
il nostro tempo (almeno da un secolo a questa<br />
parte) ci <strong>di</strong>ce una cosa molto chiara ed esplicita: la<br />
bicicletta è stata considerata per molto tempo, per<br />
qualche decennio, nella parte iniziale del suo sorgere<br />
e <strong>di</strong>ffondersi, un mezzo “rivoluzionario”.<br />
Già, perché in una società (soprattutto la nostra)<br />
definita “statica”, in cui i collegamenti tra luoghi<br />
e persone erano da sempre affidati ai pie<strong>di</strong> e agli<br />
animali, la possibilità <strong>di</strong> muoversi (anche in<strong>di</strong>vidualmente),<br />
<strong>di</strong> vedere cose nuove, <strong>di</strong> coltivare amicizie,<br />
<strong>di</strong> conoscere persone <strong>di</strong>verse da quelle abituali, <strong>di</strong><br />
ascoltare voci “autorevoli” che non fossero quelle<br />
del prete, del me<strong>di</strong>co o del farmacista, era consi-<br />
derata un elemento pericoloso.<br />
Dopo che per qualche decennio le due ruote furono<br />
patrimonio e privilegio delle classi più abbienti,<br />
dei borghesi, nel breve volgere <strong>di</strong> qualche anno la<br />
bicicletta <strong>di</strong>venne il mezzo <strong>di</strong> trasporto più popolare,<br />
utilizzato sia per gli spostamenti “<strong>di</strong> piacere”,<br />
che per lavoro.<br />
Anche le campagne della Saccisica si popolarono<br />
<strong>di</strong> gente che spingeva sui pedali. Lo facevano le<br />
massaie per collegarsi al centro paesano, i ragazzi<br />
magari solo per <strong>di</strong>vertimento, gli uomini per recarsi<br />
al lavoro.<br />
Questo è il passato. La domanda che viene quin<strong>di</strong><br />
spontanea è molto semplice: che cosa significa<br />
oggi la bicicletta?<br />
E’ soltanto un retaggio del passato, visto che ora<br />
abbiamo a <strong>di</strong>sposizione mezzi <strong>di</strong> comunicazione<br />
più veloci, rapi<strong>di</strong> e certamente meno faticosi (alme-
PER VIE ANDANDO<br />
Un'idea del Comune <strong>di</strong> Brugine<br />
L’attenzione degli enti locali, dei Comuni, nei<br />
confronti della mobilità su due ruote si sta sempre<br />
più manifestando anche con interventi in ambito<br />
“culturale”, tendenti a <strong>di</strong>ffondere<br />
l’uso della bicicletta non soltanto<br />
per spostarsi all’interno del<br />
territorio, ma anche per conoscere<br />
meglio le bellezze storiche e<br />
naturali della varie zone.<br />
Ne è testimonianza il fascicolo<br />
realizzato dall’Amministrazione<br />
municipale <strong>di</strong> Brugine, in<br />
collaborazione con la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong><br />
Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, “Per<br />
vie andando. Curiosando, scoprendo,<br />
imparando”; una vera e propria guida<br />
per un viaggio “lento” e intelligente<br />
tra luoghi storicamente significativi e<br />
bellezze presenti nell’ambito comunale.<br />
“L’idea <strong>di</strong> realizzare questa guida “ciclo-<br />
pedonale – scrive l’ex sindaco, Silvia<br />
Salvagnin – è nata dalla voglia <strong>di</strong> far riscoprire le<br />
nostre tra<strong>di</strong>zioni, il nostro paese e la sua identità.<br />
Nasce soprattutto dalla volontà <strong>di</strong> riportare in vita<br />
tratti <strong>di</strong> vecchi “caresoni” e “trosi” che costituivano<br />
i collegamenti naturali tra contrade dello stesso<br />
paese e <strong>di</strong> quelli limitrofi. De<strong>di</strong>chiamo questa guida<br />
a tutti coloro che pedalando desiderano respirare<br />
aria pulita, deliziare gli occhi con la visione della<br />
natura e dell’opera dell’uomo nel corso della sua<br />
storia, riscoprendo vecchi aneddoti, curiosità<br />
e tra<strong>di</strong>zioni che fanno comprendere il nostro<br />
passato e le ra<strong>di</strong>ci del nostro presente”.<br />
“La Saccisica - scrive il Presidente della BCC,<br />
Leonardo Toson - guarda alle due ruote come una<br />
delle modalità privilegiate, non soltanto per vivere<br />
no dal punto <strong>di</strong> vista dello sforzo fisico)?<br />
La risposta a tali quesiti è semplice e imme<strong>di</strong>ata:<br />
basta circolare per le strade, battere gli argini (magari<br />
in una domenica soleggiata), ma anche visitare<br />
il centro dei paesi del <strong>Piove</strong>se in un giorno <strong>di</strong><br />
mercato, per rendersi conto <strong>di</strong> come la bicicletta<br />
rappresenti ancora un mezzo <strong>di</strong> trasporto molto <strong>di</strong>ffuso<br />
e praticato. E’ una pratica trasversale su due<br />
versanti. Da un lato perché non conosce limitazioni<br />
<strong>di</strong> età: si va dai bambini che usano la bici per gioco,<br />
la mobilità, ma anche<br />
per cogliere le bellezze<br />
artistiche e naturali del territorio.<br />
Ovviamente, perché tale sogno, quello <strong>di</strong><br />
una comunità sui pedali, possa <strong>di</strong>ventare realtà,<br />
occorre sviluppare la cultura della bicicletta. Ogni<br />
contributo che vada in questa <strong>di</strong>rezione è dunque<br />
prezioso. Come questo fascicolo proposto<br />
dall’Amministrazione comunale <strong>di</strong> Brugine.<br />
Un invito a guardare con occhi nuovi il proprio<br />
territorio, l’augurio inoltre che molti (magari turisti<br />
occasionali o <strong>di</strong>stratti) possano scoprire le molte<br />
originalità <strong>di</strong> questo paese. Rigorosamente su<br />
due ruote”.<br />
Il fascicolo offre quin<strong>di</strong> l’opportunità <strong>di</strong> un viaggio,<br />
raccontato in maniera sintetica e con una grafica<br />
particolarmente accattivante, lungo le strade <strong>di</strong><br />
Brugine (e non solo), tra ricor<strong>di</strong> del passato e<br />
testimonianze <strong>di</strong> arte e storia.<br />
per andare a scuola o per scorazzare sulle vie; agli<br />
anziani che trovano in sella un modo per godersi<br />
il tempo libero e per assolvere alle piccole incombenze<br />
quoti<strong>di</strong>ane.<br />
Tutto ciò è ancora più vero qui, in Saccisica, in questa<br />
terra che non è certo “una qualsiasi” rispetto<br />
alla bici. Da molti anni, da decenni, infatti, il <strong>Piove</strong>se<br />
è un luogo privilegiato nell’attenzione rispetto<br />
alla bicicletta.<br />
Molto <strong>di</strong>pende da quello che la storia e il paesag-<br />
17
18<br />
BICI E TERRITORIO<br />
gio offrono.<br />
Innanzi tutto questi sono luoghi <strong>di</strong> pianura e, come<br />
tali, ben si prestano ad una fatica sui pedali che<br />
non sia troppo onerosa. Certo, ciò potrà sod<strong>di</strong>sfare<br />
meno coloro che si sentono già “ciclisti”, ma per<br />
il pedalatore me<strong>di</strong>o, il percorso piano è un gran<br />
sollievo.<br />
Vi è poi quello che la storia e il paesaggio possono<br />
offrire. Che non è poco.<br />
Da tempo la Provincia <strong>di</strong> Padova, ad esempio, nel<br />
suo “Piano provinciale per i percorsi ciclabili” ha in<strong>di</strong>viduato<br />
nella via che da Padova, attraverso Ponte<br />
San Nicolò, Roncaiette, Bovolenta, Pontelongo,<br />
Correzzola, fino a Chioggia, uno dei sei tracciati<br />
più interessanti per chi voglia incontrare la storia, la<br />
cultura e le bellezze padovane.<br />
Quello che segue il percorso del Bacchiglione è un<br />
itinerario fatto soprattutto <strong>di</strong> argini, luoghi <strong>di</strong> passaggio<br />
che mettono il viaggiatore in relazione con<br />
uno degli elementi maggiormente caratterizzanti il<br />
territorio padovano: l’acqua, i fiumi, i canali.<br />
Gli argini sono una grande opportunità per le biciclette,<br />
in questa terra. Perché le acque sono state<br />
nel tempo l’elemento che ha caratterizzato la natura<br />
e la vita dell’uomo.<br />
Lungo gli argini si può scivolare lentamente, guardandosi<br />
intorno e scoprendo angoli e tesori talora<br />
inesplorati.<br />
Nel rapporto tra acque e uomo, la zona <strong>di</strong> Codevigo<br />
è indubbiamente una delle più significative.<br />
Proprio qui sono stati da tempo in<strong>di</strong>cati sette itinerari,<br />
percorrendo i quali si può beneficiare lo sguardo<br />
e il sapere.<br />
Sono tracciati che possono essere percorsi anche<br />
a pie<strong>di</strong>, qualche volta occorre la barca o la canoa,<br />
ma soprattutto bisogna avere voglie <strong>di</strong> spingere sui<br />
pedali.
Progetto realizzato dai volontari del Circolo Legambiente della Saccisica<br />
e del Centro <strong>di</strong> Educazione Ambientale“Paola Borella”,<br />
con il contributo del Centro Servizi Volontariato della Provincia <strong>di</strong> Padova.<br />
PERCORSO CICLOPEDONALE<br />
“CASONI E DINTORNI”<br />
Testi curati da Donata Berti, Giancarlo Favarato, Paola Fontana, Linda Masiero<br />
Mappa realizzata da Ezio Pilotto<br />
Fotografie <strong>di</strong> Adriano Rudello<br />
Veste grafica curata da R. S.<br />
Stampa:Tipografia Carraro <strong>di</strong> Campagnola (PD)<br />
Stampato su carta riciclata<br />
Il Circolo Legambiente della Saccisica è attivo nel territorio<br />
dei comuni della Saccisica dal 1985.<br />
È ispirato ad una cultura democratica ed è impegnato nella promozione<br />
e lo sviluppo della <strong>di</strong>fesa dell'ambiente a tutela della persona umana.<br />
Il Circolo:<br />
- Promuove attività a <strong>di</strong>fesa del territorio e del patrimonio storico-architettonico<br />
della Saccisica<br />
- Persegue la protezione del patrimonio floro-faunistico del territorio<br />
- Promuove le attività <strong>di</strong> educazione ambientale<br />
- Favorisce la cooperazione tra i popoli contro lo sfruttamento e la fame nel mondo<br />
- Gestisce l'area umida <strong>di</strong> Cà <strong>di</strong> Mezzo (Codevigo) per conto del Consorzio <strong>di</strong> Bonifica<br />
A<strong>di</strong>ge Bacchiglione<br />
- Organizza gite-escursioni alla scoperta delle nostre bellezze naturali<br />
- NON HA SCOPI DI LUCRO.<br />
L’offerta è varia, sia da un punto <strong>di</strong> vista naturalistico<br />
che storico.<br />
Sede: via Castello, 12 a - <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> (PADOVA) - tel. 049 583 00 18.<br />
Uno sguardo e un’immersione tra le barene delle<br />
valli, oppure la scoperta delle bonifiche sul delta<br />
del Brenta.<br />
Ecco, le botti e le idrovore, i terreni strappati alle<br />
acque sono la caratterizzazione più bella e pregnante<br />
<strong>di</strong> questo girovagare dalle parti <strong>di</strong> Codevigo.<br />
Anche se non mancano <strong>di</strong> certo e<strong>di</strong>fici importanti e<br />
monumenti: dalla chiesa del Falconetto, voluta da<br />
Alvise Cornaro, a quella <strong>di</strong> Castelcaro.<br />
Ma sono soprattutto le “corti” a segnare territorio<br />
e paesaggio. E<strong>di</strong>fici-aziende su cui i monaci benedettini<br />
hanno basato la loro organizzazione territoriale<br />
e produttiva.<br />
Dopo aver strappato il terreno alle acque, grazie<br />
alle bonifiche, i seguaci <strong>di</strong> San Benedetto hanno<br />
dato vita ad una articolata rete <strong>di</strong> aziende agricole,<br />
attorno alle quali prosperava l’attività dei conta<strong>di</strong>ni.<br />
Questo tessuto produttivo agricolo aveva un<br />
grande centro: la corte benedettina <strong>di</strong> Correzzola.<br />
Una meta obbligata anche per chi va in bicicletta.<br />
Un centro aziendale che governava un fondo immenso:<br />
1300 campi, cinque gastal<strong>di</strong>e, tra Villa del<br />
Bosco, Concadalbero, Brenta d’Abbà, Civè.<br />
Quello che il percorso <strong>di</strong> Correzzola offre al pedalatore<br />
è impagabile: il collegamento della corte stessa<br />
con le idrovore sparse sul territorio, l’area umida<br />
<strong>di</strong> Ca’ <strong>di</strong> Mezzo, le testimonianze <strong>di</strong> una archeologia<br />
industriale posta in un contesto naturalistico <strong>di</strong><br />
rara suggestione.<br />
Cambia un po’ il paesaggio, quando si arriva dalle<br />
parti <strong>di</strong> Pontelongo. Certo, anche qui dominano i<br />
www.legambientepiove.it - legambientepiove@libero.it<br />
PERCORSO CICLOPEDONALE<br />
"CASONI E DINTORNI"<br />
La Saccisica, terra <strong>di</strong> acque, canali e bonifiche, attraversata<br />
da due fiumi, Brenta e Bacchiglione, collocata tra Padova e Venezia,<br />
ha conservato palazzi, ville, casoni e chiese che rappresentano i simboli<br />
della sua storia.<br />
Questo percorso ciclopedonale conduce alla scoperta <strong>di</strong> un mondo che<br />
sembra ormai lontano ma che tutt'oggi rimane ancora vivo come <strong>di</strong>mostrano<br />
i casoni,testimonianza della cultura conta<strong>di</strong>na dei tempi passati.<br />
Il casone era un'abitazione povera dei conta<strong>di</strong>ni, collocato al margine<br />
dei gran<strong>di</strong> appezzamenti padronali, lungo fiumi e canali.<br />
Si <strong>di</strong>ffuse enormemente tra il XVI e XVII secolo quando le proprietà terriere,<br />
un tempo dei Carraresi, passarono a patrizi veneziani che bonificarono le aree<br />
paludose e introdussero nuove colture come il mais. Essendoci bisogno <strong>di</strong><br />
manodopera, ai braccianti fu concesso il terreno su cui costruire la propria<br />
abitazione. Di <strong>di</strong>mensioni ridotte e dalla struttura semplice, il casone era<br />
realizzato essenzialmente con materiali ricavati dalla natura: argilla per la<br />
fabbricazione dei mattoni e canne o paglia per il tetto. Per motivi igienici e <strong>di</strong><br />
sicurezza, soprattutto nel secondo dopoguerra, molti casoni sono stati<br />
abbandonati e abbattuti: i pochi rimasti sono ora tutelati.<br />
fiumi e gli argini. Ma il percorso ciclabile che viene<br />
suggerito (e che è già presente nel territorio) con-<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> Comune <strong>di</strong> Codevigo Comune <strong>di</strong> Arzergrande<br />
templa anche cose <strong>di</strong>verse.<br />
CENTRO DI EDUCAZIONE<br />
Come ad esempio lo zuccherificio, quella che è sta-<br />
AMBIENTALE DELLA SACCISICA<br />
“PAOLA BORELLA”<br />
ta per decenni la più grande azienda del piovese.<br />
CEA@LEGAMBIENTEPIOVE.IT<br />
WWW.LEGAMBIENTEPIOVE.IT<br />
Così come, proprio a Pontelongo, troviamo una<br />
delle più significative testimonianze <strong>di</strong> architettura<br />
civile: la casa del fascio opera del celebre architetto<br />
Quirino De Giorgio.<br />
Da Pontelongo poi ci si può proiettare verso Can-<br />
19
20<br />
BICI E TERRITORIO<br />
<strong>di</strong>ana, dando un’occhiata al borgo e soprattutto<br />
beandosi della vista della villa <strong>di</strong> Pontecasale, straor<strong>di</strong>naria<br />
opera del Sansovino.<br />
Arzergrande in bicicletta è ancora un’altra cosa.<br />
Quattro brevi e facilissimi itinerari lungo piste ciclabili<br />
e stra<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> campagna per conoscere queste<br />
terre.<br />
Nulla <strong>di</strong> particolare, niente <strong>di</strong> spettacolare, anche<br />
strade trafficate e zone industriali incombono a<br />
breve <strong>di</strong>stanza, però una tranquilla passeggiata in<br />
bici si può compiere pure da queste parti per conoscere<br />
la campagna.<br />
I quattro itinerari si possono facilmente combinare<br />
in un unico giro. Dalla piazza <strong>di</strong> Arzergrande, via via<br />
magari fino a Vallonga.<br />
Qui è il luogo dei casoni, ricoveri emblematici della<br />
peregrina vita dei conta<strong>di</strong>ni della Saccisica.<br />
Più in là Brugine, i suoi palazzi, villa Roberti, la suggestiva<br />
zona <strong>di</strong> Porto.<br />
Ma nel <strong>Piove</strong>se, la bicicletta non è soltanto passione,<br />
è anche economia, attività produttiva impresa.<br />
Che ha ra<strong>di</strong>ci molto lontane, ma anche un presente<br />
ricco <strong>di</strong> presenze significative.<br />
TUTTO FRERA<br />
Passi per via Chiesa, nel cuore <strong>di</strong> Campolongo<br />
Maggiore, e non ti accorgi <strong>di</strong> nulla. I parcheggi,<br />
le case, gli usci, i portoni dei garage. Su uno dei<br />
quali puoi trovare anche il sorriso compiacente<br />
<strong>di</strong> Silvio Pizzo, che ti invita ad entrare.<br />
A quel punto è come scoprire un tesoro. Non<br />
raccolto e celato in uno scrigno, ma visibile, imme<strong>di</strong>atamente<br />
fruibile all’occhio e al piacere.<br />
Una lunga fila <strong>di</strong> ruote, <strong>di</strong> motori, <strong>di</strong> selle, <strong>di</strong><br />
telai metallici. Una<br />
raccolta che prima <strong>di</strong><br />
tutto è un omaggio<br />
ad un’unica passione,<br />
un amore all’insegna<br />
della fedeltà. Già,<br />
perché, nonostante<br />
qualche comprensibile<br />
deviazione sul terreno<br />
degli scooter più tra<strong>di</strong>zionali,<br />
dalle Vespe alle prime<br />
Lambrette, il cuore <strong>di</strong> Silvio e famiglia batte<br />
soltanto per la Frera.<br />
Ditta storica, marchio pregiato, oggi conosciuto<br />
(almeno nel <strong>Piove</strong>se) per cimentarsi in quel <strong>di</strong><br />
Arzergrande nella costruzione <strong>di</strong> biciclette, ma<br />
un tempo una delle più famose aziende impegnate<br />
nella messa a punto <strong>di</strong> pregiati motocicli.<br />
E per questo, per capire bene ciò <strong>di</strong> cui stiamo<br />
parlando, è opportuno andare in<strong>di</strong>etro nel<br />
tempo. La storia della Frera, infatti, che viene<br />
comunemente considerata la “più prestigio-<br />
Silvio Pizzo dona il prestigioso volume "Tutto Frera" al<br />
Presidente della BCC
sa della marche motociclistiche italiane fino al<br />
periodo tra le due guerre mon<strong>di</strong>ali”, parte da<br />
lontano, da una piccola attività commerciale <strong>di</strong><br />
giocattoli avviata a Milano da Corrado Frera,<br />
alla fine dell’Ottocento.<br />
Sempre al volgere <strong>di</strong> quel secolo, l’azienda<br />
amplia i suoi interessi ai “velocipe<strong>di</strong>”, poi alle<br />
bicilette e alle moto. Il salto vero e proprio avviene<br />
quando (e siamo agli inizi del Novecento)<br />
la <strong>di</strong>tta Frera decide <strong>di</strong> dare vita ad una propria<br />
linea <strong>di</strong> prodotti, a motociclette con il marchio<br />
personalizzato. Poi arriva lo stabilimento <strong>di</strong> Tradate<br />
e una crescita continua.<br />
“Nel 1907 gli stabilimenti Frera <strong>di</strong> Tradate sono<br />
in grado <strong>di</strong> produrre in proprio parti <strong>di</strong> biciclette<br />
e motociclette; sono autosufficienti per gran<br />
parte della catena produttiva. Il crescente sviluppo<br />
delle attività porta alla necessità <strong>di</strong> assumere<br />
nuovo personale; si arriva a circa 350<br />
<strong>di</strong>pendenti…”.<br />
Negli anni che precedono la Prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />
l’azienda comincia anche ad affermarsi sul<br />
versante agonistico, partecipando a gare e vincendo<br />
molte competizioni motociclistiche.<br />
Nel 1915 la Frera è la casa motociclistica più<br />
importante d’Italia e lotta per il primato anche<br />
a livello europeo.<br />
Passato il conflitto, la <strong>di</strong>tta riprende a pieno regime<br />
l’attività produttiva e sportiva. Ma la crisi<br />
del ’29 pone le basi per un rapido declino, che<br />
porta l’impresa della famiglia Frera alla smobilitazione.<br />
Il resto è storia più recente, anche se<br />
già in<strong>di</strong>etro nel tempo, e riguarda <strong>di</strong>rettamente<br />
Padova e la sua gente. Nel ’39 infatti la Società<br />
Anonima Frera cede alla Cicli Moto Padova. Da<br />
allora un intricato cambio <strong>di</strong> mani e <strong>di</strong> proprietà,<br />
finché, nel 1990, Antonio e Vittorio Fontana,<br />
titolari della Cicli Olympia, riescono ad acquisire<br />
la totalità dei marchi Frera e a rilanciare la<br />
<strong>di</strong>tta nella produzione <strong>di</strong> biciclette.<br />
La memoria dell’azienda <strong>di</strong> Tradate, leader del<br />
motociclismo italiano dei primi tempi, oggi sta<br />
quasi tutta in questo garage <strong>di</strong> via Chiesa a<br />
Campolongo, gelosamente custo<strong>di</strong>ta da Sergio<br />
Pizzo (e famiglia). La sua tra l’altro è una vicenda<br />
molto particolare, che potrebbe anche essere<br />
definita la storia <strong>di</strong> una conversione.<br />
“Prima del 1989 – racconta Sergio – lavoravo<br />
in un’azienda dolciaria, seguivo anche la squadra<br />
<strong>di</strong> ciclismo, che per i suoi atleti usava biciclette<br />
Olympia. Venni così in contatto con i<br />
Silvio Pizzo e il figlio Alberto nel museo <strong>di</strong> casa, che raccoglie<br />
le prestigiose moto d'epoca della <strong>di</strong>tta Frera<br />
fratelli Fontana, che, avendo acquisito i marchi<br />
Frera, mi coinvolsero nell’avventura <strong>di</strong> rilanciare<br />
il marchio milanese. E’ stata una scelta che mi<br />
ha preso in maniera totale”.<br />
“A <strong>di</strong>re il vero la passione per le motociclette –<br />
aggiunge Pizzo – era per me molto più antica e<br />
risaliva a quando ero ragazzo. Allora davo una<br />
mano ad un meccanico che riparava biciclette e<br />
motocicli; naturalmente sognavo <strong>di</strong> poter salire<br />
in sella a qualche moto importante, come la MV<br />
Augusta 17. La mia prima moto risale al ’64, ma<br />
era uno scooter, una Vespa 125, che mi serviva<br />
per andare a lavorare…”<br />
Poi è arrivata la Frera…<br />
“Un momento. Nessuno <strong>di</strong> noi, a parte i Fontana<br />
e in maniera molto superficiale, sapeva che<br />
questo marchio fosse legato anche alla costruzione<br />
<strong>di</strong> motociclette. Personalmente l’ho scoperto<br />
dopo che ho iniziato a lavorare nel campo<br />
delle biciclette. Da quel momento è cominciato<br />
un lungo cammino a ritroso nella storia delle<br />
moto costruite un tempo a Tradate. Dopo aver<br />
acquistato una 125 <strong>di</strong> Leonardo Frera, abbiamo<br />
iniziato una complicata ricerca che ci ha portato<br />
sempre più in<strong>di</strong>etro negli anni. Per fortuna<br />
mio figlio Alberto si è appassionato a questa<br />
avventura, che abbiamo potuto continuare insieme”.<br />
Un sogno?<br />
“Quello <strong>di</strong> ricostruire una moto Frera e riuscire<br />
a metterla in pista. Sarebbe come riportare in<strong>di</strong>etro<br />
la storia. Non solo per non <strong>di</strong>menticare,<br />
ma anche per continuare a correre”.<br />
21
22<br />
CHIOGGIA<br />
Il litorale <strong>di</strong> Sottomarina nel giro <strong>di</strong> 50 anni si è<br />
trasformato da area marginale e depressa ad<br />
ambito privilegiato e determinante per la crescita<br />
inse<strong>di</strong>ativa ed economica <strong>di</strong> Chioggia. Per darne<br />
un’idea faccio riferimento ad un ricordo personale.<br />
I miei nonni sono vissuti del tutto all’interno <strong>di</strong> un<br />
orizzonte paesano molto ristretto, la vecia Marina,<br />
AREA vERDE<br />
DI SAN FELICE<br />
che era costituita dall’area compresa tra i Murazzi/<br />
via San Marco e la Laguna, e tra San Felice e la<br />
Cisterna, dove era stato sistemato il ‘nuovo’ mercato<br />
orticolo. I miei genitori si sono spostato fuori<br />
da quest’area, nella zona che negli anni cinquanta<br />
veniva chiamata “spiaggia” e dove ora abito,<br />
mentre mio figlio è nato lontano da quest’area,<br />
La "resistenza" del polmone estremo <strong>di</strong> Sottomarina<br />
<strong>di</strong> Pier Giorgio Tiozzo Gobetto
in una zona che i nonni avevano ridotto ad orti<br />
coltivabili solo con un pesante lavorio <strong>di</strong> carriole<br />
<strong>di</strong> terra e letame, <strong>di</strong> cui, una volta assunto il ruolo<br />
via, si è perso ad<strong>di</strong>rittura il ricordo del toponimo:<br />
Ca’ Naccari.<br />
Adesso da San Felice al Brenta tutto il litorale<br />
è paese, e se arrivasse un ipotetico nipote non<br />
sarebbe semplice fargli capire com’era il paese fino<br />
alla mia generazione. Sottomarina era sinonimo <strong>di</strong><br />
ambiente naturale, verde e spazi aperti. Ce lo ricordano<br />
i testi degli scrittori, dal grande Orio Vergani<br />
con i ricor<strong>di</strong> infantili della “spiaggia interminabile<br />
e selvaggia” de Il vecchio zio, ai più noti racconti<br />
<strong>di</strong> Giovanni Comisso e Giannantonio Cibotto, fino<br />
ai testi recenti <strong>di</strong> Carlo Mozzi e del nostrano Carlo<br />
Boscolo, con i suoi Prati vicino al mare. All’interno<br />
della spasmo<strong>di</strong>ca crescita urbanistica avvenuta nel<br />
secondo novecento, Sottomarina ha mantenuto<br />
a lungo aree ver<strong>di</strong> rilevanti: penso alle <strong>di</strong>stese <strong>di</strong><br />
dune lungo la spiaggia ed alle foci del Brenta,<br />
alla complessiva<br />
area dei Boschetti,<br />
ad ampie macchie<br />
verso la Laguna e<br />
verso Brondolo,<br />
all’area verde<br />
San Felice. Inutile<br />
nasconderlo: queste<br />
aree sono resistite<br />
perché non erano<br />
proprietà privata,<br />
ma demanio pubblico<br />
o aree militari<br />
alle quali ad<strong>di</strong>rittura<br />
non si poteva accedere.<br />
Poi, in seguito<br />
a concessioni ed<br />
acquisizioni, queste<br />
aree si sono ridotte<br />
e sono state assimilate<br />
sempre più agli<br />
inse<strong>di</strong>amenti residenziali.<br />
Ne rimane qualche sparuto brandello. Un<br />
baluardo è costituito dall’area verde <strong>di</strong> San Felice,<br />
un compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> oltre 150.000 mq. posto all’estremità<br />
nord del paese, verso la <strong>di</strong>ga foranea, tra la<br />
spiaggia e i Murazzi. Lo definiamo estremo per la<br />
sua posizione, ma anche perché è <strong>di</strong> fatto l’ultima<br />
presenza verde significativa, unica per caratteristiche<br />
storiche, paesaggistiche e territoriali. Un<br />
polmone verde per Sottomarina, un àmbito in cui<br />
si può ancora decidere cosa vuol essere il litorale<br />
nel futuro.<br />
Sull’area si sono riversati interessi <strong>di</strong> vario genere,<br />
nel quadro più complessivo della destinazione<br />
del Forte, dell’ansa <strong>di</strong> San Felice e dell’ambiente<br />
circostante. Qualcuno voleva farne una sorta <strong>di</strong><br />
giar<strong>di</strong>no pubblico/parco <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimenti con trenino<br />
che vi girava all’interno, altri un’area <strong>di</strong> supporto<br />
alla megadarsena in costruzione <strong>di</strong>etro i Murazzi,<br />
altri ancora area <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento residenziale e <strong>di</strong><br />
attività economiche. L’approccio e l’azione del<br />
“Comitato per il Forte San Felice” ha evidenziato<br />
la sua collocazione nell’ambito della più complessiva<br />
area portuale, legando San Felice assieme a Ca’<br />
Roman, proponendone il mantenimento e una fruizione<br />
sostenibile e in rapporto a tutta l’area, con<br />
il Forte e la Batteria, i Murazzi e la Laguna, in collegamento<br />
con un piccolo tratto <strong>di</strong> spiaggia dove<br />
mantenere le dune e l’ambiente tra<strong>di</strong>zionale. Non<br />
sono mancate indagini sulle peculiari caratteristiche<br />
naturalistiche, in particolare con l’emergere <strong>di</strong><br />
una presenza significativa <strong>di</strong> flora tipica del nostro<br />
litorale, altrove scomparsa da tempo (vedasi il contributo<br />
<strong>di</strong> Erminio Boscolo Bibi e Marco Boscolo<br />
Bacheto, in “Chioggia. Rivista <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> e ricerche”<br />
Foto d'apertura: delimitazione dell’oasi San Felice con tratto<br />
<strong>di</strong> spiaggia<br />
Sopra: l’area verde San Felice vista dalla bocca <strong>di</strong> porto<br />
23
24<br />
CHIOGGIA<br />
n. 15, 1999).<br />
A fissare un punto <strong>di</strong><br />
chiarezza e a cercare <strong>di</strong><br />
imprimere una svolta a<br />
questa vicenda contrastata<br />
è stato un progetto<br />
<strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> recupero<br />
ambientale avviato<br />
dall’Amministrazione<br />
comunale nel 2001 e che<br />
con vari passaggi è arrivato<br />
ad una definizione<br />
importante, delineando in modo corretto e documentato<br />
la fase <strong>di</strong> passaggio da una destinazione<br />
militare ad una gestione e fruizione pubblica<br />
guidata e al servizio della comunità. Un’occasione<br />
che non è possibile perdere per finalizzare l’area<br />
(nonostante la compromissione <strong>di</strong> un tratto per la<br />
destinazione a supporto dei lavori sulle <strong>di</strong>ghe e<br />
del Mose) ad un’utilizzazione conseguente alle sue<br />
caratteristiche paesaggistiche ed ambientali, ad<br />
una sua fruizione pubblica, equilibrata e in grado<br />
<strong>di</strong> garantire una sostenibilità nel tempo.<br />
Il Piano <strong>di</strong> restauro ambientale dell’Area verde<br />
Il compen<strong>di</strong>o San Felice si è formata nei primi<br />
decenni del Novecento, nell’ansa a nord del litorale,<br />
tra i Murazzi settecenteschi e la bocca <strong>di</strong> porto,<br />
nell’incrocio tra laguna e spiaggia. La costruzione<br />
delle <strong>di</strong>ghe foranee portuali ha favorito il consoli-<br />
damento dei vari livelli <strong>di</strong> dune e lo spostamento<br />
a mare della linea <strong>di</strong> battigia. Si è andata così<br />
formando un’aera con flora e fauna tipiche del<br />
litorale, dune consolidate e boscate. Parte <strong>di</strong> una<br />
bassa all’interno del sito era inizialmente coltivata<br />
ad orto e al suo interno è rimasto a lungo una sorta<br />
<strong>di</strong> piccolo laghetto, utilizzato dagli uccelli migratori<br />
come punto <strong>di</strong> sosta e <strong>di</strong> abbeveramento.<br />
Soggetta a vincoli militari per la vicinanza al<br />
Forte ed alla Batteria San Felice e riconosciuta<br />
come sito particolare dal Palav (Piano <strong>di</strong> area lagunare)<br />
ed altri strumenti urbanistici, l’area è stata<br />
non accessibile, anche perché al suo interno era<br />
stata sistemata una Stazione ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> controllo<br />
dell’alto Adriatico. Al momento della smobilitazione<br />
militare, prima del Forte e poi della Stazione, è<br />
rimasta un’area naturalistica <strong>di</strong> pregio, costituita da<br />
relitti <strong>di</strong> ambiti dunosi e da una ricca vegetazione,<br />
anche <strong>di</strong> alto fusto. I due piccoli manufatti creati al<br />
suo interno non svolgono più da<br />
tempo alcuna funzione e l’area<br />
è chiusa; viene utilizzata solo<br />
per la stra<strong>di</strong>na <strong>di</strong> avvicinamento<br />
al Forte, che corre al suo interno<br />
parallelamente ai Murazzi.<br />
Una sua nuova definizione<br />
collegata agli strumenti della<br />
pianificazione urbanistica si è<br />
imposta, anche in rapporto ai<br />
processi <strong>di</strong> sdemanializzazione<br />
e passaggio <strong>di</strong> competenza<br />
Sopra: l’area San Felice vista dalla<br />
Laguna<br />
A lato: rilevazione dello stato attuale<br />
degli ambienti naturali
sull’arenile al Comune. Partendo da qui nel 2001<br />
è stato avviato un progetto comunale <strong>di</strong> recupero<br />
ambientale il quale, superate le varie fasi previste,<br />
è arrivato nel 2005 ad una precisa e dettagliata<br />
stesura definitiva ed esecutiva. Il Piano punta alla<br />
conservazione degli elementi naturalistici presenti,<br />
al loro restauro e alla ricostruzione dei vari ambiti<br />
tipici del litorale, dalla battigia alla laguna, con<br />
qualche intervento <strong>di</strong> riforestazione. La destinazione<br />
è quella <strong>di</strong> un loro utilizzo per un turismo<br />
qualificato soprattutto <strong>di</strong> tipo escursionistico e <strong>di</strong><br />
osservazione naturalistica guidata, con percorsi<br />
attrezzati e punti <strong>di</strong> osservazione.<br />
La finalità è quella <strong>di</strong> farne un’area <strong>di</strong> contatto<br />
<strong>di</strong>dattico e scientifico, in grado <strong>di</strong> essere non tanto<br />
un semplice giar<strong>di</strong>no del litorale quanto piuttosto<br />
un elemento <strong>di</strong> qualificazione, un fiore all’occhiello<br />
per Sottomarina, in grado <strong>di</strong> salvaguardarne<br />
le peculiarità e <strong>di</strong> far immergere il visitatore nel<br />
sistema naturalistico del litorale, integrato efficacemente<br />
con gli aspetti storici, architettonici e<br />
paesaggistici.<br />
Il progetto prevede il collegamento e l’utilizzo <strong>di</strong><br />
un tratto <strong>di</strong> spiaggia rimasta libera (uno dei pochissimi<br />
àmbiti non occupati e con presenza <strong>di</strong> dune)<br />
nella quale mantenere la flora pioniera primaria, il<br />
recupero del complesso con la creazione <strong>di</strong> percorsi<br />
<strong>di</strong> visita (anche per non vedenti) con in<strong>di</strong>cazioni<br />
sulle tipologie, la creazione <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> sosta verso<br />
le <strong>di</strong>ghe e <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> accoglienza all’ingresso.<br />
Per arrivare a questa valorizzazione è prevista una<br />
realizzazione per stralci, articolando l’intervento<br />
in più anni, il progetto, realizzato per gli aspetti<br />
naturalistici da Sandro Scarpa, esperto forestale, e<br />
per gli aspetti <strong>di</strong> definizione progettuale dall’agronomo<br />
Luigi Tiozzo, ha sviluppato una analisi <strong>di</strong><br />
tipo geopedologico, flogistico e vegetazionale,<br />
dopo un inquadramento territoriale e climatico.<br />
Per gli aspetti costruttivi l’arch. Gianni Dal Gesso,<br />
al tempo in servizio presso il Comune <strong>di</strong> Chioggia,<br />
ha previsto un’area <strong>di</strong> accoglienza all’ingresso, utilizzando<br />
la cubatura dei vecchi manufatti.<br />
L’indagine sulla possibile fruizione turistico-ricreativa<br />
ha mostrato la rilevanza strategica per la qualificazione<br />
turistica, oltrechè naturalistica e paesaggistica,<br />
<strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> questo tipo, che possono<br />
costituire una consona valorizzazione dell’area.<br />
Il lavoro, completato da un piano antincen<strong>di</strong>o<br />
boschivo, attende solo la esecuzione operativa,<br />
con possibilità <strong>di</strong> articolazione nel tempo, ed una<br />
apertura dell’area ai citta<strong>di</strong>ni ed ai turisti in modo<br />
controllato e gestito.<br />
Scheda naturalistica della cagatrepola (calcatreppola marina<br />
ed esempio <strong>di</strong> scheda botanica <strong>di</strong> una pianta della duna<br />
litoranea.<br />
25
26<br />
COOPERATIVE<br />
LUNGO LA CARESÀ<br />
IL MERCATO SOLIDALE<br />
Originale iniziativa dei giovani della Parrocchia <strong>di</strong> Sant'Anna <strong>di</strong> <strong>Piove</strong><br />
Se vi capita <strong>di</strong> passare, il venerdì pomeriggio,<br />
davanti allo Sta<strong>di</strong>o Vallini <strong>di</strong> <strong>Piove</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, potete imbattervi in un nuovo<br />
“punto ven<strong>di</strong>ta”. Non si tratta <strong>di</strong> un’attività commerciale<br />
“classica”, ma <strong>di</strong> un’ine<strong>di</strong>ta iniziativa,<br />
frutto <strong>di</strong> un progetto che ha recentemente preso<br />
il via nel <strong>Piove</strong>se e che arricchisce in maniera<br />
significativa il panorama delle esperienze locali<br />
legate al mondo del non-profit.<br />
Il “banco <strong>di</strong> frutta e verdura biologica”, che ogni<br />
venerdì (dalle 16,30) si trova prospiciente<br />
al campo sportivo, è<br />
il frutto del lavoro della Cooperativa Caresà, un’impresa<br />
sorta nel 2008, per iniziativa <strong>di</strong> alcuni giovani<br />
della parrocchia <strong>di</strong> Sant’Anna.<br />
“Caresà è una strada dal sapore antico, piccola<br />
semplice, che profuma <strong>di</strong> terra. Un percorso <strong>di</strong><br />
ritorno al lavoro della terra con la consapevolezza<br />
della necessità <strong>di</strong> creare un nuovo rapporto tra<br />
l’uomo e la natura, fatto <strong>di</strong> rispetto, attenzione e<br />
cura reciproci. Lavorare la terra e produrre ortaggi,<br />
cereali e frutta con meto<strong>di</strong> biologici significa rispettare<br />
il ciclo naturale della produzione stessa, senza<br />
intervenire con prodotti chimici <strong>di</strong> sintesi e senza
sfruttare il terreno impoverendolo”.<br />
Insomma, “Caresà è una via che conduce all’incontro,<br />
alla scoperta <strong>di</strong> uno stile <strong>di</strong> vita attento<br />
all’uomo, alla sua crescita e alla sua <strong>di</strong>gnità. E’<br />
uno spazio <strong>di</strong> solidarietà sociale, per far crescere<br />
e valorizzare il nostro territorio”.<br />
Questo il punto <strong>di</strong> partenza culturale, da cui è<br />
partito il gruppo (sei-sette persone particolarmente<br />
attente ai temi ambientali, del consumo<br />
responsabile, della giustizia) che ha messo in<br />
pie<strong>di</strong> la Cooperativa sociale.<br />
L’obiettivo è molto semplice: creare opportunità<br />
lavorative e <strong>di</strong> qualificazione professionale<br />
per persone che faticano ad inserirsi negli or<strong>di</strong>nari<br />
circuiti del mercato del lavoro. Caresà, in sostanza,<br />
nasce dall’incontro <strong>di</strong> due intuizioni: offrire nuove<br />
e migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> occupazione e valorizzare,<br />
promuovere il territorio della Saccisica, attraverso<br />
la produzione e la commercializzazione <strong>di</strong> alimenti<br />
biologici.<br />
“Al <strong>di</strong> là degli aspetti impren<strong>di</strong>toriali – spiega don<br />
Giorgio De Checchi, parroco <strong>di</strong> Sant’Anna – questa<br />
esperienza è sostanzialmente frutto <strong>di</strong> un sogno:<br />
quello <strong>di</strong> coniugare insieme lavoro e natura, opportunità<br />
professionali e qualità del prodotto”.<br />
Gli avvii, come spesso accade, non sono stati semplicissimi,<br />
anche se i promotori hanno potuto contare<br />
su una “rete” territoriale già attiva in questi<br />
ambiti e su alcuni aiuti concreti (come la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo e la Cooperativa Germoglio),<br />
oltre all’attenzione <strong>di</strong> alcune amministrazioni comunali.<br />
“Ovviamente, il punto <strong>di</strong> partenza, imprescin<strong>di</strong>bile<br />
– aggiunge don Giorgio – era quello <strong>di</strong> trovare<br />
del terreno da coltivare. Inizialmente il municipio <strong>di</strong><br />
Arzergrande aveva in<strong>di</strong>viduato un paio <strong>di</strong> ettari che<br />
potevano essere messi a <strong>di</strong>sposizione, poi però abbiamo<br />
optato per iniziare da tre ettari a Brugine,<br />
in una zona vicina al cimitero <strong>di</strong> <strong>Piove</strong>. Qui quattro<br />
operatori (soci lavoratori e un paio <strong>di</strong> addetti segnalati<br />
dai servizi sociali) hanno iniziato a coltivare<br />
ortaggi. Presto però dovremmo passare anche ad<br />
Arzergrande, dove contiamo <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carci ad una<br />
coltura intensiva”.<br />
Intanto chi vuole può già verificare la qualità della<br />
Cooperativa facendo un salto all’irrituale punto<br />
ven<strong>di</strong>ta davanti allo sta<strong>di</strong>o: una visita, uno sguardo<br />
alla merce, qualche acquisto, giusto per capire che<br />
vi è anche un modo <strong>di</strong>verso, alternativo <strong>di</strong> produrre<br />
e fare mercato.<br />
27
28<br />
ECONOMIA<br />
AvERE IL QUINTO<br />
DELLO STIPENDIO<br />
"Prestito non finalizzato" ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti o ai pensionati<br />
Anche la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo <strong>di</strong><br />
<strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> è ora in grado <strong>di</strong> offrire ai<br />
propri clienti la possibilità <strong>di</strong> ricorrere alla<br />
Cessione del quinto dello stipen<strong>di</strong>o (CQS) a con<strong>di</strong>zioni<br />
particolarmente vantaggiose. Questo è stato<br />
possibile grazie all’accordo che Iccrea Hol<strong>di</strong>ng, la<br />
capogruppo del <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo, ha stretto a<br />
livello nazionale con la Finanziaria Logos, del gruppo<br />
AGOS.<br />
La Cessione del quinto, nota anche come “cessione<br />
del quinto stipen<strong>di</strong>o”, è una tipologia <strong>di</strong> prestito<br />
rivolta ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti (pubblici, statali,<br />
<strong>di</strong> enti parastatali, <strong>di</strong> aziende private) e da qualche<br />
anno anche ai pensionati, ovvero ai soggetti che<br />
possono contare su una busta paga o una pensione<br />
su cui può essere addebitata la rata del finanziamento.<br />
La Cessione del quinto è un prestito, garantito dalla<br />
busta paga del lavoratore e dal trattamento <strong>di</strong><br />
fine rapporto TFR - liquidazione, ed appartiene alla<br />
categoria dei “prestiti non finalizzati”, espressione<br />
che identifica quei finanziamenti che possono essere<br />
richiesti anche per motivi <strong>di</strong>versi dall’acquisto <strong>di</strong><br />
un bene (es. ristrutturazione del debito).<br />
Rispetto ad altre forme <strong>di</strong> prestito, la Cessione del<br />
quinto possiede alcune caratteristiche peculiari. Tra<br />
queste il fatto che la rata del prestito sia trattenuta<br />
<strong>di</strong>rettamente sulla busta paga da parte del datore<br />
<strong>di</strong> lavoro (in caso <strong>di</strong> lavoratori <strong>di</strong>pendenti) o sulla<br />
pensione del richiedente il finanziamento (in caso <strong>di</strong><br />
pensionati) e la mancata necessità <strong>di</strong> garanzie personali<br />
aggiuntive (quali fideiussioni o garanti, ecc.)<br />
al <strong>di</strong> là dello stipen<strong>di</strong>o o della pensione; la CQS<br />
è particolarmente in<strong>di</strong>cata ai soggetti che hanno<br />
avuto qualche problema <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to o <strong>di</strong>sguido<br />
finanziario; infine, può rivolgersi a questo tipo <strong>di</strong><br />
finanziamento chi avesse altri prestiti in corso (mutuo<br />
per la casa, ecc.) o chi non volesse coinvolgere<br />
altri soggetti a garanzia del prestito.<br />
I tempi per l’erogazione del prestito legato alla<br />
Cessione del quinto dello stipen<strong>di</strong>o sono molto più<br />
lunghi rispetto a quelli necessari per i prestiti personali<br />
or<strong>di</strong>nari: infatti l’ente erogatore del finanziamento<br />
andrà a valutare, oltre il richiedente, anche il<br />
merito cre<strong>di</strong>tizio del suo datore <strong>di</strong> lavoro.<br />
La formula della CQS si presta particolarmente<br />
a risolvere quelle situazioni in cui il cliente/consumatore<br />
- impegnato a sostenere più finanziamenti<br />
- ha la necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>luire il suo debito in un arco<br />
temporale più lungo con conseguente <strong>di</strong>minuzione<br />
della rata mensile.
ENERGIA RINNOVABILE<br />
PER IL RISPARMIO<br />
ENERGETICO<br />
Confermata ai contribuenti la detrazione speciale del 55%<br />
Dopo le incertezze e i timori <strong>di</strong> fine anno, per<br />
i contribuenti che nel 2008 hanno sostenuto<br />
spese per il risparmio energetico è giunta<br />
l’ora <strong>di</strong> beneficiare della detrazione del 55%. Non<br />
è mai entrato in vigore, infatti, il temuto giro <strong>di</strong> vite<br />
annunciato in un primo tempo e inserito nel Decreto<br />
anticrisi; il governo ha fatto marcia in<strong>di</strong>etro e<br />
tutto è rimasto come prima.<br />
Ecco gli interventi ammessi e i passaggi da seguire<br />
per usufruire <strong>di</strong> questa agevolazione.<br />
Le principali spese agevolate riguardano:<br />
• gli interventi <strong>di</strong> riqualificazione energetica degli<br />
e<strong>di</strong>fici esistenti (limite <strong>di</strong> detrazione 100.000<br />
euro);<br />
• gli interventi su e<strong>di</strong>fici esistenti, parte <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici<br />
esistenti o unità immobiliari riguardanti strutture<br />
opache verticali, orizzontali (coperture o pavimenti)<br />
e finestre comprensive <strong>di</strong> infissi (limite <strong>di</strong><br />
detrazione 60.000 euro);<br />
• l’installazione <strong>di</strong> pannelli solari per la produzione<br />
<strong>di</strong> acqua calda per usi domestici, industriali e<br />
strutture pubbliche o private (limite <strong>di</strong> detrazione<br />
60.000 euro);<br />
• gli interventi <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> clima-<br />
tizzazione invernale con altri dotati <strong>di</strong> caldaie a<br />
condensazione, pompe <strong>di</strong> calore ad alta efficienza<br />
e con impianti geotermici a bassa entalpia e<br />
contestuale messa a punto del sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<br />
(limite <strong>di</strong> detrazione 30.000 euro).<br />
La detrazione, per le spese sostenute nel 2008, può<br />
essere ripartita in un numero <strong>di</strong> rate annuali costanti<br />
non inferiore a tre e non superiore a <strong>di</strong>eci, a scelta<br />
irrevocabile del contribuente. dal 2009 saranno<br />
obbligatoriamente cinque <strong>di</strong> pari importo.<br />
Per poter usufruire dell'agevolazione bisogna aver<br />
rispettato gli adempimenti previsti:<br />
• aver acquisito l'asseverazione <strong>di</strong> un tecnico abilitato<br />
che attesti che il lavoro risponda ai requisiti<br />
richiesti dalla normativa <strong>di</strong> legge. L'asseverazione<br />
può essere compresa in quella resa dal <strong>di</strong>rettore<br />
lavori sulla conformità delle opere al progetto.<br />
Nel caso <strong>di</strong> sostituzione <strong>di</strong> finestre comprensive<br />
<strong>di</strong> infissi il documento può essere sostituito da<br />
una certificazione dei produttori, corredata dalle<br />
certificazioni dei singoli componenti. Lo stesso<br />
<strong>di</strong>scorso vale per gli impianti <strong>di</strong> climatizzazione<br />
invernale <strong>di</strong> potenza non superiore a 100 kW;<br />
• aver acquisito l'attestato <strong>di</strong> certificazione energe-<br />
29
30<br />
tica/attestato <strong>di</strong> qualificazione energetica e averlo<br />
trasmesso all'Enea entro 90 giorni dalla fine dei<br />
lavori attraverso la procedura pre<strong>di</strong>sposta sul sito<br />
Internet www.acs.enea.it, compilando le schede<br />
previste ed ottenendo ricevuta informatica;<br />
• aver conservato le fatture ed aver effettuato il pagamento<br />
delle spese sostenute solo con bonifico<br />
bancario o postale che riporti la causale del versamento,<br />
il co<strong>di</strong>ce fiscale del beneficiario della<br />
detrazione e il co<strong>di</strong>ce fiscale o la partita Iva del<br />
soggetto a favore del quale il bonifico è stato effettuato.<br />
Comunicazione all’ENEA: nuovo sito on line<br />
È on line il nuovo sito ENEA per l’invio della documentazione<br />
relativa alla detrazione del 55% delle<br />
spese per la riqualificazione energetica degli e<strong>di</strong>fici,<br />
per coloro che hanno ultimato i lavori nel 2009<br />
(http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/).<br />
Sullo stesso sito è inoltre attivo un servizio <strong>di</strong> assistenza<br />
via posta elettronica de<strong>di</strong>cato esclusivamente<br />
ad eventuali <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> utilizzo del sito stesso<br />
e una guida rapida semplificata all’uso dell’applicativo.<br />
Comunicazione all'Agenzia delle Entrate: modello<br />
e modalità <strong>di</strong> invio<br />
E stato approvato anche il provve<strong>di</strong>mento<br />
dell’Agenzia delle Entrate che <strong>di</strong>sciplina i termini e<br />
le modalità per l’invio della comunicazione relativa<br />
alla detrazione del 55% per le spese sostenute nel<br />
2009.<br />
“Il modello - spiega l’Agenzia - deve essere utilizzato:<br />
- per comunicare le spese sostenute nei perio<strong>di</strong><br />
d’imposta precedenti a quello in cui i lavori sono<br />
terminati, con riferimento ai soli lavori che proseguono<br />
oltre il periodo d’imposta;<br />
- per comunicare le spese sostenute nel 2009 e<br />
negli anni successivi.<br />
La comunicazione non dovrà essere inviata in caso<br />
<strong>di</strong> lavori iniziati e conclusi nel medesimo periodo<br />
d’imposta, né per i perio<strong>di</strong> d’imposta in cui non<br />
sono state sostenute spese. I soggetti <strong>di</strong>versi dalle<br />
persone fisiche, con periodo d’imposta non coincidente<br />
con l’anno solare, devono inviare la comunicazione<br />
entro 90 giorni dal termine del periodo<br />
d’imposta in cui sono state sostenute le spese.<br />
Pertanto, le prime comunicazioni dovranno essere<br />
inviate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente<br />
in via telematica, <strong>di</strong>rettamente dai soggetti<br />
interessati o tramite gli interme<strong>di</strong>ari abilitati,<br />
entro il 31 marzo 2010, in<strong>di</strong>cando le spese<br />
sostenute nel 2009, qualora i lavori non siano già<br />
terminati entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2009. Per gli interventi<br />
i cui lavori proseguono in più perio<strong>di</strong> d’imposta,<br />
deve essere presentato un modello per ciascun<br />
periodo d’imposta.<br />
Novità per gli interventi eseguiti dal 2009<br />
Comunicazione dei dati dell’ENEA all’Agenzia<br />
delle Entrate<br />
Il provve<strong>di</strong>mento delle Entrate <strong>di</strong>sciplina anche ter-<br />
PRoGEtto ENERGIA RINNoVAbILE<br />
Dal 2006, anno in cui è nato il progetto “energie rinnovabili”, la BCC<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> continua la sua opera <strong>di</strong> sensibilizzazione in campo<br />
energetico, consigliando e finanziando coloro che desiderano impegnarsi<br />
sul delicato tema della “sostenibilità ambientale”.<br />
Il finanziamento della <strong>Banca</strong> può arrivare fino a 50.000 euro per i privati<br />
e fino a 200.000 euro per le aziende, per durate da 5 a 15 anni con<br />
applicazione <strong>di</strong> tasso variabile legato all’euribor o tasso fisso; per i Soci<br />
della BCC è prevista una speciale riduzione.<br />
Inoltre il richiedente viene assistito in tutte le varie fasi dell’istruttoria<br />
fino alla sottoscrizione della convenzione relativa al “Conto Energia” .<br />
Presso ogni Filiale della <strong>Banca</strong> è possibile anche analizzare i dati relativi al consumo dell’ultimo anno<br />
(presentando le ultime bollette) per potere verificare, ad esempio, la convenienza ad installare un impianto<br />
fotovoltaico nella propria abitazione o in azienda.<br />
Chi desidera approfon<strong>di</strong>re l’argomento e chiedere un finanziamento può rivolgersi a tutte le filiali della<br />
BCC <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.
mini e modalità <strong>di</strong> comunicazione all’Agenzia delle<br />
Entrate dei dati in possesso dell’ENEA. Entro l’ultimo<br />
giorno del mese successivo al ricevimento della<br />
comunicazione <strong>di</strong> fine lavori, l’Enea trasmette per<br />
via telematica all’Agenzia delle Entrate i seguenti<br />
dati, in proprio possesso ai sensi del DM 19 febbraio<br />
2007:<br />
a) dati identificativi del soggetto <strong>di</strong>chiarante;<br />
b) dati identificativi dell’immobile oggetto degli interventi;<br />
c) interventi eseguiti sull’immobile secondo le tipologie<br />
previste dall’articolo 1, commi da 344 a<br />
347, della legge 296/2006 (Finanziaria 2007);<br />
d) data inizio lavori;<br />
e) data fine lavori;<br />
f) risparmio annuo <strong>di</strong> energia in fonti primarie previsto<br />
per gli interventi;<br />
g) costo degli interventi <strong>di</strong> riqualificazione energetica<br />
al netto delle spese professionali;<br />
h) ammontare delle spese per le quali si ha <strong>di</strong>ritto<br />
a fruire della detrazione d’imposta;<br />
i) costo delle spese professionali, ove previsto;<br />
j) dati identificativi del tecnico abilitato che ha rilasciato<br />
l’attestato <strong>di</strong> certificazione o <strong>di</strong> qualificazione<br />
energetica, ove previsto.<br />
Qualora siano stati effettuati <strong>di</strong>versi interventi sullo<br />
stesso immobile, i dati <strong>di</strong> cui alle lettere da f) a<br />
i) devono essere specificati in relazione a ciascuna<br />
delle tipologie <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduate nella comunicazione.<br />
Per i lavori terminati tra il 1° gennaio<br />
2009 e la data <strong>di</strong> pubblicazione del presente provve<strong>di</strong>mento<br />
(7 maggio 2009), tutti i dati sono trasmessi<br />
dall’ENEA all’Agenzia delle Entrate, con le<br />
stesse modalità, entro il 30 settembre 2009.<br />
Riassumendo, l’intervento normativo dell’Agenzia<br />
delle Entrate previsto dalla legge n. 2 del 28 gennaio<br />
2009 <strong>di</strong> conversione del DL 185/2008 (anticrisi)<br />
doveva:<br />
• definire i termini e le modalità per l’invio della<br />
comunicazione relativa alla detrazione del 55%<br />
sostenute nel 2009;<br />
• definire le modalità <strong>di</strong> trasmissione all’Agenzia<br />
dei dati in possesso dell’ENEA;<br />
• apportare le mo<strong>di</strong>fiche al DM 19 febbraio 2007.<br />
Queste ultime, ancora mancanti, semplificheranno<br />
le procedure e gli adempimenti amministrativi<br />
a carico dei contribuenti.<br />
Per scaricare l’intero provve<strong>di</strong>mento e per ulteriori<br />
informazioni:<br />
www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/<br />
ebf11101accf1b5/totalone%20risp_energ.pdf<br />
IMPIANto FotoVoLtAICo<br />
AL CAVANIS dI CHIoGGIA<br />
Il più grande impianto fotovoltaico installato<br />
in una scuola <strong>di</strong> Chioggia, uno dei più rilevanti<br />
della provincia <strong>di</strong> Venezia, sta ora nell’e<strong>di</strong>ficio<br />
che ospita il Centro professionale Fondazione<br />
Cavanis della città lagunare.<br />
Un progetto d’avanguar<strong>di</strong>a (curato dall’architetto<br />
Alberto Vianello e dai tecnici Diego Nor<strong>di</strong>o<br />
e Germano Salvagno) che potrà avere il merito<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>care anche ad altre scuole della zona una<br />
via su cui incamminarsi, per incentivare sempre<br />
più l’uso <strong>di</strong> energie alternative anche da parte<br />
<strong>di</strong> luoghi e soggetti pubblici.<br />
In proposito Giuliano Boscolo, <strong>di</strong>rettore del<br />
Centro, non ha dubbi. “Lo scopo <strong>di</strong> questa realizzazione<br />
è molteplice. Prima <strong>di</strong> tutto la nostra<br />
attenzione si è focalizzata sul tema del risparmio<br />
energetico e dell’utilizzo <strong>di</strong> fonti alternative. Ma<br />
è stato molto importante anche l’aspetto “<strong>di</strong>dattico”<br />
<strong>di</strong> tale esperienza. I nostri alunni infatti<br />
hanno avuto l’opportunità <strong>di</strong> venire a contatto<br />
con questa realtà che <strong>di</strong> certo <strong>di</strong>venterà sempre<br />
più significativa anche nel loro contesto professionale<br />
futuro”.<br />
L’impianto fotovoltaico del Cavanis è stato realizzato<br />
con il finanziamento del <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.<br />
31
32<br />
SCUOLE<br />
LANCIA UN’ IDEA E…<br />
REALIZZA IL PROGETTO<br />
Si è conclusa anche quest'anno l'iniziativa "Scuola Aperta"<br />
Una scuola che sta<br />
cambiando, una<br />
scuola che sta<br />
crescendo, una scuola che<br />
si sta trasformando sempre<br />
più in luogo dove gli<br />
studenti possano esprimere<br />
le loro forme creative e<br />
vivere intensamente le proprie emozioni.<br />
Da questa idea sono partiti tutti i progetti finanziati<br />
dalla <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sacco</strong>, all’interno dell’iniziativa “Lancia un’idea e…<br />
realizza il tuo progetto”, giunta alla sua seconda<br />
e<strong>di</strong>zione.<br />
Tra le <strong>di</strong>verse attività ideate e poi sviluppate, le più<br />
gra<strong>di</strong>te e maggiormente sentite dai ragazzi sono<br />
state quelle legate al mondo dello spettacolo e<br />
della comunicazione multime<strong>di</strong>ale.<br />
Visto il successo ottenuto l’anno scorso, sono state<br />
<strong>di</strong> nuovo proposte dalla scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Piove</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> quattro serate interamente de<strong>di</strong>cate al<br />
teatro nell’ambito del percorso <strong>di</strong> Educazione alla<br />
salute denominato Teatro sì, per crescere meglio.<br />
Progetto, quest’ultimo, molto integrato con il<br />
territorio, riconosciuto, tra l’altro, <strong>di</strong>rettamente<br />
dal Ministero della Pubblica Istruzione, ideato e<br />
seguito, in ogni sua parte, dalla prof. Schiesari.<br />
Sul palco del Filarmonico, a partire dal 6 marzo,<br />
hanno avuto l’opportunità <strong>di</strong> recitare le classi 2^ A<br />
e 2^ B <strong>di</strong> Pontelongo proponendo al numeroso<br />
pubblico presente gli spettacoli Hercule e Magari<br />
mi metto a <strong>di</strong>eta , mentre la 2^ B della me<strong>di</strong>a “E.C.<br />
Davila” ha messo in scena la comme<strong>di</strong>a Tutto in<br />
una notte.<br />
Nel corso delle serate <strong>di</strong> lunedì 18 e martedì 20<br />
maggio, invece, si sono esibite le classi 2^ F , 2^<br />
E, 2^ D della scuola me<strong>di</strong>a “Regina Margherita”<br />
e 2^ I <strong>di</strong> Corte con le paro<strong>di</strong>e Giochiamo al<br />
varietà, Tutto in una notte, I ragazzi del muretto e<br />
I compromessi sposi.
Istituto Comprensivo Statale <strong>di</strong> Codevigo<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “G. Pascoli”<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “G. Leopar<strong>di</strong>” <strong>di</strong> Pontelongo<br />
Istituto Comprensivo Statale <strong>di</strong> Saonara<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “M. Fanno<br />
SCUOLA DOCENTI E CLASSI COINVOLTE PROGETTO REALIZZATO<br />
2^ C prof. S. Olivi<br />
Mercoledì 20 maggio la 2^ G della “Regina<br />
Margherita” ha coinvolto tutto il pubblico presente<br />
con il musical Grease.<br />
Al teatro don Bosco <strong>di</strong> Chioggia giovedì 21 maggio<br />
tutte e tre le classi della scuola me<strong>di</strong>a “N. De<br />
Conti” <strong>di</strong> Valli sono riuscita ad ottenere un successo<br />
inaspettato, grazie ad una band formata da<br />
giovanissimi strumentisti e cantanti che ha suonato<br />
“a regola d’arte” <strong>di</strong>versi brani musicali. Non sono<br />
mancate alcune performance coreografiche,<br />
2^ B prof. A. Berteggia e M. Lorenzo<br />
2^ B prof. A. Berteggia e M. Lorenzo<br />
2^ A prof. V. Gallo<br />
3^ B proff. Zambon e V. Pagin<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “A.Rigato” <strong>di</strong> Villatora 2^C M.Bressan e A.M. Spreafico<br />
Istituto Comprensivo Statale <strong>di</strong> Legnaro<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Polverara<br />
1^ A - 2^ A e 3^ A<br />
coor<strong>di</strong>natrice prof. D. Tiepolati<br />
1. Vuoi scoprire qualcosa <strong>di</strong> nuovo? Leggi<br />
(Lettura animata)<br />
1. Magari mi metto a <strong>di</strong>eta (spettacolo teatrale)<br />
2. Il futuro nelle nostre mani (video)<br />
3. Hercule (spettacolo teatrale)<br />
Pubblicazione <strong>di</strong> un libro sull’ Itinerario<br />
per la terraferma veneta <strong>di</strong> Marin Snudo<br />
1. Sono anche fatti nostri... (video)<br />
2. L'Unione Europea Pensa al Mondo (video)<br />
1. Cibo Intelligente<br />
2. Libri in foglio<br />
3. Progettiamo insieme<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Corte 2^I prof. D. Biondo 1. I compromessi sposi (spettacolo teatrale)<br />
Istituto Comprensivo Statale <strong>di</strong> Correzzola<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “A Manzoni”<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “E. C. Davila”<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “Regina Margherita”<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
3^A e 3^B proff. A. Lotto, M. Doria,<br />
A.Baldo, A.Giorgi<br />
1. An<strong>di</strong>amo a Villa Giusti; là dov'è nata la Pace<br />
(video)<br />
2^ B prof. P. Turato 1. Tutto in una notte (spettacolo teatrale)<br />
2^ D prof. A. Miante ato<br />
2^ E prof. V. Zago<br />
2^ F prof. M. Facin<br />
2^ G prof. S Gui<strong>di</strong><br />
1. I ragazzi del muretto (spettacolo teatrale)<br />
2. Reality sciò (spettacolo teatrale)<br />
3. Giochiamo al varietà (spettacolo teatrale)<br />
4. Grease (musical)<br />
Scuole Me<strong>di</strong>e “Pascoli “ e “Galilei” <strong>di</strong> Chioggia Tutte Laboratori teatrali<br />
Scuole Me<strong>di</strong>e “Pellico ” e “Olivi” <strong>di</strong> Chioggia Tutte Giornalino scolastico<br />
Scuola Me<strong>di</strong>a “N. De Conti <strong>di</strong> Chioggia<br />
Classi 1^-2^- 3^ sez. <strong>di</strong> Sant’Anna<br />
Classi 1^-2^- 3^ sez. <strong>di</strong> Valli<br />
1. Progetto Galileo<br />
(laboratori scientifici e mostra interattiva)<br />
2. Spettacolo musicale <strong>di</strong> fine anno<br />
Serata conclusiva del progetto Teatro sì, per crescere meglio,<br />
tenutasi al Teatro Filarmonico <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, il 20 maggio<br />
2009, con il musical Grease, interpretato dalla classe 2^ G<br />
della scuola me<strong>di</strong>a Regina Margherita<br />
interpretate da abili ballerine <strong>di</strong> danza classica.<br />
Anche le scuole me<strong>di</strong>e “G. Pascoli e “G. Galilei” <strong>di</strong><br />
Sottomarina hanno organizzato alcune significative<br />
rappresentazioni, avendo allestito precedentemente<br />
vari laboratori teatrali<br />
Gli studenti della scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Codevigo, infine,<br />
si sono cimentati in esercizi <strong>di</strong> lettura espressiva,<br />
presso la sala polivalente comunale, proponendo<br />
lo spettacolo Vuoi scoprire qualcosa <strong>di</strong> nuovo?<br />
Leggi!<br />
33
34<br />
SCUOLE<br />
A proposito <strong>di</strong> lettura e libri, a Chioggia le scuole<br />
me<strong>di</strong>e “S. Pellico” e “ G. Olivi” hanno pubblicato<br />
numerose copie del giornalino scritto e impaginato<br />
dagli stessi ragazzi, mentre la scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
Saonara ha affidato alla classe 3^ B l’arduo compito<br />
<strong>di</strong> rivisitare in chiave più agile e comprensibile<br />
l’Itinerario per la terraferma veneta <strong>di</strong> Marin Snudo.<br />
E’ nata l’idea <strong>di</strong> una agile volumetto , a mo’ <strong>di</strong><br />
piccola guida turistica, data alle stampe con tutte<br />
le analisi e le varie considerazioni sul percorso<br />
tracciato dallo storico veneziano nel 1483, con<br />
partenza dalla città <strong>di</strong> Padova e arrivo a <strong>Piove</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Sacco</strong>.<br />
Per quanto riguarda la produzione <strong>di</strong> videoclip<br />
sono stati <strong>di</strong>rettamente coinvolti tre istituti<br />
scolastici.<br />
La classe 2^ B della scuola secondarie <strong>di</strong> primo<br />
grado “G. Leopar<strong>di</strong> “ <strong>di</strong> Pontelongo ha realizzato<br />
il video Il futuro nelle nostre mani , un viaggio nel<br />
tempo per scoprire come nel passato si viveva il<br />
cinema nel comune <strong>di</strong> Pontelongo e come potrebbe<br />
essere riusato il fabbricato, oggi fatiscente, in<br />
un prossimo futuro.<br />
I ragazzi della 2^ C della scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Villatora<br />
sono invece i protagonisti <strong>di</strong> 2 cortometraggi. Il<br />
primo, dal titolo L’Unione Europea Pensa al Mondo<br />
è stato realizzato all’interno del Progetto Schuman<br />
2009. E’ infatti un tentativo <strong>di</strong> lettura collettiva<br />
<strong>di</strong> come l’Europa si rapporta ai Paesi Poveri del<br />
mondo: Cibo, Cultura, Acqua in particolare. Come<br />
agisce la comunità Europea per sconfiggere la<br />
Povertà <strong>di</strong> troppi citta<strong>di</strong>ni del villaggio globale?.<br />
Bisognerebbe vivere nel Parlamento <strong>di</strong> Strasburgo<br />
per saperlo davvero! Sono anche fatti nostri...,<br />
invece, è un video che racconta un episo<strong>di</strong>o<br />
comune, però con un risvolto educativo molto<br />
originale. Venuto a mancare un portafoglio, nella<br />
classe e nell’intera scuola, si scatena un incrocio<br />
<strong>di</strong> sospetti e <strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni fra chi vuole chiarezza e<br />
chi invece vuole sorvolare e far finta <strong>di</strong> niente. I<br />
dubbi sono <strong>di</strong>scussi e così si prende coscienza che<br />
tutto ciò che accade in una comunità è comunque<br />
responsabilità <strong>di</strong> tutti..<br />
Gli alunni della 3^A e 3^B della scuola me<strong>di</strong>a<br />
“A Manzoni” <strong>di</strong> Correzzola, dopo aver lavorato<br />
sui luoghi della memoria nel corso dell’intero<br />
anno scolastico, a partire dal 90° Anniversario<br />
dell’Armistizio firmato a Villa Giusti, alle porte <strong>di</strong><br />
Padova, e del 60° Anniversario della Dichiarazione<br />
dei Diritti Umani, hanno ripreso <strong>di</strong>verse scene<br />
durante la visita guidata all’interno della storica<br />
villa, collegandole <strong>di</strong>rettamente con la drammatica<br />
situazione vissuta dai nostri soldati durante la<br />
Grande Guerra. Il documentario An<strong>di</strong>amo a Villa<br />
Giusti, là dov’è iniziata la Pace , prodotto dalle<br />
due classi, è stato premiato il 22 maggio 2009 da<br />
una Giuria presieduta dalle più alte cariche del<br />
Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero<br />
della Difesa, del Comune <strong>di</strong> Padova e <strong>di</strong><br />
altre autorità regionali (v. foto sopra).<br />
Nella parte finale <strong>di</strong> questo filmato, integrato<br />
con la canzone ine<strong>di</strong>ta Angelo mio,<br />
i giovani studenti si pongono un domanda<br />
ben precisa: perché ci sono ancora le<br />
guerre, nonostante siano trascorsi 90 anni<br />
da quando si sperava in una pace vera<br />
e duratura? Perché ancora oggi i <strong>di</strong>ritti<br />
umani vengono calpestati? Per riba<strong>di</strong>re<br />
Momento musicale organizzato per l’inaugurazione<br />
della mostra Trincee <strong>di</strong> guerra, allestita presso la<br />
Corte benedettina dalle classi 3^ A e 3^ B della<br />
scuola me<strong>di</strong>a A. Manzoni <strong>di</strong> Correzzola
L'UOMO E L'UNIVERSO<br />
Una mostra de<strong>di</strong>cata a Galileo Galilei<br />
Quest'anno si è svolta<br />
presso la scuola me<strong>di</strong>a<br />
“Nicolò de’” Conti,<br />
sede <strong>di</strong> Sant’ Anna <strong>di</strong> Chioggia<br />
una mostra de<strong>di</strong>cata al famoso<br />
scienziato Galileo Galilei, intitolata<br />
“l’Uomo e l’Universo”.<br />
La mostra, inaugurata il 9 Maggio 2009 e terminata<br />
sabato 23 maggio 2009, è stata organizzata perché<br />
quest' anno è stato de<strong>di</strong>cato all'astronomia in<br />
ricordo <strong>di</strong> Galileo che, 400 anni fa, ha puntato per<br />
la prima volta il cannocchiale verso il cielo per scrutarlo<br />
e stu<strong>di</strong>arlo, rivoluzionando completamente il<br />
modo <strong>di</strong> pensare dell’uomo.<br />
Inoltre, un altro motivo che ha ispirato la mostra è<br />
stato il quarantesimo anniversario dell'allunaggio,<br />
avvenuto nel 1969, che avuto come protagonisti<br />
gli astronauti Neil Armstrong, primo uomo sulla<br />
Luna, Edwin Aldrin e Michael Collins .<br />
La mostra è sta sud<strong>di</strong>visa in varie sezioni.<br />
Una zona de<strong>di</strong>cata al satellite Luna dove erano<br />
esposti descrizioni e testi letterari estratti dal nostro<br />
libro <strong>di</strong> narrativa "Al chiaro <strong>di</strong> luna" ma anche<br />
numerose immagini.<br />
Nella sede <strong>di</strong> Sant’ Anna è stato realizzato dalla<br />
classe 3° H un plastico che riproduce la superficie<br />
del pianeta Marte dove è stato posto un robot in<br />
miniatura, mentre nella sede centrale <strong>di</strong> Sottomarina<br />
è stato realizzato un plastico che rappresenta la<br />
superficie lunare.<br />
Sono stati inoltre allestiti vari cartelloni che rappresentano<br />
le costellazioni osservate da Galileo con il<br />
suo cannocchiale. Altri ancora sono stati realizzati<br />
dalle classi prime.<br />
Sopra: Una possibile colonizzazione della Luna. Plastico<br />
costruito dai gruppi laboratoriali pomeri<strong>di</strong>ani della Sede<br />
Centrale della “Nicolò De’ Conti”<br />
Sopra: Cannocchiale Galileiano costruito dai gruppi laboratoriali<br />
pomeri<strong>di</strong>ani della Sede <strong>di</strong> Sant’Anna della “Nicolò De’<br />
Conti” seguendo le procedure <strong>di</strong> Galileo<br />
Nel cartellone “Anco Chioza" è scritto che Galileo<br />
con il cannocchiale è riuscito anche a vedere<br />
Chioggia.<br />
La mostra è stata realizzata anche grazie al sostegno<br />
economico dato dalla <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo<br />
<strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, presente nella nostra<br />
città con le succursali <strong>di</strong> Sottomarina e Chioggia.<br />
L’ inaugurazione <strong>di</strong> sabato 9 Maggio ha visto molta<br />
partecipazione <strong>di</strong> pubblico; erano presenti il sindaco<br />
<strong>di</strong> Chioggia e il signor Luigi Boscolo Cegion del<br />
Consiglio <strong>di</strong> amministrazione della BCC che, come<br />
già evidenziato, ha sostenuto l’iniziativa. Erano<br />
presenti anche due soci astronomi del gruppo <strong>di</strong><br />
Chioggia “Astronomia Nova”.<br />
C’erano molti genitori.<br />
Ha partecipato anche una classe della sede centrale,<br />
la seconda D, con il professore Giacomo Rossetti.<br />
Gli alunni hanno cantato canzoni <strong>di</strong> Battiato e<br />
Bennato sulle stelle e sullo spazio.<br />
L’iniziativa ha coinvolto più <strong>di</strong> cento alunni della<br />
sede centrale e <strong>di</strong> Sant’Anna guidati da una quin<strong>di</strong>cina<br />
<strong>di</strong> insegnanti. Hanno lavorato classi intere del<br />
mattino e gruppi laboratoriali del pomeriggio.<br />
La mostra è piaciuta molto al pubblico e noi tutti,<br />
alunni e professori, siamo stati contenti del lavoro<br />
svolto perché siamo stati ripagati <strong>di</strong> tutta la fatica<br />
fatta durante l’anno.<br />
Testo <strong>di</strong> Jacopo Altafini<br />
Scuola Statale Secondaria <strong>di</strong> I° grado classe 3^ H<br />
“Nicolò De’ Conti” - sede <strong>di</strong> Sant’Anna<br />
35
36<br />
SCUOLE<br />
questo importante messaggio gli<br />
stessi protagonisti hanno allestito<br />
una originale mostra, dentro i<br />
locali della Corte benedettina dal<br />
titolo “Trincee <strong>di</strong> Pace”.<br />
Altre due esposizioni sono<br />
state inaugurate a Sant’Anna <strong>di</strong><br />
Chioggia e a Legnaro.<br />
Il 9 maggio la scuola me<strong>di</strong>a “N.<br />
De Conti” nella sede <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> Sant’Anna,<br />
ricordando i 400 anni dalla prima volta in cui<br />
Galileo puntò il suo cannocchiale verso il cielo, ha<br />
presentato la mostra L’uomo e l’universo: dall’osservazione<br />
con il cannocchiale, all’impronta sulla<br />
Luna, al robot su Marte.<br />
La classe 3^ H, per sottolineare l’importanza <strong>di</strong><br />
questo strumento scientifico che ha rivoluzionato il<br />
modo <strong>di</strong> vedere l’Universo, ha ricostruito proprio il<br />
cannocchiale usato dallo scienziato pisano (ve<strong>di</strong> a<br />
pagina precedente).<br />
Presso la nuova filiale della <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong><br />
Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>, inaugurata 1l<br />
12 giugno è stata infine ospitata una variopinta<br />
esposizione <strong>di</strong> prodotti in ceramica realizzati dagli<br />
allievi della scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Polverara (foto sopra).<br />
IL “DE NICOLA” FESTEGGIA I DIECI ANNI<br />
DI SCAMBI CON L’ESTERO<br />
Da fine marzo ai primi <strong>di</strong> aprile, quin<strong>di</strong>ci studenti americani della “Charles Wright Academy” <strong>di</strong> Tacoma<br />
(Seattle, Washington State, USA) e cinque accompagnatori, tra cui il preside Prof. William White,<br />
sano stati ospiti degli studenti e dei docenti dell’I.I.S.S. “Enrico de Nicola” <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.<br />
Con questo ultimo progetto l’Istituto ha festeggiato i primi <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> attività con l’estero, iniziate<br />
nel 1999 con uno scambio <strong>di</strong> studenti danesi. Nel corso <strong>di</strong> tale periodo le attività si sono consolidate<br />
e hanno dato luogo a numerose visite, convegni e progetti europei multilaterali presso le tante scuole<br />
europee con le quali il “De Nicola” ha stabilito negli anni fruttuosi contatti.<br />
L’intensa attività progettuale, che ha dato luogo a stage linguistici in Inghilterra, scambi <strong>di</strong> studenti<br />
con Tenerife e Strasburgo, esperienze lavorative estive in Francia e Germania, alternanza scuola/<br />
lavoro in Spagna, per non parlare <strong>di</strong> molte altre occasioni <strong>di</strong> incontro con <strong>di</strong> studenti in occasione<br />
dell’ormai decennale “Settimana Europea”, che ogni anno si tiene a maggio, è stata sostenuta da<br />
enti e associazioni locali, tra i quali la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo, che ha collaborato costanti contributi<br />
alla realizzazione <strong>di</strong> queste attività,che hanno una innegabile valenza culturale.<br />
Dal 23 aprile al 2<br />
maggio gli studenti<br />
del “De Nicola”<br />
hanno poi<br />
ricambiato la visita<br />
e si recheranno<br />
a Tacoma, dove<br />
sono stati ospiti<br />
presso le famiglie<br />
americane.
COMUNITÀ CLODIENSE<br />
GIOvANI PROGETTISTI<br />
DI IDEE SOLIDALI<br />
Premiati i vincitori del concorso promosso dalla fondazione<br />
Tempo <strong>di</strong> consuntivi e <strong>di</strong> premiazioni per gli studenti<br />
<strong>di</strong> Chioggia. Sabato 13 giugno, infatti, nell’aula<br />
dell’Istituto Tecnico Industriale “A . Righi” si è svolta<br />
la premiazione del concorso "Giovani…Idee al servizio<br />
della collettività", organizzato dalla Fondazione della<br />
Comunità Clo<strong>di</strong>ense, in collaborazione con la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Cre<strong>di</strong>to</strong> Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>.<br />
Oltre alle classi finaliste, erano presenti alla cerimonia il<br />
Presidente della BCC, Leonardo Toson, e il Vicepresidente<br />
della Fondazione, Paolo Naccari. Il concorso, all’inizio<br />
dell’anno scolastico, era stato proposto a tutti gli Istituti<br />
d’Istruzione Superiore con lo scopo <strong>di</strong> sensibilizzare i giovani<br />
al tema del volontariato e permettere loro <strong>di</strong> conoscere<br />
concretamente la realtà del terzo settore.<br />
Per poter partecipare, infatti, bisognava creare un’associazione<br />
senza scopo <strong>di</strong> lucro con finalità nel campo dei<br />
servizi sociali. Dopo una selezione preliminare, sono stati<br />
scelti e finanziati i progetti proposti dalle classi 3^ AT (con<br />
10 <strong>di</strong>eci alunni), 3^ BT (con 10 alunni), 4^ A Igea (con un<br />
alunno <strong>di</strong>versamente abile) e 5^ C Igea (con un altro alunno<br />
<strong>di</strong>versamente abile) dell’ITCS “D. Cestari” e la classe<br />
5^ A dell’ITIS “ A. Righi”, trasformate per l’occasione in<br />
Onlus. La prima, un’Associazione cooperativa, denominata<br />
Cestari Project e coor<strong>di</strong>nata dalla prof. Erminia Vianello,<br />
ha presentato un’idea nel settore turistico, visto che<br />
all’istituto tecnico commerciale è possibile frequentare un<br />
corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> per futuri periti turistici. I ragazzi si sono resi<br />
conto che le persone con ridotta capacità motoria visitano<br />
con molta <strong>di</strong>fficoltà alcuni luoghi artistici della città <strong>di</strong><br />
Chioggia. Per questo motivo hanno suggerito la rimozione<br />
<strong>di</strong> alcuni ostacoli architettonici, per poter effettuare un<br />
itinerario il più possibile senza barriere, proponendo l’installazione<br />
<strong>di</strong> scivoli o servoscala e lettori mp3 con la spie-<br />
gazione <strong>di</strong> tutti i<br />
monumenti più<br />
importanti e i<br />
luoghi più caratteristici,<br />
registrata dagli stessi studenti, da fornire a<br />
persone non vedenti.<br />
L’Omnia Tech, invece, coor<strong>di</strong>nata dai prof. Davide Boscolo<br />
Gioachina, Roberto Donin e Sara Volpato, è un’associazione<br />
<strong>di</strong> volontariato che ha scelto <strong>di</strong> lavorare nell’ambito<br />
<strong>di</strong> una <strong>di</strong>sciplina non ancora inserita nei programmi scolastici<br />
ministeriali: la Domotica. Partendo dalla ristrutturazione<br />
<strong>di</strong> alcune stanze dell’Istituto per anziani “Residenza<br />
Arcobaleno “ <strong>di</strong> Sottomarina, gli alunni hanno progettato<br />
un impianto in grado <strong>di</strong> completare la qualità del servizio<br />
attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong>gitali intelligenti per<br />
azionare strumenti e mezzi riservati alle persone anziane<br />
non più autosufficienti. Durante la cerimonia conclusiva<br />
del progetto, prima <strong>di</strong> dare la parola ai giovani, sono intervenuti<br />
i Dirigenti scolastici dei due Istituti, il prof. Luigi<br />
Boscolo Bielo e la prof.ssa Antonella Zennaro; entrambi<br />
hanno riba<strong>di</strong>to l’importanza <strong>di</strong> far lavorare i ragazzi su<br />
progetti concreti, vicini al mondo del lavoro. L’idea <strong>di</strong> potersi<br />
occupare tra qualche anno <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong> servizi<br />
soprattutto nel terzo settore è stata poi sottolineata dai<br />
due consiglieri regionali, Lucio Tiozzo e Carlo Alberto<br />
Tesserin. Alla fine dell’incontro sono stati consegnati dai<br />
promotori del concorso gli attestati <strong>di</strong> partecipazione agli<br />
studenti e le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ai rispettivi Istituti. Le somme<br />
erogate serviranno per l’acquisto <strong>di</strong> materiale e attrezzature<br />
utili all’istruzione e formazione degli stessi alunni.<br />
Per quanto riguarda il finanziamento definitivo, sarà tuttavia<br />
compito della collettività selezionare, entro la fine<br />
dell’anno, il progetto migliore.<br />
<strong>37</strong>
38<br />
MUSICA<br />
I SUONI GIOvANILI<br />
DELLA SACCISICA<br />
2° Concorso Nazionale <strong>di</strong> Esecuzione Musicale, Città <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
Volti, suoni, sensazioni e alla fine i premi. Questo<br />
il profilo del II° Concorso nazionale <strong>di</strong><br />
Esecuzione musicale “Città <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>”,<br />
una manifestazione che, nonostante la giovane<br />
età, si è già ricavata uno spazio significativo nel<br />
panorama degli eventi musicali italiani.<br />
Tutto questo grazie all’intensa opera <strong>di</strong> iniziative<br />
e promozione musicale sviluppata sul territorio<br />
dall’Orchestra Giovanile della Saccisica, uno dei<br />
soggetti artistici e culturali maggiormente caratterizzati<br />
per chiarezza <strong>di</strong> obiettivi e programmi.<br />
Alla fine è stato il Trio Chitarristico Messicano<br />
“Nahual” ad aggiu<strong>di</strong>carsi la rassegna, imponendosi<br />
su oltre centocinquanta can<strong>di</strong>dati, provenienti da<br />
tutta Italia, che hanno partecipato al Concorso, organizzato,<br />
come detto, dall´A.P.S. Orchestra Giovanile<br />
della Saccisica, con la <strong>di</strong>rezione artistica della<br />
pianista Renata Benvegnù.<br />
Per il secondo anno la Giuria è stata presieduta dal<br />
M° Riccardo Risaliti, pianista e <strong>di</strong>datta conosciuto<br />
in campo internazionale, affiancato tra gli altri dal<br />
M° Franco Angeleri, già docente al Conservatorio<br />
"Pollini" <strong>di</strong> Padova, e dal M° Giampaolo Nuti, del<br />
Conservatorio <strong>di</strong> Parma.<br />
Alto il livello qualitativo dei concorrenti, soprattutto<br />
in alcune categorie pianistiche dove si sono particolarmente<br />
<strong>di</strong>stinti il romagnolo Viller Valbonesi e<br />
i giovanissimi piovesi Elena Rossi, Beatrice Barison,<br />
Anna Ranzato, Sofia Marin e Giuliano Pizzeghello.<br />
Da segnalare poi il I° Premio Assoluto del percussionista<br />
Vanni Vespani, insegnante al Liceo “A. Einstein”.<br />
Alla affollatissima cerimonia <strong>di</strong> premiazione, svoltasi<br />
l’ultima domenica <strong>di</strong> aprile, nell’Au<strong>di</strong>torium Giovanni<br />
Paolo II° sono intervenuti il sindaco, Mario<br />
Crosta e l´Assessore alla Cultura Gianstefano Rodella;<br />
la <strong>Banca</strong> <strong>di</strong> <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong><br />
Cooperativo ha assegnato<br />
i primi tre premi <strong>di</strong> Sezione.<br />
Da tutti i partecipanti<br />
è stata espressa sod<strong>di</strong>sfazione<br />
per i risultati raggiunti<br />
e per l’opera svolta<br />
dall´Associazione in favore<br />
dei giovani, della citta<strong>di</strong>nanza<br />
e delle scuole del<br />
territorio augurando sempre<br />
un grande successo alla<br />
manifestazione <strong>di</strong>venuta, in<br />
soli due anni, una delle più<br />
frequentate a livello Nazionale.<br />
Il gruppo dei premiati
OBBLIGAZIONI BCC<br />
Comprare obbligazioni della BCC e ritrovarsi<br />
a viaggiare in una fiammante Cinquecento.<br />
Questo il “colpo” fortunato <strong>di</strong> Melania Turato,<br />
la vincitrice del concorso a premi che il <strong>Cre<strong>di</strong>to</strong><br />
Cooperativo <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong> aveva aperto a tutti i<br />
sottoscrittori dell’obbligazione “Ottimo”.<br />
Come si ricorderà, la <strong>Banca</strong>, a partire da ottobre<br />
dello scorso anno, aveva emesso un’Obbligazione<br />
<strong>di</strong> durata triennale a tasso variabile, con la prima<br />
cedola semestrale che presentava un ren<strong>di</strong>mento<br />
effettivo lordo annuo superiore al 5%.<br />
Il concorso prevedeva che, ad ogni mille euro <strong>di</strong><br />
obbligazioni sottoscritte, fosse abbinato un numero<br />
che dava <strong>di</strong>ritto a partecipare al Concorso; i premi<br />
in palio erano una Fiat 500 e <strong>di</strong>eci navigatori<br />
satellitari.<br />
"OTTIMO" L'OBBLIGAZIONE<br />
CHE vIAGGIA IN CINQUECENTO<br />
L’estrazione dei numeri vincenti si è svolta presso<br />
la sede della banca lo scorso mese <strong>di</strong> aprile alla<br />
presenza <strong>di</strong> un funzionario della Camera <strong>di</strong> Commercio<br />
che ha redatto l’apposito verbale.<br />
Tutti i vincitori dei navigatori satellitari hanno già ricevuto<br />
il premio; per quanto riguarda invece la vincitrice<br />
della cinquecento, la consegna è avvenuta<br />
nel piazzale antistante la Direzione generale come<br />
documentato dalle foto in pagina.<br />
Il Presidente Leonardo Toson consegna a Melania<br />
le chiavi della nuova cinquecento.<br />
39
40<br />
INIZIATIVE PER I SOCI<br />
della BCC <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
Un primo semestre 2009 davvero intenso <strong>di</strong><br />
iniziative e che ha visto la numerosa partecipazione<br />
<strong>di</strong> Soci e familiari.<br />
In particolare ricor<strong>di</strong>amo i due concerti organizzati<br />
al “Filarmonico” <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong>:<br />
I MoVIE tRIo che si sono esibiti in interpretazioni<br />
<strong>di</strong> brani musicali e canzoni in<strong>di</strong>menticabili legate<br />
alle colonne sonore <strong>di</strong> famosi film. Fra gli interpreti<br />
Fabiano Maniero prima tromba alla Fenice <strong>di</strong><br />
Venezia.<br />
Il complesso musicale LAMALAbANdA, composto<br />
da nove giovani <strong>di</strong> talento appassionati <strong>di</strong><br />
folk e <strong>di</strong> cantautori italiani, che si è esibito in un<br />
concerto molto applau<strong>di</strong>to.<br />
Ottimo successo anche degli spettacoli teatrali.<br />
Quello riservato ai più piccini, figli e nipoti dei<br />
nostri Soci, ha visto ancora una volta all’opera il<br />
mago Frank Ca<strong>di</strong>llac che con le sue magie e le sue<br />
gag ha coinvolto i piccoli in simpatici giochi. Al termine<br />
<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> palloncini colorati, abilmente<br />
sagomati in mille forme.
Il teatro Malibran <strong>di</strong> Venezia ha ospitato invece i<br />
Soci e i loro familiari l’ultima domenica <strong>di</strong> carnevale<br />
per assistere alla <strong>di</strong>vertente comme<strong>di</strong>a goldoniana<br />
“L’impresario delle Smirne”; all’uscita dal teatro è<br />
seguita una piacevole passeggiata mescolati fra le<br />
numerose ed eleganti maschere che riempivano<br />
con i loro allegri schiamazzi le calli e i campielli<br />
veneziani.<br />
Per quanto riguarda invece i CoRSI ricor<strong>di</strong>amo<br />
quello svolto presso l’apposita sala della Direzione<br />
Generale della BCC in tema <strong>di</strong> “trattamento<br />
dell’immagine <strong>di</strong>gitale”; i numerosi partecipanti<br />
hanno potuto apprendere o aggiornare le proprie<br />
conoscenze sull’uso dello scanner, della stampa <strong>di</strong><br />
foto e del trasferimento <strong>di</strong> immagini dalla macchina<br />
fotografica al computer.<br />
Particolarmente nutrito ed apprezzato anche il programma<br />
dei VIAGGI pianificati dal nostro Ufficio<br />
Soci. In particolare:<br />
La tra<strong>di</strong>zionale gita in bicicletta lungo le incantevoli<br />
rive del lago <strong>di</strong> Costanza (germania). Nei tre giorni<br />
della gita, oltre alla pedalata, i soci hanno visitato<br />
alcune tipiche citta<strong>di</strong>ne sulle rive del lago e le<br />
amene isole <strong>di</strong> Mainau e Lindau.<br />
La visita alla città <strong>di</strong> RAVENNA, in occasione della<br />
mostra “L’artista viaggiatore”; i partecipanti hanno<br />
41
42<br />
INIZIATIVE PER I SOCI<br />
della BCC <strong>di</strong> <strong>Piove</strong> <strong>di</strong> <strong>Sacco</strong><br />
potuto apprezzare una bella e interessante retrospettiva<br />
delle opere <strong>di</strong> celebri artisti che hanno trovato<br />
la loro ispirazione nei viaggi in paesi lontani.<br />
La visita della città <strong>di</strong> toRINo nel ponte del 1°<br />
maggio. Il breve soggiorno ha permesso ai soci<br />
presenti <strong>di</strong> ammirare l’aristocratica e bella città,<br />
ricca <strong>di</strong> storia. Di particolare interesse, oltre agli<br />
entusiastici apprezzamenti per la buona cucina,<br />
la visita al museo egizio e alla reggia <strong>di</strong> Venaria<br />
Reale.<br />
INIzIAtIVE REALIzzAtE A CHIoGGIA<br />
Per i soci <strong>di</strong> questa città nella quale la nostra<br />
immagine <strong>di</strong> “<strong>Banca</strong> vicina alla gente” si è ormai<br />
da tempo consolidata grazie anche alla presenza<br />
<strong>di</strong> due filiali, abbiamo organizzato <strong>di</strong>verse iniziative<br />
in collaborazione con le autorità comunali e la concreta<br />
<strong>di</strong>sponibilità del Dirigente scolastico del II°<br />
circolo <strong>di</strong> Chioggia, dr. Luigi De Perini. Il buon successo<br />
<strong>di</strong> tutti gli eventi ci induce a valutare nuove<br />
proposte anche per l’autunno/inverno prossimo.<br />
In particolare le iniziative del primo semestre 2009<br />
hanno riguardato:<br />
un RECItAL dI LISS AMAdo all’au<strong>di</strong>torium San<br />
Nicolò con musiche e canzoni celebri sudamericane<br />
eseguite con particolare grazia dalla brava arti-<br />
sta, accompagnata nell’occasione da un quintetto<br />
<strong>di</strong> musicisti <strong>di</strong> riconosciuta professionalità.<br />
Presso la Scuola Elementare S. Todaro <strong>di</strong><br />
Sottomarina, gentilmente messa a <strong>di</strong>sposizione<br />
dal Dirigente scolastico del II° circolo <strong>di</strong> Chioggia<br />
dr. Luigi de Perini, si è svolto un CoRSo dI<br />
INFoRMAtICA dI bASE molto apprezzato dai<br />
numerosi Soci partecipanti e tenuto con la consueta<br />
<strong>di</strong>sponibilità e competenza dal dr. Maurizio<br />
Duse.<br />
Presso la medesima scuola si è svolto anche<br />
un CoRSo dI PSICoLoGIA; una prima esperienza<br />
davvero<br />
entusiasmante a<br />
detta dei numerosi<br />
partecipanti.<br />
I temi affrontati<br />
con competenza<br />
dalla dr.ssa<br />
Katia Pegoraro<br />
<strong>di</strong> “Psiche 2000”<br />
(Associazione <strong>di</strong><br />
volontariato per<br />
la promozione<br />
della salute mentale)<br />
erano tutti<br />
<strong>di</strong> grande attualità<br />
e riguardavano<br />
i sentimenti e le<br />
emozioni, la psicologia<br />
della personalità,l’autostima,<br />
l’apparenza e<br />
l’immagine.
LISS AMADO IN CONCERTO<br />
PER I SOCI DI CHIOGGIA<br />
<strong>di</strong> Paolo Tieto<br />
L’au<strong>di</strong>torium <strong>di</strong> San Nicolò in Chioggia s’è<br />
rivelato a stento sufficiente a contenere<br />
la folla accorsa per ascoltare il concerto<br />
<strong>di</strong> Liss Amado, eccellente interprete <strong>di</strong> tante<br />
melo<strong>di</strong>e latino-americane composte tra Otto<br />
e Novecento e in voga in Italia soprattutto<br />
negli anni dell’imme<strong>di</strong>ato secondo dopoguerra.<br />
Basti ricordare i celebri tanghi “Caminito” e<br />
“La cumparsita” incisi sugli arcinoti <strong>di</strong>schi a settantotto<br />
giri e posti in funzione sugli altrettanto<br />
celebri fonografi a tromba (o gira<strong>di</strong>schi) azionati<br />
da carica a manovella, oppure i pezzi “Quizàs,<br />
quizàs, quizàs” e “Verde luna”, cantati rispettivamente<br />
da Teddy Reno e da Nilla Pizzi.<br />
Liss Amado, in<br />
circa settanta<br />
minuti <strong>di</strong> spettacolo,<br />
ha portato<br />
la gremitissima<br />
platea a rivivere<br />
uno spicchio<br />
<strong>di</strong> storia civile e<br />
umana del mondo<br />
latino-americano<br />
tutto speciale,<br />
fatto <strong>di</strong> amore e<br />
<strong>di</strong> sogni, <strong>di</strong> lotte e<br />
<strong>di</strong> conquiste continue,<br />
<strong>di</strong> obiettivi e<br />
<strong>di</strong> traguar<strong>di</strong>, perché<br />
l’uomo, anche<br />
attraverso l’alfabeto<br />
del pentagramma,<br />
si pone continuamente in atteggiamento <strong>di</strong><br />
tensione, punta lo sguardo verso orizzonti tinti<br />
<strong>di</strong> quiete e <strong>di</strong> serenità.<br />
Un repertorio, quello della splen<strong>di</strong>da cantante,<br />
continuamente <strong>di</strong>versificato, anche se <strong>di</strong>panato<br />
sul filo conduttore rappresentato da grande<br />
passione per i valori etici, primo fra tutti quello<br />
<strong>di</strong> bene immenso, <strong>di</strong> grande tenerezza e affezione.<br />
Sentimenti profon<strong>di</strong> fatti vibrare da Liss<br />
in tutti i brani proposti, ma con accenti ancor<br />
più marcati, forse, in “A<strong>di</strong>os muchachos” e in<br />
“Amapola”.<br />
Certo, la Amado non è soltanto una cantante<br />
dalla voce calda e suadente, dalla squisita grazia<br />
nel fornire spiegazione <strong>di</strong> come e perché<br />
è nata una “storia” musicale, ma è anche una<br />
attenta e <strong>di</strong>ligente conoscitrice della storia dei<br />
vari popoli, una fine e sensibile indagatrice<br />
dell’animo umano. Per questo, quando la cantante<br />
si pone in <strong>di</strong>alogo con il pubblico, suscita<br />
subito e sempre una spontanea simpatia,<br />
un’intesa che <strong>di</strong>venta imme<strong>di</strong>atamente dopo<br />
reciproca forte emozione.<br />
Encomiabile, nella effettuazione <strong>di</strong> questo concerto,<br />
pure il contributo dato dal complesso dei<br />
cinque strumenti musicali che, in aggiunta alla<br />
chitarra suonata dalla stessa Liss, hanno scan<strong>di</strong>to<br />
le armoniche note <strong>di</strong> “Historia de un amor”<br />
e <strong>di</strong> “Cu cu rru cu Paloma”, come anche <strong>di</strong><br />
tutti gli altri brani in programma, con singolare<br />
maestria e precisione, instaurando atmosfere e<br />
situazioni d’altri ambienti e d’altre epoche.<br />
43
485x685 Manifesto:Layout 1 11-09-2008 11:01 Pagina 1<br />
HO SCELTO UNA BANCA CHE FINANZIA L’ENERGIA RINNOVABILE.<br />
PERCHÉ PENSO AL FUTURO.<br />
LA MIA BANCA<br />
È DIFFERENTE.<br />
(PER NON PARLARE DELL’ENERGIA CHE MI DÀ).<br />
485x685 Manifesto:Layout 1 11-09-2008 11:01 Pagina 3<br />
HO ACCETTATO LA SFIDA DI PORTARE AVANTI UN’IMPRESA IN ESPANSIONE. E POSSO<br />
CONTARE SU UNA BANCA VICINA. CHE HA, IN PIÙ, LA FORZA DI UNA GRANDE RETE.<br />
LA MIA BANCA<br />
È DIFFERENTE.<br />
(E ANCH’IO NON SCHERZO).<br />
485x685 Manifesto:Layout 1 11-09-2008 11:01 Pagina 2<br />
PER REALIZZARE UN PROGETTO POSSO CONTARE SU UNA DOPPIA DOSE<br />
DI FIDUCIA: LA MIA E QUELLA CHE MI DÀ LA MIA BANCA.<br />
485x685 Manifesto:Layout 1 11-09-2008 11:01 Pagina 4<br />
LA MIA BANCA<br />
È DIFFERENTE.<br />
(E LA MIA AZIENDA PURE).<br />
PER DIVENTARE SOCIO DI UNA BANCA CI VUOLE UNA CERTA BANCA.<br />
LA MIA BANCA<br />
È DIFFERENTE.<br />
(TANTO PER COMINCIARE È ANCHE MIA).