Credito Aperto 37 - Banca di Credito cooperativo di Piove di Sacco

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BICI E TERRITORIO
PER UN TERRITORIO
A FORZA DI PEDALI
Itinerari e percorsi ciclabili, presente e futuro della Saccisica
Eccola, la bicicletta.
Forse a noi, ora, potrà sembrare inconcepibile,
strano, paradossale.
Eppure, andando indietro nella storia, lo svolgere
degli eventi e delle vicende che hanno caratterizzato
il nostro tempo (almeno da un secolo a questa
parte) ci dice una cosa molto chiara ed esplicita: la
bicicletta è stata considerata per molto tempo, per
qualche decennio, nella parte iniziale del suo sorgere
e diffondersi, un mezzo “rivoluzionario”.
Già, perché in una società (soprattutto la nostra)
definita “statica”, in cui i collegamenti tra luoghi
e persone erano da sempre affidati ai piedi e agli
animali, la possibilità di muoversi (anche individualmente),
di vedere cose nuove, di coltivare amicizie,
di conoscere persone diverse da quelle abituali, di
ascoltare voci “autorevoli” che non fossero quelle
del prete, del medico o del farmacista, era consi-
derata un elemento pericoloso.
Dopo che per qualche decennio le due ruote furono
patrimonio e privilegio delle classi più abbienti,
dei borghesi, nel breve volgere di qualche anno la
bicicletta divenne il mezzo di trasporto più popolare,
utilizzato sia per gli spostamenti “di piacere”,
che per lavoro.
Anche le campagne della Saccisica si popolarono
di gente che spingeva sui pedali. Lo facevano le
massaie per collegarsi al centro paesano, i ragazzi
magari solo per divertimento, gli uomini per recarsi
al lavoro.
Questo è il passato. La domanda che viene quindi
spontanea è molto semplice: che cosa significa
oggi la bicicletta?
E’ soltanto un retaggio del passato, visto che ora
abbiamo a disposizione mezzi di comunicazione
più veloci, rapidi e certamente meno faticosi (alme-