Credito Aperto 37 - Banca di Credito cooperativo di Piove di Sacco

sull’arenile al Comune. Partendo da qui nel 2001
è stato avviato un progetto comunale di recupero
ambientale il quale, superate le varie fasi previste,
è arrivato nel 2005 ad una precisa e dettagliata
stesura definitiva ed esecutiva. Il Piano punta alla
conservazione degli elementi naturalistici presenti,
al loro restauro e alla ricostruzione dei vari ambiti
tipici del litorale, dalla battigia alla laguna, con
qualche intervento di riforestazione. La destinazione
è quella di un loro utilizzo per un turismo
qualificato soprattutto di tipo escursionistico e di
osservazione naturalistica guidata, con percorsi
attrezzati e punti di osservazione.
La finalità è quella di farne un’area di contatto
didattico e scientifico, in grado di essere non tanto
un semplice giardino del litorale quanto piuttosto
un elemento di qualificazione, un fiore all’occhiello
per Sottomarina, in grado di salvaguardarne
le peculiarità e di far immergere il visitatore nel
sistema naturalistico del litorale, integrato efficacemente
con gli aspetti storici, architettonici e
paesaggistici.
Il progetto prevede il collegamento e l’utilizzo di
un tratto di spiaggia rimasta libera (uno dei pochissimi
àmbiti non occupati e con presenza di dune)
nella quale mantenere la flora pioniera primaria, il
recupero del complesso con la creazione di percorsi
di visita (anche per non vedenti) con indicazioni
sulle tipologie, la creazione di punti di sosta verso
le dighe e di un centro di accoglienza all’ingresso.
Per arrivare a questa valorizzazione è prevista una
realizzazione per stralci, articolando l’intervento
in più anni, il progetto, realizzato per gli aspetti
naturalistici da Sandro Scarpa, esperto forestale, e
per gli aspetti di definizione progettuale dall’agronomo
Luigi Tiozzo, ha sviluppato una analisi di
tipo geopedologico, flogistico e vegetazionale,
dopo un inquadramento territoriale e climatico.
Per gli aspetti costruttivi l’arch. Gianni Dal Gesso,
al tempo in servizio presso il Comune di Chioggia,
ha previsto un’area di accoglienza all’ingresso, utilizzando
la cubatura dei vecchi manufatti.
L’indagine sulla possibile fruizione turistico-ricreativa
ha mostrato la rilevanza strategica per la qualificazione
turistica, oltrechè naturalistica e paesaggistica,
di interventi di questo tipo, che possono
costituire una consona valorizzazione dell’area.
Il lavoro, completato da un piano antincendio
boschivo, attende solo la esecuzione operativa,
con possibilità di articolazione nel tempo, ed una
apertura dell’area ai cittadini ed ai turisti in modo
controllato e gestito.
Scheda naturalistica della cagatrepola (calcatreppola marina
ed esempio di scheda botanica di una pianta della duna
litoranea.
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