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FUMO E PISTOLE - Cinque Quotidiano

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8<br />

Sos decoro<br />

giovedì 18 aprile 2013<br />

CRONACA<br />

STRADE GROVIERA L’ultimo cedimento è di martedì. Accesso solo per i residenti<br />

Voragine in via di ViIla<br />

Massimo: la trentesima<br />

dall’inizio dell’anno<br />

L’asfalto sprofonda dal centro alla periferia<br />

Nel municipio II, nello stesso giorno, si è formata<br />

una buca anche in via Ormea. Chiusa al traffico<br />

In via Forlì si attende la riparazione da una<br />

settimana. Stessa situazione in via fosso di Bravetta,<br />

Piero Vettori e in via Giacinto de Vecchi Pieralice<br />

D<br />

di Samantha De Martin<br />

al centro storico alle periferie,<br />

ogni quartiere della Capitale<br />

“vanta” le proprie voragini. Ne<br />

sbucano anche due al giorno, molte<br />

volte in quegli stessi luoghi in cui gli<br />

interventi hanno previsto una semplice<br />

copertura del manto stradale, una<br />

“toppa” di catrame posizionata sulla<br />

strada, pronta a scucirsi col tempo.<br />

Un totale di trenta cedimenti, dall’inizio<br />

dell’anno, ha afflitto la città creando<br />

disagi ai cittadini. Nel pomeriggio di<br />

martedì è stata la volta di via di Villa<br />

Massimo, la strada che costeggia il<br />

parco alle spalle di via Bari, nel municipio<br />

II (ex III). Un cedimento del<br />

manto stradale, nel tratto in cui via<br />

Belluno interseca via Ravenna, ha determinato<br />

la chiusura della via al traffico.<br />

L’accesso è stato tuttavia consentito<br />

ai residenti, autorizzati a circolare,<br />

attraverso uno slalom, a lato<br />

della voragine recintata e coperta,<br />

fino a ieri mattina, con un’asse. «Già<br />

da questa mattina alle 8 gli operai vi<br />

stavano lavorando» afferma una signora.<br />

Eppure nella tarda mattinata<br />

di ieri la buca sembrava abbandonata.<br />

Fortunatamente la via non è attraversata<br />

da mezzi pubblici e il traffico<br />

non ha risentito del disagio.<br />

Risalendo lungo via Rovigo, a lato del<br />

marciapiede, la strada si presenta da<br />

tempo dissestata e l’asfalto colabrodo<br />

è racchiuso da recinzioni. A pochi<br />

metri da via di Villa Massimo, via<br />

Forlì, chiusa al traffico dallo scorso<br />

11 aprile a causa di un’altra voragine<br />

proprio di fronte al Teatro delle Muse,<br />

ieri era ancora interdetta alla circolazione.<br />

Stando a quanto dichiarato<br />

dagli operai la strada dovrebbe riaprire<br />

oggi: «il tempo di asfaltare».<br />

Sempre nel tardo pomeriggio di ieri<br />

un cedimento dell’asfalto ha interessato<br />

via Ormea, all’altezza di via Vicoforte<br />

con conseguente chiusura<br />

della strada. Una “debacle” insomma,<br />

quella subita delle arterie della Capitale,<br />

che non riesce ad essere scongiurata<br />

nemmeno dall’arrivo della<br />

bella stagione. Circa una settimana<br />

fa anche via Annia Regilla, nel municipio<br />

VII (ex X), era “sprofondata”<br />

in un piccolo cratere dal diametro di<br />

circa cinquanta centimetri provocato<br />

da una perdita di una conduttura idrica,<br />

mentre, sempre lo stesso giorno,<br />

in via della Madonna del Riposo, in<br />

zona Aurelia, all’interno del municipio<br />

XIII (ex XVIII), un dissesto del manto<br />

stradale aveva indotto i tecnici a restringere<br />

la carreggiata all’altezza<br />

del civico 4. Stessa situazione si era<br />

presentata, a pochi metri di distanza,<br />

lo scorso 5 aprile in via Giacinto de<br />

Vecchi Pieralice, interessata da<br />

un’ampia voragine.<br />

Altri dissesti si sono registrati, sempre<br />

nel mese di aprile, in via del<br />

Fosso di Bravetta, nel municipio XII<br />

(ex XVI) e in via Pier Vettori, nei<br />

pressi di viale dei Colli Portuensi.<br />

Un primato, quello delle buche, che<br />

deturpa il volto ed accresce i disagi<br />

di una città, troppo spesso costretta<br />

a indossare le scomodi vesti di perenne<br />

cantiere.<br />

In foto<br />

Da destra in<br />

senso orario: via<br />

di Villa Massimo,<br />

via Madonna del<br />

riposo, via Forlì<br />

e via Regilla<br />

Che fine ha fatto l'area giochi nel parco delle<br />

Magnolie? Il giardino, sito tra via gaspare<br />

pacchiarotti e via nicola maldacea, zona serpentara<br />

del IV municipio, pare stia risorgendo<br />

dopo un periodo di abbandono e degrado.<br />

Ma all'appello mancano le altalene e gli<br />

scivoli che pure c'erano qualche anno fa,<br />

prima che il parco diventasse un punto di ritrovo<br />

per spacciatori, zingari, drogati e barboni.<br />

Il parco ritornò frequentabile dopo gli<br />

interventi di bonifica e riqualificazione ad<br />

WEB: cinquequotidiano.it<br />

@: info@cinquequotidiano.it<br />

Che fine hanno fatto i giochi<br />

nel parco delle Magnolie?<br />

L’area attrezzata per i bambini è sparita da anni<br />

Nel 2012 il Consiglio di piazza Sempione ha<br />

richiesto al Comune di reinstallare altalene e scivoli<br />

opera del Servizio Giardini, compiuti nel<br />

2011. L'anno successivo, a novembre del<br />

2012, nell'ordine del giorno approvato all'unanimità<br />

nel consiglio di Piazza Sempione,<br />

è stato richiesto a Roma Capitale di reinstallare<br />

l'area giochi destinata a tutti i bambini, che<br />

ora tutti gli abitanti del IV attendono con ansia.«Siamo<br />

già contenti così, per lo meno<br />

non abbiamo zingari e drogati sotto le finestre<br />

di casa, però se rimettessero i giochi, sarebbe<br />

ancora meglio», racconta una signora del

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