apparecchi contenenti PCB non soggetti ad inventario - Provincia di ...
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5.1 Emissioni <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> dalle masse <strong>di</strong> sigillatura dei giunti in con<strong>di</strong>zioni<br />
normali ed in occasione <strong>di</strong> ristrutturazioni, risanamenti e<br />
smantellamenti 14<br />
Tra il 1955 e il 1975 15 principalmente nella costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> maggiori<br />
<strong>di</strong>mensioni era <strong>di</strong>ffusa la pratica <strong>di</strong> aggiungere <strong>PCB</strong> nelle masse <strong>di</strong> sigillatura<br />
dei giunti <strong>di</strong> tali e<strong>di</strong>fici. Tali <strong>PCB</strong> utilizzati come plastificanti <strong>non</strong> sono<br />
saldamente fissati alla matrice della massa <strong>di</strong> sigillatura dei giunti ma sono da<br />
considerarsi come sostanze "<strong>di</strong>sciolte" nella materia plastica.<br />
Questo significa che in seguito all'evaporazione i <strong>PCB</strong> si liberano nell'aria indoor<br />
o possono <strong>di</strong>ffondersi nelle parti costruttive <strong>ad</strong>iacenti e rappresentare un<br />
pericolo per l'ambiente e la salute dell'uomo.<br />
Nonostante in con<strong>di</strong>zioni normali i tassi <strong>di</strong> emissione siano molto ridotti le<br />
emissioni <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> provenienti dalle sigillature dei giunti sono da considerarsi<br />
generalmente emissioni problematiche. Se i <strong>PCB</strong> provenienti dalle sigillature dei<br />
giunti si sprigionano per anni nell'aria indoor <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio, insorgono<br />
contaminazioni secondarie su componenti originariamente <strong>non</strong> contaminati. Ciò<br />
è dovuto alla condensazione che si forma sulle superfici <strong>di</strong> materiali fredde e<br />
che, a seconda delle con<strong>di</strong>zioni (clima del locale, esposizione ai raggi del sole,<br />
ricambio d'aria e stagione), possono emettere a loro volta i <strong>PCB</strong> nell'aria indoor.<br />
I <strong>PCB</strong> sono <strong>ad</strong>sorbiti anche su particelle <strong>di</strong> polvere e aerosol. Possono così<br />
formare depositi in aree dell'e<strong>di</strong>ficio <strong>non</strong> accessibili (cavità, scanalature ecc.)<br />
che a loro volta possono emettere nell'aria i <strong>PCB</strong>.<br />
Fra i <strong>PCB</strong> che generalmente vengono rilevati nell'aria indoor predominano i<br />
congeneri poco clorurati (congeneri in<strong>di</strong>catori 28, 52, 101). Questi congeneri<br />
hanno caratteristiche <strong>di</strong>verse rispetto ai <strong>PCB</strong> molto clorurati: sono più volatili,<br />
hanno una maggiore degr<strong>ad</strong>abilità nell'ambiente e negli organismi e quasi mai<br />
si accumulano nell'organismo delle persone. Per valutare l'impatto sulla salute<br />
delle miscele <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> nell'aria indoor si presuppone che queste ultime abbiano<br />
una tossicità simile a quella <strong>di</strong> una miscela tecnica (poco clorurata), ritenendo<br />
determinanti gli effetti cronici a bassi dosaggi. Sebbene la composizione della<br />
miscela nell'aria indoor si <strong>di</strong>fferenzi da quel genere <strong>di</strong> miscele tecniche<br />
(variazione verso i congeneri poco clorurati), si presuppone che la miscela <strong>di</strong><br />
aria indoor sia altrettanto tossica quanto le miscele tecniche.<br />
Per valutare gli effetti sulla salute, va considerata l’esposizione me<strong>di</strong>a nel lungo<br />
periodo; le misure singole infatti consentono soltanto <strong>di</strong> fornire una stima del<br />
valore me<strong>di</strong>o annuo. La quantità assunta tollerabile nel lungo periodo (TDI) <strong>di</strong><br />
miscele tecniche <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> è <strong>di</strong> 1 μg <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> totali per ogni chilogrammo <strong>di</strong> peso<br />
corporeo (PC) e giorno 16 .<br />
14<br />
Fonte: Direttiva – Masse <strong>di</strong> sigillatura dei giunti <strong>contenenti</strong> <strong>PCB</strong> – Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del<br />
paesaggio della Svizzera, anno 2003<br />
15<br />
In Italia il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> immissione sul mercato e <strong>di</strong> uso <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> è entrato in vigore con il D.P.R. 216/88 pertanto è<br />
presumibile che l’utilizzo in e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> <strong>PCB</strong> possa essersi prolungato anche negli anni 70’ e 80’.<br />
16<br />
Questo valore <strong>di</strong> TDI è stato stabilito da gruppi <strong>di</strong> esperti con il fine <strong>di</strong> attuare in modo mirato le misure <strong>di</strong> riduzione dei<br />
rischi. Fra questi gruppi figurano l’autorità statunitense sugli alimenti (FDA), le autorità sanitarie can<strong>ad</strong>esi (Health and<br />
Welfare Can<strong>ad</strong>a), il ministeri federale dell’ambiente tedesco e la comunità <strong>di</strong> ricerca tedesca (DFG).<br />
20<br />
<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne –Direzione d’Area Ambiente<br />
Programma provinciale attuativo del Piano regionale per la raccolta e lo smaltimento<br />
degli <strong>apparecchi</strong> <strong>contenenti</strong> <strong>PCB</strong> <strong>non</strong> <strong>soggetti</strong> <strong>ad</strong> <strong>inventario</strong>