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14 Arte<br />
NTWK marzo 2008<br />
Spotart<br />
Dal 14 marzo al 27 luglio 2008,<br />
Gorizia diventerà teatro di un’iniziativa<br />
di grande valore culturale e artistico. Le<br />
rinnovate sale di Palazzo della Torre, sede<br />
della Fondazione Cassa di Risparmio<br />
di Gorizia, ospiteranno la mostra “Le<br />
meraviglie di Venezia”, che presenterà<br />
120 opere, tutte provenienti da collezioni<br />
private, realizzate dai più importanti esponenti<br />
del Settecento veneziano, da Canaletto<br />
a Bellotto, da Marieschi a Guardi,<br />
da Marco e Sebastiano Ricci a Giambattista<br />
e Lorenzo Tiepolo, da Zuccarelli a<br />
Longhi. L’esposizione rivelerà capolavori<br />
di una delle stagioni più raffinate della<br />
storia dell’arte, solitamente accessibili agli<br />
studiosi, finalmente fruibili anche a un<br />
pubblico più allargato.<br />
Il percorso espositivo si apre con le<br />
vedute di Luca Carlevarijs, l’artista di<br />
origine friulana che per primo seppe<br />
evocare l’unicità dell’atmosfera di Venezia,<br />
cogliendo il valore mitico della sua storia<br />
millenaria e la vivacità dei suoi abitanti.<br />
Un’importante sezione sarà dedicata<br />
alle opere di Canaletto, che, imponendosi<br />
sulla scena veneziana alla metà degli anni<br />
Venti, creò vedute ineguagliabili nelle<br />
quali la bellezza della Serenissima viene<br />
descritta con occhio attento e collocata<br />
nella dimensione di uno spazio assoluto.<br />
Le meraviglie di Venezia<br />
Dipinti del ‘700 in collezioni private<br />
Il percorso prosegue con la pittura di<br />
paesaggio, un genere che si affermò a Venezia<br />
sul finire del Seicento e conobbe una<br />
straordinaria fortuna perché rispecchiava<br />
il mutato rapporto della città lagunare con<br />
la terraferma dopo il definitivo tramonto<br />
dell’ideale mercantile sul quale la Serenissima<br />
aveva costruito le proprie fortune.<br />
Il profumo e l’aria di Venezia vengono<br />
restituiti in modo non meno efficace<br />
nelle opere dei pittori di storia e di figura:<br />
la sezione comprende tele di Sebastiano<br />
Ricci, Giambattista Tiepolo, Antonio<br />
Pellegrini, Jacopo Amigoni, Gianantonio<br />
Guardi, Gaspare Diziani, accomunate da<br />
una vibrante energia es<strong>press</strong>iva che segna<br />
il trionfo della gioia di vivere.<br />
Info: 0422410886 -<br />
s.leban@artematica.tv<br />
Italia/Germania 11/7 Multipli<br />
Emilio Scanavino e Hans Hartung<br />
Riflettori accesi, alla Factory Art contemporanea<br />
di Trieste, sulla forza di due<br />
artisti di grosso calibro: Emilio Scanavino<br />
e Hans Hartung, in mostra dal 6 marzo<br />
al 5 aprile.<br />
“All’inizio fu il fulmine...” così si condensa<br />
l’esperienza referente che traghetta<br />
Hans Hartung, bambino di sei anni, alla<br />
prima affermazione del proprio essere.<br />
Infatti per vincere la paura trasmessa<br />
dalla nonna davanti ai temporali, invece<br />
di nascondersi affronta il fulmine e lo<br />
esorcizza tracciando fulmineo il zigzagare<br />
sul suo quaderno di scuola. Nascono così i<br />
Blitzbücher, i libri di lampi.<br />
Questa precisa volontà lo accompagnerà<br />
per tutta vita e si arricchirà nel ‘26<br />
quando postula la triade “purezza, nitore,<br />
bellezza”. La tensione costante gli farà da<br />
guida e diverrà sua compagna affidabile<br />
tanto da farlo sentire parte integrante della<br />
realtà e di non poter fare nulla che non sia<br />
in relazione diretta e stretta con essa.<br />
Le immagini di Emilio Scanavino<br />
sono detratte direttamente dalla realtà<br />
circostante, dalla sua precisa esperienza<br />
visiva di “cose”. Dopo averle ridotte a costituirsi<br />
in figure simboliche omologhe di<br />
archetipi fluttuanti, le cura con una sorte<br />
di bandage e ce le rende in uno schema<br />
di coincidenze e contraddizioni, fughe e<br />
ritorni, cadute e ascese. Risposta al suo<br />
conflitto interiore nato in seno alla famiglia<br />
dove la cultura teosofica del padre si<br />
contrappone alla madre fervente cattolica.<br />
Info: www.factory-art.com