Alzati e cammina - Parrocchia San Leone Magno

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…È MEDITATA Un’affermazione perentoria e grave di Gesù scatena la reazione rabbiosa dei suoi interlocutori giudei che gli danno dell’indemoniato. Il dibattito è ancora una volta sull’identità di Gesù. A paragone con Abramo, padre del popolo ebraico. Egli, come i profeti, è morto, e nessuno può dirsi più grande di lui («chi credi di essere?» gli chiedono i suoi avversari). Ma il Cristo, provocatoriamente, afferma la sua superiorità rispetto al primo patriarca che «previde» la sua venuta ed esultò, fino ad applicare a se stesso la definizione data da Dio a Mosè: «Io sono». E poiché la bestemmia (dirsi Dio) era punibile con la morte, essi raccolgono pietre, costringendolo a nascondersi e allontanarsi dal Tempio. A questo punto il contrasto tra i capi religiosi del popolo e Gesù, ha raggiunto il suo punto più elevato, solo pochi giorni, quelli che mancano al compiersi dell’«ora», e i capi decideranno che egli deve morire (11,45ss). In Giovanni la morte di Gesù non è causata solo da un calcolo politico, ha un movente squisitamente teologico: il dirsi uguale a Dio. Chi non crede alle sue parole lo rifiuta, fino all’eliminazione fisica. «Pro-Vocazione» L’idolo è la forma alienata dell’esperienza dell’uomo di se stesso. Adorandolo, l’uomo si adora... L’idolo è una cosa e non ha vita. Dio al contrario è un Dio Vivente... La contraddizione tra idolatria e il riconoscimento di Dio è, in ultima analisi, tra l’amore per la morte e l’amore per la vita. Erich Fromm …È PREGATA O Dio, fa’ che accettiamo il tuo Figlio Gesù, lo seguiamo e lo amiamo, perché tu ce l’hai donato. Amen. …MI IMPEGNA A non ridurre niente della persona e dell’opera di Cristo, ma ad accettarlo interamente. 42 Venerdì, 22 marzo 2013 LA PAROLA DI DIO Gv 10,31-42 …È ASCOLTATA In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del
Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui. …È MEDITATA Ancora una volta Gesù aveva affermato la sua «pretesa»: «io e il Padre siamo una cosa sola». Tanto basta per essere accusato ancora di bestemmia ed essere lapidato. Ma stavolta egli non si nasconde da loro e, di fronte alla loro obiezione che nessun uomo può dirsi uguale a Dio, con un ragionamento a fortiori usa un’espressione del Sal 82,6: se Dio ha chiamato “dei” degli uomini, quanto più il Figlio che egli ha mandato può dirsi Figlio di Dio. In ogni caso, le opere che egli compie, attestano meglio delle sue stesse parole l’intima comunione che egli ha con il Padre. Il dialogo ha breve durata, di fronte all’insistenza di dirsi uguale a Dio, essi tentano ancora di catturarlo. Ma, ancora una volta, egli riesce a sfuggire alle loro mani. L’evangelista riesce a creare così nel lettore un’intensa e drammatica attesa dell’«ora» di Gesù, quando egli non si sottrarrà più e con atteggiamento regale si consegnerà loro. «Pro-Vocazione» Dio non deve essere riconosciuto solamente ai limiti delle nostre possibilità, ma al centro della vita; Dio vuole essere riconosciuto nella vita, e non solamente nel morire; nella salute e nella forza, e non solamente nella sofferenza; nell’agire, e non solamente nel peccato. La ragione di tutto questo sta nella rivelazione di Dio in Gesù Cristo - Egli è il centro della vita, e non è affatto “ venuto apposta “ per rispondere a questioni irrisolte. D. Bonhoeffer 43
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