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pesante”. E’ stata tradotta in Tibetano come lama che letteralmente significa<br />
“insuperabile”. “Pieno” ci dice che il guru è pieno di buone qual<strong>it</strong>à e che<br />
trasgredire le sue istruzioni porterà pesanti conseguenze. Guru Rinpoche<br />
rappresenta la quintessenza, l’unione completa, di tutta la saggezza, la<br />
gentilezza amorevole e le capac<strong>it</strong>à dei Buddha dei tre tempi. Quindi, poiché è<br />
pieno di innumerevoli qual<strong>it</strong>à illuminare, lo chiamiamo “guru”, pieno. La parola<br />
Sanscr<strong>it</strong>a padma (usata anche in Tibetano e pronunziata pema) significa “loto”.<br />
Essa si riferisce al nome di Padmasambhava. Come emanazione dal cuore del<br />
Buddha Am<strong>it</strong>abha, Guru Rinpoche appartiene alla famiglia del loto o della<br />
parola dei Buddha ed è egli stesso un vidyadhara o detentore della<br />
consapevolezza di questa famiglia di Buddha; inoltre, è nato nel cuore di un<br />
loto. Il Sanscr<strong>it</strong>o siddhi o Tibetano ngodrup si può rendere come “vera<br />
realizzazione”. HUNG è la sillaba radice della mente di tutti i buddha e, poichè<br />
tutti i buddha sono personificati in lui, essa rappresenta la sillaba radice di<br />
Guru Rinpoche. Quindi quando alla fine della preghiera diciamo ”SIDDHI<br />
HUNG”, stiamo chiedendogli di concederci tutte le realizzazioni, sia comuni sia<br />
supreme.<br />
Se rec<strong>it</strong>iamo questa preghiera con profonda devozione in continuazione,<br />
non c’è dubbio che riceveremo le benedizioni. Dovremmo sviluppare una<br />
fiducia incrollabile che, in risposta alla nostra invocazione e inv<strong>it</strong>o, Guru<br />
Rinpoche alla fine verrà da noi dalla terra pura della Montagna Color Rame.<br />
Avendo visualizzato noi stessi come Vajrayogini, dovremmo pensare che<br />
un’altra Vajrayogini, identica a noi stessi, si avvicini a noi dal cielo. Al di sopra<br />
della sua testa, proprio come sulla nostra testa, c’è Guru Rinpoche, circondato<br />
dagli otto vidyadhara dell’India, i suoi 25 discepoli Tibetani del cuore, e un<br />
segu<strong>it</strong>o, come nuvola, di daka, dakini, lama, yidam, protettori e così via.<br />
Vajrayogini, Guru Rinpoche e tutto il resto discendono su di noi e si dissolvono<br />
in noi: Vajrayogini si dissolve in Vajrayogini, guru Rinpoche in Guru Rinpoche e<br />
il vasto segu<strong>it</strong>o nel vasto segu<strong>it</strong>o. Guardando a loro con devozione completa<br />
dovremmo credere senza il benché minimo dubbio che Guru Rinpoche stesso è<br />
sulla nostra testa, e che riverserà su di noi le sue benedizioni.<br />
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