Dicembre - Cassa di Risparmio di Volterra

I locali della Filiale negli anni ‘60
ne diversamente abili. Lo stesso ascensore,
per chi ha necessità di recarsi ai piani superiori
del palazzo, è stato adeguato in modo
da ospitare una sedia a rotelle.
Sono stati creati 5 uffici nello spazio prima
destinato alla tesoreria: ufficio sviluppo,
caposala, ufficio portafoglio, trasferito dal
primo piano al piano terra per una maggiore
disposizione al pubblico. E questa è la
novità sostanziale per il piano terra: una riorganizzazione
strutturale degli uffici e della
tesoreria, necessaria per rispondere alle
esigenze del pubblico, garantendo un lavoro
più fluido, dinamico e funzionale, nell’ottica
di una sempre maggiore rispondenza
alle richieste della clientela. Così al primo
piano abbiamo creato un piccolo salotto di
attesa, mentre al piano terra abbiamo sostituito
le vecchie sedute in legno con comode
poltroncine per rendere più confortevole
l’attesa. Ma la novità è anche architettonica:
una parete – 3 metri per 4 – (fatta da
piccoli mattoni di alabastro) illuminata con
luce fredda, giorno e notte, conferisce un
tono particolare alla sala delle operazioni,
ma anche all’intera Piazza Guerrazzi che,
specialmente durante le ore notturne, riceve
dalla Cassa un ulteriore contributo di luce,
diventando una vetrina sempre accesa. Lo
stesso alabastro è inserito anche all’interno
del bancone di lavoro nella sala operazioni
con dei piccoli triangoli, a ricordare il legame
inscindibile con la pietra volterrana.
Al primo piano sono rimasti tutti gli uffici di
direzione, fidi, controllo crediti per un totale
di 5 uffici. Poi una sala riunioni con videoconferenza
(altra novità) e una sala destinata
potenzialmente ai clienti che devono
stipulare contratti. Insomma un ambiente
più accogliente, pensato per migliorare e favorire
le relazioni con le persone, facilitando
l’accesso anche a coloro che, per la prima
volta, varcano la porta d’ingresso dell’istituto
di credito. A tal proposito , un addetto di
sala, con postazione al piano terra, sarà a
disposizione del pubblico, dando spiegazioni
e guidando chi, all’entrata, è incerto sulla
direzione da prendere, ma anche avendo
compiti di intrattenimento e assistenza”.
E il pubblico, in questi mesi di ristrutturazione,
non si è mai lamentato?
“Il pubblico è stato eccezionale. E non è retorica.
Anzi la Cassa deve fare uno speciale
ringraziamento a tutti coloro che, in questo
anno e mezzo, non hanno mai creato problemi,
nonostante il disagio. Gli spostamenti
continui degli uffici per consentire i lavori di
ristrutturazione certo hanno creato alcune
difficoltà, sia al pubblico che ai dipendenti.
Ma né dall’una né dall’altra parte ci sono
state critiche o manifestazioni di nervosismo.
D’altra parte è stata una scelta ben
precisa: o chiudere la filiale – cosa quasi
improponibile - o mantenere gli uffici aperti
durante tutti i lavori, cercando di adeguarsi
alle esigenze della ditta incaricata della
ristrutturazione che, di volta in volta, andava
ad intervenire su un’ala dell’edificio. La
fase più critica si è avuta quando il bancone
– in pratica la parte più operativa della
banca e di maggior transito di pubblico e di
denaro – è stato trasferito nei locali della
Il bancone realizzato negli anni ‘60
II