Leggi l'intero numero in formato PDF - Muggiano

More documents

Recommendations

Info

8 Febbraio 2009 Muggiano & dintorni Aree strategiche per l’agricoltura? Una delibera del Consiglio di Zona 7, relativa alla destinazione urbanistica dei terreni di Muggiano, approvata lo scorso 1° dicembre, identifica le aree strategiche per l’agricoltura, ma fa molto discutere. La delibera equivocamente, infatti, non considera una vasta area che attualmente è parte del Parco Agricolo: astuta mossa politica per destinare altre aree all’edificazione? Il dubbio avanza. Il parere del consigliere di zona, Andrea Giorcelli. di Andrea Giorcelli Consigliere di Zona 7 Capogruppo Verdi orto a conoscenza di tutti i P lettori che il Consiglio di Zona 7, in data 1° dicembre 2008, ha approvato una confusa delibera, la n.° 155/2008 (P.G. 959067/2008), avente oggetto “Individuazione aree strategiche dell’agricoltura - P.G.T. Legge Regionale 11 marzo 2005“. Dopo una lunga premessa di carattere generico che ricalca i contenuti della citata Legge Regionale 12/2005, ma che non dichiara minimamente le valutazioni e motivazioni specifiche della delibera, sono indicati, in maniera approssimativa, le aree oggetto della proposta: “Ad ovest della tangenziale, a nord e a sud di via Cusago in Comune di Milano, più precisamente nel territorio del Quartiere Muggiano, pertinenziali alle cascine Assiano, Moiranino, Moirano, fino al confine col Comune di Cusago frazione Monzoro cascina Malandra, nonché quelle pertinenziali alla Cascina Assiano (Aler), in estensione a sud del Quartiere di Muggiano le aree tangenti alla tangenziale fino al confine con il Comune di Cesano Boscone (Cascina Dornetti), nonché in direzione Ovest, comprendendo le cascine Guascona - Guasconcina, le aree fino al confine con il Comune di a cura della Redazione ilrile@muggiano.it uinta edizione del “Falò di Q Sant’Antonio”, lo scorso 17 gennaio al Molino del Paradiso, promosso dalla nostra associazione. Sembra incredibile che nella Milano del 2009 si mantengano ancora certe tradizioni, ma anche quest’anno abbiamo raggiunto l’obiettivo e la tradizione è stata rispettata, in un clima veramente magico. Fuoco e neve, per la prima volta, accostati. Il bianco, freddo, ed il rosso, caldo. ...c’è chi dice che i ‘santi’ non c’entrano... Grazie don Alberto! Trezzano sul Naviglio (Cascina Gaggia) e le aree fino al confine con il Comune di Cusago (Cascina Scariona)“. Questa descrizione — oltre a prestarsi a interpretazioni soggettive e facili manipolazioni poiché non individua univocamente le aree in oggetto, ad esempio non utilizza gli identificativi catastali, cioè fogli e mappali del N.C.T.U., e sappiamo quanto in urbanistica questo sia importante, fondamentale, perché i mutamenti o le conferme delle destinazioni funzionali e delle densità edilizie previste comportano notevoli variazioni nel valore delle aree secondo le potenzialità edificatorie — sembra voler salvaguardare dall’espansione edilizia una consistente parte del territorio e della città, riconfermandone l’attuale destinazione di Piano Regolatore Generale a verde agricolo (VA) anche nel nuovo Piano di Governo del Territorio ad “aree strategiche all’agricoltura o attività assimilabili“. In realtà, guardando le fotografie aeree, ci si accorge che viene esclusa una parte di territorio, ora parte integrante del Parco Agricolo Sud Milano, approssimativamente a nord dell’abitato di Muggiano, ipotizzata per lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica ed una striscia affiancata alla tangenziale ovest. Quindi la proposta è molto riduttiva, rispetto alla situazione attuale, in cui tutte le aree agricole circostanti l’abitato di Muggiano fino ai confini comunali hanno un vincolo ambientale a verde agricolo. Tutt’altro che una salvaguardia, ma un modo indiretto, in sordina, per rendere possibile l’attribuzione, grazie all’indice minimo di densità edilizia territoriale che verrà assegnato dal Piano Governo del Territorio a tutte le aree del Comune eccetto quelle agricole, di potenzialità edificatorie, dirette o indirette, quindi trasferibili su altre aree e su terreni esterni al perimetro tracciato. Questo è il contenuto della proposta di delibera licenziata dalle Commissioni competenti in data 10 ottobre 2008. Non contenta, la maggioranza ha pensato d’emendare il testo introducendo la possibilità di prevedere anche uno “strumento di completamento degli insediamenti residenziali, attraverso l’implementazione di residenze sociali e destinazioni d’uso ad esse compatibili“. Come si legge nel testo definitivo della delibera, l’emendamento è stato approvato, pertanto, a parte la piccola area della cascina Molinetto, anche sulle aree originariamente individuate come “strategiche all’agricoltura“, ove si potranno, sempre secondo la proposta del C.d.Z. 7, prevedere insediamenti residenziali. Lascio a chi legge le valutazioni del caso sulle reali finalità della delibera, contrastanti con il suo oggetto stesso. Ma non è finita... su mia segnalazione ci si è accorti che l’emendamento per l’individuazione di uno “strumento di completamento degli insediamenti residenziali attraverso l’implementazione di Una serata magica Milano, città della moda, del design, Milano delle fabbriche, con le periferie e l’hinterland, i suoi problemi per un momento dimenticati, ma che si ricorda di essere anche terra di contado e di campi, appena fuori dell’abitato. Milano è proprio una città dai mille volti. ...un gruppo che non molla tanto facilmente... Un successo di pubblico, anche grazie alla posizione particolare ed alla complicità del tempo, freddo ma compiacente, ha accompagnato la serata. Un successo grandioso al pari della nostra soddisfazione, che ha ripagato di gran lunga gli sforzi per organizzare l’iniziativa. Abbiamo lavorato duramente, ma ne è valsa la pena. Quest’anno abbiamo introdotto la benedizione degli animali, grazie soprattutto al contri- buto di don Alberto Lesmo, che ha accolto di buon cuore la nostra proposta. Un bellissimo vessillo ...qualche giorno dopo... con la rappresentazione di Sant’Antonio ha, infatti, accolto i partecipanti. Pensate… era un piccolo quadro di quelli che una volta si appendevano nelle stalle, a protezione degli animali, ed Amadio Facchini con ingegno e perizia è riuscito a trasformarlo in un simulacro per la benedizione. Ed è così che decine di persone hanno colto l’occasione per far benedire i propri animali. Infatti, alla ricorrenza di Sant’Antonio abate, protettore degli animali, si tramanda un’antichissima tradizione celtica durante la quale le campagne del contado milanese erano illuminate da una moltitudine L’area delimitata dai cerchi bianchi. residenze sociali e destinazioni d’uso ad esse compatibili“ non riguardava la parte di Muggiano esterna alle aree agricole individuate all’interno del perimetro delle aree agricole, ma le stesse aree agricole, all’interno del perimetro, al di là delle loro stesse intenzioni. Un pastrocchio... Pertanto la delibera in oggetto, approvata il 1° dicembre scorso, è stata rettificata per un errore nell’emendamento. A parer mio doveva essere completamente annullata poiché ha compiuto il suo corso su delle basi non corrette. di falò. Le alte fiamme avevano un valore propiziatorio per il nuovo raccolto. Simbolicamente si bruciavano le sofferenze e i dolori dell’anno precedente ed il fuoco era un elementopurificatore. Dalle sue ceneri il ciclo della natura tornava alla nuova vita. Il santo monaco – raffigurato spesso accanto ad un maiale e circondato da altri animali domestici – reo di essersi recato all’inferno per carpire, a favore degli uomini, il fuoco, è stato oggetto di una forte devozione popolare, le cui radici si perdono nella notte dei tempi. L’uomo sin dall’antichità ha sacralizzato il fuoco, nella sua duplice veste di forza purificatrice (benefica) e distruttrice al tempo stesso. Incapace di sradicare suggestioni e simbologie tradizionali, la cristianità ha poi attribuito a Sant’Antonio facoltà e prerogative di precedenti figure pagane. Ma il problema di fondo della delibera originaria non cambia: sembra che si voglia salvaguardare dall’espansione edilizia una consistente parte della zona e della città (Muggiano-Assiano) riconfermandone l’attuale destinazione di Piano Regolatore Generale a verde agricolo (VA), ma è un artificio in quanto una vasta area è esclusa. Le reali finalità della delibera paiono contrastanti con il suo oggetto. Astuta mossa politica e ingegnosa macchinazione per destinare altre aree all’edificazione? Vigilate gente... vigilate. All’inizio dei lavori sembrava tutto facile... Il viaggio del Santo nel mondo degli inferi tramandatoci dalla tradizione, è – alla luce di quanto detto – inquadrabile nei riti d’iniziazione che si facevano all’inizio del ciclo riproduttivo, e simboleggia la nascita della vita. Sant’Antonio è stato il custode del focolare, il baluardo contro gli incendi, il protettore degli animali, a cui, come per il fuoco, è legata la vita degli uomini. Una tradizione antichissima, quindi, uso e costume del territorio, che vorremmo sempre mantenere viva anche nella nostra periferia. Cioccolata calda, vin brulé, un buon piatto di risotto e… tanta voglia di stare insieme per riscoprire gioiosamente una delle più suggestive feste del mondo contadino sono poi stati gli ingredienti per una bella festa. Un ringraziamento particolarissimo alla Protezione Civile di Cesano Boscone, alla Croce Verde Baggio, all’Azienda Agricola Dornetti e a tutte le persone che hanno contribuito all’iniziativa, in particolare al gruppo dei Tirà in Pee ed alla Ciclistica Muggiano che hanno contribuito alla serata ed alla costruzione della catasta.
Febbraio 2009 (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) sce la propria spinta a costruire case egli, assieme ad un gruppo di ex dipendenti dell’Istituto, organizza una cooperativa che riesce a costruirne altre. Una, la prima delle otto di cui parlavamo all’inizio, è proprio qui a Muggiano. “Da qualche tempo purtroppo – prosegue il geometra Zandali – la nuova gestione dello IACPM, ora chiamato ALER, anziché costruire o ristrutturare nuovi alloggi, pensa solo a svendere questo consistente patrimonio immobiliare pubblico, costruito in passato. Dovevano effettuare interventi d’indispensabile manutenzione che, però, si sono sempre visti solo in scarsa ed inefficace misura. Inoltre queste loro massicce vendite avrebbero dovuto poter finanziare la costruzione di numerose nuove case. Fatto mai accaduto. In compenso i soldi non ci sono più e non si sa dove siano stati messi! Fra le altre cose, avendo praticato per un certo periodo anche la funzione di sindacalista, ho tentato in tutti i modi di salvare l’istituzione delle portinerie, che era una funzione molto importante. Era un punto di riferimento, un momento di controllo e custodia sia del patrimonio edilizio che dell’integrità dei rapporti con e fra gli inquilini residenti. La mia voce, e poche altre, non sono mai state ascoltate. D’altronde basta pensare che mentre i nostri vecchi si sono rimboccati le maniche per costruire case per i più bisognosi, la gente di oggi pensa solo al profitto ed a ricoprire un posto di potere. Il controllo della struttura e del consiglio di amministrazione sono ambiti al solo fine di poter gestire il consistente bilancio finanziario e patrimoniale, per interessi non più coerenti con le originarie finalità statutarie, soddisfacenti invece le fameliche pretese del cosiddetto ‘personale mondo politico sindacale’. Così avete subito il quadro della situazione disastrosa attuale. Una grossa spinta ad andarmene, dopo cinquant’anni di lavoro, sono stati i contrasti e le diversità di vedute con quest’amministrazione che non è in grado di mettere a disposizione e gestire alloggi per gli aventi diritto né tanto meno per i propri dipendenti. E’ da lì che è nata l’idea delle cooperative, che sicuramente mi stanno gratificando maggiormente”. (SEGUE DALLA PAGINA 4) Aya Jayne viene al mondo prematura, senza la mamma, stretta tra le braccia dei medici che, nel tentativo di salvarla, hanno somministrato alla mamma già morta massicce dosi di steroidi per accelerarne lo sviluppo dei polmoni. Il dialogo scorre via come un fiume in piena. Zandali ci porta a conoscenza di abitudini e di “modus operandi” che non hanno più riscontro, se non in pochissime realtà. Ci parla di dignità e di responsabilità del lavoro nobile e antico del costruire, di interventi spontanei e gratuiti, da parte delle imprese appaltatrici, laddove una costruzione non è stata eseguita ad opera d’arte. Ci confida le fatiche che la sua stessa cooperativa deve affrontare per mantenere quel grado d’onorabilità che finora l’ha contraddistinta. Inevtabilmente entriamo nel discorso relativo ad una valutazione del mercato attuale del mattone e di come il CERS affronta questo difficile momento. “Certo… esiste la crisi, una crisi che è conseguente alla crisi del lavoro, delle incertezze che il mondo del lavoro lascia, soprattutto nei giovani…” ci confida senza nascondere una reale preoccupazione “…noi, come cooperativa, non avendo finalità di lucro dobbiamo lavorare con i finanziamenti bancari. Per questa ragione abbiamo pensato di assegnare alloggi anche in affitto. Soprattutto per le giovani coppie che sono i soggetti più a rischio nell’attuale situazione economica e del lavoro. Tenendo ben presente il loro desiderio, che è anche un loro diritto, di poter vivere una vita indipendente e di costruire una famiglia, abbiamo pensato di realizzare alloggi di estensione contenuta: un salottino con scaldavivande, una camera e servizi… pochi metri quadri da assegnare in affitto, ma con promessa di futuro acquisto. Questa idea mette in condizioni le giovani coppie di acquistare la loro casa nel momento più idoneo, quando la loro situazione economica sarà più stabile…”. Quasi senza volerlo entriamo anche nel contesto del risparmio energetico e delle soluzioni innovative adottate nella costruzione delle ultime case. Comprese quelle che il CERS sta terminando anche a Muggiano. “Nella costruzione delle nuove case - tiene a precisare il geometra Zandali - si sono cercate soluzioni innovative atte ad un maggior risparmio energetico. Materiali di costruzione di nuova tecnologia, Il “Bracknell Ice Skating Club”, per cui lavorava Jayne Solyman, ha dato così la notizia: “Con grande rammarico e immensa tristezza dobbiamo informare che l’allenatrice Jayne Solyman è morta mercoledì pomeriggio a causa di un’emorragia cerebrale. La bambina è molto piccola, ma sta bene; preghiamo per lei”. Jayne Solyman Muggiano & dintorni come ad esempio i mattoni costruiti in modo da essere fonoassorbenti e che garantiscano una maggior impermeabilità termica. Ce li fornisce una ditta tedesca perché le poche fornaci rimaste qui da noi hanno fatto scelte diverse e più scadenti, sempre per quel maledetto discorso speculativo che facevamo prima per l’ALER. Per gli impianti termici poi, di riscaldamento e raffredda- Il geometra Giuglio Zandali. mento, abbiamo installato pompe di calore che sfruttano la costante temperatura dell’acqua di falda prelevata a circa trenta metri di profondità. Poi ogni unità abitativa ha il suo scambiatore di calore che permette di regolare, in proprio, la temperatura più adeguata alle esigenze di chi abita. Con un risparmio, in termini economici, non indifferente: circa il 50%. Il costo è di molto inferiore all’uso di caldaiette individuali, tenendo anche in dovuto conto la sicurezza garantita da questo tipo di impianto. Inoltre, a completa garanzia, l’impresa che ha installato l’impianto ha anche l’obbligo contrattuale del regolare funzionamento e della manutenzione. Certo che se fosse generalizzata, questa soluzione, i costi della casa si ridurrebbero. Al giorno d’oggi, siamo ancora troppo pochi, se non gli unici, ad aver adottato questa scoperta che è proprio dell’acqua calda”. Proprio in questo contesto scopriamo una realtà tanto curiosa quanto assurda. Il CERS aveva fatto richiesta alla Metropolitana Milanese (Area Acque Reflue) di poter scaricare le acque di falda, usate per l’impianto geo-termico, non sapeva di avere un tumore che le aveva colpito i vasi sanguigni. Un tumore che, nella maggior parte dei casi, si evolve in un’emorragia cerebrale, la quale, a sua volta, si può risolvere in una morte più o meno istantanea oppure evolvere in un’infermità allo stato vegetativo. Ecco: che cosa avrebbe fatto Sottoscrizione a premi abbinata al “Falò di Sant’Antonio 2009” I numeri estratti la sera del 17 gennaio: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Coppia di biciclette uomo + donna (“Il Rile”) Cena per due persone (Ristorante “Il Mercante”) Coppia di guanciali (Tappezzeria Fiocchi) Buono spesa Esselunga (Ciclistica Muggiano) Cena per due persone (Trattoria Cantagrilla) Quadro ad olio (Associazione “Il Quadrato”) Quadro a tecnica mista (Accademia Italiana Terzo Millennio) Cestino del mugnaio (Molino F.lli Bianchi) Taglio uomo o piega donna (Millennium Fashion) Buono d’acquisto (Azienda Agricola Verga) Buono d’acquisto (Market della Casa) Buono per manicure + french (Istituto Rose’s) Centrotavola (Ciclistica Muggiano) Antipastiera (Ciclistica Muggiano) Buono d’acquisto (Panificio Terzoni) Tessera per 10 caffé (Bar K2) 416 2996 676 2328 2627 434 227 2611 2676 105 1531 2571 1472 1958 372 1161 I premi non ritirati nel corso della serata resteranno a disposizione dei vincitori fino (e non oltre) il 28 febbraio 2009. Per il ritiro telefonare al 338.4649414 dalle ore 20 alle ore 21. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. n. nel vicino fontanile Canabagno. La risposta è stata: “Le indagini hanno evidenziato che il corso d’acqua in questione è interrato per circa un centinaio di metri a valle del sottopasso della Tangenziale Ovest. Ne consegue che lo scarico prospettato si configurerebbe, di fatto, equivalente ad una reimmissione in suolo con l’impossibilità per le acque di defluire, a valle del punto soprammenzionato, potrebbe dar luogo a locali esondazioni verso le proprietà confinanti in occasione di piogge intense. Per tali motivazioni la domanda non può essere accolta”. Giustamente Zandali ci fa notare che “…mentre un Ufficio del Comune di Milano mi ha imposto di stare a 10 metri dal fontanile con la costruzione, nel rispetto dello stesso, dall’ufficio di fianco mi comunica che il Canabagno non è più funzionante… Ma com’è possibile che una Istituzione, con la necessità di risparmio energetico che abbiamo, debba aggirarsi fra queste assurdità!”. Bene! Cioè… Passiamo oltre e parliamo di un altro argomento: la “barriera antirumore”. Ci accorgiamo subito che anche qui le cose non cambiano. Zandali ricorda quando, qualche anno fa, al Centro Sociale del Quartiere Olmi si incontrarono alcune personalità politiche e tecniche per discutere della realizzazione di una barriera sul lato della Tangenziale Ovest che fronteggia il Quartiere Olmi e lui – in rappresentanza della cooperativa che allora stava già costruendo a Muggiano in via Lucera – chiese se “…la realizzazione di tale barriera solo sul lato nord della tangenziale, cioè verso il Quartiere degli Olmi, non potesse causare un maggior riflesso di rumore verso Muggiano…”. Esclamazioni quasi scandalizzate furono l’immediata risposta, alle quali si aggiunsero gli impegni, politici e tecnici, per la costruzione di tale opera anche sul lato sud di quella strada. “Bèh! - commenta amaramente il geometra - io e tutti i muggianesi stiamo ancora aspettando. E mi pare che di anni, ormai, ne sono passati parecchi…”. Addirittura riceviamo copia di una richiesta, datata della sua vita questa mamma se avesse saputo? E’ possibile (qualcuno direbbe “presumibile”…) che Aya non ci sarebbe mai stata. Nello sterminato universo delle opinioni, per qualcuno (per molti, forse…) sarebbe stato anche più “giusto” così, più “confacente a quanto stabilito da Madre Natura”. In mezzo a tante notizie – tutte più o meno sconfortanti – mi sembra di respirare un’aria diversa, contemplando questi moderni “Cirenei”. Sì, ho detto “Cirenei”. Carlo Manzo, le Suore di Eluana, BAR - TAVOLA FREDDA Cappuccio + brioche € 2,00 Panino + bibita € 5,00 Cafè K2 premia la tua pausa Via Antonio Mosca, 180 - Tel. 348.0526101 Lunedì ore 7.00-14.00 Martedì/domenica ore 7.00-20.00 NUOVA GESTIONE con CAFÈ K2 tabacchi RICEVITORIA ENALOTTO 9 dicembre 2001, fatta al Vice Sindaco De Corato ed agli assessori competenti di “…farsi carico per la stipulazione, con la Società Serravalle, di una nuova convenzione per integrare il progetto anche per il versante del lato ovest della Tangenziale”. Inutile ricordare che è rimasta lettera morta, ma non solo. Il CERS era disposto a farsi carico dell’indagine fonometrica, a testimonianza dell’aumentato inquinamento per i cittadini di Muggiano, ma l’idea non deve essere piaciuta più di tanto. Cosa si aspetta dall’Expo 2015? Non era meglio che vincesse Smirne, l’altra città in competizione con Milano? “No! Sicuramente è meglio così. Personalmente posso dire di aspettarmi molto da quest’evento… Anche se, con questa crisi, sarà tutto più difficile. Io sono cresciuto con la Fiera Campionaria e vi assicuro che era un momento d’intenso lavoro e le attività ne traevano grandi vantaggi. Rimangono parecchi dubbi perché le cose sono molto cambiate però dobbiamo tener presente che è sempre una promozione del lavoro. I vecchi sistemi d’aggregazione e di promozione sono ancora appaganti. Anche se Internet è molto utile, io preferisco la vecchia maniera…”. Per concludere, quindi, lei è abbastanza ottimista nonostante tutto? “Certamente - è la pronta risposta - io ottimista lo sono per natura. C’è bisogno, però, di una completa inversione di tendenza perché la non-cultura di questi ultimi anni ci ha portato, purtroppo, a questi livelli speculativi. Risalire la china non sarà facile anche perché gli ultimi governi che si sono succeduti non hanno fatto nulla per cambiare le cose, anzi. Al di là d’ogni loro colore politico. Anche se oramai ho una certa età vorrei poter dare ancora una mano, sempre se le cose saranno più semplici. Rifiutandomi, come sempre, di ungere certe ruote. Altrimenti…”. La cordialità di quest’uomo arriva, vista l’ora tarda, ad invitarci a pranzo ma, per nostra sfortuna, per altri impegni presi dobbiamo rifiutare. Riusciamo però a strappargli la promessa per il seguito tra qualche tempo di questa bella e “costruttiva” (perdonate il gioco di parole) chiacchierata. Jayne Solyman e i suoi medici. Perché quando ci si para davanti la Croce, in particolare quella che nessuno vuole portare – quella, per intenderci, che si prende il primo Cireneo (= Nordafricano) che capita sotto mano e gliela si fa portare, a forza - ci vuole qualcuno che se la carichi sulle spalle e la porti per un po’, tra due ali di folla che ti rovesciano addosso tutto quello che passa loro per la testa, e circondato da soldati, il cui unico compito e scopo è quello di “…eseguire il verdetto del giudice”. LOTTO RICARICHE TELEFONINI Dal lunedì al sabato ore 7.00-20.00
Page 1 and 2: Anno IX - Numero 2 Aut. Tribunale M
Page 3 and 4: Febbraio 2009 ncontro Mara Riva nel
Page 5 and 6: Febbraio 2009 no studio della Colum
Page 7: Febbraio 2009 di Marco Rossetti mar
Page 11 and 12: Febbraio 2009 uindici anni or sono,
Page 13 and 14: Febbraio 2009 La scuola - pubblica
Page 15 and 16: Febbraio 2009 di Walter Troielli gs

Leggi l'intero numero in formato PDF - Muggiano

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?