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Giochi: industria del giocattolo sotto pressione - Credit Suisse ...

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CREDIT SUISSE<br />

Bulletin_3.05<br />

14<br />

Intervista: Daniel Huber<br />

«Il gioco è uno strumento di equilibrio»<br />

Dalla prima infanzia sino in età avanzata, nella nostra vita il gioco è sempre presente.<br />

Quali ne sono le ragioni ? I videogiochi vanno sconsigliati ? Esiste un « gene <strong>del</strong>le bambole » ?<br />

Rolf Oerter, professore di psicologia tedesco, rivela interessanti retroscena.<br />

Bulletin: Signor Oerter, lei ha un gioco preferito ?<br />

Rolf Oerter: Il mio gioco preferito è suonare il pianoforte. Questa mia<br />

affermazione può sembrare sorprendente, ma la musica ha in effetti<br />

molto in comune con l’attività ludica. È un campo artistico anche esplicitamente<br />

denominato gioco (NdT: in tedesco la parola gioco ha la<br />

stessa radice <strong>del</strong> verbo suonare). Lo stesso vale per molte discipline<br />

sportive.<br />

Qual è la definizione che lei come psicologo dà <strong>del</strong> gioco ?<br />

Il gioco si presenta in una molteplicità di forme, che in genere però si<br />

possono ricondurre a tre caratteristiche principali comuni. In primo<br />

luogo il gioco è fine a se stesso: l’interesse suscitato dall’attività <strong>del</strong><br />

gioco si autoalimenta. La seconda caratteristica è la trasformazione<br />

<strong>del</strong>la realtà. Chi gioca entra in altri mondi. Per un bambino una sedia è<br />

un razzo, un tavolo è una casa. La metamorfosi <strong>del</strong>la realtà che il gioco<br />

provoca può portare ad abbandonarsi a nuove esperienze in un nuovo<br />

mondo, e anche ad accumulare tensioni enormi. Infine, la terza caratteristica<br />

è la continua reiterazione, spesso accompagnata dalla ritualizzazione<br />

<strong>del</strong>le azioni, come ad esempio gesti eloquenti o un tono alto<br />

di voce.<br />

Perché i bambini giocano ?<br />

Il motivo principale per cui i bambini giocano non è il divertimento. I<br />

bambini giocano per rielaborare le situazioni che non riescono a risolvere<br />

nel quotidiano. Il gioco è per loro un importante strumento di<br />

confronto con la vita, uno strumento ausiliario di cui hanno bisogno, in<br />

quanto non riescono a raggiungere tutto quello che vogliono unicamente<br />

con le loro forze. Se nella realtà non possono guidare la macchina,<br />

allora lo faranno nel gioco. Non potendo essere adulti, fanno gli<br />

adulti gicando, preferibilmente gli adulti forti (Superman).<br />

Prima o poi il gioco diventa realtà, ma gli adulti non smettono di<br />

giocare. Perché ?<br />

A questa domanda si possono dare due risposte, in parte contraddittorie.<br />

Secondo il primo approccio, gli adulti che giocano hanno qualcosa<br />

che non va: devono compensare con il gioco quello che non riescono<br />

ad ottenere nella vita reale. Chi nella vita reale è tutt’altro che un<br />

vincitore, giocando a carte può rifarsi e vincere su un gruppo di persone.<br />

Giocare con gli altri può anche dare la sensazione di essere socialmente<br />

integrati, sebbene ciò non sia vero nella realtà. D’altra parte<br />

esiste un’altra interpretazione <strong>del</strong> gioco tra gli adulti, e cioè come attività<br />

riequilibratrice, sia nel senso di attività rilassante, sia nel senso di<br />

regressione ad uno stadio infantile necessaria a volte per restare pienamente<br />

adulti. Inoltre bisogna considerare ovviamente anche gli<br />

aspetti sociologici <strong>del</strong> gioco, che riproduce le strutture dominanti <strong>del</strong>la<br />

società.<br />

Può farci un esempio ?<br />

Alcuni studi hanno dimostrato che i giochi sportivi e di lotta rivestono un<br />

ruolo importante soprattutto nelle società competitive. Secondo una<br />

teoria oltremodo plausibile, le competizioni sportive internazionali rappresentano<br />

una specie di surrogato <strong>del</strong>la guerra, che offre anche alle<br />

piccole nazioni l’opportunità di vincere e di sovvertire i rapporti di forza<br />

politici e militari. Invece, nelle società in cui il destino ricopre un ruolo<br />

importante come forza superiore, sono le lotterie ad essere particolarmente<br />

diffuse.<br />

Nelle società <strong>del</strong> benessere, a Natale <strong>sotto</strong> gli alberi<br />

si accatastano i tradizionali regali. Troppi giocattoli possono<br />

far male ?<br />

I bambini equilibrati sanno difendersi da queste inondazioni di regali, e<br />

si dedicano in maniera mirata solo ad alcuni di essi. Altri bambini invece<br />

ne vengono sopraffatti. In generale comunque i nostri bambini giocano<br />

sempre più in solitudine, e per i giocattoli ricevono dai genitori somme<br />

di denaro sempre più grandi. Però dietro la generosità dei genitori si<br />

cela sempre il pensiero: ora vai a giocare e lasciami in pace.<br />

Gli uomini giocano diversamente dalle donne?<br />

Piuttosto ci si dovrebbe chiedere se i bambini giocano in modo diverso<br />

dalle bambine. E in effetti statisticamente le bambine giocano più<br />

spesso con le bambole e i bambini più spesso con le automobiline. E<br />

questo accade anche in assenza di giocattoli specifici per maschi o<br />

femmine. Le bambine cominciano a giocare con entusiasmo con le<br />

carrozzine anche quando non ne hanno mai vista una prima. Ci sono

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