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CREDIT SUISSE<br />
Bulletin_3.05<br />
32<br />
Musica classica<br />
World Orchestra for Peace<br />
Una tournée all’insegna <strong>del</strong>la pace<br />
La World Orchestra for Peace, voluta e fondata da Sir Georg Solti, festeggia<br />
quest’anno i dieci anni di esistenza. Sotto la guida <strong>del</strong> celebrato direttore<br />
d’orchestra russo Valery Gergiev si esibirà in quattro paesi nell’ambito <strong>del</strong><br />
<strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Tour 2005.<br />
Grande e meritato applauso per i musicisti<br />
<strong>del</strong>la World Orchestra for Peace.<br />
Testo: Ruth Hafen<br />
Per veder avverare i propri sogni talvolta occorre<br />
pazientare a lungo. È ben vero che tre<br />
anni non sono poi molti, ma Sir Georg Solti<br />
aveva pur sempre 83 anni quando poté realizzare<br />
il suo progetto di creare un’orchestra globale<br />
che suonasse per la pace. Un progetto<br />
che cominciò a prendere forma nella mente<br />
<strong>del</strong> direttore d’orchestra in occasione <strong>del</strong>la festa<br />
per il suo 80° compleanno a Buckingham<br />
Palace (in presenza <strong>del</strong> Principe Carlo e <strong>del</strong>la<br />
Principessa Diana), quando 13 musicisti di 13<br />
paesi suonarono in suo onore l’Idillio di Sigfrido<br />
di Richard Wagner. Solti, la cui esistenza<br />
era stata contrassegnata da guerre, rivoluzioni<br />
e regimi totalitari e che per tutta la vita ebbe<br />
la grande necessità di unità e fratellanza, fu<br />
affascinato dal fatto che suonare assieme potesse<br />
riunire persone provenienti da culture<br />
completamente diverse. Così, quel giorno, il<br />
pensiero di creare un’orchestra composta da<br />
elementi di nazioni diverse che simboleggiasse<br />
la pace e l’armonia, e che le esportasse<br />
con i suoi concerti nel mondo intero, cominciò<br />
a farsi largo nello spirito <strong>del</strong>l’insigne direttore<br />
d’orchestra che, sono le sue parole, voleva<br />
« utilizzare l’incomparabile forza <strong>del</strong>la musica<br />
quale ambasciatrice di pace ». Tre anni più tardi<br />
– nel 1995 il mondo festeggiava i 50 anni di<br />
vita <strong>del</strong>le Nazioni Unite – 81 prestigiosi musicisti<br />
provenienti da 24 nazioni diedero il loro<br />
primo concerto <strong>sotto</strong> la direzione di Solti: la<br />
World Orchestra for Peace era nata. Solti la<br />
poté tuttavia dirigere una sola volta; si spense<br />
infatti nel settembre <strong>del</strong> 1997, sei mesi prima<br />
<strong>del</strong> secondo concerto che avrebbe avuto luogo<br />
a Baden-Baden in occasione <strong>del</strong>l’inaugurazione<br />
<strong>del</strong> locale Festspielhaus.<br />
Passaggio <strong>del</strong> testimone<br />
In un primo tempo la scomparsa di Solti parve<br />
minacciare lo svolgimento di questo secondo<br />
concerto. Ma poco prima di morire egli aveva<br />
conosciuto il noto direttore d’orchestra russo<br />
Valery Gergiev: una circostanza fortunata sia<br />
sul piano umano sia su quello musicale, in<br />
quanto fra i due s’instaurò immediatamente<br />
un rapporto di perfetta intesa che portò Valery<br />
Gergiev a essere il naturale successore di<br />
Solti alla guida <strong>del</strong>la World Orchestra for<br />
Peace. Nel frattempo l’orchestra si è già esibita<br />
più volte <strong>sotto</strong> la sua direzione: nel 1998 a<br />
Baden-Baden, nel 2000 a Londra e nel 2003<br />
a San Pietroburgo e Mosca. Il concerto tedesco<br />
è tuttora ben impresso nella memoria di<br />
Gergiev: « Al nostro primo concerto, tenutosi<br />
nel 1998 a Baden-Baden, successe qualcosa<br />
di straordinario: dopo soli venti secondi si creò<br />
una sintonia tale da rendere superflua qualsiasi<br />
parola o spiegazione. La forza <strong>del</strong>la musica<br />
superò tutto il resto ». Gergiev, pur essendo<br />
abituato a lavorare con orchestre di primissimo<br />
piano, è ogni volta affascinato dalla<br />
professionalità dimostrata dai singoli membri<br />
<strong>del</strong>la World Orchestra for Peace. A sostenere<br />
il progetto contribuiscono anche l’entusiasmo<br />
e la generosità dei musicisti, che suonano<br />
senza percepire alcun compenso. Un fatto<br />
tutt’altro che scontato se si tiene conto che<br />
quest’anno terranno ben quattro concerti nell’arco<br />
di una settimana, distribuiti su dieci fusi<br />
orari. Ma quando Gergiev chiama arrivano<br />
tutti. Come Julia Becker, musicista tedesca<br />
(primo violino <strong>del</strong>l’Orchestra <strong>del</strong>la Tonhalle di<br />
Zurigo) al suo quarto appuntamento con la<br />
World Orchestra for Peace. « È una sensazione<br />
straordinaria ! Con un’orchestra di questo calibro<br />
non avevo mai suonato in precedenza.<br />
Foto: Barry Boxall, John Wang/Getty Images, ecopix.de, csey.de, Brian A. Vikander/CORBIS