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Il caso Caponi<br />
Il backstage esclusivo di “Mistero”<br />
di Marco Corradi<br />
Anche la trasmissione “Mistero” di Italia1<br />
ad Arquata del Tronto per <strong>il</strong> “Caso Caponi”.<br />
Nella nuova edizione della serie “Mistero”<br />
condotta da Raz Degan e andata<br />
in onda giovedì 20 gennaio, dalle vecchie<br />
fonderie napoleoniche di M<strong>il</strong>ano, si riaccendono<br />
i riflettori sul caso F<strong>il</strong>iberto Caponi<br />
e i suoi inquietanti scatti fotografici<br />
della creatura aliena. L’intervista a F<strong>il</strong>iberto<br />
Caponi e altri testimoni coinvolti nella<br />
vicenda è stata realizzata dal celebre autore<br />
di romanzi noir Andrea Pinketts.<br />
Caponi nel corso della trasmissione TV<br />
ha mostrato a Pinketts alcune delle foto<br />
realizzate alla strana creatura. Gli inviati<br />
di <strong>Piceno33</strong> sul posto hanno realizzato<br />
in esclusiva <strong>il</strong> reportage fotografico del<br />
Backstage.<br />
IL FATTO: Nel maggio 1993 F<strong>il</strong>iberto<br />
Caponi riesce a fotografare<br />
un essere nei pressi della<br />
sua abitazione di Pretare<br />
di Arquata. Le sue foto suscitano<br />
sconcerto e<br />
clamore tanto da interessare la stampa<br />
locale e nazionale prima, ed internazionale<br />
poi. L’evento è sensazionale, Caponi<br />
ha documentato quello che nel gergo<br />
tecnico viene definito “Incontro Ravvicinato<br />
del Terzo Tipo”. All’epoca dell’avvistamento<br />
F<strong>il</strong>iberto divenne noto al grande<br />
pubblico televisivo perché intervistato<br />
nei più prestigiosi salotti televisivi dell’epoca,<br />
da Magalli a Costanzo. Mentre al<br />
suo “incontro” e alle sue foto si interessano<br />
studiosi ed esperti di tutto <strong>il</strong> mondo,<br />
Il Caponi finisce coinvolto in un’inchiesta<br />
giudiziaria: viene accusato di aver inventato<br />
tutto ed aver realizzato ritenuto un<br />
fantoccio in creta messo in posa per gli<br />
scatti. L’incontro ravvicinato del terzo tipo<br />
assume i toni del giallo giudiziario e<br />
diventa noto come “Il caso Caponi”. In tribunale<br />
finisce con un nulla di fatto: <strong>il</strong> giudice<br />
assolve <strong>il</strong> Caponi, <strong>il</strong> fatto non sussiste.<br />
Sussistono ancora interrogativi, ed è ancora<br />
acceso <strong>il</strong> dibattito su cosa fosse<br />
quell’essere ritratto in alcuni scatti con<br />
una polaroid che nel maggio del 1993 fece<br />
tanto discutere e che di certo cambiò<br />
la vita al giovane F<strong>il</strong>iberto Caponi.
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