Quando lavorare non nobilita - Santuario della Guardia
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scrivere e rispondere<br />
A parte<br />
la mia ignoranza<br />
personale...<br />
Mi sono trovato a discutere con<br />
un musulmano di vari argomenti<br />
sulle nostre rispettive religioni.<br />
Nel corso <strong>della</strong> conversazione mi<br />
è uscita la frase: “Del resto cristiani<br />
e musulmani sono tutti e due<br />
monoteisti” ma mi sono sentito<br />
correggere con decisione: secondo<br />
il mio amico musulmano sarebbero<br />
solo loro veri monoteisti, mentre<br />
noi cristiani divideremmo Dio<br />
in tre. Ora: so che la questione è<br />
stata definita molti secoli fa dalla<br />
Chiesa antica, ma con il fatto che<br />
<strong>non</strong> sono spiegazioni semplici da<br />
dare <strong>non</strong> ho saputo controbattere<br />
a ragione. A parte la mia ignoranza<br />
personale, <strong>non</strong> sarà che è davvero<br />
un pò difficile la questione<br />
del Dio trino ed unico?<br />
Pierangelo F. - Savona<br />
Una bella pretesa, la sua e la mia, di<br />
rispondere compiutamente in poche<br />
righe a una domanda simile... Una<br />
prima risposta: solo di linguaggio,<br />
forse dovremmo ritrovare il linguaggio<br />
di Gesù per parlare del “Padre”,<br />
di Lui che col Padre “siamo una cosa<br />
sola” e “dello Spirito del Padre mio”.<br />
Come vede, il riferimento di Gesù è<br />
sempre e solo a un Unico Referente,<br />
“il Padre”. Gesù <strong>non</strong> parla mai<br />
di “Santissima Trinità”, espressione<br />
giusta e corretta <strong>della</strong> “dottrina” cattolica,<br />
più idonea alla scuola di teologia,<br />
che ha il compito di rapportare il<br />
dato <strong>della</strong> Fede ai linguaggi espressivi<br />
<strong>della</strong> filosofia. Parlare del Padre, del<br />
Figlio e dello Spirito, <strong>non</strong> è escludere<br />
il concetto scolastico di “Trinità”.<br />
Una via più convincente – ma quanti<br />
cristiani medi ne sono coscienti e<br />
capaci? – sarebbe quella di aiutare<br />
qualunque interlocutore a partire dal<br />
6<br />
basso per arrivare al “Come <strong>non</strong> può<br />
<strong>non</strong> essere il nostro unico Dio”. Mi<br />
spiego: se è vero, come è vero, che noi<br />
veniamo da Lui e da lui siamo stati<br />
fatti a sua immagine e somiglianza,<br />
come potremmo spiegare diversamente<br />
la profonda e imprescindibile<br />
esigenza di ogni uomo di relazionarsi<br />
con amore verso altri suoi simili?<br />
Come spiegare l’esistenza dell’uomo e<br />
<strong>della</strong> donna (“simili e <strong>non</strong> uguali”) e<br />
la loro reciproca correlazione d’amore?<br />
Come spiegare la vera e propria<br />
“morte” interiore dell’egoista e la gioia<br />
di chi sa amare? Come mettere insieme<br />
tutta la complementarietà degli<br />
esseri verso l’unità di un’unica creazione<br />
rispettandone la complessità<br />
esistente in natura? Se, per assurdo,<br />
arrivasse un qualcuno nella Chiesa<br />
a dirci che le tre persone <strong>della</strong> Trinità<br />
si son o scoperte essere quattro (?!)...<br />
che cambierebbe nella nostra vita?<br />
Nulla? Vorrebbe dire che il “mistero<br />
principale <strong>della</strong> nostra Fede” sarebbe<br />
così insignificante? Insignificante il<br />
mistero o abissale la nostra ignoranza<br />
e colpevole la nostra ignavia? Certo,<br />
anche così ci si deve disporre al dialogo<br />
(<strong>non</strong> alla contrapposizione) coi<br />
nostri fratelli mussulmani. “Ragioni”<br />
e “fatti coerenti”, <strong>non</strong> nuovi fondamentalismi<br />
di chi <strong>non</strong> vuol pensare e<br />
capire.<br />
La <strong>Guardia</strong> è o<br />
<strong>non</strong> è un “centro<br />
di spiritualità”?<br />
Caro don, ho avuto altre occasioni<br />
di dirti quanto adesso voglio<br />
scriverti, sperando di essere pubblicato<br />
e con ciò di interessare il<br />
tuo pubblico. Penso che a Genova<br />
manchino centri di spiritualità.<br />
Non potrebbe diventarlo la <strong>Guardia</strong>?<br />
Non sarebbe un posto ideale,<br />
con la sua posizione ritirata e do-<br />
minante al contempo, la sua quiete<br />
e i suoi spazi?<br />
Italo V. - Genova<br />
La tua domanda/provocazione presupporrebbe<br />
qualche concetto sul<br />
“cosa si intenda” per “centro di spiritualità”.<br />
Io credo che la <strong>Guardia</strong> lo sia<br />
da oltre cinquecento anni un “centro<br />
di spiritualità”, <strong>non</strong> perché così è stato<br />
fatto da qualcuno qui in terra, ma per<br />
la scelta e mandato dall’Alto. Nella accezione<br />
evangelica il Padre vuole essere<br />
adorato “in spirito e verità”. Solo chi<br />
lo cerca così lo trova e solo chi si lascia<br />
cercare e trovare da Lui capisce se stesso<br />
e il senso più profondo <strong>della</strong> sua vita.<br />
“Né a Gerusalemme, né sul monte<br />
Garizim, né a San Pietro in Roma, né<br />
alla <strong>Guardia</strong>... adorerete il Padre”. È<br />
Lui che “cerca tali adoratori”. Chiarito<br />
questo, per <strong>non</strong> confondere un centro<br />
di spiritualità cristiano con un “centro<br />
di benessere e relax psicofisico”, e, visto<br />
che a certe condizioni ambientali<br />
(posto splendido, natura quasi magica,<br />
ambiente coefficiente all’incontro col<br />
divino) ci ha già pensato la Madonna<br />
con le sue scelte, c’è solo da chiederci<br />
come e quanto la nostra presenza è in<br />
sintonia con queste premesse. Quanto<br />
siamo e facciamo noi uomini (preti,<br />
religiose, volontari, personale) ostacola<br />
o è congeniale all’azione di Dio nelle<br />
coscienze dei pellegrini? Un bel problema!<br />
La <strong>Guardia</strong> <strong>non</strong> è un’azienda<br />
del sacro, un centro di turismo<br />
religioso, un’alternativa religiosa al<br />
magico invadente proposto dal mondo<br />
che, di fronte alle esigenze dello<br />
spirito spesso <strong>non</strong> ha altro da suggerire...<br />
Noi vogliamo che la <strong>Guardia</strong><br />
sia sempre più un umile grande centro<br />
di spiritualità, per TUTTI, per quanti<br />
appena emergono da un materialismo<br />
esasperante e vengono su magari a...<br />
“cercare miracoli” e per quanti, forse<br />
un po’ più esigenti, chiedessero uno<br />
“spazio mistico”, fatto di luoghi e<br />
di persone capaci di <strong>non</strong> ostacolare<br />
l’azione di Dio.