02.06.2013 Views

Il dossier (.pdf, 810 KB) - Alla pari

Il dossier (.pdf, 810 KB) - Alla pari

Il dossier (.pdf, 810 KB) - Alla pari

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

istituto lombardo di storia contemporanea<br />

L’Unione delle Donne Italiane (UDI)<br />

07.<br />

Le organizzazioni femminili<br />

tra guerra e dopoguerra<br />

Le condizioni politiche e sociali nell’ultima fase del<br />

conflitto imposero ai partiti, e soprattutto a quelli che<br />

si avviavano ad essere i principali partiti di massa, la<br />

necessità di creare nuovi organismi per promuovere<br />

nell’Italia liberata una più attiva partecipazione delle<br />

donne alla vita del Paese.<br />

All’interno del PCI sussistevano non poche perplessità<br />

sull’opportunità di creare dei gruppi-cellule femminili<br />

separati da quelle maschili, ma, dopo accese<br />

discussioni, anche per questioni di opportunità contingente,<br />

come ad esempio la gestione dell’ormai imminente<br />

e non più rinviabile concessione del suffragio<br />

femminile, si convenne che un’organizzazione a<br />

sé stante sarebbe stata la miglior soluzione per permettere<br />

alle donne di riflettere sulla propria situazione<br />

e per consentire loro di svolgere, con maggior facilità,<br />

un lavoro mirato.<br />

Nel settembre del 1944 nacque ufficialmente a Roma<br />

l’Unione delle Donne Italiane (UDI), che si proponeva<br />

di raccogliere donne che già avevano fatto parte dei<br />

Gruppi femminili di assistenza ai combattenti della liberazione,<br />

dei Gruppi di difesa della donna e dei<br />

Gruppi femminili antifascisti. L’UDI fu dunque la risposta<br />

del PCI all’esigenza di creare un’organizzazione<br />

femminile di massa. Gli obiettivi che si proponeva riguardavano,<br />

innanzi tutto, la partecipazione attiva alla<br />

vita sociale e politica del Paese, l’iscrizione delle donne<br />

ai sindacati, un’articolata opera di assistenza nell’ambito<br />

della ricostruzione, ma anche conferenze su<br />

problemi riguardanti le madri e i bambini e la promozione<br />

di corsi scolastici di base.<br />

| il lungo cammino verso il voto |<br />

Noi Donne<br />

| italia 1946: le donne al voto |<br />

Noi Donne è un giornale con una storia molto<br />

particolare, dal momento che nacque e rinacque<br />

più volte.<br />

La prima edizione uscì a Parigi nel 1937, organo<br />

dell’Unione Donne Italiane, un’associazione che<br />

raccoglieva le donne antifasciste emigrate in<br />

Francia. L’ap<strong>pari</strong>zione del giornale coincise con un<br />

momento politico molto difficile, che seguiva<br />

l’aggressione fascista all’Etiopia e l’inizio della<br />

guerra in Spagna, alla vigilia dell’annessione<br />

tedesca dell’Austria. In questo contesto, Noi Donne<br />

si concentrò soprattutto sulla mobilitazione<br />

femminile in difesa della pace.<br />

Dopo lo scoppio della guerra e l’invasione tedesca<br />

della Francia, il giornale rinacque clandestinamente,<br />

fra la fine del 1943 e i primi mesi del 1944,<br />

durante la Resistenza, come espressione dei<br />

Gruppi di difesa della donna ed ebbe diverse<br />

edizioni regionali in tutto il Nord Italia. Non<br />

sempre il foglio poteva essere stampato, a causa<br />

delle precarie condizioni in cui versava il Paese:<br />

spesso era semplicemente ciclostilato o scritto a<br />

macchina e poi, pazientemente, ricopiato più volte.<br />

Nell’estate del 1944 uscì a Napoli (ma molto presto<br />

la redazione si trasferì a Roma), nell’Italia liberata,<br />

il primo numero “legale”, che negli intenti voleva<br />

essere sia un giornale di lotta politica e di<br />

organizzazione femminile, sia una rivista che<br />

contenesse tutto ciò che poteva interessare le<br />

donne: dalla cura della casa, a quella dei bambini,<br />

all’attualità.<br />

Dopo la fondazione dell’Unione delle Donne<br />

Italiane, nel settembre del 1944, Noi Donne ne<br />

diventò la voce ufficiale e proprio sulle sue pagine<br />

furono spesso ospitati articoli e interventi in<br />

materia di voto, come dimostra il referendum qui<br />

riportato (DOC. 7a).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!