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Il dossier (.pdf, 810 KB) - Alla pari

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istituto lombardo di storia contemporanea<br />

11.<br />

Paura del voto femminile<br />

<strong>Alla</strong> vigilia delle prime elezioni in cui anche le donne<br />

vennero chiamate ad esprimere il proprio parere, nessuna<br />

forza politica poté ignorare quale enorme importanza<br />

avrebbe assunto l’elettorato femminile, che,<br />

con 14.610.845 persone che acquisirono il diritto a recarsi<br />

per la prima volta in una cabina elettorale, costituiva<br />

circa il 53% del totale.<br />

De Gasperi e Togliatti, come si è visto, erano fondamentalmente<br />

concordi sull’estensione del suffragio,<br />

ma dovettero scontrarsi con la diffidenza che il provvedimento<br />

suscitò, per motivi diversi, all’interno dei<br />

loro partiti.<br />

Nel PCI i dubbi circa i risultati delle urne erano legati<br />

al timore che le donne si lasciassero troppo influenzare<br />

dai loro parroci e dalla Chiesa.<br />

Le perplessità democristiane erano invece legate alla<br />

possibilità che, con la nuova partecipazione alla vita<br />

politica, esse si allontanassero progressivamente dai<br />

valori tradizionali, incrinando così l’unità della famiglia<br />

(DOC. 11a).<br />

| il 1946 |<br />

| italia 1946: le donne al voto<br />

|<br />

Per Nenni e per i socialisti il voto femminile era sicuramente<br />

un fatto positivo, ma potenzialmente pericoloso.<br />

<strong>Il</strong> Partito Liberale, il Partito Repubblicano e il<br />

Partito d’Azione si mostrarono a volte indifferenti, a<br />

volte diffidenti verso il voto alle donne, per timore che<br />

risultasse un vantaggio per i partiti di massa.<br />

In più casi venne addirittura rinfacciato alle italiane<br />

di essere arrivate al diritto di voto senza aver fatto<br />

gran che per ottenerlo, di non aver avuto un movimento<br />

suffragista veramente combattivo e consapevole,<br />

come ad esempio quello inglese, e molti ribadirono<br />

che le donne erano assolutamente impreparate<br />

a compiere il loro dovere elettorale (DOC. 11b).

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