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Bacco, tabacco e spinelli. Per colpa di Venere? - Unico

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Alla riscoperta del Natale perduto.<br />

Nessun’altra festa è così carica <strong>di</strong> riti e <strong>di</strong><br />

tra<strong>di</strong>zioni, nessun’altra è imme<strong>di</strong>atamente<br />

evocatrice <strong>di</strong> situazioni conosciute<br />

e care, almeno in quei centri ove <strong>di</strong>mensioni<br />

dell’abitato e fatiche quoti<strong>di</strong>ane<br />

parlano un linguaggio non troppo <strong>di</strong>stante<br />

da quello dei presepi natalizi.<br />

Una ricorrenza che rievoca consuetu<strong>di</strong>ni<br />

e memorie ancestrali <strong>di</strong> un patrimonio<br />

spirituale tra i più ricchi e nobili, un<br />

appuntamento che, nonostante l’evolversi<br />

dei tempi, rimane immutato e immutabile,<br />

con i suoi riti, con la sua atmosfera,<br />

con la sua poesia, con il suo mistero.<br />

Il presepio, l’albero, la vigilia, la messa<br />

<strong>di</strong> mezzanotte, gli zampognari, il ceppo,<br />

i fuochi nelle campagne e nelle piazze dei<br />

paesi, costituiscono le cerimonie più note<br />

e comuni nelle quali il sentimento popolare,<br />

intrecciando realtà e leggenda, continua<br />

a perpetuare costumanze antiche e<br />

suggestive.<br />

E’ il caso <strong>di</strong> tanti piccoli centri del Cilento,<br />

dove il Natale è sempre stato un<br />

momento particolare e dove sempre più<br />

forte si avverte l’esigenza <strong>di</strong> riscoprirne<br />

il segno e il significato più autentici.<br />

Qui il Natale è ancora un crogiuolo <strong>di</strong><br />

voci, <strong>di</strong> usanze, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni, <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni<br />

ra<strong>di</strong>cate, <strong>di</strong> superstizioni spesso ingenue<br />

e poetiche che continuano ad avere<br />

grande importanza nella cultura e nella<br />

poesia natalizia popolare.<br />

Tra<strong>di</strong>zione ancora viva e sentita nel Cilento,<br />

è costituita dal grande “fuoco dei<br />

ceppi”, le cosiddette “fòcare” della notte<br />

<strong>di</strong> Natale.<br />

Nelle piazze dei paesi si approntano<br />

monumentali cataste <strong>di</strong> ciocchi, <strong>di</strong> tronchi,<br />

<strong>di</strong> rami e <strong>di</strong> sterpi, pronte per dar<br />

luogo alla spettacolare pira.<br />

Lo sfondo <strong>di</strong> questa antica usanza ha<br />

assunto, col passare del tempo, un carattere<br />

religioso-propiziatorio, ma, in<br />

origine, il “fuoco dei ceppi” doveva essere<br />

probabilmente un rito pagano legato<br />

al culto della madre terra, quasi un rogo<br />

scaramantico testimone dell’atavica<br />

paura e del viscerale attaccamento dei<br />

conta<strong>di</strong>ni verso la terra misteriosa, che<br />

può essere buona o malvagia, pro<strong>di</strong>ga o<br />

avara, generosa o meschina.<br />

Poiché <strong>di</strong>etro l’apparente semplicità <strong>di</strong><br />

queste storie, tuttora così vive nel mondo<br />

conta<strong>di</strong>no cilentano, resta un’antica saggezza:<br />

cancellare per un momento affanni,<br />

ingiustizie, guerre e violenze e riportare<br />

in vita la nostra interiorità sepolta.<br />

Dei riti del nostro Natale si è perso,<br />

ormai, l’atavico significato. Ma delle antiche<br />

speranze forse qualcosa è rimasto:<br />

nella “magica notte”, sia pure per un attimo,<br />

gli uomini credono ancora <strong>di</strong> ritrovare<br />

l’unità, la spontaneità, la fratellanza,<br />

l’innocenza perdute. E <strong>di</strong> ritornare<br />

fanciulli.<br />

14 gennaio 2006<br />

Anno VII N.48 € 1,00<br />

E<strong>di</strong>tore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 50 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 117 - Capaccio-Paestum (Sa) — Poste Italiane - Spe<strong>di</strong>zione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Direzione Commerciale Business Salerno — Abbonamento annuale 20,00 €<br />

L’ EDITORIALE<br />

Il Natale perduto<br />

dei cilentani<br />

Angelo Angelo Guzzo Guzzo<br />

CAMPAGNA<br />

AN bacchetta il<br />

sindaco Longo<br />

Onesti pag 2<br />

Scritti, Scritti, documenti, documenti, <strong>di</strong>segni, <strong>di</strong>segn materiali eterocliti <strong>di</strong> ieri, <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani<br />

i, materiali eterocliti <strong>di</strong> ieri, <strong>di</strong> oggi e <strong>di</strong> domani<br />

EBOLI<br />

Centro commerciale<br />

a Serracapilli<br />

Ferrè pag.3<br />

L’ OCCHIO DI SERGIO VECCHIO<br />

“Assessore donna”. Confronto tra<br />

Marisa Prearo e Bianca Luna Bifulco<br />

ALTAVILLA<br />

La lettera <strong>di</strong><br />

Iolanda Brenca<br />

pag 6<br />

DIANO<br />

Guida turistica<br />

del Vallo<br />

Marino pag 8<br />

CILENTO: ALCOOL, DROGA E ROCK&ROLL<br />

<strong>Bacco</strong>, <strong>tabacco</strong> e <strong>spinelli</strong>.<br />

<strong>Per</strong> <strong>colpa</strong> <strong>di</strong> <strong>Venere</strong>?<br />

Scan<strong>di</strong>zzo pagina 7<br />

CAPACCIO<br />

Matrone pagina 4<br />

COMUNITÀ MONTANA<br />

ALBURNI<br />

Tedesco: “Presidenza<br />

alla Margherita,<br />

ma non sarà Storti”<br />

Mottola pagina 6<br />

Auguri uguri per un Natale <strong>di</strong> pace<br />

e un 2006 ricoo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />

UNICO TORNERÀ IN EDICOLA SABATO SABATO<br />

14 GENNAIO


❚ 14 gennaio 2006 ALTO SELE<br />

Centenario per il musicista Giacinto Scelsi<br />

Imparò a suonare nel castello <strong>di</strong> Valva<br />

Da qualche mese sono finalmente iniziati<br />

ad opera della Provincia e della Soprintendenza<br />

i lavori <strong>di</strong> restauro del castello<br />

che fu una volta dei d’Ayala-<br />

Valva, ma che, dall’ultimo marchese <strong>di</strong><br />

Valva, fu dato in ere<strong>di</strong>tà al Sovrano Militare<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Malta, che ne è l’attuale<br />

proprietario. Non sappiamo se con<br />

questo primo lotto <strong>di</strong> interventi si riuscirà<br />

a recuperare anche una piccola<br />

stanza al piano nobile a lato della sala<br />

da pranzo. In quella stanza, detta ‘del<br />

pianoforte’, quasi sicuramente, negli<br />

anni <strong>di</strong>eci del novecento, imparò da un<br />

maestro locale i primi ru<strong>di</strong>menti musicali<br />

Giacinto Scelsi, figlio <strong>di</strong> Giovanna<br />

d’Ayala-Valva e nipote del marchese.<br />

Giacinto era un ragazzino ed era nato<br />

a La Spezia nel 1905. Il padre era un tenente<br />

<strong>di</strong> vascello della Marina Militare.<br />

CAMPAGNA - Il Circolo “Italo Cubicciotti”<br />

<strong>di</strong> Alleanza Nazionale <strong>di</strong><br />

Campagna l’11 <strong>di</strong>cembre scorso ha <strong>di</strong>ffuso<br />

un suo documento per denunciare<br />

all’opinione pubblica che “muore il<br />

centro storico” e che “molti negozianti<br />

sono sull’orlo <strong>di</strong> una grave crisi”. <strong>Per</strong> il<br />

partito <strong>di</strong> Fini, in primis, “soffrono i<br />

negozianti per la ridotta attività commerciale<br />

causata dalla chiusura, per<br />

oltre un anno, della via principale del<br />

paese” e proprio a quelli del centro storico<br />

(rimanendo però nel generico e<br />

senza appiglio <strong>di</strong> legge) “un contributo<br />

sostanziale potrebbe venire, ad esempio,<br />

riducendo alcuni oneri <strong>di</strong> gestione<br />

dei negozi esistenti, ve<strong>di</strong> tributi comunali<br />

minori, potenziando i servizi pubblici<br />

all’interno del perimetro, favorendo<br />

l’apertura <strong>di</strong> negozi e attività<br />

produttive artigianali, attraverso l’eliminazione<br />

<strong>di</strong> vincoli restrittivi, che <strong>di</strong><br />

fatto penalizzano le iniziative e scoraggiano,<br />

soprattutto, l’impren<strong>di</strong>toria giovanile”.<br />

E, ancora, “bisognerebbe adottare<br />

soluzioni al problema del traffico citta<strong>di</strong>no,<br />

al fine <strong>di</strong> consentire una migliore<br />

viabilità all’interno del centro storico”.<br />

La città “oggi vive nella morsa <strong>di</strong> problemi<br />

pesanti: l’inquinamento, il traffico,<br />

la <strong>di</strong>soccupazione, il <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne crescente<br />

della struttura urbana, il bene<br />

salute, il futuro urbanistico…” e tant’altro.<br />

Consapevoli che “questi problemi<br />

non possono essere risolti con un<br />

colpo <strong>di</strong> bacchetta magica e può anche<br />

darsi che alcuni siano irrisolvibili, ma<br />

<strong>di</strong> contro ve ne sono tanti altri che, volutamente<br />

non risolti, rendono <strong>di</strong>sagevole,<br />

irritante quanto ad<strong>di</strong>rittura pericoloso<br />

abitare e lavorare in un paese,<br />

che da tempo ha perso la sua antica immagine<br />

<strong>di</strong> paese tranquillo e sereno”,<br />

ve<strong>di</strong> “strade ridotte come percorsi <strong>di</strong><br />

guerra, grazie alla solita impresa”.<br />

Quella “delle buche” ormai è una<br />

litania: “ogni giorno ce n’è una o, al-<br />

Oltre alla musica nel<br />

castello <strong>di</strong> Valva stu<strong>di</strong>ò<br />

il latino, la scherma e<br />

gli scacchi. A Valva<br />

trascorse gran parte<br />

della sua fanciullezza.<br />

Poi andò a Roma, dove<br />

perfezionò gli stu<strong>di</strong> musicali,<br />

e più tar<strong>di</strong> a<br />

Vienna ed a Parigi.<br />

Negli anni cinquanta si<br />

trasferì definitivamente<br />

a Roma, dove morì<br />

nel 1988.<br />

Scelsi fu un musicista molto <strong>di</strong>scusso in<br />

vita. Disprezzato da alcuni, amato da<br />

molti, soprattutto all’estero. Fu amico<br />

<strong>di</strong> Jean Cocteau, Virginia Woolf, Peggy<br />

Guggenheim e John Cage. Fu un grande<br />

mecenate. Oggi da tanti è ritenuto<br />

meno, ogni giorno ne viene segnalata<br />

una”. E “come interviene il Comune <strong>di</strong>nanzi<br />

a Buca Continua?”. Dichiarò<br />

l’assessore tempo fa: “Ci siamo attrezzati<br />

da mesi, abbiamo un appalto per<br />

la manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria<br />

delle strade e una squadra <strong>di</strong> operai<br />

che interviene dove viene segnalato<br />

il problema”. A “Buca Continua”, dunque,<br />

si cerca <strong>di</strong> rispondere con “pronto<br />

intervento buca”. Un pronto intervento<br />

“reso necessario anche dall’elevato<br />

numero <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> risarcimento<br />

danno che vengono notificate al<br />

Comune”. Ma, si chiede An,: “Chi è<br />

preposto al servizio?. Forse colui il<br />

quale, appaltando lavori <strong>di</strong> viabilità e<br />

metanizzazione, <strong>di</strong>venta il primo responsabile<br />

<strong>di</strong> tali inconvenienti!”. E si<br />

chiede ancora, “Chi controlla il controllore?”.<br />

Questa la soluzione <strong>di</strong> Alleanza<br />

Nazionale: “Non sarebbe meglio<br />

aprire pochi cantieri e ultimare i lavori<br />

in tempi brevi, anziché aprirne tanti<br />

e per anni arrecare notevoli <strong>di</strong>sagi all’intera<br />

popolazione? Non sarebbe meglio<br />

affidare i lavori a più imprese e<br />

non sempre alla stessa?”. Il citta<strong>di</strong>no<br />

“domanda, soprattutto, che il posto in<br />

cui abita sia, se non perfettamente pulito,<br />

almeno ragionevolmente sicuro.<br />

Molto si attendeva dalla nuova Amministrazione<br />

Comunale Luongo “ e dai<br />

giovani che compongono la Giunta”.<br />

Subito dopo questa riflessione, Alleanza<br />

Nazionale <strong>di</strong> Campagna punta<br />

il <strong>di</strong>to su un altro tema, quello dei “rifiuti”<br />

e della situazione igienico-sanitaria<br />

della città, una “Città in chiaro<br />

scuro e piena <strong>di</strong> rifiuti”. Infatti, “pur<br />

avendo una <strong>di</strong>scarica sul territorio, ci<br />

sono zone che sembrano un vero e proprio<br />

Everest <strong>di</strong> coloratissima immon<strong>di</strong>zia,<br />

con accozzaglia <strong>di</strong> sacchetti da<br />

supermercato e <strong>di</strong> contenitori vari”. E<br />

ne consegue, pertanto, un ulteriore interrogativo:<br />

“Ma il comune non sta <strong>di</strong>stribuendo<br />

le buste per la raccolta <strong>di</strong>f-<br />

uno dei gran<strong>di</strong> musicisti<br />

del Novecento.<br />

Quest’anno ricorre il<br />

centenario della sua nascita<br />

e il suo Paese sembra<br />

finalmente essersi accorto<br />

<strong>di</strong> lui. Roma gli sta<br />

de<strong>di</strong>cando un festival <strong>di</strong><br />

grande spessore e con decine<br />

<strong>di</strong> eventi. La sua<br />

opera è in corso <strong>di</strong> pubblicazione<br />

in Francia e<br />

negli Stati Uniti. Concerti<br />

in suo onore si stanno<br />

tenendo in tutto il mondo.<br />

L’associazione culturale ‘Gozlinus’ <strong>di</strong><br />

Valva, presieduta da Vito Falcone sta<br />

organizzando la partecipazione <strong>di</strong> un<br />

certo numero <strong>di</strong> valvesi a Roma al concerto<br />

che si terrà al Conservatorio il 29<br />

ferenziata?”. Ciò è “giusto”. Ma c’è<br />

qualche “però”: “Chi avrebbe dovuto<br />

controllare è stato allontanato; chi lavora<br />

ai progetti sull’ambiente viene utilizzato<br />

per scopi non previsti dai relativi<br />

progetti”. E ciò è “grave!!”. Chiaro<br />

l’avvertimento lanciato: “Si rischia<br />

molto per frode allo Stato”.<br />

Altro tema al centro della riflessione<br />

del circolo “Cubicciotti” è quello<br />

della “sicurezza”. <strong>Per</strong> esso “ci sono<br />

zone della città in cui circolare <strong>di</strong>venta<br />

impresa a rischio” e questa “è una realtà<br />

ormai nota a tutti”. Pure qui ritorna<br />

qualche interrogativo: “Ma possiamo<br />

rassegnarci al fatto che la paura, o almeno<br />

il senso acuto <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ne, occupi<br />

le vie della città?; Si può accettare<br />

una sorta <strong>di</strong> coprifuoco, che isola<br />

tutti in casa a partire da una certa<br />

ora?”. Nella consapevolezza che “non<br />

si può pretendere che la criminalità,<br />

piccola o grande che sia, sia spazzata<br />

<strong>di</strong> colpo”, ma “la piccola rete <strong>di</strong> furti,<br />

scippi, aggressioni stradali, microviolenze<br />

feroci e gratuite potrebbe <strong>di</strong>minuire<br />

attraverso una maggiore presenza<br />

delle forze delle forze dell’or<strong>di</strong>ne”.<br />

<strong>Per</strong> An la soluzione potrebbe essere la<br />

richiesta <strong>di</strong> “un presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Polizia dello<br />

Stato al Quadrivio”, anziché “raccogliere<br />

le firme per una <strong>di</strong>visione che<br />

non ha alcun senso?”. Dare “calma,<br />

tranquillità alla gente: questo si aspetta<br />

il citta<strong>di</strong>no da un amministratore”.<br />

Si passa, poi alla “Polizia Municipale”.<br />

E si inizia così: “Già!, il Sindaco<br />

ha <strong>di</strong>chiarato in una intervista, trasmessa<br />

giorni fa da una emittente locale:<br />

“Abbiamo affrontato in questi due<br />

anni il problema, trovando nuovo personale,<br />

nuovi uomini, nuove leve”. Ne<br />

segue una constatazione: “Ebbene signor<br />

Sindaco, oggi la presenza della polizia<br />

municipale in vie e piazze della<br />

città è alquanto aleatoria. Puoi trovarne<br />

due o tre in gruppo in qualche piazza<br />

e cercarne invano uno per chilome-<br />

<strong>di</strong>cembre. E’ solo, si spera, il primo atto<br />

che Valva compie per partecipare anch’essa<br />

alle manifestazioni del centenario.<br />

Sarebbe molto bello se l’anno prossimo,<br />

durante l’estate, le musiche <strong>di</strong><br />

Scelsi potessero essere eseguite nello<br />

scenario dell’anfiteatro neo-classico del<br />

parco <strong>di</strong> Villa d’Ayala, in quel luogo che<br />

Severino Gazzelloni definì “ un posto<br />

unico al mondo con un’acustica meravigliosa<br />

“.<br />

Forse ha ragione Leonetta Bentivoglio<br />

quando su ‘La Repubblica’ <strong>di</strong> qualche<br />

giorno fa scrive che l’opera <strong>di</strong> Scelsi va<br />

sfrondata dall’eccessivo folklore creatosi<br />

intorno ad un personaggio per molti<br />

versi ra<strong>di</strong>cale e <strong>di</strong>scutibile e che ora<br />

“…l’importante è ascoltare.”<br />

Dicembre 2005<br />

Michele Figliulo<br />

Alleanza Nazionale bacchetta il sindaco Luongo e la sua maggioranza<br />

tri e chilometri, specie in periferia, ve<strong>di</strong><br />

zone alte. Sono, sembra, mobilitati solo<br />

per fare multe. Purtroppo è una guerra<br />

già persa; gli automobilisti continuano<br />

a fare il comodo loro, mentre il<br />

traffico, nelle arterie nevralgiche, impazza<br />

a tutte le ore e crea nevrosi”. E<br />

pure qui ritornano degli interrogativi:<br />

“Ha poi tanto torto il citta<strong>di</strong>no che protesta<br />

e chiede che lo si aiuti un po’ a sopravvivere?.<br />

A quando il concorso per<br />

aumentare il personale, considerato<br />

che oggi l’amministrazione vanta notevoli<br />

cre<strong>di</strong>ti dalla Fibe per l’operazione<br />

<strong>di</strong>scarica?” (chiaro il riferimento al Ristoro<br />

Ambientale).<br />

In conclusione, per An, ciò succede<br />

perché “a Campagna la politica non riesce<br />

a sintonizzarsi sulla lunghezza<br />

d’onda della società civile e subisce il<br />

cambiamento, anziché guidarlo. In<br />

questa fase, c’è una maggioranza <strong>di</strong> governo<br />

della città senza cultura <strong>di</strong> governo<br />

e un’opposizione senza cultura<br />

<strong>di</strong> opposizione”. <strong>Per</strong> An, “è nella classe<br />

politica l’ostacolo che impe<strong>di</strong>sce il<br />

passaggio da un sistema <strong>di</strong> democrazia<br />

incompiuta ad un sistema <strong>di</strong> democrazia<br />

perfetta, dove chi governa, governa<br />

e chi è all’opposizione, si oppone costruttivamente<br />

e si organizza per andare<br />

al governo. Ma a Campagna dov’è<br />

l’opposizione?”. Ecco perché “Alleanza<br />

Nazionale a Campagna ha scelto coraggiosamente<br />

la strada <strong>di</strong> un grande<br />

cambiamento, che inciderà pesantemente<br />

sui criteri <strong>di</strong> scelta della nuova<br />

classe politica, anche con esclusioni dolorose,<br />

scelte che consentiranno al partito<br />

<strong>di</strong> valutare con oggettività ciò che è<br />

davvero nuovo e ciò che è invece falso<br />

ed artefatto. La politica è un servizio,<br />

un impegno responsabile per il bene e<br />

la crescita <strong>di</strong> tutti, chi non crede a questa<br />

missione può farsi da parte”.<br />

Mario Onesti


EBOLI<br />

Fortemente caldeggiato,<br />

<strong>di</strong>scusso e riproposto, infine,<br />

per il Centro Commerciale,<br />

un punto. E a capo.<br />

Eboli, Area Pip. Sorgerà qui,<br />

nella zona preposta agli inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi. Ad<br />

aggiu<strong>di</strong>carsi la realizzazione<br />

dell’opera è il Consorzio<br />

Silarus. Impren<strong>di</strong>tori locali e<br />

campani, per Eboli. Ma,<br />

prima <strong>di</strong> guardare al futuro,<br />

un piccolo antecedente.<br />

<strong>Per</strong>chè la struttura, che potrebbe<br />

rappresentare, <strong>di</strong>fatti,<br />

la battuta d’avvio per<br />

l’intera zona, ha un passato.<br />

Centro Commerciale,<br />

punto in<strong>di</strong>etro: erano in tre,<br />

le società a concorrere per<br />

la realizzazione dell’opera.<br />

Negli ultimi mesi dell’amministrazione<br />

Rosania, il<br />

progetto più caldeggiato<br />

proprio da Rifondazione e<br />

da Mauro Maci, assessore<br />

alle Attività Produttive, portava<br />

il nome Trademart: un<br />

investimento da 46 milioni<br />

<strong>di</strong> euro, con 555 posti <strong>di</strong> lavoro,<br />

200 assunzioni per la<br />

costruzione della struttura<br />

e il completamento dell’80<br />

per cento dell’opera entro<br />

18 mesi dall’installazione<br />

della prima pietra. Sempre<br />

con Rosania, si era visto l’ingresso,<br />

l’uscita e un nuovo<br />

rientro per la Silarus: la proposta<br />

della consortile locale,<br />

in un primo momento<br />

esclusa dalla corsa, era<br />

stata, poi riesaminata. Silarus<br />

aveva presentato un<br />

progetto per la costruzione<br />

del centro commerciale nell’area<br />

Pip. E l’urbanizzazione,<br />

già completa della<br />

zona, rendeva questo progetto<br />

il più agevole all’inse<strong>di</strong>amento.<br />

Difatti, per la Trademart,<br />

in vista, intoppi<br />

tecnici: il blocco riguardava<br />

il ricorso al Tribunale Amministrativo<br />

Regionale da<br />

parte della Spa veneta. Il<br />

piano <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong>fatti, era<br />

stato sottoposto al Tar, che<br />

aveva dato una sospensiva,<br />

dopo che erano sorti problema<br />

riguardarti l’assenza<br />

del piano urbanistico per la<br />

zona in cui era previsto l’inse<strong>di</strong>amento<br />

commerciale:<br />

Serracapilli. <strong>Per</strong> alcuni necessario,<br />

per altri non in<strong>di</strong>spensabile,<br />

lo strumento<br />

aveva, <strong>di</strong>fatti, coinvolto il<br />

progetto del megastore.<br />

Nel framezzo, si era posto<br />

la questione Innovazione<br />

Commerciale. Questo il<br />

nome del terzo progetto <strong>di</strong><br />

Centro Commerciale, la<br />

struttura sarebbe stata realizzata<br />

a San Nicola Varco<br />

<strong>di</strong> Eboli. Nei primi mesi dell’amministrazioneMelchionda,<br />

<strong>di</strong>fatti, la conferenza<br />

dei servizi preposta<br />

alla tematica, aveva preso<br />

atto del ritiro della proposta<br />

della società. Innovazione<br />

Commerciale, che aveva<br />

presentato il piano <strong>di</strong> lavoro<br />

più consistente e fitto<br />

nell’ambito delle possibilità<br />

occupazionali e dell’impegno<br />

<strong>di</strong> territorio, <strong>di</strong>fatti,<br />

aveva smesso il progetto dal<br />

tavolo delle trattative. “La<br />

società ha ritirato la domanda<br />

<strong>di</strong> partecipazionespiegava<br />

l’Ingegnere Rosario<br />

La Corte, <strong>di</strong>rigente dell’Area<br />

Sviluppo del Territo-<br />

14 gennaio 2006 ❚<br />

Centro Commerciale, passato , presente<br />

e futuro. Sorgerà a Serracapilli<br />

Visti<br />

Il decreto <strong>di</strong>rigenziale n. 188 del 27 luglio<br />

2004 che approva l’avviso pubblico per la<br />

presentazione <strong>di</strong> progetti relativi alla misura<br />

3.8 del P.O.R. Campania 2000-2006 pubblicato<br />

sul B.U.R.C. n.38 del 9 agosto 2004.<br />

Il decreto <strong>di</strong>rigenziale n.192 del 28 luglio<br />

2005 pubblicato sul B.U.R.C. n. 38 del 8 agosto<br />

2005 che approva i progetti ammessi a finanziamento.<br />

L’Ente <strong>di</strong> Formazione E.R.F.E.S. Campania,<br />

il Comune <strong>di</strong> Castel San Lorenzo e <strong>Per</strong>corsi<br />

soc.coop raggruppati in Associazione Temporanea<br />

<strong>di</strong> Scopo, organizzano un corso della<br />

durata <strong>di</strong> 150 ore.<br />

Finalità:<br />

L’intervento formativo vuole valorizzare i saperi<br />

delle nuove e delle “vecchie” generazioni<br />

nella logica dell’appren<strong>di</strong>mento e della capitalizzazione<br />

degli stessi.<br />

Destinatari:<br />

Il progetto si rivolge a donne con un’età superiore<br />

ai 55 anni, titolare e non <strong>di</strong> trattamento<br />

pensionistico. Al corso saranno ammesse<br />

20 allieve titolari più 4 u<strong>di</strong>trici. All’occorrenza,<br />

per eventuali sostituzioni, si<br />

scorrerà nella graduatoria per l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

delle nuove partecipanti. Si precisa che il<br />

30% dei posti <strong>di</strong>sponibili è riservato a <strong>di</strong>soccupate<br />

<strong>di</strong> lunga durata secondo il DGR<br />

993/05, DD 1014 del 07/10/2005.<br />

Modalità <strong>di</strong> realizzazione:il corso prevede la<br />

costituzione <strong>di</strong> 2 laboratori:<br />

* Laboratorio <strong>di</strong> informatica, che tenderà a<br />

sviluppare le conoscenze e l’uso dei nuovi<br />

strumenti funzionali sia alla comunicazione<br />

(Internet) che alla elaborazione e stesura <strong>di</strong><br />

testi.<br />

* Laboratorio della memoria, si pone l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> ricostruire la storia partendo dalla memoria<br />

della gente e <strong>di</strong> fornire valore ai saperi<br />

acquisiti con l’esperienza valorizzando le<br />

potenzialità e le competenze delle destinatarie.<br />

Sede, durata del corso, frequenza e indennità<br />

<strong>di</strong> frequenza:<br />

Il corso ha una durata <strong>di</strong> 150 ore <strong>di</strong> formazione<br />

(<strong>di</strong> cui 85 ore <strong>di</strong> teoria e 65 <strong>di</strong> pratica).<br />

Le attività d’aula si svolgeranno a Castel San<br />

Lorenzo (SA) c/o Scuola Me<strong>di</strong>a Inferiore<br />

“San Giovanni Bosco”, sita in via Generale<br />

Tommasini.Il numero massimo <strong>di</strong> assenze<br />

consentite è pari al 20% del monte ore. Il<br />

corso avrà inizio il 27/01/2006.<br />

A tutte le allieve titolari che avranno concluso<br />

il percorso formativo verrà corrisposta<br />

una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o pari a 300,00.<br />

Domanda <strong>di</strong> ammissione:<br />

La domanda deve pervenire, anche a mano,<br />

entro le ore 13.00 del 16/01/2006 esclusivamente<br />

al seguente in<strong>di</strong>rizzo: Comune <strong>di</strong> CA-<br />

STEL SAN LORENZO , Via Luigi Salerno<br />

CAP 84089 Castel San Lorenzo (SA), si<br />

esclude l’accettazione via fax o/e via telematica.<br />

Non farà fede il timbro postale. <strong>Per</strong> il<br />

riconoscimento dei benefici previsti dall’art.<br />

20 della L. 104/92, le can<strong>di</strong>date portatrici <strong>di</strong><br />

han<strong>di</strong>cap ai sensi dell’art.3 della medesima<br />

legge dovranno specificare, con nota scritta<br />

da allegare alla domanda <strong>di</strong> partecipazione,<br />

l’ausilio necessario in relazione al proprio<br />

han<strong>di</strong>cap, nonché segnalare l’eventuale necessità<br />

<strong>di</strong> tempi aggiuntivi per l’espletamento<br />

delle prove, facendo pervenire a questo<br />

Ente , 5 giorni prima dello svolgimento della<br />

prova, certificazione della competente ASL,<br />

che quantifichi i tempi aggiuntivi necessari.<br />

La domanda, con allegato copia documento <strong>di</strong><br />

riconoscimento valido, va compilata seguendo<br />

lo schema all’uopo pre<strong>di</strong>sposto. Lo schema<br />

<strong>di</strong> domanda, unitamente al presente<br />

bando, può essere ritirato presso: Comune <strong>di</strong><br />

Castel San Lorenzo; nonché scaricabile dal<br />

sito www.comune.castelsanlorenzo.sa.it .<br />

rio- la conferenza ne ha<br />

semplicemente preso atto”.<br />

Il progetto, più volte rivisto<br />

e ri<strong>di</strong>mensionato sui criteri<br />

regionali, era stato, infine,<br />

ritirato. Restavano in ballo<br />

la proposta della “Trademart”<br />

<strong>di</strong> Treviso e quella<br />

della “Silarus”. “I due progetti-<br />

continuava La Corteal<br />

momento, sono stati entrambi<br />

esaminati con esito<br />

positivo”. Fino allo scorso<br />

martedì 20, si attendeva,<br />

dunque, la defnitiva determinazione<br />

delle trattative<br />

con la Trademart, mentre il<br />

progetto Silarus era stato<br />

analizzato e giu<strong>di</strong>cato favorevolmente.<br />

Oggi, alla luce<br />

della nuova conferenza dei<br />

servizi, la Trademat è esclusa<br />

perchè, non conforme ai<br />

parametri volumetrici del<br />

Pua, che, infine, è stato stilato.A<br />

spuntarla è la società<br />

locale: il futuro, che può<br />

apparire roseo o appena<br />

più appanato, tra carte<br />

(bollate) e nuovi, possibili<br />

sviluppi, vede, infine, il Centro<br />

Commerciale. si farà<br />

nell’area Pip, con la Silarus.<br />

Raffaella Rosaria Ferrè<br />

P.O.R. Campania 2000/2006 MISURA 3.8- Progetto Ambito EDA 6 SA Bando <strong>di</strong> Ammissione. <strong>Per</strong> n° 20 allieve per il corso gratuito<br />

“La rete della memoria”<br />

Cod. Uff. 590, autorizzato e finanziato dalla Regione Campania. Decreto <strong>di</strong>rigenziale n°192 del 28/07/2005- pubblicato sul B.U.R.C. n°38 del 08/08/2005<br />

NON SARANNO ACCETTATE DOMAN-<br />

DE CON CONTENUTI DIFFORMI DA<br />

QUELLI PREVISTI.<br />

L’iscrizione, la partecipazione ai corsi, l’utilizzo<br />

del materiale <strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong> consumo occorrenti<br />

sono gratuiti.<br />

Modalità <strong>di</strong> selezione:<br />

La selezione sarà preceduta dalla verifica dei<br />

titoli <strong>di</strong> ammissibilità. Le prove <strong>di</strong> selezione<br />

si articoleranno in una prova orale (colloquio<br />

motivazionale). Le prove si svolgeranno<br />

senza ulteriore convocazione il 20 gennaio<br />

2006, alle ore 15.00 presso la sede del Comune<br />

<strong>di</strong> CASTEL SAN LORENZO , Via<br />

Luigi Salerno CAP 84089. I risultati delle selezioni<br />

verranno affissi tre giorni dopo la selezione<br />

presso il Comune.<br />

Attestato Finale:<br />

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato<br />

<strong>di</strong> frequenza con l’in<strong>di</strong>cazione delle<br />

competenze e delle abilità acquisite.<br />

<strong>Per</strong> ulteriori informazioni rivolgersi a:<br />

- Comune <strong>di</strong> Castel San Lorenzo, Via Luigi<br />

Salerno 2, 84039 Castel San Lorenzo (SA)-<br />

Tel. 0828/94 40 66<br />

Napoli, 20/12/2005<br />

Il Legale Rappresentante<br />

(Dott.ssa Na<strong>di</strong>a Lobianco)


4 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 CAPACCIO<br />

“Le scelte clientelari non aiutano il decollo del turismo a Paestum”<br />

Bianca Luna Bifulco detta le linee per una “costituente” che unisca intellettuali ed operatori<br />

Trentasei anni, laureata in<br />

giurisprudenza, operatrice turistica <strong>di</strong><br />

primo piano, gestisce il “Dum dum”<br />

uno dei li<strong>di</strong> più “in” del litorale<br />

pestano. Bianca Luna Bifulco è una<br />

L’ASSESSORE SOTTO L’ALBERO<br />

Il senatore Gaetano Fasolino, in una nota<br />

ha afferma: “Le <strong>di</strong>missioni del dottore Italo<br />

Voza, dalla carica <strong>di</strong> vicesindaco del<br />

commune <strong>di</strong> Capaccio, aprono un vuoto che<br />

personalmente mi auguro che venga al più<br />

presto colmato dal ritiro delle stesse. Voza<br />

in questi anni ha dato prova <strong>di</strong> un impegno<br />

notevole profondendo nella pubblica<br />

amministrazione le sue specialissime doti<br />

umane e sociali. Nel dar tempo all’illustre<br />

professionista perchè valuti con serenità le<br />

decisioni da intraprendere, mi sembra<br />

davvero fuor <strong>di</strong> luogo dar via ad ipotesi <strong>di</strong><br />

qualsivoglia tipo sul futuro titolare delle<br />

cariche <strong>di</strong> vicesindaco e <strong>di</strong> assessore al<br />

turismo del comune <strong>di</strong> Capaccio”. Quale<br />

lettura dare sulla nota <strong>di</strong> Fasolino? Se Voza<br />

non tornerà sulle sue decisioni, allora il<br />

Senatore “intima” a Sica <strong>di</strong> non decidere in<br />

fretta, e soprattutto in maniera personale, <strong>di</strong><br />

non alterare l’attuale quadro politico (ve<strong>di</strong> le<br />

annunciate “aperture” all’opposizione) e <strong>di</strong><br />

privilegiare gli esponenti politici <strong>di</strong> maggiore<br />

caratura della Cdl locale, leggi Nese e Farro.<br />

Da tempo però il peso dei pronostici in<strong>di</strong>ca<br />

Pasquale Mazza a vicesindaco, interim <strong>di</strong><br />

Sica alla delega sul turismo e Gerardo<br />

D’Angelo all’assessorato. Ne riparleremo<br />

nell’anno che verrà.<br />

Incassato, ormai, il colpo basso delle<br />

<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Italo Voza, ex assessore al<br />

turismo ed ex vice sindaco, è cominciato il<br />

“toto – sostituto”. I nomi si susseguono, si parla<br />

<strong>di</strong> “contentini”, <strong>di</strong> “spartizioni”, ma anche,<br />

meno male, <strong>di</strong> requisiti che il sostituto deve<br />

possedere. Tra i papabili sempre più spesso<br />

viene fuori il nome <strong>di</strong> Marisa Prearo, presidente<br />

del Comitato Civico <strong>di</strong> Paestum.<br />

Sa che lei è tra le persone più suffragate a<br />

ricoprire il ruolo che è stato <strong>di</strong> Italo Voza?<br />

«Mi hanno detto che ad<strong>di</strong>rittura sono stata<br />

inserita in un sondaggio su internet. Sono<br />

troppo buoni con me»<br />

Cosa pensa del settore turistico capaccese<br />

attuale?<br />

«L’attuale offerta turistica è rivolta<br />

soprattutto al turismo archeologico, balneare e<br />

congressuale.<br />

Sembra, però, che sia stato sottovalutato il<br />

ruolo ricoperto dal settore agricolo che<br />

impegna impren<strong>di</strong>tori nella produzione,<br />

trasformazione e commercializzazione <strong>di</strong><br />

prodotti che sono <strong>di</strong>ventati elementi tipicizzanti<br />

del territorio stesso quali la mozzarella <strong>di</strong><br />

bufala, i carciofi, le fragole»<br />

Quin<strong>di</strong> lei ritiene necessario un<br />

ampliamento dell’offerta?<br />

«Prestando attenzione all’atteggiamento del<br />

turista ci si accorge che sta cambiando. La<br />

vacanza-soggiorno è intesa <strong>di</strong>versamente dal<br />

passato. E’ sorta l’esigenza <strong>di</strong> cogliere tutti gli<br />

aspetti caratterizzanti <strong>di</strong> un territorio<br />

delle novità dell’impren<strong>di</strong>toria<br />

turistica capaccese.<br />

La sua “nomination” virtuale<br />

quale assessore al turismo ideale del<br />

“dopo Voza” che effetto le fa?<br />

“Sono stupita che sia venuto fuori il<br />

mio nome, non credo <strong>di</strong> aver fatto<br />

gran<strong>di</strong> cose per meritarlo, svolgo solo<br />

il mio lavoro con professionalità e<br />

grande passione e amo molto i luoghi<br />

in cui vivo. Non nego, pero’, che mi<br />

ha fatto molto piacere che qualcuno<br />

abbia pensato a me non tanto per la<br />

carica da assessore ma perché vuol<br />

<strong>di</strong>re che è stato apprezzato quel poco<br />

che nel sociale sto tentando <strong>di</strong> fare”.<br />

Cosa pensa del turismo capaccese<br />

– pestano attuale?<br />

“Il turismo del nostro comune, a<br />

gran<strong>di</strong> linee, si <strong>di</strong>vide tra turismo<br />

archeologico e turismo balneare. Poco<br />

valorizzato il primo, “pendolare” il<br />

secondo. Sicuramente con una grande<br />

frattura tra <strong>di</strong> loro. I turisti che<br />

invadono i li<strong>di</strong> sono caratterizzati dal<br />

quasi totale <strong>di</strong>sinteressamento per la<br />

zona archeologica in quanto sono,<br />

soprattutto nell’ultimo periodo,<br />

pendolari che arrivano, fanno il bagno<br />

e se ne vanno. I turisti che visitano i<br />

templi hanno una cultura totalmente<br />

<strong>di</strong>versa e non sono orientati all’offerta<br />

attuale degli stabilimenti balneari”.<br />

È possibile sanare questa<br />

frattura?<br />

“<strong>Per</strong> riformulare il settore del<br />

turismo pestano – capaccese ci<br />

vogliono progetti a lungo termine che<br />

<strong>di</strong>versificando il soggiorno.<br />

Quin<strong>di</strong>, non solo balneazione o<br />

visite ai monumenti ma anche<br />

conoscenza dei luoghi attraverso<br />

percorsi eno-gastronomici, visite<br />

guidate verso le località limitrofe,<br />

attenzione all’ambiente ed alla<br />

natura oltre ad attività <strong>di</strong><br />

animazione»<br />

Quin<strong>di</strong> l’assessore al turismo<br />

è una figura decisiva nello<br />

scenario economico <strong>di</strong> un<br />

comune.<br />

«In questo panorama il ruolo<br />

dell’assessore al turismo del<br />

comune <strong>di</strong> Capaccio-Paestum <strong>di</strong>venta un ruolo<br />

estremamente complesso in quanto lo sviluppo<br />

economico dell’area comunale è<br />

principalmente riconducibile allo sviluppo del<br />

comparto <strong>di</strong> sua competenza»<br />

Lei ritiene che una sola persona possa<br />

determinare l’economia <strong>di</strong> tutto il comune?<br />

«No. Altri attori devono concorrervi. Figure<br />

<strong>di</strong> altrettanta importanza come quella<br />

dell’impren<strong>di</strong>toria locale. <strong>Per</strong>tanto, l’assessore<br />

al turismo è una figura che, al <strong>di</strong> là delle sue<br />

capacità politiche, dovrebbe possedere anche<br />

capacità “impren<strong>di</strong>toriali” per poter meglio<br />

comprendere e modulare l’offerta turistica alle<br />

nuove tendenze e nel contempo saper creare<br />

una linea <strong>di</strong>retta tra impren<strong>di</strong>tore turistico e<br />

assessorato»<br />

Secondo lei quali altri requisiti deve avere<br />

riguardano<br />

indubbiamente le<br />

infrastrutture, la<br />

promozione ma<br />

innanzitutto c’è<br />

bisogno <strong>di</strong> creare un<br />

identità pestana –<br />

capaccese”.<br />

Pensa che il<br />

popolo pestano –<br />

capaccese non<br />

abbia una<br />

mentalità<br />

turistica?<br />

“Con un gioco <strong>di</strong> parole amo <strong>di</strong>re<br />

che Capaccio – Paestum non è un<br />

comune comune, è un territorio<br />

particolare. Credo che la comunità <strong>di</strong><br />

un paese turistico ricco <strong>di</strong> materia<br />

prima quale Capaccio – Paestum deve<br />

essere preparata al turismo. C’è<br />

bisogno <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re o ad<strong>di</strong>rittura<br />

apprendere la cultura<br />

dell’accoglienza, c’è bisogno <strong>di</strong> avere<br />

una completa devozione del territorio<br />

in cui si vive, conoscerlo, amarlo per<br />

poi trasmetterlo a chi viene a<br />

visitarlo”.<br />

Vuole <strong>di</strong>re che i nostri<br />

concitta<strong>di</strong>ni non amano il proprio<br />

paese?<br />

“Non volevo <strong>di</strong>re questo,<br />

semplicemente non credo che ci sia<br />

un rapporto ra<strong>di</strong>cato del pestano con il<br />

suo territorio che lo porti ad<br />

identificarsi con esso tanto da<br />

apprezzarlo per la cultura che esprime<br />

da renderlo un bene turistico e non<br />

solo economico”.<br />

Cosa suggerirebbe <strong>di</strong><br />

fare per trasmettere il<br />

valore del nostro paese<br />

ai suoi abitanti?<br />

“Bisognerebbe dare<br />

ampio spazio agli<br />

intellettuali del nostro<br />

comune che ben<br />

conoscono le sue ra<strong>di</strong>ci<br />

culturali e saprebbero non<br />

solo informare gli abitanti<br />

in<strong>di</strong>geni ma anche<br />

amalgamare la <strong>di</strong>versità dei beni<br />

offerti. Ci vuole una <strong>di</strong>alogo tra<br />

l’intellettuale, l’operatore turistico e<br />

la comunità. Ho in mente le proposte<br />

illuminate del professore Mario Mello<br />

in tema <strong>di</strong> valorizzazione del<br />

territorio. Andrebbe maggiormente<br />

ascoltato”.<br />

Crede che le amministrazioni<br />

passate ed attuali non abbiano<br />

capito in tempo, agendo <strong>di</strong><br />

conseguenza, il declino del settore<br />

turistico pestano – capaccese?<br />

“Forse si ma una politica clientelare<br />

non ha fatto adottare le misure<br />

necessarie. C’è anche da <strong>di</strong>re, pero’,<br />

che qualsiasi amministrazione da sola<br />

non può agire. Bisognerebbe creare<br />

una “Costituente per Paestum” una<br />

sinergia tra le forze politiche, senza<br />

<strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> maggioranze e<br />

minoranze, degli operatori del settore,<br />

della comunità ponendosi innanzitutto<br />

una domanda: «Siamo capaci <strong>di</strong><br />

lavorare per un obiettivo comune, <strong>di</strong><br />

un buon assessore al turismo?<br />

«Delineare un profilo<br />

dell’assessore al turismo in<br />

un’area così importante come<br />

questa <strong>di</strong> Capaccio–Paestum è<br />

molto complesso per il ruolo<br />

strategico che esso assume non<br />

solo nei confronti dell’esterno ma<br />

anche a livello <strong>di</strong> sinergie interne<br />

agli altri assessorati e non solo»<br />

<strong>Per</strong> intenderci meglio?<br />

«Secondo me dovrebbe saper<br />

creare una sinergia con tutti gli<br />

altri assessorati che interessano<br />

trasversalmente lo sviluppo ed il<br />

miglioramento del territorio. Dovrebbe essere<br />

un buon me<strong>di</strong>atore tale da portare avanti<br />

politiche <strong>di</strong> intese e concertazione, evitando<br />

sovrapposizioni, con le istituzioni presenti sul<br />

territorio, Azienda <strong>di</strong> Soggiorno e Turismo,<br />

Soprintendenza, Comunità Montana»<br />

Quali i punti più dolenti dell’attuale<br />

offerta turistica capaccese?<br />

«Una povertà <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> attrazione<br />

turistica che vadano oltre la balneazione e la<br />

visita all’area archeologica, la mancanza <strong>di</strong><br />

coor<strong>di</strong>namento tra accoglienza, animazione,<br />

trasporto, mancanza <strong>di</strong> strutture per la<br />

formazione nel settore turistico affinché gli<br />

operatori possano migliorare le proprie<br />

competenze e professionalità»<br />

E i punti <strong>di</strong> forza?<br />

«Capaccio-Paestum, per posizione e storia,<br />

stare insieme superando gli interessi<br />

in<strong>di</strong>viduali?». <strong>Per</strong>chè in altre realtà<br />

tanto decantate dai pestani è questo<br />

che accade, vengono messi da parte<br />

gli interessi <strong>di</strong> pochi per il bene <strong>di</strong><br />

tutti”.<br />

Quali le emergenze attuali del<br />

settore turistico?<br />

“L’emergenza sanitaria della fascia<br />

pinetata piena <strong>di</strong> animali <strong>di</strong> ogni<br />

genere e in avanzato stato <strong>di</strong> degrado<br />

e il ripristino della piena funzionalità<br />

della stazione <strong>di</strong> Paestum con<br />

collegamenti “sicuri” da e verso tutte<br />

le zone”.<br />

Quali i progetti innovativi?<br />

“Il turismo invernale. Venerdì ci<br />

sarà un “rea<strong>di</strong>ng” intitolato “Cento<br />

poesie <strong>di</strong> mare” che vedrà anche<br />

l’apertura <strong>di</strong> un concorso letterario,<br />

“Il mare d’inverno” che sarà aperto a<br />

tutti. Credo che qualsiasi opera <strong>di</strong><br />

bonifica, recupero o rilancio, che <strong>di</strong>r<br />

si voglia, debba essere accompagnata<br />

da una poetica <strong>di</strong> fondo. «Se vuoi<br />

insegnare agli uomini a navigare non<br />

insegnar loro a costruire una nave ma<br />

insegna loro la nostalgia del mare» Io<br />

spero che chiunque sia il prossimo<br />

assessore al turismo, un intellettuale o<br />

un tecnico o un politico che ha avuto<br />

tanti voti ma coa<strong>di</strong>uvato da persone<br />

esperte del settore, possa far sentire a<br />

chiunque conosca la realtà pestana –<br />

capaccese, la nostalgia <strong>di</strong> ritornare,<br />

per i turisti, o <strong>di</strong> restare per i giovani<br />

che ancora oggi emigrano per<br />

lavorare”.<br />

Parla Marisa Prearo, presidente del Comitato Civico <strong>di</strong> Paestum<br />

rappresenta la città fulcro rispetto ad un<br />

territorio circostante in fase <strong>di</strong> sviluppo»<br />

Pensa che il comune <strong>di</strong> Capaccio -<br />

Paestum abbia la materia prima necessaria<br />

ma attualmente nessun maestro capace <strong>di</strong><br />

assemblarla?<br />

«Il nostro è un territorio vasto che deve<br />

essere ri<strong>di</strong>segnato in funzione della sua<br />

vocazione ed in funzione <strong>di</strong> un incremento<br />

delle presenze turistiche d’intesa con coloro<br />

che “fanno impresa” fornendo loro, in tempi<br />

imme<strong>di</strong>ati, strumenti e professionalità per<br />

usufruire dei fon<strong>di</strong> europei destinati allo<br />

sviluppo e riqualificazione del territorio,<br />

agevolazioni per le imprese turistiche quali, ad<br />

esempio, riduzioni dei tributi comunali»<br />

Gli interventi prioritari?<br />

«Creare gran<strong>di</strong> eventi e manifestazioni che<br />

possano richiamare flussi turistici in ogni<br />

periodo dell’anno, ripristinare e potenziare il<br />

trasporto pubblico, riqualificare <strong>di</strong> concerto con<br />

citta<strong>di</strong>ni ed impren<strong>di</strong>tori la storica contrada <strong>di</strong><br />

Torre <strong>di</strong> Mare per la sua centralità»<br />

Forse si pretende troppo per una sola<br />

persona, o forse no se si guardano<br />

amministrazioni più o meno lontane da noi che<br />

hanno esponenti tra le proprie fila con tali<br />

requisiti. Sicuramente sarebbe auspicabile una<br />

scelta tecnica e non politica e, perché no,<br />

“Speriamo che sia femmina”!<br />

Pagina a cura <strong>di</strong> Marianna Matrone


CAPACCIO<br />

L’INTERVENTO<br />

Sento la necessità, quale Assessore ai LL.PP.,<br />

<strong>di</strong> dare una risposta all’articolo del Consigliere<br />

comunale Pietro Cavallo, pubblicato<br />

sull’ultimo numero <strong>di</strong> UNICO in cui si criticava<br />

gratuitamente l’Amministrazione comunale<br />

e in modo particolare l’operato del<br />

sindaco Vincenzo Sica. Questo lo faccio non<br />

per <strong>di</strong>fendere il lavoro del Sindaco, in quanto<br />

non ha bisogno <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>feso perché il<br />

lavoro fatto è concreto, visibile ed apprezzabile<br />

e anche perché sa <strong>di</strong>fendersi da solo,<br />

ma intervengo per <strong>di</strong>fendere dalla menzogna<br />

sia il mio operato <strong>di</strong> assessore che dell’intera<br />

amministrazione.<br />

Quin<strong>di</strong>, se il consigliere Cavallo ha cercato <strong>di</strong><br />

offendere col il suo scritto il sindaco e l’amministrazione,<br />

non ci è riuscito perché gli rispondo<br />

con Aristotele. - Ad un cicalone che<br />

gli aveva versato addosso un fiume <strong>di</strong> parole<br />

e che gli chiedeva se le sue ciance lo avessero<br />

offeso, rispose : “Niente affatto, per<br />

Zeus! Mentre parlavi, ad altro badavo.” Caro<br />

Pietro, mentre, tu scrivevi noi continuavamo<br />

a lavorare per il bene comune della città.<br />

Come si fa a negare l’evidenza? A Capaccio<br />

si stanno eseguendo i lavori della nuova rete<br />

idrica. Le vie interessate dai lavori sono sbarrate<br />

al traffico. Ma quali vie percorri consigliere<br />

Cavallo? Bisogna essere ciechi a non<br />

vedere o essere mistificatori.<br />

Come fai a non vedere che in località Cerro<br />

– Sabatella si sta realizzando la strada dorsale<br />

dell’area Pip?<br />

Come fai a negare <strong>di</strong> aver partecipato alla<br />

commissione consiliare dove ho illustrato<br />

tutto il percorso della realizzazione dell’area<br />

Pip che porterà a circa settecento posti <strong>di</strong> lavoro<br />

e ad un notevole sviluppo economico e<br />

sociale del paese? Vuoi che pubblichiamo sui<br />

giornali il verbale della commissione?<br />

Come fai a non apprezzare il lavoro <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

che è stato fatto durante tutta<br />

l’estate nei plessi scolastici <strong>di</strong> Capaccio Scalo,<br />

Rettifilo e Borgonuovo? Bisogna essere veramente<br />

in mala fede.<br />

Come fai a mentire quando per il recupero<br />

delle strade <strong>di</strong> accesso a Paestum e per la<br />

realizzazione della strada alternativa alla soppressione<br />

del passaggio a livello sono <strong>di</strong>sponibili,<br />

pronti per essere impiegati circa <strong>di</strong>eci<br />

14 gennaio 2006 ❚<br />

<strong>di</strong> Mimmo Nese*<br />

Una risposta dovuta dopo le pietre lanciate da Cavallo<br />

UNA CITTADINA DI “POLITOLOGI”<br />

CON UNA “PIA AMMINISTRAZIONE”<br />

E UNA “SANTA OPPOSIZIONE”<br />

Risulterebbe e non soltanto ad un modesto osservatore come me, ma anche<br />

al più <strong>di</strong>stratto dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questo Comune, che Capaccio- Paestum sia abitata, per la stragrande<br />

maggioranza, da “autentici” politologi. Pare che ognuno abbia le idee chiare sul da farsi e la ricetta<br />

per portare più turismo, più economia e più lavoro nel territorio. In pratica, ognuno ha una visione<br />

ben chiara <strong>di</strong> come operare in politica e saprebbe cosa fare se fosse un amministratore. Sono<br />

davvero tanti coloro che me<strong>di</strong>ante articoli, <strong>di</strong>scorsi o confidenze, danno sfogo alle proprie<br />

intuizioni, proponendo opinioni, trovate e “lampi <strong>di</strong> genio” che danno luogo, se non altro, ad un<br />

tentativo, forse ancora troppo misero, <strong>di</strong> confronto <strong>di</strong>alettico. Non si può fare a meno <strong>di</strong> chiedersi<br />

come mai tanti potenziali amministratori e fini pensatori non sentano la necessità <strong>di</strong> azzerare<br />

idealmente l’intero Consiglio Comunale, palesemente inabile e inadeguato per presenziare uno dei<br />

primi 100 Municipi della Nazione. Escludendo l’esercizio della provocazione, che pure mi è solito, e<br />

senza voler svuotare <strong>di</strong> contenuto il concetto <strong>di</strong> politica, avverto la sensazione che questa, almeno<br />

a Capaccio-Paestum, costituisca, ormai, un argomento evasivo, del tutto superficiale. E se ne parla e<br />

scrive in maniera tanto scriteriata che la verità in essa contenuta non viene nemmeno sfiorata. È<br />

inutile tirar fuori articolate teorie, strategie complesse e manovre tattiche per spiegare la crisi <strong>di</strong><br />

identità ideologica del devoto sindaco Sica e <strong>di</strong> altri componenti della “Pia Amministrazione” o<br />

l’atteggiamento della “Santa Opposizione” (vi svettano un Pietro e un Paolo), che sembra<br />

caratterizzarsi per la vacuità <strong>di</strong> un confronto <strong>di</strong> programmi e <strong>di</strong> intenti. L’azione politica della classe<br />

<strong>di</strong>rigente locale può essere decifrata in maniera alquanto lesta anche dall’intelligenza più fiacca.<br />

Non c’è bisogno <strong>di</strong> sforzarsi <strong>di</strong> apparire ingegnosi per poter <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> ciò che (non) fanno i<br />

politici capaccesi. Nulla mi vieta e mi trattiene dal <strong>di</strong>re che, molti <strong>di</strong> coloro che intervengono<br />

ufficialmente sulla vita pubblica del paese, adottano un linguaggio da manuale in<br />

<strong>di</strong>suso che non porta alcun contributo formativo. Il tempo della <strong>di</strong>alettica<br />

posticcia è da considerarsi improponibile. L’insincerità si ad<strong>di</strong>ce ai politici, non a<br />

chi voglia prenderli in considerazione per sviluppare una congettura. Diffidate,<br />

dunque, dei “politologi” e non soltanto dei politici che, a naso, o a ragione, avete<br />

in uggia. Diffidate degli articolisti cerimonieri. E giacchè mi state leggendo,<br />

<strong>di</strong>ffidate anche da me, ma non troppo. Bon Noel citoyens trivés de la culture<br />

politique!<br />

milioni <strong>di</strong> euro? Mancano solo pochi adempimenti<br />

burocratici per iniziare i lavori.<br />

Come non puoi plau<strong>di</strong>re a milioni <strong>di</strong> euro che<br />

si stanno impegnando sulla rete fognaria, sul<br />

depuratore, sui campi sportivi, sulla pubblica<br />

illuminazione, sulla raccolta dei rifiuti e<br />

sulla manutenzione <strong>di</strong> circa cento venti chilometri<br />

<strong>di</strong> viabilità comunale?<br />

Come fai a sostenere che presso l’ufficio<br />

tecnico l’attesa per il rilascio delle concessioni<br />

e<strong>di</strong>lizie è infinita. Quando, invece, l’istruzione<br />

delle pratiche avviene in tempo<br />

reale?<br />

Come fai ad offendere un professionista attribuendogli<br />

un valore, quando la professionalità<br />

e la cultura non hanno un prezzo?<br />

Comprendo le tue legittime aspirazioni , ma<br />

ricordo che San Giacomo ci ammonisce <strong>di</strong>cendoci<br />

che “chi aspira alla sapienza e alla<br />

virtù (nel caso del consigliere al potere politico)<br />

non avrà che l’ombra se non sa frenare<br />

la lingua”.<br />

Spero, amatissimo Pietro, che ritorni da noi<br />

a fare il consigliere in questo comune, altrimenti<br />

mi<br />

rimane l’amarezza <strong>di</strong> capire che chi non ha<br />

nulla <strong>di</strong> bene da <strong>di</strong>re <strong>di</strong> se stesso è costretto<br />

a parlare male degli altri.<br />

Ti chiedo gli atti ufficiali dei tuoi dati pubblicati<br />

su <strong>Unico</strong> e se non ti è possibile perché<br />

non hai detto la verità, abbi il buon senso almeno<br />

<strong>di</strong> chiedere scusa al nostro Sindaco.<br />

Affettuosamente<br />

Oscar Nicodemo<br />

*Assessore ai lavori pubblici <strong>di</strong> Capaccio<br />

Tonino Orlotti<br />

si è sposato<br />

E’ stato uno dei politici <strong>di</strong><br />

primo piano <strong>di</strong> Capaccio, già<br />

assessore a settori nevralgici<br />

come il turismo e l’urbanistica.<br />

E’ Antonio Orlotti, Tonino per<br />

gli amici. Il 15 <strong>di</strong>cembre, presso<br />

la Chiesa Madonna della Divina<br />

Provvidenza in Ponte Barizzo,<br />

si è sposato con Maria De<br />

Marco. Al ricevimento, tenuto<br />

presso il Savoy Beach Hotel, tra<br />

gli invitati abbiamo notato: l’ex<br />

sindaco Pasquale Marino, i consiglieri<br />

comunali: Angelo Valletta,<br />

Pasquale Quaglia ed<br />

Alessandro Petraglia, con Antonio<br />

Martorano e Gerardo<br />

Rega, già colleghi <strong>di</strong> giunta<br />

dello sposo.


6 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 ALBURNI<br />

ALTAVILLA<br />

Ecco l’associazione<br />

sportiva<br />

Virtus Altavilla Donne<br />

Questa associazione si è regolarmente<br />

affiliata alla Figc e attualmente<br />

il suo oggetto principale<br />

è una squadra femminile <strong>di</strong><br />

calcio a cinque che sta <strong>di</strong>sputando<br />

con ottimi risultati il campionato<br />

regionale femminile <strong>di</strong> serie<br />

B. La rosa delle giocatrici è formata<br />

da alcune ragazze <strong>di</strong> Eboli<br />

e Santa Cecilia e la maggioranza<br />

invece sono ragazze e donne <strong>di</strong><br />

Altavilla.<br />

Al campionato in questione partecipano<br />

oltre alla nostra squadra<br />

squadre <strong>di</strong> Napoli e molte<br />

squadre della provincia salernitana<br />

fra cui Battipaglia, Agropoli,<br />

Vallo della Lucania, Casalvelino,<br />

Capaccio…<br />

La squadra gioca in casa la domenica<br />

alle 17.00 presso la polisportiva<br />

Azzurra <strong>di</strong> Bonfrisco.<br />

Presidente è Davide Pacifico e i<br />

soci sono in gran parte <strong>di</strong> Altavilla.<br />

LAUREA SCOVOTTO<br />

Roccadaspide- Marialuisa Scovotto<br />

si è laureata in "Relazioni e Politiche<br />

Internazionali" con tesi in<br />

Tutela Internazionale dei <strong>di</strong>ritti<br />

umani. Data <strong>di</strong> laurea 19/12/2005.<br />

Auguri dalla famiglia e dalla redazione<br />

<strong>di</strong> “<strong>Unico</strong>”.<br />

Voglio <strong>di</strong>rti grazie per aver appreso su<br />

“<strong>Unico</strong>” del progetto <strong>di</strong> compostaggio nell’area<br />

dei nostri Tenimenti e, nello stesso<br />

tempo, ti esprimo tutta la mia solidarietà per<br />

il grave episo<strong>di</strong>o che ti è accaduto in veste <strong>di</strong><br />

giornalista e <strong>di</strong> cui riferisci nell’ultimo numero<br />

del giornale.<br />

Che vergogna!<br />

Che rabbia!<br />

Ed è la rabbia che mi spinge a far sentire la<br />

mia voce, anche se dalla lontana Lombar<strong>di</strong>a.<br />

C’è ancora gente, se si può definirla così, che<br />

pensa <strong>di</strong> prendere in giro i propri simili, decidendo<br />

sulla pelle degli altri quanto debba<br />

essere grande la pagnotta <strong>di</strong> cui questi egregi<br />

signori si “ingozzeranno”.<br />

Ben ricor<strong>di</strong>amo noi, “ Tenimentesi”, e tu continui<br />

a vederlo tutti i giorni, lo scempio fatto<br />

nella nostra contrada da qualche politicante<br />

“Cifre sbagliate sulle nostre indennità. Nessun aumento”<br />

Guglielmo Storti “bruciato”, la Margherita con<br />

Tedesco guarda a Castelcivita per il dopo Gau<strong>di</strong>oso<br />

MARIO TEDESCO: “SI SPERI-<br />

MENTA GIÀ IL PARTITO DEMO-<br />

CRATICO. SÌ ALL’ASSE COI DS”<br />

“I sette della Margherita che alla<br />

comunità montana degli Alburni<br />

stanno in maggioranza non hanno<br />

fatto altro che seguire la linea del<br />

partito. Da Salerno ci hanno sempre<br />

detto che la linea da seguire è<br />

quella del rapporto coi Ds, anche<br />

in ragione della prospettiva del<br />

partito democratico. Chi ha fatto<br />

<strong>di</strong>versamente ha agito per conto<br />

proprio. Noi, e vale a <strong>di</strong>re, Mario<br />

Tedesco, Giuseppe Pecori, Donato<br />

Poto, Giovanni Marino, Alessandro<br />

Capozzoli ed Elio Reina, siamo<br />

perfettamente in linea con le deliberazioni<br />

stabilite a livello centrale”.<br />

<strong>Per</strong>chè Storti va in un’altra <strong>di</strong>rezione.<br />

“Avevamo cominciato una strada<br />

insieme. Volevamo proporlo alla<br />

presidenza, gli abbiamo firmato<br />

anche il documento che lo in<strong>di</strong>cava.<br />

Il Ds non è stato d’accordo ed abbiamo<br />

deciso, con senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

politica, <strong>di</strong> non rompere la<br />

<strong>di</strong> allora quando, alcuni decenni or sono, la<br />

zona fu letteralmente “ depilata “ <strong>di</strong> una meravigliosa<br />

macchia me<strong>di</strong>terranea e <strong>di</strong> superbe<br />

ginestre, in nome dell’avi<strong>di</strong>tà personale.<br />

Terre che avevano succhiato il sudore dei nostri<br />

padri, manipolate per carpire contributi<br />

agricoli. E noi, impotenti, a guardare!<br />

Ci saranno tanti posti <strong>di</strong> lavoro nel futuro –<br />

così facevano credere. Invece, intascati i contributi,<br />

i politici si sono defilati e chi si è visto<br />

si è visto.<br />

I Tenimenti sono ancora lì ad essere violentati<br />

ancora.<br />

Che magica idea! Il compostaggio! Un mostro<br />

che nessuno vuole lo regalano agli Altavillesi,<br />

in particolare a quelli dei Tenimenti!<br />

Come sono bravi e solerti questi bravi politicanti,<br />

supportati da faccen<strong>di</strong>eri senza scru-<br />

fune che stavamo, legittimamente,<br />

tirando entrambi. La lotta <strong>di</strong> Storti<br />

per dare più visibilità alla Margherita<br />

è stata anche nostra, fino<br />

alla fine. Noi però non abbiamo<br />

con<strong>di</strong>viso il fatto che lui, contemporaneamente,<br />

è andato dall’opposizione<br />

per avere le firme per fare<br />

un’altra maggioranza”.<br />

Le vostre strade si reincontreranno<br />

a breve...<br />

“Io me l’auguro. Se la Margherita<br />

rimette insieme tutti i suoi petali,<br />

tutti assieme saremo più forti. Ovviamente,<br />

quello che io voglio è che<br />

prevalga l’idea <strong>di</strong> gruppo, non la<br />

decisione <strong>di</strong> uno solo. Io ho fatto<br />

sempre così. Andrò fino in fondo. E<br />

poi noi abbiamo un accordo coi<br />

Ds: subito dopo le elezioni politiche<br />

ci sarà, negli Alburni, un presidente<br />

della comunità montana<br />

espressione della Margherita. Gau<strong>di</strong>oso<br />

si <strong>di</strong>metterà subito e arriverà<br />

il presidente della Margherita”.<br />

L’Udeur, dove sarà?<br />

“Bisognerà chiederlo a loro. Adesso<br />

stanno con la nostra tra<strong>di</strong>zionale<br />

opposizione e nella vicina comunità<br />

montana del Calore guidano<br />

una giunta con il centrodestra dentro”.<br />

E Storti...<br />

“Guglielmo deve capire che gli<br />

amici li ha da questa parte, la nostra.<br />

Glielo abbiamo <strong>di</strong>mostrato<br />

nella campagna elettorale provinciale,<br />

io l’ho fatto votare a Castelcivita,<br />

così ho visto molto positivamente<br />

l’idea <strong>di</strong> portarlo alla presidenza<br />

della comunità montana. Gli<br />

auguro <strong>di</strong> ravvedersi!”.<br />

Quin<strong>di</strong> la Margherita ripartirà<br />

da Guglielmo Storti...<br />

“Non lo deciderò solo io, ma il<br />

gruppo. Io però presenterò la mia<br />

can<strong>di</strong>datura alla presidenza. Poi si<br />

vedrà. Poi quel che <strong>di</strong>rà il gruppo<br />

si farà...”.<br />

NUNZIO GAUDIOSO: “NON HO<br />

CONTRATTATO IL VOTO DI RAF-<br />

FAELE REINA”.<br />

“Reina rafforza la mia giunta? Non<br />

è così. Aveva già aderito alla Margherita,<br />

faceva già parte <strong>di</strong> questa<br />

maggioranza. L’Udc l’aveva lasciata.<br />

Dalla Margherita c’è arrivato<br />

l’in<strong>di</strong>cazione sul suo nome.<br />

Reina non ha certo salvato la mia<br />

presidenza col suo voto”.<br />

Fa <strong>di</strong>scutere questo aumento<br />

delle indennità <strong>di</strong> carica...<br />

“Macchè. E’ un abbaglio, non è<br />

così. I 25 mila euro andavano messi<br />

sul capitolo apposito perché già da<br />

gennaio sapevamo che saremmo<br />

arrivati fino ad ottobre con le indennità<br />

<strong>di</strong> carica. Non c’è stato un<br />

aumento. Poi i dati delle nostre retribuzioni<br />

non sono esatti: il presidente<br />

arriva a 2660 euro e 1490<br />

euro hanno gli assessori. Ma io<br />

penso che non è il caso <strong>di</strong> pubblicarle,<br />

anche perché chi è <strong>di</strong>pendente<br />

pubblico (ed è una buona<br />

metà) ha solo il 50%. Niente aumenti,<br />

allora. Abbiamo solo rimpinguato<br />

il capitolo”.<br />

poli, che pensano <strong>di</strong> valorizzare la nostra<br />

zona solo quando devono attripparsi bene.<br />

Tanto nessuno protesta! E’ questo il loro slogan.<br />

Io, invece, non ci sto! Non ci sto proprio.<br />

E attraverso queste frettolose righe colgo<br />

l’occasione per dare ai responsabili un piccolo<br />

suggerimento per salvare le loro capre<br />

e i loro cavoli.<br />

Suggerisco, alle brillanti menti che hanno<br />

partorito questo velenoso progetto, <strong>di</strong> metterselo<br />

sotto casa loro l’impianto <strong>di</strong> compostaggio.<br />

Potranno avere qualche utile in più:<br />

oltre ad intascare quanto per loro stabilito,<br />

avranno la certezza <strong>di</strong> avere un figlio poco<br />

più che ventenne spegnersi giorno dopo<br />

giorno <strong>di</strong> tumore.<br />

E’ questo che vogliono dare alle generazioni<br />

future <strong>di</strong> quelle poche famiglie che hanno<br />

Allora dopo le elezioni Gau<strong>di</strong>oso<br />

lascia per far posto ad un esponente<br />

della Margherita...<br />

“Si tratta <strong>di</strong> un accordo politico.<br />

Da parte mia ho dato la piena <strong>di</strong>sponibilità.<br />

Fermo restando che<br />

prima <strong>di</strong> questo accordo ci saranno<br />

nuove elezioni comunali con un<br />

quadro politico che potrà anche<br />

cambiare. Non è Gau<strong>di</strong>oso, ma il<br />

Ds intero, che mette sul tavolo la<br />

<strong>di</strong>sponibilità a lasciare la presidenza.<br />

Ci sarà così l’alternanza a<br />

favore <strong>di</strong> un partito amico, che già<br />

con<strong>di</strong>vide appieno programma e<br />

progetti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> Gau<strong>di</strong>oso. Non<br />

c’è niente <strong>di</strong> strano, un eventuale<br />

cambiamento servirà solo a continuare<br />

a lavorare per dare stabilità<br />

all’ente”.<br />

Gau<strong>di</strong>oso quanto scommette su<br />

Storti suo successore?<br />

“Più del mio conterà il parere dei<br />

nuovi consiglieri che saranno eletti<br />

nei comuni. Guglielmo Storti è insieme<br />

con la nostra minoranza. E’<br />

una sua scelta. Dopo un anno e<br />

mezzo che è stato con noi ora ci<br />

spara addosso. L’accelerazione<br />

dell’alternanza tra Ds e Margherita,<br />

che lui ha auspicato, era fuori<br />

dagli accor<strong>di</strong>. La sua condotta mi è<br />

sembrata un’estorsione politica,<br />

veramente immotivata. <strong>Per</strong>ciò noi<br />

Ds ci siamo irrigi<strong>di</strong>ti. Adesso c’è la<br />

mia <strong>di</strong>sponibilità piena a farmi da<br />

parte appena saranno rinnovate le<br />

rappresentanze dei comuni presso<br />

l’ente. Non ci saranno automatismi,<br />

non è nemmeno escluso che io<br />

possa restare in carica perché la<br />

Margherita può avere un altro tipo<br />

<strong>di</strong> rappresentanza. Abbiamo governato<br />

bene, e quin<strong>di</strong> quando l’alternanza<br />

ci sarà, guarderà agli interessi<br />

del territorio degli Alburni e<br />

non ai singoli politici”.<br />

Interviste a cura <strong>di</strong> Oreste Mottola<br />

LETTERA AD ORESTE MOTTOLA<br />

Altavilla Silentina “Giù le mani dai Tenimenti. Sono stati già violentati”<br />

avuto il coraggio <strong>di</strong> restare ancora nei Tenimenti!<br />

Altro che strattonare, negare i microfoni e<br />

spiegare alla gente argomentando come conviene.<br />

Ringranziando il mio Buon Signore non ho<br />

bisogno <strong>di</strong> microfoni per esprimere il mio<br />

<strong>di</strong>saccordo. Ma altri strumenti sì, non possono<br />

controllare ad Hoc tutto.<br />

Ti ringrazio per lo sfogo e, se può servire a<br />

salvare i nostri amati Tenimenti, hai tutta la<br />

mia approvazione per eventuale pubblicazione<br />

della presente, ovunque tu voglia.<br />

La libertà <strong>di</strong> parola e <strong>di</strong> pensiero prima <strong>di</strong><br />

tutto.<br />

Grazie e buon Lavoro!<br />

Una tenimentese rimasta tale<br />

Iolanda Brenga


CALORE<br />

14 gennaio 2006 ❚ N.48<br />

<strong>Per</strong> il rilancio della Val Calore ci vuole verità e i soci devono votare subito<br />

Intervista a Cosimo Peduto, socio espulso, già presidente del collegio sindacale<br />

La “Valcalore” è uno dei pochi<br />

esempi dell’Italia meri<strong>di</strong>onale <strong>di</strong> vero<br />

associazionismo e <strong>di</strong> miglioramento<br />

strutturale della viticoltura. Vedendo i<br />

conta<strong>di</strong>ni della Valle del Calore un ex<br />

deputato non smetteva mai <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che,<br />

rispetto ad altri <strong>di</strong> altre realtà del salernitano,<br />

alla gentilezza univano la passione<br />

per la terra. Difficile dargli torto,<br />

soprattutto se si va a vedere come quei<br />

piccoli ed impervi appezzamenti <strong>di</strong> terreno<br />

abbiano finanziati gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

un’intera generazione <strong>di</strong> professionisti<br />

che da quei sacrifici, spesso inenarrabili,<br />

vengono fuori. <strong>Per</strong> questo oggi la<br />

<strong>di</strong>scussione sul momento che attraversa<br />

l’azienda tocca ogni strato sociale.<br />

Ne parliamo con Cosimo Peduto (nella<br />

foto), già presidente del collegio sindacale<br />

dell’azienda, componente della<br />

segreteria provinciale della Cgil. “I <strong>di</strong>pendenti<br />

hanno ragione. Hanno alte<br />

professionalità. Che vanno valorizzate”.<br />

Peduto è un ex socio, espulso a seguito<br />

dell’azione <strong>di</strong> “responsabilità” intrapresa<br />

dall’attuale <strong>di</strong>rigenza. E’ la<br />

prima volta che parla pubblicamente<br />

degli avvenimenti.<br />

“Sono stato presidente del collegio<br />

sindacale dal novembre 2001 al febbraio<br />

2003. Appena 13 mesi. L’attuale<br />

presidente mi ha fatto una citazione<br />

giu<strong>di</strong>ziaria dove sostiene che sono stato<br />

in carica dal 1996 al 2003, e quin<strong>di</strong> responsabile<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse omissioni <strong>di</strong> controlli”.<br />

Davvero?<br />

“E’ così. Lui passa sopra l’incarico<br />

ricoperto, dal 1996 al 1999, dell’ex maresciallo<br />

dei carabinieri Baglivo. Poi<br />

c’è stato Gigino Mastrantuono, dal<br />

1999 al 2001, già <strong>di</strong>pendente della<br />

Cassa Rurale <strong>di</strong> Aquara. Io arrivo a novembre<br />

2001, quando Pasquale Graziuso<br />

rinuncia a presentarsi, ai soci si<br />

presenta un’unica lista con Giuseppe<br />

Graziuso alla presidenza ed io con la<br />

responsabilità del collegio sindacale. Il<br />

17 novembre 2002 Giuseppe Graziuso<br />

“Scuola & Dipendenze”, un convegno<br />

voluto da Salvatore Iannuzzi,<br />

presidente dell’Unione dei comuni<br />

dell’alto Calore, con l’obiettivo <strong>di</strong><br />

informare i giovani che frequentano le<br />

scuole superiori della Valle del Calore,<br />

è stato un successo <strong>di</strong> partecipazione e<br />

un’occasione per guardare in faccia le<br />

problematiche giovanili senza<br />

nascondersi <strong>di</strong>etro giri <strong>di</strong> parole.<br />

Iannuzzi ha acceso un riflettore sul<br />

mondo adolescenziale squarciando il<br />

velo dei luoghi comuni che vogliono i<br />

nostri giovani cresciuti a fusilli e<br />

salsiccia in una realtà ambientale<br />

incontaminata e salubre con l’unico<br />

problema del decremento demografico<br />

dovuto alla viabilità fatiscente.<br />

Con l’irruzione <strong>di</strong> Rosa Castiello,<br />

responsabile dell’area maternoinfantile<br />

dell’Asl SA<br />

3, che ha dato<br />

un’anticipazione<br />

sui risultati <strong>di</strong><br />

un’indagine<br />

condotta su un<br />

campione <strong>di</strong><br />

duemila studenti<br />

del terzo anno delle<br />

scuole superiori<br />

presenti<br />

nell’ambito<br />

territoriale<br />

lascia ed io rimango in carica per altri<br />

due mesi. Dopo <strong>di</strong> che mi hanno gettato<br />

addosso un’azione <strong>di</strong> responsabilità<br />

e poi l’espulsione”.<br />

Cosa le imputano...<br />

“Io sto ancora aspettando, dall’attuale<br />

consiglio <strong>di</strong> amministrazione, una<br />

nota dove si quantifica il danno che ho<br />

provocato all’azienda per il periodo<br />

dove sono stato effettivamente in carica.<br />

Il 22 febbraio 2003 è stata votata,<br />

dall’assemblea, una delibera dove si sosteneva<br />

che io dovevo approvare il bilancio<br />

e non ho vigilato su due versamenti<br />

fatti da due soci relativamente al<br />

prestito sociale. Voglio il pronunciamento<br />

della magistratura, affinchè io<br />

possa poi chiedere a qualcuno i danni<br />

che ho avuto. <strong>Per</strong> adesso bado a <strong>di</strong>fendermi...”.<br />

Fino a qualche anno fa l’azienda<br />

cooperativa Valcalore faceva parlare<br />

poco <strong>di</strong> sè. Poi all’improvviso c’è<br />

un’esplosione <strong>di</strong> voci. Bisogna stare<br />

attenti anche alle sfumature...<br />

“Si, tutto vero fino a quando non è<br />

arrivata la nuova <strong>di</strong>rigenza. Aggiungo<br />

solo che il tempo mi sta dando ragione...”.<br />

<strong>Bacco</strong>, <strong>tabacco</strong> e <strong>spinelli</strong> per <strong>colpa</strong> <strong>di</strong> <strong>Venere</strong><br />

Il 40% dei giovani del Cilento e del Vallo <strong>di</strong> Diano sanno dove procurarsi l’erba<br />

dell’Asl, la visione d’insieme si è fatta<br />

chiara: la nostra realtà non è un’isola<br />

felice, anzi, per certi aspetti, è<br />

preoccupante.<br />

Ecco qualche dato appuntato a volo:<br />

Il 31% fa uso abitualmente <strong>di</strong> super<br />

alcolici; il 13% <strong>di</strong> droghe leggere<br />

(<strong>spinelli</strong>); il 2% <strong>di</strong> cocaina ed eroina.<br />

Marginali i dati relativi ad altre<br />

sostanze. Ma il dato più significativo è<br />

quello relativo alla conoscenza dei<br />

luoghi <strong>di</strong> accesso alle sostanze che<br />

procurano <strong>di</strong>pendenza. Infatti mentre<br />

per l’alcol e il fumo questo è ovvio<br />

perché sono “legalizzate”, per gli<br />

<strong>spinelli</strong> e le droghe il fatto è<br />

preoccupante: il 40% saprebbe dove<br />

procurarsi l’erba per gli <strong>spinelli</strong>; il<br />

22% saprebbero dove<br />

approvvigionarsi <strong>di</strong> cocaina ed eroina!<br />

Insomma è quasi come andare al<br />

supermercato.<br />

Ovviamente sono dati captati al volo<br />

che andrebbero analizzati e<br />

confrontati, ma danno l’idea <strong>di</strong> quanto<br />

sia <strong>di</strong>ffuso il <strong>di</strong>sagio giovanile che, a<br />

quanto ha riferito la Castiello, è dovuto<br />

più a problematiche legate ai rapporti<br />

interpersonali tra i “pari” che non a<br />

conflitti da ricercare in ambito<br />

familiare. Infatti l’80% degli<br />

intervistati <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> vivere bene il<br />

rapporto con i genitori e in<strong>di</strong>vidua nel<br />

Un momento. Pasquale Mucciolo<br />

nell’intervento pubblicato nello scorso<br />

numero <strong>di</strong> “<strong>Unico</strong>” parla <strong>di</strong> “conseguenze<br />

negative causate dall’abbandono<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Graziuso”...<br />

“Non è così. Giuseppe Graziuso fece<br />

una scelta coraggiosa, si presentò davanti<br />

alla base sociale, <strong>di</strong>cendo sostanzialmente<br />

quello che era necessario<br />

fare per tornare a far sviluppare l’azienda.<br />

Si proponeva <strong>di</strong> capitalizzare<br />

l’azienda per permettergli <strong>di</strong> mettersi<br />

un segmento me<strong>di</strong>oalto <strong>di</strong> mercato.<br />

Non si volevano sol<strong>di</strong> per ripianare<br />

buchi precedenti. E’ una cosa molto <strong>di</strong>versa<br />

dalla proposta attuale...”.<br />

Si è tornati o no all’aumento del<br />

capitale sociale? E’ un prestito dei<br />

soci che riavvia la patrimonializzazione<br />

o c’è dell’altro?<br />

“L’azienda allora voleva rilanciarsi.<br />

<strong>Per</strong>ciò fu fatto un programma <strong>di</strong> contenimento<br />

dei costi aziendali che partiva<br />

dai sacrifici chiesti ai <strong>di</strong>pendenti, e<br />

proseguiva riducendo il prezzo delle<br />

bottiglie, del consumo <strong>di</strong> gasolio. Poi<br />

si volevano valorizzare gli impianti per<br />

fare dei prodotti a più alto valore aggiunto.<br />

Così sarebbe stato possibile au-<br />

mentare la qualità...”.<br />

L’attuale <strong>di</strong>rigenza <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver<br />

pagato oltre 5 miliar<strong>di</strong> e 400 milioni<br />

<strong>di</strong> vecchie <strong>di</strong> lire ai coltivatori...<br />

“Noi lasciammo l’azienda con 7 miliar<strong>di</strong><br />

e mezzo <strong>di</strong> prestito sociale. Poi<br />

c’erano due miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> depositi, quin<strong>di</strong><br />

riscontri attivi, e in più c’erano due<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti da esigere, ed in più<br />

c’erano dei fon<strong>di</strong> destinati ai soci per<br />

miglioramenti. A me risulta che i due<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> patrimonio dell’azienda<br />

siano stati tolti e restituiti ai soci. Gli<br />

stessi più che avere pagato i conferimenti<br />

dei prodotti, hanno pagato all’azienda<br />

i prestiti che tenevano per i loro<br />

investimenti. In sintesi: i soci hanno<br />

avuto in<strong>di</strong>etro una parte dei loro sol<strong>di</strong>.<br />

Dissento sull’analisi <strong>di</strong> Pasquale Mucciolo<br />

quando addebita all’abbandono<br />

<strong>di</strong> Giuseppe Graziuso l’inizio della tendenza<br />

che vede i soci richiedere la restituzione<br />

dei prestiti sociali all’azienda,<br />

questo non è vero, era già cominciato<br />

da molto tempo prima!. I coltivatori<br />

poi chiedono <strong>di</strong> riavere i corrispettivi<br />

dei loro conferimenti. Questo non<br />

è mica un beneficio. Diciamola tutta:<br />

da almeno tre anni, la Cantina prende le<br />

uve ma ai viticoltori non arrivano i<br />

sol<strong>di</strong>. In qualsiasi azienda i fornitori<br />

qualche becco <strong>di</strong> un quattrino l’avrebbero<br />

preso. Qui niente!”.<br />

Siamo a questo...<br />

“Vi sfido ad andarli ad interrogare<br />

uno per uno”.<br />

E sull’aumento del capitale sociale?<br />

C’è chi prima era contrario ed<br />

ora è a favore. Diventa <strong>di</strong>fficile tenere<br />

il conto delle varie posizioni...<br />

“Quando l’attuale presidente vinse la<br />

sua battaglia contro l’aumento del capitale<br />

sociale c’erano oltre 600 soci che<br />

avevano detto sì e firmato un impegno.<br />

Allora però c’era un’operazione <strong>di</strong><br />

ammodernamento in corso, da oltre<br />

<strong>di</strong>eci miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, che richiedeva una<br />

capitalizzazione. Oggi invece ci sono<br />

per<strong>di</strong>te d’esercizio da coprire”.<br />

gruppo dei pari<br />

il luogo <strong>di</strong><br />

coltura dove si<br />

accende il<br />

“focolaio” e la<br />

voglia <strong>di</strong><br />

“provare”<br />

scorciatoie per<br />

lo stare bene<br />

con sé e con gli<br />

altri.<br />

La scuola deve<br />

“insegnare ad<br />

imparare” ha<br />

ricordato<br />

Giuseppe Vitale, sindaco <strong>di</strong> Campora e<br />

moderatore della sessione <strong>di</strong> lavoro, ma<br />

resta il problema su come possa<br />

inventarsi una strategia se le varie<br />

componenti deputate ad intervenire<br />

non trovano luoghi dove confrontarsi e<br />

si richiudono sempre <strong>di</strong> più a fare<br />

tattica per <strong>di</strong>mostrare che esistono per<br />

dare risposte ai <strong>di</strong>sagi prodotti da una<br />

società che non sa prevenire e non sa<br />

nemmeno curare.<br />

Salvatore Iannuzzi, con l’abilità e la<br />

determinazione che molti gli<br />

riconoscono, ha tentato <strong>di</strong> dare il via a<br />

questo lavoro <strong>di</strong> “sartoria”<br />

istituzionale organizzando questo<br />

convegno. Rosa Castiello, con la sua<br />

indagine, ha <strong>di</strong>mostrato che non siamo<br />

7<br />

Accusa grave. E’ sicuro <strong>di</strong> questo?<br />

“Il bilancio 2002 viene chiuso con<br />

una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un miliardo e 600 milioni.<br />

L’anno successivo il deficit è stato<br />

<strong>di</strong> 600 milioni”.<br />

Quin<strong>di</strong>, a questo punto...<br />

“Quella che manca è la chiarezza rispetto<br />

a questa ultima proposta. Poi in<br />

un manifesto ho visto chiedere la patrimonializzazione<br />

dell’azienda e non<br />

l’aumento del capitale sociale”.<br />

C’è un po’ <strong>di</strong> confusione su quest’azienda.<br />

Dagli attuali vertici non<br />

viene nascosto un certo fasti<strong>di</strong>o per<br />

l’ingerenza che vari soggetti, tra i<br />

quali ci siamo anche noi <strong>di</strong> questo<br />

giornale, nelle faccende interne...<br />

“E perchè? Io auspico che gli enti locali<br />

dell’area, tutti i citta<strong>di</strong>ni, ne possano<br />

<strong>di</strong>scutere. E’ questa la con<strong>di</strong>zione<br />

per costruire la chiarezza più assoluta<br />

sulle con<strong>di</strong>zioni nei quali l’azienda<br />

si trova. Poi serve un piano <strong>di</strong> rilancio<br />

con<strong>di</strong>viso innanzitutto da chi conferisce<br />

uva ed olive. Si scelga poi il<br />

gruppo <strong>di</strong>rigente migliore per attuare il<br />

rilancio. Quin<strong>di</strong> le elezioni delle cariche<br />

sociali devono avvenire prima possibile.<br />

Chi si can<strong>di</strong>derà <strong>di</strong>rà cosa vorrà<br />

fare per la Cantina. E’ una sciocchezza<br />

pensare che bisogna aspettare le consultazioni<br />

amministrative. <strong>Per</strong>chè? La<br />

Cantina è stata sempre una cosa <strong>di</strong>versa,<br />

molto autonoma...”.<br />

A Cosimo Peduto Gianfranco Ferrigno,<br />

<strong>di</strong>rettore dell’azienda, non<br />

piace.<br />

“E chi lo conosce!. Non lo so se Ferrigno<br />

debba o no essere affiancato da<br />

una risorsa interna all’azienda, come<br />

qualcuno ha sostenuto. Io so che in tre<br />

anni il consulente, o meglio il general<br />

manager, non ha portato un valore aggiunto<br />

all’azienda. Quello che oggi gli<br />

chiedono è <strong>di</strong> tirare fuori un vero piano<br />

<strong>di</strong> rilancio che non preveda solo sacrifici<br />

per i soci. Anche Ferrigno dovrà<br />

sacrificarsi”.<br />

Intervista <strong>di</strong> Oreste Mottola<br />

all’anno zero. La scuola da tempo<br />

invoca professionalità e risorse, oltre<br />

che efficaci strumenti <strong>di</strong> analisi e<br />

strategie d’intervento. I genitori, anello<br />

forte o debole del sistema sociale,<br />

vengono a conoscenza dei problemi dei<br />

figli e, quando è necessario, dove si è in<br />

tempo, corrono ai ripari.<br />

L’approfon<strong>di</strong>to lavoro d’indagine<br />

svolta dall’Asl è un’ottima base <strong>di</strong><br />

partenza che può mettere tutti i<br />

soggetti in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> prendere<br />

coscienza dei problemi, si tratta <strong>di</strong><br />

vedere se, come e quando saranno resi<br />

pubblici. La Castiello ha <strong>di</strong>chiarato che<br />

saranno le scuole ad essere i primi<br />

destinatari dei reports risultanti<br />

dall’indagine. Ne hanno bisogno i<br />

docenti per calibrare i loro interventi<br />

educativi, ne hanno <strong>di</strong>ritto le famiglie<br />

per imparare a valutare i segnali che<br />

mandano i loro giovani, sono necessari<br />

ai ragazzi per guardarsi allo specchio.<br />

L’Asl stampi pure il suo bel fascicolo<br />

per la gioia delle tipografie e dei<br />

grafici, ma <strong>di</strong>a imme<strong>di</strong>atamente agli<br />

organi d’informazione i risultati<br />

dell’indagine affinché possano essere<br />

<strong>di</strong>vulgati ed aprire un <strong>di</strong>battito nella<br />

nostra società che vada a fondo delle<br />

questioni. Un lavoro ben fatto è quello<br />

che viene portato fino in fondo.<br />

Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo


8 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 DIANO<br />

IN FARMACIA<br />

Curare l’ernia del <strong>di</strong>sco<br />

con l’ozonoterapia?<br />

Circa l’80-<br />

90% degli<br />

adulti<br />

presenta<br />

almeno un<br />

episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

lombalgia<br />

durante la<br />

vita. La fascia<br />

d’età più<br />

colpita è tra i 30 e i 50 anni. Il<br />

dolore vertebrale è in genere la<br />

conseguenza <strong>di</strong> fenomeni<br />

degenerativi a carico delle vertebre e<br />

dei <strong>di</strong>schi intervertebrali. Il<br />

trattamento <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong><br />

patologia è nella maggior parte dei<br />

casi conservativo mentre per un<br />

numero limitato <strong>di</strong> pazienti è<br />

necessario l’intervento chirurgico.<br />

Ormai da tempo si parla <strong>di</strong><br />

ossigeno-ozono terapia e al primo<br />

posto tra le possibili applicazioni<br />

dell’ossigeno-ozonoterapia vi sono<br />

proprio le ernie e le protrusioni<br />

<strong>di</strong>scali. Le ernie possono essere a<br />

livello cervicale, toracico, lombare e<br />

possono essere singole o multiple.<br />

Nel trattamento del dolore<br />

vertebrale l’ozono provoca due<br />

importanti azioni: miglioramento<br />

dell’ossigenazione e della<br />

circolazione locale. Il soggetto già<br />

dopo pochissime sedute ha la<br />

scomparsa del dolore e può<br />

riprendere la propria normale<br />

attività lavorativa. Le coxo-artrosi e<br />

le gonartrosi possono essere curate,<br />

quando la degenerazione non è<br />

imponente, con punture intraarticolari<br />

<strong>di</strong> ossigeno-ozono. Uno<br />

stu<strong>di</strong>o condotto su 400 pazienti<br />

trattati per ernia del <strong>di</strong>sco tra il<br />

1997 ed il 2003, <strong>di</strong> età compresa tra i<br />

19 e gli 85 anni, ha <strong>di</strong>mostrato<br />

risultati positivi nell’86% dei casi. In<br />

sintesi la somministrazione locale <strong>di</strong><br />

ozono consente <strong>di</strong> ridurre il volume<br />

dell’ernia tramite la sua essiccazione,<br />

<strong>di</strong> decongestionare la ra<strong>di</strong>ce nervosa<br />

coinvolta nel problema, e <strong>di</strong><br />

migliorare il flusso sanguigno<br />

favorendo la formazione <strong>di</strong> nuovi<br />

vasi.<br />

<strong>Per</strong> i pazienti è importante sapere<br />

che il generatore <strong>di</strong> ozono sia capace<br />

<strong>di</strong> produrre precise concentrazioni <strong>di</strong><br />

ozono (micron/ml <strong>di</strong> gas) misurabili<br />

in tempo reale me<strong>di</strong>ante fotometria<br />

e che l’ambulatorio abbia tutte le<br />

misure <strong>di</strong> sicurezza previste dalla<br />

legge (<strong>di</strong>struttore <strong>di</strong> ozono,<br />

depuratore dell’aria ad ogni<br />

emergenza). I risultati degli stu<strong>di</strong><br />

clinici fin ora condotti per curare<br />

alcune patologie con l’ozonoterapia<br />

sono entusiasmanti ma occorre<br />

sempre affidarsi ad operatori<br />

qualificati che abbiano a<br />

<strong>di</strong>sposizione i mezzi idonei per le<br />

applicazione della miscela gassosa.<br />

Alberto Di Muria<br />

redazione@farmacia<strong>di</strong>muria.it<br />

Non più solo madre e moglie, ma anche manager<br />

Quagliano:”É limitato il grado <strong>di</strong> apertura mentale <strong>di</strong> molti professionisti”<br />

Si torna a parlare <strong>di</strong><br />

impren<strong>di</strong>torialità femminile nel<br />

Vallo <strong>di</strong> Diano grazie al convegno<br />

conclusivo del progetto “Donne,<br />

tecnologie e sviluppo”, che si è<br />

svolto nella certosa <strong>di</strong> Padula, nella<br />

mattinata del 12 <strong>di</strong>cembre. Cifre<br />

che danno segni <strong>di</strong> apertura, ma<br />

fanno anche capire quanto debba<br />

ancora essere fatto perché si<br />

concretizzi la presenza delle donne<br />

nel mercato del lavoro, anche in un<br />

territorio come quello del Vallo <strong>di</strong><br />

Diano.<br />

Un convegno ricco <strong>di</strong> momenti<br />

salienti che hanno trasversalmente<br />

raccontato la storia <strong>di</strong> un Vallo che<br />

cresce verso questa <strong>di</strong>rezione.<br />

Parole <strong>di</strong> incoraggiamento alle<br />

donne sono arrivate dal sindaco<br />

della città <strong>di</strong> Padula, Giovanni<br />

Allegro, grande sostenitore del<br />

progetto sin dall’inizio. Insieme a<br />

Carmine Del Priore, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong><br />

“Donne, tecnologie e sviluppo”, ci<br />

hanno raccontato le motivazioni<br />

che hanno portato a tale scelta,<br />

Divulgazione e approfon<strong>di</strong>mento<br />

delle bellezze e delle amenità<br />

artistiche e paesaggistiche del<br />

Vallo <strong>di</strong> Diano: questi sono gli<br />

obiettivi principali della nuova<br />

guida turistica prodotta dalla<br />

locale comunità montana. La<br />

presentazione, svoltasi nel pomeriggio<br />

del 15 <strong>di</strong>cembre presso<br />

l’hotel “Certosa” <strong>di</strong> Padula, è<br />

stata caratterizzata dall’attenta<br />

<strong>di</strong>samina, attraverso un lungo<br />

<strong>di</strong>battito, delle nuove frontiere<br />

del turismo cilentano e val<strong>di</strong>anese<br />

in base alle risorse ricettive, ambientali<br />

ed impren<strong>di</strong>toriali.<br />

Il moderatore della serata, l’assessore<br />

alla cultura dell’ente sopracomunale,<br />

prof. Vincenzo<br />

Curcio, ha parlato del “valore<br />

che possono avere, sia per le imprese<br />

che per i citta<strong>di</strong>ni, le tante<br />

forme <strong>di</strong> interesse e <strong>di</strong>versificazione<br />

dei piani turistici, da cui<br />

poi partire per creare un piano<br />

<strong>di</strong> marketing territoriale rivolto<br />

alla promozione del territorio”.<br />

Il turismo, nelle aspettative<br />

<strong>di</strong> Curcio, è una “credenziale<br />

d’appoggio, una leva che deve<br />

spingere gli amministratori locali<br />

a dare impulso a questo modulo<br />

economico, basato sul concreto<br />

miglioramento della qualità<br />

della vita”.<br />

Grande sod<strong>di</strong>sfazione per i risultati<br />

raggiunti negli ultimi<br />

anni dal parco nazionale, specie<br />

in termini <strong>di</strong> ricettività, è stata<br />

riferito le linee guida<br />

seguite e sottolineato<br />

la profonda<br />

sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> un<br />

lavoro svolto non<br />

perdendo mai <strong>di</strong><br />

vista gli obiettivi<br />

iniziali. Vivi<br />

ringraziamenti per il<br />

lavoro svolto da<br />

parte dell’assessore<br />

ai trasporti Rocco<br />

Giuliano, che ha<br />

voluto presenziare il<br />

momento con un<br />

<strong>di</strong>scorso breve, ma intenso.<br />

Alla presenza <strong>di</strong> un pubblico<br />

giovane sono stati menzionati i tre<br />

percorsi formativi realizzati<br />

attraverso il progetto. Momenti <strong>di</strong><br />

formazione che hanno dato vita alle<br />

addette al commercio elettronico<br />

agroalimentare, alle addette alla<br />

comunicazione e pubbliche<br />

relazioni, e infine alla figura <strong>di</strong><br />

animatrice turistica.<br />

Sulla stessa scia hanno poi<br />

espressa dal consigliere<br />

dell’ente<br />

Raffaele Accetta:<br />

“Il territorio ci<br />

ha portato a lavorare<br />

per il miglioramento<br />

<strong>di</strong><br />

questa istituzione,<br />

che, pur essendo<br />

giovane,<br />

ha saputo dare<br />

tanto non solo al<br />

Cilento, ma<br />

anche al Vallo <strong>di</strong><br />

Diano. Quest’ultima<br />

area, dopo<br />

un’iniziale fase<br />

<strong>di</strong> ostilità verso<br />

l’istituzione, si è<br />

avvicinata, grazie ai sindaci e ai<br />

singoli comuni, ai nostri progetti,<br />

passando dalle proteste alle<br />

proposte”.<br />

Il presidente dell’associazione<br />

impren<strong>di</strong>tori val<strong>di</strong>anese Valentino<br />

Di Brizzi<br />

ha posto l’accento sulle sinergie<br />

organizzative, “punto <strong>di</strong> partenza<br />

della nostra attività”. Il nostro<br />

lavoro per il turismo si basa<br />

“su un’importante fase <strong>di</strong> pianificazione<br />

delle idee, come testimoniato<br />

dal progetto “Ospitalità<br />

da favola”. Uno dei ritar<strong>di</strong><br />

della crescita territoriale va<br />

letto - a detta dell’impren<strong>di</strong>tore<br />

originario <strong>di</strong> Polla - “nello scontro<br />

tra aziende e organismi politici,<br />

fin troppo lenti nell’avvio<br />

delle proposte <strong>di</strong> sviluppo por-<br />

proseguito il convegno i<br />

partner <strong>di</strong> “donne,<br />

tecnologie e sviluppo”,<br />

coloro che hanno<br />

attualizzato e<br />

concretizzato l’idea. Da<br />

Massimo Burzo,<br />

Presidente dell’Enap.<br />

Campania, ad Antonio<br />

Calandriello,<br />

amministratore Omnia<br />

per parlare della<br />

necessità <strong>di</strong> un robusto<br />

supporto da parte <strong>di</strong> tutte<br />

le istituzioni locali. Un<br />

sostegno forte, attuale in una realtà<br />

che vive la storia presente e non si<br />

può permettere <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> futuro<br />

perché quello è “qui, oggi”.<br />

Grande sod<strong>di</strong>sfazione anche da<br />

Vincenzo Quagliano (nella foto),<br />

grande fautore del progetto, che ha<br />

<strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> “essere pronto a<br />

ripetere l’esperienza con la grinta<br />

<strong>di</strong> sempre e il sostegno <strong>di</strong> nuove<br />

competenze”. Di questa esperienza<br />

ci tiene a sottolineare il suo<br />

tate avanti dai<br />

nostri soggetti<br />

impren<strong>di</strong>toriali”.<br />

Ma questo - ha<br />

concluso Di Brizzi<br />

- “è il momento<br />

propizio per l’allestimento<br />

<strong>di</strong> un<br />

tavolo <strong>di</strong> concertazione<br />

tra gli organi<br />

istituzionali<br />

e l’impren<strong>di</strong>toria,<br />

il che costituisce<br />

un obbligo morale<br />

per tutto il territorio”.<br />

Il consigliere provinciale<br />

Luigi<br />

Giordano si è soffermato<br />

“sulla nascita dei sistemi<br />

turistici locali, tenendo conto<br />

della ormai prossima cancellazione<br />

delle aziende provinciali<br />

del turismo, come stabilito dal<br />

recente testo unico sulle attività<br />

del settore”. Ciò ci spinge “a<br />

precorrere i tempi per evitare<br />

importanti ritar<strong>di</strong> sull’avvio dei<br />

nostri progetti”. Stringere rapporti<br />

con le realtà limitrofe, <strong>di</strong><br />

conseguenza, “è uno dei punti <strong>di</strong><br />

richiamo del lavoro che porterò<br />

avanti nella commissione turismo<br />

della Provincia”. Ma il<br />

punto <strong>di</strong> maggiore riflessione<br />

sta nell’ “abbandono <strong>di</strong> ogni interesse<br />

partitico volto a costruire<br />

un progetto unitario, che è il<br />

segnale più profondo ed intenso<br />

da lanciare a favore dei citta<strong>di</strong>-<br />

apprezzamento verso il territorio<br />

con il suo potenziale bacino<br />

occupazionale, ma soprattutto la<br />

grande motivazione a crescere delle<br />

persone che ha incontrato sul suo<br />

cammino, mentre denuncia la<br />

carenza delle strutture <strong>di</strong> assistenza<br />

e il limitato grado <strong>di</strong> apertura<br />

mentale <strong>di</strong> molti professionisti.<br />

Preziosa, infine, la testimonianza<br />

<strong>di</strong> una donna impren<strong>di</strong>trice del<br />

Vallo <strong>di</strong> Diano, Angela Sanseviero,<br />

amministratore della cooperativa<br />

sociale Futura, che ha portato le<br />

sue vicissitu<strong>di</strong>ni in aula, alla<br />

presenza <strong>di</strong> tutte le corsiste.<br />

Un convegno de<strong>di</strong>cato alle<br />

strategie, ai ruoli e agli strumenti a<br />

sostegno dell’impren<strong>di</strong>toria<br />

femminile, uno spazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo a<br />

partire dal quale concretizzare<br />

sempre <strong>di</strong> più le donne nel mercato<br />

del lavoro nel Vallo <strong>di</strong> Diano e<br />

facilitare così il ritorno <strong>di</strong> tanti<br />

giovani in un territorio che ha<br />

bisogno <strong>di</strong> nuova linfa vitale.<br />

Tania Tamburro<br />

Le bellezze del Vallo <strong>di</strong> Diano in una guida turistica<br />

La comunità montana presenta a Padula la nuova e<strong>di</strong>zione dell’opera<br />

ni”.<br />

Il presidente della comunità<br />

montana Vittorio Esposito ha<br />

posto in essere “la realizzazione<br />

<strong>di</strong> un progetto turistico a lungo<br />

termine, i cui impulsi devono<br />

partire dalla provincia e dalla<br />

regione”. Un motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

a tal proposito, “viene<br />

dal lavoro fatto dal parco nazionale<br />

per salvaguardare le risorse<br />

naturali ed artistiche”.<br />

Uno dei punti <strong>di</strong> slancio propositivo<br />

passa - secondo il sindaco<br />

<strong>di</strong> Sanza - “dalle ‘Olimpia<strong>di</strong><br />

della mente ’, progetto biennale<br />

che dovrà spingerci a migliorare<br />

le infrastrutture viarie e il<br />

settore turistico”.<br />

Nelle parole dell’assessore ai<br />

trasporti Rocco Giuliano è<br />

emersa “l’alta responsabilità<br />

propositiva del settore della mobilità,<br />

in virtù del miglioramento<br />

dei parametri <strong>di</strong> fruibilità dei<br />

servizi e <strong>di</strong> inserimento all’interno<br />

dei singoli spazi territoriali”.<br />

In questo senso, Giuliano<br />

ha annunciato l’apertura dell’aeroporto<br />

<strong>di</strong> Pontecagnano nel<br />

gennaio 2007, il piano <strong>di</strong> fattibilità<br />

per avviare la metropolitana<br />

leggera sulla tratta ferroviaria<br />

Sicignano-Lagonegro, l’ultimazione<br />

dei lavori per l’aviosuperficie<br />

<strong>di</strong> Teggiano e le nuove bretelle<br />

<strong>di</strong> collegamento stradale<br />

(la Moliterno-Montesano e la<br />

Satriano-Caggiano).<br />

Carmine Marino


CULTURA<br />

14 gennaio 2006 ❚<br />

Tufano, musicista cieco che suonava pianoforte, violino e fisarmonica<br />

Si esibì per gli americani che commossi gli donarono il pianoforte<br />

Ho voluto raccogliere notizie e riportare<br />

quel che mi raccontava mio<br />

padre e i suoi amici <strong>di</strong> questo grande<br />

musicista <strong>di</strong> Capaccio per conservare<br />

e trasmetterne il ricordo.<br />

Antonio Tufano nacque a Capaccio<br />

il 2 marzo 1898. Compì in tenera età<br />

un viaggio in America con i genitori,<br />

emigranti in cerca <strong>di</strong> lavoro, durante<br />

la traversata contrasse una malattia,<br />

in seguito alla quale, non ricevendo<br />

cure adeguate, perse completamente<br />

la vista. La cecità totale non gli impedì<br />

tuttavia <strong>di</strong> conseguire brillantemente<br />

il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> professore <strong>di</strong> pianoforte<br />

e organo presso il Conservatorio<br />

<strong>di</strong> Napoli, dove stu<strong>di</strong>ò con il<br />

metodo braille, animato da forte spirito<br />

volitivo e da una spiccata passione<br />

per la musica. Non fu solo il suono<br />

del pianoforte ad entusiasmarlo ma<br />

anche quello del violino e della fisarmonica.<br />

Creò un gruppo <strong>di</strong> appassionati<br />

musicisti, che allietavano serenate,<br />

e ricevimenti dell’epoca come<br />

feste <strong>di</strong> matrimonio, che duravano<br />

otto giorni. Antonio Tufano (violino<br />

e fisarmonica), Pasquale Quaglia<br />

(oboe e mandolino), Giuseppe Buonora<br />

(chitarra e mandolino), Gaetano<br />

Zerenga (mandolino, chitarra), Attilio<br />

Bambacaro (chitarra), Pasquale Di<br />

Fiore (clarinetto), Armando Taddeo(chitarra,<br />

mandolino), Arturo<br />

Russo(sassofono), Germano D’Alessandro<br />

(mandolino, sassofono), Vincenzo<br />

Marino (chitarra), Gerardo Nicodemo<br />

(mandolino), Luigi Fasano<br />

(chitarra) dal 1924 al 1938. Nel 1930<br />

l’ “Opera Nazionale Dopolavoro” organizzò<br />

concerti estivi <strong>di</strong> musica classica,<br />

operistica e operettistica nella<br />

palestra comunale.<br />

Le sue con<strong>di</strong>zioni economiche non<br />

furono mai completamente agiate e<br />

per sbarcare il lunario impartiva lezioni<br />

<strong>di</strong> musica a quanti manifestavano<br />

interesse per il mondo delle<br />

sette note. In suo ricordo si vuole riportare<br />

un episo<strong>di</strong>o che lo vide protagonista<br />

dopo lo sbarco degli Americani<br />

a Paestum nel 1944. Arrivarono<br />

a Capaccio paese a bordo <strong>di</strong> una<br />

camionetta, dei militari americani in<br />

cerca <strong>di</strong> una persona che fosse in<br />

grado <strong>di</strong> allietare una serata <strong>di</strong> ufficiali,<br />

organizzata presso il comando<br />

americano, inse<strong>di</strong>ato nella pianura. In<br />

paese fu fatto subito il nome del professore<br />

Tufano. Fu contattato e accettò<br />

l’invito, fu accompagnato dal-<br />

Mercoledì 21 <strong>di</strong>cembre<br />

2005: Dopo una prima parte<br />

<strong>di</strong> novembre con temperature<br />

sopra la me<strong>di</strong>a le con<strong>di</strong>zioni<br />

meteorologiche hanno assunto<br />

caratteristiche invernali<br />

già prima dell’avvento dell’inverno<br />

astronomico (22<br />

<strong>di</strong>c.). Ben due importanti irruzioni<br />

<strong>di</strong> aria artica hanno<br />

investito la nostra regione e<br />

soprattutto durante la prima<br />

non sono mancate nevicate<br />

a quote molto basse.<br />

Rare volte in passato la stagione<br />

invernale ha mostrato<br />

il suo biglietto<br />

da visita così in anticipo; in<br />

questi giorni la situazione<br />

evolverà molto<br />

lentamente verso un graduale<br />

lieve aumento delle temperature<br />

associato a nuvolo-<br />

sità irregolare con basso rischio<br />

<strong>di</strong> pioggia. Diciamo subito<br />

che la giornata migliore<br />

dovrebbe essere la Vigilia <strong>di</strong><br />

Natale; tuttavia nelle valli<br />

delle zone interne della regione<br />

saranno presenti banchi<br />

<strong>di</strong> nebbia molto <strong>di</strong>ffusi ed<br />

intensi durante la notte e le<br />

prime ore del giorno. Proiettiamoci<br />

ora nella giornata <strong>di</strong><br />

Natale: il cielo si presenterà<br />

poco nuvoloso sin dal mattino,<br />

ma nel corso della giornata<br />

la nuvolosità aumenterà<br />

progressivamente<br />

a partire dalle zone costiere;<br />

resta basso il rischio <strong>di</strong> pioggia;<br />

le temperature saranno<br />

nella me<strong>di</strong>a stagionale con<br />

venti deboli a sud-ovest. La<br />

situazione appare molto interessante<br />

a partire dal giorno<br />

27; infatti le analisi dei<br />

più autorevoli centri <strong>di</strong> calcolo<br />

mon<strong>di</strong>ale per le previsioni<br />

a me<strong>di</strong>o termine mostrano<br />

una decisa espansione<br />

verso nord nord-est dell’anticiclone<br />

delle Azzorre<br />

con conseguente <strong>di</strong>scesa <strong>di</strong><br />

aria fredda <strong>di</strong> provenienza artico-russa.<br />

Pare che l’obiettivo sia proprio<br />

il Me<strong>di</strong>terraneo e se cosi<br />

fosse dovremmo fare i conti,<br />

a partire al 27 <strong>di</strong>cembre, con<br />

pioggia e neve e da una massiccia<br />

ondata <strong>di</strong> gelo nei giorni<br />

seguenti. Avremo un<br />

primo peggioramento il 26<br />

con piogge insistenti specie<br />

in prossimità delle coste e<br />

nevicate in montagna sopra i<br />

1200 m; a seguire tra il 27 e<br />

il 28 avremo un brusco calo<br />

delle temperature con l’entrata<br />

<strong>di</strong> forti venti <strong>di</strong> tramon-<br />

l’amico e compagno <strong>di</strong> orchestra Armando<br />

Taddeo a bordo <strong>di</strong> una motocicletta<br />

“marca Bianchi” <strong>di</strong> cilindrata<br />

175, senza ammortizzatori, targata<br />

Sa 88. Suonò magicamente tra l’allegria<br />

e la commozione dei presenti,<br />

meravigliati dalla bravura e dalla sensibilità<br />

d’animo del professore non<br />

vedente che ricompensarono con<br />

un’offerta a cui parteciparono tutti in<br />

segno <strong>di</strong> riconoscenza e <strong>di</strong> apprezzamento<br />

per il talento mostrato. Pochi<br />

giorni dopo una delegazione <strong>di</strong> ufficiali<br />

e militari americani giunsero a<br />

sorpresa nuovamente a Capaccio<br />

paese con un camion dell’esercito, in<br />

cerca del prof. Tufano per fargli dono<br />

dello stesso pianoforte con cui aveva<br />

<strong>di</strong>vinamente allietato la loro serata.<br />

Fece della musica e della famiglia la<br />

sua ragione <strong>di</strong> vita e dell’amicizia dei<br />

suoi compagni <strong>di</strong> orchestra: Pasquale<br />

Di Fiore, Armando Taddeo, Raffaele<br />

Maran<strong>di</strong>no, Attilio Bambacaro<br />

il suo affetto più caro. Concluse la<br />

sua esistenza l’1 <strong>di</strong>cembre 1970 e riposa<br />

nel cimitero <strong>di</strong> Capaccio a fianco<br />

del suo amico, Raffaele Maran<strong>di</strong>no,<br />

per espresso desiderio <strong>di</strong> quest’ultimo.<br />

Flavio Taddeo<br />

Fine d’anno al gelo<br />

tana;<br />

nevicate<br />

saranno<br />

possibili<br />

nelle zone<br />

interne a<br />

quote<br />

prossime alla pianura tra le<br />

giornate del 28-29-30.<br />

Intanto l’alta delle Azzorre<br />

piegherebbe il suo asse ancora<br />

verso est andando a pescare<br />

aria <strong>di</strong> origine siberiana<br />

che irromperebbe da nord<br />

est sull’adriatico raggiungendo<br />

anche la nostra regione.<br />

Temperature minime<br />

ovunque sotto lo zero; mi<br />

preme consigliare <strong>di</strong> mettervi<br />

in viaggio in autostrada<br />

solo per estrema necessità.<br />

Auguri <strong>di</strong> Buon Natale e felice<br />

anno nuovo; a presto.<br />

Giuseppe Stabile


10 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 GIORNALISMO&AMBIENTE<br />

“La mia sferzata alla governance del Parco del Cilento”<br />

Considerazioni a margine del corso <strong>di</strong> giornalismo ambientale<br />

Dal 15 al 18 <strong>di</strong>cembre 2005, a Laurino, si è tenuta la terza e<strong>di</strong>zione del corso <strong>di</strong><br />

giornalismo ambientale. Nelle pagine 10, 11 e 12 una serie <strong>di</strong> articoli e testimonianze<br />

raccontano dei temi <strong>di</strong>scussi e del “clima” respirato da docenti ed allievi.<br />

Era bella Laurino nella velatura della<br />

pioggia. Erano lucciole le case a ricamo<br />

<strong>di</strong> collina a l’onda <strong>di</strong> emozioni, sospensione<br />

d’oro nel cupo della valle a<br />

culla <strong>di</strong> nenia <strong>di</strong> fiume.<br />

Una virgola <strong>di</strong> luna, a riso intermittente<br />

fra la nuvolaglia, faceva la corte alla<br />

cima del Cervati a spolvero della<br />

prima neve.<br />

L’accogliente au<strong>di</strong>torium del convento<br />

<strong>di</strong> S.Antonio, fresco <strong>di</strong> recente restauro,<br />

mi fu calda cornice per un panegirico<br />

alla città, che vanta storia nobile e monumenti<br />

prestigiosi nel cuore del Cilento<br />

interno e materializzò in parole le<br />

emozioni a ressa <strong>di</strong> cuore ed anima<br />

nello scenario dei tornanti, a scavalco<br />

<strong>di</strong> Calore e Sammaro, da Roccadaspide<br />

a Villa Littorio in compagnia dell’autista<br />

Franco, dalla intelligenza vivace,<br />

che litaniava progetti <strong>di</strong> sviluppo prossimo<br />

venturo.<br />

E si incantarono entusiasti i “seminaristi”,<br />

giovani alle prese con il mestiere <strong>di</strong><br />

giornalista, tanto avvincente quanto <strong>di</strong>fficile,<br />

man mano che, nell’immaginario,<br />

rotolavano nel greto ciottoloso del<br />

fiume la storia e le storie <strong>di</strong> briganti intraprendenti<br />

e vergini anacorete, rac-<br />

colte su alle ra<strong>di</strong>ci del Cervati o alla<br />

Sella del Corticato, alla Grava <strong>di</strong> Vesalo<br />

o alle grotte <strong>di</strong> Pruno, allo Scanno<br />

del Tesoro o alla Fontana del Cerro,<br />

dove ancora riecheggiano nelle memorie<br />

<strong>di</strong> conta<strong>di</strong>ni e pastori le imprese del<br />

brigante Tar<strong>di</strong>o e i miracoli <strong>di</strong> Sant’Elena.<br />

Terra <strong>di</strong> Santi e briganti, <strong>di</strong> duchi arroganti<br />

e <strong>di</strong> rivoluzionari eroi!<br />

E quel Palazzo feudale che, massiccio,<br />

domina la valle testimoniava <strong>di</strong> “signori”<br />

potenti dai vasti posse<strong>di</strong>menti.<br />

E la Chiesa Collegiata, che custo<strong>di</strong>sce,<br />

con orgoglio <strong>di</strong> fede, le sacre spoglie<br />

della Vergine Protettrice, ostentava un<br />

prezioso coro ligneo e vantava sino<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> vescovi dotti. Ed un teatro bomboniera,<br />

dalle linee <strong>di</strong> un tardo rococò,<br />

mostrava segni <strong>di</strong> un passato prestigioso<br />

<strong>di</strong> cultura. E il “seggio” nello slargo<br />

del centro storico esaltava un lungo<br />

esercizio alla democrazia rappresentativa<br />

e partecipativa nelle amministrazioni<br />

locali. E la Chiesa dell’Annunziata<br />

era una sorpresa tutta da gustare<br />

con mosaici policromi a documento <strong>di</strong><br />

passaggi <strong>di</strong> gloriose civiltà <strong>di</strong> monachesimo<br />

orientale.<br />

ROFRANO<br />

Palumbo, barbiere ambientalista<br />

Carico <strong>di</strong> sensibilità, ci<br />

racconta la sua vita trascorsa<br />

a Rofrano un piccolo<br />

centro che sorge alle<br />

pen<strong>di</strong>ci del Monte Cervati.<br />

Lui è Carlo Palumbo una<br />

persona <strong>di</strong> sani principi<br />

che vive una vita sana e<br />

semplice fa il barbiere ed è<br />

l’unico a svolgere ancora<br />

questo mestiere in paese.<br />

Ci racconta come accanto<br />

a questa professione si de<strong>di</strong>ca<br />

alla natura. Da 15<br />

anni fa parte <strong>di</strong> un’associazione<br />

escursionistica<br />

G.E.T Gruppo Escursionistico<br />

Trekking CULTNA-<br />

TURA. Secondo Carlo<br />

l’uomo lavora anche muovendosi<br />

nell’ambiente, raccoglie<br />

i suoi frutti e ne fa<br />

buon uso perché oggi il lavoro bisogna<br />

crearselo per poter sopravvivere<br />

in questi paesi. A volte racconta<br />

“chiudo il salone per accompagnare<br />

un gruppo in escursione, vedere<br />

la natura con gli altri crea stimoli,<br />

dà sod<strong>di</strong>sfazioni vedere come<br />

le persone rimangono colpite dal nostro<br />

territorio e dall’animo cilentano”.<br />

Accanto al mestiere <strong>di</strong> barbiere,<br />

che fa con passione da 33 anni si<br />

occupa <strong>di</strong> dare valore all’ambiente e<br />

ne fa un’occasione <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Anche perché lo sviluppo <strong>di</strong> un turismo<br />

sostenibile locale rappresenta<br />

una grande potenzialità sia in<br />

campo economico, che in campo sociale,<br />

che lo sviluppo <strong>di</strong> altri settori<br />

produttivi non consentirebbe.<br />

Parlando con lui traspare però amarezza<br />

“il problema è la mancanza <strong>di</strong><br />

cultura, la mancata sensibilità da<br />

parte del parco che non dà i mezzi<br />

per valorizzare a dovere questo territorio”.<br />

Come si può parlare <strong>di</strong> sviluppo<br />

del territorio se spesso non<br />

vengono esaltati alcuni valori? Non<br />

c’è più la cultura <strong>di</strong> andare dal barbiere<br />

a farsi fare la cosiddetta sfumatura,<br />

non c’è più la cultura <strong>di</strong> va-<br />

lorizzare le piccole cose e senza incentivi<br />

si rischia <strong>di</strong> far scomparire<br />

le cose semplici del nostro territorio.<br />

Ed anche per questo il signor Palumbo<br />

si è avvicinato all’ambiente.<br />

“sono nato e cresciuto in questo<br />

paese per me la natura è la mia origine,<br />

gli anni più belli della mia vita<br />

sono quelli legati all’associazione”.<br />

Si comprende quin<strong>di</strong> come la combinazione<br />

“lavoro”, “turismo” e<br />

“ambiente” sia la formula vincente<br />

per avere un’occasione <strong>di</strong> futuro locale,<br />

a partire dal turismo sostenibile,<br />

turismo capace <strong>di</strong> durare nel<br />

tempo senza danneggiare i valori<br />

ambientali del territorio, all’ ecoturismo<br />

che si caratterizza per le attività<br />

che si aggiungono ai servizi ricettivi<br />

<strong>di</strong> base come educazione ambiental<br />

e scoperta dei prodotti tipici.<br />

Oggi più che mai, l’ambiente determina<br />

il successo <strong>di</strong> una destinazione<br />

turistica ma come è possibile<br />

promuovere lo sviluppo locale senza<br />

compromettere l’ambiente naturale<br />

e senza avere i mezzi ?<br />

Bianca Maria Detta<br />

E<br />

la storia nobile dello Stato <strong>di</strong> Laurino<br />

bussava alle porte del cuore e della<br />

mente ed incasellava i suoi tasselli ad<br />

esaltare un territorio dalle inesauribili<br />

sorprese.<br />

E l’occhio si illuminava <strong>di</strong> sorriso ed il<br />

cuore si gonfiava <strong>di</strong> orgoglio a Gaetano<br />

Pacente, sindaco innamorato del suo<br />

paese, che è uno scrigno <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong><br />

arte, anticipo <strong>di</strong> cielo, nell’avamposto<br />

del Para<strong>di</strong>so del Cervati.<br />

E si corrucciava <strong>di</strong> qualche legittima<br />

preoccupazione e <strong>di</strong> qualche imbarazzo<br />

malcelato la fronte <strong>di</strong> Bartolo Scan<strong>di</strong>z-<br />

Quando descrive il suo paese, gli<br />

occhi gli brillano, <strong>di</strong>etro gli occhiali<br />

argentati, ne parla con una<br />

sfumatura calda, amorevole,<br />

<strong>di</strong>ce che se il Cilento fosse questo<br />

pannello, che abbiamo davanti<br />

agli occhi, il centro sarebbe<br />

Laurino.<br />

Se la terra cilentana fosse,<br />

com’è, un piccolo mondo, avrebbe,<br />

allora, un cuore meraviglioso,<br />

abitato da 1950 anime, un<br />

cuore <strong>di</strong> roccia, ma pulsante e<br />

caldo.<br />

A mantenere vivo questo paese<br />

avvinghiato sulla rupe, è il sindaco,<br />

dottor Gaetano Pacente, è<br />

lui che ha questo brillio negli<br />

occhi, quando pensa al suo luogo<br />

natio.<br />

Gaetano Pacente è il motore propulsore<br />

<strong>di</strong> Laurino, è un moto<br />

perpetuo, è un uragano.<br />

Un uomo intelligente e <strong>di</strong>namico,<br />

con uno spiccato senso umoristico.<br />

Lui riesce a <strong>di</strong>vertiti sempre e sa<br />

stare allegro, scherzoso.<br />

Bisogna essere sempre attenti a<br />

ciò che <strong>di</strong>ce per godere appieno<br />

della sua autoironia, della sagacia<br />

delle sue parole.<br />

Non si può visitare Laurino,<br />

senza conoscere il sindaco, poiché<br />

lui è un vero e proprio rappresentante<br />

del suo popolo.<br />

Ma chi è Gaetano Pacente?<br />

È un me<strong>di</strong>co anestesista dell’ospedale<br />

<strong>di</strong> Vallo della Lucania,<br />

che preferisce lavorare <strong>di</strong> notte,<br />

per poter seguire le sorti <strong>di</strong> Laurino<br />

<strong>di</strong> giorno.<br />

Gaetano Pacente (nella foto), attento<br />

e vigile alle esigenze del suo<br />

paese, non è solo il sindaco, che<br />

da <strong>di</strong>eci anni, si interessa dell’amministrazione<br />

comunale, ma<br />

è l’uomo che svolge il proprio incarico<br />

con de<strong>di</strong>zione, che conosce<br />

e ama la sua gente.<br />

E la gente lo ama, ne riconosce i<br />

meriti e l’impegno.<br />

L’impegno, sì, <strong>di</strong> aver riporta-<br />

zoimpareggiabileorganizzatoredell’evento, man mano<br />

che esplodeva<br />

la<br />

mia ira<br />

d’amore<br />

verso la<br />

Governance<br />

del<br />

Parco, totalmente,<br />

o quasi, latitante,<br />

per<br />

pigrizia<br />

mentale o per manifesta incapacità o,<br />

peggio ancora, per perfido mèlange dell’una<br />

e l’altra a danno della mia terra,<br />

vittima innocente ed inconsapevole.<br />

Sbollì l’ira e tornò sorriso e buonumore<br />

nella lunga convivialità della sera al<br />

gusto <strong>di</strong> intingoli aromatici (sublime la<br />

pasta e fagioli con la cotica!) e <strong>di</strong> robusti<br />

affettati <strong>di</strong> montagna <strong>di</strong> lunga e sapiente<br />

lavorazione, delizie che un oste<br />

pacioso, Alfonso, esaltava con orgoglio<br />

<strong>di</strong> mestiere antico.<br />

E’ tornato nella terra dei padri, a gestire<br />

con amore l’accogliente ristorante a<br />

salto <strong>di</strong> “Rupe”, dopo il noma<strong>di</strong>smo per<br />

to agli antichi splendori il Convento<br />

<strong>di</strong> Sant’Antonio da Padova<br />

del sec XVI, e <strong>di</strong> averlo saputo<br />

trasformare in una splen<strong>di</strong>da<br />

realtà ricettiva, un luogo fatto <strong>di</strong><br />

storia e <strong>di</strong> culto, che si pone<br />

come alternativa al turismo <strong>di</strong><br />

massa per promuovere quello<br />

culturale e <strong>di</strong> qualità.<br />

Anche attraverso l’idea<br />

delle Case dell’arte,<br />

dove ogni anno artisti<br />

ospiti a Laurino producono<br />

ed espongono le<br />

loro opere nelle case dei<br />

privati destinate all’accoglienza,<br />

il paese ha<br />

scelto la strada della<br />

qualità.<br />

In questa ottica il sindaco<br />

ha saputo promuovere<br />

pure una splen<strong>di</strong>da<br />

iniziativa musicale: Jazz<br />

in Laurino. Una manifestazione<br />

riservata al jazz<br />

che si svolge ai principi<br />

<strong>di</strong> agosto a Laurino, alla<br />

quale partecipano musicisti<br />

italiani e stranieri<br />

<strong>di</strong> rilevanza internazionale.<br />

I concerti si svolgono all’interno<br />

delle antiche<br />

mura del Palazzo Ducale,<br />

altra importante e<br />

storica costruzione fatta<br />

ristrutturare dal comune<br />

e nel chiostro del Monastero<br />

<strong>di</strong> Sant’Antonio.<br />

Jazz in Laurino non è<br />

solo esibizione ma anche<br />

<strong>di</strong>dattica musicale.<br />

Assieme alla manifestazione,<br />

infatti, si svolgono<br />

corsi musicali con lezioni<br />

<strong>di</strong> batteria, basso,<br />

chitarra, pianoforte,<br />

sassofono, voce e danza.<br />

Così Laurino si riempie<br />

<strong>di</strong> giovani e <strong>di</strong> artisti, la<br />

vita anima questa scheggia<br />

<strong>di</strong> para<strong>di</strong>so e soffia<br />

“l’uragano Pacente”.<br />

l’Italia e per l’Europa ed ha rimarginato<br />

la ferita a lacerante nostalgia <strong>di</strong><br />

paese.<br />

Il vino generoso fece il resto, a gonfiare<br />

energie ed entusiasmo a canti a<br />

squarciagola in cui esplodeva l’orgoglio<br />

<strong>di</strong> identità e <strong>di</strong> appartenenza (“Chesta<br />

è la terra mia!”- “So nato a lo Ciliento<br />

e me ne vanto!”) per i giovani<br />

colleghi del territorio e per i tanti che<br />

erano venuti da tutta la regione e, qualcuna,<br />

ad<strong>di</strong>rittura, dal Veneto e che si lasciarono<br />

coinvolgere con partecipata<br />

emozione/commozione dalla calda<br />

ospitalità che il Cilento sa dare, mostrando<br />

il meglio del suo cuore antico.<br />

Che queste opportunità si ripetano e si<br />

moltiplichino, a più riprese e in tutte le<br />

stagioni dell’anno!<br />

Saranno una sferzata per il territorio e,<br />

forse, anche per il Parco, assonnato e<br />

pago nell’inattività (la speranza è l’ultima<br />

a morire), anche perché possono<br />

contare sulla <strong>di</strong>rezione impareggiabile<br />

<strong>di</strong> Ermanno Corsi, giornalista <strong>di</strong> valore,<br />

autorevole e brillante Presidente regionale<br />

del nostro Or<strong>di</strong>ne, scrittore dalle<br />

intuizioni felici e dalla prosa gradevole<br />

e, tra l’altro, citta<strong>di</strong>no onorario del<br />

Cilento a pubblico riconoscimento del<br />

suo amore per la mia terra, che è <strong>di</strong>ventata<br />

anche la sua.<br />

Giuseppe Liuccio<br />

Pacente: me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> notte, sindaco <strong>di</strong> giorno<br />

Tutto questo e tanto altro è Laurino,<br />

luogo da scoprire ed<br />

amare, sito da preferire per le<br />

vacanze, la cultura, il <strong>di</strong>vertimento,<br />

tutto questo è opera <strong>di</strong><br />

de<strong>di</strong>zione e fedeltà da parte <strong>di</strong><br />

un uomo e del suo popolo.<br />

Milena Esposito


GIORNALISMO&AMBIENTE<br />

Il parere dei “seminaristi” sulla tre<br />

giorni guidata da Ermanno Corsi<br />

“In questo seminario ho trovato<br />

l’insieme delle informazioni:<br />

il ruolo del giornalista<br />

con le sue responsabilità e le<br />

possibilità che il nostro territorio<br />

ha <strong>di</strong> essere raccontato<br />

come intreccio <strong>di</strong> mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>sperati<br />

che obbliga ad uno sguardo<br />

preciso ma allargato al contesto”.<br />

Renzo Vassalluzzo<br />

“Ermanno Corsi ha <strong>di</strong>retto il<br />

corso con professionalità e da<br />

buon insegnante interrompeva<br />

con la battuta opportuna così<br />

da ridestare l’attenzione. I corsisti<br />

per lo più giovani molto<br />

motivati, buoni gli interveti e<br />

le domande”. Enza Maran<strong>di</strong>no<br />

“C’è stato un buon livello d’interventi<br />

e <strong>di</strong> relatori anche se<br />

troppo ravvicinate le sessioni<br />

<strong>di</strong> un certo spessore. Sono<br />

mancati, tra una lezione e l’altra,<br />

i momenti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong><br />

gruppo, <strong>di</strong> interscambio”.<br />

Maria Giulia Fierro<br />

“Ho voluto partecipare a questo<br />

seminario soprattutto per<br />

capire i segreti del giornalismo<br />

e scoprirne i mezzi per far conoscere<br />

e far arrivare in modo<br />

<strong>di</strong>retto e veloce le tematiche<br />

ambientali a tutti gli altri. E’ stata una bellissima esperienza<br />

e chissà che un giorno non decida <strong>di</strong> seguire questa<br />

via”. Loredana Paparella<br />

“Speravo che non mi chiamassero perché troppo impegnata<br />

nel lavoro. Ma al termine <strong>di</strong> questi quattro giorni<br />

posso affermare che il caso mi ha regalato una meravigliosa<br />

esperienza perché torno al lavoro carica <strong>di</strong> nuove<br />

idee e pronta per contribuire alla <strong>di</strong>ffusione delle buone<br />

pratiche ambientali”. Anonimo<br />

“I personaggi si sono avvicendati con la sola passione <strong>di</strong><br />

comunicare il fervore <strong>di</strong> una terra che, nella sua frammentazione,<br />

costituisce agli occhi e all’animo dei suoi<br />

ospiti un mosaico <strong>di</strong> colori, tra<strong>di</strong>zioni e fermenti tutti da<br />

Nel cuore del parco del Cilento,<br />

a Laurino, incontriamo durante<br />

uno degli interventi del seminario<br />

<strong>di</strong> giornalismo ambientale,<br />

Michele Albanese (nella foto)<br />

<strong>di</strong>rettore della Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />

Cooperativo <strong>di</strong> Roscigno, o come<br />

preferisce chiamarla il <strong>di</strong>rettore<br />

Cassa rurale ed artigiana, in<br />

quanto ritiene che molte casse<br />

rurali dopo il cambiamento della<br />

denominazione si siano montate la<br />

testa. Il <strong>di</strong>rettore racconta della<br />

storia della banca a partire dalle<br />

origini fino alla sua recente<br />

fusione con la consorella <strong>di</strong><br />

Laurino, soffermandosi in modo<br />

particolare sulla decisione che ha<br />

portato l’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to ad<br />

operare nei primi anni novanta<br />

nel Vallo <strong>di</strong> Diano, una piazza che<br />

il <strong>di</strong>rettore definisce <strong>di</strong>fficile.<br />

salvaguardare e soprattutto da conoscere”. Marica Concilio<br />

“Interessanti spunti <strong>di</strong> riflessione soprattutto in relazione<br />

alla possibilità e alla modalità <strong>di</strong> avvio <strong>di</strong> attività giornalistiche.<br />

E’ mancata la realizzazione della creazione “guidata”<br />

<strong>di</strong> un format inerente il Parco”. Annachiara Forte<br />

“Un’esperienza da <strong>di</strong>vulgare, da ricordare. Ha avuto la<br />

valenza <strong>di</strong> far bene il punto sulle realtà ambientali del territorio<br />

cilentano. Le relazioni hanno avuto il potere <strong>di</strong> far<br />

riflettere, scoprire, spiegare e notiziare”.Milena Esposito<br />

“E’ stato un buon connubio tra stu<strong>di</strong>o, <strong>di</strong>battito e <strong>di</strong>vertimento.<br />

Gli interventi hanno dato l’opportunità <strong>di</strong> riflettere<br />

sulla realtà ambientale, sociale e culturale campana”.<br />

Michele Albanese sollecitato<br />

dalle domande dell’u<strong>di</strong>torio<br />

traccia il profilo economico<br />

della realtà del Vallo <strong>di</strong><br />

Diano, una realtà in parte<br />

plasmata dalla presenza<br />

dell’autostrada come<br />

<strong>di</strong>mostra la presenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> autotrasporto,<br />

una realtà in forte crescita<br />

che potrebbe rivelarsi un<br />

fattore <strong>di</strong> rischio se non<br />

dovesse essere sana. Il Vallo<br />

<strong>di</strong> Diano, prosegue il<br />

<strong>di</strong>rettore, è schiacciato tra la<br />

realtà della piana del Sele e<br />

quella calabrese, realtà che a<br />

volte premono consentendo<br />

l’infiltrazione nell’economia<br />

della valle <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong><br />

natura criminale. Michele<br />

Albanese definisce però gli<br />

14 gennaio 2006 ❚<br />

Verena Nigro<br />

“Mi hanno dato delle conoscenze sul tema del giornalismo.<br />

Ha dato ai corsisti gli elementi e le informazioni per<br />

poter comunicare nel migliore dei mo<strong>di</strong> le realtà dei nostri<br />

paesi”. Anna Di Vece<br />

“E’ questa la prima volta che tematiche <strong>di</strong> carattere ambientale<br />

mi vengono poste da un’ottica giornalistica. Ottima<br />

esperienza e coinvolgente è stato scoprire la passione<br />

con cui alcuni giornalisti si de<strong>di</strong>cano al proprio lavoro.<br />

Non mi lascerò sfuggire altre opportunità, per approfon<strong>di</strong>re<br />

le prime nozioni ora acquisite. Chissà se un giorno<br />

potrò anch’io far parte del mondo interessante e variegato<br />

del giornalismo”. Antonella Iu<strong>di</strong>ce<br />

A cura <strong>di</strong> Gina Chiacchiaro<br />

Albanese: “Impren<strong>di</strong>tori onesti mancanti <strong>di</strong> managerialità?”<br />

impren<strong>di</strong>tori della piana onesti ed<br />

al tempo stesso incapaci, incapaci<br />

<strong>di</strong> gestire in maniera manageriale<br />

le sfide che apre il mercato<br />

europeo ed internazionale.<br />

La Bcc <strong>di</strong> Roscigno cerca <strong>di</strong><br />

venire incontro alle esigenze degli<br />

impren<strong>di</strong>tori con la sua capillare<br />

presenza sul territorio ma anche<br />

come istituto con una propria<br />

missione sociale oltre che<br />

economica come evidenziato dalle<br />

<strong>di</strong>verse iniziative poste in essere<br />

dalla banca quali il finanziamento<br />

del restauro <strong>di</strong> opere d’arte locali,<br />

oppure gli incontri con i pazienti<br />

dell’ospedale <strong>di</strong> Sant’Arsenio, o<br />

l’aiuto agli emigrati italiani che<br />

hanno bisogno <strong>di</strong> documenti in<br />

Italia.<br />

Gian Paolo Calzolaro


12 N.48 ❚ 14 gennaio 2006 GIORNALISMO&AMBIENTE<br />

Laurino, 3° Seminario <strong>di</strong> giornalismo ambientale<br />

Il freddo si scioglie nelle suggestioni della della storia<br />

Ci sono ricor<strong>di</strong>, che speri <strong>di</strong> non<br />

<strong>di</strong>menticare mai.<br />

Momenti, situazioni, luoghi, che<br />

anche quando <strong>di</strong>ventano <strong>di</strong>stanti,<br />

restano come piccoli semi<br />

dentro <strong>di</strong> noi, per poi germogliare.<br />

Inoltre ci sono, i visi, i nomi, i<br />

sorrisi, le parole, gli sguar<strong>di</strong> che<br />

ti atten<strong>di</strong> <strong>di</strong> ritrovare e ritrovare<br />

ancora.<br />

Così mi sento oggi: più ricca.<br />

Dopo l’esperienza <strong>di</strong> aver partecipato<br />

al 3° Seminario <strong>di</strong> giornalismo<br />

ambientale, tenutosi a<br />

Laurino (SA) dal 15 al 18 <strong>di</strong>cembre<br />

2005 ed organizzato<br />

dall’associazione PA.CI.DIA.<br />

ONLUS con sede in Roccadaspide.<br />

Quando ho deciso <strong>di</strong> prendere<br />

parte al corso ed iscrivermi<br />

come seminarista, ero attratta<br />

dall’opportunità <strong>di</strong> poter approfon<strong>di</strong>re<br />

le tecniche <strong>di</strong> scrittura<br />

giornalistica e la conoscenza<br />

sulle problematiche territoriali<br />

socio economiche ed<br />

ambientali del luogo in cui vivo:<br />

il Cilento.<br />

Anche la possibilità <strong>di</strong> un approfon<strong>di</strong>mento<br />

sulle caratteristiche<br />

peculiari del sistema dei<br />

me<strong>di</strong>a italiano, sui temi della so-<br />

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PROGRAMMA NATALIZIO<br />

NA ALIZIO<br />

DELL’AS DELL’ASSOCIAZIONE<br />

SOCIAZIONE<br />

SE.CU.SPO.<br />

SE.CU.SPO<br />

L’Associazione SE.CU.SPO.<br />

festeggia il 14° Natale Serrese con:<br />

- 29 <strong>di</strong>cembre 2005 “Il Magico<br />

Natale della Bella e la Bestia”<br />

Musical liberamente tratto da “La<br />

Bella e la Bestia”.<br />

- 3 gennaio 2006 “O’ miereco d’<br />

pazzi” Comme<strong>di</strong>a teatrale.<br />

- 4 gennaio 2006 replica a<br />

richiesta.<br />

Gli spettacoli saranno presentati<br />

presso l’Aula Consiliare <strong>di</strong><br />

Roccadaspide.<br />

stenibilità ed etica ambientale,<br />

mi avevano spinto a scegliere<br />

questo seminario. Poi c’era un<br />

altro motivo: scoprire Laurino.<br />

Il Cilento mi affascina, mi ammalia,<br />

subisco il suo incanto e<br />

non mi oppongo mai al suo richiamo.<br />

Così, per me questa era un’altra<br />

occasione per poter scoprire un<br />

nuovo territorio incantato del<br />

Cilento.<br />

Le attese sono state superate<br />

sotto ogni profilo: gli argomenti<br />

trattati da relatori autorevoli<br />

come Ermanno Corsi e Giuseppe<br />

Liuccio, come Gaetano Pacente<br />

e Giuseppe Tarallo e<br />

tanti altri sono stati veramente<br />

interessanti, concreti, esaustivi<br />

e approfon<strong>di</strong>ti.<br />

I <strong>di</strong>scorsi sono <strong>di</strong>ventati talvolta<br />

tecnici, pratici, “effervescenti”<br />

e alle volte sono stati appassionati,<br />

cal<strong>di</strong>, accorati, mettendo<br />

a nudo l’amore e le preoccupazioni<br />

che gli stessi relatori<br />

hanno per le sorti del Cilento.<br />

N’è emerso un quadro completo<br />

e ben definito delle problematiche<br />

territoriali socio economiche<br />

ed ambientali e delle possibilità<br />

<strong>di</strong> sviluppo anche in una<br />

visione giuri<strong>di</strong>ca e progettuale.<br />

Poi, come avevo sperato l’incanto<br />

della montagna cilentana<br />

ha creato suggestioni superbe.<br />

Tutto il seminario si è svolto<br />

presso il convento basiliano <strong>di</strong><br />

Sant’Antonio e ciò ha reso il<br />

soggiorno magico, sospeso nel<br />

tempo.<br />

Essere ospitati presso quella <strong>di</strong>mora<br />

arcaica, eppure recentemente<br />

riportata ad antichi<br />

LA CURIOSITÀ<br />

Sessa Cilento La rinascita del più antico “Presepe del Cilento”<br />

Ciò che meraviglia, a prima vista,<br />

sono le <strong>di</strong>mensioni delle statue.<br />

Entrando nella chiesa <strong>di</strong> San<br />

Giovanni Cilento, nella navata <strong>di</strong><br />

destra, il presepe appare, sul fondo,<br />

come una immagine reale ma senza<br />

tempo. Ci si avvicina con rispetto e<br />

man mano si scorgono i colori delle<br />

vesti; le rifiniture dell’intaglio e<br />

infine anche i segni <strong>di</strong> un passato <strong>di</strong><br />

abbandono.<br />

Le sette statue lignee policrome:<br />

la sacra famiglia, due pastori, il bue<br />

e l’asinello, misurano ognuna circa<br />

un metro e <strong>di</strong>eci centimetri (ad<br />

eccezione del Bambin Gesù che è<br />

alto circa mezzo metro).<br />

La loro presenza forte sembra<br />

richiamare l’attenzione e la<br />

partecipazione <strong>di</strong> chi le osserva.<br />

Raccontano una storia lunga, <strong>di</strong><br />

gloria, abbandono e rinascita.<br />

Quello che molti chiamano il<br />

“presepe del Cilento”è ancora poco<br />

conosciuto anche se “il Mattino”<br />

regalò ai suoi lettori una bella stampa con l’effigie<br />

delle statue appena restaurate. Le prime notizie<br />

storiche sono del 1728. In un inventario dei beni della<br />

Chiesa si fa riferimento ad una “ venerabile cappella<br />

sotto il titolo del santissimo presepe, costrutta<br />

dentro la terra” <strong>di</strong> San Giovanni( ora frazione del<br />

Comune <strong>di</strong> Stella Cilento). La cappella, ora<br />

scomparsa, era proprietà privata <strong>di</strong> varie famiglie<br />

benestanti del tempo: i Cona e Giordani <strong>di</strong> Valle<br />

Cilento (ora comune <strong>di</strong> Sessa Cilento) e i Lorelli <strong>di</strong> San<br />

splendori, dove ogni angolo riecheggia<br />

<strong>di</strong> storia, amore e passione,<br />

dove si ritrovano le tinte<br />

<strong>di</strong> meravigliosi affreschi, dove il<br />

chiostro accoglie e custo<strong>di</strong>sce i<br />

tuoi pensieri, è stata per me<br />

un’esperienza unica.<br />

Le “celle” in cui si dormiva<br />

erano arredate con gusto ed<br />

amore, la sala del convegno era<br />

l’antico refettorio.<br />

Mauro Cilento. La storia del presepe sarà intrecciata<br />

alla fortuna e al declino dei suoi committenti.<br />

Quando don Salvatore Merola, allora giovane parroco<br />

del paese, circa trenta anni fa, trovò il presepe tra le<br />

macerie della cappella ormai senza tetto, lo stato <strong>di</strong><br />

conservazione era pessimo. Portò in chiesa il gruppo<br />

ligneo e si adoperò da allora per la lenta e <strong>di</strong>fficile<br />

rinascita.<br />

Tante opere d’arte, in seguito al terremoto del<br />

1980 vennero ritirate dalla savrintendenza ai beni<br />

La mente alle volte<br />

vagava libera verso<br />

ciò che lì era stata la<br />

vita, l’arte, la cultura<br />

<strong>di</strong> un popolo antico e<br />

colto.<br />

Nel liberare la mia<br />

fantasia rivedevo l’opera<br />

<strong>di</strong> quei monaci<br />

che avevano e<strong>di</strong>ficato<br />

un luogo <strong>di</strong> culto,<br />

<strong>di</strong> eremitaggio.<br />

Posto per la cultura,<br />

la fede e sentivo che<br />

dove loro avevano<br />

mangiato il pane,<br />

anche noi come allora<br />

cibavamo la nostra<br />

scienza, la nostra<br />

voglia <strong>di</strong> conoscere,<br />

approfon<strong>di</strong>re,<br />

scoprire, ma anche<br />

rispettare, integrare<br />

noi stessi in questo piccolo<br />

mondo cilentano.<br />

Laurino, tutta intorno a noi,<br />

creava un paesaggio da fiaba,<br />

invernale eppure accogliente, la<br />

notte sbriciolava, dall’alto,<br />

bianchissima neve che silenziosa,<br />

dopo tanto muto danzare, si<br />

<strong>di</strong>ssolveva come per incanto,<br />

come cosa mai esistita.<br />

Al mattino il sole si <strong>di</strong>vertiva fra<br />

le nuvole e filtrava nei corridoi<br />

del convento, talvolta accompagnava<br />

i nostri pasti, poi non<br />

c’era più e lasciava il posto al<br />

freddo frizzante e profumato.<br />

Tutto questo gelo svaniva per<br />

l’accoglienza del sindaco dottor<br />

Gaetano Pacente e <strong>di</strong> un paese<br />

tutto che ha ospitato con slancio<br />

noi seminaristi.<br />

Ci sono ricor<strong>di</strong>, che speri <strong>di</strong> non<br />

<strong>di</strong>menticare mai.<br />

Ci sono sapori, colori, gusti, che<br />

vorrai riassaporare, ritrovare<br />

ancora, come i piatti semplici e<br />

gustosi della cucina cilentana,<br />

proposti dallo chef Alfonso del<br />

ristorante “La Rupe”, vero<br />

para<strong>di</strong>so per gourmet.<br />

Questo albergo ristorante merita<br />

la visita <strong>di</strong> tutti quelli che<br />

amano la buona cucina cilentana,<br />

fatta <strong>di</strong> sapori, sì, ma anche<br />

d’ingre<strong>di</strong>enti locali, genuini,<br />

una cucina <strong>di</strong> piccole attenzioni,<br />

<strong>di</strong> piatti serviti con un pizzico<br />

<strong>di</strong> orgoglio e tanto calore.<br />

A volte quando pensi ad un<br />

paese associ un colore, una<br />

tinta, cupa, brillante, quando ripenserò<br />

a Laurino sentirò sempre<br />

il freddo che si scioglie.<br />

Milena Esposito<br />

artistici, architettonici e<br />

storici <strong>di</strong> Salerno ma non<br />

tutte vennero restaurate. La<br />

stessa sorte è toccata alle<br />

statue del presepe e dopo<br />

un lungo e inutile soggiorno<br />

nei depositi del museo<br />

<strong>di</strong>ocesano <strong>di</strong> Salerno e poi<br />

della certosa <strong>di</strong> Padula, don<br />

Salvatore Merola decise con<br />

i pochi abitanti <strong>di</strong> San<br />

Giovanni che bisognava<br />

“fare da soli”.Era l’inverno<br />

del 1995, le sette statue<br />

vennero portate nel<br />

laboratorio <strong>di</strong> restauro<br />

Anzani ad Agropoli. Intanto<br />

don Salvatore con uno<br />

scrupolo incre<strong>di</strong>bile<br />

scomodava ogni ente<br />

pubblico e privato che<br />

potesse aiutare il recupero<br />

dell’opera d’arte. Non tutti<br />

risposero all’appello, ma le<br />

poche famiglie (circa 60) <strong>di</strong><br />

San Giovanni invece <strong>di</strong>mostrarono un senso civico<br />

encomiabile.<br />

Dopo un anno dall’inizio del costoso restauro il<br />

presepe tornò in paese. Sono passati circa <strong>di</strong>eci anni<br />

e si sente il bisogno <strong>di</strong> comunicare l’importanza<br />

dell’opera, da molti stu<strong>di</strong>osi ritenuta notevole.<br />

Servono altri restauri per proteggere il legno dai tarli<br />

e questo si potrà fare solo se il “presepe del Cilento”<br />

sia sentito tale dai cilentani.<br />

Renzo Vassalluzzo


CILENTO<br />

Il mare si avvicina, ma la politica si allontana<br />

Ritar<strong>di</strong> burocratici esasperano una situazione già critica <strong>di</strong> per sé<br />

CASAL VELINO – L’anno scorso la “Commissione<br />

Ambiente” della Camera dei deputati<br />

ha approvato il reparto della terza annualità dei<br />

fon<strong>di</strong> per gli interventi contro l’erosione costiera<br />

nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo <strong>di</strong> Diano.<br />

Furono stanziati circa 13 milioni <strong>di</strong> euro che si<br />

aggiungevano ai 5 milioni già stanziati nel 2002 e<br />

12 milioni nel 2003 (a comunicarlo fu il deputato<br />

Franco Brusco).<br />

I costanti e meticolosi stu<strong>di</strong> dell’ “Autorità del<br />

Bacino” hanno rivelato, prospettiva terribilmente<br />

scontata, la possibilità <strong>di</strong> mareggiate su tutto il<br />

litorale cilentano e il consequenziale rischio per le<br />

popolazioni bagnate dal mare. La somma stanziata<br />

viene giustificata qualora si pensa che per<br />

marginare il pericolo è necessario l’installazione<br />

<strong>di</strong> barriere sommerse e recupero delle spiagge:<br />

un operazione <strong>di</strong> “rinascimento” che dovrebbe<br />

riportare alla <strong>di</strong>stanza originaria le abitazioni che<br />

recentemente si sono avvicinate troppo al mare.<br />

La prima porzione della somma ministeriale,<br />

pari a 5,64 milioni <strong>di</strong> euro, è stata assegnata, circa<br />

due anni fa, per la progettazione delle opere lungo<br />

la costa <strong>di</strong> Casal Velino, Ascea e Pollica: lo stesso<br />

litorale a cui la Regione ha destinato 18 milioni<br />

<strong>di</strong> euro dei fon<strong>di</strong> contro il <strong>di</strong>ssesto idrogeologico!<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista tecnico, la misura prevedeva,<br />

tra gli altri, interventi <strong>di</strong> messa in sicurezza<br />

dei <strong>di</strong>ssesti <strong>di</strong> maggiore impatto, relativi ad abi-<br />

Il premio Maior costa d’Amalfi ’05 è<br />

arrivato alla seconda e<strong>di</strong>zione. Illustri i<br />

nomi dei premiati: per la sezione poesia:<br />

Alberto Bevilacqua; per la sezione<br />

narrativa: Raffaele Nigro. Il premio<br />

internazionale è andato a Giuseppe<br />

Laterza e<strong>di</strong>tore e a Savyon Liebrecht<br />

scrittrice,. <strong>Per</strong> la sezione giornalismo è<br />

stata premiata Yasemin Taskin. Giuseppe<br />

Liuccio, Amministratore dell’Azienda<br />

Soggiorno e Turismo <strong>di</strong> Maiori, e<br />

organizzatore della manifestazione, ha<br />

fatto un ulteriore investimento in cultura<br />

e dato un ulteriore tocco <strong>di</strong> pennello ad<br />

un quadro già apprezzato allargando i<br />

confini del premio a tutto il<br />

Me<strong>di</strong>terraneo.<br />

“Il Premio dei Premi” attinge dai<br />

vincitori dei premi letterati italiani più<br />

prestigiosi come: il Bancarella, Donna<br />

Città <strong>di</strong> Roma, Grinzane Cavour, Lerici<br />

Pea, Montale Fuori <strong>di</strong> Casa, Mondello,<br />

Rapallo Carige. Grazie a questo premio<br />

Maiori può, sempre <strong>di</strong> più, coniugare<br />

insieme turismo e cultura e i suoi<br />

visitatori possono apprezzare non solo la<br />

bellezza paesaggistica, da tutti<br />

riconosciuta, e la qualità dei suoi prodotti<br />

enogastronomici, ma anche le iniziative<br />

culturali che la vedono protagonista in<br />

perio<strong>di</strong> dell’anno cosiddetti “morti”.<br />

A condurre la Serata <strong>di</strong> Gala per la<br />

premiazione, tenutasi presso la Sala<br />

Congressi del Palace Hotel Reginna,<br />

Maria Concetta Mattei che, con dolcezza,<br />

eleganza e vivacità, ha saputo attirare<br />

l’attenzione del pubblico dando ai<br />

tati ed infrastrutture. Nel complemento <strong>di</strong> programmazione<br />

del Por (piano operativo regionale)<br />

si definirono con maggiore dettaglio le azioni previste,<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> monitoraggio al sostegno della<br />

pianificazione del Bacino.<br />

La dotazione finanziaria è stata abbastanza cospicua:<br />

e i Risultati?<br />

premiati il giusto spazio. Gli intervalli<br />

musicali e poetici sono stati animati da<br />

Nuccio Siano, artista doc.<br />

Alberto Bevilacqua, narratore <strong>di</strong> successo<br />

e vincitore <strong>di</strong> premi importanti e<br />

riconoscimenti <strong>di</strong> prestigio, già vincitore<br />

del premio Grinzane Cavour, vince con<br />

una sua raccolta <strong>di</strong> poesie “Tu mi ascolti<br />

- Poesie alla madre”. E’ un po’ polemico<br />

con la TV perché ne limita la creatività<br />

ma sa apprezzare i premi minori. “Sono i<br />

premi puliti che ci fanno vivere”.<br />

Raffaele Nigro, è approdato alla narrativa<br />

dopo una lunga esperienza <strong>di</strong> saggista, i<br />

suoi stu<strong>di</strong> sono concentrati soprattutto<br />

sulla cultura letteraria dell’Italia<br />

Meri<strong>di</strong>onale. Con il libro “Malvarosa” ha<br />

già vinto il Campiello ed è finalista al<br />

Mondello. Recentemente insieme ad altri<br />

scrittori ha avviato il progetto per la<br />

creazione <strong>di</strong> un “Parlamento” degli<br />

scrittori del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />

Savyion Liebrecht è nata in Germania e<br />

vive a Tel Aviv con la sua famiglia. Le<br />

sue raccolte <strong>di</strong> racconti sono tutti dei<br />

bestseller. Ha vinto il premio<br />

internazionale con il romanzo “Un posto<br />

per la notte” in cui vengono narrate sette<br />

storie ambientati in sette luoghi <strong>di</strong>versi e<br />

tutti accomunati dal fatto che hanno perso<br />

le caratteristiche <strong>di</strong> un tempo e sono<br />

irriconoscibili anche per chi ci è nato. Il<br />

fulcro delle storie è il dolore <strong>di</strong> aver perso<br />

la propria casa, la proprie ra<strong>di</strong>ci. “<strong>Per</strong><br />

ciascuno <strong>di</strong> noi la “casa” è un luogo<br />

<strong>di</strong>verso – <strong>di</strong>ce la scrittrice - per me la<br />

14 gennaio 2006 ❚<br />

Si è sempre punto e daccapo. La lentezza burocratica<br />

è sproporzionata alla velocità e alla voracità<br />

dell’erosione.<br />

Comunicati stampa e promesse che sanno<br />

tanto <strong>di</strong> elezione si susseguono; intanto l’erosione<br />

avanza, inconsapevole dei movimenti politici e<br />

inconscia del potere della corruzione.<br />

Giuseppe Giorgio<br />

Premio Maior a “Malvarosa” <strong>di</strong> Raffaele<br />

Nigro, la saga del sud della modernità<br />

casa è Israele, dove si sono incontrate<br />

tantissime nazionalità, è il mio tavolo <strong>di</strong><br />

lavoro”.<br />

Giuseppe Laterza, e<strong>di</strong>tore: “La mia<br />

fortuna è stata quella <strong>di</strong> nascere in una<br />

famiglia che opera nell’e<strong>di</strong>toria, questo<br />

mi permette <strong>di</strong> conoscere persone<br />

importanti come gli autori <strong>di</strong> libri”. E’<br />

premiato per aver promosso i “Presi<strong>di</strong> del<br />

libro”, un progetto per la promozione<br />

della lettura attraverso la costruzione <strong>di</strong><br />

una rete <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lettori. “Un libro è<br />

l’occasione per parlare, per mettersi<br />

insieme, per sviluppare la fantasia”. Nei<br />

presi<strong>di</strong> il rapporto in presenza è<br />

necessario e il libro è uno strumento e<br />

non il fine. Liuccio non ha perso<br />

l’occasione <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dare Maiori a città<br />

presi<strong>di</strong>o del libro.<br />

Yasemin Taskin nata in Turchia, da circa<br />

20 anni vive in Italia. Ha un’agenzia <strong>di</strong><br />

stampa turca ed è corrispondente dei<br />

maggiori giornali turchi. Ha vinto il<br />

premio Donna Città <strong>di</strong> Roma, svolge il<br />

suo lavoro <strong>di</strong> giornalista con passione e<br />

serietà e mira ad una comunicazione<br />

sempre più attenta e meticolosa tra le due<br />

civiltà: italiana e turca. “La Turchia è il<br />

ponte tra oriente ed occidente, gli europei<br />

devono <strong>di</strong>scutere, considerare la Turchia<br />

orientale sì ma non <strong>di</strong>versa<br />

dall’occidentale. Mi piacerebbe che la<br />

cultura italiana aprisse alla Turchia e che<br />

la Tirchia aprisse agli autori: “da noi gli<br />

intellettuali non sono apprezzati da vivi,<br />

ma da morti”.<br />

Gina Chiacchiaro


14 gennaio 2006 CILENTO<br />

MOMCIL<br />

Diamo del tu<br />

ai nonni<br />

Sempre più spesso si sentono bambini<br />

che chiamano per nome i genitori.<br />

E’ la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un’apertura<br />

da parte <strong>di</strong> questi ultimi verso i figli<br />

che sfocia, in molti casi, in un rapporto<br />

“paritario” e che consolida un<br />

atteggiamento che attesta la conquista<br />

<strong>di</strong> un ruolo centrale che i bambini<br />

hanno conquistato nella famiglia.<br />

Tv, ra<strong>di</strong>o e giornali seguono o precedono<br />

il trend con trasmissioni e programmi<br />

che con i loro format consolidano<br />

il primato raggiunto. Lo stesso<br />

fa la pubblicità: sono innumerevoli i<br />

casi in cui è il bambino a suggerire al<br />

papà o alla mamma quale detersivo<br />

comprare o quale automobile scegliere.<br />

Anche i nonni si sono conquistati<br />

un ruolo <strong>di</strong> primo piano sulla ribalta<br />

della vita dei nipoti: sono loro che li<br />

accompagnano a scuola, che li portano<br />

in piscina o agli allenamenti <strong>di</strong> calcio<br />

oppure ai giar<strong>di</strong>ni. Li tengono in<br />

“caldo” in attesa che i genitori, in carriera,<br />

ritornino a casa, si siedano a tavola<br />

con loro per la cena, gli rimbocchino<br />

le coperte e raccontino loro la<br />

favoletta che li sprofonderà nel<br />

mondo dei sogni.<br />

Difficlmente, però, si sente un bambino<br />

chiamare per nome il nonno o la<br />

nonna!<br />

<strong>Per</strong>ché?<br />

Non è certo per mancanza <strong>di</strong> confidenza<br />

o per timore reverenziale imposto<br />

dalla gerarchia patriarcale.<br />

Anzi sono <strong>di</strong>verse generazioni che i nipoti<br />

sono passati dal “voi” al “tu” con<br />

i nonni e le nonne. Hanno scavalcato<br />

la via gerarchica dei rapporti familiari.<br />

Si sono messi in contatto <strong>di</strong>retto<br />

con i padri dei padri e con le madri<br />

delle madri. Hanno conservato, però,<br />

una sorta <strong>di</strong> timore reverenziale nei<br />

loro confronti che sa fermarsi ad un<br />

passo dal “burrone” della banalità<br />

dell’annullamento <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>fferenza.<br />

I nonni sanno quando è il momento<br />

<strong>di</strong> abbassarsi per poter guardare<br />

fisso negli occhi i nipoti, allo stesso<br />

tempo i bambini sanno che per richiamare<br />

la loro attenzione basta alzare<br />

la mano e infilarla tra le <strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

chi vede il futuro con i suoi occhi. I<br />

genitori troppo presi a rincorrere l’effimero<br />

hanno perso contatto con i figli<br />

e cercano <strong>di</strong> imboccare la scorciatoia<br />

del rapporto “paritario” per evitare<br />

<strong>di</strong> dover rispondere da “gran<strong>di</strong>”.<br />

“Vinigustando” è una ricca serie <strong>di</strong><br />

appuntamenti con il gusto e con il vino,<br />

che si terranno al Ristorante Tre Olivi<br />

del Savoy Beach Hotel <strong>di</strong> Paestum. Il<br />

primo incontro si farà mercoledì 18<br />

gennaio alle ore 20:30. In quest’occasione<br />

i vini cilentani, <strong>di</strong> Alfonso Rotolo<br />

(sulla foto), saranno abbinati alla cucina<br />

<strong>di</strong> Matteo Sangiovanni, chef del<br />

Savoy Beach e capitano della “cucina<br />

E il cane chiese aiuto al vicesindaco<br />

per salvare la sua antica padrona<br />

STELLA CILENTO.<br />

Gli animali, e i cani in particolare,<br />

riempiono spesso le<br />

pagine <strong>di</strong> cronaca dei quoti<strong>di</strong>ani<br />

in occasione del loro abbandono<br />

ma, questa volta, un<br />

incrocio <strong>di</strong> pastore tedesco<br />

merita una menzione particolare<br />

per aver salvato la vita a<br />

R.M. un’anziana donna <strong>di</strong><br />

Stella Cilento colta da malore<br />

in casa. Birillo, questo il nome<br />

dell’eroico cane, ha messo in<br />

atto una richiesta <strong>di</strong> aiuto <strong>di</strong><br />

tutto rispetto. Erano le prime<br />

ore della sera dell’8 <strong>di</strong>cembre,<br />

quando il cane, generalmente<br />

tranquillo e sempre a contatto<br />

con la gente del posto, ha cominciato<br />

a correre avanti e in<strong>di</strong>etro<br />

fino ad avvicinarsi al<br />

vice sindaco <strong>di</strong> Stella Cilento,<br />

Antonio Radano, e a trasmettere<br />

la sua richiesta <strong>di</strong> aiuto.<br />

ricorda con un<br />

velo d’emozione Radano . Giunti davanti alla<br />

porta dell’anziana, il cane ha<br />

insistito fino a quando gli in-<br />

Si è svolta il 4 Dicembre 2005 la 1^<br />

gara <strong>di</strong> endurance, presso la Tenuta Seliano<br />

–Capaccio-Sa, patrocinata dalla<br />

Veterfarm s.r.l. <strong>di</strong> Castel S.Giorgio SA<br />

Hanno partecipato ben 34 binomi per le<br />

<strong>di</strong>verse categorie: debuttanti, A e categoria<br />

B rispettivamente sul percorso <strong>di</strong><br />

27-54 e 71 Km. Il tracciato <strong>di</strong> gara si è<br />

snodato partendo dalla tenuta Seliano,<br />

attraverso le stra<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> campagna sino<br />

alla pineta per arrivare in prossimità <strong>di</strong><br />

Foce Sele e tornare per il lungomare e la<br />

spiaggia,paesaggio suggestivo.<br />

Ottima è stata la collaborazione del comando<br />

VV.UU. e della protezione civile<br />

messa a <strong>di</strong>sposizione dal comune <strong>di</strong> Capaccio<br />

ai quali vanno i ringraziamenti<br />

da parte del Comitato Organizzatore.<br />

Naturalmente, la gara non ha avuto<br />

solo finalità puramente sportive,ma<br />

anche <strong>di</strong> far conoscere le bellezze naturali<br />

e storico-architettoniche relative<br />

agli scavi <strong>di</strong> Paestum.<br />

E’ intenzione dell’associazione “i tre castelli”<br />

affiliata UISP(ass. che opera nel<br />

calda” della N.I.C. (Nazionale<br />

Italiana Cuochi).<br />

Il menu, che sarà servito,<br />

comprenderà 4 portate<br />

alle quali saranno abbinati<br />

altrettanti vini del<br />

bravo wine-maker cilentano.<br />

I vini saranno presentati<br />

<strong>di</strong>rettamente dal<br />

produttore che darà tutte<br />

tervenuti non sono riusciti ad<br />

entrare in casa insieme ai soccorsi.<br />

Ricoverata subito dopo<br />

presso l’ospedale <strong>di</strong> Vallo<br />

della Lucania, alla donna sono<br />

state prestate le cure del caso.<br />

Birillo ha fatto la sua bella figura<br />

ed ora, in paese, tutti lo<br />

guardano con occhio <strong>di</strong>verso,<br />

<strong>di</strong> riconoscenza e con un senso<br />

<strong>di</strong> protezione in più. Il cane,<br />

infatti, fa la ronda tutto il giorno,<br />

e anche la notte, per le vie<br />

<strong>di</strong> San Giovanni, piccolo<br />

borgo ricadente sotto il Comune<br />

<strong>di</strong> Stella Cilento, sia col<br />

bello che col cattivo tempo. Il<br />

caso, insieme alla meraviglia<br />

e al compiacimento, ha posto,<br />

ancora una volta all’attenzione<br />

dell’opinione pubblica, uno<br />

dei principali problemi del nostro<br />

tempo, quello degli anziani.<br />

Nel caso specifico, l’anziana<br />

donna si è ritrovata da<br />

sola per caso, in quanto la famiglia<br />

vive in un’abitazione<br />

attigua, ma a Stella Cilento,<br />

come anche in tanti altri paesi<br />

della zona, molti sono gli anziani<br />

che vivono completamente<br />

soli. Il vice sindaco<br />

esprime tutta la sua preoccupazione<br />

per un duplice or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> problemi, prima <strong>di</strong> tutto<br />

ed in secondo<br />

luogo .<br />

Le parole del vice sindaco incontrano<br />

il plauso della comunità<br />

cilentana che lotta,<br />

campo della <strong>di</strong>ffusione delle attività<br />

sportive in ambiente naturale nella provincia<br />

<strong>di</strong> Salerno e nella regione Campania)<br />

promuovere per il 3-4 e 5 Marzo<br />

2006 oltre ad una gara regionale Fise<br />

–Uisp una gara Nazionale Fise con la<br />

partecipazione <strong>di</strong> cavalieri <strong>di</strong> altre regioni<br />

con il patrocinio della Regione<br />

Campania, Provincia <strong>di</strong> Salerno, Comune<br />

<strong>di</strong> Capaccio, Parco Naz. del Cilento,<br />

Comunità Montana e altri Enti e associazioni<br />

presenti sul territorio: 1^ Tappa<br />

endurance <strong>di</strong> coppa Italia “PAESTUM”<br />

categoria C** Km.120 -Tenuta Seliano-<br />

Capaccio (SA)<br />

Classifica Finale Categoria B 81 km<br />

le spiegazioni sulla sua<br />

azienda e sui suoi prodotti.<br />

La quota <strong>di</strong> partecipazione<br />

è <strong>di</strong> 30 euro a<br />

persona. I posti sono limitati.<br />

<strong>Per</strong> informazioni<br />

e prenotazioni telefonare<br />

allo 0828.720023 (Ristorante<br />

Tre Olivi).<br />

Dibbì<br />

giorno dopo giorno, per <strong>di</strong>fendere<br />

le peculiarità del luogo ed<br />

evitare la loro scomparsa che,<br />

senza adeguate contromisure,<br />

appare minacciosa e scontata.<br />

Dal canto suo, Birillo continua<br />

a fare il suo dovere in attesa<br />

che vengano creati e incentivati<br />

adeguati servizi <strong>di</strong> assistenza<br />

che vadano a fronteggiare<br />

una delle principali<br />

emergenze dei nostri tempi. E<br />

tutta la popolazione esprime,<br />

silenziosa, il suo compiacimento.<br />

Alfredo Vassalluzzo<br />

Equitazione: gara endurance<br />

VINIGUSTANDO AL TRE OLIVI<br />

SERAFINO SALVATORE -ECHOR<br />

CUTOLO MARIO- MARBON MANZIR<br />

MAURO SALVATORE DOMINU<br />

PADULA VITO- ESOTICA<br />

APREA LUCIO- OMAR<br />

BRUNELLI ALESSANDRA SOULEYMA<br />

AMATO GIUSEPPE BELLA<br />

MANCUSO PASQUALE SHIRA Ritirato / 1<br />

Classifica Finale Categoria A/T 54 km<br />

DE ANGELIS DANILO-PRESENT J<br />

VARALLO ROLANDO -KADIR<br />

AMATO VINCENZO -LADY<br />

CALVANESE CARMINE- IDEFIx<br />

DI COSTANZO GRAZIANO- SHILA<br />

AMATO EMILIO- CANTELMA<br />

MESSINA LUCIO -MAGIC NASMANT<br />

AVERSA FRANCESCO -INTIM<br />

SOPRANO VITTORIO- GREGORYS<br />

CATAPANO NUNZIO- SISSY<br />

DELLO IACONO ANDREA- COL CRONOS<br />

MARIGLIANO GIOVANNI- KOSS<br />

AMABILE VINCENZO- MISS SUEL GIRL<br />

Classifica Finale categoria Deb. 27 km.<br />

(non Agonistici)<br />

Moneta Salvatore –omar salaar<br />

Agovino Aniello – jamail<br />

Pecoraio Nunziante –usaro Eliminato<br />

Napoletano Giuseppe –zar Eliminato<br />

Classifica Finale categoria deb. 27 km<br />

(Agonistici)<br />

D’Auria Gennaro – Arabin<br />

Montefusco Michele Kalimero<br />

Cuomo Giuliano - palù<br />

Vanacore Ciro - valiant


LA SETTIMANA<br />

Gli itinerari del gusto<br />

Alla mia non tenera età, ho scoperto<br />

che ci sono pizze e Pizze (con la “p”<br />

minuscola o maiuscola) e <strong>di</strong><br />

conseguenza pizzaioli e Pizzaioli.<br />

Grazie a un amico, ho scoperto un<br />

pizzaiolo da oscar come non avevo<br />

mai visto. Si tratta <strong>di</strong> Francesco<br />

Pintozzi, alias Ciccio-Pizza (al centro<br />

sulla foto tra due suoi collaboratori,<br />

Michele Cerrone e Cristian Pinto) che<br />

in quanto a riconoscimenti, nel poco<br />

tempo che ho avuto il piacere <strong>di</strong><br />

sostare nel suo locale, mi ha<br />

letteralmente travolto. Ma an<strong>di</strong>amo<br />

con or<strong>di</strong>ne, la pizzeria, che sforna<br />

solo pizze da asporto o da portare a<br />

domicilio, è a Battipaglia. <strong>Per</strong><br />

arrivarci, venendo da sud, invece <strong>di</strong><br />

prendere la bretella che conduce<br />

all’autostrada, si prosegue per la<br />

strada che conduce al centro, 20-30<br />

metri ed il locale si trova sulla destra.<br />

Come <strong>di</strong>cevo prima, il locale non ha<br />

tavoli, quin<strong>di</strong> la pizza ve la dovete<br />

mangiare a casa, ma vi posso<br />

assicurare che ne vale la pena.<br />

Francesco Pintozzi, è nato a Salerno<br />

37 anni fa. All’età <strong>di</strong> 13 anni, anche<br />

per cercare <strong>di</strong> emulare il fratello che<br />

era un affermato chef <strong>di</strong> cucina,<br />

iniziò a fare l’aiuto pizzaiolo da<br />

“Carminuccio a Mariconda” che<br />

considera il suo vero maestro. In<br />

seguito ha avuto esperienze in<br />

Lussemburgo, Belgio, Francia, Gran<br />

Bretagna, Lago <strong>di</strong> Garda e tante altre<br />

località italiane. Da 6 anni gestisce<br />

questo posto ben gra<strong>di</strong>to da tutti i<br />

battipagliesi e non solo. Pochi sanno<br />

che da Ciccio-Pizza tutto è curato,<br />

dalla scelta della farina a quella degli<br />

ingre<strong>di</strong>enti più basilari come l’olio, la<br />

mozzarella ed il pomodoro. Francesco<br />

Tel 0828.720114 Fax 0828.720859<br />

e-mail:<br />

redazione@unicosettimanale.it<br />

url: www.unicosettimanale.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo<br />

Con<strong>di</strong>rettore<br />

Oreste Mottola<br />

oreste@unicosettimanale.it<br />

In Redazione<br />

Vincenzo Cuoco, Enza Maran<strong>di</strong>no<br />

Corrispondenti:<br />

Eboli: Raffaella R. Ferrè<br />

Oliveto Citra: Manuela Cavalieri<br />

Golfo Policastro: Salvatore Para<strong>di</strong>so<br />

Campagna: Mario Onesti<br />

Roccadaspide: Francesca Pazzanese<br />

Vallo <strong>di</strong> Diano: Carmine Marino<br />

Battipaglia: Gian Paolo Calzolaro<br />

Omignano: Marianna Lerro<br />

Segreteria <strong>di</strong> Redazione<br />

Gina Chiacchiaro<br />

Tiratura: 5000 copie<br />

non usa lievito <strong>di</strong> birra: per<br />

lievitare, riproduce personalmente<br />

e quoti<strong>di</strong>anamente il necessario in<br />

modo tutto naturale. Oramai il<br />

suo regno è <strong>di</strong>ventato come un<br />

museo della pizza: giornalisti e<br />

televisioni non solo italiani si sono<br />

interessati alla sua pizza. Qualche<br />

esempio <strong>di</strong> titolo <strong>di</strong> giornali:<br />

“Pintozzi – Pizzaiolo mon<strong>di</strong>ale”,<br />

“Ciccio, una pizza da oscar”,<br />

“Ciccio, il pizzaiolo dei vip” (la sua<br />

pizza è stata gustata da: Fassino,<br />

D’Alema, Sgarbi, Vespa, Bennato,<br />

Zarrillo, Susanna Agnelli, Maria<br />

Teresa Ruta e così via). All’interno<br />

si possono vedere esposti una<br />

lunga serie <strong>di</strong> coppe, foto,<br />

attestati e trofei, oltre ad un video<br />

che mostra un giovanissimo che<br />

“gioca” con una pizza facendola<br />

girare come un giocoliere.<br />

Francesco ci <strong>di</strong>ce: «È un mio figlio<br />

d’arte, si chiama Vincenzo<br />

Tesauro, ha 17 anni ed è, per il<br />

secondo anno consecutivo,<br />

campione del mondo <strong>di</strong> pizza<br />

acrobatica nella versione “free<br />

style”». Inoltre nel locale si nota<br />

un’interessante collezione <strong>di</strong><br />

Pulcinella <strong>di</strong> cui Francesco è molto<br />

fiero. Poi, in una foto si vede una<br />

pizza gigantesca, «quella – continua<br />

il nostro pizzaiolo- è una pizza che ha<br />

un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 5,19 m ed è stata<br />

cotta nel forno a legna più grande<br />

del mondo, costruito per l’occasione<br />

nella Città della Scienza a Napoli, io<br />

ero uno dei 18 pizzaioli selezionati<br />

per questo evento che è entrato nel<br />

guinness dei primati». Altri meriti:<br />

iscritto all’albo italiano pizzaioli come<br />

“Gran Maestro Pizzaiolo”, 5 volte<br />

Grafica ed Impaginazione<br />

Grafica<br />

Stampa<br />

Grafiche Letizia - Roccadaspide (Sa)<br />

Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca<br />

del Tribunale <strong>di</strong> Salerno il 24.4.1999 al n.1047<br />

Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca del Tribunale <strong>di</strong><br />

Vallo della Lucania al n. 109 del 27/6/2003<br />

Iscritto nel Registro della Stampa perio<strong>di</strong>ca del Tribunale <strong>di</strong><br />

Vallo della Lucania al n. 101 del 27/11/2002<br />

Responsabile Trattamento Dati<br />

Bartolo Scan<strong>di</strong>zzo<br />

Abbonamento annuale 20,00 Euro<br />

Conto corrente postale num. 53071494<br />

intestato a Calore s.r.l.<br />

campione europeo, 2<br />

volte pizzaiolo<br />

dell’anno (2002-2003),<br />

presidente onorario dell’Accademia<br />

della pizza in Sardegna, ambasciatore<br />

italiano della pizza margherita nel<br />

mondo, tantissime volte campione<br />

italiano, campione del mondo a<br />

squadre <strong>di</strong> pizza acrobatica (marzo<br />

2005), squadra <strong>di</strong> cui Francesco è<br />

capitano. Si potrebbe continuare<br />

ancora per molto, ma preferisco<br />

proseguire descrivendo l’emozione<br />

che ho provato degustando una<br />

margherita da sogno.<br />

Eccezionalmente, ci è stata servita<br />

nel locale, in un cesto, tagliata a<br />

fette. Abbiamo mangiato con le<br />

mani e bevuto la birra nei bicchieri<br />

<strong>di</strong> plastica. Nonostante questo, la<br />

bontà della pizza è stata<br />

indescrivibile: cottura, consistenza,<br />

fragranza ed ingre<strong>di</strong>enti hanno<br />

14 gennaio<br />

a cura <strong>di</strong> Diodato Buonora<br />

dbuonora@libero.it<br />

Da “Ciccio Pizza” a Battipaglia, un pizzaiolo da guinness<br />

fatto sì che io possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> non<br />

aver mai mangiato una pizza così<br />

gustosa. Da Ciccio-Pizza si<br />

organizzano anche corsi per<br />

pizzaioli e Francesco molto<br />

fieramente ci ha raccontato che<br />

molti vengono da …Napoli per<br />

imparare i suoi trucchi del<br />

mestiere. Prima <strong>di</strong> andare via gli<br />

ho chiesto, quale è la pizza più<br />

richiesta. La risposta è stata<br />

“Ciccio 1”: provola, salsiccia<br />

fresca, parmigiano e rucola. Il<br />

locale è aperto tutti i giorni,<br />

anche a mezzogiorno. W la pizza.<br />

Recapito: Ciccio Pizza, Via<br />

R.Jemma 327, 84091 Battipaglia<br />

(SA). Tel.0828.300876. Sito web:<br />

www.ciccio-pizza.com - e-mail:<br />

info@ciccio-pizza.com<br />

LA RICETTA DELLA SETTIMANA<br />

Baccalà panato profumato al rosmarino<br />

Ingre<strong>di</strong>enti per 4 persone: 800 g baccalà ammollato - 100 g<br />

pangrattato finissimo - 1 bicchiere vino bianco secco - olio extravergine<br />

d’oliva - 1 rametto <strong>di</strong> rosmarino - sale - pepe<br />

Proce<strong>di</strong>mento: Tritate finemente gli aghi <strong>di</strong> rosmarino e mescolateli al<br />

pangrattato, al sale e al pepe; stendete questo miscuglio su un foglio <strong>di</strong><br />

carta allargato sul piano <strong>di</strong> lavoro. Scolate il baccalà, asciugatelo,<br />

affettatelo e passatelo nel pangrattato. Ungete d’olio una pirofila e<br />

adagiatevi le fette <strong>di</strong> baccalà irrorandole poi con un filo d’olio e con il<br />

vino bianco; ponete la pirofila in forno preriscaldato a 200° C e lasciate<br />

cuocere il pesce finché risulterà ben gratinato. Portatelo quin<strong>di</strong> in tavola<br />

nel recipiente <strong>di</strong> cottura e servitelo ben caldo con qualche spicchio <strong>di</strong><br />

limone.<br />

Vino consigliato: Urmi Paestum Rosso Igt, Alfonso Rotolo, Rutino<br />

Cilento

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