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SOTTRAZIONI - Unico

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4C o n t i n u a z i o n iN°16 24 aprile 2009L’editoriale di Giuseppe LiuccioDemocrazia, lavoro e l’incubo del nazifascismodalla primanella certezza di un futuro migliorefatto di impegno generosoe di grande pulizia morale.Le carceri si vuotarono dei deportatipolitici, che il regimeaveva segregato, illudendosi diimprigionare anche le idee.Dalle montagne scesero i partigianisporchi di fango e denutriti,ma vivi e belli nella gloriadel sole della primavera. E fufesta per le strade di Milanocon il fiume di popolo che dilagòin tutte le altre città con lapartecipazione emotiva degliabbracci anche fra sconosciuti,ma profondamente accomunatie legati dalla religione dellademocrazia sognata, desideratae conquistata a prezzo dienormi sacrifici.L’incubo del nazifascismo venivaspazzato via con tutto ilfunereo armamentario dei simboli/feticcidel potere. La secondarievoca ed esalta la dignitàdel lavoro, voluta e conquistatain un’alba di lotta generosacontro il vergognososfruttamento dei padroni inAmerica e diffusasi con la velocitàdella luce in tutto inmondo, ma, purtroppo, nonancora completamente realizzatanonostante l’impegnodelle organizzazioni sindacali,che sotto ogni cielo e ad ognilatitudine e con sigle diverseperseguono da oltre un secololo stesso obiettivo.Nel nostro Paese soffia unvento di fascismo strisciante esi fa strada l’idea di una dittaturamorbida che mina alle radiciuna delle strutture portantidella nostra repubblica, che,come recita la costituzione èfondata sull’antifascismo. Eppuretra l’indifferenza generaleo addirittura con il plauso dimolti dilaga il populismo sull’ondadi un consenso mediaticosottilmente perseguito conla complicità di una stampaservile e prezzolata.I diritti e la dignità del lavorosono messi in pericolo nontanto e non solo da una crisieconomica galoppante e dauna recessione dalle dimensionispaventose, ma anche dagliattacchi concentrici contro ilsindacato che ha l’unica colpadi fare il suo dovere: difenderei posti di lavoro e reclamare unnuovo modello di sviluppo cheprivilegi gli investimenti edazioni il meccanismo di nuovaoccupazione. Ma quel che preoccupadi più è il silenzio assordantedi una sinistra chenon ha la voce e la credibilitàper difendere i valori alti dellanostra Carta Costituzionale echiamare a raccolta il vastomondo della società civile perdifenderli ed esaltarli in tuttala loro sacrale intangibilità democratica.Se l’analisi si limitaal nostro territorio lo spettacoloè, a dir poco, disarmante.Nel pieno di una campagnaelettorale, che mette in gioco ilgoverno della Provincia e dimolti comuni popolosi e strategiciper la ideazione e programmazionedi un serio ed articolatoprogetto di sviluppoc’è la frantumazione dei partiti,la polverizzazione della politica,l’assenza di una voceforte e chiara che riproponga ladifesa senza se e senza madella nostra democrazia e delladignità del lavoro. In molti candidatic’è quasi il timore di dichiararsiantifascisti, come se lareiterazione di questo assuntofondamentale della democraziafosse negativo ai fini dellamacchina del consenso.Lo spettro della disoccupazioneè un incubo per molte famiglie.Il lavoro nero dilaga senzavergogna. La nuova schiavitùa danno degli extracomunitariche vivono nella aberrante promiscuitàdi casali abbandonati,vittime dello sfruttamento diun caporalato recidivo è sottogli occhi di tutti, ma tutti hannobende per non vedere e si tappanole orecchie per non sentire.E la politica tace, non denuncia,non ipotizza soluzioni,preoccupata che la sollevazionedi un problema grave, diproporzioni umane e sociali giganteschefaccia perdere consensi.Non sono più gli idealied i valori a fecondare e guidarela politica, ma i disvalori e leconvenienze elettorali ad inquinarlae svilirla.Nel settore del turismo e deiservizi dilaga la piaga del lavoronero e la qualità dell’offertane risente proprio nelpieno di una congiuntura in cuiè la qualità dell’offerta che fa ladifferenza. Ma nessun candidatodenunzia lo scandalo pernon inimicarsi albergatori, ristoratorie commercianti , vereo presunte macchine del consensoelettorale. E tutto si sfarinanel segno della complicitàdegli affari piccoli o grandi chesiano. Non c’è più la guida deiprincipi alti a cui far riferimentosenza tentennamenti o cedimenti.E se ne va in malora lamissione della Politica con laP maiuscola derisa, infangata,sfregiata, mortificata da queglistessi che ne dovrebbero esseresacerdoti e custodi. E tutto sisvilisce; e la società incancreniscee muore in una sorta di metastasiinvasiva ed inarrestabile.Dalle nostre parti financheL’editoriale di Nicola NicolettiSud insostenibile.it, il coraggio di scelte di sostanzadalla primastrade vecchie, costruite concriteri adatti a 30 anni fa, espacciarle per nuove, dove sipuò viaggiare solo su una corsiae su cui aumentano i fasci difiori sui cigli della carreggiataa ricordare i morti che hannodato l’ultimo respiro proprio suun percorso che pensavano sicuro.È forse normale che perdelle cure specialistiche ci sidebba spostare al Nord? Si hapoca fiducia in chi parla con accentonostrano o quando ci siammala si vuole fare un viaggionel Settentrione per vederecom’è spirare lassù? Non è simpaticocantare le solite nenie maè davvero possibile che quil’unica industria capace di sfamarela gente qui si chiami Asl?Il terremoto ha devastatol’Abruzzo, ma quanto sonosalde e a norma le nostre scuolee le strutture pubbliche?Il giornalista di Repubblica AntonelloCaporale, negli incontritenuti a Capaccio e poi a Vallodella Lucania poche settimanefa, invitava a diffidare dei mediciche fanno politica ritenendole corsie ospedaliere luoghiin cui ottenere voti. Senzaescludere che qualsiasi lavoratorepossa impegnarsi in politica,non so se avvertiamo lanecessità di una svolta o inveceaccettiamo l’immobilità perenne,senza almeno aver tentatonella nostra vita di cambiarequalcosa. A pasquetta, parlandocon un signore di Londrache conosce il nostro Paese, micomunicava la meraviglia nelvedere gli italiani, in particolaredel Sud, rassegnati accettareche le cose andassero così. Nonci si scandalizza di niente, dellacattiva gestione del pubblico odella spazzatura lasciata nellepiazzole anche delle nostrestrade, strade di un Parco Nazionale.Emblematica è quella nei pressidi Omignano, dove copertonie buste varie sono perennementelì, da sempre. Eppure digente preparata ne abbiamo ene abbiamo avuto. Basta ricordarel’avvocato AlessandroLentini, una delle menti più validedal dopoguerra a oggi,come lo ha definito il vicegovernatoredella Campania, AntonioValiante, nell’elogio funebretenuto a Vallo della Lucaniauna settimana dopo lasua scomparsa. “Amava la sostanzaall’apparenza perché erasostanza, di fronte a tanto apparireche non porta a nulla”.Lui, infatti, si era battuto perchéle strutture nel Cilento venisserofinanziate e amava profondamentequesta terra.Anche se oramai viveva a Salerno,era iscritto all’ordine professionaledi Vallo e appena potevascappava a Scario per ammirarequel mare incantevole estare con gente semplice. Unapersona che lascia un ricordo disé forte, un esempio di uomo eprofessionista eccellente, originalenel suo modo di porsi.<strong>Unico</strong>. Da ammirare.Nicola Nicolettila Chiesa, come istituzione, èsulla difensiva. Nelle omeliedomenicali non c’è più la vocedel parroco che invoca giustiziasociale e tuona condannecontro il dilagare del malaffarea tutti i livelli. Si è spenta financhela voce della stampa,che per sua natura dovrebbeessere libera, tirar fuori gli artiglie pungolare i potenti diturno, sordi ai bisogni dei territoriamministrati, incapaci diindividuarne i problemi e prospettarnele soluzioni e sensibilisolo al richiamo delle sirenedei voti e tesi a catturarecandidati non sulla base delleloro capacità e della preparazioneacquisita sul campo masulla dimensione del loro bacinoelettorale: medici con migliaiadi assistiti, tecnici e faccendiericon contiguità sospette,imprenditori con centinaiadi dipendenti.Che poi non siano in grado dipensare ed agire nello spettroampio dell’interesse collettivoimporta poco. Quel che conta èla dimensione del loro bacinoelettorale. Nessuna meravigliaquindi se le feste del 25 Aprilee del Primo Maggio non sonopiù né sentite né celebrate nellapienezza dei loro valori, maprese solo a pretesto per unascampagnata fuori porta orache la bella stagione lo consentee c’è la possibilità dello scialocon affettati e uova sodecome residui delle feste pasqualio di fave e pecorinocome da tradizione nelle primericorrenze di maggio.Se il populismo dilaga e la democraziaè seriamente in pericoloimporta poco. Se gli investimentiristagnano, l’occupazioneè compromessa e per igiovani il futuro non è roseonon si presta voce all’allarme.Anzi meglio non dar troppocredito ai sindacalisti che intralcianoil lavoro dei padronidei palazzi. E se qualche giornalistao intellettuale cantafuori dal coro è un guastafesteda zittire. Ed intanto la nonpolitica impera e la democraziaè colpita a morte.Che tristezza! Ma forse bisognatoccare il fondo del burroneper tentare di risalire lachina.Giuseppe Liucciog.liuccio@alice.it


www.nerodivino.itwine bar bed and breakfastristoranteVia S. Salvatore 42Torchiara“ MARMI PIETRE E MATERIALIRICOMPOSTI NELLE NUOVE ESPRESSIONIDELL’ARCHITETTURA MODERNA”S.S 18 Km 91,150 > 84047 Capaccio Paestum (Sa)tel +39 0828 723617 > fax +39 0828 723618www.marmisacco.it > info@marmisacco.it


6C a p a c c i o - P a e s t u mN°16 24 aprile 2009Guglielmotti replica all’ex sindaco“Sica scredita per raccattare consensi”In merito alle dichiarazioni rilasciateagli organi di stampa, direcente, dall’ex Sindaco di CapaccioPaestum, dott. VincenzoSica, l’Assessore alla Cultura ePubblica Istruzione, EugenioGuglielmotti, replica quantosegue:“ Ho il dovere di fare alcuneprecisazioni in ordine alleesternazioni a dir poco infelicidell’ex Sindaco Enzo Sica, ilquale, in campagna elettorale,nel tentativo di raccattare consensi,tenta di screditare il lavoroaltrui e, dimentico delle suepassate inefficienze, sottovalutale capacità critiche dei suoi concittadini.Così, ieri, mi sono ritrovato aleggere un altro di quei “sassolini”che l’ex Sindaco (e ci saràpure un motivo per cui oggi è“ex”…) ogni tanto lancia perdare un senso alla sua presenza.Nei mesi passati, ho sentito addossareall’attuale Amministrazioneuna serie di colpe che,onestamente, mi hanno lasciatointerdetto, tra cui la vicenda delsottopasso a Paestum, la stradaintorno alla Cinta Muraria, l’addizionaleIrpef troppo alta, ecosì via. Ma veramente si puòpensare che i cittadini capaccesiabbiano già dimenticato chi èstato l’artefice di quell’incautoaccordo con le Ferrovie? E lastrada, chi l’ha approvata?Anche l’addizionale Irpef ai livellimassimi è dovuta al mancatorispetto degli accordi delpatto di stabilità nel 2006, eventoverificatosi per la prima (ed almomento unica) volta nella storiadel Comune di Capaccio. IlSindaco, allora, era proprioEnzo Sica... Oggi, nel mirinodell’ex Sindaco, è finito il serviziodi trasporto scolastico e lostato di alcuni edifici scolastici.Purtroppo è vero, questa voltaalmeno nessuna bugia: gli scuolabussono vecchi - uno in particolare,quello che serve la contradaSpinazzo, ha quasi 30anni - e le scuole sono quelleMarisa Prearo con i socialisti per VillaniIn che dimensione si colloca lacandidatura alle provinciali diuna donna socialista di Capaccio-Paestum?Il Partito Socialista ha richiesto lamia candidatura alle provincialiin appoggio a Villani “presidente”.Ho accolto l’invito con entusiasmoe sono lusingata che talescelta sia ricaduta su di me. Condivido,da sempre, gli ideali riformistidel socialismo e ritengo,nonostante il mutato quadro politicoitaliano, che tali valorisiano attuali e possano essere ancoradi grande aiuto per la crescitacivile, sociale ed economicadel Paese. Il Socialismo è caratterizzatodalla sua capacità di rinnovamentoe di interpretazionedelle esigenze di una società soggettaa continui mutamenti.Mi rendo conto che il livello disfiducia nella “politica” è notevolmenteaumentato ma confidonella capacità degli elettori di rivolgereil proprio consenso aquelle persone che hanno vogliadi lavorare e di impegnare le proprieenergie a favore della collettività.Sembra che la politica sia cambiatae la gestione degli enti stataliin qualche modo ne risente,le pare?Ritengo che siano finiti i tempidel voto di “favore” o del votoEugenio Guglielmottiche sono. Quella di Borgonuovosta peggio di tutte. La cosa stranaè che di questi problemi l’ex“Continuo il mio impegno per il territorio”Marisa Prearodelle “clientele”. L’incombentecrisi del sistema economico imponeresponsabilità e comportamentipolitici “diversi”. Ho verificatoe sperimentato personalmentel’attività della pubblicaamministrazione alla conduzionedell’Ente Azienda Autonomadi Soggiorno e Turismo di Paestumed è sotto gli occhi di tutti illavoro svolto in meno di unanno. Oggi sono più che maiconvinta che anche gli Enti Pubblicipossono assolvere alle lorofunzioni se condotti con lo spiritodi chi vive il proprio incaricocome missione e punta sugliobiettivi dell’efficienza e dei risultati.I governi provinciali hanno ancorala possibilità di incideresulle realtà locali?L’Ente Provincia assume unruolo rilevante per mettere incampo le strategie di sviluppoeconomico territoriale e soprattuttoper il settore turistico cherappresenta una delle risorseprincipali dell’intera area e checoinvolge altri settori produttivi:agricoltura, infrastrutture, beniculturali, artigianato, commercio,etc. E’ indispensabile, pertanto,individuare e votare i candidatiche maggiormente possono dareil loro contributo al territoriopuntando su quei soggetti dotatidi capacità professionali e di attaccamentoal lavoro piuttostoche alle “poltrone”.Che cosa dovrebbe essere la politicase non il sogno del futuro?I miei obiettivi sono quelli chevanno soprattutto nella riorganizzazionedella politica al serviziodel cittadino. Pongo l’uomoed i sui bisogni come tema centraledella mia politica e ribadiscoil concetto spesso citato negliincontri pubblici: < maggiore impiegodelle risorse umane locali >e < organizzazione della rete dimercato locale >. Indipendentementedalla candidatura e dall’esitodelle elezioni, comunico achi mi legge che il mio impegnoper il territorio continuerà ad esserci.Mariagloria Di ChiaraSindaco non se ne sia accorto,o non se ne sia interessato,quando non era ex… Eppureavrebbe dovuto conoscere lecondizioni in cui versava lascuola elementare e materna diBorgonuovo, ubicata nelle immediatevicinanze della sua abitazione,ed avrebbe potuto preoccuparsidella salute dei bambiniche la frequentavano quandoera Sindaco, ovvero già daquattro anni fa. Noi ci siamo accortidel problema! Noi abbiamoavuto il coraggio di prendereuna decisione impopolare manecessaria, quella di chiudere lascuola.Questo dovrebbe confortareanche i genitori del plesso diGromola e di altri edifici vetusti:le scuole, oggi, vengono monitoratecostantemente. Mastiamo anche pensando acome dotare il territorio distrutture scolastiche più moderne.Con delibera di Giunta comunalen. 107 del 01/04/09, questaAmministrazione ha avviatol’iter per la realizzazionedella cittadella scolastica, ed itecnici sono già al lavoro.Siamo convinti di potere aprireil relativo cantiere nei primimesi del 2010. Discorso simileper lo scuolabus. Non hotrovato traccia di interventi dimanutenzione di un certo rilievodel parco scuolabus delComune, negli anni dell’AmministrazioneSica.Eppure i veicoli erano gli stessi,con i relativi problemi... Costantementestiamo verificandole loro condizioni, precisandoche tutti sono stati positivamenterevisionati dalla MotorizzazioneCivile di Salerno.Parallelamente, nel Bilancio2009 del Comune di Capaccio èstato previsto un capitolo perl’acquisto del nuovo scuolabus,che dovrebbe circolare sulle nostrestrade al più tardi dal primogiorno di scuola del prossimoanno scolastico.Chiarito ciò, vanno date alcunespiegazioni. Il bilancio comunaleha delle regole molto rigide.Lo sforamento del patto distabilità, come ripeto avvenutonel 2006, ha causato per i cittadinidel comune tutta una seriedi disagi tra cui, l’addizionaleIRPEF ai valori massimi, ed unariduzione della compartecipazioneIRPEF (fondi ordinari cheprovengono dallo Stato), di Euro45.000,00. Un maggiore indebitamentodel Comune comporterebbeulteriori, gravi sanzioni.L’attuale Amministrazioneha, come fine primario, il risanamentodei conti.E questo, purtroppo, inevitabilmentecostringe a spendere conestrema oculatezza e con tempiche non sempre possono esserebrevi. Il dottore Sica dovrebbesaperlo...Personalmente, e tutta l’Amministrazionedel Sindaco PasqualeMarino, siamo certi che i sacrificidi oggi porteranno, nell’arcodi un paio di anni, ad unmiglioramento della situazioneeconomica e ad una conseguenteagevolazione delle attivitàamministrative e progettuali.Spero vivamente che l’amicoEnzo Sica voglia prendere attodi quanto sopra e svolgere in unclima collaborativo una vera attivitàpropositiva per la nostracomunità”.Eugenio GuglielmottiCrispi: “La discarica abusiva?Una ferita che va sanata”Sulla via che dal santuario dellaMadonna del Granato porta nellabella contrada dei Crispi, c’è unavergogna che non fa arrossire perchénon si vede. Lo sconcio, nonper questo, fa meno male allo spiritodi conservazione e tutela delnostro patrimonio ambientale.Ma nel caso evidenziato dalla fotonotizia, il fatto è ancora più graveperché si tratta di una località cheha saputo, finora, difendersi dasola.Infatti, all’ombra del santuariodella Madonna del Granato, Capacciovecchia ha saputo conservarsiper sé e per gli altri nei secolidopo la devastante incursionedell’esercito di Federico II.Purtroppo, quello conservato persecoli, oggi é profanato dagli scartidi modernità che consiste in carcassedi pneumatici ed altri rifiutiche non durano uno spazio ditempo irrisorio e, proprio per questo,ancora più profanante.Tempo fa un gruppo di alunnidella scuola primaria di Capaccioscrisse al sindaco e alla Sarim divolersi occupare, con il loro aiuto,del risanamento della discarica. Larisposta fu che non era cosa dabambini...Purtroppo, ancora una volta, igrandi hanno tradito il loro ruolo ela loro missione di adulti.biesse


C a p a c c i oN°16 24 aprile 2009 7Liceo Scientifico PiranesiLezioni iniziate, inaugurazione il quattro maggioLiceo Scientifico “G. B. Piranesi” è ufficiosamenteaperto e funzionaleFinalmente! Gli alunni, i professori, i collaboratorie soprattutto il dirigente scolasticodel Liceo Scientifico di Capaccio,Angelo Capo, hanno preso possessodella nuova sede. Manca soltanto la formalitàdell’inaugurazione ufficiale ma,dallo scorso 16 aprile, sono ormai nellanuova scuola.C’è un gran fermento nei corridoi delnuovo istituto “G. B. Piranesi”. Ancoraqualche operaio impegnato ad ultimarei lavori di rifinitura, gli alunni particolarmenteeuforici che al cambio dell’orasi affacciano sulle porte delle aule ed allefinestre e si scambiano commenti, i collaboratoriun po’ stanchi che sono intentia sistemare e ad organizzare inuovi spazi, gli insegnanti ancora increduliche da un’aula all’altra cercano diritrovarsi con i propri alunni, il dirigenteche non sta nella pelle per la gioia nell’averraggiunto il suo obiettivo. È statofaticoso, lungo e difficile il raggiungimentodella meta ma la soddisfazione ètanta e lo si capisce dalle sue parole. Vorrebberaccontare ancora una volta la storiadel Liceo di Capaccio, gli ostacoli cheSfiduciato Pasquale QuagliaMarino si sgancia: “Scelta irresponsabile”dalla primaprovinciali nello stesso collegio dove ilPd candida il sindaco di Capaccio PasqualeMarino. Troppi due galli nellostesso pollaio. Ed è così Roberto Ciuccio,il potente assessore ai lavori pubblicinella giunta Marino ed anche componentedella direzione del Consorzio, si èunito ai tradizionali oppositori di Quaglia.Da Albanella si sono sfilati AntonioDi Lucia e Carmine Aquino. Marino rincara:“E’ una scelta scellerata, inopportunain questo delicato momento preelettorale.Rischia di destabilizzare anchel’amministrazione comunale”. Quest’ultimo,nominato dall’amministrazioneprovinciale in quota Carpinelli – Martinangelo,esprime il pensiero degli aderential documento: “Pur ritenendo dasempre che il consorzio di Bonifica andassegovernato da una maggioranzapiù ampia, ho rispettato gli ordini di scuderia,allorquando, per evitare il commissariamento,mi è stato chiesto di sostenerel’amministrazione Quaglia. Lascarsa trasparenza della politica consortile,l’utilizzo politico in chiave personaledella carica rivestita con interferenzeanche nei comuni limitrofi, l’assolutasottovalutazione dello stato dipredissesto dei conti consortili, si vedasu tutti l’enorme debito verso l’Enel(svariati milioni di euro), che rischia, incaso di sospensione della fornitura, diassestare il colpo mortale alla già disastrataeconomia agricola del territorio,In alto la nuova sede del Liceo Scientifico PiranesiDa sinistra Pasquale Quagliae Pasquale Marinomi ha fatto decidere di sottoscrivere ildocumento di sfiducia”. La prossimamossa è nelle mani di Andrea Cozzolino,l’assessore regionale alle attività produttive,che ha il controllo funzionale egestionale di quest’istituzione che, per idue terzi, composta dai rappresentantieletti dagli agricoltori e dai proprietaridi immobili di una zona che supera i50mila abitanti. L’immediata conseguenzadella sfiducia inviata a Quagliasarà quella relativa al blocco della capacitàdeliberativa della deputazione dell’ente,mentre è facile prevedere che nessunadecisione sarà presa dall’assessoratoregionale durante i prossimi mesi,caratterizzati come sono dalla campagnaelettorale. A Capaccio, invece, già si è assistitoal voto contrario sul bilancio, inconsiglio comunale, dei tre consigliericomunali più vicini allo sfiduciato presidenteconsortile Pasquale Quaglia.Oreste Mottolalungo il cammino ha incontrato ma poici ripensa e dice: “Ce l’abbiamo fatta…io e il professor Pepe siamo i fautori diquesto liceo, abbiamo lottato insieme edinsieme abbiamo raggiunto la meta…Marino Sorgente,la modernità chenon ti aspettiL’economiamodernavive e cresceaccanto anoi e nemmenote neaccorgi! Èquesta lasensazioneche si prova a confrontarsi, stando inpiedi, davanti a un caffè offerto al rinnovatobar dell’hotel Ariston, con SorgenteMarino titolare dell’azienda agricolaCerro che si estende su una superficiedi 130 ettari, tra Battipaglia, Pontecagnanoe Capaccio.Viso tranquillo, disteso. La voce calma,sicura. Lo sguardo sfuggente, ma chenon si sottrae all’indagine curiosa sullapersona. Personalità definita che non faalcuna fatica a confrontarsi in un’improvvisataintervista.Quanto fattura il settore agricolo nellapiana del Sele?“Oltre 400 mln di euro senza calcolarel’indotto.”L’agricoltura che guarda lontano,oltre al cortile di casa. L’impresache affronta i mercati nazionali con lasemplicità della competenza.Ecco cosa viene riconosciuto a MarinoSorgente anche da altri imprenditori presentiall’incontro. Alberto Barlotti, AntonioBarlotti e Mario Miano conosciutiper essere altrettanto importanti e braviimprenditori nel settore della produzioneagricola. Il pensiero va subito allecondizioni in cui versa il mercato ortofrutticolodi Capaccio: da anni il presidente,Alessandro Merola, tenta di delocalizzarloproprio in contrada Cerro…continua a pagina 9sono 38 anni che aspetto questo momento…finalmente una scuola degnadi questo nome… avevo avuto modo divedere delle vere scuole solo in occasionedegli esami di stato … ”. E come sel’avessero costruito loro questo liceo, conosconotutti i mattoni che sono stati utilizzati,tutti i percorsi burocratici fatti,tutte le strategie usate per arrivare adavere il lavoro ultimato. Ce l’hanno fattae il loro sogno adesso è realtà. Naturalmentemanca ancora l’atto formale dell’inaugurazioneufficiale “ma per questonon c’è fretta, ci stiamo organizzando”.La festa sarà senz’altro un momentomolto importante ma, per ora, l’importanteè essere operativi nella nuovastruttura del Liceo Scientifico di Capaccio.Gina ChiacchiaroLA POLEMICAA pochi giornidall’aperturadella nuova sede,il liceo scientificoPiranesi, è giàprotagonista dinumerose polemiche.Ecco cosane pensa il presideAngelo Capo,(nella foto).Preside, quale è la sua posizione rispetto allenotizie apparse in questi giorni sui quotidiani?“ È un falso autentico, per il quale ho giàprovveduto alla querela; un professore hascattato delle foto ad un cantiere che non eracertamente nostro. Al momento non esistenessun cantiere, la foto pubblicate, ritraggonol’area alle spalle del liceo, dove, probabilmente,sorgerà un cantiere destinato ad unsecondo lotto del liceo, ma non esistono neancheancora i fondi per tale opera, quindifigurarsi... Sono in possesso delle chiavi, eposso assicurare che attualmente non ci lavoranessuno, se ci fossero dei camion me neaccorgerei”.Abbiamo avuto modo di parlare con dei suoistudenti, molte le polemiche: “non c’è la palestra,manca la corrente, non abbiamo i laboratori,le finestre si rompono facilmente edobbiamo fare lezione tra la polvere”, cosarisponde, quale è la verità?“La palestra non è completa, infatti non è stataancora consegnata, ma la vecchia era inagibile;in tutte le scuole d’Italia le palestre vengonoconsegnate dopo 15 anni, la nostra saràcompleta tra tre mesi; la scuola è completa,tutta la documentazione è a posto, tutto ètranquillamente gestito da me, se si trasferisceil preside, vuol dire che il liceo è completo”;per quanto riguarda i laboratori, ci tengo asottolineare che non perdiamo un giorno,sono pronti, stiamo solo aspettando che tuttele linee siano funzionanti”, le finestre hannodue ante e se c’è stato qualche disagio è statocreato dall’errato utilizzo di esse”.La data di inaugurazione?“ Siete i primi a cui svelo la notizia, l’ho concordataoggi con le autorità massime: sarà ilquattro maggio”.Tania Marino


Le Delizie di Mariavia Carpine, Roccadaspidetel/fax 0828 94 71 14www.ledeliziedimaria.itinfo@ledeliziedimaria.itDOLCI TIPICI DEL CILENTO


A g r o p o l iN°16 24 aprile 2009 9Da un’idea di Nicola Rossi e realizzata dai ragazzi della IV C e IV D del Liceo Scientifico A. GattoSu Facebook un’opera collettiva e infinita: “Quelli del romanzo infinito”«Il romanzo lo scriviamo noi,tutti insieme, noi amici, e gliamici dei nostri amici, e gliamici degli amici dei nostriamici, e così via.Questo è il gruppo di quelli chesognano di scrivere il romanzopiù lungo della storia dell’umanità,il romanzo scritto damille, diecimila, centomilamani, il romanzo che ha un inizioe nessuna fine». Si presentanocosì i fondatori del gruppodi Facebook «Quelli del romanzoinfinito» che hannocome obiettivo è di entrare afar parte della storia della letteraturamondiale attraverso larealizzazione del romanzo piùlungo, anzi infinito.OPERA COLLETTIVAAl centro del progetto, varatodue settimane fa, c’è il primotentativo sul social network Facebookdi realizzare un romanzocollettivo. L’idea, natadalla creatività degli alunni didue classi quarte del liceoscientifico «Alfonso Gatto» diAgropoli e del loro insegnantedi Italiano, Nicola Rossi, prevedeinfatti la realizzazione diun opera narrativa alla qualeda pagina 7A Capaccio abbiamo un mercatoortofrutticolo che da anniaspetta di trovare una nuovadimensione per svolgere al meglioil suo ruolo. Lei come lavede questa situazione?“Sinceramente non mi sonomai occupato della questione.Noi siamo impegnati in unacommercializzazione direttache ci consente di ottimizzarela nostra produzione e che cipermette di mantenere i livellioccupazionali dando continuitàe tranquillità di vita a dipendentie alle loro famiglie.”Cosa c’è di vero nel fatto chel’agricoltura nella piana delSele sta in piedi grazie al lavorodegli extracomunitari, moltiin nero?“La realtà è sotto gli occhi ditutti. Nella mia azienda, peròla stragrande maggioranzadegli operai è italiana e non c’èdifferenza di trattamento a paritàdi lavoro e competenza.Dopo tutto, da noi non lavoraremai ha lavorato nessun irregolare!Infatti, quando c’è statoil condono, la mia azienda nonNicola Rossisono invitati a partecipare tuttigli iscritti di Facebook semplicementeaccedendo al gruppo«Quelli del romanzo infinito»,aperto a tutti.SENZA EROISenza una trama, e senza personaggipredefiniti, il romanzoha preso il via due settimanefa, e da allora il gruppo ha fattoregistrare quasi novecentoiscrizioni, mentre i contributiallo sviluppo della storiahanno toccato proprio ieriquota 100. Insieme al gruppo,gli alunni e il docente del liceoAgricoltura, la modernità che non ti aspettiha aderito.“Ed ecco la sorpresa della modernità:per costruire un’impresadi successo non é indispensabile“schiavizzare” nessunessere umano. Anzi, grazieal fatto di garantire livelli dignitosidi condizioni lavorative,l’azienda Sorgente può alzarelo sguardo e proiettarsioltre il “frammento” di una realtàimpaludata tra voglia dimodernità esteriore e un’economiaagricola in cui il caporalatoancora la fa da padrone.Finagricola, ad Eboli, Sorgenteagropolese hannoanche realizzato unsito sul quale è possibileleggere ciòche è stato scritto finorain una versionecorretta da eventualierrori morfosintattici.STORIA DI STELLASulla pagina di Fbdedicata al gruppo,i curatori offronoanche il riassuntodei capitoli giàpubblicati. Eccouno stralcio delprimo: «Stella è a Parigi per incontraresua figlia, la piccolaNina, che vive da anni con ilpadre Edward.In quel giorno di primavera,proprio nelle stesse ore, da Milanodecolla un aereo che cambieràper sempre il suo destino.A bordo c’è Pamela, resposnsabiledel settore trapianti organidel Centro Sperimentaledi Ostenda. Ma quello di Pamela,non è un viaggio di piacere.Mentre Stella abbraccia finalmenteNina, Pamela atterraMarino e Alberto Barlotti, a Capaccio,sono gli imprenditoripiù grandi nel settore degli ortagginella Piana del Sele. Treaziende che da sole danno lavoroa circa mille persone inmodo continuativo e stagionale.Sono una vera manna in unmomento in cui l’economiaperde colpi e mercati a causadel crollo degli ordinativi nell’industria.Insieme alla zootecnia e al turismopotrebbero essere sono ilvero argine su cui costruire unfuturo con qualche certezzanella capitale francese. Ha unamissione da compiere. E, perun crudele gioco del destino, lasorte le fa incontrare in una traversadel centro, dove Stella siè precipitata dopo aver uditoun colpo di pistola. Davanti alei, un giovane ferito e Pamela,che impugna una pistola».IL PROF«Il romanzo procede speditamente- ha spiegato Rossi - Indue settimane abbiamo già registratoun gran numero dicolpi di scena e presumo che lecose non cambieranno nelleprossime, comunque il progettonon nasconde alcuna velleitàartistica. Chiamiamolo pureun esperimento. Fino ad ora, iromanzi avevano sempreavuto una fine: questo potrebbeanche non averne».«L’aspetto davvero affascinantedi questo progetto è la partecipazioneappassionata ditanti studenti alla scrittura delromanzo - secondo Rossi - Sidice che su Facebook i giovanitrascorrano intere giornate.Bene, mai come in questo caso,l’entusiasmo e la partecipazionedegli studenti è ben spesa».Marino Sorgente: “Produciamo e commercializziamo, nella legalitànella pina del Sele. Purtroppo,anche da noi, il settore primarioe terziario è continuamentebistrattato a favore dell’ediliziae dell’industria. Su questi ultimisi sono concentrati da anni glisforzi di intere schiere di politiciper inseguire l’impossibilesogno dell’industrializzazione.In altre realtà come il Trentino,dove è stato valorizzato al massimoil settore primario incentivandol’utilizzo di strumentimoderni nella produzione e sistematizzandola commercializzazione,oggi l’agricoltura ècomponente essenziale del sistematuristico che ha battutotutti i record di presenze turistichetra le regioni italiane.Marino Sorgente, Alberto Barlotti,Mario Miano, e AntonioBarlotti sono esempi da porrecome esempi anche a tutti glialtri operatori del settore.Un moderno mercato ortofrutticoloa Paestum potrebbe unprimo passo per aggregareesperienze e costruire il sistemaagricolo turistico della pinadel Sele.Bartolo ScandizzoOratorioAlfieri precisaIn merito alla presa di posizionedel consigliere di opposizione,Antonio Domini, relativa al progettodell’oratorio della parrocchiaSanta Maria delle Grazie, arrivala precisazione del sindaco diAgropoli, Franco Alfieri. «Il progettodell’oratorio della parrocchiaSanta Maria delle Grazie èstato finanziato dal Comune diAgropoli con delibera di Consigliocomunale n. 47 del 12 maggio2008, con conseguente avviodel normale iter per la concessionedel mutuo da parte della Cassadepositi e prestiti che consentiràil prossimo 22 aprile di appaltareregolarmente i lavori. Le lungagginisui tempi previsti per la realizzazionedell’importante struttura,purtroppo, sono dovuteesclusivamente all’ottenimentodel parere della Soprintendenzadi Salerno arrivato lo scorso 2aprile. Il progettista dell’oratorioe l’ufficio tecnico comunale, inoltre,hanno proceduto ad effettuarei necessari accertamenti di tuttii requisiti tecnici per la realizzazionedella struttura, compresiquelli relativi alle verifiche statiche.Nessun atto irresponsabile –conclude il sindaco Franco Alfieri- è messo in atto dall’amministrazionecomunale, ma solo idee,progetti e opere per l’interesse generalee la crescita sociale ed economicadella città. Il consigliereDomini potrà solo rincorrere conpretestuosi e strumentali attacchile tante opere fatte e da farsi. Dominiin ogni occasione si erge agrande amministratore, dimenticandoperò che il suo operato èstato valutato dai cittadini conuna sonora sconfitta elettorale».PrecisazioneLa foto sbagliataNel numero 14 di “<strong>Unico</strong>”, a pagina2, è stata erroneamente pubblicatauna fotografia che doveva andarea corredo di tutt’altro articolo.Ce ne scusiamo con gli interessati,agricoltori di Trentinara ed AltavillaSilentina, del tutto estraneiagli argomenti illustrati daGiuseppe Liuccio.


10A l b u r n i N°16 24 aprile 2009PERSANO. Con l’arrivo dell’estate, le ecoballe si fanno sempre più imgombranti e puzzolentiUn giornalista le filma e scatta l’ira dei militariLa Certosa di PadulaMigliaia di ecoballe sono stateabbandonate come relitti nellabase militare di Persano, apoche centinaia di metri dall’abitatoaltavillese di BorgoCarillia. Sono, stando ai dati ufficiali,oltre 80mila quintali. Rifiutiche dovevano essere smaltitie che invece sono rimastiancora qui. Non lontane dallabase-discarica, sorta in unazona un tempo boscosa e incontaminata,ci sono delle famoseaziende agroalimentari icui prodotti finiranno sulle nostretavole. Ad Acerra, i primirifiuti che si sarebbe dovutobruciare sono le balle ancoraammassate nell’area militare diPersano, metà di quelle prodottein Campania da giugno adicembre 2008. Lo avevanopromesso ai militari della BrigataGaribaldi, impegnati nellemissioni estere più pericolose,e che oggi sono di stanza nellecaserrme di Persano. Ma lamontagna di balle dorme tranquilla,al sicuro di una caserma.E che quest’estate promette diolezzare a più non posso la placidaborgata di Carillia. Entrarenella piattaforma di stoccaggionon è difficile. Lo ha dimostratoun coraggioso giornalistade “L’Espresso”. Comefare? Basta aspettare il passaggioquotidiano del pastore chevive col suo gregge nel casolareaccanto ai silos per la raccoltadel percolato. O i suggerimentidei cacciatori, che questazona la conoscono meglio delleloro tasche. Un buco nella retegià c’è, esattamente di fronte alpiazzale dove da mesi sono abbandonatedecine di roulottedella Protezione civile. Roulotteche, detto per inciso, liberanonell’aria amianto. Chiunquepuò entrare, smaltendo inmezzo ai rifiuti ogni genere didetrito che poi finirà dritto adAcerra. Succede in un’area militare.Il filmato è reperibile suYouTube scrivendo “PersanoEcoballe”. La circostanza hafatto andare su tutte le furie ilcomandante del comprensoriomilitare di Persano che ha avviatoun’inchiesta interna peraccertare come l’inviato de“L’espresso” abbia potuto entrarein una zona “off limits”.A Persano dimorarono, fra glialtri, lo scrittore Goethe, lo zardelle Russie, il Metternich ed ilpittore Hackert, che vi concluseil ciclo pittorico delle quattrostagioni ambientando l’inverno,un meraviglioso dipintoriproducente una scena dicaccia nella tenuta reale, convista sulla collina di Altavilla esull’Alburno imbiancato dineve. Nella tenuta di Persano,sempre per volontà di Carlo III,venne realizzato un allevamentoequino selezionato dirazza napoletana, con l’acquistodi stalloni andalusi e del vicinooriente per creare unarazza pregiata. Il prestigio dellarazza raggiunse l’apice ad inizioOttocento, quando la cavallerianapoletana guidata daGioacchino Murat partecipòalle campagne napoleoniche.Lo stesso imperatore còrsolodò più volte i cavalieri nostranidefinendoli “diavolibianchi” dal colore delle caratteristicheuniformi. A seguitodell’unità d’Italia, il territorioconobbe il suo ineluttabile declino:la Real Casina e la relativariserva di caccia furono trasformatein un’area militare evi fu insediato il 10° Reggimentodi Manovra, BattaglioneLogistico afferente all’VIII BrigataMeccanizzata “Garibaldi”.Oggi l’area ospita tre casermee duemila soldati e si è trasformata,incredibilmente, nel sitodi stoccaggio di una buonaparte delle balle prodotte quotidianamentenegli impiantiche triturano la metà dei rifiuticampani. E’ questo il segretoche permette di mantenere relativamentepulite le stradedella città partenopea. Il climaè rovente ed in pochi, tra soldatie cittadini residenti, credonoalle assicurazioni che leballe stoccate saranno le primead essere incenerite nel termovalorizzatoredi Acerra. A maggioil governo aveva indicatouna data precisa per il definitivoritorno alla normalità: il 31dicembre 2009. A Persano, all’internodell’area militare cheospita tre caserme e duemilasoldati, ogni giorno arrivanooltre trecento balle delle 1.400prodotte quotidianamentenegli impianti che triturano lametà dei rifiuti campani. Più omeno un decimo della monnezzadella regione viene accumulatanella base dell’esercito.È questo il segreto che permetteal governo Berlusconi dimantenere pulita Napoli, evitandoche il sistema vada in tilt.Oreste MottolaALTAVILLA. La danza altavillese vola a BarcellonaA Federico e Reina il titolo mondiale fusionIl gruppoPrendete un piccolo paese inprovincia di Salerno, prendetedue giovani con la passionedella danza moderna, prendeteun nutrito gruppo di ragazzi,mescolate il tutto con musica latina,hip hop e break dance e ,magia delle magie, otterrete ilprimo posto ad un concorso“mondiale” di ballo…Sembra impossibile, sembra ilfinale ottimistico di uno di queimusical di Broadway, ed invecetutto questo è successo in unpiccolo paese alle porte del Cilento.La JDS (acronimo della JosephDancing Scool) di due giovanimaestri di ballo di Altavilla Silentina,Giuseppe Federico eGiovanna Reina, nata alcunianni fa con la precisa intenzionedi svecchiare il panoramadelle scuole di ballo locali, hapartecipato e vinto la sezione“fusion” ( appunto un mix musicaledi latino,hip hop e breakdance) del concorso “ BarcelonaDance Award 2009” tenutosiin Spagna nella settimanadi Pasqua.Il “Barcelona Dance Awards2009” è un prestigioso Concorsointernazionale, diviso in variesezioni (Danza Classica, Moderna/ Contemporanea, Funkye Hip Hop, Teatro Danza, FolkEtnica) che premia i migliorigruppi, talenti, coreografi ed insegnanti.Una commissione di esperti internazionali,critici, rappresentantidella cultura catalana, spagnola,europea e internazionale(con influssi in particolaredalle Americhe, Brasile e StatiUniti) giudica e premia le Scuoleo Palestre partecipanti.Tale iniziativa certamente favorisceuna crescita culturale attraversola Danza come linguaggiouniversale e serve soprattuttoa sollecitarel’amicizia, la solidarietà,il rispetto e la conoscenzareciproca.I ragazzi della JDS, puravendo già conseguitonumerosi riconoscimentie titoli di valoreassoluto in campo nazionalecon varie federazionidi danza sportiva(sono stati e sono ancoracampioni italianidi danza sportiva) partivanodalla piazza diun piccolo paese con ilsorriso e l’umiltà deineofiti, contenti soprattuttodi andare in unadelle città più belle del mondo.La loro voglia, semplice e pura,di danzare, li ha spinti ad organizzaredei “free style” già sulporto di Civitavecchia in attesadella nave che li avrebbe condottiin Spagna.I loro racconti al ritorno parlavanodi ramblas, sagrada familiae artisti di strada a cui si sonoimmediatamente mescolatiavendo come “prima scena” lestrade piene di vita della cittàcatalana.La loro esibizione vera, quellafatta in un teatro di Barcellona,è stata applaudita da un pubblicodi spagnoli, inglesi, americani,brasiliani, argentini, australianiect ect e la loro genuinabravura li ha portati alla conquistadel primo posto. Un titolomondiale.Si sono “sprovincializzati” anzisi sono “globalizzati” nel sensopositivo del termine.Patrizio Gentile, Raffaella Reina,Annalisa Peduto, Fabrizio Cembalo,Marika Costantino, MarcoSaponara, Simone Frunzo, PatrizioTaurone, Vanessa Nigro, DanielaPalmiero e Marialuisa Busillo,Luciano Ruscinito SimoneTerramoccia, Gabriella Ferrante,Ludovica Di Masi, AnnaritaRubano, Marco Vairo, DanieleLa Placa, Marco Pacifico, PaolaGiuliano, Rudy Pisapia, TonyQuagliati, Paolo ed ElisabettaMolinara, elencati rigorosamentein ordine sparso, questi inomi dei ballerini competitoriprovenienti dalle varie sedi dellaJDS in provincia di Salerno, ragazzidi Altavilla Silentina,Serre, Controne, Albanella, Postiglionee Pontecagnano.Come, in fondo quasi anche peretà anagrafica, ragazzi sonoanche i due maestri coreografiGiuseppe e Giovanna, diventatiper tutti loro dei fratelli maggiori.Ora è il momento di valorizzaree di far fruttare queste esperienze.I ragazzi sono di nuovoa casa, le valigie sono di nuovoriposte, il sogno di “ballare sulmondo”, citando Luciano Ligabue,si è realizzato.Ma non approfittare di questarealtà per promuovere arte e socializzazione,per promuoverecultura vera e non solo folcloresarebbe un delitto.Questo giornale è letto da tantepersone in Provincia di Salerno,tra loro di sicuro anche moltiassessori alla cultura ovverotanti presidenti di associazioniculturali (in primis le istituzionie le associazioni dei paesi diprovenienza dei ballerini) e iospero che vogliano tenere nelgiusto conto questa ormai “ piccolagrande realtà” standole vicinoe promuovendola.Chiudo con un invito: sabato 25aprile alle 17.00 in Piazza UmbertoI di Altavilla Silentina, i ragazzie i maestri della JDS festeggianola vittoria del mondiale,chiunque volesse vederli,anche solo per un complimento,è invitato a partecipare.Davide Pacifico


C i l e n t oN°16 24 aprile 2009 11SANTA MARIA DI CASTELLABATE. L’ottimismo di Maurano fa scuolaA Troiano chiedo “autonomia di giudizio”Con poche parole e in maniera incisivaCostabile Maurano, Sindaco del Comunedi Castellabate, durante una breveintervista, risolve un quesito che verosimilmentein questo momento tormentamolti suoi colleghi dell’area delParco Nazionale del Cilento e Vallo diDiano.Quale sarà il destino dell’immenso patrimonioculturale e ambientale di cuiil Parco è contenitore con la nuova leadership?“Troiano sta osservando, verificandoil territorio…per avere cognizionedi causa sul da farsi”, affermaMaurano e probabilmente lo deve farealla luce dei fondi disponibili, sarebbelecito pensare. Tuttavia ancor più prioritariaper Maurano è ”la capacità decisionalee l’autonomia di giudizio”delnuovo Presidente del Parco. Si tratta diuna scelta di fondo che Troiano dovràperseguire per evitare che le spinte divaria natura politica, generino pericolosidirottamenti da una linea che, invece,deve ormai puntare solo alla crescita.Per Maurano, in realtà, è importante cheil nuovo Presidente si ponga per lo piùobiettivi di lungo periodo e che, dunque,“non si faccia travolgere dai problemiquotidiani che pure ci sono, eposso distrarre la nuova gestione” dapriorità comprensibilmente più urgenti.Dunque, quali sono queste priorità?A parer mioCostabile MauranoAuspici e voti“Una strategia, nuovi progetti…”rispondeMaurano”…insomma tutto ciòche serve finalmente a dare una migliorevisibilità al territorio anche a livellonazionale”. È evidente che le comunitàlocali e nella fattispecie, moltisindaci, abbiamo sofferto questo lungafase di passaggi di testimone nella gestionedell’ente Parco, al punto cheMaurano afferma che “per il momentosono solo le amministrazioni locali apreoccuparsi della visibilità del territorio,ma manca il coordinamento”. E aggiunge,soprattutto “manca un sentirecomune”. Sembrerà strano, ma perMaurano “tutti sentono, ma nessuno insiemeagli altri”, come dire che il Parco,inteso come somma di diverse realtàterritoriali, è ancora un’orchestra senzadirettore. I sindaci hanno la necessità dirisvegliarsi dal torpore e di sentirsi guidatie appoggiati nel difficile compitodi governare questo territorio fatto sì dibellezze, ma anche di storiche piaghecome l’assenza di occupazione, e soprattuttoil nuovo direttore d’orchestra(per usare un eufemismo) dovrà “farsiportavoce di chi ama questo territorio,nella massima trasparenza.” Parolesante, direbbe qualsiasi attento lettoredella realtà attuale, mentre Mauranosottolinea queste ultime battute con unsolenne “sono fiducioso”.E veniamo al patrimonio di casa propria,Villa Matarazzo… Quale destino,quali progetti bollono in pentola, vistoche il tempo dei “progetti” sembragiunto a maturazione? Maurano rassicurache vi è un finanziamento di ben 5milioni e 800 mila euro destinati alla ristrutturazionedella struttura, che, adire il vero sembra risentire un po’ deltempo che scorre. Solo ristrutturazione?Non è abbastanza, il belletto alle strutturenon basta più, è necessario dare unsoffio di vita all’ingente patrimonio culturaledel passato e così, Maurano, aggiungeche il progetto va oltre, prevedendol’allestimento di un orto botanicoe probabilmente anche di un acquarium…Altri Progetti nel più ristrettoambito comunale? Il Sindaco parla conorgoglio dell’imminente inaugurazionenel capoluogo dell’opera scultorea diGelsomino Casula, maestro di originisarde ma residente ad Altavilla Silentina.L’opera in pietra ha magistralmenteracchiuso l’antica tradizione musicaledei castellani.L’inaugurazione dell’opera “L’arte deltempo”, in cui l’acqua scorrendo riproduceil suono delle sette note, è avvenutadomenica 19 aprile nell’ambitodella manifestazione patrocinata dalPresidente della Repubblica “Piccola,grande Italia” a cui il Comune di Castellabateha aderito. Maurano descrivecon orgoglio il monumento che commemora160 musicisti della storia musicaledi Castellabate e anticipa le numerosealtre iniziative legate ai luoghisimbolo della storia locale, le Torri delCastello dell’Abate in cui sono previsteMostre pittoriche, l’allestimento di unMuseo di Arte Sacra e numerose altremanifestazioni.Insomma la primavera dei Castellani sipreannuncia festosa e ricca di eventiche, ci si augura, incuriosiscano semprepiù i visitatori nazionali ed internazionali.Maria Maffongellidi Luigi RossiCi siamo appena scambiati gli auspicidi buona PASQUA rivestendo i pannidi ÀUGURI, vale a dire abbiamo invocatoper parenti ed amici un PASSAG-GIO verso una meta felice, generatricedi gioia. Sono parole che evocano gestie riti della tradizione e la loro evoluzionedi significato ben si presta a descriverela situazione che stiamo vivendoin queste settimane di preparazione alVOTUM. Allora facciamo un po’ d’ordinenella portata semantica di questilemmi. Nell’accezione latina del termine,gli Àuguri, sia quelli privati, sia ipubblici, impegnati a trarre auspici dalvolo degli uccelli, non dovevano predire,ma soltanto constatare se le cose chesi era deciso di fare avessero l’approvazionedivina.Mentre il ricorso al VOTUM presupponevail dare o fare qualcosa per la divinità,implicando il concretissimo concettodi scambio. Pare quasi di vederenei gesti evocati da questa parola la presenzadel contadino e del pastore estremamenteprudenti nel procedere perchénel passato hanno già sperimentatotanti fallimenti.Quale è il vero auspicio da fare in questesettimane di preparazione alla fasefinale quando le elezioni amministrativeculmineranno nell’espressione delvoto? Sono giorni d’attesa e di riflessione.Un contribuito in tal senso probabilmentelo può fornire il significato chesi nasconde dietro una nota parabola,quella del fattore infedele, in cui, inmodo semplice, viene spiegato un concettodifficile per fornirci un fecondo insegnamentomorale.“C’era un uomo ricco che aveva un amministratore,e questi fu accusato dinanzia lui di sperperare i suoi averi. Lochiamò e gli disse: che è questo chesento dire di te? Rendi conto della tuaamministrazione perché non puoi esserepiù amministratore.L’amministratore disse tra sé: che faròora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione?Zappare, non ho forza,mendicare mi vergogno. So io che cosafare perché quando sarò stato allontanatodall’amministrazione, ci sia qualcunoche mi accolga in casa sua” Lc. 161-4.Mi pare che la similitudine tra questaparabola e la situazione attuale sia calzante.Infatti si è sempre detto che in democraziail popolo è sovrano, perciò,come il padrone evocato da Gesù, può edeve chiedere che si renda ragione dell’operato.Ma le coincidenze non si fermano qui.Anche noi, da troppo tempo, con un crescendorossiniano che sta assordando itimpani e obnubilando le coscienze, leggiamoe sentiamo gridare – e non è soloun sentito dire generato da invidie o damalafede - del grande sperpero di beniche sono del popolo sovrano. La parabolacontinua con la presa di coscienzadell’amministratore.Questi, riconoscendo la giustezza delleaccuse non batte ciglio e, senza manifestarela benché timida intenzione di convertirsi,non avendo voglia di lavorare,è impegnato a cercare il conforto deisuoi compari, coloro che sono stati beneficiaticon lametà dei barilid’olio sottratti eper i quali haavuto anche lasfacciataggine dirilasciare ricevutecirca la correttezzadel saldo!Se questa parabola ha qualche timidoriflesso nelle nostre contrade, tanto orgogliosedel titolo di patrimonio dell’umanità,allora pare veramente opportunovalutare bene prima di pronunziareper l’ennesima volta il votum.In queste settimane di vigilia elettoraleper le amministrative occorre innanzituttoassumere una risoluzione, cioè ilproponimento di fare o meno scelte agiugno, trasformandole in votum,come promessa obbligante, soltanto sesi riscontra un’effettiva reciprocità diprovata onestà, di indiscussa capacità edi evidente impegno nel conseguire risultatipositivi a vantaggio del bene comune.


I2C i l e n t oN°16 24 aprile 2009ASCEA. Confronto su patrimonio e scienza“Le nuove tecnologie per il patrimonio UnescoDopo 10 anni il“Cavallo” lasciaPaestumNel 1983, a seguito di una propostadi ICOMOS, il 18 Aprileè stata designata dall ‘UNE-SCO come Giornata Internazionaledei Siti e Monumenti.Un appuntamento annualeper invitare l’utenza a rifletteresulla diversità del patrimonioculturale nel mondo, lasua vulnerabilità e gli sforziche richiedono la sua conservazionee protezione.Il contributo che le nuove tecnologiepossono apportare intal senso ha spinto ICOMOS adedicare l’evento del 2009 altema “Patrimonio e Scienza”per indurre gli esperti e gli appassionatia discutere sulruolo della scienza nel settoredei beni culturali e sui vantaggi,ma anche le minacce,del suo coinvolgimento nell’ambito.Per l’occasione laFondazione Alario di AsceaMarina, sabato 18 Aprile, haorganizzato una tavola rotondaper approfondire appuntoil “ruolo delle nuove tecnologienella valorizzazione e comunicazionedel patrimonioculturale”. Dalle 16.00 inavanti si sono alternati, con interventiprogrammati di circaun quarto d’ora, esperti delsettore, dall’onorevole AlfonsoAndria, presidente del CentroUniversitario per i BeniCulturali di Ravello, altro promotoredell’evento, a diversispecialisti. Genoveffa Tortora,responsabile VRLab dell’Universitàdegli Studi di Salernoè entrata subito nel vivo introducendol’importanza delletecnologie informatiche avanzateapplicate alla fruizione evalorizzazione dei beni culturali,mostrando la ricostruzionedi un volto a partire da restiossei, la riproduzione dei movimentidi personaggi virtualidelle antiche civiltà fino adarrivare alla visita virtuale ePalazzo Alario ad Ascea Marina“aumentata” di siti inaccessibilicon conseguenti possibilitàdi interazione. Sulla stessalinea si è posta Antonella Guidazzolidella CINECA di Bolognache ha posto l’accentosulla creazione di “real time”interattive concepibili graziealla ricostruzione di un territoriosulla base di fonti note esull’utilizzo dei nuovi strumentiper spiegare la complessitàdello studio in modopiacevole e ottenere così unmaggior coinvolgimento delfruitore.Per il “settore comunicazione”e quello che si intende per labirintodella comunicazione èintervenuta Clementina Gily,docente di Educazione all’immaginedell’Università “FedericoII” di Napoli, mentre peril “patrimonio culturale”Carla Maurano dell’ICOMOSITALIA ha sottolineato l’importanzadi una ricostruzionerispettosa dell’identità culturalee Salvatore Ciro Nappo,direttore Scavo Archeologicodel sito di Murecine ha evidenziatocome la tecnologianon debba essere l’obiettivo,ma unicamente lo strumentoper il raggiungimento del fine.Presente anche l’Università diCalabria. La tavola rotonda siè svolta sotto gli occhi attenti ecompiaciuti di Paola de Roberto,direttore FondazioneAlario e curatore della MostraVISIONE DEL TEMPO –TEMPO DI VISIONE di recenteinaugurata presso il complessoe che “presenta quantodi più innovativo esiste in Italianel campo della valorizzazionedei siti archeologici utilizzandole nuove tecnologiemultimediali (realtà virtuale eaumentata, film stereoscopicie tridimensionali…). Concepitanel cuore della Magna Grecia,è dedicata ai principali sitiarcheologici dell’Italia centromeridionalesia di età grecache romana”. La mostra èaperta su prenotazione dal lunedìal venerdì dalle 9.30 alle17.30 e si prefigge due obiettivi:fungere da vetrina per potersicandidare a tavole internazionalie far ricadere l’iniziativasul sito archeologico diVelia, uno dei più importantial mondo che, non essendovalorizzato con un azione miratadi coinvolgimento dellemasse e dunque “visibile”, riescead attrarre unicamente gliaddetti ai lavori, consapevolidel suo valore, ma non gliutenti e turisti in genere. Inquesta prospettiva si ponecome fiore all’occhiello dellaFondazione stessa che da sempreè occupata nella promozionedei beni di interesse artistico,storico e ambientaledel nostro territorio con particolareattenzione proprio alladiffusione della conoscenzadella civiltà eleatica nelle suevarie manifestazioni.Tiziana Rubano«Il Cavallo» di Mimmo Paladinostrappato dalla sua posizioneoriginale di Paestum haviaggiato verso la nuova destinazione,il Palazzo de Falco,a Fisciano.Per dieci anni la straordinariascultura in bronzo ricopertadalla dorata sabbia del Golfodi Poseidonia ha dominato icieli delle rovine con unosguardo rivolto verso i templi“Il Cavallo”di Paladinodorici. L’astuto e muto equino,creato da Mimmo Paladinoin vetroresina era statopensato per rappresentare unlegame culturale tra le raffinatezzeclassiche e il linguaggiodell’arte contemporanea.Mimmo Paladino nel dareforma alla sua opera avevastudiato bene i mastodonticicavalli dipinti sulle lastre delletombe funerarie conservatenel Museo Nazionale di Paestum.Ad incoraggiare la scelta dell’amministrazionecomunalee di Pietro Lista hanno contribuitoalcuni particolari non dipoco conto: la presenza quotidianaa Fisciano di oltre 30mila studenti, l’imminenteapertura della Casa dello Studente,dotata di un avveniristicolaboratorio multimediale,e la decisa volontà del RettoreRaimondo Pasquino didar vita a una collaborazioneistituzionale con Pietro Lista el’archivio del Museo dei MaterialiMinimi. Gillo Dorflesdice a proposito del trasferimento:« E’ un travaso diesperienze che metterà in contattoi giovani universitari conle più avanzate esperienzedell’arte contemporanea cheil museo di Pietro Lista portaavanti da molti anni».Ugo Di Pace


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14C a l o r e N°16 24 aprile 2009COMUNITÀ MONTANA. Statuto, le minoranze ancora fuoriLatempa: “Mancano 400mila euro. Confidiamo nella regione”Si registra ancora la difficoltàdi approvare lo statuto dellaComunità Montana “CaloreSalernitano”: ben due sedutesono andate deserte. E poi il solitoproblema politico, a giugno…del cambio di maggioranzae di leadership.Il presidente Franco Latempaspiega tutte le difficoltà attualidi gestione, parla del ruolo dell’entemontano e accusa la RegioneCampania di scarsa attenzioneverso questi enti comprensoriali… “Piuttosto checontinuare in questo percorsoumiliante sarebbe meglio per lecomunità montane trovare ilcoraggio di chiuderle …..”Presidente Latempa, cosa c’èdi reale su quest’allarmismosulle condizioni finanziariedelle comunità montane?“Purtroppo è una condizionereale e non un allarmismo. Lafinanziaria 2008, del governoProdi, e quella del 2009, del governoBerlusconi, hanno piùche dimezzato il fondo ordinariodelle comunità montane,con l’obiettivo di azzeramentonel 2011.Anche per quanto riguarda i finanziamentiper la l.r. n. 11/96(gli operai idraulici forestali) siassiste ogni anno ad una diminuzionedei trasferimenti conconseguente difficoltà a gestiregli addetti, che nella sola nostraComunità montana sono circa240”.Quali sono le conseguenze?“Tragiche, se si tiene conto chele comunità montane godonodi una finanza derivata, nelsenso che le uniche risorse finanziariesono i trasferimentidello stato e delle regioni. Pertantonon sarà possibile chiuderein pareggio i bilanci e sidovrebbe agire sulle spese correntiche per la gran parte sonospese per il personale”.E la nostra comunità montana?“Mancano circa 400.000 euroROCCADASPIDE. Il comune accusaI vigili si difendono«C’è stata una negligenza daparte di chi doveva controllarele auto in dotazione della poliziamunicipale di Roccadaspideed è giusto metterlo in risaltoanche da parte della stampa»,afferma inaspettatamente un vigile.Ma chi doveva controllare, il comandanteAngelo Antonio DeRosa? «No, risponde il vigile, chiera deputato al controllo delparco macchine». E allora il sovrintendenteMichele D’Angelo?Non risponde e si allontana. Cisono altri due vigili con lui.Uno, senza divisa, fa finta diniente e guarda altrove. Un altrorisponde imbarazzato.«C’è stato un disguido ed è statasmarrita la carta di circolazione».Ma quando vi siete accortiche mancava il libretto? «Non soprecisamente, perché ti accorgidi aver smarrito qualcosa soloquando ti serve, come può capitareper la patente.Ma è stata fatta la denuncia dismarrimento per la carta di circolazione».«Non ho visto la denuncia», affermail primo vigile. Lungo levie del paese, ci si imbatte in unaltro vigile per niente persuasodall’idea di veder pubblicato unaltro articolo sull’argomento chepresto sarà svelato, ma che moltigià conoscono. “Volete scrivereFranco Latempaancora un articolo per metterein ridicolo la polizia municipale?Dopo il primo scritto e le locandinefuori le edicole? Invecedi parlare della crisi, del terremotoin Abruzzo, proprio diquesto dovete parlare?”.Non si vuole ridicolizzare nessuno,ma si tratta di sapere se chideve controllare i cittadini,abbia rispettato a sua volta le regole.E a queste parole il vigilesi calma e preferisce non continuare.Queste interviste si riferisconoalla segnalazione fatta dalsegretario del comune di Roccadaspide,Fernando Anticocirca la presunta mancata revisionedelle due auto in dotazionedella polizia municipale: unaFiat Punto ed un’Alfa 147. Ed inuna nota inviata al comandanteDe Rosa, afferma che: “In data30/3/2009 richiedevo ai responsabilidi area se i documenti deiveicoli risultavano regolari e sefossero stati sottoposti alla regolarerevisione periodica cosìcome prescritto dalla legge e chine fosse il dipendente responsabile.In riscontro a detta richiesta,il comandante dei vigili DeRosa individuava come il responsabileincaricato dei veicoli,Michele D’Angelo ed effettuatail 30/3/2009 con esito positivola revisione alla Fiat Punto.Tranne che per l’Alfa 147, rimastasenza revisione per lo smarrimentodella carta di circolazione”.Antico, però, rileva che:“La revisione per la Fiat Punto èstata fatta il 30 marzo 2009,dopo aver ricevuto la mia richiestae dopo 5 anni dall’ultimarevisione. Mentre per lacarta di circolazione dell’Alfa147, non viene precisata l’epocadello smarrimento né la denunciaeventualmente eseguita.Inoltre nessuna documentazioneè stata prodotta per quanto riguardail ciclomotore in dotazionedel Comando”. Ma incaso di incidente, chi paga?,viene da chiedersi.A questo punto Antico fa partirela procedura di formale contestazionedi addebito al ComandanteDe Rosa per violazionedei doveri di Ufficio e del codicedi comportamento: “Se accertatacomporta l’erogazione diuna sanzione disciplinare da unminimo del rimprovero verbalealla sospensione dal servizio -Art. 25 Ccnl, che parla di “Negligenzanell’esecuzione deicompiti assegnati, nella cura deilocali e dei beni mobili o strumentia lui affidati o sui quali, inrelazione alla sue responsabilità,debba espletare attività di custodiae vigilanza”.Francesca Pazzaneseall’appello. Nella nostraregione servonocirca 7/8 milioni dieuro per fronteggiarequesta difficoltà finanziaria”.Quali iniziativeavete intrapreso e intendeteintraprendereper i prossimigiorni?“Con l’UNCEM nazionalee regionale sista cercando di sensibilizzaregli organipolitici centrali e regionali.Sembra che visia da parte del governoregionale unaparziale disponibilitàa reperire le risorse.Nei prossimi giornisono previsti incontricon i vertici regionalied è previsto per giovedì23 c.m. un’audizionedi tutti i rappresentantidelle comunitàmontane daparte dell’VIII Commissionedel consiglio regionale”.Si può essere cautamente ottimisti?“Da un po’ di tempo l’ottimismonon è più di casa pressole comunità montane. Bisognadire che le risorse necessarienon sono ingenti e che inaltre regioni, quali il Molise ela Basilicata, la soluzione èstata già trovata. Credo chenella nostra Regione il problemadei territori montanisia trascurato se non addiritturaignorato.Ma adesso bisogna prenderecoscienza che il problema èsoprattutto sociale, prima chepolitico, in quanto riguardaun territorio debole con problemieconomici strutturalidovuti soprattutto ad un fortedecremento demografico. Icirca 770 impiegati e qualchemigliaio di operai forestali,nella sola provincia di Salernomeritano per questi motivi,un’attenzione particolare”.In questo contesto quale puòessere il ruolo delle comunitàmontane?“Le comunità montane sonoadditate da lungo tempocome l’origine di tutti i mali edi tutti gli sprechi.Non è così. I privilegi di cuigode la politica sono da ricercarealtrove e sono, purtroppo,ancora intoccabili. Piuttostoche continuare in questo percorsoumiliante sarebbe meglioper le comunità montane trovareil coraggio di chiuderle.Personalmente sono convinto,invece, che esse debbano esserearricchite con nuove funzionianche rispetto a servizi primariper i cittadini (protezionecivile, vigilanza, servizi scolastici,assistenza, …), ma soprattuttole comunità montanedovrebbero essere organi politicidi rappresentanza di un territorio,capaci di programmaregli interventi attraverso il coinvolgimentoe l’integrazione deiterritori in funzione di un progettodi sviluppo sinergico e rispondenteai bisogni di tutte lerealtà, anche di quelle più deboli”.Tornando a noi, anzi … a voi,si registra ancora la difficoltàdi approvare lo statuto: bendue sedute sono andate deserte.E poi il solito problema politico,a giugno… del cambiodi maggioranza e di leadership!“Lo statuto riguarda le normefondamentali dell’ente perciòdeve essere trovato il maggioreconsenso possibile per la suaapprovazione. Il mio compitoè appunto quello di cercare lamassima convergenza su unostrumento che regolerà l’entenel suo complesso e che perquesto appartiene a tutti e nonad una sola parte. Solo in ultimaanalisi si può pensare adun’approvazione a maggioranza.Personalmente sono convintoche sarà approvato un ottimostatuto, in grado di recepiretutte le istanze, con unlargo consenso.Per quanto riguarda la politica,ribadisco che il problema nonsia nei tempi, ma nella capacitàdi superare le vecchie contrapposizionie gli antichi schemi,oramai dannosi per le nostrerealtà. Solo se riusciremo aproporre soluzioni politichenuove potremo sperare nelconsenso che ci legittimeràquali rappresentanti del territorio.Altrimenti z…. ci saràsempre la solita reazione del“piangersi addosso” e lamentarsidel mancato sviluppo”.Cosmo Guazzo


C a lo r eN°16 24 aprile 2009 15SANITÀ. L’assessore Santangelo “riapre” la questione ospedaleAuricchio: “Venga a visitare l’ospedale più virtuoso”Girolamo Auricchio, sindaco diRoccadaspide è rimasto letteralmentetrasecolato di fronte allenuove dichiarazioni dell’assessoreSantangelo…La sanità campana si risanachiudendo gli ospedali inutilied improduttivi. Meglio attrezzareun eliporto dalle parti diPaestum che mantenere ospedalia Roccadaspide. E’ unaproposta che affascina MarioSantangelo, il nuovo responsabiledella sanità campana, chel’ha espressa anche durante larecente visita a Salerno.Ed il caso di far rilevare – denunciaGirolamo Auricchio -che molti altri ospedali campani,per vero doppioni tra loro eche distano solo pochi chilometril’uno dall’altro, e che peraltronon rispettano neppure icriteri stabiliti dalla legge regionale,sono stati mantenutiinalterati in tutte le loro funzioni.Non solo. Addirittura repartidi alcuni ospedali, che perle prescrizioni della legge regionale16/08 avrebbero dovutoessere chiusi, (si pensi a quelliche non raggiungono il limitedi 400 punti nascita all’anno)sono stati mantenuti tutti intattie funzionanti.Sicché, la decisione di penalizzare(solo)l’ospedale di Roccadaspide,mettendolo definitivamentefuori dalla rete dell’emergenza,pur in presenzadei dati sopra elencati, che sonooggettivamente incontestabili,appare assolutamente incomprensibileed ingiustificabile.Il rapporto occupazione diposti letto è dell’85% per l’anno2007, e dell’88% per il 2008,molto al di sopra del minimostabilito nella misura del 75%(molti ospedali non raggiungonoassolutamente detto limite,eppure sono stati avvantaggiatidal piano regionale);Il numero di D.R.G. (di altaqualità) è di 1.11;Il costo medio di un posto lettoè di 3.000,00 euro, laddove lamedia regionale è di 4.100,00;in alcuni ospedali campani ilcosto è addirittura di 8.500,00,e ciononostante sono stati tuttiavvantaggiati. Ma il fatto piùeclatante è che sono stati mantenutiospedali che si trovanovicinissimi tra loro ma chehanno un numero che va dai 20ai 30 posti letto (SIC!);La percentuale dei ricoverid’urgenza effettuati nella strutturaè del 76%, quando lamedia regionale è del 74%. Sui15 presidi della provincia di Salerno,l’ospedale di Roccadaspideè al 5° posto.“Quella di Santangelo èun’idea vecchia… Nel 1995, giàassessore regionale alla sanità,proponeva di trasportare in elicotteroi malati della Valle delCalore negli ospedali di Napoli.Lo torna a dire 14 anni dopo,fregandosene degli investimentifatti per il nostro ospedale,un gioiello di funzionalità…”.“Sarà che gli sarà rimasto impressoin mente il nome del nostropaese. Negativamente,però. Però qualcuno gli dovrebbespiegare che l’ospedaledi Roccadaspide garantisce assistenzaed adeguata rispostasanitaria ad una popolazione dioltre 20 comuni disseminati suoltre 770 Km. quadrati dove itempi di percorrenza sono triplicatirispetto a condizioninormali di cui beneficiano altrearee e territori della regione. Inalcuni comuni della Valle delOSPEDALE. La gestione del pazienteMedici e infermieri si aggiornanoGirolamo AuricchioIl 24 aprile, dalle 9 alle 18, siterrà un convegno formativosulla “Gestione integrata medicochirurgica del pazientecon sindrome da immobilizzazione”presso l’ospedale diRoccadaspide. L’incontro èpromosso dall’Asl Sa 3 con iresponsabili dei reparti di lungodegenzae riabilitazione,Arturo Di Spirito; della riabilitazioneortopedica, AntonioCaronna; con la partecipazionedel primario dell’ortopediae traumatologia, AngeloFeola. Il tema dell’incontro,come accennato, riguarderà lagestione del paziente allettatoanche per l’aumento delle patologielegate a fratture ossee acarico, soprattutto, degli anziani.Come conferma AngeloFeola. «Oggi abbiamo un aumentoesponenziale delle problematichelegate ai pazientiallettati - esordisce il primarioperl’elevato numero di malatitraumatici e, in particolarmodo, per i casi di rottura delfemore negli anziani». E lospecialista elenca le complicazionia cui può andare incontroil malato immobilizzato aletto. «Il paziente allettato puòandare incontro a trombosi,embolie e difficoltà cardiorespiratorie,complicanze che siaggravano se il malato è anziano».Complicazioni che devono esseretrattate con la sinergia trail fisiatra, l’ortopedico, il geriatraed il rianimatore. EFeola ribadisce l’importanzadella rianimazione. «La chirurgiaper questi pazienti imponeun lavoro in equipe conil fisiatra, l’ortopedico, il geriatrae la rianimazione. Ogginell’ospedale di Roccadaspide,operiamo in day room, effettuiamo,cioè, la rianimazioneper 24 ore anche in regimedi degenza.Dopo di che, il paziente vienetrasferito altrove. Se si attivassela rianimazione, il pazientesarebbe seguito al 100% e usufruirebbedi tutte le nostre specialità».Parteciperanno alconvegno il direttore sanitariodel presidio rocchese, AdrianoDe Vita; il direttore amministrativoFlavio Meola; il direttoresanitario dell’Asl Sa 3,Giuseppe di Fluri; il sindacoGirolamo Auricchio. I relatorisaranno i medici dell’ospedale,anche di Vallo, e medici dibase.Francesca PazzaneseCalore e parte del Cilento e dell’Alento,per raggiungere glialtri ospedali dell’ASL di Salernoimpiegherebbero oltreun’ora e mezza. E per manteneretutto ciò non lasceremonulla d’intentato”.C’è però una questione di parametrida osservare…“Nella regione Campania esistonoben 26 presidi ospedalieri(per lo più dislocati in provinciadi Napoli e Caserta) chehanno una produttività moltoinferiore al 60% … sarebberotutti da chiudere, prima di arrivarea Roccadaspide. La conseguenzaè che si nega adun’intera popolazione e ad unterritorio vastissimo un dirittosacrosanto, quale è quello allasalute”.Roccadaspide è virtuoso, èquello che lei sostiene a spadatratta…“In verità, questo ospedale èuno dei pochissimi ospedalifunzionanti ed in regola con leprescrizioni legislative stabilite,e rispettoso di tutti i criteri ei parametri imposti dallalegge.Infatti il rapportocosti/ricavi è del 103% (in sostanzasi auto finanzia e non hainciso e non incide minimamentesull’indebitamento generale),laddove altri ospedali(per la verità la stragrandemaggioranza), in alcun modopenalizzati, hanno un rapportomolto inferiore al limite minimo,alcuni addirittura di appenail 35%, con una produzionedi deficit annuo di svariatimilioni di euro (alcuni addiritturadi 45/50 milioni di euro all’anno)”.Ha un invito da far recapitare…“Sì, Santangelo venga al piùpresto in visita da noi. Sarà accoltoda tutta la popolazionedella Valle del Calore, dell’Alentoe degli Alburni, congrandissimo entusiasmo, alfine di verificare di persona lecondizioni e l’efficienza dellastruttura di Roccadaspide.Quello che io voglio è di dare aquesta struttura sanitaria il rispettoche merita e la tutela chefino ad oggi le è stato ingiustamentenegata, considerato soprattuttola virtuosità che l’hacaratterizzata fino ad oggi, nonsolo sul piano economico-finanziario”.Oreste Mottola<strong>SOTTRAZIONI</strong>Cirielli: “Ninete Borsa delTurismo a Paestum”.Santangelo: “Unelicottero al posto dell’ospedale di Roccadaspide“La Borsa del Turismo Archeologicodel Mediterraneo voluta a AlfonsoAndria costa 4 milioni e 700mila Euro e porta a Paestum qualchemigliaia di visitatori. Non hasenso spendere tanto quando monumenticome il castello di Arechi,Velia, la Certosa di Padula versanoin condizioni pietose. Andrebberoprima valorizzate le nostrestrutture che, attualmente, rappresentanoun patrimonio nonfruibile. Si dovrà spendere per farconoscere ai giovani la nostra storiae prepararli al futuro nel settoredel turismo. Poi si potrà pensareanche alla Borsa.” Con questeparole Edmondo Cirielli, candidatodel Centro Destra alla presidenzadella Provincia di Salerno,liquida un’esperienza decennalecome la Borsa del Turismo Archeologicodi Paestum. L’intervistaè stata pubblicata su La Cittàdel 16 aprile 2009. Cirielli, poi,rincara la dose e aggiunge: “Villani(l’attuale presidente ndr) non haspeso nulla per l’ambiente! Ha invecedestinato 200 mila Euro perun paio di convegni.” Poi concludepreannunciando, in caso di vittoria,la moralizzazione della vitapubblica in provincia puntandopoco sull’effimero e tanto sulla visibilità.Insomma, Paestum, da una parte,e la Valle del Calore, dall’altrasono sotto scacco della politica.Togliere l’ospedale a Roccadaspideè come sottrarre la Fiat a Torino.Eliminare la Borsa del Turismoa Paestum è come scavare la bucadefinitiva all’unico, serio tentativodi destagionalizzare la stagione turisticavalorizzando il patrimonioarcheologico della città dei Templi.Nell’uno e nell’altro caso si hal’impressione che si siano assunteposizioni in base ad una conoscenzaparziale del territorio. Pertanto,ci aspetta un repentino cambiamentodi atteggiamento deidue protagonisti armati di “forbici”.Magari, anche sotto la pressionedei candidati espressioni nelcollegio dei rispettivi schieramenti,si può addivenire ad una valutazionepiù attenta di quanto costerebbeal territorio l’attuazionedi tali decisioni. In fondo, qualcosadi simile è già successa Vallodella Lucania con la soppressione,per accorpamento, dell’AslSA-3: Il “capoluogo” del Cilentoha perso, all’improvviso, quellacentralità che nessun altro eventoo iniziativa sarà mai in grado di restituirle.Sarebbe meglio che i protagonistidella vita politica ci facesseroconoscere e attuasseroprima le azioni di rilancio e di sviluppoin grado di salvaguardare,almeno in parte, modo quello chela scelta sottrae.Bartolo Scandizzo


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N°16 24 aprile 2009 Anno VI Direttore Responsabile Oreste MottolaBATTIPAGLIAChi l’ha vistodi Ernesto GiacominoA.A.A., cercasi candidatosindaco. Disperatamente.Nel senso che -facendo un raffronto fravecchie e nuove elezioni,tipo l’intervista doppie delle Iene -esce fuori che due anni fa ce n’eranosette su diciotto simboli disponibili,con una media aritmetica di poco piùdi due liste e mezzo per candidato.Quest’anno, va buo’, s’attendono ancorale liste ufficiali, ma per comesiamo messi è facile preventivare chedividendole per i pochi nomi rimastiin corsa esca un dato triplicato se nonquadruplicato.E ok, ne prendiamo atto, la cosa – nelnostro piccolo, s’intende - va semprepiù verso una competizione dualistain stile Casa Bianca, Giannak SantObamacontro Jerry McMottain, e fortunatochi becca i voti non dico dellaFlorida ma almeno dei Serroni bassi.Il tutto con Cecilia Francese da terzoincomodo, per lasciare aperto unospiffero alle possibilità di ballottaggio(non per esigenze politiche, chiaramente,ma giusto per vedere se c’è lapossibilità di evitarci un’ulteriore domenicadi mare).Eppure no, fino a un mese fa di candidatice n’erano una sarabanda. Poi,pian piano, graduali come il passaggiodalla notte all’alba, sono andatisparendo. Chiaro che mò gli addettiai lavori li sanno pelo per pelo, i motividelle defezioni. Ma noi, il popolino,i politicamente avulsi, i disinformati,gli schiavi della timbratura alleotto che al massimo buttano un’occhiataai titoli dei quotidiani sulle locandinedelle edicole o sui banconidei bar (lasciandoci sopra ditate d’untoe briciole di cornetto), navighiamoBATTIPAGLIASUI CANDIDATI A SINDACO DILEGUATIErnesto GiacominoEBOLIViabilità zona ospedaliera: tante novitàdi Vincenzo CaputoLavori in corso ad Eboli. Cantieri aperti. Opere pubbliche in via di definizione.Con notevole anticipo è stata riaperta la viabilità della zona ospedaliera di Eboli.Ridurre al minimo i disagi è stato l’input lanciato nei mesi scorsi dall’AmministrazioneMelchionda.. Detto, fatto. “ Dopo i lavori di rifacimento del manto stradalenella zona che conduce all’Ospedale il verso di percorrenza sarà senso unicoantiorario in salita su via Falcone e in discesa su via Vignola, conformemente alpiano del traffico - spiega così l’assessore ai lavori pubblici Campagna lo stato dell’artedella nuova viabilità in zona ospedaliera -. Le due strade, congiunte dapiazza Scuola medica Salernitana, costituiscono un unico anello al servizio dell’interoospedale. Provenendo da via Falcone, su piazza Scuola medica Salernitana,le auto defluiscono verso il parcheggio multipiano, verso via Vignola o ilpronto soccorso, in un unico verso di percorrenza. Sulla piazza, che pure è ancoraarea di cantiere, dopo le prime incertezze degli utenti, nell’arco della giornatadi giovedì, si è riscontrato un positivo collaudo del nuovo sistema diEBOLIIl valzer allaMultiservizidi Francesco FaenzaMartedì scorso, di pomeriggio,appisolato davantial pc cercavo novità nelmondo virtuale. Squilla iltelefono, era una collega.Con voce afona, quasi boccheggiante,mi annuncia: “ma tu hai letto?”.“Cosa?” le chiedo. “Il nuovo presidentedella Multiservizi. E i suoi collaboratori.No, non è possibile, sonosconvolta, non è possibile”. Ritornatonel mondo reale, a Eboli è particolarmenteesilarante, ho trascritto sultaccuino i nomi dei tre nuovi Marchionneebolitani. Nomi eccelsi, sceltipersonalmente da super Martinoconte di Montezemolo. Il primo elettoè Gianfranco Masci, “stimato” direttoregenerale del comune, autodefinitosiil Brunetta di via Ripa. L’algidoMasci ogni anno boccia i dipendenticomunali, senza che nessun sindacalistafiati. E’ un uomo dipolso, tutto d’un pezzo, direbbero inostri nonni. Ogni anno, Masci scrive:“i dipendenti comunali sono professionalmenteincapaci”. Un duro,questo Masci. Dimentico, però, che sela macchina comunale non funziona,c’è un direttore generale responsabile.Che è lui. Conquistati i galloni sulcampo, si fa per dire, il direttore galleggianteè approdato alla Multiservizi.Che governi Rosania o ci sia Melchionda,lui è sempre nella stanza deibottoni. Matusalemme Masci. Affascinatodal suo curriculum, di fronteal silenzio complice dei sindacati comunali,soppressi quattro presidentiin quattro anni (il diessino avvocato,Enrico Tortolani, i democristianiNicola Calzolaro e Vittorio Morronee il nostalgico mussoliniano CosimoNaponiello) Melchionda ha trovato ilcontinua a pag. 21continua a pag. 20continua a pag. 19


E b o l iN°16 24 aprile 2009 19Il valzer alla MultiserviziE tutti pensarono ad un pesce d’aprileContinua il malcostume elettorale. Copertiancora i manifesti dei morti. I vigili urbani(alcuni) dichiarano che un’inchiesta è stataaperta. Ma di ufficiale non c’è niente. Il problemaè un altro. Debellare il malcostume.La multa non basta. Alfonso Del Vecchio proponeuna campagna contro gli incivili: “invitatea non votare chi copre gli spazi abusivamente”.Battaglia a rischio harakiri per ilsuo candidato. L’idea però ci piace, la cogliamoe la giriamo...a chi? Allo spirito civilee ben educato degli ebolitani. Saprannoloro come orientarsi nel segreto dell’urna.La Multiservizi è del tutto impotente. Di garantiregli spazi ai manifesti funebri, non sene parla. Chi paga per farsi un po’ di pubblicità,ripassi a Eboli intorno al 10 giugno. Delresto, se a calpestar le regole è proprio chidovrebbe dare il buon esempio...Vito Busillo e Antonio Lamanna, voto 4: dopola colata dei manifesti selvaggi di MassimoCariello (Rifondazione Comunista) inevitabilearriva la risposta degli “attacchini” delcentrodestra. Ed Eboli è di nuovo sommersadi affissioni abusive. Con il faccione di VitoBusillo, leader del centrodestra, in cerca dilegittimazione da sindaco. E con la foto diAntonio Lamanna abbracciato ad AlessandraMussolini.Quest’ultimo, per un po’ rispetta il patto dinon coprire i manifesti dei morti. Ma di fronteall’inciviltà degli altri candidati, smarriscei freni in poche ore. L’alibi citato da tutti èquello più stupido e fumoso: “cosa possiamofarci, sono i nostri ragazzi ad attaccare i manifesti?”.Una buona strigliata non farebbeMartinoMelchiondaLe pagellemale. Altrimenti fate la fine di Mughini eMosca. All’Olimpico di Torino, i buu razzisticontro Mario Balotelli sono partiti da 20 milapersone, non da 20 scalmanati. Vergogna infinita.Nicola La Rocca, voto 7: glielo aveva promesso,a Melchionda.E gli ha fatto lo sgambetto, politico. Il sindacovenuto dai freddi monti Alburni pensavadi manovrare La Rocca come il jolly premialeper i punti del latte Matese. Un burattinocome gli altri. E invece, lo sgambetto lo hafatto La Rocca, facendo cadere il consigliocomunale, con un sussulto d’orgoglio, nellasera delle sere, nel giorno più importante perMelchionda e i socialisti di Conte. Sulla variantead personam, in zona agricola, sulloscandalo dell’anno che, la maggior parte deiconsiglieri comunali, hanno rispedito al mittente.Un bel sussulto d’orgoglio, voto 8 a tuttigli assenti. E il La Rocca defilato? Aveva chiestopiù attenzione su una scuola di Eboli. Siè preso le pernacchie di Melchionda. Si erapoi lamentato per l’assenza di forze dell’ordine,alle spalle di San Bartolomeo. E anchequi, Melchionda ha fatto spallucce.Quando è arrivata la chiamata per votarela variante Apa, La Rocca non ha fatto il soldatino.Altri erano presenti, con la testa bassa,gli occhi fissi a terra, l’imbarazzo disegnatosul volto. La Rocca, no. Girati i tacchi, è andatovia. Scuro in volto, Melchionda si è ritrovatocon i pochi, intimi contiani in aula.Strategia sbagliata, harakiri sull’Apa. Insiemea La Rocca, voto sette a Enzo Ruggia. Ilconsigliere dei Verdi pare abbia annunciatoFrancesco Faenzaufficialmente di non partecipare all’operazione“sventra zone agricole” o “vanificaprg”. Restano molti dubbi ancora da sciogliere.Risposte che Melchionda, voto 2, nondà: la variante per l’Apa è in sanatoria? Chi èil promotore della richiesta? Ci sono personecon incarichi pubblici, duplici e ora triplici,che hanno fatto pressioni su questa variante?Perchè Melchionda non risponde? Quandola smetterà con le sue ridicole bugie suglioperai che rischiano il licenziamento e sullefamiglie che finiranno in mezzo alla strada,se non passa la sua amichevole variante?Alfonso Del Vecchio, voto 7: esce dal letargosemestrale, giura fedeltà a Cariello, ma nonsmarrisce le sue battaglie morali. “Chiediamoal sindaco che gli scrutatori vengano sorteggiatidemocraticamente e non nominati direttamentedai partiti”. Stop a una praticaclientelare, dice Del Vecchio a nome delPdci. Generoso d’animo, Del Vecchio ci infilapure una poco entusiastica RifondazioneComunista nella vicenda pro scrutatori sorteggiati.Ma alla proposta del leader dilibertiano,il facondo comunicator, il giornalistaautoproclamatosi premio Pulitzer di se stesso(parliamo del sindaco), non ha ancora datorisposta. Sistema clientelare o sorteggio democraticoper i giovani scrutatori ebolitani?Non perdiamo la speranza in un sussulto dignitosodel sindaco.Aspettiamo e vedremo, manca un mese.Anche se i Giuliacci politici ebolitani non vedonocielo terso all’orizzonte. Trasparenza incomune, chi era costei?continua a pag. 20nome del suo nuovo presidente allaMultiservizi. Un uomo nuovo, pescatodirettamente nella Red Martino Band.Un top manager, roba da risolvere lacrisi internazionale, con plauso marcegagliano.L’eroe delle due amministrazioni(Rosania e Melchionda), the fustigator,Gianfranco Masci. In comune,pare, sia partita la ola dei dipendenticomunali. Anche perchè, da qualchegiorno, si vocifera della nomina di altri7 capiservizio in via Ripa. Sette nominatiche andranno a guadagnare 15mila euro all’anno in più, oltre agli stipendiche già percepiscono. Un regaloelettorale che Masci smentirà, speriamo.Nonostante i dipendenti comunalisiano professionalmente inadeguati,le promozioni piovono a pioggia. Comunque,Masci è il nuovo presidentedella municipalizzata ebolitana. E c’èpoco da ridere, l’opposizione non sghignazzi.Il secondo nominato è AdolfoLavorgna, già assessore alle finanze delcomune. Cacciato via a calci, tre anni fa,da Melchionda, Lavorgna è stato ripescatoda chi l’ha defenestrato. Come untonno in scatola, buono per le insalateinvernali o per i piatti freschi estivi, Lavorgnaè di nuovo lì. E non immaginiamoi meriti. Perchè non li troviamo.Un nome, una garanzia, questo Lavorgna.Ma solo per Melchionda, inquanto amico personale. Dell’assessoredefenestrato ricordiamo imprese illustri.Come reggente delle finanze comunali,infatti, ha lasciato un segnonelle tasche dei cittadini. La sua battagliaper il condono (insieme a GiovanniMoscatiello, predecessore di Masci) ècostasta 200 mila euro agli ebolitani. Ilcomune di Eboli, però, con il condonoha incassato una cifra enorme: 300 euro.Non c’è errore, sono proprio trecentoeuro. Ma a Melchionda questo nonfrega. L’importante era ripescare Lavorgna.A prescindere dai danni. E daimeriti impalpabili. Il terzo eletto è IvanMaiorano, presidente o vicepresidentedel comitato di quartiere all’Epitaffio.Anche qui, tanta amicizia con il sindacoè stata più che sufficiente per lanomina. Maiorano non ha esperienze acontatto con la politica. Verrebbe dadire, chi glielo ha fatto fare. Ma si sa, ilpotere, più delle donne, muove le montagne.Trascritti i nomi degli eletti sul mio taccuino,li ho riportati sul computer. InComics Sans. Per leggerli meglio, ho dilatatoil carattere. Prima a 16. Poi a 24.Quindi a 36. Letti e riletti gli eletti, hoscoperto la vena ironica di MartinoMelchionda. Dopo il piano traffico coni doppi sensi di marcia, lo scherzo daprete fatto a Carlo Moscariello e al comandanteEnzo Gallo, mi sono convintoche Melchionda ne ha fatta un’altradelle sue. Il sindaco di Eboli voleva farciuno scherzo. Preso il telefono in mano,ho richiamato la mia collega. “Cara Silvana,questo è un altro pesce d’apriledi Melchionda. Scommettiamo?”. E giùrisate, sorrisi e commenti ironici, in unpomeriggio di primavera grigia trasformatosiin sano e ritemprante cabaret.A fine giornata, il dubbio ci èperò rimasto. Sono un pesced’aprile quelle nomine alla Multiservizio Melchionda fa sul serio? Chiusa latelefonata, ho provato a concentrarmisu altre cose. Impresa impossibile. Tresecondi dopo, altro squillo di telefono:“Ma veramente il sindaco ha nominatoMasci alla Multiservizi? Ma veramentenella stessa persona ci ritroviamoil controllore e il controllato?” habofonchiato Carmine Caprarella, consiglierecomunale non cagnolinizzato.Una genialata martiniana, ho provatoa spiegargli. Sarà un pesce d’aprile,ho provato a consolarlo. Ma niente,Caprarella non ci ha creduto. Tre secondidopo, altro squillo. E’ GiuseppeLa Brocca, consigliere comunale diMpa: “Siamo al clientelismo elettorale,allo sconcio morale e pubblico. Chi dovrebbecontrollare i conti della Multiservizi,si trova ora a fare il presidente”.Anche in questo caso, al pesced’aprile La Brocca non ha creduto. Ilproblema dei politici ebolitani all’opposizioneè che si prendono troppo sulserio. Non hanno percepito l’animaburlesca e berlusconiana di Melchionda.Quelle nomine sono un pesced’aprile. Come la Vittoria Brambillaministro della Repubblica. La Carfagnac’è riuscita. La Brambilla, no. Questionedi...cambiamo argomento. Strappatail filo del telefono, sono sceso in strada,giulivo. E anche qui, gente incredula,politici che ridevano, ebolitanipiegati a metà di fronte all’esilarantenotizia. I più divertiti erano i dipendenticomunali. I più allarmatierano gli impiegati della Multiservizi.Arriveranno ala pensione? Sacconiscuote la testa. Nel marasma esilarante,ho incrociato due consiglieri comunali.Spaesati. Giravano per il paese,come anime in pena. Giancarlo Sibonae Roberto De Cesare erano piuttostodisorientati. Da diverse ore, tracce avevanoperso del loro uomo di fiducia(Armando Nigro) alla Multiservizi.Melchionda lo ha sfiduciato e defenestrato(come Lavorgna qualche annofa). Senza che Sibona e De Cesare fosseroinformati. Nessuno si disperi,forse anche Nigro tornerà. L’importanteè l’amicizia con Melchionda. Poitutto può succedere. Una presidenzaper la commissione foglie ingiallite,una battaglia contro l’eternit alla zonaindustriale, un comitato per la crescitadei sottotetto, una commissione pariopportunità tra pochi intimi amici, unapoltrona per tutti, Melchionda la trovasempre. Nella speranza che non sia unpesce d’aprile.Francesco Faenza


20E b o l iN°16 24 aprile 2009SOREM BROKERArredo urbano e parcogiochiLA SOLUZIONE PERL’ARREDO DELLA TUACITTÀSorem Broker s.r.l.via Rielle 1384030 San Rufo0975 39 50 37fax 395042Viabilità zona ospedalieraTante le novità attesedalla primatraffico adottato, mediante ilquale si è divisa l’area dellaviabilità ospedaliera afferenteal Pronto soccorso, da quelladella viabilità ordinaria”.Quella dell’Ospedale è dasempre una zona molto criticache da sempre ha fatto registrarecontinui congestionamentidel traffico, soprattuttosulla piazza. L’intervento di riqualificazionein corso ha tragli obiettivi anche quello di razionalizzaredefinitivamente imassicci flussi di traffico, separandolidalle aree pedonali,sfruttando ogni metro quadratoofferto dagli spazi pubblici.La sosta gratuita è consentitalungo via Falcone sul lato destroin salita e su via Vignola,nelle apposite aree ricavatelungo i margini. Su piazzaScuola medica Salernitana leauto devono defluire e pertantonon sono stati individuatiparcheggi, ad eccezione di 4posti per emodializzati, 2 perdisabili, 1 per scarico merci deifornitori dei pubblici esercizied altri 8 liberi. ”Considerandoi 150 posti auto nel parcheggiomultipiano, i 20 postisu via Vignola (utilizzati soprattuttodai residenti) e i circainterviene anche ilprimo cittadinoebolitano. “È infase di rifacimentoanche il tappetinobituminoso dei trelivelli del parcheggiomultipiano conla successiva delimitazionedeglistalli di sosta - sottolineail SindacoL’ingresso dell’ospedale di EboliMelchionda -. È un50 posti in linea su via Falcone,si sono ottenuti circa 240 soprattutto perché ci troviamolavoro difficile e impegnativo,posti auto regolamentari. A in un’area a servizio dell’ospedalee di emergenza equesti - prosegue l’assessoreCampagna - vanno aggiunti i anche con spazi molto delimitati.In questa fase è doverosoparcheggi esclusivi per i dipendentidell’ospedale, attualmentelocalizzati soprattutto zona, gli utenti e i dipendentiringraziare i cittadini dellanell’area di pertinenza del nosocomio,per la quale, nell’ar-pagano i disservizi dovuti aidell’ospedale che più di altriticolazione della viabilità, si è lavori da farsi che ripagheremosicuramente con abbelli-tenuto conto anche delle difficoltàdi manovra dei fornitori. mento dell’area e servizi miglioriper tutto il quartiere. InSi raccomanda ai cittadini diprestare la massima attenzioneai sensi unici in questi primi indispensabili per dotare laogni caso si trattava di lavorigiorni, invitandoli a considerareil sistema della mobilità gliori sia per i degenti, sia perzona ospedaliera di accessi mi-come un grande anello da percorrerea velocità limitata (max rantire maggiore vivibilità al-i visitatori, un modo per ga-30 km/orari) lungo il quale è l’intera zona ed ai servizi sanitari”.Lavori in corso ad Eboli.possibile trovare parcheggiogratuito”. Sullo stato dell’arteVincenzo Caputoda pagina 19Giancarlo Sibona e Roberto DeCesare, voto 3: camminano gomitoa gomito, come due ballerinipronti a scendere in pista. Si parlanonell’orecchio, si fanno cennicon il capo. Sembra due 007, inun finale alla Benny Hill. Partecipanoal consiglio comunale, prontiad alzare la manina. Per una varianteche porterà voti solo...Le pagellealla Red Martino orchestrina. Nelsussulto di dignità che coinvolge lamaggioranza (numerica) dei consigliericomunali, Sibona e De Cesarefanno la figura dei soldatinisciocchi del sindaco.Pronti a votargli tutto, pur di nonuscire dalle grazie di Super Martino.Il loro sacrificio, nonserve. La figuraccia, è garantita. Aridicolizzare Sibona e De Cesare,di Francesco Faenzaè proprio il “cinico” Melchionda.Tre giorni dopo l’atto di sottomissionee obbedienza, l’esponentedel Cantiere di Centro (ArmandoNigro) non viene confermato nelcda della Multiservizi.Disfatta su tutta la linea, a menoche...nel pentolone dei favori, nonbolle qualcos’altro. Martiri delnulla.


B a t t i p a g l i aN°16 24 aprile 2009 21Da Tudisco a Fromm passando per l’umanità tuttaVirate in atto per le flotte elettoraliA PARER MIOdalla prima de Il Selenella più assoluta ignoranza.E nemmeno possiamo chiederespiegazioni ufficiali, perchénella migliore delle ipotesi ciarriverebbero palle fantascientifiche(è stato rapitodagli alieni, è emigrato missionarionel Congo Belga, è incompatibilecon la carica diamministratore del condominio,ha capito solo ora che siparlava di elezioni e non erezioni,eccetera) o proclamipomposi sul genere “rispettole decisioni dei vertici”, “houn dilemma di coscienza”,“ho fatto un passo indietro peril bene della cittadinanza, esiccome ero senza specchiettoho spaccato il paraurti a quellodietro”. Come dire: siamoE’ stata presentata in una conferenzastampa tenutasi martedìscorso, la lista civica “BattipagliaDomani” in appoggioal candidato sindaco GiovanniSantomauro.Volti nuovi, un ex assessore,giovani professionisti, un romeno,sei donne, e nessun politiconavigato. Tra i candidatispiccano i già noti nomi diCamillo Marino, che anni faricoprì per pochi mesi la caricadi assessore alla culturanella giunta Liguori, quello diMarco Bonavita, candidatopiù volte già in passato e quello“stravagante” di FrancescoTudisco, ex calciatore-bandieradella Salernitana che fece ilsalto dalla C alla B nonché piùrecentemente trainer dellaBattipagliese. Da segnalarepoi due giovani professionistiPalmiro Masucci e Paolo DiFeo, quest’ultimo nipote delcandidato Santomauro e ilmedico di base Pasquale Tramontano;spazio anche ad unoperaio romeno Vasile IonutVieru.Questi gli altri nomi: GaetanoBonaparte, Rita Busillo, ValterCarbone, Donato Cardillo,Carmine Carotenuto, FrancescoCeravolo, FrancescoCorvo, Franco De Caro, FrancescoDe Vita, Mariella Farabella,Raffaele Ferraioli, DoraLongobardi, Claudio Paraggio,Antonio Peduto, AngeloPennella, Claudia Perruso,Nicola Pica, Ugo Riccardi, TizianaSaccone, CarmineSpina, Michele Ventriglia,Carmen Visconti, NunzioZoppo.Visibilmente soddisfatto ilcandidato sindaco Santomauro:“è stato raccolto il mio appelloper avviare un processodi rinnovamento e cambiamentoin città - dichiara Santomauro- Sappiamo che lamissione non è facile ma sappiamoanche che abbiamo lecarte in regola per compierla.Chi l’ha vistoC’è bisognodi creare unanuova classedirigente chesia libera dideterminarsisenza condizionamenti.Icittadini nonsi lascinosfuggire questaoccasione.”All’incontrocon lastampaerano presentianche ilsindaco diEboli MartinoMelchionda e il consigliereprovinciale Mimmo Volpe.La conferenza stampa di presentazioneè stata l’occasioneanche per discutere di strategiee progetti, ma solo perquanto riguarda l’aspetto elettorale:“stiamo lavorando allastesura di un’ulteriore lista civica,che affiancherà quelle finorapronte.”In queste dovrebbero trovarespazio alcuni consiglieri comunaliuscenti che hanno sostenutoBarlotti durante l’ultimaconsiliatura.Intanto, Cecilia Francese, secondoquanto dichiarato daalcuni collaboratori, starebbealla fase delle constatazioniamichevoli.Restano le congetture, allora.Le ipotesi, le contestualizzazioni,gli scenari alternativi.Santese, ad esempio: comemai ha rinunciato? La sua candidaturaa sindaco era più checerta: era certissima. Anzi, certificata.Anzi-anzi: certosina.Interviste di qua, programmidi là. Poi, puf, volatilizzato.Senza un preavviso, una giustificazione,almeno un bigliettodi scuse lasciato sul comodinocon frasi del tipo “caricompaesani, vi lascio perchévi amo troppo”. E l’altro, ArmandoLiguori? Svantaggiatoin partenza dal cognome?Gambizzato dalle iniziali incomune (che peraltro si tiravanodietro la possibilità di unrisparmio cospicuo sulle camiciepersonalizzate)?E altri nomi, altre voci, altriproclami, altre smentite. Allafine resta la signora Francese,dicevo prima. Caparbia, coerente,stakanovista in questosuo ruolo di spartiacque fradue oceani di liste. Perché?Boh, la butto là: perché lei èl’unica che ci ha avuto subito ilmanifestino d’apprezzamento.Voglio dire, nemmeno èstato fatto il suo nome e zàcchete,tutta Battipaglia tappezzatadi plance inneggiantia quant’erano contente, leamiche e conoscenti e parentivari, e vai che sei tutti noi, econtinua così pure se neancheabbiamo iniziato, e tutta unaper chiudere la seconda listache la sosterrà nella prossimacampagna elettorale.A destra, invece, si è ormaialla guerra per bande.Carlo Zara ed altri quanttrocandidati che hanno aderito alprogetto di Motta, candidandosinella lista del Pdl – traquesti Gioia, Falcone, Lupo eTucci – hanno minacciato diabbandonare la lista nel casovenisse confermata la candidaturadi Francesco Santese,meglio noto come don CiccioSantese, il settantenne costruttoredi Battipaglia, in passatoaspramente in contrastocon Zara, tra i quali non sicontano più querele e processi.Infine, Armando Liguori cheaveva avanzato la propriacandidatura a Sindaco pareabbia tirato i remi in barca, allineandosicon GerardoMotta. Peccato, aveva cominciatocosì bene la sua campagnaelettorale: i manifesti recantila frase di Eric Fromm,uno dei maggiori protagonistidella psicologia post-freudiana.Il medico Liguori appassionatodi Fromm ha scelto Motta:che ci saranno motivazioni terapeutiche?Valerio CalabreseDI ERNESTO GIACOMINOserie di incoraggiamenti esproni e complimenti necessarialla bisogna. Insomma, robad’un certo peso (soprattuttoper il tipografo).Per il resto siamo orfani di alternative,salve un qualchecolpo di scena dell’ultima ora,tipo quello di due anni fa diun Anzalone tirato in ballouna mesacchiata prima delleelezioni.Tanto, diciamocelo, il toto-candidatocon sorpresa restal’unica scarica di adrenalinaancora politicamente godibile.Tolto questo, chiusi i giochi, lapaura è che il resto della storiasia già stato ampiamentescritto, imparato e digerito. Dadecenni.SENSAZIONI E ARTI VISIVEPrima mostrad’artecontemporaneaAl via la Prima Mostra d’Arte Contemporanea“SENSAZIONI “, dedicataalle arti visive con una sezionedi Pittura e una di Fotografia.La mostra, curata del TIAL, saràallestita durante il IV Salone dellaMozzarella di Bufala CampanaDOC, dal 30 aprile 2009 al 3 maggio2009 presso la celebre Area Archeologicadi Paestum.L’inaugurazione è fissata per il 30aprile 2009 alle ore 18,30 pressol’incantevole Villa Salati, in viaMagna Grecia, a Paestum.La parte espositiva resterà apertadal 30 aprile al 3 maggio 2009dalle ore 10.30 alle ore 19.00.L’esposizione d’arte ha come tematica:“Il territorio della Piana delSele, il gusto e i prodotti tipici” conlo scopo di approfondire i meccanismi,i linguaggi e le tecniche chesi orientano alla valorizzazione diquesto patrimonio.L’organizzazione del Salone ha voluto,quest’anno, uno spazio perl’arte contemporanea, fornendouna occasione alle voci artistiche,locali, nazionali ed internazionaliche si ispirano al nostro territorio,di farsi conoscere ed ammirarenella splendida cornice dei templidi Paestum.Venti gli artisti selezionati e ammessialla mostra:Piergiorgio Romano [archiattack],Alessandro Siano, Gabriella Granito,Francesca Galzerano, StefaniaCalabrese, Guido Migliaccio,Alberto Tafuri, Cinzia di Muro, LetiziaCaiazzo, Alfredo Marino, VincenzoBaldi, Fernanda Buccoliero,Antonino Izzo, Antonio Loffredo,Antonio Parmigiano, MatteoMerli, Luigi Longobardi, VittorioTaddeo, Gisella Landi, JelenaTodorovic.I vincitori della 1° Mostra d’ArteContemporanea SENSAZIONIsono: Piergiorgio Romano [archiattack]- Tronco, 1° posto fotografico,Alessandro Siano - Mattinata50x70 cm, olio su tela 2009,1° posto pittorico, Gabriella Granito- La vita nelle mani 40x80 cm,acrilico su tela, 2009, 2° posto,Francesca Galzerano - Terra 42x76cm, acrilico su tela, 3° posto.valcal


22A l t o S e l e N°16 24 aprile 2009PONTECAGNANO. Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi riapreIl sì del consorzio ad Air Vallée, Air Dolomiti e Italia TourE’ via libera ai tre vettori cheavevano partecipato al bandodi gara dell’Aeroporto di SalernoCosta d’Amalfi, il Cdaha espresso parere positivoalle proposte di Air Vallée, AirDolomiti e Italia Tour le cui offerteerano stare esaminate dauna commissione di esperti .“Abbiamo valutato le offerteed analizzato il lavoro dellacommissione”, spiega AugustoStrianese, “ Ora è necessarioapprofondire alcuni aspetti,soprattutto di carattere contrattuale”.Per il presidente inizianoadesso una serie di incontricon i rappresentantidelle compagnie per definiregli ultimi dettagli prima delnuovo Cda, previsto per il 27aprile, che anticiperà l’assembleadel 30: “Toccherà ai socidel Consorzio la decisioneconclusiva. Il 30, insomma, sapremodavvero ‘chi siamo’,‘dove andremo’ e soprattutto‘come’ ci andremo”.Air Vallée, che si presentavacon l’offerta più variegata, haproposto all’ente consortilecollegamenti giornalieri conMilano Malpensa, Torino Caselle,Genova e con lo scalobasedi Aosta. Air Dolomiti haofferto un volo sulla rotta Salerno-Veronama ha evidenziatola disponibilità ad ampliareil piano dei collegamenti.Si tratta in, entrambi i casi, sicompagnie “veterane” del settorecon alle spalle un’esperienzaventennale: l’una partneritaliano di Lufthansa, l’altrauna compagnia regionaleex del gruppo Fiat che hamesso in piedi un interessantepiano di espansione territoriale.Italia Tour, invece, è la novità,presente sul mercato soloda poco è nata dalle ceneri diCAMPAGNA. Elezioni provinciali, un plotone di candidatiGiovanni Taddeo è il candidato del colleggio 10“La Destra” e “Fiamma Tricolore”hanno raggiunto l’accordoin vista delle prossime consultazioniprovinciali del 6 e 7 giugno2009. A seguito di vari incontritra il Segretario Prov.le deLa Destra Sergio Valese ed il SegretarioProv.le di Fiamma TricoloreNicola Di Pirri, è stato ratificatoil nome del candidatoche correrà tra le fila del partitola Destra - Fiamma Tricolore. Sitratta del consigliere comunaleGiovanni Taddeo, fondatore edesponente della Fiamma Tricoloresalernitana. In tempi di trasformismied opportunismi, maanche di ri-collocazione di tantinella nuova geografia politica,certamente una persona coerente,da sempre, con le sueidee e la sua ideologia, condivisibilio meno che siano.La scelta Taddeo è stata subitocondivisa da entrambe le compaginipolitiche che affronterannola campagna elettorale provincialecon una propria lista.Ecco cosa ha dichiarato il consiglierecomunale Gianni Taddeoal nostro giornale: “Sonoestremamente contento di questacandidatura; sono sicuro chela mia esperienza e la coerenzache ci contraddistingue incampo politico, unita al sostegnodegli amici de La Destrasaprà farci raggiungere un ottimorisultato. Il nostro progettomira a creare un’aggregazionesolida e duratura con una basedi valori di destra autentica, sanie pienamente condivisi”. Poi,così conclude: “Ringrazio il Segretariocittadino di ‘Fiamma Tricolore’Paolo Iannece ed il neo-Segretario Prov.le di GioventùGiovanni TaddeoItaliana e Portavoce de ‘La Destra’campagnese Gianvito Maglioper il sostegno e per la fiduciaconcessami”.Intanto Mercoledì sera, 15Aprile, il PDL del Premier SilvioBerlusconi, alla presenza delCandidato Presidente per PalazzoSant’Agostino, on. EdmondoCirielli, e del gotha provincialee dei livelli locali del CollegioDieci, ha presentato ufficialmenteall’Hotel Capital delQuadrivio di Campagna il suoCandidato al Consiglio Provincialenel Collegio 10 (Acerno,Campagna, Contursi Terme,Olevano sul Tusciano, OlivetoCitra). Si tratta, ormai no è piùuna novità, dell’architetto RobertoMonaco, capogruppoconsiliare del Partito del “Popolodella Libertà” dallo scorso 25Marzo, come da impegno assuntoquale “conditio sine quanon” per la candidatura. All’incontrohanno partecipato all’incircaduecento persone ederano presenti Antonio lannonee Alberico Cambino (Coordina -tori Provinciali del PDL), l’onorevoleprofessore Guido Mila -nese (Responsabile NazionaleTerzo Settore ), il senatore VincenzoFasano (ComponenteCommissione Vigilanza Rai) el’on. Edmondo Cirielli, che, ovviamente,ha chiuso i lavori. Nelparterre si sono notate le presenzedei massimi esponenti localidei partiti del centrodestra,tra i quali Dario Luongo, amicodi vecchia data di Cirielli e peranni segretario cittadino di AlleanzaNaziona le, Gennaro Rizzodel Nuovo PSI, Giovanni Iuoriocandidato in quota Cirielli perla Lista Civica “Forza Provincia”,l’on. Generoso Andria etanti altri. L’incontro è servitopure a Roberto Monaco, folgoratofinalmente sulla “via di Damasco”,per tentare di spiegare,dopo aver, con virulenza oratoria,affermato che “la sinistra hafallito!” e dopo aver adulato erichiamato a più riprese Cirelli(quello di una delle tante vergognose“leggi ad personam”, cheporta il suo illustre nome...), adetta di presenti che lo hannopoi riferito all’esterno, come lapanacea di tutti i mali della nostraprovincia (come il Berluscaper l’Italia!), con un linguaggioormai già tutto berlusclonizzatoe con un atteggiamento e comportamentotipico di chi è abituato,avendo ben compresol’aria che tira, a saltare sul carrodel “possibile” vincitore..., i motividei suoi “tempi nuovi” nel ecol centrodestra, dopo la suamilitanza, quella dei “tempivecchi”, per diversi anni nellefila della sinistra (PDS-DS-PD).Ha sottolineato, in sostanza, chela sua scelta attuale (che in ognicaso gli fa mettere in discussionerispetto al passato, tutta unascala di valori...), già la si potevaindividuare nel comportamentoassunto alle scorse amministrative,quando al ballottaggiosi apparentò col Candidato-Sindacodel Centro-DestraGiovanna Magliano.In conclusione facciamo unveloce riferimento a chi entrerebbea far parte della già lungaschiera, come e/o oltre il 2004?,dei candidati campagnesi (siparla di Pasquale Russo in unaLista Civica di Carmine Cennamo“Popolari per Villani”, mentre5 anni fa era candidato nelPRI per il Centro-Destra) e a chiavrebbe ritirato la propria candidatura(si tratta di MicheleTrotta, ex vice-sindaco nellaprima giunta Luongo, in quota“Democrazia Cristiana” di GiuseppePizza). E non ci sarà nemmenoGregorio D’Ambrosionella Lista Civica “Alleanza perla Libertà” del prof. GiuseppeFauceglia, cosa, del resto, sempresmentita categoricamentedal figlio Massimo dell’Udeur,oggi assessore con Luongo. Per“Sinistra e Libertà”, la sinistrautile, sarà presente nel Collegio10 Daniele Petrone (un ebolitanoche vive al Quadrivio e cheè residente a Campagna da diversianni) nella Lista “Sinistraper la Provincia”. Presidente Aicabo(associazione di allevatorie macellai) e vecchio amico ecollega, fin da quando stavanoin “Alleanza Contadina”, dell’europarlamentareuscente VincenzoAita.Mario OnestiClub Air ed è guidata da GaetanoIntrieri (già Amministratoredelegato della vecchiacompagnia e, prima, della parmenseGandalf, fallita nel2004); la sua proposta è quelladi voli bi-giornalieri con MilanoMalpensa e di un volo trisettimanalecon Verona.La decisione di approvaretutte le offerte è stata presadopo aver valutato i lavoridella triade composta dal direttoredell’aeroporto AntonioDattolo, dall’avvocato FrancescoSciaudone e dall’ex direttoremarketing di Alitalia GiuseppeSebasti, terminati mercoledì15.La valutazione ha tenuto contosia di parametri economici siatecnici considerando il futuroimpegno economico del Consorzio,che dovrà co-investiree non semplicemente fornireun contributo alle compagnie.Intanto nei giorni scorsi il vettoreleader nel low cost Ryanair,ha manifestato il propriointeresse verso il sud Italia.Durante una conferenzastampa a Milano, Micheal Cawley,vice direttore generaledi Ryanair, ha spiegato: “Catania,Comiso e Napoli sonoscali sicuramente interessanti.Loro ci chiedono traffico enoi siamo disponibili ad aprireuna trattativa”.Napoli dunque si accaparrerebbeun ottimo vettore, opportunitàche sfugge a Salernoa causa dei ben noti problemiinfrastrutturali, allostato attuale, infatti, il Costad’Amalfi può accogliere solocharter, aerei da 50-70 posti,ed è questa la ragione dell’assenzadei vettori principali.Perché vi possano atterrare iBoeing 737-800 (quelli di Ryanairad esempio) è necessarioun allungamento della pista.Il masterplan prevede un allungamentoa 2100mt e poisuccessivamente a 2400mt madovremo ancora attendereper il bando di gara e l’iniziodei lavori almeno fino al2011.Ad oggi è lecito sperare chedopo il sì a tutte e tre le compagnieentro la seconda metàdi maggio l’aeroporto possaripartire fornendo ai viaggiatoriun‘offerta varia e competitiva.Tiziana Troisi


G a s t r o n o m i aN°16 24 aprile 2009 23Gli itinerari del gustoA “O Guarracino” di Palinuro, un’umile, grande cucina di mareAncora una volta la “Perlage” diAntonio Fumarola e AngeloMunno, conosciutissimi e apprezzatiagenti di commercio della nostraprovincia, hanno scelto il ristoranteLe Trabe-Tenuta Capodifiume(che si trova alle sorgentidell’omonimo fiume di CapaccioPaestum) per presentare ai loroclienti le nuove annate dei vinidelle aziende che rappresentano.In pratica una sorta di mini-Vinitaly.In quest’occasione si è ripetuto,o meglio migliorato il successo dipubblico degli scorsi anni. Stimeapprossimative calcolano che gliospiti hanno superato abbondantementele 600 presenze. Sonostati presentati i vini di circa 15aziende, tra le quali ce ne sono alcunemolto note nel panoramaenologico nazionale. La kermesseè molto sentita ed apprezzata tantoche annualmente c’è la presenzadi persone note nel mondo delvino. Ecco un sintetico panoramadelle aziende presenti più importanti:la Gaja (presente la signoraLucia) è l’azienda piemontese piùfamosa al mondo per la qualità deisuoi vini; la Montevetrano (presentela titolare Silvia Imparato, in-Sono a Palinuro, una delleperle marine del nostro Cilento.Questa località è nota per lasua costa incontaminata, disteseincantevoli, piccole insenature,baie nascoste e grotte marine.Proprio quest’ultime rappresentanouna grande attrazioneper i tanti turisti. Le piùconosciute sono la Grotta Azzurra(deve il nome ai giochi diluce creati da un condotto a 20metri di profondità che permettela penetrazione dellaluce solare), la Grotta d’Argento(per i riflessi argentei provocatidal calcare depositato sulfondo), la Grotta del Sangue(per la presenza di piccolealghe rosse) e la Grotta dei Monaci(per delle formazioni calcareeche assumono la forma dimonaci in preghiera). Basterebberosolo queste attrazioniper far sì che Palinuro meritiuna visita.Ma per rafforzare il convincimentodi andare in questa piccolae famosa località, aggiungoche ho scoperto un umile,piccolo, grande ristorante dimare.Cercherò di trasmettervi con lemie parole un’esperienza gastronomicacheper molti versi haqualcosa di entusiasmante.Andiamocon ordine:dopo l’aperturadella S.S. 18 che daFutani arriva finoalla fine della nostraprovincia,raggiungere Palinuroè molto piùagevole: da Paestumè sufficienteun’oretta scarsa.La mia meta è il ristorante“O’Guarracino”, situatosulla destranell’ultima curvaprima di giungere al caratteristicoe tipico porticciolo. Ilnome trae spunto dalla denominazionedialettale del pesce“castagnola”, specie non commestibilepresente in modomassiccio nelle acque antistantial locale.Entrati, vedo che la sala (circa15 tavoli) è praticamente inlegno con delle luminose vetrateed è separata dalla cucinada un piccolo passaggio coperto.L’ambiente è umile e moltoVinoIl vino protagonista alla tenuta Capodifiumediscutibilmente laregina del vinocampano), tempofa una novità, oggila più importantepiccola aziendadel sud, annualmentei riconoscimentiche le vengonoattribuitisulle diverse guidenon si riesconopiù a contare; laMaffini e la DeConciliis, le noteaziende cilentaneche oramai non hanno più bisognodi presentazioni; la Longo del piccoloviticoltore dei picentini chelavora in modo divino il moscatosia nella versione lambiccato chenella versione secco; La Librandi,sicuramente l’azienda calabresepiù nota; la Feudi di San Gregorioche ha spopolato con i suoi spumantimetodo classico (Dubl) abase di Falanghina, Greco o Aglianico;la Casa d’Ambra, conosciutaed apprezzata cantina ischitana; laMustilli, l’azienda che ha avutol’onore, anni fa, di aver rivalutatola Falanghina; la Ferrari dei FratelliLunelli, che era presente anchecon i vini delle sue tenute in Toscana;la Donnafugata con i viniche esportano tutto il sole della Sicilia;chiudo con La Santa Margheritae con la Falesco, l’aziendadel famosissimo Riccardo Cotarella(a sinistra nella foto con AntonioFumarola), “l’enologo deglienologi” più volte riconosciutocome il miglior wine-maker italiano.Veramente una bella manifestazione.Chiudo con una frase cheho già scritto: dove nasce il fiumeCapodifiume sono scorsi fiumi divino…Dibbìsasasasasasasasasasassemplice. Le sedie sono inlegno, le tovaglie sono a piccoliquadretti azzurri, i coprimacchiasono bianchi, mentre itovaglioli sono di carta. Unavolta accomodati, ai nostriocchi si presenta una vista sulporto e sul mare che sembrauna cartolina. Tra il ristoranteed il mare c’è una spiaggetta insabbia fine.A gestire il locale ci sono i fratelliGraniti, Massimo e Nicola.Il primo si occupa della sala assiemeal cugino Luigi Scarpato(i tre nella foto), mentre Nicolaspesso passa il suo tempo inmare per approvvigionarsi delpesce che viene consumato nellocale. In cucina ci sono altriparenti: mogli, zii, zie e cosìvia. L’ambiente è veramente familiare.Si capisce subito chesono uno per tutti e tutti peruno.Un vero gruppo affiatato attentoa soddisfare prontamentele esigenze degli ospiti. Noisiamo stati messi immediatamentea nostro agio. Diamouna sbirciatina al menu.L’offerta è semplice, tradizionaleed è improntata soprattuttosul mare. Abbiamo lasciatofare, dando come indicazioneche volevamo un primo e unsecondo, naturalmente dipesce. Iniziamo con delle sontuosee squisite “linguine alnero di seppia”, cotte al dentequanto basta e condite in modogeneroso con freschi tocchettidi seppia.Anche il mio accompagnatorepalinurese è rimasto colpito datanta bontà. Abbiamo aspettatoun pochettino per avere il secondo,d’altronde sul menu eraben evidenziato che le eventualiattese erano dovute allacucina “al momento” con ingredientiesclusivamente freschi.Arriva il secondo, un pesce localeche era stato pescato solopoche ore prima. In forma dialettalelo hanno chiamato l’“aluzzo”, in italiano dovrebbeessere il luccio di mare, unpesce simile al barracuda. Il“nostro” esemplare pesava1,200 Kg, è stato cucinato allagriglia e ci è stato messo interoal centro del tavolo. È stato diuna rara bontà. Si sentiva veramenteil sapore del nostromare. Come vino, anche qui hotrovato il mio Greco di Tufopreferito, quello di Di Prisco, ilvignaiolo artigiano di Fontanarosa(AV), che servito a giustatemperatura, ha divinamenteaccompagnato un pranzo cheresterà a lungo scolpito nellanostra memoria.Complimenti vivissimi. Questoè il Cilento che mi piace.Ristorante O’ Guarracino, ViaPorto - 84064 Palinuro (SA).Tel. 0974/938309 – 329 7252281www.oguarracino.itVoto77/100.Diodato BuonoraLA RICETTA DELLA SETTIMANALinguine conseppie e carciofiIngredienti per 4 persone:300 g di linguine300 g di seppie3 carciofi, ½ cipolla2 spicchi d’aglio, una manciatadi prezzemolo2 pomodori maturi½ bicchiere di vino biancosecco, olio extravergine d’oliva,sale e peperoncinoPreparazionePulite le seppie, spezzettatele esaltatele in tegame, in poco oliobollente, con la cipolla e lapolpa dei pomodori pelati, tritata,sale e peperoncino ( solouna punta ) pestato e polverizzato.Quando le seppie saranno opacheed accartocciate, bagnatelecol vino e fatele cuocere piano,coperte, su fiamma moderata.A parte mondate i carciofi; affettatelisottilmente e stufateliin un altro recipiente con ilresto dell’olio, l’aglio mondatoe tritato ed un pizzico di sale.Quando i carciofi saranno cotti,uniteli alle seppie e lasciate insaporireil tutto.Usate, alla fine, il condimentoper condire le linguine lessate,appena scolate. Rimestate e cospargetedi prezzemolo tritato.Vino consigliato: Paistom2008, Rosato Aglianico PaestumIgt, I Vini del Cavaliere,Az.Cuomo.

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