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Disabili tristi e delusi - Unico

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In tempo non sipuò fermaredi Bartolo Scandizzo€ 1, 00Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-Paestum (Sa) - Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25,00€0828.720114 - unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale.it Anno XII n° 09 del 13 Marzo 2010CAPACCIOPuc: Cannito, la“contrada” delladiscordiaIl tempo non si può fermare! Qualcuno,però, riesce a farlo tornare indietro…Il tempo è il bene più prezioso per unessere vivente. Meglio lo impiega e piùriesce ad allungare il tempo di vita vissutapercepita sia per il numero di cosefatte che per quello che resta da fare.Ecco perché una società, in alcuni casi,si dà delle regole e dei limiti di tempoperentori affinché ognuno di noi puòorganizzarsi “per tempo” ed evitare dirimanere escluso da qualsivoglia attivitào evento. Se il teatro comincia alleore 17, 00 non posso lamentarmi se, arrivandoalle 18,00, trovo lo spettacologià cominciato.ORESTE MOTTOLA A PAGINA 6EBOLIPioggia di soldie domandesulla campagnaelettoraleFRANCESCO FAENZA A PAGINA 18ALTAVILLALa tela del ragno:CONTINUA A PAGINA 3Il ca(l)cio suimaccheroniil confrontocontinuasenza sostedi Ernesto GiacominoNel senso, voglio dire, che alla partitanon ci si dovrebbe mai andare a panciapiena. Né di solidi, in verità, né –peggio ancora – di liquidi.Il post-prandiale, la pesantezza, la cattivadigestione; cose così, insomma:basta quel minimo di disagio intestinale,l’ebbrezza del moscato genuinodel nonno campagnolo, poi paf, sicombinano guai. Che poi a me fannosorridere, certi paradossi. Specie diquesti tempi, elezioni regionali alleporte e pompose declamazioni da palchie giornali: il rilancio di Battipaglia,i piani Più Europa e gli accordi di reciprocità,e tutta una caterva di “progettiintegrati di sviluppo che coinvolgerannovivibilità, ambiente, occupazione”.Orgoglio in pectore, lacrime agli occhi:Antitesi preconcettee sintesi aperte allasperanzadi Luigi RossiNel suo ultimo libro, Isaia Sales denunciaun mai provato rapporto trapreti e mafiosi come fenomeno generalizzatonella chiesa, la quale avrebbela grave responsabilità di essere ilbrodo di coltura del crimine organizzatonel Mezzogiorno.<strong>Disabili</strong> <strong>tristi</strong>e <strong>delusi</strong>di Nicoletti NicolettiQualche anno fa “Report”, trasmissioned’inchiesta di Rai3, propose una garaoriginale: chi arrivava prima al lavorotra un disabile in carrozzella di Milanoe uno di Monaco di Baviera. Con circaun’ora di vantaggio, e senza l’aiuto dinessuno, vinse il giovane tedesco.ORESTE MOTTOLA A PAGINA 10VALLE DELL’ANGELOIntervista al sindacoAngiolinoCammarotaPIETRANTONIO ACCARINO A PAGINA 14CILENTO“Cisalentum”,un progetto datenered’occhioCONTINUA A PAGINA 11CONTINUA A PAGINA 16CONTINUA A PAGINA 13GINA CHIACCHIARO A PAGINA 12


2EconomiaN°09 del 13 Marzo 2010Bcc di Aquara, nuova filiale a SalernoMarino: “Dedicata ai cilentani salernitani”Era stato già ampiamente annunciatoe tra pochi mesi siconcretizzerà un traguardo importantissimoper la Banca diCredito Cooperativo di Aquarae per tutto il territorio che fariferimento ad essa: a lugliosarà infatti inaugurata la nuovafiliale di Salerno e questo permetteràall’istituto di consolidarela propria presenza sul territorio.È finalmente giuntadalla Banca d’Italia l’autorizzazionea seguito della richiestaformulata dalla banca direttada Antonio Marino. Un nuovopasso che consentirà di proporreanche nel capoluogo diprovincia una serie di servizibancari diversi dall’offerta tradizionale:una gamma completadi prodotti legati alla specificitàdel territorio ed alle esigenzedegli abitanti e del tessutoproduttivo locale. Il nuovosportello (l’ottavo della Banca),che a Salerno avrà sede in ampied accoglienti locali ubicatinella Zona Industriale, va adaggiungersi a quelli di Aquara,Oliveto Citra, Castel San Lorenzo,Roccadaspide, CapaccioScalo, Capaccio-Capo di Fiumee S.Cecilia di Eboli, agli ufficiBancomat di Giungano, Castelcivitae all’interno della Casermadi Persano, ed all’ufficio diBanca/Assicurazione di Felitto.La Banca di Credito Cooperativodi Aquara nasce il 20Giugno 1977 per volontà di 199soci fondatori e, nell’anno successivo,il 18 Maggio, iniziavaad operare nei vecchi locali diVia Garibaldi ad Aquara. Oggila Banca di Credito Cooperativodi Aquara, che a breve saràpresente anche con la propriasede a Salerno, opera in un territoriodi competenza che coinvolgeoltre venti comuni dell’areadel Calore Salernitano,ANTONIO MARINOdegli Alburni e della Valle delSele, raccoglie oltre 170 milionidi euro di depositi ed impiegapoco più di 100 milioni.Direttore, tutto il territorio eraa conoscenza della scelta diaprire una filiale a Salerno macome è nata questa decisione?“E’ stato l’unico sbocco logico.Infatti, siamo già presenti a S.Cecilia di Eboli, potevamo andarea Battipaglia ma c’è giàun’altra BCC, idem per Pontecagnano,quindi ci è sembratogiusto fare il salto e arrivare direttamentea Salerno.”Quando si prevede l’inaugurazionedella nuova filiale?“Verosimilmente si farà ilprimo luglio, salvo ritardi dovutia lavori di adattamentodella sede. Ad ogni modo abbiamotutti l’intenzione di farein fretta.”Cosa si aspetta da questonuovo traguardo?“Non è un traguardo, è soloun’opportunità. Le piccole bancheoggi hanno, più delle altre,la necessità di accrescere i volumiintermediati. Infatti, allaluce di questa crisi dura elunga, i costi sono rimasti invariatise non addirittura cresciutimentre i ricavi si sono ridottisensibilmente per effetto delcalo dei tassi. Il margine di intermediazionesi è drasticamenteridotto. Di conseguenza,con la riduzione dei margini, senon si accrescono i volumi si vaincontro a risultati disastrosi.Per questo Salerno per noi rappresentaun’opportunità peraccrescere i volumi e far lievitarei ricavi. La Banca oggi haun basso rapporto impieghi/depositi.Alla presenza delgrosso bacino di utenza che Salernorappresenta possiamo farcrescere positivamente gli impieghi.Non sarà facile, perchéoggi si è di molto assottigliato ilmerito creditizio delle famiglieed anche delle piccole imprese.Occorrerà una sana e prudentegestione ma, per il calcolo delleprobabilità, quando si è in presenzadi una numerosa utenzapotenziale cresce la possibilitàdi intercettare clienti buoni econ adeguato merito creditizioper questo ogni banca ha bisognodi un bacino di utenzasempre più ampio. Così abbiamoragionato anche noi quandoci siamo avviati a richiederelo sportello di Salerno.”Quali pensa che possano esserei benefici del Valle del Caloreda questo nuovo rapportoprovincia/città?“La nostra Banca è orgogliosamenteporta-bandiera dellaValle del Calore. Si è impostaall’attenzione della Valle delCalore e poi, nel tempo, dellaPiana di Paestum e dell’AltoSele. Speriamo che riesca a farealtrettanto anche a Salerno. Intal caso può fare da apripista adaltri imprenditori che vorrannovenire “in città” a proporre iloro servizi o i loro prodotti etrovare già un partner elettivo.Non a caso abbiamo previstoanche un ufficio (attrezzato confax, internet, telefono, fotocopiatrice,ecc.) a disposizione deinostri clienti dove potranno incontrarei loro partners su Salernoo in arrivo dalla provincia…”Perché a Salerno dovrebberopreferire la BCC di Aquara?“Questa è una bella domanda.Intanto perché sono tre anniche siamo sponsor della SalernitanaCalcio. Scherzi a parte,in una città dove vi sono tantisportelli di banche che hanno iloro lontanissimi centri decisionalial di sopra di Roma, noici proponiamo come banca localecon l’immediatezza delledecisioni e la conoscenza dellacomunità. Perché siamo unacellula del credito cooperativo enon a caso siamo le banche chein questo momento godono deimaggiori favori della critica pertanti buoni motivi. Perché abbiamofatto, a suo tempo, unaindagine di mercato e ci siamoresi conto che i tassi e le condizionipraticate dalle banchesulla piazza di Salerno sonopeggiori delle nostre.Perché siamo una banca cooperativae come tale partiamogià con oltre 200 soci salernitaniche hanno condiviso il nostroprogetto e sono pronti a sostenerci.Perchè i tantissimi cilentani chevivono a Salerno già ci hannoadottato ed aspettano l’aperturadello sportello per sentirsicome a casa loro…Infine, perché tra tante grossebanche che si trovano a Salernonoi siamo, invece, una giovanebanca che ha tutta l’agilitàdelle piccole ma anche tuttala forza delle grandi… e siamosmaniosi di dimostrarlo.Simone Pepe


AttualitàN°09 del 13 Marzo 2010 3REGIONALI 2010. Intervista ad Ornella Trotta, direttrice del periodico “I fatti”Votate per chi non mortifica le intelligenze localiPerché il voto alle regionali è così importanteper lo sviluppo delle nostreterre?Perché il diritto all’elettorato attivo costituisceil fondamento dei sistemi democratici.Perché la Regione ha competenzein molti settori vitali e attraverso laRegione si accede ai fondi comunitari.Per chi il cittadino dovrebbe votare?Per le persone che intendono la politicacome servizio, come passione, comeamore per la propria terra e per la propriacomunità. Per chi ha idee chiare disviluppo. Per chi ha dimostrato, anchenella vita privata, impegno, coerenza ecapacità. Per chi non mortifica le intelligenzelocali, per chi non umilia le comunitàrendendole serve dei giochi di poteredelle propria parte politica, per chi hail coraggio di cambiare le cose.Per chi il cittadino non dovrebbe votare?Per chi considera la politica mera spartizione,luogo di affermazione personale.Troppi amministratori incapaci hannosegnato, inesorabilmente, le sorti dellenostre comunità. Il deficit di sviluppodelle aree interne è sotto gli occhi di tutti.Quali sono i rischi del trasformismo,dei cambi di casacca?È po’ un tradimento. Le idee sono il nostromotore, quando ci spostiamocon leggerezza da destra a sinistra o dasinistra a destra, tradiamo le nostreidee e coloro che hanno creduto in noi.È vero anche che solo gli stupidi noncambiano mai idea e che un cambiamentoè comprensibile se è accompagnatodall’impegno. Troppo spesso, si rincorreil potere per il potere e le idee appartengonosolo alle persone oneste.Da operatore della comunicazione, qualè il suo giudizio della nostra classe dirigente?Ci sono tante belle promesse, donne e uominiche intendono la politica come servizio.Ma, ci sono anche tanti politici politicanti.Io credo che dovremmo darenuova linfa alle scuole di partito, le ragazzee i ragazzi dovrebbero formarsinelle sezioni, formarsi al pensiero liberoe, conseguentemente, all’azione politica.Troppi vecchi ingombrano i luoghi decisionali.POLITICA. Decreto interpretativo e le sue conseguenze nella nostra vitaIl tempo non si può fermare! Ma indietro si può andareDALLA PRIMASe arrivo in stazione con 5 minutidi ritardo, sono pressochécerto di perdere il treno.Se sono delegato a presentarele liste per le elezioni (regionali,provinciali, comunali… Peril Cda di una banca o di unaqualsiasi altra cosa…) e non mifaccio trovare all’interno di unperimetro delimitato per l’oraprevista, il deposito non avvienee le liste sono escluse.D’ora in poi, la regola vale peri primi due casi, ma non per ilterzo. Perché, in nome del dirittodi voto che deve essere garantito,l’orario e il perimetroidoneo ad essere consideratiidonei per essere considerati infila ed essere ammessi ancheoltre l’orario predefinito sonoelastici e dilatati a seconda dellaconvenienza…Cioè sono validi a Napoli emeno perentori a Roma e Milano.La legge è legge e va sì rispettata.Ad interpretarla sonoi giudici che la applicano. Sequalcuno si sente sopraffatto dauna norma inadeguata, puòchiedere di cambiarla o abrogarla.Non è possibile né utile,anche alla parte che si ritienedanneggiata, che venga stravoltanella sua essenza quandoi giochi sono fatti. Sarebbecome pretendere di far ricominciareil teatro dall’inizio perconsentire che i ritardatari nonvengano privati del loro dirittodi vedere lo spettacolo per intero.Sarebbe come pretendereche il treno rientri in stazioneper far salire i ritardatari pernon ledere il loro diritto a partire.Sarebbe come pretenderedi essere ammessi alla competizioneelettorale, dopo che itermini sono scaduti!Ma i diritti degli altri, di quelliarrivati in orario a teatro, diquelli che sono arrivati in anticipoalla stazione e di quelli chehanno fatto una corsa contro iltempo per essere in tribunalepronti alla chiamata per il depositodi liste e simboli, comefacciamo a garantirli? Di solitoquesto giornale si tiene fuori,come è giusto che sia, dalle disputepolitiche nazionali mantenendofede al ruolo di equidistanzache lo ha sempre contraddistinto,com’è giusto peruna testata locale leader nel suosegmento editoriale. Ma difronte a tanto sfregio non possiamonon far sentire anche lanostra ferma protesta: il temponon si può fermare, e non ci stabene che qualcuno si arroghi ildiritto di farlo tornare indietro!Bartolo ScandizzoSede84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247Sede Amm.va e Filiale:84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630Filiali:84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 94223884069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 51060884036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 2194984057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 94154484070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 95243385052 MARSICO NUOVO (PZ) - tel 0975 344244 - fax 0975 342431


4StoriaN°09 del 13 Marzo 2010Un“Teatro Nuovo”a cui auguriamolunga vitaIl 18 febbraio 2010, presso la SalaGiunta del Comune di Salerno, èstata presentata in conferenzastampa la rassegna di spettacoliteatrali e incontri “Un teatronuovo nuovo”, che dal 3 marzoal 7 maggio offrirà un’interessanteprogrammazione nellalinea dell’impegno e della ricercapiù qualificata all’interno deipercorsi teatrali di innovazione.All’incontro sono intervenutil’Assessore alle Politiche SocialiErmanno Guerra, gli organizzatoridel Teatro Nuovo di via V.Laspro, alcuni dei registi e attorisalernitani che saranno ospitidella rassegna. Il progetto, totalmenteautofinanziato dal direttivodel Teatro Nuovo, è stato curatodalla nuova direttrice, lagiornalista e saggista Luciana Liberocon il Comitato artisticocomposto dal regista PasqualeDe Cristofaro, che si è da tempooccupato di teatro di ricerca offrendoin passato belle rassegnecome Corpo Novecento, Teatrodella notte; da Loredana Mutalipassi,che curerà la sezione teatro-danza;da Ugo Piastrella, teatrotradizionale e cabaret; da AntonioSantoro, che cura la sezioneNuovo Giovani, con spettacolidi compagnie salernitane eprovenienti da altre parti d’Italia.La rassegna propone spettacolidi teatro civile e nuovadrammaturgia, iniziando il 3marzo con “La luce di dentro”con la presenza di Giuliano Scabia,poeta , artista e narratore, incentratosul tema della malattiamentale vista come potenziale risorsaartistica, dalle prime esperienzealternative con Franco Basaglia;a seguire, il 5 marzo, alTeatro Verdi di Salerno: “Blackout,su testi di Andrea Manzi ePeppe Lanzetta, con lo stessoLanzetta e Mariano Rigillo, sugliimmigrati nella nostra regione. Il20 marzo lo spettacolo-danza“Tre fiori rossi” della compagniaExcursus. Il 26 marzo la compagniaScena Verticale, con SaverioLa Ruina, interprete voce di unadrammaturgia del Sud nel “LaBorto”; il 10 aprile Giulio Cavallicon “Nomi, cognomi e infami”esponente di punta di un teatrodi denuncia che lo costringe aCONTINUA A PAGINA 9RIVOLUZIONE FRANCESE. In edicola “ Le Patriote” scritto a CapaccioLa scuola tra tradizione e innovazioneGli studenti della scuola secondariadi I grado di “CapaccioPaestum”, insieme aglialunni dell’Istituto Comprensivodi Castelcivita e di CastelSan Lorenzo sono stati protagonistidi un percorso educativoincentrato sull’uso dellenuove tecnologie nella didattica“Alunni on site e on line:tradizione e innovazione perla formazione”. Gli alunnihanno approfondito percorsidi studio di italiano, di storiae di scienze attraverso l’applicazionedi aggiornati strumentitecnologici nei processidi insegnamento/apprendimento,in particolare attraversol’uso della Lavagna InterattivaMultimediale. Introducendole lavagne interattivenelle nostre aule abbiamoaperto le classi al digitale. Gliindici di gradimento sono aumentati,il coinvolgimentodegli studenti è cresciuto perchéci si è uniformati al linguaggio,alle immagini, ai filmati,alla fruizione interattiva,cui le nuove generazioni e iloro stili d’apprendimentosono ormai abituati.L’adesione delle nostre scuoleal Progetto InnovaScuola,promosso dalla Presidenzadel Consiglio dei Ministri, Dipartimentoper la digitalizzazionedella pubblica amministrazionee l’innovazione tecnologica,e volto alla diffusionedelle tecnologie digitali inclasse, è mossa da una fortemotivazione, quella di rispondereanche in termini dieducazione/formazione alletendenze innovative e alle trasformazionidel sistema socialeglobale. Questa rispostanon può essere semplificatanell’adeguamento formaledell’informazione nella suadimensione globale, quasipriva di confini. La scuoladeve dare una risposta istituzionalee progettuale dotata disenso. La galassia elettronicadeve diventare uno strumentoeducativo intenzionale e critico.Non basta l’informazione/istruzioneelettronica immediatache rischia di isolarciin un “interindividualismodell’accesso”. Il nostro scopoè quello di educare coinvolgendoed emozionandocon una didattica che consentedi valorizzare gli interessidegli alunni, oltre che stimolaree affinare in loro le capacitàdi apprendimento in ambienticostruttivisti. La realizzazionee l’utilizzo di Web-Quest, di Internet, di socialsoftware e della LIM in classe,le metodologie del problemsolving, del learning by doinge del lavoro cooperativo sonogli elementi fondamentali dell’architetturadegli ambientidi apprendimento programmati.Le classi coinvolte nel progettoin rete “Alunni on site e online: tradizione e innovazioneper la formazione” hannodunque sperimentato concretamentel’utilizzo delle nuovetecnologie in classe grazie, soprattutto,alla professionalitàdi docenti che, coordinati dalprof. Gennaro Pappalardo, referentedel progetto, hanno saputostrutturare la risorsa comunicativadella rete informaticanel contesto disciplinareper favorire l’incontrodelle discipline e l’interdipendenzadi abilità finalizzate alraggiungimento di un percorsoformativo di apprendimentounitario.I docenti hanno operato nellaconsapevolezza che la fasepresente, entro la quale viviamo,ha una modalità di produzionedella conoscenza dimatrice esclusivamente tecnologica.Ovviamente il nessotra conoscenza e tecnologiacostituisce anche il contestoentro il quale si iscrive prevalentementeil testo possibiledella learning society. Non basta, per altro, configurarel’aspetto intelligente della tecnologia;bisogna anche considerarela modalità di dominiodella tecnica. L’uno e l’altroelemento costituiscono gli itineraridella formazione diquella fase complessa definitada Morin La testa ben fatta.Modulare itinerari di senso all’internodi tali nessi testocontesto(conoscenza/tecnologia)è l’impresa formativa dimaggiore interesse cui puòdedicarsi una forma di ricercaazione ipotizzabile nellaE’ arrivata Benedetta!È arrivata Benedetta, di MariaGloria Di Chiara e Oscar Nicodemo,due amici e collaboratoricon cui abbiamo vissutoesperienze professionali eamicali intense.Possiamo dire che la nuovavita che è venuta ad arricchirequesto mondo è anche unpo’ frutto di questa nostra inesauribilevoglia di aggregarepersone e professionalità.Ecco perché l’augurio che facciamoa Benedetta, ai suoi genitorie a tutti quelli che oggifesteggiano per lei, è un auspiciorivolto anche un po’ atutti noi della redazione di<strong>Unico</strong> e dei Piccoli.La famiglia che è venuta acompletare potrà contaresempre sul nostro affetto.Auguri! scuola della modernità avanzata.Teresa Pane, Dirigente Scolasticodella Scuola secondaria di Igrado “Capaccio Paestum”(SA)Maria Rosaria Cascio, DirigenteScolastico dell’Istituto Comprensivodi Castelcivita (SA)Sabato Molinari, DirigenteScolastico dell’Istituto Comprensivodi Castel San Lorenzo(SA)MUTSEAPBenedettaGioia d’amoreD’amare ardoreCandore, pudoreD’ingegno furore... Poesia al vaporemutseap@unicosettimanale.it


N°09 del 13 Marzo 2010Capaccio-Paestum5REGIONALI 2010. Angela e Giuseppe Pace all’approdo definitivo“Con Casini e De Mita, nuova esperienza”All’amico Oreste Mottola “ ilsettimanale UNICO”Caro Oreste, il tuo excursusgiornalistico sui candidati diCapaccio è simpatico ed alquantoveritiero. Le frecciatineriservate alla “compagna”Angela Pace sono le classichedel compagno che si sente tradito.Purtroppo questa è lavita. Che io, Peppe Pace, siastato una bandiera del Socialismonella Piana del Sele èvera e tale rimane. Che il tuoamico Peppe sia, a 81 anni,ancora pilota di aeroplani ealtrettanto vero ma non ci “azzecca”nulla con la politica.Che proprio nella sinistra edalla sinistra abbiamo presoun sacco di schiaffi in facciaè altrettanto vero.Che Angela e tutta la mia famiglianon ha mai messopiede sul Comune, quando ioero Sindaco, è altrettantovero. L’interesse privato nonmi ha mai sfiorato la mente, teGIUSEPPE PACElo giuro. Infatti, il compiantoGigino Di Lascio era il delegatounico al P.R.G..L’altro compianto RaffaeleRusso era delegato unico allaCase Popolari ed all’AssistenzaSociale. Tutti gli Assessoriavevano deleghe ampie e facoltative.Il dottor Paolo Paolino,vice sindaco, era quasicome un altro sindaco dalquale ricevevoconsigli tecnicied amministratividi assolutacompetenza eserietà.Conclusi il miomandato ottenendol’ambitopremio: CA-PACCIO è tra iprimi cento comunid’Italiaper buona amministrazione(1984). Dopo labufera di tangentopoli, Angelafu con me ed altri circa 800compagni fondatrice del “SI”che poi diventò “S.D.I.”.Mucciolo venne dopo, insiemea Conte e Cuomo, e diventòil primo per grazia ricevuta.Angela divenne segretariaprovinciale e con Mucciolo,senza Conte e Cuomo portaronoil Partito ad oltre il 6%REGIONALI 2010. L’ex libraia candidata con l’MpaLe passioni di Stefania ColaLo dice lei di se stessa: “Sonoda sempre inquieta e spirito libero”.Non ha ancora 34 annima di entusiasmo ed energiane ha tanto da vendere StefaniaCola, una capaccese laureatain lettere e specializzatain archeologia. Lo ha dimostratoquando ha aperto “Larosa di Pesto”, libreria ed associazioneculturale, giusto alcentro di Capaccio Scalo. Resterannonella memoria collettivale belle presentazioni dilibri, coraggiosissimi eventiculturali buttati a mo’ di sassonello stagno di una realtà chemeriterebbe di meglio. Ad uncerto punto ha gettato la spugnaed ha recuperato la suaantica passione per la politicache aveva già praticato nel periodouniversitario con l’associazione“Sui Generis”. Nominata“capo staff” a palazzoS. Agostino ha cominciato alavorare con l’assessore al personaleFlavio Meola (sindacodi Montecorice). Il suo filmdel cuore è “Il Gladiatore”.Libro preferito:”Le 48 Leggidel Potere”, un libro chenasce dall’analisi di trenta secolidi storia del potere, dalpensiero dei più profondi strateghi,dall’esperienza di guerrierie leader carismatici, conquistatoridi nazioni e manipolatoridi folle.in provincia di Salerno.Angela, per il bene del partito,rinunciò alla carica di AssessoreProvinciale con la presidenzaVillani e poi anche allacarica di Presidente dell’I.A.C.P., nonché all’ Assessoratoal Comune di Salerno perfar crescere un giovane compagno,l’avv. Maraio, primodei non eletti. Certo è che laCandidatura al Parlamento el’elezione a Deputato le fu soffiataall’ultimo minuto.La storiella del teorema cui alludi“maliziosamente”, è dimostrataampiamente negliatti giudiziari a nostro favoree, come al solito, la Stampanon ne dà informazione adeguata.“Vedi anche il caso exLiceo Scientifico, ancora piùgrave, per il quale qualcunopagherà ingenti danni a nostrofavore. In conclusione ,dopo la fallimentare esperienzanel PD , Angela si candidanella lista U.D.C di Casiniove è accolta affettuosamentee dignitosamente.Ma Tu, che pure sei una personaintelligente e di buonsenso, non ti sei ancora accortodel fallimento del “Bipolarismoitaliano”, il quale è alcapolinea e non si vede la finedel tunnel in cui si sono cacciati?Con Casini e con DeMita iniziamo una nuovaesperienza per contribuire aduna svolta radicale della politica.Ci riusciremo. La nostrascelta è definitiva e la perseguiamocon il solito impegnoed entusiasmo. Ti ricorderemosempre con piacere edamicizia, ma, per favore, nonvenire a farci la predica....Ricordando il passato guardiamoinnanzi, sperando inun futuro migliore.Peppe PaceVia Magna Graecia 281, 84040 Capaccio Scalotel 0828 724949 fax 0828 720775


6Capaccio-PaestumN°09 del 13 Marzo 2010CANNITO. Una polemica lunga quanto un campo da golf e che continuaPaolillo: “Troppo cemento” Caramante: “Pronti a denunciare chi diffama”Prendiamo una bella frase rubataad un dépliant turistico: “Unluogo…. Il sole, la pietra, gli alberi.E soprattutto il mare. Atmosferaincantevole, circondate da ginestree vecchie querce. il Cannito”.Siamo a pochi chilometri daPaestum.. Ci aggiungiamo ancheuna lunga premessa di CarmineCaramante: “Riguardo al Pucsiamo costernati di fronte a certimanifesti che, oltre a lasciare iltempo che trovano, denotano lavolontà, in assenza di argomentie proposte alternative, di non confrontarsinel merito delle cose e dispostare l’accento su deprecabiliaccuse di natura personale, sullequali l’Amministrazione comunaleannuncia, fin da ora, che tuteleràla propria immagine nelle sediopportune”. E dopodiché, i lettorispero ci perdoneranno visto chemai abbiamo usato, e tantomenoautorizzato, l’abitudine ad incidentaliiniziali così lunghe. L’oggettodel contendere è ciò si staprogettando sulla zona di Cannito.Qui il Puc prevede la realizzazionedi un campo da golf, unapista go-cart, un palazzetto dellosport e attività a carattere turisticoricettive e residenziali. Ed uno“scambio” tra i privati che costruirannole attrezzature sportivein cambio del via libera ad unprogramma di edificazione di residenze.“L’architetto Scairati hapreso un abbaglio, i suoi conti suCannito non tornano”. L’accusaarriva dal più “Pierino” degli operatoripolitici di Capaccio, il ragioniereMaurizio Paolillo, grandespulciatore di carte, ed uomotra i più informati su quanto si“programma” nelle stanze dicompensazione dei poteri forti capaccesi.Ex consigliere comunalea sostegno di Enzo Sica, oggi è ildirigente locale del Pdl. “Duevolte la cava di Paolino si potràriempire con i due milioni di metricubi di cemento che il nuovo Pucconcede alla nuova edilizia abitativa.Ma indici edificatori sono riscontrabilifinanche nelle zone F equelle vincolate, ed anche sulmonte Soprano”.E tanto, troppo a Cannito. “Soprattuttodiversamente da ciò cheha detto in consiglio comunale eche voi avete riportato sul vostrogiornale. Quella ripartizione sui60 ettari da adibire ad attivitàsportive e i 15 che andrebbero a ristorarei privati per il primo investimento.I nostri calcoli, ricavatidai grafici presentati dal professoreForte, si modificano in manierarilevante e ci portano ad ipotizzareche a Cannito sorgerà unnuovo paese”, commenta Paolillo.Che porta ad oltre 187 mila imetri cubi da costruire. “Pur ipotizzandouna decina di palestre da600 mq, come si vede di cementoda impastare ce n’è tanto.E con appartamenti di taglia turistica,ovvero da 60 mq, si può vedereche il nuovo paese c’è ecome”, aggiunge. La perplessitàdi Paolillo è anche un’altra. “ATempa di Lepre, lì vicino, uncampo da golf un privato lo volevafare con i suoi soldi. Non haavuto le necessarie autorizzazioni.Ora invece per ristorare chi lofarà gli permettiamo di mettere suuna rilevantissima operazioneeconomica”. E’ la chiusura del ragionamentodi Maurizio Paolillo.Ma chi sono questi privati dispostiad investire su Cannito. Di alcunise ne venne a conoscenzanell’estate del 2003, quando ci fula lotta contro una paventatanuova discarica. Una società, laGea costruzioni di Santolo Domenico,sedi a Battipaglia e a NoceraSuperiore, affitta un’area di Cannitoper 10 anni ad un prezzo di52.000 Euro e dopo 6 (dico “sei”giorni ) la GEA affitta lo stesso terrenoalla FIBE per 10 anni per unMAURIZIO PAOLILLOmilione 223.000 Euro. In più laFibe affida alla GEA il movimentoterra per 500.000 Euro. La notiziatrapelò quando le attività Fibein Campania passarono sotto ilvaglio di alcune inchieste dellamagistratura. C’è da aggiungereche sono della Gea i terreni che diventeranno“Città dello sport e delcavallo”. Il resto insiste su famigliedi allevatori della zona: Picillie Braca. A Cannito il comunecontinua a staccare un assegno ingente,da 50mila euro, per l’affittodell’area adibita a discarica.Tra i “contraccolpi” indiretti deiprogetti su Cannito c’è la questionedi “Pianeta Paestum”. Un acquaparkcon 6000 posti a sedere,piscine coperte, un ristorante, unanfiteatro di 6000 posti, campi dicalcetto, da tennis, bar, alloggi annessiai centri sportivi, piscina adonde, con la creazione di 400nuovi posti di lavoro. Sono i numeridel progetto, che prevede uninvestimento di 50 milioni di euro,della società “Pianeta Paestum”,in un fondo in località Linora.Un’area trasformata nella nuovarelazione programmatica del Puc,da zona F4 (a destinazione turistica,ricettiva e sportiva) in un’areaa destinazione agricola. E, questononostante sia stata approvata inconsiglio comunale (delibera 25del 22 marzo 2006) dalla passataamministrazione, capeggiata dall’allorasindaco Enzo Sica, la varianteesecutiva al Piano regolatoregenerale, che consentiva la realizzazionedel piano di lottizzazioneper la costruzione di un centrosportivo e ricreativo ad usopubblico.Una strana anomalia per la qualela società assicura che procederàcon la richiesta del risarcimentodei danni per tutte le spese sostenuteper la realizzazione del progetto.L’iter ha avuto inizio nel2000 quando la società ha acquisitoil terreno di 19 ettari sul qualepreesisteva una lottizzazione giàapprovata. Da qui l’acquisto dell’appezzamentodi terreno daparte della società. Immediata lareplica di Carmine Caramante:“L’acquisizione del tabacchificiodel Cafasso al patrimonio comunaleè prioritaria rispetto al progettoacquapark presentato dallasocietà “Pianeta Paestum”.E’ stata questa la scelta operata dalprofessore Francesco Forte, redattoredel Puc, che ha concesso, invece,la possibilità al proprietariodel tabacchificio di realizzare uncomplesso residenziale nella stessaarea, in località Linora”. Questaperò è già un’altra storia. Fermiamocia Cannito. Il sole, la pietra,gli alberi. Ginestre, vecchiequerce e polemiche.Oreste MottolaLOGISTICALETTIERI S.r.l.Ritiro e consegna in tuttaItalia entro 48 orePackaging & CateringConcessionario VeloCarteria Lucchese S.p.a.MONOSERVIZIO IN CARTA E PLASTICADETERGENTI E DISINFETTANTIIMBALLAGGI E CONFEZIONAMENTOATTREZZATURE PER ALBERGHI, BAR, PIZZERIEBattipagliavia BrondoliniInfo&contatti0828 3047630828 340183Contatti tel 0828 742699fax 0828 943356logistica.lettieri@virgilio.itVia della Lusa, 10 Loc. Fonte diRoccadaspide (Sa)


Capaccio-PaestumN°09 del 13 Marzo 2010 7L’OPINIONE.Il Puc non va: incompatibili e felici?L’AGENDA. Pino Arlacchi a PaestumInformagiovani a RoccadaspideLa felicità sta nel gusto e non nelle cose;si è felici quando si ha ciò che ci piacee non quando si ha ciò che gli altri trovanopiacevole.( La Rochefoucauld)La citazione ben si adatta alla situazionepolitica capaccese e trova riscontronella “supponenza” delle dichiarazionirilasciate a caldo, nell’immediata approvazionedella relazione programmaticarelativa al Puc, da parte del Sindaco:“Siamosoddisfatti del lavoro eseguitoe della tenacità adottata nel perseguirel’obiettivo, alla precisa ricercadella felicità dei nostri amministrati”(IlMattino 25-2).Traslare sulla Comunità le sensazionidi piacere proprie e di pochi altri accolitiquando un mugugno generale serpeggianel Paese vuol dire essere distantedai bisogni e dalle attese dei cittadini.E se non fa specie che il Pucpossa dare piacere e felicità a chi ha lespalle rivolte al futuro, desta quantomenoperplessità che i boys marinianipossano accettare di condividere scelteche allontano nel tempo lo sviluppo e ilbenessere di Capaccio-Paestum.Non entro nel merito dei comparti,degli standard e delle colate di cemento.Ho espresso le mie perplessitàall’atto della presentazione della precedenterelazione(vedi <strong>Unico</strong> del 13-12-2008), che confermo, denunciando lascarsa attendibilità dei dati d’analisiancora una volta carenti. La logica ispiratricedistorta sta nell’aver anticipatoprima le scelte e poi su di esse aver costruitola relazione del 2008, ripropostanel 2010, con costi aggiuntivi sulle spalledei contribuenti. Mi sorge un dubbio:avendo allegato alla relazioneanche gli elaborati grafici, i dodici consiglierie il Sindaco che hanno votato larelazione programmatica non dovevanogià in questa fase dichiarare che nonesistevano motivi d’incompatibilità?(Art.78 comma 2 D. L. 18 agosto 2000,n. 267). Capaccio-Paestum, in ognicaso, non ha bisogno al momento delPuc, di un qualsiasi Puc, come qualcunosostiene. Non ha bisogno che vengaapprovato da un’amministrazione cheipotizza di andare oltre i limiti della220. Fermatevi! Fermiamoli!La chiave competitiva di Capaccio-Paestumsi gioca intorno alla capacità dicostruire un’identità forte, riconoscibile,comunicativa, spendibile all’internoe all’esterno tramite la tutela, la conservazionee la fruizione del territorio.Questo Puc non rispetta la tradizione,non rispetta il territorio, non rispetta icittadini. Non va bene e basta!pietroderosa_alt.dem@libero.itPINO ARLACCHI A PAESTUM DOMENICA14 MARZO, ORE 10, TENUTA “VANNULO”CAPACCIO SCALOL’On. Pino Arlacchi, sociologo, docentedi Sociologia Generale presso l’Universitàdi Sassari è attualmente Parlamentareeuropeo. E’ stato Vicesegretariodelle Nazioni Unite dal 1997 al 2002,poi Direttore Generale degli UfficiONU di Vienna e Direttore Esecutivodell’Ufficio per il controllo delle droghee per la prevenzione del crimine.Impegnato da sempre nella lotta allacriminalità organizzata e contro i grandipoteri criminali è stato vicepresidentedella Commissione antimafia estretto collaboratore di Giovanni Falconee Paolo Borsellino. Al loro fiancoha ideato e redatto il progetto esecutivo- per conto del Ministro dell’ Interno- della Direzione Investigativa Antimafia(DIA).AVVIO DEL PROGETTO INFORMAGIOVANIPRESSO IL DISTRETTO 59Avviato il progetto Informagiovanipresso il distretto 59. L’informagiovaniè un servizio gratuito che si pone comeinterfaccia tra il territorio ed i giovani eha come obiettivo principale l’individuazionedei bisogni formativi, dellenecessità dei giovani sul territorio, delleloro problematiche e situazioni. Il CentroInformagiovani si pone come luogod’incontro dove i giovani possono conoscereinformazioni e servizi su studioe formazione, lavoro, imprenditoria,volontariato, tempo libero, turismoe vita sociale e dove trovi bacheche, aggiornatequotidianamente, su concorsi,borse di studio, master, corsi di formazione,offerte di lavoro, dossier,guide, riviste, giornaliIl comune capofila del distretto è Roccadaspide(quale centro) mentre i puntisono i comuni di: Aquara, Albanella,Bellosguardo, Castelcivita, Ottati, Piaggine,Roccadaspide, Sacco e Sant’Angeloa Fasanella.Le collaboratrici del progetto: Marialucia,Cinzia, Titti e Maria Teresa sono atua disposizione per ascoltare le tue domandee fornirti l’informazione che piùti interessa.Per ogni info collegati a www.teseogiovani59.itoppure all’account facebookdistretto cinquantanove.


8AgropoliN°09 del 13 Marzo 2010LA LETTERA - PROVOCAZIONE. Licinella, Torre e Santa VenereSud di Capaccio? Preferiamo diventare il nord di AgropoliDopo aver raccolto 1400 firmeper manifestare la volontà dimantenere l’attuale sistema dimobilità, dopo un protocollo diintesa con la sovrintendenzadalla quale è scaturita la nuovastrada, dopo aver ottenuto finanziamentoe autorizzazioneper il sottopasso di via Laghetto,dopo un concorso internazionaledi idee dove il vincitorepropone di mantenere almenovia Nettuno, dopo le ampierassicurazioni dell’amministrazionecomunaleil risultato scaturito dall’ ultimavotazione in Consiglio sullaRelazione programmatica èstato per noi del “Sud di Capaccio”(come dichiarato daValletta in Consiglio) ancorapeggiore….La viabilità intorno le mura vadismessa e l’attuale sistemaviario và demolito e riportatoal livello originario.Al loroposto và allestito un percorsociclo-pedonale. La “stradaparco”(30mt larga) prevista sullato ovest delle mura provenienteda Salerno si interrompemisteriosamente all’incrociocon la Via Nettuno (che diventeràpedonale) con una rotatoriache servirà per tornare indietro.I turisti o cittadini che voglionoraggiungere in auto o pulmanno mezzi di scarico (camion)Licinella non avrannonessuna via di accesso da quelladirettiva. Bisognerà tornareindietro attraverso tortuosa viabilitàfino a Cafasso e poi attraversouna nuova strada complanarealla ferrovia (latomonte) fino ad un sottopassoprevisto in S.Venere che non èe non sarà mai autorizzato eche se lo sarà ,lo sarà forse traanni…E comunque a Cafassonon potranno transitare né pulmannne autocarri essendo ilsottopasso troppo basso…Unavolta raggiuta S.Venere,solo attraversoParco Tigli è possibileraggiungere la Licinella/Torrecon complicazioni notevoli pertutti.In alternativa si può utilizzarela superstrada che perònon è accessibile né a motocarriné a ciclomotori né amacchine agricole (e sonotante)…. La stazione potrà essereraggiunta solo dal latomonte attraverso le stesse stradedecretando di fatto la suamorte.Con i Pullman di linea o ScuolaBus si potrà andare a CapaccioScalo (e viceversa)solo attraversola Superstrada (a Cafassonon passano) con ovvi econseguenti danni irreparabiliper i pendolari e studenti…Da “La Sorgente” all “Hotel Sogaris”è prevista un’isola (solo)pedonale che impedirà alleauto che vengono dal Cilentodi passare dalla Licinella (checomunque non avrebbe sbocco)…Come nuove edificazioni sonostate “cancellate” alcune zoneCd1 (edificabili)comparse altrovee comunque nella schedaallegata di distribuzione deinuovi mq su 210.000 totali aCapaccio,per Torre Licinella –S.Venere ne sono previstiZERO. Tutte le istanze di sanatoria(condono) nella 220 nonsaranno ammissibili (circa1000 sospese attualmente) inbarba al tanto decantato pianodi recupero. Turisticamente poinon è previsto quasi nulla e addiritturadue progetti importantisono “cancellati”. Un bellissimoacquapark di 19 ettari alLinora di iniziativa privata(senza soldi comunali) già nelvigente PRG e già approvatodal precedente C.C. è stato eliminato(diventerà terra agricola).Dei tre tratti di lungomare giàprogettati dal Comune (Ing.GRECO,Ing.Moschela,Arch.Pezzuti)che erano uno a LauraCONTINUA A PAGINA 9A PARER MIOFra pochi giorni saremo ancorauna volta chiamati alle urneper votare per le regionali. Oramaiin Italia le elezioni sonotroppe. Nazionali, regionali,provinciali, comunali, circoscrizioni,quartieri, condomini,eccetera, eccetera. Se a questeaggiungiamo le elezioni televisivenon si finisce più. L’isoladei famosi, il grande fratello,amici, il festival di Sanremo tispingono a scegliere.E subito ti senti importante:perché hai votato. Puoi anche –in taluni casi – votare più volte.Solo a pagamento. Un euro atelefonata che i destinatari prelevanodirettamente facendolipagare a te, ignaro cittadino,che hai solo la soddisfazione disentire la voce registrata che ticonferma che hai compiuto ungrande gesto. Se fosse una voceonesta dopo la telefonata ti dovrebbedire:” Bravo scemo, tiabbiamo fregato un altroeuro…”. Poi senti tua moglieRegioniamoquando arriva la bolletta.Anche perché le tue telefonatesi sono aggiunte alle sue. Leggendoil titolo, qualche bontemponepotrà ingiustamentepensare che lo scrivente, avendoalzato il gomito, dopo averscritto in cilentano, napoletanoe, naturalmente italiano,abbia intenzione di scrivere inbarese. Si dice ragioniamo enon regioniamo.Al massimo regioniamo potrebbesignificare, in ultimaanalisi, “ragioniamo sulle regioni”.Il gossip politico oramaiè di casa in TV. Delle regionalisi occupano le TV regionali.Come le nazionali si occupanodelle elezioni nazionali. Permeglio far capire al lettore durodi mente,è un poco come alGiro d’Italia. Pochi campioni emolti gregari. Spesso mettonoin mostra l’immagine fisica enon quella morale, fatta di famigliapatriarcale, di lavoro diquaranta ore la settimana, didi CATELLO NASTROsolidarietà, di vita pulita, di tenoremedio, di esempi costruttivi.Milioni di facsimile, di bigliettinicon tanto di foto, conuomini e donne, belle e brutte.Sembra proprio per moltihanno perso la ragione per trovarela regione!!! Scusate labattuta cretina. Ma ne mettouna sola in ogni articolo comeun solo aglio nel soffritto. Insomma,cari lettori, riesceanche difficile uscire di casa.Gente che non ti ha mai salutato,quando ti vede in mezzoalla strada ti abbraccia e tibacia come se volesse il tuoamore. Bugiardo!!! Vuole soloil tuo voto. Anche se sfotti qualchecandidato che non supereràtre consensi (il suo, quellodella madre e del padre, unpoco rimbambito, sempre seriesce a non sbagliare simbolo).Non parliamo dei simboli.Hanno quasi superato la targheautomobilistiche. E le coalizionipoi…Quelli che stavano diqua sono passatidi la equelli che sonostati di la sonopassati chi diqua e chi daun’altra parte.Solo qualcunosta in galera. Ed allora ti vieneil dubbio che, forse, era innocentepure lui. Arriva il giornodell’elezione. Il simbolo dellagiornata è l’ulivo nel giornodella pace. Pace che non troverannogli eletti in un mondopolitico incasinato e pace chenon troveranno i non elettiquando arrivano le fatture dellapropaganda da pagare.Quando mi candidai a Torinosolamente per mille voti nonvenni eletto. Me ne servivanomilleduecento ed io ne presisolo duecento… Ragioniamoe, se possibile, ragioniamopure!


AgropoliN°09 del 13 Marzo 2010 9Il ristorante pizzeria Romano interrompe un capitolo della sua storiaFulgenzio passa la mano a Gianluca MauroDopo 34 anni di onorata carrieranel campo della ristorazione,Fulgenzio Romanopassa il testimone a GianlucaMauro e la storica “PizzeriaRomano” diventa “Le deliziedel palato”. Un passaggio noncerto indolore per Fulgenzioche in questa attività ha impegnatobuona parte della suavita. Forse gli anni miglioridella propria giovinezza. “Hocondiviso con mio marito questaesperienza in tutti i mieimomenti liberi - affermaGemma Di Luca - l’ho fatto nelmiglior modo possibile. Maadesso abbiamo voltato pagina:ricominciamo daccapo.Una nuova vita, un lavoro piùtranquillo”. Certo è tutta la famigliache si ritrova a riorganizzarela propria vita, i nonniMatteo e Lucia sono tornati allacasa da gestire, orto da coltivare,alberi da potare… Vittorio èrimasto a far le pizze. Lucia èimpegnata in sala ancora perqualche tempo. Gemma continueràa dedicarsi alla cucina,ma a casa sua per la famiglia egli amici e, nei momenti liberi,alla lettura. Fulgenzio cosafarà? ... “Lui darà una mano adun amico, ad avviare la cucinadi un albergo che in questo momentoè in fase di ristrutturazione- dice Gemma - metteràa disposizione la sua esperienzae, in un certo qual modo,continuerà a fare il suo lavorosenza però il peso della responsabilità”.Il Ristorante Romano è natocon Fulgenzio ed è cresciutocon lui, certo ha avuto intornotutta la sua famiglia ma a luisono toccati onori e oneri.“L’idea di una pizzeria venne azio Vito, un pizzaiolo storico -afferma Gemma - ma Fulgenziodovette studiare per prendersila licenza. Poi si sono avvicendati,nell’arte di fare lapizza, prima mia cognata AnnaMaria e poi mio cognato Vittorio”.Non hanno rimpianti, i coniugiRomano, sono contenti delladecisione presa anche perché ilristorante è stato rilevato da unragazzo giovane capace, conuna buona esperienza nelcampo della ristorazione.“Gianluca ha lavorato con noiper molto tempo - afferma ancoraGemma - conosce la struttura.Anche per questo non haavuto dubbi quando ha decisodi rilevare il ristorante. È giovane,ha tanta voglia di fare, dicontinuare l’esperienza fattadello storico ristorante, maanche di rinnovarsi e di osare.Auguri a Gianluca da parte nostra”.Auguri anche da tutta laredazione di <strong>Unico</strong>…Gina ChiacchiaroSALERNO, ARTEUn “Teatro Nuovo” a cui auguriamo lunga vitaDA PAGINA 4girare con la protezione diuna scorta; il 15 aprile unomaggio con proiezionevideo a Nuccio Siano, bravoattore e regista salernitano“emigrato” a Roma. Il 21aprile “Made in Italy”, deiBabilonia Teatri, importantiesponenti della nuova generazioneteatrale con una satiraferoce del nord est italiano.Importanti incontri con autoriteatrali che hanno fatto lastoria della nuova ricerca sulcampo: Enzo Moscato cheleggerà passi di Eduardo inoccasione della presentazionedel libro di MaurizioGiammusso “Vita di Eduardo”;Giancarlo Cauterucciodi cui si presenta in video ilLUCIANA LIBERO, GIORNALISTA E STORICA DEL TEATRO“trittico Beckettiano”; ArturoCirillo che inaugurerà la rassegnaNuovo Giovani con unincontro su Annibale Ruccello,rassegna che dal 23 al 30aprile favorirà scambi e confrontitra compagnie salernitanee provenienti da altreparti d’Italia in sette spettacoli.A chiusura del programmail Nuovo Cabaret, cuipossono iscriversi giovani comici:il vincitore sarà scritturatoper uno spettacolo alNuovo e potrà parteciparecon un provino al programmatelevisivo “Made in Sud”.In rassegna, tra il 4 e il 7 maggio,Enzo Fischetti, Maria Bolignano,Alessandro Bolide eRosalia Porcaro.La Nuovo nuovo card, alcosto di 50 euro, in venditapresso il botteghino del TeatroNuovo offrirà 6 spettacolie lo sconto del 30% suglispettacoli di “Nuovo giovani”e “Nuovo Cabaret”.Per info: www.teatronuovosalerno.itBruna AlfieriSud di Capaccio?Meglio il nord diAgropoliDA PAGINA 8uno a Torre e uno a Licinella ,è rimastosolo quello di Laura e “abrogati”Torre e Licinella…Tutto questo con il voto favorevoleanche e soprattutto di alcuni Consiglieridelle nostre zone.Ringraziamo di cuore solo chi a votatocontro ed in particolare Paolinoe Valletta che pur essendo di maggioranzahanno votato contro anchesoprattutto per questo.A questo punto non ci resta altro dafare che (a partire da Sabato 27 in ViaLicinella ore 17), illustrare carte allamano a tutti i cittadini la problematicae cominciare con la raccoltafirme.Stavolta però, laddove non saremoaccontentati, invece che continuaread essere il Sud di Capaccio,cominceremoad organizzarci per diventareil Nord di AgropoliComitato cittadiniLicinella-Torre-S.Venere


10AlbanellaN°09 del 13 Marzo 2010ELEZIONI COMUNALI 2011. DENTRO LE STRATEGIE DEI VARI GRUPPILa tela del ragno per indirizzare il risultato delle elezioniIn alto da sinistra Antonio Marra, Antonio Peduto, Michele Gallo,Franco Cembalo, Enzo Giardulle e Pasquale DotoLa tattica che ti fa vincere lapartita non si cambia ma, casomai,si perfeziona. Può unsistema di potere sapientementecostruito in questi anniintrecciando la struttura amministrativaapicale del comunecon i suoi organi di direzionepolitica ed alcuni nevralgicipunti di forza dell’economialocale rinunciareal suo ruolo di preminenzasolo perché le prossime elezionicomunali possano magariandare “storte”?No, gli interessi e le carrierein ballo sono troppo importanti,perché tutto si possa risolveremagari con un “pacifico”ritorno a casa, magari all’ombradi una chiesa di S.Egidio da avviare al restauroed alla riapertura. Solo così sigiustificano le “ingerenze” diun ex consigliere provincialenelle prime manovre per laformazione delle nuove compaginiche aspirano a guidareil comune di Altavilla Silentinanel quinquennio 2011 –2016. Le prime mosse sonogià note: via libera ad EnzoBaione, ufficiosamente incoronatocome delfino, e la comprensioneper chi ha già decisodi percorrere strade diverse.In “libera uscita” vengonogià segnalati il vicesindacoGiardullo e l’assessore Doto,che – i soliti bene informati –dicono già collocati all’internodei primi “pour parler”per formare liste che abbianoil loro centro “nella Piana”.Il disegno sottinteso, anticocome il cucco per chi conoscela storia politica altavillese, èquello di ricreare subito ilclima per il solito scontrocampanilistico. Ed in mezzopiazzare una formazione chequalche goal lo farà a Cerrelli,Cerrocupo e Carillia e cosìil campionato sarà suo. Basteràun punto in più. Attenzione,però l’onere di rappresentareil totem del “paese” passerebbeall’incolpevole EmilioIuliano, che pur non si sognadi farlo, ma questa è la parteche gli strateghi raccolti intornoall’ingegnere gli vorrebberoassegnare. Per la veritànel ruolo si vedrebbe beneanche “l’ex” Gerardo Di Verniere,ma il ristoratore edesperto di politiche ambientalinon è certo a “digiuno” suqueste manovre e negli ultimitempi si è fatto guardingoassai.Che si vuole dire? L’ex dirigentedel Pd, ora nel Pdl,pensa che anche nel 2011 si ripeteràlo schema del 2006, con“terze forze” costruite anchecon il generoso contributo, ola benevolenza, di chi è oggial potere, che possano “disturbare”la corsa elettoraledei candidati a sindaco nongraditi, troppo autorevoli opericolosamente indipendenti.E’ lo schema del “divide etimpera” che porta, in una realtàdove il controllo clientelareconta tanto, a fare affermareil gruppo relativamentepiù forte. Che è sicuramentequello che oggi promana dall’amministrazionecomunalein carica, pur con le più voltesottolineate forti cadute di popolaritàdella stessa. Solo chequesta volta non basta un solo“cavallo di Troia”, seppurdalle sembianze del gallo diun pollaio che fa la differenza.Le liste devono essere dipiù, la frammentazione dovràessere la più spinta possibile.Ecco allora “l’incoraggiamento”del quale godono un po’tutti coloro che una qualchevelleità “da futuro sindaco”se la sono finora lasciata scappare.Come alle ultime elezioniprovinciali con Di Chiara eCembalo entrambi convinti diavere l’appoggio del “Palazzaccio”.Tutti correranno asmentire, nessuno vuole correreil rischio di “bruciarsi amezzo stampa” ma – oltre ainomi già fatti - da GianlucaPeduto ad Antonio Marra, daFranco Cembalo a RosarioGallo, da Pasqualino Perilload Antonio Peduto, da MicheleGallo a Germano DiChiara, a nessuno dispiace laprospettiva di andarsi a sederesu di una sedia che è sempreambitissima a dispetto dei“patti di stabilità” che tengonofrenata la cassa. I finanziamentiregionali già arrivati, equelli da spendere nel prossimoanno, tra Foresta, parcheggiodi via Roma, “Cielo eTerra” e Quota 424, renderannocerto più interessante lavita del futuro sindaco. Perevitare che la storia narrata siconcluda nella maniera giàdelineata all’inizio urge trovarel’intelligenza di personeche vogliano rompere l’ingegneriadella “tela del ragno”che in maniera veloce si statessendo per bloccare, per ancoraun’altra volta, il cambiamentoda tante parti richiesto.Restino pure i costruttori di“cavalli di troia”, nessuno,per carità, gli tolga il loroesclusivo trastullo. Ma vannotrattati come tali.Oreste MottolaVia Giunta 15Borgo San CesareoAlbanella0828944855/984816www.caseificioledelizie.itinfo@caseificioledelizie.it


AlburniN°09 del 13 Marzo 2010 11POSTIGLIONE. Elezioni amministrative molto delicateTre medici dalla società civile alla politicaSabato 6 marzo 2010 presso la chiesaSacro Cuore di Gesù di Eboli si sonouniti in matrimonio Nicola Di Simonee Assunta Chiagano a seguire hannosalutato parenti e amici con il pranzonuziale presso hotel Royal di paestume sono andati a dare vita alla loronuova famiglia a Matinella di Albanella.Auguri da parte di tutti i familiari ein particolare dal loro figlioccio CarmineMottolaGENEROSO CONFORTI PIETRO PELLEGRINO MARIO PEPEOggi, 13 marzo, il nostro zietto preferitocompie gli anni.Si chiama zio Diego e noi gli auguriamoun mondo di felicità. A farti gli auguri,caro zio Diego, sono i nonni,mamma Lucia e papà Enzo, zia Valentina,Marianna, Antonio, Francesca, Nicolae, naturalmente noi due, le tue nipotineCristina e Viola.Buon compleanno!Stessa professione, identica generazione.Alla testa di tre liste civiche sono tremedici si sfidano per la carica di sindacodi Postiglione. Mario Pepe, 55 anni,è manager del “Campolongo Hospital”,“Punto e a capo libertà e partecipazione”,è lo slogan della sua lista. E’ il sindacouscente, il comune lo scorso agostoè stato commissariato dopo il votodi sfiducia “trasversale” di parte dellamaggioranza e della minoranza al sindacosul bilancio. Ai fianchi di Pepe alloralavorò il suo predecessore, CarmineCennamo, sindaco per quasi un decennioe già assessore provinciale con Villani.La goccia che fece traboccare il vasofu l’adesione all’Udc di Pepe e la progressivarotta di collisione tra i due conPepe che si candida alle provinciali inconcorrenza Cennamo. Il passaggio nelPdl dello storico esponente mastelliano,già capolista provinciale dei “Popolari”non sana il contrasto con Pepe ma loacuisce. Ora Cennamo, tornato al suo lavoronelle ferrovie, sembra sparito dallascena municipale e in “Vivere Postiglione”,raggruppamento guidato PietroPellegrino, 56enne medico di base, chenel paese alburnino, insieme con la moglieLucia Montera, sua collega di lavoro,assiste gran parte della popolazione.Nella sua lista c’è Peppe Caputo, unodei pochi sopravvissuti del gruppo Cennamo.Da terzo incomodo corre GenerosoConforti, 57, direttore sanitario del“Gaetano Fucito” di Mercato San Severino,nonché editore e da oltre due decennianimatore dell’attivo gruppo dell’Arcilocale. Il rilancio turistico ed economicodel paese è nei programmi delletre coalizioni.PECCI. L’AMICO DI GENEROSO“Posso dare alcune indicazioni culturaliriguardo la sua attività sociale in favoredi Postiglione e in favore della culturae lo sport giovanile dell’intera provinciadi Salerno. Egli è - scrive il criticod’arte Gerardo Pecci - ed è stato ungrande organizzatore culturale, unpunto di riferimento per quanti credonoe hanno creduto alla cultura e allosport come fattore di sviluppo sociale ecivile delle nostre zone. Notevole successoha il periodico IL POSTIGLIONEda egli fondato e tuttora diretto, consaggi e contributi storici di notevolespessore, con l’aiuto delle migliori personalitàdel mondo scientifico e della ricercastorica, storico-artistica, letterariae archeologica dell’Italia meridionale. E’anche editore: ha fondato la casa editriceARCI Postiglione, già segnalata almondo accademico universitario italiano,e non solo, con libri di grande spessoree peso culturali. E’ direttore responsabiledella rivista SALTERNUM,semestrale del Gruppo Archeologico Salernitano.E’ giornalista pubblicista,iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti.Ti posso dire che è stato ed è unapersona schiva: generoso di nome e difatto, sempre pronto al dialogo, semprepronto al confronto umano e intellettuale,aperto verso i giovani. Io lo conoscofin da quando abitavo in provinciadi Torino e già allora, erano i primitempi delle mie frequentazioni amicalicon lui, ho apprezzato la grande professionalitàe la grande umanità che lo hasempre distinto, sia come uomo, siacome medico, sia come intellettualeapertissimo al dialogo. E non è cosa dapoco”.VENT’ANNI DI ATTIVITÀ DEL-L’ARCI POSTIGLIONELibri, periodici, concerti, tornei di calcioe i maccaruni alla pignata. “In viaggioda... vent’anni - Arci Postiglione 1989-2009”, spiega il manifesto che il 2 agostodell’anno scorso ha chiamato a convegnotutti coloro che hanno fatto conoscere,e soprattutto apprezzare, ilnome di Postiglione, piccola e deliziosacomunità di contadini – montanari,molto oltre i confini provinciali. Non haeguali l’attività dell’Arci Postiglione. “Ilcuore solidale della nostra Postiglione,solare, poetica, gagliarda, che si lanciaverso l’avvenire sempre con lo sfondodi una natura eterna ed infinita”, paroledi Americo Montera, presidente dell’Ordinedegli Avvocati di Salerno, e postiglionesedoc.Per vent’anni hanno prodotto eventi culturali,ricostruzione di eventi storici, gited’istruzione, tornei calcistico e soprattuttouna meritoria opera di ricostruzionedella memoria storica. Si va dallariscoperta dell’antica ricetta dei “maccarunialla pignata”, piatto legato allemodalità dell’antica trebbiatura delgrano, alla paziente tessitura dei rapporticon il mondo accademico, ed inmezzo tutto, dando spazio soprattuttoa quelle attività che li hanno fatti apprezzaredall’intera popolazione. L’ArciPostiglione è una poliedrica associazioneculturale ed una casa editrice, mafunge anche polisportiva e da gruppo diturismo sociale. Non si sono mai fattimancare un po’ di politica paesana, maassumendone in quantità assai modica esoprattutto non faziosa. Alla guida c’èun medico appassionato di storia locale,ed al suo fianco non solo acculturati matanti giovani contadini, artigiani ed impiegati.Il medico colto è Generoso Conforti,e subito ad affiancarlo ci sono GerardoCarnevale, Carmine Ciardiello,Generoso Conforti, Ettore Mazzeo, LuigiMajetta, Angelo Romagnano Picerno,Roberto Romagnano Picerno, GiovanniRomagnano e Guerino Turco. Seguiràpoi il momento dei più giovani. E’ il 13febbraio 1989 quando si costituisconoufficialmente in associazione e lancianola loro sfida che è rivolta soprattutto all’ideadi immutabilità del destino diqueste piccole comunità destinate allaperdita del loro principale patrimonio,che è l’identità, dalla globalizzazione.Dal gruppo è venuta fuori anche unapiccola e combattiva casa editrice, doveè attiva soprattutto Rosaria Di Verniere,con oltre cento titoli all’attivo. L’ideazionespesso è avvenuta all’ombra del“Chiuppone”, il grande albero di pioppoche è il simbolo vero del paese.Oreste Mottola


12CilentoN°09 del 13 Marzo 2010ECONOMIA. “Cisalentum”, un progetto da tenere d’occhioChirico gioca la carte ambientale per rilanciare il territorioTrentasei kilometri di corridoiofluviale, una fiumara dalla sorgentealla foce, conservati o riqualificatinaturalisticamente epaesaggisticamente, la relativavalle valorizzata turisticamente,un intero territorio in equilibriotra sviluppo locale, salvaguardiaambientale e qualità dellavita.Casalvelino, Castelnuovo Cilento,Cicerale, Lustra, Omignano,Perito, Prignano Cilento,Rutino, Salento e Vallo dellaLucania: sono i dieci comuni rivieraschi,interessati dal Sito diImportanza Comunitaria (SIC)del fiume Alento nell’ambitodella rete ecologica europea,che ospiteranno le azioni polaridi questo progetto finalizzatoa portare la valle dell’Alento adiventare un luogo di elevatovalore ambientale e interesse turistico.CISALENTUM è un progettointegrato che interessal’area vasta del fiume Alento,delle sue pertinenze e del bacinoidrografico da questi sotteso,dall’entroterra cilentano allacosta tirrenica. L’iniziativa è diampio respiro e interessa tutti itemi del patrimonio ambientale,paesaggistico e culturale delterritorio considerato, nonchédiversi attori istituzionali e non.L’intero tema progettuale si inserisce,pertanto, in un percorsodi programmazione negoziatacon i vari portatori di interesse,pubblici e privati, sul modellodei Contratti di Fiume già promossiin Francia dall’inizio deglianni ’80 e recentemente introdottiin Italia in alcune regionidel settentrione. L’intero sistemadella mobilità della valledell’Alento sarà valorizzato perun turismo sostenibile integratocon le funzionalità al serviziodelle comunità locali, favorendol’accessibilità all’area, l’interscambiomodale e il trasportolocale su rotaia (trenovia dell’Alento)e su mezzi pubblicielettrici, lo spostamento a piedie in bicicletta (ciclovia dell’Alento,implementata sul sistemadi piste esistenti e, ovepossibile, riqualificando i vecchitracciati ferroviari). In particolaresi promuoverà la riqualificazionedelle stazioni ferro-DA SINISTRA L’ARCHITETTO CUSMAROLI DEL GRUPPO VINCITORIE FRANCO CHIRICOviarie in uso o dismesse e si realizzerannoeco-parcheggi scambiatoriin prossimità dei principalinodi di accesso alla valle.Elementi caratterizzanti dell’iniziativasaranno due progetti denominaticon acronimi che richiamanoproprio l’opera idraulicache caratterizza la valle dell’Alento:la diga in terra di Pianodella Rocca. Il progetto DIG.A.(DIGital Alento), con il quale siintrodurrà nel territorio dell’Alentola tecnologia digitale(reti Wi.Fi. e sistemi R.F.I.D.) perfavorire l’ammodernamentodelle strutture e delle infrastrutturelocali e incrementare l’attrattivitàdel sistema turistico. Ilprogetto INV.A.S.O. (INVisibleAnimal Species Observatory),con il quale si realizzerà unmuseo e un centro studi sull’ecologiafluviale con appendicitelecontrollate di rilevamentosparse sul territorio per il monitoraggioin continuo lungo ilcorridoio fluviale delle presenzefaunistiche solitamente non facilmenterilevabili.Sull’intero territorio sarannopromossi e avviati percorsi dicertificazione ambientale delleamministrazioni pubbliche,delle filiere agro-pastorali e forestali,dei sistemi turistici litoraneie del sistema di gestioneidrica dell’invaso di Piano dellaRocca. I caratteristici borghi dell’entroterrae i versanti su cui siadagiano saranno interessati dainterventi di valorizzazione deiprodotti tipici, di miglioramentodella performance ambientaledegli insediamenti (sisteminaturali di trattamento delleacque reflue e attivazione di filiereenergetiche legate a fontirinnovabili) e di qualificazionedell’offerta fruitiva legata al turismolento (strada dei borghi eripristino della rete escursionistica).Il lago di Piano dellaRocca diventerà centro di riferimentoper le attività nautichedel remo (canoa, kayak e canottaggio)e della vela da diporto,le sponde saranno riqualificatemediante interventi di rinaturalizzazione,di ripristinodei vecchi fabbricati rurali esistenti(ecovillaggio diffuso perl’accoglienza) e di valorizzazionedi alcune aree riparie perla localizzazione di funzioni legatead un turismo eco-compatibile(campeggio, balneazione,sport, relax). Il lago sarà navigatoda imbarcazioni elettriche eappositi pontili (anche dotati distazioni di ricarica) consentirannol’approdo nei punti piùinteressanti dell’invaso. In particolareuna baia della spondasinistra verrà adibita a stabilimentobalneare eco-compatibile.Il manufatto della diga saràvalorizzato mediante interventidi qualificazione architettonica,paesaggistica e didattica dellastrada di coronamento, dei cunicolidi ispezione e dello specchioacqueo antistante il paramentodi monte. Un molo galleggiantecaratterizzerà la porzionesudoccidentale dellospecchio d’acqua, diventandoasse polifunzionale per le attivitàsportive e i servizi relativi, innestatosu un nuovo edificiosulla sponda del lago ospitantei servizi di base per le attivitàsportive. La casa del custodesarà riqualificata energeticamentee rifunzionalizzata inchiave turistica. La piana a valledella diga e lungo il corso degliaffluenti principali dell’Alentosarà, oltre che attraversata da unasse ciclo-pedonale ad elevatoinserimento ambientale, potenziatadal punto di vista ecologico-funzionalee paesaggistico,con particolare riferimento allaricostruzione geomorfologicadegli habitat fluviali, all’inserimentodi un sistema di filari efasce tampone nelle piane retroripariali,al riassetto ecologicocomplessivo. Percorsi tematiciraccorderanno le valenzedei territori, come il borgo diCastelnuovo Cilento o i versantidel monte Stella. La zona retrolitoranea della piana di CastelnuovoCilento e Casalvelinosarà destinata ad un progetto integratodi Parco Agro-Ambientale,nell’ambito del quale saràriqualificata ambientalmente epaesaggisticamente l’interapiana prospiciente la frazione diVelina e fino alla ex cava lungola ferrovia, compresa l’area delmercato e l’ansa fluviale limitrofa.Il progetto di Parco includeràla riqualificazione di diversiedifici (tra cui l’ex caseificio,l’ex fornace e altri fabbricatirurali) e, in particolare, il recuperodel vecchio tabacchificiomediante un progetto architettonicointegrato finalizzatoalla realizzazione di un incubatoredi imprese legato al territorio(“serra delle idee”). Il trattofinale del fiume Alento, dallaconfluenza con il Palistro almare, sarà riqualificato ambientalmentee sarà valorizzatomediante inserimento di stazionidi pesca su bilancia (idoneead ospitare i visitatori per alloggipromiscui e degustazionienogastronomiche) e l’introduzionedi un sistema di trasportoacquatico elettrico a basso impattoambientale per la didatticae l’escursionismo naturalisticoper tutti.Gina Chiacchiaro


CaloreN°09 del 13 Marzo 2010 13La protesta dei disabili del Cilento. La testimonianza di Gigi Ruggiero di Pellare“Perchè ci trattano come persone di serie B?”DALLA PRIMAPensate a fare una gara simile qui,nel Cilento, dove i complimenti sisprecano per il mare, la gente, ilcibo, l’aria. Dove fioccano convegnie incontri sul passato prossimoe remoto, dove quasi nessuno vedeil presente. Per il futuro meglio nonparlarne, a meno che non si sia,come ora, in campagna elettorale.Pensate come queste persone possonoprendere il treno dalle nostrestazioni, magari senza sottopassoe da sole, o a come attraversare lastrada per andare, sempre in carrozzina,a fare un certificato nelproprio comune. Anche questo è ilCilento e questa realtà sembramolto stretta a Gigi Ruggiero, giovanedisabile in carrozzina di Pellare,comune a pochi chilometri daVallo della Lucania che, con“Aida”, l’associazione italiana diversamenteabili in cui ricopre ilruolo di presidente, lotta per tutelarei diritti di cittadini che vivonomolte difficoltà, non ultima quelladell’essere ascoltati dagli amministratori.“Purtroppo, per l’ennesima volta,GIGI RUGGIEROVenerdì 26 febbraio a Paestum 34progetti a concorso per dare unventaglio di risposte alle tremendequestioni che sono all’O.d.G.per dare piena attuazione allalegge di salvaguardia voluta daZanotti Bianco: la 220.Sabato 6 marzo ecco rispondereil comprensorio di Velia, presso laFondazioneAlario, con un altroconcorso di idee per la Riqualificazionepaesaggistica – ambientale– turistica – sportiva e ricreativadel fiume Alento con progettitesi al recupero dell’identità territorialee ambientale toccandol’area vasta del territorio attraversatodal fiume.Sia a Paestum che ad Ascea i progettihanno individuato soluzionitese a ridare centralità agli aspettiambientali stravolti dalla forteantropizzazione voluta dall’uomoper dare risposte al bisogno di urbanizzazionea Paestum e infrastrutturazionea Velia.Infatti, la presenza della grandediga, voluta per dare risposte alleesigenze di un’agricoltura modernae intensiva, è stato il motivodominante di tutti i progettipresentati.È proprio la diga ad essere postaal centro di ogni azione di valorizzazionedel fiume. È lo sbarramento,finora solo infrastrutturapesante in un territorio delicato edebole, ad attrarre la fantasia deiprogettisti. È da questo forte attrattoreeconomico e tecnico chepartono molte delle azioni chevorrebbero renderci un territoriopiù funzionale alle esigenze deinuovi turisti che si stanno accorgendodel Cilento.Ed ecco che è un’infinità di attivitàlegate allo sport ‘en plein air’.Dall’equitazione, al golf; dal trekkingalla corsa; dal nuoto allacanoa; dalla pesca sportiva alleimmersioni…Un ventaglio “abbagliante” cheprevede molte altre azioni a sostegnoda far venire i brividi alsolo pensarci. Ma Franco Chirico,uomo dalla vista lunga e capacedi pensare in grande, ha già datempo messo in moto una buonaparte di attività che riempionomolti degli spazi già recuperaticon azioni mirate a capire chetipo di potenzialità potesse avereun turismo ecologista e ambientaleorganizzato nel Cilento.I fatti, evidentemente, gli hannodato ragione, ecco perché ha decisodi investire in un concorso diidee che portassero nella “cassaforte”del consorzio Velia e dellealtre società che a lui fanno capo,un patrimonio di soluzioni e proposteda spendere nel prossimosono costretto a denunciare che viviamoin un territorio emarginatoe dimenticato da chi ci governa”.L’accusa, netta e decisa di Gigi,torna come un ritornello alle orecchiedi qualche politico che sembratroppo preso da altro per ascoltare.“Aspetto da circa due mesi dipoter parlare sui diritti dei diversabilisalernitani con il vicepresidentedella Regione Campania Valiantea cui ho chiesto un appuntamento.In merito alla piscina per leterapie chiusa da tre anni presso ilcentro fisioterapico Vallo della Lucania,ho inviato la documentazionecompleta al consigliere regionaleGianfranco Valiante, maanche qui non c’è stata risposta”.Gigi spiega che il consigliere DonatoPica ha fatto un’interpellanzaalla regione, ma dopo di questanon è cambiato nulla. “È davveropenoso non essere considerati dachi ci governa, questo ci fa sentire<strong>tristi</strong> e <strong>delusi</strong>”. Ruggiero, che èanche un imprenditore di Pellarecon una azienda vitivinicola, da treanni, assieme agli altri disabili delCilento, attende notizie sulla riaperturadella piscina per le terapiepresso il centro sanitario vallese.Lettere e sollecitazioni alla dirigenzasanitaria, a Provincia e Regione,sono partite dal 2006, ma lerisposte non sono arrivate nonostanteanche Rai3 si sia interessatadel caso. “Penso che anche il sindacoe l’amministrazione di Vallodella Lucania dovrebbero essereattivi nel sensibilizzare la riaperturadi un impianto ubicato nellacittà, ma anche qui è calato il silenzio”.Il giovane è a capo diun’associazione per disabili e anzianiche raccoglie più di 500iscritti, ma che a breve conta diraddoppiarli visto il vasto territorioche rappresenta. Servizi di informazione,avvio al lavoro, volontariato,promozione dei diritti dei disabilie di abbattimento delle barrierearchitettoniche sono il centrodelle attività di “Aida”. “Non vogliamoarrenderci all’indifferenzadi chi ci governa – spiega Ruggiero-, e per questo cercheremo difare una raccolta di fondi per unapiscina, indispensabile alle nostreterapie. Dei privati ci hanno regalatoil terreno, speriamo adessoche qualcosa si muova per ottenereun impianto utile a tutti, disabilie non”. Domenica prossima manifesterannouniti nella piazza diVallo della Lucania, un coro diprotesta per richiedere solo i lorodiritti.Nicola NicolettiTERRITORIO. Dopo Paestum è di scena l’Alento e il comprensorio di VeliaProgetti per 80 milioni di euro per l’Alentofuturo direttamente, finanziandocon risorse proprie le azioni piùimmediate, e indirettamente, candidandoal parco progetti regionalele ipotesi più impegnative.Una cosa è certa! Franco Chirico,come avviene da più tempo, si èposto ancora una volta, al centrodei giochi, economici del territorio.Lui ha capito prima di moltialtri che un territorio si governacon e senza il potere politico che,per quanto forte e capace di permearela realtà, deve sempre farei conti con i soggetti detentoridelle chiavi economiche.Per avere idea di cosa significhibasta dare un’occhiata alle cifredi riferimento inserite nella tabelladi sintesi presentata alla regioneCampania: poco meno di 80milioni di euro…Bartolo Scandizzo


14CaloreN°09 del 13 Marzo 2010VALLE DELL’ANGELO. Cammarota, sindaco che porta “rancore”“Ho trovato il comune peggio di come l’ho lasciato nel ‘99”Il sindaco è Angiolino Cammarota,62enne professore di scienzenaturali nei licei classici. Hasconfitto per soli 8 voti, la listaguidata dal medico Angelo Rubanoespressione della continuitàcon Salvatore Iannuzzi,sindaco da un decennio.Di fronte a Cammarota, che ègià stato sindaco dal 1995 al1999, c’è il compito di gestireuno dei più piccoli comuni delsalernitano ma che dispone diun ricco patrimonio forestale.La recente apertura di vivaci attivitàricettive, un esempio pertutti il ristorante di Alì, ha impostoil piccolo paese, che sorgealle falde del Cervati, nel panoramadel turismo naturalistico.Qui i nomi delle località sonodolci come lefavole. Valle dell´Angelo rischiadi sparire se non inverte il declinodemografico. E’ uno deidue più piccoli in Campania:406 abitanti ufficiali, in realtà197. L´ultimo bambino è natotre o quattro anni fa. La scuolaelementare è chiusa, mancanoalunni, ci sono solo vecchi, moltihanno 90, anche 100 anni.Sindaco, lei da un anno è ilprimo cittadino di Valle dell’Angelo,come sta vivendoquesto nuovo ruolo?“Non è la prima volta che rivestola carica di sindaco di Valledell’Angelo, avendo ricopertoquesto ruolo già dal 1995 al1999. Certamente oggi ci sonoesigenze diverse rispetto ad allora,basti pensare, tanto perfare un esempio, all’ulteriore invecchiamentodella popolazioneche presume, per gli anziani,un’attenzione particolare chestiamo fattivamente ponendo inessere. Inoltre stiamo facendofronte, con tutto il nostro impegno,al dissesto idrogeologicoche coinvolge anche il nostroterritorio e che sta causandonon pochi problemi.Sono comunque al timone diuna compagine straordinaria,che ama il proprio Paese e che,quotidianamente, lavora per lacollettività”.Sente l’eredità del suo predecessore,essendo il dottor Iannuzziuno dei promotori,anche dell’Unione dei Comuni“Alto Cilento”?“Onestamente devo dire che,nel 1999, Iannuzzi ha trovatouna situazione migliore dalpunto di vista finanziario, avendoio lasciato il Comune con uncospicuo avanzo di bilancio.Ho, invece, ereditato una situazionefinanziaria, organizzativaed operativa, a dir poco, lacrimevole.Per quanto attiene all’Unionedei Comuni, spero chepossa essere un valido strumentoattraverso cui valorizzarei nostri territori.Certo è che fino ad oggi non èche abbia espresso chissà cosa.Ma, come si dice, la speranza èl’ultima a morire…ANGIOLINO CAMMAROTAComunque, al di là dell’Unionedei Comuni, Valle dell’Angelovanta uno dei due Assessoratiin seno alla Comunità Montana“Calore Salernitano” che, in attesadell’effettivo decollo dell’Unione,rappresenta un validissimosupporto alla nostra attivitàamministrativa”.Il territorio di Valle dell’Angeloha una natura tutta da scoprire.Questa peculiarità puòessere un volano per uno sviluppoturistico, alternativo aquello costiero?“Valle dell’Angelo ha un territorioche può vantare un complessonaturalistico straordinario.Dal mio punto di vista, il discorsoda fare è quello della cooperazionetra i vari Comuni eanche tra i Comuni e le altre Istituzioni,vedi il Parco del Cilento,che insistono sul nostro territorio.Bisogna marciare insieme versoil comune obiettivo. Inoltre nonsi deve prescindere dalla “comunionedi intenti” anche deglioperatori del settore turistico ericettivo.Bisogna “fare squadra” e nonintraprendere ognuno la stradache reputa migliore solo per sé.Solo unendo le forze intorno aprogetti comuni il turismo nelnostro territorio potrà spiccareil volo. In sintesi, meno individualismoe più sinergia”.Valle dell’Angelo è il più piccoloComune del Salerntano (Fonte Istat – Settembre 2009 –abitanti 349), essere Sindaco diuna realtà così piccola è unostacolo per lo sviluppo?“ Assolutamente no. Bisognaperò capire che fare il Sindacodi un paesino come il nostronon è la stessa cosa che amministrareuna città. Qui, quotidianamente,ci si scontra contutte le esigenze della gente,anche le più piccole. Le faccioun esempio, spesso mi chiamanoa casa per dirmi che in unavia si è fulminata la lampadinadel lampione e che devo sostituirla!Cose che in una città sonoimpensabili. Ma io non mi sentoun privilegiato.Mi sento un “primis interpares”, con qualche responsabilitàin più rispetto ad ogni altromio concittadino.Le ripeto: lo sviluppo si può rincorreresolo ponendo in esserepolitiche comuni con gli altriEnti e fra i vari operatori del settore.Le corse solitarie non portanoa nessun traguardo”.Quest’anno è il centenario dell’istituzionedel comune (exfrazione di Piaggine) cosaavete organizzato per celebraretale avvenimento?“ Il nostro Comune ha assuntola denominazione attuale nel1873!”Cosa si aspetta il Sindaco Cammarotada queste imminentielezioni regionali?“La nostra Provincia ha unagrande possibilità: un Presidentedella regione salernitano!Credo che possa giovare a tutti,soprattutto al Cilento, una terradimenticata dalle alte sferedella politica. E poi diciamoci laverità, Vincenzo De Luca è ungrande amministratore.Lo ha dimostrato e basta recarsia Salerno per rendersi contodi come la città è cambiata inmeglio. Certamente governareuna grande Regione come laCampania, con tutte le sue problematichedi ordine sociale,economico, sanitario, ambientale,ecc, non è come amministrareun capoluogo di Provincia.Ma io credo che De Luca sapràesportare a livello regionale il“modello Salerno”. Questa è lagrande sfida. Bisogna vincerlaper la Campania e anche, perchéno, per il nostro Cilento”.Quali sono nell’immediato iprogrammi dell’amministrazioneda lei guidata?“Abbiamo il dissesto idrogeologicoche ci sta impegnando afondo. La Provincia ed il Parcoci sono vicini. È una situazioneestremamente delicata. Poi c’èl’annosa questione della ChiesaMadre di San Barbato: dagli ultimirilievi fatti si sono evidenziatenumerose crepe nel soffittoche ne minano fortemente lastabilità. Ma dobbiamo farcela.La Chiesa di San Barbato è importantissimaper il nostroPaese. È un simbolo ed i simbolivanno rispettati e valorizzatisempre.Stiamo anche cercando di trovaredei finanziamenti per il rifacimentodel campetto di calcettoper i nostri giovani.Certo i problemi ci sono, ma ivallangiolesi sono coriacei e nonlasciano mai il campo.I vallangiolesi non mollano. Noinon molliamo, mai “.Pietrantonio AccarinoConsulenza, progettazione e realizzazione di:TENDAGGI PER INTERNI-TENDE DA SOLE-TENDE PER UFFICIO-TAPPEZZERIAtel 0828 1962697 - info@molumaison.it


CaloreN°09 del 13 Marzo 2010 15CASTEL SAN LORENZO. VERSO LE AMMINISTRATIVE DEL 2011“Dopo il confronto politico è necessario rimettere insieme i cocciOccorre avere la forza e l’energiaper cambiare le cose, trasferireottimismo, fiducia, “qualitàdella vita” e credere in unaprogettualità condivisa.Leggendo alcuni articoli apparsisugli ultimi numeri di <strong>Unico</strong>sulla politica locale castellese,ritengo di fare delle riflessionisulle vicissitudini elettorali diCastel S. Lorenzo, mio paesenatio. Quest’ultimo, il secondopaese della Valle del Calore-Alburni,dopo Roccadaspide.Paese, da sempre laboratorio politico.In passato, a propositodegli operatori politici locali, giravauna performance sul concettode: “il nulla”e un “incidentedella storia”, quasi a voleraffermare che quella dirigenzalocale, non faceva parte dellanomenclatura dei cosiddettibenpensanti locali. Quell’espressione,nel tempo, è stataIl Segretario Comunale Dr. FulvioPepe, dal primo marzo2010 è in pensione. Sabato 13marzo, ha organizzato un incontropresso l’Agriturismo DifesaDel Principe - Località DifesaPrincipe – Felitto, per unsaluto e per festeggiare insiemealle persone (amministratori edipendenti comunali) con cuiha trascorso parte della sua vitaprofessionale.Dopo tanti anni di servizio prestatopresso il Comune di CastelS. Lorenzo, il primo marzo del2010 il Segretario ComunaleDr. Fulvio Pepe - segretario deiComuni di Castel San Lorenzo,Campora e Valle dell’Angelo(segreterie associate), nonchédell’Unione dei Comuni “AltoCalore” è in pensione. Sabato13 marzo 2010 incontrerà amministratoricomunali e dipendenti,presso l’Agriturismo DifesaDel Principe - Località DifesaPrincipe – Felitto per un salutoe per festeggiare insiemealle persone con cui ha trascorsoparte della sua vita professionale.Il Sindaco di Castel S.Lorenzo, Michele Lavecchia haespresso parole di gratitudineverso il segretario comunale:“…ha avuto nei confronti degliamministratori, in primis, i dipendenticomunali ed i cittadini,doti di equilibrio e di mediazione.Ha sempre strettobuoni e proficui rapporti conl’amministrazione comunalenel corso di questi anni ed èstato sempre disponibile versoVINCENZO CAPOZZOLOCASTEL SAN LORENZO. Fulvio Pepe in pensione dal I° marzo“Equilibrio e moderazione le sue doti”l’intera comunità amministrata.Ha svolto un importante ruolodi collegamento tra gli amministratoried i dipendenti e pensodi interpretare anche il pensierodi riconoscimento di questi ultimi,nel rivolgergli un sentitoringraziamento, in quantoanche per tutti i dipendenti harappresentato un sicuro puntodi riferimento umano e professionale,col quale confrontarsie al quale chiedere consiglio.Auguro al dr. Pepe un buono emeritato riposo e sono sicuroche saprà riempire il suo prossimotempo libero con iniziativesempre rivolte all’interesse dellanostra comunità in cui vive. Anome di tutta la cittadinanza edell’intero consiglio comunaleun augurio ed un caloroso ringraziamento,sicuro che l’amiciziae l’affetto che lo ha legatoper tanti anni al nostro comunerimarrà immutata nel corsodegli anni futuri”. Un auguriosincero, per la sua umanità eper la sua disponibilità, da partemia e da tutta la redazione di<strong>Unico</strong>.CoGuarivista, sulla base dei risultatielettorali. Adesso, siamo al girodi boa. Sono iniziate le grandimanovre, per organizzare unaleadership e rimodulare glischieramenti. Si parte dai dueschieramenti storici (PasqualeMucciolo-Gennaro Mucciolo),per quello che è rimasto delledue fazioni. Alle ultime elezioni,coloro che si sono avvicendatinella battaglia amministrativadel 2006, hanno visto prevalerela fazione del sindaco incarica Michele Lavecchia per363 voti in più. Cosicché, se lamatematica non è un’opinione,allo schieramento soccombenteben poco gli resta se non in previsionidi future alleanze. Oggi,il sindaco è al suo secondo mandato.Con le elezioni del 2006 ela grossa differenza di voti dauna lista ed un’altra, ha messoin evidenza che la nomenclaturasi è azzerata e quegli schieramentivanno superati. Bene hafatto il partito democratico localecon il suo segretario VincenzoCapozzolo (già presidente di Legambiente,ex presidente del comitatoelettorale e committentedella lista che ha perso le elezionidel 2006) che nella sualinea ha teorizzato la centralitàdella politica castellese, mettendoin primo piano “il paese”. Lariflessione deriva da un’analisidello stato di crisi in cui versal’economia locale, con particolareriferimento alla Cantina sociale;da qui una necessità diuno spirito di collaborazionecon l’ente comunale per approntareuna proposta politica digovernance locale: “ProgettoCastello” - “Identità paese” - “Leistituzioni, prima delle divisioni:la macchina amministrativa, ilprogetto, il rilancio”. - Commissioneper l’elaborazione del programmadel circolo:Servizi/banca del tempo, giovani,condizione femminile; Economia/Centrocommerciale naturalee sviluppo locale; Turismoe intese di programma al fine dielaborare un “Piano economicoe produttivo per uno sviluppo integrato,al servizio del territorio”,con il coinvolgimento della deputazioneregionale e nazionaleed esperti di settore. Rispetto aquesta linea, bisogna ragionaredi politica territoriale di bacinocon delle ipotesi di una futuraaggregazione unionale tra i comuniviciniori. È su queste tematicheche si giocano le futureleadership. Il nuovo che avanza,dovrà recepire il confronto e nonreiterare le vecchie divisioni con“secchiate di fango” di Berlusconianamaniera. Bisogna superarela cosiddetta “politica Peronista”,rivendicando o discreditandosul chi ha ragione otorto rispetto al passato o riferitoa vecchie e a nuove appartenenze.La storia insegna, che lapolitica è fatta di idee, di fatti edi capacità di realizzare e di personeche ne riescono ad esseresintesi. Buttare discredito su tuttoe su tutti a chi giova? Ci si allontanasempre di più dal governodella cosa pubblica, conun recupero sempre più difficile.Anni fa fu coniato un manifesto:“Indietro non si torna”. Persinoil dirigente scolastico locale dell’IstitutoComprensivo di CastelS. Lorenzo, nel suo interventodurante un’iniziativa culturaleorganizzata dal circolo Legambientedi Castel S. Lorenzo, inun suo richiamo alla politica castelleseebbe a dire che era ilcaso di fare una sola lista, perdare maggiore slancio allo sviluppolocale. Condanniamo leidee e i progetti o approviamoli.La politica è fatta di alleanze edi intese comuni sui programmi.Si è dello stesso paese, ci sonolegami amicali intrecciati tra parenti,amicizie consolidate.Quando poi ci si ritira dalla politica,i cocci restano…. E …poi! Il messaggio pubblicitariodei manifesti, è un ottimo veicolo,ma non bisogna lanciareproclami allusivi e a volte coloriticon frasi ad effetto in dialettolocale. Bisogna essere di contenutoe diretti. (Ahimè, dacome si sente dire in giro, conquesti manifesti e dello stessotono…., “siamo solo all’inizio!”).Questo paese ha vissutotroppe divisioni, è tempo di concordiae di coesione. Occorreavere la forza e l’energia percambiare le cose, trasferire ottimismo,fiducia, “qualità dellavita” e credere in una progettualitàcondivisa.Cosmo GuazzoAzienda dolciaria


16DianoN°09 del 13 Marzo 2010IN FARMACIAPubblicità:attenzione alcosmetico!I cosmetici sono sostanzee preparazionidestinate ad essere applicatesulle superficiesterne del corpoumano allo scopoesclusivo o prevalente, di pulirle,profumarle, modificarne l’aspetto,correggerne gli odori corporei, proteggerleo mantenerle in buono stato.È importante operare una netta distinzionetra prodotti cosmetici e medicinali.Un cosmetico non può averefinalità terapeutiche e curative. Recentemente,però è nata una categoriadi prodotti cosmetici denominata“cosmeceutici” che rivendicanola presenza di principi biologicamenteattivi, recanti, quindi, i beneficitipici dei farmaci. I cosmeceuticipossono svolgere varie funzioni:protettiva, sbiancante, abbronzante,anti-rughe, anti-età o curativa per lerughe. Tuttavia essi avendo dei componentibiologicamente molto attivipossono anche essere causa d’eventiindesiderati. Un particolare cennova fatto in merito ai cosmeceutici ealla pubblicità ingannevole dei cosmetici.Il problema ora nasce dalfatto che a livello legislativo non siriconosce una vera e propria categoriadi prodotti definita cosmeceutici.Infatti, la situazione in merito ai cosmeceuticiè molto complessa, nonsolo per la difficoltà nel classificaretali prodotti o come cosmetici o comefarmaci, ma anche per la pubblicitàambigua che può essere fatta su diessi. Essa è considerata ingannevolese induce in errore il consumatore,condizionandone le scelte con dichiarazioni,presentazioni o immaginidel prodotto false o ambigue riguardoalle caratteristiche degli effetti.I professionisti sanitari ed i consumatoridovrebbero avere accessoalle evidenze scientifiche riguardantigli effetti rivendicati di tali prodotti.E’ pertanto essenziale per l’industriacosmetica e per tutte le parti interessateun’efficiente sorveglianzapost-marketing. Vi ricordo che è possibilesegnalare al Ministero della Salute(Ufficio VII) qualsiasi reazioneavversa, intesa come effetto indesideratocorrelato all’utilizzo di un cosmetico.Rivolgiti al tuo farmacistapotrà sicuramente darti un giustoconsiglio cosmetico ed eventualmenteaiutarti nella compilazionedella scheda di segnalazione di reazioneavversa a cosmetici.Alberto Di Muriainfo@farmaciadimuria.itReligione e società: nessuna relazione tra peccato e disgraziaAntitesi preconcette e sintesi aperte alla speranzaDALLA PRIMANegli stessi giorni, proprio ilsuo vescovo pubblica la letterapastorale: un grido accoratoa scrollarsi di dosso il giogodell’usura e della camorra erinverdire la speranza in unazona del paese dove la chiesada anni è in prima linea, avolte inascoltata, nel denunciarele ramificazioni del “cancro”della malavita. Cancro,appunto, così la CEI definisceil fenomeno nel suo recentissimodocumento. L’autore diPagani, probabilmente, nonha letto nulla in proposito percui gli riconosciamo, in amicizia,la buona fede, altrimentila sua sarebbe una tesi preconcetta,poco degna di un intelligentesaggista. Nel suodocumento il vescovo di Nocerainvita a sentire la presenzadell’amore di Cristo pertrasferirlo nel sociale e nel personalein modo da sperimentarenuove dimensioni dellavita collegata al Crocifisso alloscopo di illuminare le tenebredi un quotidiano sempre piùconfuso; quello stesso Crocifissoche continua ad esseredileggiato, come nella copertinadel libro in questione,scelta, questa, peraltro pocofelice visto che da tutti i settoridella vita pubblica ed intellettualeitaliana si è preso posizionecontro le pretese di nasconderloper non turbare idelicati sentimenti della societàliquida.La tesi di fondo di Sales è chepreti e gerarchia hanno sempretaciuto senza denunciaree condannare fermamentel’operato di tanti criminali percui alla fine si invoca un interventodrastico con la scomunicadegli affiliati alle cosche.L’argomentazione è stata rilanciatadal procuratore capodi Salerno in occasione dellapresentazione del volume.L’autorevole magistrato ha affermato,secondo quanto riportatodalla stampa, che lamancanza di un deciso interventodelle gerarchie, a cominciaredal papa, ha consentitoal crimine organizzato diraggiungere il livello di potereche oggi dimostra di avere.Nella stessa occasione un insignefilosofo, facendo riferimentoalla teologia morale ed,in particolare, alla possibilitàdel perdono e del recupero delpeccatore, avrebbe enfatizzatogli effetti della possibilitàper i boss di accostarsi ai sacramenti.Il testo merita un’attenta letturaper verificare gli interrogativie le riserve che suscitanoargomentazioni che si colleganoal patos dell’autore,che ha vissuto fin “da piccoloquelle immagini”. Ma esseappaiono una miscellanea difatti messi insieme, sovente inmodo poco ordinato, per cuiappare dubbio il genere letterariousato: saggio critico opamphlet, come oggi usa, o,peggio ancora, un lavoro atesi che si segnala per la tempisticain un periodo elettoralee di sbando per uomini eraggruppamenti politici che,pur avendo gestito da anni ilpotere devono costatare nelMezzogiorno lo sfascio delleistituzioni, la crisi economicache ha fatto precipitare tantinella povertà, lo sperpero dirisorse pubbliche ridistribuitonei mille rivoli dalle perbenistemafie partitico-professionali-imprenditorialiche oggigridano abbasso alla chiesa,la quale nonostante tutto èancora l’unica coscienza criticarimasta.Allora preferisco il tipo digiustizia invocata nel vangelodi domenica scorsa quandoGesù prendendo spuntoda due fatti di cronaca impartisceinsegnamenti con valoreuniversale: nessuna relazionedi causa - effetto trapeccato e disgrazia, tra colpapersonale e malattia.Occorre convertirsi impegnandosiseriamentea cambiare condottadi vita ricordando cheil rinvio fa correre rischigravi, che si desumedalla parabola delfico sterile. E’ vero chenon è mai troppo tardi,ma è anche vero chenon si può sempreprendere tempo perchénon si può programmarela pazienza diDio. Questi non sprecala sua eternità in condanne,o in vendette,non è un padrone esigenteche pretende adogni costo frutti. Piuttosto èun contadino paziente, fiduciosonella bontà delle suepiante perché salvezza è portarefrutti non solo per sé, ma,come nel caso del fico, ancheper i fratelli, un modo per sfamarsie dare gioia a tutti.Luigi RossiTel 0828.720114Fax 0828.720859e-mail:redazione@unicosettimanale.iturl: www.unicosettimanale.itDirettore ResponsabileBartolo ScandizzoCondirettoreOreste MottolaGrafica ed Impaginazione graficaStampaCogito ServiceEboli (Sa)Iscritto nel Registro della Stampaperiodica del Tribunale di Vallodella Lucania al n.119Responsabile Trattamento DatiBartolo ScandizzoAbbonamento annuale 25,00 EuroConto corrente postale num.53071494intestato a Calore s.r.l.Tiratura: 6000 copieGli arretrati € 2,00 + le spesedi spedizione“Il mistero dellavita”: una favolascientifica diFranco GarrasiSpiegare misteri e segretidella scienza in manierachiara, semplice, persino divertente.Illustrare gli ingranaggidella biomedicina,della nascita della vita, vizie virtù delle nuove tecnologie,unitamente ai temi piùcontroversi del dibattitoscientifico attuale.Queste le finalità di “Il misterodella vita” (Mursia,euro 15,00, prefazione diEdoardo Boncinelli), singolarepubblicazione di FrancoGarrasi, modenese di nascitae salernitano d’azione- «innamorato degli sconfinatiorizzonti del mare» -docente di comunicazionein ambito biomedico, divulgatoree conferenziere. Illibro di Garrasi ha il saporeagrodolce della favola -uninnegabile e suggestivopunto di forza- la strutturache richiama alla mentedialoghi di galileiana memoriae un modus narrandicertamente figlio delle “Cosmicomiche”di Italo Calvino(per intenderci, quellemeravigliose novelle chevedevano l’indefinibile eineffabile Qwfwq spiegarele arcane origini dell’universo).Il linguaggio è immediato,il racconto coinvolgente,godibilissimo, popolatodi personaggi e situazionireali che invitano illettore ad affrontare le tematichepiù attuali dellabiomedicina. Attraverso ilconfronto a tratti esilarantefra i protagonisti, MicheleMichelotto ed il suo fidatoamico Maurizio Enel, personaggiimmaginari dai pareridiametralmente opposti,l’autore spiega in manieragustosa e comprensibile argomentida sempre tabù peri non esperti, concetti complessicome la funzione delDna, la genetica, le cellulestaminali, oppure la teoriadell’evoluzione sullo sfondodel dibattito aperto trascienza e fede. Garrasi parladella vita con l’abilità delloscrittore e l’amore delloscienziato, ma soprattuttoinvita a riflettere su importantiquestioni, quali l’ereditàbiologica e quella culturale,la malattia, su quelloche l’uomo può o non puòfare in un mondo in cui ilprogresso non smette di offriresempre nuove, allettantie controverse possibilità.Raffaele Avallone


DianoN°09 del 13 Marzo 2010 17SALA CONSILINA. Cicogna:10mila chilometri per nidificareLa prima volta a Sala nel 1996, anno del ParcoNella primavera del 1996 allalocalità Termini del comune diSala Consilina (SA)venne avvistata per la primavolta da una squadra del serviziodi sorveglianza ambientaledell’associazione Ataps diSala Consilina, una coppia diCicogna Bianca (Ciconia ciconia).La coppia aveva avviato la costruzionedel proprio nido sull’estremitàdi un traliccio dimedia tensione dell’Enel.Data l’eccezionalità dell’evento,furono subito informatied allertati tutti gli Enti e leassociazioni interessate tra lequali il WWF nella personadell’allora presidente GraziaFrancescato che verificò di personal’eccezionalità dell’eventoe testimoniando il fattoanche nel salotto del “MaurizioCostanzo Show”. L’Enel, adimostrazione della sua grandesensibilità verso le problematichedel settore, provvidead isolare la linea elettrica alfine di scongiurare pericoli difolgorazione. La specie Cicognacosì come evinto da ‘ElementiDi Storiografia Faunistica’non risultava nidificante inCampania da oltre 2 secoli….Lanidificazione di SalaConsilina, ancora oggi rappresentauno degli unici tre siti dinidificazione dell’intera Italiameridionale e tutte queste nidificazionihanno per base untraliccio elettrico. Intorno allanidificazione del Vallo diDiano si è sviluppato nel corsodegli anni uno studio sull’etologiadi questi magnifici cavalierialati, e ogni anno grazie adun progetto molto voluto dall’amministrazioneprovincialeassessorato alle politiche ambientali,e con la collaborazionedell’amministrazione comunalesi organizza dellesquadre di guardie giurate zoofiledell’ATAPS Tutela Ambientaleed altri volontari che vigilanosull’incolumità di questiuccelli registrando gli spostamentie realizzando un archiviofotografico.Dal 1996 adoggi le Cicogne che si sono involatedal traliccio Enel SalaConsillina sono state ben46!Negli anni 2000 e 2001l’Enel in collaborazione conl’ente Parco del Cilento eVallo di Diano provvide adinanellare i nuovi nati.Divenute una autentica attrazionesi è riusciti a portareavanti negli ultimi anni unaserie di iniziativa volte a favoriree tutelari questi animali chemalgrado tutto sono ritenutiELEZIONI REGIONALI 2010. Le priorità di Donato PicaSanità, ambiente ed erosione costieraCinque i punti per la “ Regionedel Futuro”presentati dall’on.DonatoPica. I progetti riguardanola costituzione dell’areametropolitana di Napoli,una maggiore autonomia emaggiori risorse per i territoridella Provincia di Salerno; lacentralità del lavoro con maggiorespazio dedicato ai giovanied alla meritocrazia. Altropunto fondamentale è il decentramentoamministrativo conconcrete funzioni e capacitàdecisionali per gli Enti locali.Grande attenzione è riservataalla sanità ed ai servizi sociali,al coordinamento ed ai programmicomuni, con maggioreattenzione alle fasce deboli, allacronicità ed alla lungo-degenza,conintegrazione pubblicoprivato.Altropunto fondamentaleper l’onorevole Pica riguardal’ambiente e la difesa del territorio,il suo programma includela lotta alla erosione costieraed al dissesto idrogeologico.Questo il calendario degli incontridell’on.Donato Pica consimpatizzanti ed elettori:12 marzo Vietri. Battipaglia, conon. Guglielmo Vaccaro13 marzo:Reggiano, Atena Lucana14 marzo:incontro a MontecorvinoRovella presso “Le Folie”15 marzo : tappa di VincenzoDe Luca nel vallo di Diano. Incontroalla Certosa di Padula16 marzo: Serre –Pontecagnano17 marzo: Petina- Polla- Teggiano18 marzo: Colliano-MontecorvinoRovella19 marzo: Cilento-SAN MauroCilento20 marzo:Salerno con on.leGuglielmo Vaccaro22 marzo:incontro con l’on.leEnrico Letta e on.le GuglielmoVaccaro.Claudia Izzouna specie in estinzione ed idati della sua popolazioneanche se in ripresa sono tutt’altroche rassicuranti, nonostantefaccia parte di elenco diprotezione speciale della comunitàeuropea ancor oggi siregistrano gravi episodi di bracconaggionei confronti di questaspecie. La cicogna compieuna straordinaria migrazione dicirca 10 000 KM dall’Europacentrale al SUD-AFRICA per ritornareogni anno a nidificarenello stesso posto è un animaleonnivoro e tollerante dellapresenza umana ma bisognevoledi ampi territori di cacciala socievolezza e la tolleranzaalla presenza umana si rileva inmolti casi fatale per gli uccelliche finiscono per divenire vittimedi bracconaggio, investimentida parte di veicoli folgorazionicon i cavi dell’alta tensioneIl nido una volta realizzatoviene continuamente rinforzatoed è di grosse dimensionenello strato inferiore dellostesso possono coabitare altrespecie di passeriformi. La covadura all’incirca 30 giorni ed inuovi nati si involano in estateinoltrata seguendo i genitorifino alla completa autonomia.Quest’anno il primo esemplaredella coppia è giunto all’iniziodel mese di marzo, la suapresenza è stata registrata daSalvatore Pastore guardia dell’Ataps,che ha provvedutoanche a fotografarlo. Da ricordarequando l’Enel, in collaborazionecon il personale dell’associazioneAtaps, provvidenegli scorsi anni a progettareed installare all’estremità deltraliccio di c.da Termini unapiattaforma in rete elettrosaldatae staffe alfine di scongiurarela caduta del nido, cosìcome avvenne nell’anno 2002a seguito di una bufera divento, l’opera di messa in sicurezzariguardò anche la messain sicurezza con l’isolamentodei cavi.La messa in opera e la progettazionevide impegnati il personaleEnel dai dirigenti ing.Passatelli e Cartolano gli operatoriLanza Antonio della sededi Sala C.na e dell’esperto EnelAntonino Barretta della sede diAgropoli.L’evento è molto sentito nonsolo dalla popolazione localea cui stanno a cuore le sorti diquesti uccelli ormai divenutiemblema di territorio salubreed incontaminato, ma dell’interomondo ambientale nazionale,visto l’importanza che rivesteil sito di nidificazione diSala Consilina!L’augurio di tutti è quello di rivederel’involo dei nuovi natinell’estate prossima il tutto resopossibile grazie all’attenzioneverso le problematiche del nostroterritorio provinciale, che icittadini del salernitano hannoacquisito nel corso degli ultimianni.Chi vuole avere ulteriori notiziesulle cicogne del salernitanopuò visitare il sitowww.atapsambiente.it, e perchi vuole partecipare a sostenerei volontari dell’Ataps tutelaambientale onlus nella salvaguardiadelle cicogne bianchepotrà farlo attraverso il 5X 1000 scrivendo il cod.92006840653 e firmando nell’appositoriquadro x il sostegnoalle associazioni di volontariatocon cud. Mod. 730unico..Arnaldo IudiciViale della Repubblica75, 84047 Capaccio (Sa)tel. 0828 723268fax 0828 725886paestum@allianzras.itRICERCAnuove energie che, grazie ad unpercorso formativo strutturato estimolante, avrannol’opportunità di ricoprire ilruolo diSPECIALIST ASSICURATIVOcon l’obiettivo di consolidare esviluppare le relazioni con inostri clienti e proporresoluzioni negli ambitifondamentali della propria vita,garantendo un livellodi copertura adeguato aibisogni assicurativie concentrando la protezionenei momenti di maggiorenecessità.ALLIANZ SOLUZIONIFINANZIARIE EASSICURATIVEDALLA A ALLA ZPer ulteriori informazioni, gliinteressati potranno contattarcio inviare il proprio curriculumvitae ai recapiti sopra indicati,prestando il proprio consenso altrattamento dei dati personali.Questi ultimi verranno utilizzatial solo fine di valutazione eselezione relativamente alpresente annuncio. Purrimanendo facoltativo, in difettodel consenso del candidato nonsarà possibile effettuare laselezione e saremo costretti adistruggere il curriculum vitae. Idati saranno trattati, anchemediante strumenti informatici,solo allo scopo menzionato econ modalità strettamentefunzionali a tali finalità. Neiconfronti dei dati conferitil’interessato può esercitare idiritti di cui all’art. 13 dellalegge 675/96, rivolgendosi periscritto all’Agenzia Allianz Ras diPaestum, titolare deltrattamento.PRODOTTI PER Bar, Ristoranti, Pizzerie,Osterie, Pub, Wine Bar, Birrerie,Rummerie, Alberghi e DiscotecheORARIO APERTURAlunedì/venerdì8.00 - 13.0014.30 - 19.30sabato8.00 - 13.00INFO&CONTATTItel 0828 730510fax 0828 72805S.S 18, Km 89,700Capaccioinfo@planetbeverage.itwww.planetbeverage.it“ MARMI PIETRE E MATERIALIRICOMPOSTI NELLE NUOVE ESPRESSIONIDELL’ARCHITETTURA MODERNA”S.S 18 Km 91,150 > 84047 Capaccio Paestum (Sa)tel +39 0828 723617 > fax +39 0828 723618www.marmisacco.it > info@marmisacco.it


18EboliN°09 del 13 Marzo 2010Amministrative: bulimia dei candidati e spreco di denariMolte domande, col tempo arriveranno le risposte?Domenica scorsa, la prima aggressione.“Speriamo chevenga presto il 30 marzo, perchèqui non si sa come va a finire”dichiara uncandidato consigliere del Pdl.Violenza, querele e minacce. E’la peggiore campagna elettoraleche Eboli ricordi. Bulimia dicandidati, è l’analisi del politologodi turno. Uno spreco disoldi senza precedenti, alla facciadella crisi. Non c’è palazzovergine, di manifesti. Non c’èpalo della luce senza adesivo,anche se il palo non fa luce.Non c’è muro pulito, albero intatto,manifesto funebre chenon sia stato coperto. A mitigareil clima colombiano, sono intervenutii vigili urbani. I primi14 faccioni abusivi, candidatisindaco e aspiranti consigliericomunali, sono stati multati.Sanzione pecuniaria e rimozionedell’abuso. Pena una denunciapenale. Querela che hagià fatto Massimo Cariello. Suun account di Facebook glihanno fatto un fotomontaggiovolgare. Da querela, appunto.Il resto della satira, invece, nontrasborda. Resta nell’alveodella simpatia e del sarcasmo.Le Brigate Loffe (questo l’accountdenunciato) sono diventatoil terrore per i candidati, sufacebook. Alcuni commenti, alcunefoto, sono da Gialappa’sBand. Altre, lasciano a desiderare.Per la stupida volgarità.I balconi ebolitani, tappezzati ecolorati, come piazza Venezia.Ci manca solo la foto del pelatonefascista e siamo al completo.Non c’è rotatoria senza25 strati di manifesti. Non c’èincrocio stradale senza duecentocandidati appesi al muro.Insieme ai vigili urbani, lapioggia battente ci ha regalatoun po’ di tregua. Il gelo ha fattoil resto. Ma il ritorno del sole ela probabile primavera, riaccenderannogli animi.Pregiudicati in campo. Alcunisono nelle liste, con i candidatia sindaco che fanno finta dinon saperlo. Molti fanno gli attacchini.Un modo facile perguadagnare molti soldi, in unsolo mese di lavoro. Attacchinoper passione. E magari perprendersi a schiaffi. Per unagiusta causa, il manifesto coperto,strappato o vilipeso.L’attaccamento degli attacchinial candidato incollato è struggente,da lacrime. Altro che Patria,onore e famiglia. I ventennidi oggi hanno rivoluzionatotutto. La trimurti incensata sichiama: euro, candidato e manifesto.Toccategli uno di questitre elementi e finirete in unamega rissa da saloon. La birra ègratis. Per le scarpe, dovete trovareil numero giusto.Melchionda sugli scudi, Cariellopure. Lo scambio di complimentitra i due ex alleatiha stracciato tutti i galatei elettorali.Come vede Cariello, suimanifesti, Melchionda carica atesta bassa: “da assessore comunalee provinciale, non hamai fatto niente per questacittà”. E viceversa, Cariello minacciaquerele e sfotte gli avversari:“mi soffrono perchè midevono inseguire”. Per fortunasono scomparsi i sondaggi. Lepettorine rosso Cariello, perstrada. I sondaggi di centrodestra,su facebook.Sulla statale 19 è iniziata la bitumazionedelle voragini.Buche lunari, presenti da oltredue anni. L’assessore Campagnae il sindaco Melchiondagiurano di non aver mai presouna botta all’auto, nelMASSIMO CARIELLOrione Ceffato. E che solo oraasfaltano la statale, nonostantela coincidenza della campagnaelettorale, perchè nei mesi scorsi...pioveva.Detto, fatto. Lapioggia è tornata a cadere copiosa,dopo la boutade carminmartina.Ruspe in azione, laEboli scempiata dai manifesti edai faccioni elettorali, almenosi rimette a nuovo per le strade.Se andrà come alle provinciali,Melchionda ha davveropoco di cui rallegrarsi. L’asfaltonon porta voti.Anzi, ne toglie parecchi, se arrivacon tre, quattro anni di ritardo.Altra polemica infinita,le assunzioni alla Multiservizi.Alcuni ragazzi, molti pregiudicati,sono stati impiegati atempo determinato. Per pulirei pali della luce (nella speranzache funzionino) e per fare altrilavori socialmente utili. Dopole elezioni saranno licenziati.Scontato. Ci sembra più graveche il “top” manager dellaMultiservizi, l’Adolfo Lavorgnatrombato da assessore e ripescatoal Palasele, non tiri leorecchie ai suoi attacchini. Seun dirigente della Multiservizicopre i manifestidei commercianti,dai quali ha incassato latassa di affissione,siamo davvero alla frutta.Lavorgna ci rimettela faccia. Sui manifesti,ma non solo.Più denunce, nel disordinegenerale. Al stazionedi polizia municipale,Enzo Gallo, il comandante,mostra lefoto e gli striscioni multati.Ci sono propriotutti. Destra, centro e sinistra.Da Eboli centro aSanta Cecilia, sono davveropochi i candidati che nonabusano degli spazi illeciti.Fondi e sperperi. Rosania e DiBenedetto, con le due liste a sostegno,se ne vanno in giro peri quartieri: “noi ci sosteniamocon i soldi dei candidati, glialtri non so dove prendano 100mila euro per fare la campagnaelettorale” è l’accusa di Rosania.Sul palco, Di Benedettonon ci va: “preferisco incontrarela gente, piuttosto che fare lerisse nei comizi”. Aspettandoun faccia a faccia con Busillo,Di Benedetto insiste nel confrontocon il Pdl: “l’ho chiestogià tre volte, tra un po’ finiscela campagna elettorale”. Busillo,da parte sua, non si scompone.E al faccia a faccia con DiBenedetto, preferisce incontraretutte le categoria professionali:avvocati, commercialisti,medici, infermieri, portantini,artigiani e...le donne. Buontemponedi Busillo. Nella listeprofessionali ci finiscono anchele donne, non i disoccupati, iprecari e i cassintegrati. Oravorremmo capire di qualidonne parla Busillo: veline,igieniste dentali, personal trainer?Mancano ancora 15 giornialla chiusura della più folle edispendiosa campagna elettorale.Molte le domande inevase.Rosania: “dove prendono isoldi gli altri candidati, per tappezzaretutta la città con i manifestie i maxi schermo?”. DiBenedetto: “Melchionda cispieghi perchè ha mandato dalcomune le sue lettere elettorali”.Il sindaco: “le assunzionialla Multiservizi sono parttime. Le scarpe e le birre gratis,chi le ha regalate?”. Cariellocon la maglia del Torino addosso,esclama: “accettiamo lasatira, ma denunciamo le offesesconce. Perchè l’Ebolitananon paga lo stadio Dirceu?”. Inattesa di una risposta, son volatii primi ceffoni, tra gli attacchini.E in città è arrivato pureil circo. Quello acquatico. Alcirco dell’anno scorso, infatti,hanno rubato un cavallo. E nonsono più tornati. Speriamo chei ladri lascino in pace almeno idelfini. Magari nella vasca, potrebberoincontrare ancheun’orca meno docile del previsto.Il problema del circo?“Farlo in piazza Berlinguer- dichiaraRosania- dove non c’èspazio, non ci sono vie di fuga,le roulottes sono adagiate suimarciapiedi, i residenti si ritrovanocon i cortili ostruiti, i disabilidevono carrozzinare perstrada, è veramente una sceltainfelice, da revocare subito”. Larisposta dell’assessore Moscariello(sicurezza) non si è fattaattendere: “Altre sedi non cen’erano. Non strumentalizziamoanche il circo”. Polemicadopo polemica, “siamo arrivatialla guerra civile”. Parola diGiancarlo Presutto.Francesco Faenza


SeleN°09 del 13 Marzo 2010 19Nella città lordata da manifesti abusivi,arriva finalmente la reazione dei vigiliurbani. Multe per tutti, senza distinzionedi partito o caolizione. Restanoun mistero alcune spese elettoralifolli. Alle domande sollevate, nonc’è risposta. Lo schiaffo morale a chicombatte per non perdere il posto dilavoro (non solo dell’Alcatel parliamo)è davvero grave.Caschi bianchi, voto 7,5: quattordicimulte, come inizio, non sono male. Sel’illecito striscione non verrà rimosso,scatterà anche la denuncia penale. Dopodieci giorni di tolleranza, i vigili urbanipassano al contrattacco. Fotografano imanifesti abusivi, gli striscioni illeciti, ifaccioni elettorali invadenti e fuoriposto. Il regolamento elettorale parlachiaro. Firmato o meno da tutti i delegatidelle 18 liste, le regole sono comunquein vigore. Chi sbaglia, paga. Inquesto caso, unica eccezione, Eboli centroe Santa Cecilia si somigliano comegocce d’acqua. In campagna elettoralenon c’è differenza che tenga. I manifestiabusivi sono spuntati ovunque, dallestrade più piccole del centro, a quelle ruralidelle periferie.La contromossa dei vigili urbani rincuorai cittadini onesti (davvero pochi)che credono ancora nella giustizia e nelrispetto delle regole (decisamente rari).A metà settimana, i caschi bianchi ricevonoanche un encomio solenne peraver scoperto e arrestato un latitante inlitoranea. Davanti al tribunale, invece,viene multato (158 euro) un avvocato diTeora, che parlava al telefonino mentreguidava. E pretendeva di continuare afarlo, nonostante i vigili lo avessero diffidato.Multa testarda.Spese elettorali, voto 3: semel in annolicet insanire. Ma quel che sta accadendoa Eboli è fuori da ogni giustificazione.Gerardo Rosania chiede conto dellespese elettorali ad alcuni suoi avversari:“io lo dico senza problemi, quanto spenderò.Non più di 10 mila euro. Ma agliLe pagelle ebolitaneVITO BUSILLOaltri, la campagna elettorale quale occultofinanziatore la sta sostenendo?”.Non brilla per aplomb elettorale MartinoMelchionda. Bitumare la statale 19,adesso, dopo quattro anni di attesa, espedire le lettere elettorali ai cittadini,dicendo: “si tratta di comunicazione istituzionale”non è il meglio della rispostache si attendeva. La mancata risposta diMelchionda a Fabrizio Violante (Pdl) suldepennamento degli scrutatori nominatidall’opposizione, non aiuta il sindacoa superare un periodo di critiche e attacchifrontali. Con maggiore chiarezza,senza troppi silenzi, almeno l’onore saràsalvo.Giovani del Pdl, voto 7: redigono undocumento pubblico, contro i trasformisti.Scottati dalla precedente campagnaelettorale, quando sette consigliericomunali lasciarono il centrodestra peraccorrere alla corte di Melchionda, CarmineBusillo e Dario Landi preparanoun documento da far firmare a tutti icandidati. Comunque vada, chiunquedi Francesco Faenzavinca, gli aspiranti consiglieri comunalidel centrodestra si impegnano a restarenella coalizione che fa capo a Busillo.In molti nutrono riserve e scetticismosul valore del documento. Resta ilgesto, conta il simbolo. L’iniziativa vapromossa e sostenuta. I cambi di casaccanon mancheranno. L’importante è discutere,almeno per cinque minuti, dicoerenza e dignità politica, in una campagnaelettorale dalla violenta spigolosità.Luigi Mastrominico, voto 2: è il voto trai più bassi in assoluto. Perchè? Il presidentedel tribunale di Salerno è venutopiù volte a Eboli. Ha partecipato ai convegnisulla crisi di personale, sul frontedei magistrati e su quello dei cancellieri.Ha sempre garantito che avrebbefatto il possibile per garantire una giustiziadecente a Eboli. E cosa combina?“Pochi giorni fa, ha firmato il trasferimentodel giudice Pacifico da Eboli a Salerno.Una scelta incomprensibile che non condividiamo”scrive Mario Conte, ritornatoa fare l’avvocato a tempo pieno,dopo cinque anni di consiglio comunale.L’incoerenza di Mastrominico non vagiù all’associazione forense piana delSele: “avevamo ottenuto lo stop del trasferimentoaddirittura dal Consiglio Superioredella Magistratura. Ma il presidenteMastrominico ha finto di non capire”.Ai seimila processi fermi, in attesa di essereassegnati a un giudice, ai 27 milaprocessi incardinati al tribunale di Eboli,ai cancellieri esasperati, ai giudici ridottiall’osso, Mastrominico quale coerenterisposta è pronto a dare? Della sua retorica,non sappiamo cosa farcene.La nostra solidarietà va agli avvocati eagli addetti ai lavori di un tribunale,quello di Eboli, paradossalmente sezionedistaccata del tribunale di Salerno,ma per lavoro e produttività, decisamentepiù produttivo e maltrattato. Giustiziasotto i piedi. Almeno questa volta,Berlusconi è innocente.Assicurazioni e investimentiVia Nazionale 64,Omignano ScaloTel 0974 64150Fax 0974 64054Via Amendola 3,AgropoliTel 0974 829433Fax 0974 827691assifeo@virgilio.it15/16 MARZO, COMPLESSO DISAN FRANCESCOAd Eboli il convegno“Donnambiente”Quale spazio c’è per un ambientalismoal femminile in un quadro politico e socialecome quello di oggi? Che cosa ècambiato nell’immaginario del femminilee nel rapporto tra donne e potere?Che significa fare femminismo oggi?C’è un intimo legame tra l’essere ambientalisteed essere donne? Sono questigli interrogativi che si pone fin dallasua recentissima costituzione il grupponazionale femminile di Legambiente“Donnambiente”. Il gruppo costituitolo scorso novembre, annovera tra le suefila anche il Presidente di LegambienteSilaris di Eboli, Leda Minchillo. Propriodalla spinta del circolo eburino, è nato ilconvegno nazionale “Donnambiente”,che si terrà ad Eboli presso il ComplessoMonumentale di San Francesco ilprossimo 16 marzo alle ore 17.00. Unconvegno che vedrà la partecipazionetra i relatori di donne impegnate nellatutela e la valorizzazione della risorsaambientale, come Anna Savarese, presidentedel Parco regionale dei montiPicentini, o come Rossella Muroni, direttricenazionale di Legambiente ,o ancoracome Maria Concetta La Rocca,medico chirurgo esperta nel trattamentoolistico nelle patologie psicosomatiche.L’incontro sarà anche utile a tracciarela presenza sul territorio delledonne migranti, di cui spesso ci si dimenticanelle emergenze umanitarieche affliggono il nostro paese.A contribuire nella discussione su quest’ultimotema, il prezioso intervento diAnselmo Botte, sindacalista da anni impegnatonell’ex ghetto di San NicolaVarco.Ma, l’incontro sarà anticipato ed arricchitoda una mostra che sarà inauguratalunedì 15 alle ore 9.30 e che consteràdi immagini e video dedicati a donneche si sono distinte per la cura e la salvaguardiadell’ambiente. Oggetto dellamostra saranno, quindi, personalità importantiche hanno lasciato un segno,come la scienziata indiana VandanaShiva, l’italiana Laura Conti, pionieradel pensiero ambientalista in Italia, o ancoracome la giovane Severn Cullis-Suzukyche nel 1992, all’età di 12 anni, pronunciòun duro discorso davanti ai delegatidelle Nazioni Unite zittendo laplatea per sei lunghi minuti. I profili diqueste donne, e delle altre che passerannoin rassegna, risulteranno utili adintrecciare ambientalismo e femminismo,rinnovando e rielaborando spasimie concetti appartenenti al passato,ma riannodandoli con i nuovi bisognidella società contemporanea.Valerio Calabrese


20BattipagliaN°09 del 13 Marzo 2010Tra elezioni, occupazioni e sequestriCittà ingovernabile ed eletti messi alla provaEletti i componenti dei comitatidi quartiere.Uno stuolo di cittadini, 81 perl’esattezza, faranno parte dei9 comitati di quartiere costituitidomenica scorsa con leelezioni dei membri elettivi.Aversana, Belvedere, Centro,S.Anna, Schiavo, Serroni, Stellae Taverna, sono i nove quartieriche godranno di questostrumento che il Sindaco hadefinito “di democrazia partecipata”.Tra gli eletti alcunicandidati “trombati” alle scorseelezioni comunali, maPAOLO DI FEO,UNO DEGLI ELETTI ALCOMITATO “CENTRO”anche tanti cittadini che voglionodarsi da fare per il loroquartiere. Eppure, qualcunoha bollato come “populismo”la volontà di istituire lo strumentodei comitati di quartierecome il gruppo “Etica delbuon Governo” sostenendoche “Lo Statuto Comunaleprevede ben altro per la partecipazioneattiva e per il decentramento”il Sindaco “pigliasolo per i fondelli tutti icittadini armati di buona volontà”.Ad ogni modo hanno votatoin 4.629, l’11% degli elettoridelle scorse elezioni, risultatogiudicato molto positivamentedall’amministrazione. Orasi vedrà sui fatti concreti comesi muoveranno i vari comitati.Alcatel, liberato lo stabilimentosi riparte da zero.Dopo un mese intero passatoall’interno della struttura Alcatel,i tre operai-occupantihanno potuto riabbracciare leloro rispettive famiglie.L’otto febbraio scorso i tre,CONTINUA A PAGINA 21A PARER MIO di ERNESTO GIACOMINOIl ca(l)cio sui maccheroniDALLA PRIMAnoi, finalmente, cittadini delmondo. Come i newyorkesi, iberlinesi, i parigini. I pechinesi,soprattutto. Poi niente: facciamotrenta chilometri peruna partita di calcio fra dilettanti,arriviamo ad Agropoli,insulti e risse e vandalismivari, cosicché nemmeno entriamoallo stadio che già cisiamo sparpagliati tra ospedalie commissariati. In manetteper qualcosa di non dissimileda una partitella di vicinato.Come soddisfazione, immagino,seconda solo a una vittoriaa Sanremo col televoto truccato.Per giorni lì, a occupare leprime pagine della cronaca locale,per un campionato di categoriaEccellenza. E ripetiamoinsieme: Eccellenza. Nel senso:la differenza tra il calcio e l’Eccellenza,per capirci, è che quaprima di giocare occorre spessoche il pastore abbia ritiratole bufale dal campo. Che – portiereescluso - tra le dieci magliettedegli altrettanti giocatoridi una stessa squadra ce n’èalmeno una di una tinta piùscura o più chiara, che ancoranon s’è capito bene chi fa il bucatoe succede che qualchemamma o moglie sgarri colprogramma dei colorati. Chegli sponsor, anziché Fiat o Pirellio Paluani, sono dei piùmodesti (ma assai più concreti,in verità) “Bar Gigino”,“Sartoria Teresa”, “OnoranzeFunebri Scutiello”. Che i calciatorisi dividono sempre indue gruppi di massima: semigloriedel passato – con quelminimo di rendita che consenteloro di evitare un lavorovero – e giovani speranzosi delsalto di qualità che a sera rincasanopresto perché hanno ilturno in fabbrica. Che fino avent’anni fa il numero sullespalle era di una similpelle piùscadente del cartone, venivaattaccato col vinavil e correndolo si perdeva, e parecchierano usi ridipingerselo colpennarello. I fatti, poi, andrebberoconfrontati con certe dichiarazionidi presidenti e cortigianidei club di serie A, tipoquando attribuiscono la causadella violenza negli stadi unicamentea logiche di business,ché senza quelle saremmo tuttisportivi e rilassati: meccanismidi estorsione dei capi ultras perbiglietti gratis, pastette da calcioscommessee dietrologievarie. Semplice e lineare, insomma:dietro un tifoso violentonon c’è uno spostato maun manager in carriera. Seguendoquesta logica è facilecomprendere come il realeobiettivo degli scontri di Agropolifosse di natura economica:ottenere un abbonamento aprezzo ridotto alla baracca deicornetti del “pittore”.Io non stoqua a sminuire la squadra e lapassione della città, ci mancherebbe.Anzi, a ben vederequesto dovrebbe essere il verocalcio, spogliato di forma e imbottitodi sostanza, lontanoanni-luce dal baraccone mediaticoe borsistico delle categorieimportanti. Quel calcioamico, sano, intimo, dove seicol naso nella griglia a bordocampo e senti imprecazioni delgiocatore e tonfi insani del pallone(regolamentare per unpelo).Eppure sul sito della squadrasi legge che il Presidente dellasquadra, anziché emettere giudizidi condanna senz’appelloper l’accaduto, ha pensatobene di buttare benzina sulfuoco e fomentare nuove polemicheper le sanzioni comminatedal giudice sportivo.Come dire, per lui sono episodisporadici compiuti daun’esigua minoranza. Fattacci,sì, ma del tutto isolati.D’altra parte, a ben vedere, silimitano a succedere al massimouna volta a settimana.


SeleN°09 del 13 Marzo 2010 21MEDUSA CHACHACHAdi VALENTINA DEL PIZZOCampagna, città dell’acqua, del fuoco, di Zeza e Sant’AntonioQuando vi vedo passeggiarein tanti ed in tutte le stagioniper le strade di questo paesedalla lunga storia, oh pardòn,città, la città di Campagna, vivorrei dire: – Soffermatevi unattimo su di me e datemiun’occhiata! – . Io comprendoquanto sia dolce lasciarsiammaliare dal fascino di questoposto. Qui sono stata ubicatanel 1500 e poco dopo hoassistito alla posa della primapietra per la costruzione dellamagnifica cattedrale intitolataa S. Maria della Pace chemi sovrasta alle spalle. Hoanche conosciuto tanti volti,assistito a tanti aneddoti chepotrei raccontarvi se solo voine aveste il tempo, ed ho conosciutoanche tanto dolore.Questa città, vedete, vissutadalla mia prospettiva di pietraangolare della spalla sinistradel ponte sul Tenza, è statauna continua sorpresa.Tanti i funerali, per fare unesempio, a cui ho assistito.Questi basoli, vedete, agevolavanoil passo al corteo funebredei cittadini illustridalla cattedrale al cimiteroche ancora potete visitare. Lochiamano Ossario e si snodanegli ipogei della suddettaCattedrale. Il percorso che seguireteper accedervi è lostesso che compivano queipoveracci per essere poi iviaccomodati sui sedili dimalta, pronti per l’essiccazione.Gli scolatoi che vedrete,consentivano ai liquami didefluire direttamente nelTenza. Napoleone Buonapartepoi, nel 1804, decretò lachiusura di questi cimiteri intramurali.Io il Tenza non lovedo, rivoltata come sonocon la facciata verso la Piazzadella Chiena (Piazza Guerriero).Ne sento lo sciabordio delleacque. Ma d’estate sembrache il genio del fiume si impadroniscadi tutta la popolazione.Lo deviano e allaganoil paese. I ragazzi si divertono,combattono una ludicabattaglia fatta di colpi d’acqua.Magliette bagnate e scivoloni.Mi è giunta voce che il precedentepiù illustre di questa‘Chiena’ di Campagna, sianientedimeno che la romanaPiazza Navona quando nel1600 chiudevasi il fognonedella fontana del Moro sì daallagare tutta la piazza, concavaper via del sottostanteStadio di Domiziano, e consentireagli aristocratici di divertirsia fare scorribande acquatichecon le carrozze.E questo tutti i sabato sera. ACampagna il Tenza si riappropriadi vicoli e cittadini da lugliofino alla Chiena di Mezzanottedel 16 agosto. Venitea conoscerlo, non vi dispiacerà.Se poi invece preferiteil caldo di un bel fucanolonel freddo del 17 gennaio,non avete che da parteciparealla festa per Sant’AntonioAbate. Giovani e adulti ballanoe si divertono intorno allepire di fuoco accese in ognirione. Mangiano u’ciaulielloe le castagne le bagnano colvino buono dei monti Picentini.E allora non fa più freddo.Il fuoco purifica e diventaun forte momento di socializzazione.E Sant’Antonio ne è il portatore,di quello sacro delleScritture come del fuoco demoniacoche lo assalì nel desertoe che egli stesso dominò;è il santo che proteggedagli incendi e che guariscedal fuoco funesto che da luiprende il nome (Herpes Zoster).Dalla festa di Sant’Antuono alCarnevale di Zeza nel martedìgrasso, il passo è breve. Ela città si accende di ilarità.Io sono qui da secoli, sonol’ara, con la patera e l’anforiscoper le abluzioni, reco abella vista un’ epigrafe dedicataad un funzionario, taleNumerius Aius Successus, augustaledi Nocera, ed alla moglieMarcia. I due vissero qui,in questa città, che ai tempidoveva essere poco più cheun villaggio.Mi hanno attribuito all’età augustea.Io so soltanto che idue vissero insieme per 53anni e che sull’algida pietrache mi compone, è impressoquesto tenero ricordo.Da allora ne ho viste di belle.Ho conosciuto uomini illustrie perfino fatto parte del Principatodi Monaco. Ho dovutoassistere anche all’aperturadi un Campo di Internamentoper gli Ebrei, nel secoloscorso. Li vedevo passeggiare,scambiare due parolecon i campagnesi. Chissàcosa sente un uomo, quandosta scampando alla morte. Direcente hanno dedicato unMuseo, a loro, alle vittimedella Shoah. Questa città è unmicrocosmo, c’è passata tuttala storia. Non poteva esserealtrimenti, data l’estrema vitalitàche ancora la caratterizza,quella propria di chi saelaborare le esperienze delpassato e conviverci. Se visoffermate una sera su questoponte, datemi un’occhiata,anch’io ho fatto parte del tessutoumano di questo luogo.Medusa ChachachaPresso l’Università degli Studidi Salerno il 23 febbraio ValeriaConsolmagno ha conseguitola laurea magistrale inGiurisprudenza. La neodottoressaha discusso una tesi sui:”profili del divorzio notarilenell’ordinamento francese”.La relatrice è stata la professoressaElvira Autorino Stanzione.BATTIPAGLIA.Tra elezioni, occupazioni e sequestriCittà ingovernabile ed eletti messi alla provaDA PAGINA 20Giacomo Ielpo, Pietro Lambogliae Umberto Speranza, avevanooccupato la struttura diVia Bosco Primo minacciandodi darsi fuoco, come forma diprotesta contro il progetto industrialeche prevedeva lacessione dello stabilimentoAlcatel-Lucent ad una cordatadi imprenditori locali con acapo Pier Luigi Pastore.Dopo un mese di tira e mollae quando sembrava che ormaitutto fosse lontano da una soluzionepositiva, la lettera concui il viceministro con delegaUNO DEGLI OPERAI MENTRE RIABBRACCIA IL FIGLIO DOPO UN MESE DI OCCUPAZIONEalle telecomunicazioni PaoloRomani assicurava l’azzeramentodella proposta targataPastore, ha fatto rientrare laclamorosa protesta e desisteregli operai dall’insistere nell’occupazione.Soddisfazioneda più fronti, innanzitutto daquello operaio, che hanno vissutocome un successo la soluzioneprospettata da Romani.Egualmente compiaciuto ilSindaco Giovanni Santomauro,che fin da subito si eraschierato al fianco ai manifestanti:“adesso tocca al Governomantenere gli impegni. –ha dichiarato – Sono felice percome si è conclusa la vicenda”.Sotto sequestro il palazzodella discordia.C’eravamo occupati in tempinon sospetti della vicenda delpalazzo di sette piani che dovevaessere realizzato in ViaDomodossola, ebbene quandosi era ormai a metà dell’opera,con la struttura che avevaraggiunto l’ottavo piano, i Carabinieridi Battipaglia, sumandato della Procura di Salernohanno posto i sigilli alcantiere. Quattro gli avvisi digaranzia che hanno raggiuntogli attori della vicenda: ilIL PALAZZO DI VIA DOMODOSSOLAPOSTO SOTTO SEQUESTROCommissario ad acta cheaveva concesso il permesso acostruire (permesso illecito secondol’accusa), il direttoredei lavori, il proprietario delterreno e il titolare dell’impresadi costruzioni. Contestatidunque i permessi e le distanzedagli altri palazzi edalla prospicientevilla comunale.L’ordinanza è giuntaun po’ a sorpresa soprattuttoper i cittadinidel quartiere che all’epocadella posadella prima pietra nonavevano lesinato critichee proteste contro ilcostruendo palazzone.“Speriamo che oranon diventi l’ennesimomostro lasciato ametà” dichiara unodegli iscritti al gruppofacebook sorto all’indomanidell’aperturadel cantiere. Preferisceil silenzio per ora Enzo Faenzail promotore del movimentodi cittadini che nacque controla costruzione. Si attendonoora sviluppi sulla vicendagiudiziaria, anche se non paionobrevi i tempi di una definitivasoluzione.Valerio Calabrese


22SeleN°09 del 13 Marzo 2010SASSANO. ComunaliDi Brizzi e Gambinoinsieme pervincereAperta ieri sera, 8 marzo 2010, lacampagna elettorale del Popolo dellaLibertà a Sassano, sia per le ElezioniComunali che per quelle Regionali del28 e 29 marzo prossimo.In piazza Umberto I, alle ore 20:30,Valentino Di Brizzi, candidato a Sindacoa Sassano ha presentato la suasquadra e il suo programma. Alla presentazioneha assistito una folta partecipazionedi cittadini, che nonostanteil freddo pungente, si sono trattenutiin piazza per oltre 2 ore assistendoad una serie di video prodottidallo staff di Di Brizzi che illustravanoalcune gravi situazioni in essere a Sassanoe ha ascoltato gli interventi oltreche del Candidato a Sindaco anche dialcuni candidati tra cui le due donne,Silvia Cortese e Domenica Trotta, ed ilDott. Giovanni Romanelli.La grave situazione economica di Sassano– ha dichiarato Valentino Di Brizzi– fa sì che solo chi può essere individuatoquale squadra in grado dichiudere la filiera con Provincia, Regionee Governo centrale, potrà averele condizioni per riportare a Sassanouna degna qualità della vita e una risoluzionedelle problematiche. Anulla serve – ha continuato Di Brizzi– provare a confondere i cittadini consimboli imitanti quello del Popolodella Libertà o con slogan che inneggianoal cambiamento. Infatti – terminaDi Brizzi – l’unico schieramento ingrado di poter seriamente mostrareuna paternità politica è quello del “Popolodella Libertà – Berlusconi perSassano”. Schieramento che vantal’onore e l’onere di presentarsi ai cittadinicon un simbolo, ottenuto graziealla che oltre ad essere sinonimodi una politica di fatti e non parole,porta con sé la responsabilità di azioniconcrete, trasparenti, efficaci ed efficienti.La serata è stata poi occasione affinchéDi Brizzi presentasse ai cittadini lacandidatura alle Regionali dell’amicoAlberico Gambino. Lo stesso Gambino,presente alla manifestazione, harinnovato il proprio impegno per unaterra, quella del Vallo di Diano, chevive fin dal suo incarico a coordinatoreprovinciale e della quale conoscei valori, le difficoltà, ma soprattuttole enormi potenzialità soffocate dauna politica, anche regionale, poco significativae per niente incisiva.Sostegno sia a Gambino che a Di Brizziè stato manifestato dalla Provinciadi Salerno per il tramite dell’AssessoreAdriano Bellicosa che, oltre a ricordareai presenti che Valentino è ildegno erede di un grande uomo politicoquale era suo fratello Ottavio DiBrizzi, da Lui conosciuto a Roma, hainvitato i cittadini a manifestare la propriafiducia a uomini come Gambinoe Di Brizzi che, già in pochi mesi diamministrazione provinciale e nonostantele forti difficoltà economichecon cui l’Amministrazione Cirielli si ètrovata a governare la seconda metàdel 2009, hanno dato segnali incisivimirati allo sviluppo del territorio.CAMPAGNA. In ricordo di Padre Gennaro ParisiUna vita legata alla chiesa del Buon ConsiglioDi certo un preciso punto diriferimento morale, religiosoed umano per la sua comunità,serradarce di Campagna. Èritornato alla Casa del padredon Gennaro Costantino Parisilo scorso 14 Gennaio ed unafolla enorme ha salutato il suoparroco, per circa un quarantennio,nella sua Serradarce.Venerdì 15 Gennaio 2010,monsignor Gerardo Pierro,Arcivescovo della Diocesi Salerno-Campagna-Acerno,hacelebrato, alla presenza dellasorella Rosa, dei nipoti e deifamiliari tutti, del primo cittadino,Biagio Luongo, di amministratorie consiglieri delpresente e del passato, dia conie sacer doti prove nienti da al -tre parroc chie, la santa messaed il rito funebre nella Chiesadi Santa Maria del Buon Consigliodi Serradarce, gremita digente, e tantissima ve n’era all’esternodel sacro tempio, perdare l’estremo saluto a P. GennaroParisi. Il feretro, poi, èstato accompagnato da unagrande folla, oltre che daicom ponenti della Congregadel l’Immacolata Concezione,alla volta del cimitero di Campagna per la tumulazione.Numerosi i messaggi di cordoglioper questo grande sacerdote,che ha speso tutta lasua vita per la chiesa e per i fedelidella comunità che ha amministratoper un quarantennio,e tanti lo hanno volutofare con pubblici manifesti.Sindaco ed Amministrazionehanno partecipato “con dolorealla scomparsa di D CostantinoGennaro parisi, Parrocodella chiesa di S. Maria delBuon Consiglio. ”La Congrega“Immacolata Concezione”,priore confratelli e consorelle,hanno ringraziato Padre Gennaro“per aver voluto tenacementela rinascita della pia Associazionesotto le ali di MariaImmacolata”, tanto da ricordarlo“con affetto a quantihanno avuto la fortuna di conoscerloe di stimarlo per laprofonda fede ed umanità”.Anche l’Associazione OPE-RARE non ha voluto far mancarela sua voce: “Tutti noiavremo sempre il ricordo diPadre Gennaro come guidaspirituale e presidente” delnostro sodalizio”. Così puretutta la Comunità di Varano:PADRE GENNARO PARISI E LA CHIESA DEL BUON CONSIGLIO“Nella storia della salvezza cisono stati dei ‘SI’ che hannocoinvolto e trasformato tuttala vita di chi li ha pronunciatied hanno dato un nuovo corsoalla storia. Ringraziamo DonGennaro, con l’affetto di fedelidevoti, per i suoi ‘SI’ ad ogninostra richiesta e a volte anchea qualche nostra pretesa. Il ricordodi Don Gennaro rimarràsempre vivo in ognuno dinoi”. Ci piace riportare, infine,quanto ha pubblicamentescritto, iunitamente ad Angela,un verace serradarcese, GiginoOnnembo, Preside delLiceo Scietifico “Medi” di Battipaglia,con Angela: “A DonGennaro Parisi, sacerdote eduomo esemplare. Il Signore tiha tolto a noi per averti tuttocon sé. Ti devo un doverosograzie: per l’esempio che miha sempre guidato nella vita,per la formazione religiosa ricevutae per gli studi affrontatiper tuo tramite e con il tuosostegno. Resterai per semprenel mio cuore. Curerò la tuamemoria nella Comunità cheti ha visto pastore per decenni.Benchè lontano, eleverò preghiereal Signore per la tua annima,certo di averla semprevicina quale custode e guida”.Don Costantino Gennaro Parisiè nato a Serradarce diCampagna, il 28 marzo del1925 da Antonio Parisi e VittoriaCafaro. Nel 1946 inizia ilnoviziato a Napoli e pronunciai voti perpetui nel 1949.L’ordinazione sacerdotale avviene,sempre a Napoli, il 28dicembre1952. La primaMessa solenne la celebra a Serradarceil 1° gennaio 1953. Nel1971, alla morte del parroco diSerradarce, D. Cesare Matani,Padre Gennaro prende la curadella Parrocchia di Serradarce.E a lui succede don AntonioMinerva da Taranto, giàvice-parroco di Serradarce dalGennaio 2009.Appena insediato nella nuovaparrocchia, P. Gennaro Parisideve affrontare la spinosa situazionedel ‘culto di Alberto’(un giovane del posto, dellafamiglia Gonnella, “morto il25 ottobre del 1957 a seguitodi un tragico fatto accadutolungo l’allora costruenda autostradanei pressi di Saginara”,allorquando questi, “duranteuna manovra del camionguidato dallo zio, rimaneincastrato sotto il ribaltabile”,e “Serradarce a partire dal1965”, otto anni dopo, “divennemeta di continui pellegrinaggi,per ascoltare o averecolloqui riservati con unadonna, Giuseppina Gonnella,alla quale la credulità e la fedepopolare attribuiva poteri miracolosi,poiché sosteneva chein lei parlava lo spirito buonodel nipote morto tragicamente…”- Pag. 40 del Libro diAdriana Maggio “Serradarce -La storia e la memoria” Edizioni10/17 - Anno 1996). E lofa con gran de equilibrio, chiarezzae discrezionalità. Si dedicacon abnegazione al suoministero pastorale sostenendole associazioni cattoliche eparticolare cura dedica alla catechesi”.Una parrocchia vastae problematica che lo mettealla prova, ma P. Gennaro affrontaogni situazionecondecisione e discrezionalitàallo stessotempo. Sostienele associazionicattolicheed ha volutocon fermezzala ricostituzionedella Congregadell’ImmacolataConcezionee la ritenevauna suacreatura. N Uomini(12): GlielmiGerardo(Priore), CerrutiVito, DeLuna Cosimo, Dello LuordoLiberato, Glielmi Liberato,Gonnella Gelsomino, MastroliaCosimo, Mastrolia Pompeo,Onnembo Luigi, PantulianoElio, Pisani Alessandro,Glielmi Costantino (MembroOnorario). Donne (24): BuccellaLuciana, CaponigroPaola, Conversano M. Libera,D’Angelo Angelina, GiordanoLucia, Gioradano Vita, GlielmiBerardina, Glielmi Concetta,Glielmi Gerardina, GonnellaAlba, Leva Giuseppina,Maggio Adriana, MangrellaVincenza, Marinaro Gerardina,Moscato Attilia, OnnemboA. Maria, Onnembo Cristina,Parisi Giuseppina, PoliscianoCarmela, Stabile Vita, TrottaCostantina, Vece Maria ,VitaleMaria, Zaccaria Maria.Una vita, la sua, legata ad unachiesa, quella di Santa Mariadel Buon Consiglio di Serradarce.Accanto all’impegnopastorale, costante è stata lapreoccupazione di vedere ultimatala chiesa parrocchiale,di rendere decorso l’esternodella chiesa, di sistemare lacasa canonica e la vecchiachiesa.Una parte delle opere realizzateè il risultato di un suo impegnopersonale. A 70 annicompiuti, don Gennaro ancoraprogrammava di “completarealtre significative opereper il decoro della chiesa”. Insommasempre presente e disponibilein ogni momento.Un mese fa il trigesimo contutta la sua comunità ad onorarlo.Mario Onesti


GastronomiaN°09 del 13 Marzo 2010 23Viaggi e AssaggiAl ristorante “My Dream” di Salerno il pesce fresco non è un sognoSalerno diventasempre di più unacittà dove è difficileparcheggiare. In alcunipunti vengonochiesti 2 euro e 50all’ora o frazione. Praticamente sesi sosta per poco più di un’oravengono chiesti 5 euro. Francamenteun po’ troppo. Peggio, poi,se andate in un ristorante al centro,dove non potrebbero bastarele due ore, al vostro conto dovreteaggiungere 7 euro e 50. Per questomotivo, trovandomi a Salerno,mi sono lasciato tentare dal ristorante“My Dream”. Siamo nellazona del porto commerciale, il localeè provvisto di parcheggio equindi ho preferito spendere altrimentila somma che ho risparmiato.Per arrivarci, nel modo piùsemplice, si esce dal casello autostradaledi Salerno, si gira a sinistraverso la “divina costiera”, arrivatigiù si va in direzione portoe, successivamente, alla rotonda siprosegue per il centro. Poche centinaiadi metri e a sinistra, al pianterreno di un palazzo colorato,troviamo la nostra meta.Ci sono due salette, arredate inmodo moderno e vivo: sedie rosaarancione,tende rosso e bianche,idem tovaglie, coprimacchia e tovaglioli,i lampadari sempre bianchi,anche se sono spenti a pranzo,danno una sensazione viva e luminosa.I bicchieri a vino sonoquelli adatti a gustare i grandivini, per l’acqua c’è il tumblerbasso che oramai ha fatto quasidappertutto scomparire i vecchiclassici bicchieri. Dal nostro tavolo,guardando all’esterno, vediamoil giardino che è in attesa dellabella stagione per essere curato edare la possibilità agli ospiti distare all’aperto. Quindi un’atmosferapiacevole. In occasione dellanostra visita siamo stati ricevutida Don Matteo, una persona chesprizza simpatia da tutte le parti.Ci ha presentati al responsabile disala, Marcello Salsano, che sin dall’iniziosi è preso cura di noi inmodo professionale. Al MyDream, data la tipologia del locale,per la scelta del menu è consigliabileaffidarsi allo chef. Unacosa sensata, anche se in molti nonsono d’accordo. Un locale che èbasato sul pescato del giorno nonpuò avere una lista standardizzata.Anche perché il posto, alla fine,non riserva cattive sorprese: perun pasto completo raramente sisuperano i 30 euro a persona, naturalmentecon vini a parte. Periniziare ci hanno servito un aperitivorinfrescante con base proseccoe fragola e successivamente cisono arrivati degli antipastini acentro tavolo: polipo lesso, che eratenero e gustoso; un involtino dicalamaro avvolto con della pancetta,farcito con fagiolini freschi eservito in una fragrante cialda diparmigiano; salmone marinato alcoriandolo condito con sesamo eaceto balsamico; soufflé di baccalàcon patate e condito con pesto escorzette di limone, che aveva unadelicatezza unica. A seguire deicavatelli con baccalà e olive nereservite in carta alluminio a cui erastata data la forma di un cigno.Come secondo ci hanno deliziatocon un bel rombetto con crosta dipatate e salsa agli agrumi. Dulcisin fundo una ricotta e pera degnadi un grande pasticciere: era delicata,leggera ed invitante. Da bereabbiamo ripreso un vino assaggiatoqualche tempo fa, il KisteisCoda di Volpe Campania Igt dell’aziendadi Pina Molettieri che dapoco si sta affacciando nel riccopanorama dell’enologia avellinesee campana. Il vino ha confermatola piacevolezza dell’ultimavolta. Il posto ha mostrato unabella creatività nell’esecuzione edha confermato che gustare delpesce fresco non è sempre un“dream”.Ristorante My Dream, Via Ligea36, 84100 Salerno. Tel e fax089.236677. www.ristorantemydream.it. Chiuso il lunedì.Diodato BuonoraRistorante Terrah! Incontridi sapore, Corno d’Oro -Eboli. Domenica 21 marzo,ore 20,30, presenta jazz &Wine, degustazione d’aglianicocon preziose specialitàculinarie. Esibizione di musicajazz con “Jerry PopoloQuartet”. È gradita la prenotazione.Info: 0828. 300269 /335 1294634Ristorante Le Delizie del Palato,Capaccio-Paestum. (Exristorante Romano). Tutti i venerdìsera: karaoke, balli caraibici,balli di gruppo, latinoamerigani.Info: 0828.725756Per segnalare gli eventi enogastronomiciscrivere adbuonora@libero.it o telefonareal 338 9426245.Da sinistra Marcello Salsano, Carlo Ferrigno e Antonio Auriemma.Agendagolosa peril buonvivereLA RICETTASformato dicarciofi, patate emozzarellaIngredienti per 4 persone:4 bei carciofi di Paestum,4 patate grandi,300 g di mozzarella di bufala,200 g di caciocavallo stagionatograttugiato,30 g di pangrattato, olio extravergined’oliva salernitano,pepe, sale q.b.Preparazione:fate lessare le patate ed i carciofi.Tagliate le patate a fette ei carciofi a listarelle spesse. Inuna pirofila, mettete uno stratodi patate, la mozzarella tagliataa cubetti, il caciocavallograttugiato, un po’ di pangrattato,il pepe ed il sale. Fateuno strato di carciofi e continuatecome all’inizio fino adesaurimento ingredienti perterminare con il pangrattato.Cuocete in forno per 30 minuticirca a 200°C.Vino abbinato: Piedirosso 2008,Pompeiano Igt, Sannino di Ercolano(NA).SALERNOAl via FareturismoDa mercoledì17 asabato 20marzopresso ilComplessodi S. Sofia,è sostenuta da Provincia diSalerno, Comune, Camera diCommercio, Autorità Portuale,Ente Provinciale per il Turismo;patrocinata da Ministerodel Turismo, Ministerodel Lavoro e delle PoliticheSociali, Ministero della Gioventù,Enit, ConfturismoConfcommercio, AssoturismoConfesercenti, TouringClub Italiano; promossa daFederturismo Confindustriain collaborazione con le associazioniaffiliate ConfindustriaAICA, ASTOI, ConfindustriaAssotravel, ConfindustriaAlberghi, Federterme,Fiaip; ideata e organizzatadalla Leader sas.Per ulteriori informazioniwww.fareturismo.it/2010Via S. Pio X (nei pressidell’ospedale) Agropoli0974 829451

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