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Disabili tristi e delusi - Unico

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20BattipagliaN°09 del 13 Marzo 2010Tra elezioni, occupazioni e sequestriCittà ingovernabile ed eletti messi alla provaEletti i componenti dei comitatidi quartiere.Uno stuolo di cittadini, 81 perl’esattezza, faranno parte dei9 comitati di quartiere costituitidomenica scorsa con leelezioni dei membri elettivi.Aversana, Belvedere, Centro,S.Anna, Schiavo, Serroni, Stellae Taverna, sono i nove quartieriche godranno di questostrumento che il Sindaco hadefinito “di democrazia partecipata”.Tra gli eletti alcunicandidati “trombati” alle scorseelezioni comunali, maPAOLO DI FEO,UNO DEGLI ELETTI ALCOMITATO “CENTRO”anche tanti cittadini che voglionodarsi da fare per il loroquartiere. Eppure, qualcunoha bollato come “populismo”la volontà di istituire lo strumentodei comitati di quartierecome il gruppo “Etica delbuon Governo” sostenendoche “Lo Statuto Comunaleprevede ben altro per la partecipazioneattiva e per il decentramento”il Sindaco “pigliasolo per i fondelli tutti icittadini armati di buona volontà”.Ad ogni modo hanno votatoin 4.629, l’11% degli elettoridelle scorse elezioni, risultatogiudicato molto positivamentedall’amministrazione. Orasi vedrà sui fatti concreti comesi muoveranno i vari comitati.Alcatel, liberato lo stabilimentosi riparte da zero.Dopo un mese intero passatoall’interno della struttura Alcatel,i tre operai-occupantihanno potuto riabbracciare leloro rispettive famiglie.L’otto febbraio scorso i tre,CONTINUA A PAGINA 21A PARER MIO di ERNESTO GIACOMINOIl ca(l)cio sui maccheroniDALLA PRIMAnoi, finalmente, cittadini delmondo. Come i newyorkesi, iberlinesi, i parigini. I pechinesi,soprattutto. Poi niente: facciamotrenta chilometri peruna partita di calcio fra dilettanti,arriviamo ad Agropoli,insulti e risse e vandalismivari, cosicché nemmeno entriamoallo stadio che già cisiamo sparpagliati tra ospedalie commissariati. In manetteper qualcosa di non dissimileda una partitella di vicinato.Come soddisfazione, immagino,seconda solo a una vittoriaa Sanremo col televoto truccato.Per giorni lì, a occupare leprime pagine della cronaca locale,per un campionato di categoriaEccellenza. E ripetiamoinsieme: Eccellenza. Nel senso:la differenza tra il calcio e l’Eccellenza,per capirci, è che quaprima di giocare occorre spessoche il pastore abbia ritiratole bufale dal campo. Che – portiereescluso - tra le dieci magliettedegli altrettanti giocatoridi una stessa squadra ce n’èalmeno una di una tinta piùscura o più chiara, che ancoranon s’è capito bene chi fa il bucatoe succede che qualchemamma o moglie sgarri colprogramma dei colorati. Chegli sponsor, anziché Fiat o Pirellio Paluani, sono dei piùmodesti (ma assai più concreti,in verità) “Bar Gigino”,“Sartoria Teresa”, “OnoranzeFunebri Scutiello”. Che i calciatorisi dividono sempre indue gruppi di massima: semigloriedel passato – con quelminimo di rendita che consenteloro di evitare un lavorovero – e giovani speranzosi delsalto di qualità che a sera rincasanopresto perché hanno ilturno in fabbrica. Che fino avent’anni fa il numero sullespalle era di una similpelle piùscadente del cartone, venivaattaccato col vinavil e correndolo si perdeva, e parecchierano usi ridipingerselo colpennarello. I fatti, poi, andrebberoconfrontati con certe dichiarazionidi presidenti e cortigianidei club di serie A, tipoquando attribuiscono la causadella violenza negli stadi unicamentea logiche di business,ché senza quelle saremmo tuttisportivi e rilassati: meccanismidi estorsione dei capi ultras perbiglietti gratis, pastette da calcioscommessee dietrologievarie. Semplice e lineare, insomma:dietro un tifoso violentonon c’è uno spostato maun manager in carriera. Seguendoquesta logica è facilecomprendere come il realeobiettivo degli scontri di Agropolifosse di natura economica:ottenere un abbonamento aprezzo ridotto alla baracca deicornetti del “pittore”.Io non stoqua a sminuire la squadra e lapassione della città, ci mancherebbe.Anzi, a ben vederequesto dovrebbe essere il verocalcio, spogliato di forma e imbottitodi sostanza, lontanoanni-luce dal baraccone mediaticoe borsistico delle categorieimportanti. Quel calcioamico, sano, intimo, dove seicol naso nella griglia a bordocampo e senti imprecazioni delgiocatore e tonfi insani del pallone(regolamentare per unpelo).Eppure sul sito della squadrasi legge che il Presidente dellasquadra, anziché emettere giudizidi condanna senz’appelloper l’accaduto, ha pensatobene di buttare benzina sulfuoco e fomentare nuove polemicheper le sanzioni comminatedal giudice sportivo.Come dire, per lui sono episodisporadici compiuti daun’esigua minoranza. Fattacci,sì, ma del tutto isolati.D’altra parte, a ben vedere, silimitano a succedere al massimouna volta a settimana.

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