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Disabili tristi e delusi - Unico

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AlburniN°09 del 13 Marzo 2010 11POSTIGLIONE. Elezioni amministrative molto delicateTre medici dalla società civile alla politicaSabato 6 marzo 2010 presso la chiesaSacro Cuore di Gesù di Eboli si sonouniti in matrimonio Nicola Di Simonee Assunta Chiagano a seguire hannosalutato parenti e amici con il pranzonuziale presso hotel Royal di paestume sono andati a dare vita alla loronuova famiglia a Matinella di Albanella.Auguri da parte di tutti i familiari ein particolare dal loro figlioccio CarmineMottolaGENEROSO CONFORTI PIETRO PELLEGRINO MARIO PEPEOggi, 13 marzo, il nostro zietto preferitocompie gli anni.Si chiama zio Diego e noi gli auguriamoun mondo di felicità. A farti gli auguri,caro zio Diego, sono i nonni,mamma Lucia e papà Enzo, zia Valentina,Marianna, Antonio, Francesca, Nicolae, naturalmente noi due, le tue nipotineCristina e Viola.Buon compleanno!Stessa professione, identica generazione.Alla testa di tre liste civiche sono tremedici si sfidano per la carica di sindacodi Postiglione. Mario Pepe, 55 anni,è manager del “Campolongo Hospital”,“Punto e a capo libertà e partecipazione”,è lo slogan della sua lista. E’ il sindacouscente, il comune lo scorso agostoè stato commissariato dopo il votodi sfiducia “trasversale” di parte dellamaggioranza e della minoranza al sindacosul bilancio. Ai fianchi di Pepe alloralavorò il suo predecessore, CarmineCennamo, sindaco per quasi un decennioe già assessore provinciale con Villani.La goccia che fece traboccare il vasofu l’adesione all’Udc di Pepe e la progressivarotta di collisione tra i due conPepe che si candida alle provinciali inconcorrenza Cennamo. Il passaggio nelPdl dello storico esponente mastelliano,già capolista provinciale dei “Popolari”non sana il contrasto con Pepe ma loacuisce. Ora Cennamo, tornato al suo lavoronelle ferrovie, sembra sparito dallascena municipale e in “Vivere Postiglione”,raggruppamento guidato PietroPellegrino, 56enne medico di base, chenel paese alburnino, insieme con la moglieLucia Montera, sua collega di lavoro,assiste gran parte della popolazione.Nella sua lista c’è Peppe Caputo, unodei pochi sopravvissuti del gruppo Cennamo.Da terzo incomodo corre GenerosoConforti, 57, direttore sanitario del“Gaetano Fucito” di Mercato San Severino,nonché editore e da oltre due decennianimatore dell’attivo gruppo dell’Arcilocale. Il rilancio turistico ed economicodel paese è nei programmi delletre coalizioni.PECCI. L’AMICO DI GENEROSO“Posso dare alcune indicazioni culturaliriguardo la sua attività sociale in favoredi Postiglione e in favore della culturae lo sport giovanile dell’intera provinciadi Salerno. Egli è - scrive il criticod’arte Gerardo Pecci - ed è stato ungrande organizzatore culturale, unpunto di riferimento per quanti credonoe hanno creduto alla cultura e allosport come fattore di sviluppo sociale ecivile delle nostre zone. Notevole successoha il periodico IL POSTIGLIONEda egli fondato e tuttora diretto, consaggi e contributi storici di notevolespessore, con l’aiuto delle migliori personalitàdel mondo scientifico e della ricercastorica, storico-artistica, letterariae archeologica dell’Italia meridionale. E’anche editore: ha fondato la casa editriceARCI Postiglione, già segnalata almondo accademico universitario italiano,e non solo, con libri di grande spessoree peso culturali. E’ direttore responsabiledella rivista SALTERNUM,semestrale del Gruppo Archeologico Salernitano.E’ giornalista pubblicista,iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti.Ti posso dire che è stato ed è unapersona schiva: generoso di nome e difatto, sempre pronto al dialogo, semprepronto al confronto umano e intellettuale,aperto verso i giovani. Io lo conoscofin da quando abitavo in provinciadi Torino e già allora, erano i primitempi delle mie frequentazioni amicalicon lui, ho apprezzato la grande professionalitàe la grande umanità che lo hasempre distinto, sia come uomo, siacome medico, sia come intellettualeapertissimo al dialogo. E non è cosa dapoco”.VENT’ANNI DI ATTIVITÀ DEL-L’ARCI POSTIGLIONELibri, periodici, concerti, tornei di calcioe i maccaruni alla pignata. “In viaggioda... vent’anni - Arci Postiglione 1989-2009”, spiega il manifesto che il 2 agostodell’anno scorso ha chiamato a convegnotutti coloro che hanno fatto conoscere,e soprattutto apprezzare, ilnome di Postiglione, piccola e deliziosacomunità di contadini – montanari,molto oltre i confini provinciali. Non haeguali l’attività dell’Arci Postiglione. “Ilcuore solidale della nostra Postiglione,solare, poetica, gagliarda, che si lanciaverso l’avvenire sempre con lo sfondodi una natura eterna ed infinita”, paroledi Americo Montera, presidente dell’Ordinedegli Avvocati di Salerno, e postiglionesedoc.Per vent’anni hanno prodotto eventi culturali,ricostruzione di eventi storici, gited’istruzione, tornei calcistico e soprattuttouna meritoria opera di ricostruzionedella memoria storica. Si va dallariscoperta dell’antica ricetta dei “maccarunialla pignata”, piatto legato allemodalità dell’antica trebbiatura delgrano, alla paziente tessitura dei rapporticon il mondo accademico, ed inmezzo tutto, dando spazio soprattuttoa quelle attività che li hanno fatti apprezzaredall’intera popolazione. L’ArciPostiglione è una poliedrica associazioneculturale ed una casa editrice, mafunge anche polisportiva e da gruppo diturismo sociale. Non si sono mai fattimancare un po’ di politica paesana, maassumendone in quantità assai modica esoprattutto non faziosa. Alla guida c’èun medico appassionato di storia locale,ed al suo fianco non solo acculturati matanti giovani contadini, artigiani ed impiegati.Il medico colto è Generoso Conforti,e subito ad affiancarlo ci sono GerardoCarnevale, Carmine Ciardiello,Generoso Conforti, Ettore Mazzeo, LuigiMajetta, Angelo Romagnano Picerno,Roberto Romagnano Picerno, GiovanniRomagnano e Guerino Turco. Seguiràpoi il momento dei più giovani. E’ il 13febbraio 1989 quando si costituisconoufficialmente in associazione e lancianola loro sfida che è rivolta soprattutto all’ideadi immutabilità del destino diqueste piccole comunità destinate allaperdita del loro principale patrimonio,che è l’identità, dalla globalizzazione.Dal gruppo è venuta fuori anche unapiccola e combattiva casa editrice, doveè attiva soprattutto Rosaria Di Verniere,con oltre cento titoli all’attivo. L’ideazionespesso è avvenuta all’ombra del“Chiuppone”, il grande albero di pioppoche è il simbolo vero del paese.Oreste Mottola

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