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Disabili tristi e delusi - Unico

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SeleN°09 del 13 Marzo 2010 21MEDUSA CHACHACHAdi VALENTINA DEL PIZZOCampagna, città dell’acqua, del fuoco, di Zeza e Sant’AntonioQuando vi vedo passeggiarein tanti ed in tutte le stagioniper le strade di questo paesedalla lunga storia, oh pardòn,città, la città di Campagna, vivorrei dire: – Soffermatevi unattimo su di me e datemiun’occhiata! – . Io comprendoquanto sia dolce lasciarsiammaliare dal fascino di questoposto. Qui sono stata ubicatanel 1500 e poco dopo hoassistito alla posa della primapietra per la costruzione dellamagnifica cattedrale intitolataa S. Maria della Pace chemi sovrasta alle spalle. Hoanche conosciuto tanti volti,assistito a tanti aneddoti chepotrei raccontarvi se solo voine aveste il tempo, ed ho conosciutoanche tanto dolore.Questa città, vedete, vissutadalla mia prospettiva di pietraangolare della spalla sinistradel ponte sul Tenza, è statauna continua sorpresa.Tanti i funerali, per fare unesempio, a cui ho assistito.Questi basoli, vedete, agevolavanoil passo al corteo funebredei cittadini illustridalla cattedrale al cimiteroche ancora potete visitare. Lochiamano Ossario e si snodanegli ipogei della suddettaCattedrale. Il percorso che seguireteper accedervi è lostesso che compivano queipoveracci per essere poi iviaccomodati sui sedili dimalta, pronti per l’essiccazione.Gli scolatoi che vedrete,consentivano ai liquami didefluire direttamente nelTenza. Napoleone Buonapartepoi, nel 1804, decretò lachiusura di questi cimiteri intramurali.Io il Tenza non lovedo, rivoltata come sonocon la facciata verso la Piazzadella Chiena (Piazza Guerriero).Ne sento lo sciabordio delleacque. Ma d’estate sembrache il genio del fiume si impadroniscadi tutta la popolazione.Lo deviano e allaganoil paese. I ragazzi si divertono,combattono una ludicabattaglia fatta di colpi d’acqua.Magliette bagnate e scivoloni.Mi è giunta voce che il precedentepiù illustre di questa‘Chiena’ di Campagna, sianientedimeno che la romanaPiazza Navona quando nel1600 chiudevasi il fognonedella fontana del Moro sì daallagare tutta la piazza, concavaper via del sottostanteStadio di Domiziano, e consentireagli aristocratici di divertirsia fare scorribande acquatichecon le carrozze.E questo tutti i sabato sera. ACampagna il Tenza si riappropriadi vicoli e cittadini da lugliofino alla Chiena di Mezzanottedel 16 agosto. Venitea conoscerlo, non vi dispiacerà.Se poi invece preferiteil caldo di un bel fucanolonel freddo del 17 gennaio,non avete che da parteciparealla festa per Sant’AntonioAbate. Giovani e adulti ballanoe si divertono intorno allepire di fuoco accese in ognirione. Mangiano u’ciaulielloe le castagne le bagnano colvino buono dei monti Picentini.E allora non fa più freddo.Il fuoco purifica e diventaun forte momento di socializzazione.E Sant’Antonio ne è il portatore,di quello sacro delleScritture come del fuoco demoniacoche lo assalì nel desertoe che egli stesso dominò;è il santo che proteggedagli incendi e che guariscedal fuoco funesto che da luiprende il nome (Herpes Zoster).Dalla festa di Sant’Antuono alCarnevale di Zeza nel martedìgrasso, il passo è breve. Ela città si accende di ilarità.Io sono qui da secoli, sonol’ara, con la patera e l’anforiscoper le abluzioni, reco abella vista un’ epigrafe dedicataad un funzionario, taleNumerius Aius Successus, augustaledi Nocera, ed alla moglieMarcia. I due vissero qui,in questa città, che ai tempidoveva essere poco più cheun villaggio.Mi hanno attribuito all’età augustea.Io so soltanto che idue vissero insieme per 53anni e che sull’algida pietrache mi compone, è impressoquesto tenero ricordo.Da allora ne ho viste di belle.Ho conosciuto uomini illustrie perfino fatto parte del Principatodi Monaco. Ho dovutoassistere anche all’aperturadi un Campo di Internamentoper gli Ebrei, nel secoloscorso. Li vedevo passeggiare,scambiare due parolecon i campagnesi. Chissàcosa sente un uomo, quandosta scampando alla morte. Direcente hanno dedicato unMuseo, a loro, alle vittimedella Shoah. Questa città è unmicrocosmo, c’è passata tuttala storia. Non poteva esserealtrimenti, data l’estrema vitalitàche ancora la caratterizza,quella propria di chi saelaborare le esperienze delpassato e conviverci. Se visoffermate una sera su questoponte, datemi un’occhiata,anch’io ho fatto parte del tessutoumano di questo luogo.Medusa ChachachaPresso l’Università degli Studidi Salerno il 23 febbraio ValeriaConsolmagno ha conseguitola laurea magistrale inGiurisprudenza. La neodottoressaha discusso una tesi sui:”profili del divorzio notarilenell’ordinamento francese”.La relatrice è stata la professoressaElvira Autorino Stanzione.BATTIPAGLIA.Tra elezioni, occupazioni e sequestriCittà ingovernabile ed eletti messi alla provaDA PAGINA 20Giacomo Ielpo, Pietro Lambogliae Umberto Speranza, avevanooccupato la struttura diVia Bosco Primo minacciandodi darsi fuoco, come forma diprotesta contro il progetto industrialeche prevedeva lacessione dello stabilimentoAlcatel-Lucent ad una cordatadi imprenditori locali con acapo Pier Luigi Pastore.Dopo un mese di tira e mollae quando sembrava che ormaitutto fosse lontano da una soluzionepositiva, la lettera concui il viceministro con delegaUNO DEGLI OPERAI MENTRE RIABBRACCIA IL FIGLIO DOPO UN MESE DI OCCUPAZIONEalle telecomunicazioni PaoloRomani assicurava l’azzeramentodella proposta targataPastore, ha fatto rientrare laclamorosa protesta e desisteregli operai dall’insistere nell’occupazione.Soddisfazioneda più fronti, innanzitutto daquello operaio, che hanno vissutocome un successo la soluzioneprospettata da Romani.Egualmente compiaciuto ilSindaco Giovanni Santomauro,che fin da subito si eraschierato al fianco ai manifestanti:“adesso tocca al Governomantenere gli impegni. –ha dichiarato – Sono felice percome si è conclusa la vicenda”.Sotto sequestro il palazzodella discordia.C’eravamo occupati in tempinon sospetti della vicenda delpalazzo di sette piani che dovevaessere realizzato in ViaDomodossola, ebbene quandosi era ormai a metà dell’opera,con la struttura che avevaraggiunto l’ottavo piano, i Carabinieridi Battipaglia, sumandato della Procura di Salernohanno posto i sigilli alcantiere. Quattro gli avvisi digaranzia che hanno raggiuntogli attori della vicenda: ilIL PALAZZO DI VIA DOMODOSSOLAPOSTO SOTTO SEQUESTROCommissario ad acta cheaveva concesso il permesso acostruire (permesso illecito secondol’accusa), il direttoredei lavori, il proprietario delterreno e il titolare dell’impresadi costruzioni. Contestatidunque i permessi e le distanzedagli altri palazzi edalla prospicientevilla comunale.L’ordinanza è giuntaun po’ a sorpresa soprattuttoper i cittadinidel quartiere che all’epocadella posadella prima pietra nonavevano lesinato critichee proteste contro ilcostruendo palazzone.“Speriamo che oranon diventi l’ennesimomostro lasciato ametà” dichiara unodegli iscritti al gruppofacebook sorto all’indomanidell’aperturadel cantiere. Preferisceil silenzio per ora Enzo Faenzail promotore del movimentodi cittadini che nacque controla costruzione. Si attendonoora sviluppi sulla vicendagiudiziaria, anche se non paionobrevi i tempi di una definitivasoluzione.Valerio Calabrese

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