CIRIELLI-VILLANI TESTA A TESTA - Unico
CIRIELLI-VILLANI TESTA A TESTA - Unico
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Al voto: Europa,<br />
provincia, comuni<br />
di Giuseppe Liuccio<br />
i l s e t t i m a n a l e d e l s a l e r n i t a n o<br />
€ 1, 00<br />
Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-Paestum (Sa) - Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25,00€<br />
0828.720114 - unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale.it Anno XI n° 22 5 giugno 2009<br />
<strong>CIRIELLI</strong>-<strong>VILLANI</strong><br />
<strong>TESTA</strong> A <strong>TESTA</strong><br />
EBOLI<br />
Un kamikaze<br />
tra gli<br />
stand<br />
Le vicende private/pubbliche del Premier<br />
Berlusconi hanno fatto irruzione,<br />
con il disgustoso carico del risvolto<br />
pruriginoso, nella campagna elettorale<br />
e ne hanno imbarbarito i toni,<br />
distraendo di fatto l’opinione pubblica<br />
dai temi e dai problemi, che avrebbero<br />
dovuto caratterizzare il confronto.<br />
Nella speranza che il polverone si depositi<br />
con tutto lo spessore denso<br />
della sua volgarità tentiamo di dare<br />
un contributo di chiarezza nei limiti<br />
delle nostre capacità e possibilità<br />
L’Europa è entrata poco nel dibattito/confronto<br />
elettorale e non ha scatenato<br />
interesse ed entusiasmo negli<br />
CONTINUA A PAGINA 4<br />
De Luca rimette<br />
in piedi Villani<br />
“Arte e Cultura a Salerno.” È stato il<br />
tema delle riflessioni del duo De Luca<br />
– Villani, rispettivamente sindaco e<br />
presidente della provincia, che il 2 giugno<br />
scorso si è sviluppato al cospetto<br />
di un Teatro delle Arti in versione<br />
“tutto esaurito”. Il convegno viene introdotto<br />
da un articolo dal titolo “Dal<br />
produttore al consumatore”, redatto<br />
dal padrone di casa, Claudio Tortora,<br />
e letto da Gaetano Stella, all’interno<br />
del quale si raccolgono considerazioni<br />
sulla campagna elettorale. Una protesta<br />
nei confronti di “qualche insoddisfatto,<br />
che ha tentato di screditare il<br />
capitolo cultura e spettacolo”.<br />
Villani evidenzia sin da subito e con<br />
fermezza che “lo sviluppo sociale ed<br />
economico di un territorio, va di pari<br />
passo con il suo sviluppo culturale.<br />
Sono due facce della stessa medaglia”.<br />
CONTINUA A PAGINA 2<br />
ELEZIONI PROVINCIALI<br />
A DECIDERE SARANNO<br />
GLI INDECISI<br />
“L’orchestra di pettini”, storia cilentana.<br />
In autunno il film di Maria Pia Cerulo<br />
È alla sua prima esperienza di regista e<br />
autrice Maria Pia Cerulo, ma ha una<br />
lunga carriera come assistente cinematografica<br />
al fianco di nomi famosi come<br />
Lina Wertmüller, Ennio De Concini,<br />
Suso Cecchi D’amico, Age… In Rai si è<br />
fatta apprezzare come produttrice di<br />
documentari e cortometraggi. Da due<br />
anni lavora alla produzione di questo<br />
film “L’Orchestra di pettini” che ha<br />
pensato di girare tra il Cilento, Vallo di<br />
Diano e la Costiera Amalfitana. Originaria<br />
di Salerno ama da sempre questa<br />
terra, ne è affascinata. “Mi trasmette<br />
un’energia molto forte: è la forza del<br />
paesaggio anche se confina con una<br />
chiusura intrinseca. – afferma Maria Pia<br />
Cerulo - L’autenticità è la sua prerogativa,<br />
i suoi abitanti non sono artefatti<br />
ma essenziali, un po’ chiusi nel loro isolamento<br />
per preservarne la loro identità<br />
ma poi sono facili all’aprirsi”.<br />
Ha scritto questo film con la consulenza<br />
di Suso Cecchi D’Amico, è la storia di<br />
un grande architetto che è chiamato a<br />
Berlino per realizzare un monumento<br />
del muro che parli di libertà. Lo ispira il<br />
ricordo di suo padre pescatore del Cilento,<br />
dotato di sensibilità, creatività e<br />
voglia di osare. Ricorda i suoi studi al<br />
Francesco Faenza prima de Il Sele<br />
CAPACCIO<br />
A.A.A<br />
oratorio<br />
cercansi<br />
Tania Marino a pagina 6<br />
SALA CONSILINA<br />
Paladino<br />
contro Ferrai<br />
e De Luca<br />
Fulvio Scarlata a pagina 16<br />
Scuola e turismo le<br />
priorità di Cirielli<br />
di Aurelio Di Matteo<br />
Nel panorama amministrativo e politico<br />
è consolidata la prassi dell’esame<br />
dei ‘primi cento giorni’. Sia per evitare<br />
il facile accostamento con l’infausto<br />
Maria Pia Cerulo<br />
CONTINUA A PAGINA 4<br />
CONTINUA A PAGINA 15
2 C o n t i n u a z i o n i N°22 5 giugno 2009<br />
L’editoriale di Giuseppe Liuccio sul momento politico<br />
Al voto: Europa, provincia, comune. E la novità<br />
DALLA PRIMA<br />
elettori per un deficit di informazione,<br />
perché l’istituzione è<br />
avvertita lontana e non coinvolgente,<br />
per scarsa ed inadeguata<br />
mobilitazione degli stessi<br />
candidati, per un limite di<br />
provincialismo della politica<br />
italiana nel suo insieme.<br />
Eppure oggi tutto o quasi si decide<br />
a livello comunitario soprattutto<br />
per quanto attiene<br />
alle strategie di sviluppo, alla<br />
grande infrastrutturazione dei<br />
servizi, ai progetti di settori<br />
trainanti della economia nazionale<br />
in generale e di quella meridionale<br />
in particolare. Di qui<br />
la necessità di una doverosa attenzione<br />
ai candidati da votare<br />
sulla base dello spessore e della<br />
qualità delle idee di cui sono<br />
portatori. E’ in atto in Europa<br />
una concentrazione di interesse<br />
e di interessi lungo la direttrice<br />
di sviluppo Ovest-Est dai<br />
Paesi Iberici a quelli dell’ex<br />
Unione Sovietica, passando per<br />
la vasta e ricca “regione” transalpina,<br />
con l’intento dichiarato<br />
di concentrare ulteriore ricchezza<br />
sul versante dell’Atlantico.<br />
Timidamente e con enormi<br />
difficoltà si fa strada l’ipotesi<br />
di sviluppo lungo la direttrice<br />
Nord-Sud con la necessità<br />
di un riequilibrio di opportunità<br />
e ricchezze nell’intero<br />
continente e nella consapevolezza<br />
di dover dare al Mediterraneo<br />
un ruolo di centralità nel<br />
rapporto con i Paesi dell’Africa,<br />
dell’Oriente euro/asiatico,<br />
come storia, cultura consentono<br />
e consigliano. Anche e,<br />
forse, soprattutto per questo la<br />
scelta elettorale ci interessa e ci<br />
coinvolge più di quanto si<br />
possa pensare. Le sorti della<br />
Provincia sono avvertite e sentite<br />
con maggiore passionalità<br />
non tanto e non solo perché gli<br />
uomini sono espressione del<br />
territorio e coinvolgono spesso<br />
gli elettori in un rapporto prepolitico<br />
di amicizia, conoscenza,<br />
comparaggio, clientelismo<br />
e familismo, ma anche e, forse,<br />
soprattutto perché l’Istituzione,<br />
nonostante tutto, influenza e<br />
determina scelte che intersecano<br />
ed influenzano la quotidianità.<br />
Eppure non sempre il dibattito<br />
vola alto investendo i grandi<br />
temi della mediterraneità in<br />
tutta la ricchezza e varietà della<br />
sua prismaticità (agricoltura,<br />
turismo, Beni Culturali, arte,<br />
storia, paesaggio e tradizioni),<br />
legandoli con sinergia virtuosa<br />
al grande filone culturale/politico<br />
euro mediterraneo, come<br />
storia (Magna Grecia, arabismo,<br />
Scuola Medica, repubblica<br />
amalfitana, ecc.) e collocazione<br />
geografica consentirebbero,<br />
consiglierebbero e, addirittura,<br />
imporrebbero per dare<br />
al nostro territorio un ruolo di<br />
protagonismo nel Mezzogiorno<br />
considerato ponte naturale<br />
di raccordo tra il nostro continente<br />
ed il resto del mondo che<br />
approda ed approderà sempre<br />
di più nell’immediato futuro,<br />
anche e soprattutto per ragioni<br />
economiche, sulle sponde del<br />
Mediterraneo. I nostri candidati<br />
si sono spesi e molto nelle<br />
risse di paese e di quartiere,<br />
scadendo, spesso, nel pettegolezzo<br />
da cortile con linguaggio<br />
colorito se non addirittura volgare.<br />
E così manca all’appuntamento<br />
con la storia e con il<br />
Arte e cultura a Salerno<br />
De Luca rimette in piedi Villani per lo sprint finale<br />
L’intero staff di palazzo S. Agostino<br />
ha lavorato su quelle che<br />
Villani definisce “infrastrutture<br />
materiali ed immateriali”; non<br />
solo scuole e università, ma valori<br />
che danno più prestigio<br />
all’Università di Salerno attraverso<br />
accordi riguardanti la ricerca<br />
scientifica, sostenendo la<br />
presenza di ricercatori italiani<br />
“fuggiti” all’estero. L’argomento<br />
cultura, porta immediatamente<br />
a toccare un tasto importantissimo<br />
per l’economia provinciale:<br />
il turismo. Si punta decisamente<br />
a destagionalizzare il turismo<br />
per creare più sviluppo e a rafforzare<br />
soprattutto quello archeologico,<br />
sfrcercando di sfruttarne<br />
le enormi potenzialità.<br />
L’attuale presidente, in una critica<br />
al suo avversario Cirielli:<br />
“Loro vedono quasi come un fastidio<br />
il mondo della cultura”. E<br />
ancora: “Il centro-destra non sosterrà<br />
l’associazionismo, cosa<br />
che farà molto male in modo<br />
particolare alle fondazioni che<br />
si dedicano ai portatori di handicap,<br />
per le quali la Provincia si<br />
è impegnata molto. A chi si rivolgeranno<br />
queste persone in<br />
futuro” In conclusione il presidente<br />
uscente della provincia<br />
sostiene che la cultura vada sostenuta<br />
giorno per giorno, senza<br />
scoraggiare le iniziative che per<br />
la loro qualità contribuiscono ad<br />
abbellire i luoghi. Vincenzo De<br />
Luca, da par suo, con estrema<br />
capacità oratoria coinvolge la<br />
sala in una serie di appelli forti<br />
che entrano immediatamente<br />
nel cuore della campagna elettorale:<br />
“abbiamo bisogno del<br />
vostro aiuto e della vostra mobilità<br />
per vincere questa battaglia”.<br />
“Nel quadro generale,<br />
l’orientamento che l’Italia segue<br />
non è certo congeniale alle nostre<br />
esigenze”- aggiunde De<br />
Luca –La sua richiesta di suffragio<br />
è rivolta particolarmente alle<br />
forze locali, a coloro i quali<br />
hanno partecipato ala “stagione<br />
istituzionale, civile e democratica<br />
della città”. De Luca parla<br />
di una democrazia che non è affatto<br />
“pacificata”, ma è fatta di<br />
“lacrime, sangue e fango”, riferendosi<br />
a quello che succede<br />
nei quartieri popolari, dove il<br />
consenso della gente viene<br />
comprato “a pacchetti”. Il suo<br />
appello si rivolge a tutte le persone<br />
che pensano alla politica<br />
attuale con disgusto e disimpegno<br />
e che hanno deciso di astenersi<br />
dal voto. Il sindaco dei salernitani<br />
afferma che in tutto ciò<br />
c’è una grande responsabilità,<br />
poiché in questo modo si rischia<br />
di mettere in discussione un<br />
processo di crescita democratica,<br />
civile e culturale dei nostri<br />
territori. Continuando: “ La situazione<br />
che vive la cultura è<br />
drammatica. Sono stati attuati<br />
tagli per 180-200 mila euro dal<br />
Ministero dei Beni Culturali e<br />
dal Fondo Nazionale della Cultura.<br />
l’Italia è un paese dove la<br />
qualità della vita è buona “abbiamo<br />
una gastronomia straordinaria,<br />
ambiente, clima e paesaggi<br />
unici, ma tutto non durerà<br />
per sempre”, afferma con un filo<br />
d’ironia De Luca che invita a riflettere<br />
sulla realtà che si vive<br />
negli Stati Uniti. “L’America ha<br />
cominciato a leccarsi le ferite”,<br />
sentenzia preoccupato, riferendosi<br />
alla competizione globale.<br />
Poi, con molto orgoglio, il primo<br />
cittadino di Salerno passa in rassegna<br />
i risultati ottenuti per il<br />
Teatro Verdi: “Abbiamo dato<br />
l’anima”- afferma – “Una stagione<br />
teatrale che non ha nulla<br />
da invidiare al teatro La Scala di<br />
Milano. Questo grazie alla passione<br />
del direttore Daniel Oren<br />
e alla brillante collaborazione di<br />
tutto lo staff.: orchestranti, tecnici,<br />
elettricisti, fino ad arrivare<br />
alle sarte e ai costumisti e quanti<br />
hanno collaborato per la riuscita<br />
degli eventi.” Da sottolineare<br />
che la Provincia, come<br />
istituzione, ha dato vita a rassegne<br />
in grado di creare le condizioni<br />
necessarie perché anche<br />
gli artisti emergenti fossero visibili:<br />
“Festival delle culture giovanili”<br />
a cura di Paolo Apolito.<br />
Nel finale De Luca comunica<br />
progetti per il futuro che racchiudono<br />
una passione per la<br />
cultura davvero sintomatica. Tra<br />
le prossime iniziative una scuola<br />
di formazione teatrale per artisti<br />
lirici con gli insegnamenti<br />
di Gigi Proietti e Renato Bruson.<br />
“Siamo una città media del<br />
Mezzogiorno che si apre con le<br />
unghie spazi verso il futuro, portandoci<br />
in un circuito di turismo<br />
culturale di valore.” Così, si congeda<br />
da un pubblico che lo applaude<br />
calorosamente, uno<br />
degli uomini politici più autonomi<br />
del sistema politico italiano.<br />
Osni & Madi<br />
futuro, che vede Nordafrica,<br />
India, Cina e Giappone bussare<br />
alle nostre porte con tutto il<br />
carico delle loro esigenze commerciali,<br />
turistiche e culturali.<br />
Noi ci riveliamo sguarniti ed<br />
inadeguati alla sfida e, quel che<br />
è peggio, non pensiamo molto<br />
ad attrezzarci. Si vota, poi, in<br />
diversi comuni, dove la passionalità<br />
politica è più sanguigna<br />
e dove rissa ed ingiuria fra le<br />
opposte fazioni sono pane quotidiano<br />
con buona pace dell’analisi<br />
dei problemi e delle<br />
ipotesi di sviluppo, che dovrebbero<br />
consentire un giudizio<br />
sereno e responsabile su chi<br />
aspira al governo della Cosa<br />
Pubblica. Nel Sud della provincia<br />
si va da Battipaglia, la<br />
cui politica amministrativa influenza<br />
notevolmente l’intera<br />
Piana del Sele ed oltre, fino a<br />
Torre Orsaia e Torraca nel<br />
Golfo di Policastro e passando<br />
per Albanella e le tante comunità<br />
del Cilento interno e costiero,<br />
il cui futuro è legato alla<br />
capacità del Parco di attrezzarsi<br />
con risorse umane ed economiche<br />
per riprendere con speditezza<br />
il suo ruolo di motore<br />
di sviluppo proiettato, come è,<br />
sulle rotte del Mediterraneo, di<br />
cui conserva tracce visibili nelle<br />
aree archeologiche oltre che<br />
nelle abitudini della quotidianità,<br />
nelle credenze e nelle liturgie<br />
religiose, nel folclore, nei<br />
toponimi, nel dialetto/lingua.<br />
E così le elezioni per il Parlamento<br />
di Strasburgo, per la<br />
Provincia e per i comuni si ritrovano<br />
in un unicum, all’insegna<br />
della mediterraneità, che<br />
accomuna il contadino del Cilento<br />
ai cittadini di Salerno<br />
come agli operatori turistici<br />
della Costiera Amalfitana nella<br />
visione condivisa di una Europa<br />
che è e sarà sempre di più la<br />
nostra patria comune tanto più<br />
sentita ed amata quanto più<br />
saprà esaltare e valorizzare le<br />
sue radici mediterranee, appunto.Ed<br />
in questa direzione<br />
vanno viste e giudicate anche<br />
le vicende private/pubbliche<br />
del nostro Premier, che dilagano<br />
con urticante frastuono nell’agorà<br />
mediatica dell’Europa<br />
e del mondo, esponendo al ridicolo<br />
il Paese incolpevole ed<br />
appannandone e ferendone la<br />
credibilità a livello internazionale.<br />
Quelle vicende “delle<br />
vergini che si offrono al<br />
drago” o “dell’harem delle favorite”,<br />
vere o false che siano,<br />
di sicuro non ci onorano; e<br />
credo che, tutto sommato, non<br />
siano neppure lo specchio<br />
vero della nostra società né il<br />
velinismo, né l’affarismo, né la<br />
volgarità conclamata e praticata,<br />
né uno stile di vita all’insegna<br />
del gallismo esibito e<br />
megafonato. L’Italia che lavora<br />
e produce e che, spesso, fa<br />
fatica a sbarcare il lunario è<br />
un’altra, fatta di tutt’altra<br />
pasta. Forse anche per questo<br />
si avverte ogni giorno di più il<br />
bisogno di esaltare valori e<br />
comportamenti di vita all’insegna<br />
della sobrietà e della riservatezza.<br />
Il voto è uno strumento<br />
per esprimere giudizi<br />
di merito sul passato, sul presente<br />
e sul futuro alla luce dei<br />
comportamenti di chi ha amministrato,<br />
amministra o si<br />
candida ad amministrare, a<br />
tutti i livelli. L’augurio è che<br />
sia espresso in piena libertà e<br />
con determinata e convinta<br />
consapevolezza.<br />
g.liuccio@alice.it
N°22 5 giugno 2009 A t t u a l i t à<br />
2<br />
La modernità della Costituzione Italiana al “tavolo rotondo” presso la Tenuta Vannulo<br />
Il punto di vista di Giuseppe Tesauro, giudice costituzionale<br />
Sopra, Giuseppe Tesauro. Sotto La sala (foto di Mario Tambasco)<br />
L’approfondimento<br />
Non toccate le nostre regole<br />
La nostra Costituzione, nata<br />
dalle ceneri di un conflitto<br />
mondiale. è perfetta. Lo è oggi<br />
più che mai: completa e complessa,<br />
ma lineare nei suoi valori.<br />
È in grado anche di difendersi<br />
da eventuali malintenzionati.<br />
Si può aggiornare<br />
nella seconda parte ma è rigida<br />
nella difesa dei suoi valori<br />
fondanti. Avere la sicurezza<br />
che la nostra Costituzione è<br />
praticamente immodificabile<br />
nella prima parte che descrive<br />
i principi e i valori fondanti<br />
della repubblica italiana è consolante<br />
di questi tempi tristi<br />
per la democrazia.<br />
È stata scritta perché i paesi<br />
europei erano stanchi della<br />
guerra e avevano l’obiettivo,<br />
finalmente riconosciuto tale<br />
da tutti, della pace. La commissione<br />
dei settantacinque<br />
diede all’Italia una prospettiva<br />
chiara per poter vivere in<br />
pace con gli altri paesi. È bello<br />
sapere che la pace è il primo<br />
pilastro su cui si fonda la Costituzione<br />
Italiana, con al centro<br />
la persona e poi il pluralismo<br />
nel rispetto delle diversità<br />
e la garanzia nella libertà di<br />
diritto. Un patrimonio che<br />
non si è esaurito dopo i suoi<br />
sessanta anni, ma è da tramandare<br />
alle generazioni future.<br />
In essa sono puntualizzati<br />
valori che non si possono<br />
modificare, cambiare, alterare,<br />
cancellare. Certo, si può legiferare<br />
ma sempre nel rispetto<br />
della Costituzione. La Costituzione<br />
Italiana, da sempre<br />
guardata con rispetto, di difficile<br />
interpretazione ai più. Ma,<br />
a sentir parlare il professor<br />
Giuseppe Tesauro non è così!<br />
È nostra, è tutta italiana, è patrimonio<br />
di tutti, è per l’uomo<br />
quale individuo, è scritta per<br />
mettere fine alla guerra, è per<br />
dare dignità all’uomo, è per<br />
l’uguaglianza nel rispetto<br />
delle diversità. Rincuorano le<br />
parole del professor Tesauro<br />
che con pacatezza, ce la racconta,<br />
quasi la fa vivere. Sembra<br />
di assistere alla sua stesura,<br />
ci fa partecipi della ricerca<br />
dei veri valori che si toccano<br />
con mano attraverso le sue parole.<br />
C’è attenzione in sala, molti<br />
ammiccano, tanti ricordano,<br />
alcuni rimpiangono di non<br />
averla conosciuta meglio finora.<br />
Allora…è importante trasmetterla,<br />
farla conoscere alle<br />
nuove generazioni semmai<br />
con la stessa parsimonia, con<br />
la stesse semplicità del professor<br />
Giuseppe Tesauro.<br />
Gina Chiacchiaro<br />
Il Giudice Costituzionale Giuseppe<br />
Tesauro, ha accettato di<br />
parlare della legge fondamentale<br />
dello Stato italiano, la Costituzione<br />
in un incontro promosso<br />
da UNICO presso la Tenuta<br />
Vannulo di Capaccio<br />
Scalo sabato 30 maggio. L’ incontro<br />
ha assunto fin da subito<br />
i connotati di una tranquilla<br />
chiacchierata tra intellettuali<br />
nonostante la statura culturale<br />
e istituzionale del protagonista<br />
principale. Chi è Giuseppe Tesauro<br />
Per Bartolo Scandizzo<br />
non è solo un insigne studioso<br />
di diritto originario di Bellosguardo.<br />
Sarebbe più consono<br />
definirlo una colonna portante<br />
della storia del diritto italiano<br />
e ne introduce la dissertazione<br />
ringraziando anche chi gli ha<br />
dato l’opportunità di conoscerlo,<br />
Nicola Mastandrea. In presenza<br />
di una platea attenta ed<br />
interessata moderata dallo stesso<br />
Scandizzo e da Antonio Marino,<br />
Direttore della BCC di<br />
Aquara, l’insigne professore<br />
dell’Università di Napoli, nonché<br />
Giudice della Corte Costituzionale,<br />
si addentra nell’argomento<br />
consapevole di quanto<br />
sia importate restituire e ricostruire<br />
il rapporto tra cittadini<br />
ed istituzioni in una dimensione<br />
squisitamente europeistica.<br />
La Costituzione italiana<br />
“prima che dal confronto tra fascismo<br />
e antifascismo, nasce<br />
per dare al Paese un’apertura<br />
marcata al vivere insieme ad<br />
altri popoli”, afferma il giurista<br />
e ritorna più volte su questo<br />
punto mettendo in luce come<br />
la Costituzione, sebbene datata,<br />
contenga in sé il seme di una<br />
coscienza civile allargata che<br />
già all’epoca della sua stesura<br />
varcava abbondantemente i<br />
confini della Nazione stessa.<br />
Ne è testimonianza l’articolo 11<br />
dal quale si evince il desiderio<br />
di pace, il primo pilastro portante<br />
di un testo giuridico che,<br />
dunque, non dimostra grandi<br />
segni di invecchiamento. Altro<br />
pilastro è di sicuro l’uomo, ovvero<br />
la visione di uomo calata<br />
nel tessuto dei diritti-doveri e<br />
dunque non infarcita della sola<br />
impronta cattolica. Tesauro afferma<br />
che l’uomo, o meglio la<br />
persona, che sta al centro della<br />
Costituzione Italiana è un’immagine<br />
mediata tra cattolicesimo,<br />
spinte socialistiche e laicismo.<br />
È una persona che risorge<br />
dal dopoguerra più che mai<br />
consapevole dei propri diritti,<br />
a partire dalla riconosciuta “sovranità<br />
del popolo” contemplata<br />
nel documento e base indiscussa<br />
del nuovo concetto di<br />
democrazia maturato all’indomani<br />
della tragica stagione bellica.<br />
L’Assemblea Costituente<br />
ha avuto l’abilità di mediare le<br />
forze presenti alla ricerca di valori<br />
veramente democratici e<br />
umanistici considerando la<br />
“persona in tutte le salse”, ripete<br />
sovente il giurista sottolineando<br />
più volte la laicità della<br />
carta costituzionale. E se la persona<br />
in quanto tale deve avere<br />
un peso, questo peso resta tale<br />
anche in presenza di etnie diverse<br />
o di religioni e lingue diverse,<br />
per cui Tesauro individua<br />
il terzo pilastro della nostra<br />
Costituzione nel rispetto<br />
delle diversità di qualsiasi natura<br />
esse siano. Si tratta della<br />
più sentita e profonda cultura<br />
del confronto ovvero del pluralismo.<br />
Al suo interno la Costituzione<br />
contiene “un nucleo<br />
duro di valori” che sono irrinunciabili,<br />
dall’uguaglianza<br />
alla salvaguardia della forma<br />
repubblicana, dalla libertà di<br />
stampa all’autocontrollo degli<br />
organi dello Stato e alla libertà<br />
economica. Forte anche di un<br />
ventennio di esperienza in Europa,<br />
Tesauro fa notare come<br />
quel nucleo duro di valori della<br />
Costituzione Italiana sia, in<br />
fondo, il passaporto per l’Europa,<br />
un cerchio di garanzie allargato<br />
che permette di evidenziare<br />
eventuali stridori tra<br />
ciò che si produce in casa propria<br />
e ciò che la comunità più<br />
allargata vuole condividere a<br />
tutti i costi per il perseguimento<br />
di una linea socio-politicoculturale<br />
comune e dunque<br />
laica. Si tratta di quel “cerchio<br />
di legalità in più che aumenta i<br />
nostri diritti e soprattutto le garanzie<br />
di rispetto dei nostri diritti”<br />
afferma Tesauro. Tesauro<br />
conclude da ottimista il proprio<br />
intervento evidenziando come<br />
“guardando in trasparenza la<br />
Costituzione italiana, è possibile<br />
ravvisarne la sua eccezionale<br />
modernità”, soprattutto in<br />
quei “valori che meritano di essere<br />
trasmessi alle altre generazioni”.Le<br />
parole di Tesauro<br />
sono semplici ed efficaci áncore<br />
a cui appigliarsi per molti<br />
presenti che si abbandonano a<br />
numerose domande insistendo<br />
ancora sul concetto di laicità<br />
della Costituzione, ma anche<br />
sulla globalizzazione che Tesauro<br />
non demonizza. Al contrario<br />
egli ne ravvisa l’importanza<br />
per entrare nel mercato<br />
in maniera più flessibile con gli<br />
strumenti che il nostro Stato ha<br />
a disposizione. Il confronto con<br />
la platea finisce per toccare altri<br />
argomenti come la libertà d’informazione<br />
e l’antitrust in Italia,<br />
il problema dell’OGM e lo<br />
scottante diritto al lavoro.<br />
Come sempre lo scarto tra<br />
norma pura, legge ordinaria e<br />
realtà lascia dubbi, incertezze e<br />
finanche vuoti clamorosi, e per<br />
quanto possa sembrare facile<br />
produrre leggi, è pur sempre<br />
vero che nessuna legge è risolutiva<br />
in assoluto se non quella<br />
che poggia su valori universalmente<br />
condivisi come lo è<br />
appunto la Costituzione italiana.<br />
Un documento da salvare<br />
che non va ritoccato se non<br />
nella seconda parte e a piccolissime<br />
dosi secondo il punto di<br />
vista di Giuseppe Tesauro!<br />
Maria Maffongelli
4<br />
O p i n i o n i e c o m m e n t i N°22 5 giugno 2009<br />
L’INTERVENTO. “Perchè sono sicuro che vincerà” I primi tre mesi del presidente Cirielli<br />
Scuola, turismo e sbaraccare le clientele. Le priorità<br />
DALLA PRIMA<br />
periodo napoleonico sia per<br />
dare atto della determinazione<br />
operativa e delle infaticabili<br />
capacità lavorative di Edmondo<br />
Cirielli, ormai sicuro<br />
prossimo Presidente, preferiamo<br />
parlare di tre mesi, due dei<br />
quali, luglio e agosto, sono dedicati<br />
generalmente alle vacanze<br />
ed il terzo, settembre, al<br />
riposo dopo lo stress vacanziero.<br />
Questi tre mesi, però, sono i<br />
più importanti per programmare<br />
ed intervenire in due settori<br />
strategici per una nuova<br />
Amministrazione provinciale<br />
che ha come ‘mission’ quella<br />
di ridare al territorio salernitano<br />
la centralità e la grandezza<br />
delle quali un tempo poteva<br />
menare vanto.<br />
Il primo settore sul quale è necessario<br />
un rapido ed immediato<br />
intervento è quello della<br />
Scuola, per cominciare un 1°<br />
settembre un po’ diverso, con<br />
qualche edificio cadente in<br />
meno e qualche intonacata in<br />
più, una cabarettistica Exposcuola<br />
in soffitta e qualche locale<br />
restituito ai privati proprietari,<br />
qualche modesta<br />
scala di emergenza, per dare<br />
più sicurezza ai ragazzi, e<br />
qualche foraggiato espertosaltimbanco<br />
mandato a casa.<br />
Sono piccoli interventi per recuperare<br />
risorse e restituire<br />
alla Provincia le competenze<br />
che la Legge le assegna. La razionalizzazione<br />
delle risorse di<br />
edilizia scolastica di proprietà<br />
è questione indifferibile ed urgente,<br />
con due obiettivi fondamentali:<br />
dare una sede adeguata<br />
a tutti gli Istituti e risparmiare<br />
considerevoli risorse<br />
finanziarie. Il notevole e doveroso<br />
risparmio derivante<br />
dalla riorganizzazione potrebbe<br />
utilmente essere investito<br />
per dare maggiore sicurezza<br />
agli edifici esistenti e per migliorare<br />
la rete infrastrutturale,<br />
urbana ed extraurbana, della<br />
mobilità studentesca. Il Piano<br />
è pronto, ma dorme nei cassetti<br />
dell’Ufficio tecnico della<br />
Provincia: basta tirarlo fuori e<br />
renderlo esecutivo, senza preoccuparsi<br />
tanto di ingiustificate<br />
proteste dei titolari di piccoli<br />
e consolidati privilegi logistici.<br />
E subito dopo dare, finalmente,<br />
attuazione ai parametri previsti<br />
in modo cogente dal DPR<br />
233/98, che prescrive per l’istituzione<br />
e per il mantenimento<br />
di un’Autonomia scolastica<br />
una consolidata popolazione<br />
compresa tra i 500 e i 900 alunni,<br />
con deroghe eccezionalmente<br />
possibili solo in particolarissimi<br />
e determinati casi.<br />
In Provincia sono ben 26 le<br />
Autonomie con una media da<br />
200 a 400 alunni, senza che<br />
siano ubicate in “piccole isole”<br />
L’informazione locale deve sperimentare nuove strade<br />
“<strong>Unico</strong>”, prospettiva di un cambiamento<br />
Domenica scorsa ho letto “Libero”,<br />
il quotidiano diretto da Vittorio<br />
Feltri. Se, periodicamente, non<br />
leggessi quanto di più distante<br />
possa esserci dalla mia curiosità<br />
di lettore, probabilmente non riuscirei<br />
mai ad avere una visione<br />
grossomodo adeguata per prefigurarmi<br />
le reali condizioni in cui<br />
l’informazione si muove. Eppure,<br />
se avessi la possibilità di scegliere<br />
un quotidiano a cui collaborare, il<br />
giornale in argomento sarebbe tra<br />
i miei preferiti. Il motivo, troppo<br />
complicato da poter spiegare con<br />
una facile argomentazione, potrebbe<br />
essere riassunto così: non<br />
c’è articolo più perfetto di quello<br />
che contraddice con distinzione la<br />
linea editoriale del giornale in cui<br />
appare.<br />
Una (non)regola, questa, che evidentemente<br />
non s’insegna in nessuna<br />
scuola di giornalismo, tantomeno<br />
in quelle redazioni alternative<br />
che danno origine a quotidiani<br />
e giornali di vario tipo, considerati<br />
alternativi e di rottura.<br />
Parto da qui per sottolineare, se<br />
mai ce ne fosse bisogno, che ormai<br />
i quotidiani nazionali non svolgono<br />
nessuna funzione di “controllo”<br />
nei riguardi del potere politico,<br />
come da sempre succede negli<br />
U.S.A., ma si schierano a favore o<br />
a sfavore dello stesso. Sulla libertà<br />
e l’autonomia dell’informazione,<br />
un grande Presidente americano,<br />
Thomas Jefferson ebbe a<br />
dire: “Tra un governo senza giornali<br />
e giornali senza un governo,<br />
preferisco di gran lunga questi ultimi.”<br />
Ecco perché la stampa cosiddetta<br />
minore, a cui appartiene<br />
con dignità anche questo settimanale,<br />
potrebbe assurgere nell’ambito<br />
di una realtà locale, non meno<br />
considerevole e significativa di<br />
qualunque “affaire” di ampio raggio,<br />
un ruolo di prim’ordine per<br />
quanto concerne l’etica comportamentale<br />
e culturale di un luogo.<br />
Sbaglia di grosso chi crede di<br />
poter arzigogolare in maniera noiosa<br />
o di riportare in versione contorta<br />
notizie di poco conto sulle<br />
pagine di un giornale, magari<br />
confondendole con quelle di un<br />
quaderno personale.<br />
Quando si va in stampa ci si offre<br />
ad un pubblico di lettori a cui bisogna<br />
portar rispetto, scrivendo<br />
con il massimo impegno e con<br />
l’onestà intellettuale di chi svolge<br />
con serietà un’operazione di comunicazione.<br />
Credo fermamente<br />
che “<strong>Unico</strong>” non sia mai venuto<br />
meno a questi principi. Tuttavia<br />
ritengo che uno dei periodici più<br />
regolari del territorio provinciale,<br />
quale rappresenta, abbia esaurito<br />
la sua prima fase e sia ormai maturo<br />
ed attrezzato per poter passare<br />
a quella successiva. Rappresentare,<br />
cioè, un mero punto di riferimento<br />
sociale, in special modo<br />
per il Cilento, dando inizio ad inchieste<br />
giornalistiche svolte con<br />
meticolosità e scrupolo, che tanto<br />
contribuiscono alla soluzione del<br />
bene comune, oltre ad avviare<br />
studi di ricerca e progetti di sviluppo<br />
socio-economici. Cercando,<br />
senza interruzioni di sorta, un<br />
perfezionamento professionale<br />
adeguatamente propositivo (naturalmente<br />
l’esercizio riguarda<br />
anche lo scrivente), gli articolisti<br />
di queste pagine potrebbero con<br />
rinnovato entusiasmo dar luogo<br />
ad una rivista che sperimenti l’esigenza<br />
di un cambiamento di rotta<br />
dell’informazione, che spesso, ai<br />
vari livelli, finisce col dare importanza<br />
a “personaggi” e fatti che<br />
rappresentano quasi niente e, nel<br />
migliore dei casi, riguardano un<br />
gruppo sparuto di persone. Una<br />
testata come “<strong>Unico</strong>”, nata in<br />
piena Magna Graecia, non può<br />
non essere considerata come<br />
un’anima in divenire, che partita<br />
da un punto arriva ad un altro<br />
chiudendo un cerchio di antica<br />
memoria in uno spazio dove concetti<br />
moderni e innovativi di comunicazione<br />
sono al servizio di<br />
una vasta comunità immersa in<br />
una natura e in una storia davvero<br />
indicative.<br />
La realtà, spesso, non piace a<br />
molti, ma sarebbe dovere della<br />
stampa occuparsene, raccontandola<br />
e passandola al vaglio di una<br />
critica, esercitata con competenza<br />
ed esperienza. So per certo che<br />
questo periodico, che pure assurge<br />
al compito, aspira con maggiore<br />
forza a diventare un patrimonio<br />
collettivo da utilizzare in ogni<br />
momento come veicolo di una informazione<br />
libera e diretta. Il processo<br />
di cambiamento di questa<br />
terra potrebbe partire proprio da<br />
un ulteriore passo in avanti del<br />
suo giornale più autoctono. Diversamente,<br />
cade una speranza<br />
concreta di rapportarsi ad un<br />
luogo come il Cilento e il Vallo di<br />
Diano nell’unico modo possibile<br />
per onorarne la bellezza.<br />
oscarnicodemo@yahoo.it<br />
o in “comuni montani”, ma in<br />
realtà territoriali fortemente<br />
urbanizzate, balneari o pianeggianti<br />
come Salerno, Battipaglia,<br />
Capaccio-Paestum e<br />
Agro nocerino. Con la nostra<br />
approssimazione tecnica, derivante<br />
da studi umanistici, abbiamo<br />
calcolato un costo<br />
medio di esercizio per ogni<br />
Autonomia scolastica di circa<br />
250 mila euro annui. Con una<br />
modesta razionalizzazione<br />
della Rete, limitata alla metà<br />
di quelle sottodimensionate, si<br />
potrebbe ottenere un bel risparmio<br />
da impegnare nella riduzione<br />
del disagio logistico<br />
degli utenti, nel migliorare la<br />
fruibilità del servizio, nel garantire<br />
sicurezza agli edifici,<br />
nel prevedere interventi di<br />
supporto reale e concreto per<br />
il diritto allo studio. Insieme<br />
alla Scuola è urgente nei primi<br />
giorni intervenire su tutto ciò<br />
che, direttamente e indirettamente,<br />
riguarda le politiche<br />
per il Turismo. E qui, prioritariamente,<br />
è necessario fermare<br />
il flusso incontrollato delle<br />
elargizioni di favore a questa<br />
o a quella sagra, a questo o a<br />
quell’evento contrabbandati<br />
per “promozione turistica”,<br />
ma di fatto sistema di finanziamento<br />
per la rete clientelare<br />
di sprechi e contributi a perdere.<br />
E da subito, d’intesa con<br />
l’Assessorato regionale al turismo,<br />
attivare un Piano strategico<br />
di Coordinamento di tutti<br />
gli attori del Sistema Turistico<br />
Locale, dagli Enti locali (Comunità<br />
Montane, Comuni,<br />
Ente Parco, ecc.) ai Consorzi di<br />
Albergatori, ai Consorzi enogastronomici,<br />
ai Tour operator,<br />
alle Società di trasporto, alle<br />
varie Associazioni legate al turismo,<br />
ecc.<br />
La vera criticità del settore è il<br />
disordine degli interventi: dal<br />
piccolo comune di tremila<br />
anime alla Regione, dall’impresa<br />
a conduzione familiare<br />
ai grandi gruppi alberghieri,<br />
dall’Ente Parco ai Consorzi di<br />
prodotti tipici, e così via, è una<br />
continua gara a fare marketing,<br />
ad essere presenti nelle<br />
vetrine nazionali ed internazionali<br />
con grande spreco di<br />
soldi senza alcuna concreta ricaduta.<br />
Si tratta, invece, di<br />
creare uno spazio, reale e virtuale,<br />
di concreta governance<br />
che riesca a coordinare i vari<br />
settori che interferiscono nel<br />
turismo, sia per razionalizzare<br />
i fondi, dispersi in mille rivoli,<br />
sia per proporre misure<br />
multilaterali convergenti al<br />
superamento della criticità:<br />
dalle infrastrutture alla formazione,<br />
dal monitoraggio<br />
alla comunicazione, dalle alte<br />
professionalità alla cultura locale,<br />
tanto per citare alcuni<br />
degli aspetti che interagiscono<br />
con lo sviluppo turistico.<br />
Il Piano strategico della Provincia<br />
servirà a recepire la<br />
nuova dimensione del turismo<br />
come fattore di sviluppo<br />
globale e, con una regia forte,<br />
a superare la totale mancanza<br />
di integrazione tra centri decisionali<br />
plurimi, del tutto autonomi,<br />
che, invece, dovrebbero<br />
essere strettamente interdipendenti<br />
con le attività<br />
turistiche.<br />
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6<br />
WRITERS/1<br />
Il “Piranesi” sulla<br />
cattiva strada.<br />
Altre scritte sul<br />
muro della<br />
recinsione<br />
Come era facile prevedere, ecco la<br />
seconda e la terza scritta sul muro<br />
esterno del nuovissimo liceo Piranesi.<br />
Lo spazio per i writers “rispettosi”<br />
dell’interno del recinto, si<br />
sta riducendo a vista d’occhio! Infatti<br />
è arrivato puntuale l’amoroso<br />
di “cucciolina”, mentre restiamo in<br />
fremente attesa dell’intervento di<br />
“pesciolino amoroso” che non si<br />
farà attendere. In fondo già sappiamo<br />
cosa sono in grado di fare<br />
gli appassionati di messaggi impliciti<br />
ed espliciti verso la propria<br />
squadra, verso i destinatari dei<br />
propri amori oppure contro qualcuno<br />
o qualcosa che non va loro a<br />
genio… Basta andare a fare visita<br />
alle pareti esterne della struttura<br />
che ospitava proprio il liceo Piranesi<br />
a Capaccio Scalo. Non osiamo<br />
pensare che anche le pareti della<br />
nuovissima struttura possa essere<br />
coperta allo stesso modo, ma temiamo<br />
che le premesse ci siano<br />
tutte per essere sulla cattiva strada!<br />
Dopotutto, dallo stadio Antonio<br />
Vecchio, al sottopasso della stazione<br />
a Capaccio Scalo non c’è soluzione<br />
di continuità tra slogan razzisti<br />
o ‘post it’ amorosi. Come intervenire,<br />
però, ce lo ha insegnato<br />
la sopraintendente Maria Luisa<br />
Nava che in occasione della scritta<br />
sulle mura di Paestum, ha immediatamente<br />
attivato una squadra<br />
di restauratori per ripristinare<br />
lo stato dei luoghi.<br />
biesse<br />
IN ALTO A DESTRA UNA DICHIARAZIONE<br />
D’AMORE A “CUCCIOLINA”.<br />
SOPRA “JAJA E STEP” ANNUNCIANO CHE<br />
SARAANO PER SEMPRE AMICI<br />
C a p a c c i o<br />
N°22 5 giugno 2009<br />
Aspettando il contributo dei capaccesi. L’appello di don Donato Orlando<br />
La struttura è inesistente ma l’oratorio c’è<br />
A Piazza Santini, ogni sera, da<br />
un po’ di mesi a questa a parte<br />
c’è chi lavora per noi, senza<br />
pretese e in maniera disinteressata.<br />
L’obiettivo ultimo Avvicinare<br />
la gioventù capaccese<br />
e l’intera cittadinanza alle attività<br />
dell’oratorio tramite un<br />
comitato giovane, composto<br />
da giovani genitori e da un<br />
team di 25 ragazzi che lavorano<br />
incessantemente alla formazione<br />
di animatori che da<br />
settembre, sede o meno, lavoreranno<br />
ad un progetto duraturo<br />
mirato all’educazione spirituale<br />
e globale dei giovani<br />
capaccesi e non. Il primo frutto<br />
di mesi di riunioni è l’organizzazione<br />
della Festa di San<br />
Vito. I ragazzi dell’oratorio, insieme<br />
a Don Donato, con questo<br />
evento, ci tengono a trasmettere<br />
alla cittadinanza la<br />
storia di uno dei primi Martiri<br />
e a sottolineare l’importanza<br />
del Santo, Patrono dell’intero<br />
paese, non di una sola borgata.<br />
A tale proposito, Don Donato<br />
ha scritto una lettera che<br />
invita alla riflessione:<br />
“Carissimi, il Martire della<br />
fede, Vito Pestano, apostolo<br />
del Vangelo nella terra del<br />
Sele, è, da lunghi secoli, il Patrono<br />
principale della nostra<br />
bella ed antichissima città. Il 15<br />
Giugno ricorre la festa liturgica,<br />
e tutta la comunità esulta<br />
festante nel ricordo grato e fedele.<br />
I giovani dell’Oratorio<br />
parrocchiale di Capaccio Scalo<br />
hanno preparato una festa innovativa,<br />
semplice, coraggiosa,<br />
giovanile, vivace … Sosteniamoli<br />
con la nostra offerta,<br />
che potremo portare in chiesa<br />
Writers/2. Un malcostume costoso e diseducativo<br />
Nuovamente, “romanticamente” e incivilmente in azione<br />
A soli due giorni dall’inaugurazione<br />
ufficiale della<br />
nuova sede del Liceo Scientifico<br />
“G. B. Piranesi”, l’inaugurazione<br />
delle sue mura da<br />
parte dei Writers. La scritta:<br />
“Ultrà Salerno”.<br />
Non un murales degno di attenzione<br />
da parte dei passanti,<br />
non un grido di protesta<br />
sensato o quanto meno al di<br />
là del senso civico, forse giustificabile,<br />
semplicemente<br />
una banale scritta a sostegno<br />
della propria squadra del<br />
cuore. Non basta forse amare<br />
in cuor proprio, amare in<br />
gruppo, cantare questo irrefrenabile<br />
amore allo stadio<br />
La scritta non porta firma, allora<br />
quale è il senso dell’esternazione<br />
del proprio<br />
sentimento se poi non ci si<br />
mette la faccia Futili polemiche<br />
a parte, ci siamo interessati<br />
a comprendere quali<br />
sono in questi casi le misure<br />
adottate … Il comune ci risponde<br />
che non è di sua competenza<br />
la pulizia delle mura<br />
del liceo, le mura sono del<br />
liceo…<br />
Il preside Angelo Capo ed il<br />
vicepreside Tonino Pepe ci<br />
rispondono che in quanto le<br />
mura interessate sono quelle<br />
esterne non è di loro competenza<br />
la pulizia di queste ultime.<br />
Cosa si farà allora Si<br />
PIAZZA SANTINI<br />
dopo le sante messe della Domenica.<br />
Infine ricordo a tutti<br />
voi, che il 15 Giugno è festivo<br />
per tutta la città. Rispettiamo<br />
il riposo lavorativo e uniamoci<br />
alle Celebrazioni delle Sante<br />
Messe alle ore 8.00, 11.00,<br />
18.30, e alla processione alle<br />
ore 20.00, onorando il nostro<br />
caro protettore con fede sincera.<br />
”Con tale lettera Don Donato<br />
invita alla riflessione sulla<br />
festività, che non sia un semplice<br />
giorno di chiusura degli<br />
esercizi commerciali e alla partecipazione,<br />
precisando inoltre<br />
l’innovazione del lavoro dei<br />
ragazzi, quest’anno i soldi per<br />
l’organizzazione della festa<br />
non sono stati chiesti “porta a<br />
porta”, così, chi si sente di contribuire<br />
può farlo semplicemente<br />
con il cuore e non per<br />
parvenza.<br />
Tania Marino<br />
lascerà semplicemente carta<br />
bianca (mura bianche) a chi<br />
ha voglia di scrivere qualsiasi<br />
cosa gli venga in mente<br />
Chiaramente il dissenso per<br />
questo gesto è generico.<br />
Cosa ne pensa di questa scritta<br />
a soli due giorni dall’inaugurazione<br />
della nuova struttura<br />
“Non è un gesto che approvo,<br />
le mura della vecchia<br />
struttura erano piene, purtroppo<br />
è un fenomeno a cui<br />
siamo abituati. La cinematografia<br />
non ha dato un bell’esempio,<br />
si pensi al film Tre<br />
metri sopra al cielo, quale è<br />
l’insegnamento che ne traggono<br />
i nostri ragazzi<br />
Da docente, più volte ho trattato<br />
l’argomento in aula ma<br />
… si tratta di inciviltà ecco<br />
tutto. La scritta in questione<br />
riguarda il calcio, dovremmo<br />
prendere esempio dagli altri<br />
paesi europei. Il fenomeno è<br />
sempre più diffuso, l’abbiamo<br />
visto anche sulle mura di<br />
Paestum, non sono d’accordo:<br />
è un segno d’inciviltà”, Il<br />
vicepreside, Tonino Pepe.<br />
Il Popolo<br />
“È ingiustificabile, è il semplice<br />
capriccio di qualche ragazzino,<br />
stupido e privo di rispetto<br />
per la propria città”.<br />
“ È un gesto inconsulto e<br />
come sempre impunito, è da<br />
lì che nasce il problema”.<br />
“ Ci vorrebbe maggiore sorveglianza,<br />
non può essere<br />
possibile che una bomboletta<br />
e una testa calda insieme possano<br />
rovinare, deturpare ciò<br />
che è di tutti, o peggio ancora,<br />
le nostre abitazioni, chi<br />
paga per mettere ordine”<br />
Dalle persone ascoltate trapela<br />
un diffuso malcontento,<br />
per l’accaduto al Liceo, prima<br />
ancora alle mura pestane,<br />
poi, alle proprie abitazioni<br />
private, e la voglia di una risposta<br />
concreta da parte delle<br />
autorità competenti.<br />
Tania Marino
C a p a c c i o<br />
N°22 5 giugno 2009 7<br />
26/30luglio Premio Charlot. 10/30luglio Paestum Festival<br />
Estate Capaccio Paestum: un mare di eventi<br />
Sarà un’estate 2009 entusiasmante e tutta<br />
da vivere quella che attende Capaccio-<br />
Paestum: nella splendida cornice dell’area<br />
archeologica, infatti, si esibiranno artisti,<br />
cantanti e comici di caratura internazionale,<br />
in un perfetto mix di appuntamenti<br />
che attirerà senza dubbio migliaia di turisti,<br />
fan ed appassionati di musica classica<br />
e leggera, teatro, danza e cultura. Ad annunciare<br />
i principali appuntamenti del tabellone<br />
estivo, è l’Assessore allo Sport e<br />
Spettacolo, Vincenzo Di Lucia: “Anche<br />
quest’anno abbiamo a punto un palinsesto<br />
di prima grandezza, poiché Capaccio<br />
Paestum può considerarsi fiore all’occhiello<br />
della provincia di Salerno per<br />
quanto concerne la mole e l’importanza<br />
degli appuntamenti estivi. Punteremo ancora<br />
sul binomio Premio Charlot-Paestum<br />
Festival, rivelatosi di successo. Gli eventi<br />
previsti, infatti, abbracciano un pubblico<br />
vasto, spaziando dalla musica classica<br />
alle gag dei comici, dalla danza ai cantanti<br />
che hanno fatto la storia della musica<br />
leggera italiana.<br />
Per questo, abbiamo ribadito la nostra fiducia<br />
ai direttori artistici Claudio Tortora<br />
e Mario Crasto De Stefano, sottolineandone<br />
la competenza e l’esperienza. Ringrazio<br />
il Sindaco, Pasquale Marino, sempre<br />
favorevole all’arrivo di artisti e personaggi<br />
noti allo scopo di garantire, alla nostra<br />
città, non solo un tabellone estivo di<br />
spessore, ma anche un elevato tornaconto<br />
in termini d’immagine ed affluenza turistica<br />
a beneficio delle attività locali. In<br />
merito, invito tutti gli operatori capaccesi<br />
a sfruttare, meglio possibile, gli eventi<br />
dell’estate quali occasioni per incentivare<br />
l’economia e l’approdo di turisti a Capaccio<br />
Paestum. Organizzare dei pacchetti-vacanze<br />
in coincidenza con gli appuntamenti<br />
più importanti è un’idea da<br />
perseguire, così come promuovere il palinsesto<br />
estivo attraverso i siti Internet di<br />
alberghi, ristoranti e lidi, divulgando<br />
anche le apposite locandine e brochure”.<br />
Il Premio Charlot si terrà dal 26 al 30 luglio<br />
prossimi, mentre il Paestum Festival<br />
dal 10 luglio al 30 agosto. L’apertura ufficiale<br />
del tabellone estivo coinciderà con<br />
il concerto di Uto Ughi (26 giugno): il<br />
grande maestro, uno dei massimi esponenti<br />
della scuola violinistica italiana e tra<br />
i massimi interpreti contemporanei a livello<br />
mondiale, si esibirà all’ombra del<br />
maestoso Tempio di Nettuno, cornice superlativa<br />
che esalterà la diretta tv organizzata<br />
dalla Rai per l’occasione. Si proseguirà<br />
con una parentesi riservata alla<br />
bellezza femminile con la selezione regionale<br />
di Miss Italia 2009 (23 luglio), che<br />
attirerà fanciulle e famiglie da tutta la<br />
Campania. Il 25 luglio, in anteprima assoluta,<br />
debutto del nuovo spettacolo del<br />
comico napoletano Alessandro Siani. Poi,<br />
sarà la volta dell’ultima commedia a firma<br />
di Carlo Buccirosso (2 agosto). L’11 agosto,<br />
l’Arena dei Templi di Paestum traboccherà<br />
di un pubblico senza tempo con<br />
l’atteso concerto dei Pooh, probabilmente<br />
uno degli ultimi con la band al completo.<br />
Il 14 agosto, nuovo delirio collettivo<br />
nell’area archeologica per l’esilarante<br />
show di un grande della comicità come<br />
Vincenzo Salemme, evento da tutto esaurito.<br />
Sold out previsto anche per il concerto<br />
di Pino Daniele (20 agosto), altro<br />
big della musica leggera italiana e non<br />
solo.<br />
Lampadodromia rinviata<br />
Marino e Sica: “Luglio o settembre le date possibili”<br />
La pioggia ha impedito alla squadra di<br />
Capaccio Capoluogo di mettere in atto il<br />
proposito di riprendersi il posto nell’albo<br />
d’oro della gara più “autoctona” che si<br />
svolge nella Magna Graecia: la Lampadodromia<br />
di Paestum.<br />
Infatti, le prime tre edizioni della gara furono<br />
appannaggio proprio della contrada<br />
capoluogo spodestata l’anno scorso<br />
dall’accoppiata Tempa San Paolo - Capo<br />
di Fiume nell’edizione 2008.<br />
Novità anche sotto l’aspetto degli sponsor,<br />
per i detentori è arrivato Pasqualino<br />
Scovotto con Fontedil, mentre per Capaccio<br />
il nuovo sponsor è Esso Marino.<br />
Delle 13 contrade al via sembra che anche<br />
Borgo Nuovo e Capaccio Scalo abbiamo<br />
IN ALTOI POOH, A SINISTRA PINO DANIELE ,<br />
SOPRA VINCENZO SALEMME<br />
LA SQUADRA DI TEMPA SAN PAOLO E CAPO DI FIUME CHE HA VINTO L’ANNO SCORSO<br />
messo insieme una compagine di tutto rispetto<br />
che potrebbero concorrere per il<br />
primato. Purtroppo l’intera carovana,<br />
composta da oltre duecento persone, ha<br />
dovuto arrendersi al tempo inclemente<br />
che ha fatto decidere il rinvio proprio in<br />
zona cesarini. Il presidente, Franco Sica,<br />
e il sindaco, Pasquale Marino, hanno concordato<br />
la data per il rinvio che è il 6 settembre,<br />
senza escludere la possibilità di<br />
far disputare la gara una domenica di luglio<br />
compatibilmente con le altre manifestazioni<br />
in programma. Giuseppe Scovotto<br />
e Antonio Iannelli, i dirigenti della<br />
squadra detentrice, potranno prolungare<br />
ancora per un po’ la soddisfazione di essere<br />
la squadra detentrice in attesa di verificare<br />
se il guanto di sfida, lanciato al<br />
momento della presentazione della manifestazione<br />
di quest’anno, ha raggiunto<br />
AZIENDA MEROLA<br />
“Tutto regolare”<br />
dice il riesame<br />
Riceviamo una raccomandata da<br />
Antonio Zecca, difensore Merola titolare<br />
dell’omonima ditta per l’allevamento<br />
di bufale e la produzione<br />
di latte.<br />
Ci riferiamo all’articolo intitolato:<br />
“Sigilli a beni per due milioni di Euro<br />
- Più che un patto è un bluff”pubblicate<br />
nel numero18 del giorno 8 maggio<br />
2009, richiedendo la pubblicazione<br />
della seguente rettifica:<br />
“L’azienda agricola condotta dal Antonio<br />
Merola, nel rispetto degli impegni<br />
presi ha compiutamente e<br />
concretamente ultimato i lavori per<br />
cui ottenere il finanziamento ed a seguito<br />
di tale accertamento il Tribunale<br />
del riesame di Salerno ha ritenuto<br />
di annullare il provvedimento<br />
di sequestro emesso dal Gip del tribunale<br />
di Salerno.<br />
L’impresa conosciuta sul territorio<br />
per la particolare attenzione prestata<br />
alle condizioni igienico- sanitaria<br />
degli animali e a conduzione completamente<br />
familiare, non ha interrotto<br />
l’attività e quotidianamente<br />
produce 250 chili di latte di bufala<br />
di altissima qualità, completamente<br />
conferite ai caseifici che operano sul<br />
territorio (caseificio Torricelle) per la<br />
produzione di mozzarelle ed altri<br />
prodotti tipici del territorio”.<br />
Con l’occasione si evidenzia che, a<br />
seguito della pubblicazione dei citati<br />
articoli i fornitori dell’impresa<br />
hanno immediatamente richiesto il<br />
rientro dei crediti concessi,con disagio<br />
economico e grave dannoso a<br />
carico dell’attività del Merola. Alla<br />
presente si allega la documentazione<br />
a supporto e per consentire la verifica<br />
di quanto sopra descritto”.<br />
LA RISPOSTA<br />
La notizia, desunta da una nota ufficiale<br />
della Guardia di Finanza, è stata<br />
riportata dalle agenzie di stampa e<br />
da numerosi quotidiani, non solo locali.<br />
Nell’articolo in oggetto, riguardante<br />
l’area degli Alburni, non veniva<br />
indicata l’attività svolta da “Antonio<br />
Merola” ed oggi prendiamo atto<br />
con piacere dell’intervenuto chiarimento,<br />
stabilito il 29 maggio, dalla<br />
sezione riesame del Tribunale di Salerno.<br />
oltre all’obiettivo della provocazione,<br />
anche quello del risultato sperato.<br />
biesse
Sede<br />
84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247<br />
Sede Amm.va e Filiale:<br />
84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630<br />
Filiali:<br />
84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 942238<br />
84069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 510608<br />
84036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 21949<br />
84057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 941544<br />
84070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 952433<br />
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DOLCI TIPICI DEL CILENTO
N°22 5 giugno 2009 A g r o p o l i<br />
9<br />
Una storia di buona sanità<br />
Grazie all’ospedale la nostra bambina è salva<br />
A parer mio<br />
Semplice buon senso o alta<br />
umanità e competenza Sta<br />
di fatto che l’Ospedale Civile<br />
di Agropoli aggiunge<br />
un’ulteriore tassello al proprio<br />
patrimonio personale<br />
in un periodo ancora altalenante<br />
che lo vuole chiuso<br />
per sempre da una parte, ma<br />
anche e soprattutto funzionante<br />
e sempre più efficiente<br />
dall’altra. L’episodio che<br />
vogliamo sia portato all’attenzione<br />
dei lettori, è quello<br />
di una bambina di 12 anni,<br />
che lo scorso 17 aprile, giunse<br />
all’Ospedale Civile di<br />
Agropoli gravemente ferita,<br />
in seguito ad un incidente.<br />
La bambina, come emerso<br />
dalle prime radiografie, riportava<br />
una grave emorragia<br />
a causa di una ferita al<br />
fegato: le condizioni in cui<br />
versava non avrebbero permesso<br />
un immediato trasferimento<br />
presso altre strutture<br />
ospedaliere, una situazione<br />
ed una tipologia che probabilmente<br />
l’avrebbero condotta<br />
alla morte. Il personale<br />
medico presente però, dinanzi<br />
alla gravità e alle difficoltà<br />
delle condizioni della<br />
piccola, non hanno esitato<br />
un attimo: hanno provveduto<br />
a tamponare l’emorragia<br />
e a medicarla, operazione<br />
questa, di circa 3 ore.<br />
Successivamente si è potuto<br />
provvedere al trasferimento<br />
Una rotonda sul mare... di Agropoli<br />
L’OSPEDALE DI AGROPOLI<br />
della bambina tramite<br />
un’eliambulanza subito decollata<br />
dal vicino campo<br />
“Guariglia” alla volta del<br />
Cardarelli di Napoli. E’ qui<br />
che il personale medico del<br />
Reparto di Chirurgia Epatobiliare<br />
del Centro Trapianti<br />
fegato, ha potuto constatare<br />
l’eccellente operato svolto<br />
dai colleghi di Agropoli,<br />
considerati i veri artefici<br />
della salvezza della piccola:<br />
senza il giusto tempismo e<br />
la giusta responsabilità dinanzi<br />
alla gravità delle condizioni,<br />
sicuramente la situazione<br />
sarebbe precipitata<br />
e la piccola dodicenne non<br />
sarebbe potuta tornare a<br />
casa dai suoi genitori. Sono i<br />
familiari della bambina ora,<br />
che intendono ringraziare di<br />
tutto cuore il personale medico<br />
presente, per la professionalità<br />
e la prontezza d’intervento,<br />
non escludendo in<br />
ogni caso tutti coloro che,<br />
quotidianamente, assistono<br />
i degenti. E’ questo, un<br />
evento che sottolinea ancora<br />
di più, la preziosità e la<br />
necessità di avere sul territorio<br />
un presidio sanitario<br />
efficiente e funzionale, in<br />
grado di far fronte a situazioni<br />
d’emergenza come<br />
questo caso, ma anche di<br />
prestare le dovute cure per<br />
ogni tipo di patologia.<br />
da www.infoagropoli.it<br />
di Catello Nastro<br />
Durante i comizi del tempo<br />
passato, anche dopo il periodo<br />
degli anni ’60, quando c’era<br />
ancora la distribuzione da<br />
parte di Sua Eccellenza l’Onorevole<br />
Tal dei Tali, che distribuiva,<br />
tramite i suoi portaborse<br />
e tirapiedi vari, il pacco con<br />
cinque chilogrammi di pasta<br />
di Gragnano, un chilogrammo<br />
di zucchero semolato e due ettogrammi<br />
di caffè brasiliano in<br />
grani e quindi non macinato,<br />
gli elettori si lasciavano prendere<br />
la mano dal pacco, in seguito<br />
rivelatosi “paccotto”, ma<br />
ancora di più si lasciavano<br />
convincere, unitamente alla<br />
famiglia, compari e comparielli,<br />
amici annessi e connessi,<br />
dal “pusticieddo”, cioè un<br />
posto pubblico dove il parente<br />
deficiente poteva occuparsi,<br />
magari lavorando poco,<br />
magari mettendosi in mutua<br />
per alcuni mesi l’anno, magari<br />
avendo la possibilità di fare<br />
carriera, pur essendo un asino<br />
matricolato.<br />
Casi del genere ce ne sono<br />
stati parecchi, molti, anzi moltissimi.<br />
E bene ha fatto il ministro<br />
Brunetta a “moralizzare”<br />
questosettore improduttivo<br />
della vita pubblica italiana.<br />
Ma l’evoluzione della politica<br />
ha portato anche qualcosa di<br />
positivo. Le vecchie canzonette<br />
si sono evolute, apportando<br />
alla comunità civile e…politica<br />
alcuni benefici.<br />
Ad Agropoli, in particolare<br />
modo, siamo stati gli Alfieri di<br />
una notevole innovazione che<br />
ha visto, in meno di due anni,<br />
molte opere pubbliche e meno<br />
canzonette.<br />
Ma le opere pubbliche, secondo<br />
alcuni, sono state annunciate<br />
da precedenti motivi musicali.<br />
Per fare chiarezza su<br />
questo annoso problema, peraltro<br />
non solo caratteristico<br />
della nostra cittadina, abbiamo<br />
chiesto al primo cittadino<br />
di Agropoli quale connessione<br />
è riscontrabile in tale fenomeno.<br />
“<br />
La connessione esiste ed è<br />
anche piuttosto evidente.<br />
Sono partito dalla famosa canzone<br />
napoletana “Ciente strade.<br />
Songo ‘e strade e l’ammore…”.<br />
Ho realizzato una strada<br />
nel nostro paese nello spazio<br />
di poche settimane, ispirandomi<br />
alla colonna sonora<br />
di “Via colvento”. Ho progettato<br />
le aiuole di alcune strade<br />
con la canzone di Domenico<br />
Modugno “Miezzo a ‘na strada<br />
‘nfosa…” con l’irrigazione<br />
automatica a tempo.<br />
Ho dedicato anche una via all’opposizione<br />
in comune, ispirandomi<br />
alla canzone” Stai<br />
lontana da me…Vai via da<br />
me…Non ti voglio più… ecc.<br />
ecc.”. Ho costruito anche delle<br />
strade di campagna per gli<br />
asini, con la canzone: “ ‘Ngoppa<br />
a ‘na stradajanca e sulagna,<br />
ammiezzo a n’addora r’aria ‘e<br />
campagna, ‘na carretta piccerella,<br />
chianu chianu se ne<br />
va…”. Mi hanno anche suggerito<br />
anche di fare una canzone<br />
per una “strada sulitaria”,<br />
dove passava un’auto ogni tre<br />
mesi, ma mi sono rifiutato,<br />
anche se la canzone faceva:<br />
“Vieni, c’è una strada nel<br />
bosco, il tuo nome conosco…”.<br />
Adesso<br />
stiamo pensando<br />
anche<br />
alle vie ferroviarie<br />
con la<br />
canzone di<br />
Claudio<br />
Villa” Binario, triste e solitario…”.<br />
Aspettiamo solo l’autorizzazione<br />
di Trenitalia. Ma<br />
non ci siamo fermati solo alle<br />
canzonette. Stiamo studiando<br />
anche la religione con “Le vie<br />
del Signore sono infinite…”,<br />
ed ogni volta che si parla del<br />
piano regolatore ci ispiriamo<br />
alla “Via Crucis”, quando c’è<br />
la commissione edilizia ci sta<br />
un “Via…vai”.<br />
Eccetera, eccetera, eccetera.<br />
“Ci scusi, signor sindaco,<br />
si dice che in autunno incominceranno<br />
anche i lavori per<br />
la viabilità sul porto di Agropoli.<br />
Ci può dire qualcosa in<br />
merito” “ Certamente. Il<br />
mese di ottobre, ispirandomi<br />
ad una canzone nota di Fred<br />
Bongusto, costruiremo sul<br />
porto di Agropoli “Una rotonda<br />
sul mare!!!”<br />
CINEMA<br />
Fai un film!<br />
Partecipa all’evento<br />
“Filmare il territorio”<br />
Scade l’ 11 giugno il termine ultimo<br />
per iscriversi al workshop<br />
“ Filmare il territorio” condotto<br />
dal filmaker Paolo Pisanelli, che<br />
si svolgerà nei giorni dal 13 al 20<br />
giugno 2009 presso Palazzo<br />
Coppola, in Piazza Danilo Dolci,<br />
ad Agropoli (SA). Il corso mira<br />
ad approfondire poetiche e pratiche<br />
dell’attività di filmaker, in<br />
percorsi di sguardo e di ascolto<br />
che tessono relazioni con persone<br />
e luoghi. E’ finalizzato alla<br />
esplorazione filmica del territorio.<br />
Il programma prevede approfondimenti<br />
in tecniche del<br />
suono e del montaggio. E’ aperto<br />
a tutti. E’ a numero programmato.<br />
Sono previste due borse di<br />
studio Le domande di iscrizione<br />
devono pervenire alla segreteria<br />
organizzativa segreteria@medvideofestival.net<br />
entro e non<br />
oltre l’11 giugno 2009. Costo<br />
d’iscrizione 250 euro.<br />
info: http://www.medvideofestival.net<br />
Tel 0828.720114<br />
Fax 0828.720859<br />
e-mail:<br />
redazione@unicosettimanale.it<br />
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Bartolo Scandizzo<br />
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Oreste Mottola<br />
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Grafica ed Impaginazione grafica<br />
Stampa<br />
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Iscritto nel Registro della Stampa<br />
periodica del Tribunale di Vallo della<br />
Lucania al n.119<br />
Responsabile Trattamento Dati<br />
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Abbonamento annuale 25,00 Euro<br />
Conto corrente postale num. 53071494<br />
intestato a Calore s.r.l.
10<br />
A l b a n e l l a N°22 5 giugno 2009<br />
CRINIERE AL VENTO. Una nuova associazione per rilanciare un’antica tradizione<br />
Far tornare a Persano il cavallo e il suo mondo<br />
Il più polemico: “Riappropriamoci<br />
del cavallo di Persano<br />
perché ci è stato scippato dal<br />
nord e dalla insipienza dei nostri<br />
governanti()”. Il più tenero,<br />
quello di una bambina dall'incerta<br />
grafia: “Io amo molto,<br />
molto molto i cavalli”.<br />
Sono due fra i tanti messaggi<br />
dei numerosi visitatori della<br />
mostra fotografica sul “cavallo<br />
persano” allestita dal 30 aprile<br />
al 3 maggio scorsi nella suggestiva<br />
Villa Salati a Paestum<br />
dalla neonata associazione culturale<br />
“Persano nel cuore”. Soci<br />
fondatori sono, è il caso di<br />
dirlo, persanesi “puro sangue”,<br />
vale a dire persone nate e vissute<br />
per molti anni nel villaggio<br />
sorto intorno alla settecentesca<br />
Casina Reale dei Borbone<br />
oggi sede di comando di Presidio<br />
militare: in pratica una comunità<br />
civile all'interno di una<br />
caserma militare. Presidente<br />
dell'associazione è Antonino<br />
Gallotta, vera e propria enciclopedia<br />
vivente del cavallo e<br />
del cavallo persano in particolare<br />
e autore di tre libri su questo<br />
nobile animale. Lo scopo<br />
dell'associazione non è solo<br />
quello di di riportare nei luoghi<br />
dove è nato il cavallo persano<br />
che è stato salvato e sopravvive<br />
in qualche decina di<br />
esemplari in Toscana e in Sicilia,<br />
ma di recuperare quel patrimonio<br />
di tradizioni, avvenimenti,<br />
conoscenze che lo<br />
hanno visto protagonista e che<br />
sono parte integrante della storia<br />
e la cultura della nostra<br />
terra. Questa operazione di recupero,<br />
anche se dettata da motivazioni<br />
di ordine sentimentale<br />
e culturale può avere anche<br />
risvolti economici positivi per<br />
la comunità (non certo per l'associazione<br />
che è senza fini di<br />
lucro) considerato che il cavallo<br />
richiede cure ma procura<br />
posti di lavoro e richiama turisti.<br />
La nascita di “Persano nel<br />
cuore” ha suscitato lo scontato<br />
entusiasmo dei tanti persanesi<br />
sparsi per l'Italia che sentono<br />
fortissimo il legame con la loro<br />
terra. L'associazione, tuttavia,<br />
non vuole essere una casta di<br />
eletti che si ritengono gli unici<br />
depositari della cultura e della<br />
storia locale, ma è aperta a<br />
quanti hanno a cuore il bene<br />
del nostro territorio e vogliono<br />
salvaguardarne la ricchezze, il<br />
Primarie rosa<br />
vince<br />
Carmen Gallo<br />
Carmen<br />
Gallo<br />
vince la<br />
nuova<br />
manche<br />
delle primarie<br />
tutta al femmininile.<br />
CARMEN GALLO<br />
La giovane commercialista, specializzata<br />
in storia economica,<br />
già esponente dell’ex ds, non è<br />
nuovissima alle esperienze politiche<br />
locali, pur senza mai essere<br />
stata candidata nelle elezioni<br />
comunali locali. L’iniziativa,<br />
promossa nell’ambito del<br />
blog www.mottolaoreste.blog.tiscali.it,<br />
punta ad individuare<br />
nuovi protagonisti da proporre<br />
per il proscenio politico localr.<br />
Questi i nuovi risultati: Romilda<br />
NIGRO 6 Voti (13%); Maria<br />
Sofia CHIUMIENTO 9 Voti<br />
(20%); Carmen GALLO 13 Voti<br />
(29%) ; Annamaria VISCARDI 6<br />
Voti (13%); Milva CARROZZA<br />
3 Voti (7%), Sonia DI FEO 8<br />
Voti (18%)<br />
IN ALTO LA PIAZZA DI<br />
PERSANO.<br />
A DESTRA LO STEMMA<br />
DELL’ASSOCIAZIONE<br />
“PERSANO NEL CUORE”<br />
cavallo persano fra queste.<br />
Avere "Persano nel cuore" è,<br />
dunque, un modo di essere: significa<br />
sentirsi parte integrante<br />
del luogo in cui si vive e impegnarsi<br />
attivamente per promuoverlo.<br />
Dopo quella di Paestum,<br />
l'associazione è presente<br />
con proprie foto e documenti<br />
alla mostra documentaria all'Archivio<br />
di Stato di Salerno<br />
“Per una storia non<br />
antropocentrica. L'uomo<br />
e gli altri animali” che si<br />
è inaugurata il 25 maggio<br />
e sarà aperta fino al 17<br />
Altavilla,<br />
nozze Reina<br />
Carrozza<br />
Sabato 23 maggio alle 16.00<br />
presso la parrocchia di S. Biagio<br />
in Cerrelli Vito Reina ed<br />
Elena Carrozza si sono uniti<br />
in matrimonio. Dopo la cerimonia<br />
religiosa hanno ricevuto<br />
parenti e amici al banchetto<br />
nuziale presso l’Hotel<br />
Ariston di Paestum. La<br />
nuova famiglia Reina ha stupito<br />
gli invitati con una sorpresa:<br />
uno sfavillante spettacolo<br />
di fuochi pirotecnici. Familiari<br />
ed amici augurano ai<br />
novelli sposi un felice matrimonio.<br />
settembre.<br />
In occasione del convegno<br />
tenutosi nella giornata<br />
inaugurale è stato proiettato e<br />
commentato il documentario<br />
“Criniere al vento” girato nel<br />
1939 nella tenuta di Persano.<br />
Ma le iniziative dell'associazione<br />
non si limitano all'allestimento<br />
o alla partecipazione di<br />
mostre.<br />
In cantiere ci sono molti progetti<br />
che vanno dalla salvaguardia<br />
dei fiumi Sele e Calore<br />
a ricerche storiche sul<br />
Regno delle due Sicilie, dalla<br />
istituzione di un museo sulla<br />
“civiltà” persanese a iniziative<br />
editoriali, dal recupero e<br />
rievocazione di antichi eventi<br />
alla partecipazione a manifestazioni<br />
nazionali e internazionali<br />
che abbiano per<br />
protagonista il cavallo o il<br />
buttero. Un programma<br />
forse ambizioso ma che l'associazione,<br />
che ha attivato<br />
anche un proprio sito web.<br />
www.persanonelcuore.it,<br />
sembra poter realizzare.<br />
Fausto Bolinesi<br />
Stampava banconote false,<br />
arrestato Cennamo<br />
Era conosciuto per la sua attività<br />
di culturista e di collezionista<br />
di materiale bellico. L’arresto<br />
per detenzione illegale<br />
di armi e fabbricazione di<br />
banconote false di Francesco<br />
Cennamo, 25enne di Altavilla<br />
Silentina, è scattato<br />
nella prima mattinata quando<br />
numerose volanti hanno fatto<br />
irruzioni nei vari luoghi dove<br />
il giovane esplicava le sue attività.<br />
Il risultato finale è stato<br />
il rinvenimento di esplosivi,<br />
armi, munizioni e tracce di<br />
un’attività di fabbricazione di<br />
banconote false da 100 e 50<br />
euro che era solo agli inizi.<br />
I carabinieri della compagnia<br />
di Eboli, guidati dal maggiore<br />
Nobile Risi, in casa gli hanno<br />
trovato una vera e propria<br />
stamperia di denaro falso. Nonostante<br />
la giovane età nel<br />
paese Francesco Cennamo era<br />
conosciuto per via della sua<br />
passione per il fitness, e per la<br />
sua attività di buttafuori nei locali<br />
notturni.<br />
Estroso, intelligente e versato<br />
alla manualità, lo dcescive<br />
così così chi lo conosce bene.<br />
E con la passione della collezione<br />
di materiale bellici alleati,<br />
quelli che durante lo<br />
sbarco del 1943 furono così<br />
copiosamente dispersi da queste<br />
parti.<br />
Francesco Cennamo viene ritenuto<br />
estraneo agli ambienti<br />
legati al mondo della tossicodipenza<br />
locale.<br />
A lui però i militari sono arrivati<br />
a seguito di un’intensa attività<br />
di intelligence condotta<br />
dai militari della stazione locale,<br />
comandati dal maresciallo<br />
Salerno, che da tempo<br />
stanno cercando di venire a<br />
capo di numerosi episodi delinquenziali<br />
finora rrimasti impuniti<br />
e commessi nel paese.<br />
Le modalità spettacolari dell’arresto<br />
di Cennamo non<br />
sono sfuggiti alla popolazione.<br />
All’alba sono state decine<br />
le volanti dei carabinieri che<br />
circondavano l’abitazione<br />
di FrancescoCennamo, situata<br />
in località Canale, dove il<br />
giovane veniva sorpreso e tratto<br />
in arresto per detenzione illegale<br />
di esplosivi, armi, munizioni<br />
e per fabbricazione di<br />
banconote false da 100 e 50<br />
euro con sequestro di una<br />
vera e propria stamperia di denaro<br />
falso.
N°22 5 giugno 2009 C i l e n t o<br />
66<br />
Conclusa tra le polemiche la tredicesima edizione del Meeting del Mare e della Musica<br />
Querelle Citro Lehner: la musica è finita<br />
Spiritualità<br />
A bagnare la tredicesima edizione del<br />
Meeting del Mare e della Musica non è<br />
stata solo una fitta e scrosciante pioggia<br />
ma un uragano di polemiche, ritardi e<br />
rinunce dell’ultima ora. I Planet Funk,<br />
infatti, hanno annullato il concerto che<br />
doveva aprire il loro tour internazionale<br />
due giorni prima dell’evento.<br />
Ma, delusione a parte per gli appassionati<br />
della band italiana, l’atmosfera<br />
della tredicesima edizione del Meeting<br />
si è subito surriscaldata.<br />
“Mentre noi siamo qui ad ascoltare<br />
buona musica, nella piazza di Vallo<br />
della Lucania qualcuno, che ha il cervello<br />
piccolo e venduto, continua imperterrito<br />
la sua opera denigratoria contro<br />
il Meeting. A questo qualcuno diciamo<br />
che il Meeting continuerà a vivere<br />
e che la musica è finita per lui e non<br />
per noi ” I toni di don Citro cominciano<br />
a farsi ancora più pungenti fintanto che,<br />
sul palco, “consiglia”ai giovani di “scegliere<br />
con cura e bene i destinatari del<br />
proprio voto”.<br />
Questo è quanto ha detto don Gianni<br />
Citro lunedì scorso, durante la serata<br />
conclusiva del Meeting del Mare, tanto<br />
che ci è sembrato di assistere a una querelle<br />
elettorale e non ad un concerto.<br />
Prima di annunciare l’inizio della performance<br />
di Vinicio Capossela, star<br />
della serata, don Gianni non poteva non<br />
“rispondere” alla polemica che Giancarlo<br />
Lehner ha iniziato prima sul quotidiano<br />
Libero e poi continuato nella<br />
piazza di Vallo della Lucania.<br />
“Dite a don Citro, prete di sinistra in<br />
jeans che organizza eventi canzonettistici<br />
con i soldi pubblici, che la musica<br />
è finita!” così Lehner ha esordito lunedì<br />
sera a Vallo della Lucania durante un<br />
comizio. E non finisce qui. La querelle<br />
continua sul quotidiano Il Tempo.<br />
“La questione meridionale si rispecchia<br />
anche nei preti che, invece di intimare ai<br />
di Luigi Rossi<br />
Cultura dell’indifferenza o indifferenza alla cultura<br />
La scorsa settimana, Vallo ha ospitato due<br />
eventi di considerevole valenza culturale,<br />
ma con un non esaltante partecipazione di<br />
pubblico. “Come eri, come sei, come sarai,<br />
terra mia” è il titolo del convegno-incontro,<br />
svoltosi il 29 ed il 30 maggio. Titolo<br />
deamicisiano per mettere insieme illustri<br />
ospiti originari del Cilento ed oggi residenti<br />
oltre l’Atlantico o oltre il Sele. Azione lodevole,<br />
quella del Comune di Vallo, nel riconoscere<br />
e celebrare personaggi che, affermatisi<br />
nella vita civile, politica e professionale,<br />
hanno, così, dato lustro anche alle<br />
loro radici. Interessanti i temi affrontati:<br />
dalla scuola medica eleatica, alla giustizia<br />
nei paesi neo-latini, anche se una certa<br />
confusione nel proporli insieme ha messo,<br />
forse, in ambascia i partecipanti. Si è trattato,<br />
comunque, di una positiva occasione<br />
di riflessione attraverso lo scambio di idee<br />
e la possibilità di arricchimento culturale,<br />
uniti al doveroso riconoscimento per figli<br />
del Cilento impegnati da protagonisti in<br />
altri ambiti territoriali. Certo, un po’ di sobrietà<br />
nell’organizzatore non guasterebbe,<br />
anche per fugare il dubbio che il tutto sia<br />
stato costruito per dare visibilità all’Associazione<br />
Cilentani nel Mondo da lui diretta<br />
con piglio monocratico.<br />
Il secondo evento è stato il concerto organizzato<br />
il 28 al teatro La Provvidenza in<br />
occasione dell’anno paolino 2009. L’orchestra<br />
“Nuova Scarlatti” di Napoli, diretta<br />
dal maestro Flavio Emilio Scogna e la<br />
voce narrante di Enzo Salomone hanno<br />
proposto al pubblico l’Opera: “Destinazione<br />
del Sangue. Il fuoco della carità di<br />
Paolo”, su musiche di Cristian Carrara e<br />
testi di Davide Rondoni. I momenti recitativi<br />
e i pezzi espressi dal continuo dialogo<br />
tra pianoforte e violoncello con l’orchestra,<br />
evocano l’ultimo viaggio dell’apostolo fino<br />
all’incontro col “viso di ramarro dell’imperatore”.<br />
Il recital suscita grandi emozioni<br />
nel descrivere il mondo esterno che accompagna<br />
il viaggio di Paolo, colori e sensazioni<br />
contrastanti fino al martirio in una<br />
specie di colloquio bene intrecciato tra parole<br />
e musica. Ebbene, anche se l’ingresso<br />
era libero, il teatro era riempito per metà.<br />
Il pubblico non era quello delle grandi occasioni,<br />
evidenziando la sostanziale indifferenza<br />
per gli eventi artistici di qualità. Il<br />
dato deve far riflettere se è indicativo del<br />
tipo di azione che il popolo richiede alla<br />
chiesa locale: poco impegno nel far pensare<br />
ed nell’aiutare a maturare scelte cristiane<br />
capaci di conciliare esigenze della<br />
ragione e dono della fede; grande trasporto,<br />
invece, per statue dal busto più o meno<br />
argenteo portate a spalla per il paese e capaci<br />
di esaltare elementi di una religione<br />
popolare evocatrice di impulsi totemici. E’<br />
un dilemma che dimostra come la chiesa si<br />
ponga i problemi evocati il 15 maggio sul<br />
settimanale da Giuseppe Liuccio. Questi,<br />
riferendosi all’elogio della sobrietà e della<br />
responsabilità per chi occupa incarichi<br />
pubblici, apparso sul giornale dell’episcopato<br />
italiano, annotava: “Mi piacerebbe<br />
che anche nelle istituzioni cattoliche periferiche<br />
del mio Cilento, ancora saldamente<br />
legato ai sani valori della tradizione, vescovi<br />
e parroci levassero alta e forte la voce<br />
della condanna”. Liuccio auspica che le<br />
omelie domenicali in modo autorevole<br />
evochino principi, ideali e valori, paventando<br />
che “forse per malcelato timore reverenziale,<br />
il Magistero della Chiesa periferica<br />
sia affetto da raucedine, se non addirittura<br />
da afasia. E il sacro tempio delle<br />
coscienze è invaso dai profanatori, che<br />
nessuno scaccia via…”. Occorre ringraziare<br />
il poeta cilentano per l’attenzione a<br />
queste tematiche, anche se risulta sempre<br />
pericoloso fare di ogni erba un fascio, a<br />
meno che la domenica egli frequenti a<br />
turno le parrocchie per ascoltare la spiegazione<br />
del vangelo e valutarne la portata<br />
della esegesi. A volte si ha la sensazione<br />
Un momento della serata finale<br />
che, al difetto italico<br />
di un uso pubblico<br />
della storia, si<br />
rischia di affiancare<br />
anche quello di un<br />
abuso funzionale<br />
del vangelo. Comunque,<br />
Liuccio<br />
pone una questione<br />
seria non solo sulla celebrazione della liturgia<br />
della parola, ma anche sulla efficacia<br />
e sulla capacità di penetrazione nelle<br />
coscienze. Come non essere d’accordo<br />
sulla necessità di una maggiore sobrietà<br />
negli stili di vita e di un’acclarata responsabilità<br />
nell’esercizio delle funzioni pubbliche<br />
Comportamento che dovrebbero<br />
tenere non solo candidati ed eletti, ma tutti,<br />
in particolare coloro che si sentono partecipi<br />
della cerchia eletta degli intellettuali.<br />
Nel Cilento ve ne sono tanti, più o meno riconosciuti,<br />
molti auto-proclamatisi tali,<br />
anche se sovente sono soprattutto degli organizzatori<br />
di eventi, come si è soliti dire<br />
oggi, attività utile per raschiare il barile<br />
delle risorse pubbliche ancora disponibili<br />
per questo tipo di iniziative. Proprio il loro<br />
moltiplicarsi non aiuta a comprendere la<br />
portata di proposte culturali come quella<br />
alla Provvidenza il 28 maggio. Al contrario<br />
di quanto paventa Liuccio, considerando<br />
la valenza culturale delle attività del centro<br />
diocesi, si può dire che la chiesa non sia<br />
affetta da raucedine, meno che mai da afasia<br />
per timore reverenziale. Perciò, nel cogliere<br />
l’invito del poeta e nel rilanciare la<br />
sua apprezzabile crociata, invitiamo chi<br />
nelle nostre contrade si dedica all’animazione<br />
culturale a far voto di sobrietà, una<br />
scelta di indilazionabile serietà altrimenti<br />
il Cilento rimarrà come era perché gli abitanti,<br />
precipitati nell’indifferenza di fronte<br />
a ogni invito, stimolo, provocazione culturale,<br />
dimostrano di non voler cambiare.<br />
malefici centrosinistri “Vade retro Satana”<br />
ne diventano succubi interessati per<br />
la gloria non del nostro Signore, ma per<br />
l’effimero post borbonico “Festa-farinaforca”.<br />
(tratto da “La Campania buttata<br />
via dalla sinistra”di Lehner pubblicato<br />
su www.iltempo.it il 3 giugno 2009).<br />
Insomma una pioggia di polemiche si è<br />
abbattuta sul Meeting del Mare e sul<br />
suo direttore artistico che, fortunatamente,<br />
non hanno influito sulla buona<br />
riuscita dell’evento. Difatti dopo la piccola<br />
“variazione sul tema” fatta da Simone<br />
Valiante per ribadire il sostegno<br />
della Provncia di Salerno sia al Meeting<br />
che a don Gianni, finalmente arriva lui,<br />
la tanto attesa star. “Sua altezza Vinicio<br />
Capossela”, come lo definisce don<br />
Gianni stesso, che apre il concerto con<br />
“L’accolita dei rancorosi”. Mai descrizione<br />
fu più adeguata! Gli amanti del<br />
suo sound intrisio di sannio e irpinia,<br />
luoghi d’origine, hanno potuto godere<br />
per circa due ore della sua musica. Polemiche<br />
a parte il Meeting ormai da tredici<br />
anni rappresenta la maggiore attrazione<br />
e il momento più importante<br />
di aggregazione giovanile al di là dei<br />
luoghi di uso comune. Marina di Camerota<br />
è’stata davvero per tre giorni il<br />
centro nevralgico di una gioventù che<br />
ha sempre voglia di confrontarsi con se<br />
stessa.<br />
Marianna Lerro<br />
OGGI SPOSI<br />
Il sì di<br />
Sabina Martiello<br />
e Mario Serra<br />
Presso la chiesa della Natività, in<br />
Roccadaspide, si sono detti sì, la<br />
musicista Sabina Martiello e l’editore<br />
Mario Serra. Ha officiato don<br />
Cosimo Cerullo, mentre s fare da testimone<br />
è stato Gennaro Cavallo.<br />
Amici e parenti si sono poi trattenuti<br />
presso il ristorante “La Vigna”<br />
apprezzando il ricco menu predisposto<br />
per l’occasione dalla direzione<br />
del locale. Gianfranco Marra,<br />
ed il suo gruppo, hanno deliziato gli<br />
invitati con un notevole programma<br />
musicale al quale si è aggiunta<br />
anche Livia Tierno, madre della<br />
sposa, che si è esibita in diversi<br />
brani musicali. Nel parterre notati<br />
anche molti esponenti del mondo<br />
culturale e politico della zona. Agli<br />
sposi vanno gli auguri dell’intera<br />
redazione di “<strong>Unico</strong>”, intervenuta<br />
in forze alla felice giornata.
I2<br />
C i l e n t o<br />
N°22 5 giugno 2009<br />
SECONDO DOSSIER CODACONS. La responsabilità delle amministrazione locali<br />
Abusi edilizi e turismo di massa: così muore il parco del Cilento<br />
SALERNO - Gli abusi edilizi e<br />
un distruttivo turismo di massa<br />
stanno danneggiando il Parco<br />
nazionale del Cilento. È l’accusa<br />
formulata nel Secondo dossier<br />
Cilento, redatto dal CodaconsCampania<br />
e pubblicato sul<br />
sito web dell’associazione con<br />
le molteplici violazioni denunciate.<br />
VIOLAZIONI - Il parco è stato<br />
istituito nel 1991 e grazie ai suoi<br />
180 mila ettari è il secondo<br />
parco nazionale più grande<br />
d’Italia. Nello stesso anno è<br />
stato dichiarato Patrimonio<br />
dell’Umanità dall’Unesco e dal<br />
1997 la stessa agenzia dell’Onu<br />
l’ha riconosciuto riserva di biosfera.<br />
Ricco di aree protette e di<br />
significativi siti storico-culturali<br />
(tra i più famosi i templi di<br />
Paestum e la Certosa di Padula),<br />
a vigilare sull’integrità del<br />
territorio e tutelarne le qualità<br />
culturali e naturali è l’Ente<br />
parco. Secondo il Codacons,<br />
però, nel corso degli ultimi<br />
anni si sono protratte «sistematiche<br />
violazioni delle leggi» che<br />
hanno determinato «numerosissime<br />
sofferenze ambientali e<br />
paesaggistiche» in tutto il territorio<br />
protetto. Dal dossier si deduce<br />
che le principali responsabilità<br />
dell’emergenza ambientale<br />
del Parco nazionale<br />
vanno ricercate nelle amministrazioni<br />
locali, troppo spesso<br />
pronte a «svendere legalità per<br />
acquistare consenso». Lo stesso<br />
l’Ente parco, in numerose occasioni,<br />
ha dimostrato inerzia e<br />
incapacità a svolgere un’effettiva<br />
azione di tutela dell’ambiente<br />
e del paesaggio. Alla fine<br />
il documento constata, non<br />
senza amarezza, che «il Cilento<br />
era più intatto prima che diventasse<br />
un’area protetta».<br />
ABUSI EDILIZI – L’abusivismo<br />
edilizio è una delle piaghe<br />
maggiori che si registrano nel<br />
parco nazionale. Nel 2005 i carabinieri<br />
hanno accertato cento<br />
casi di abuso edilizio, ma il fenomeno<br />
è in netta crescita. Il<br />
Codacons afferma che sia la popolazione<br />
sia le istituzioni tollerano<br />
questo costume tanto da<br />
«non applicare le misure di<br />
contrasto e di repressione previste<br />
dalla legge». L’Ente parco,<br />
nel corso della sua quasi ventennale<br />
esistenza, ha emesso<br />
solo quattro ordinanze di demolizione,<br />
mentre non ha promosso<br />
azioni effettive nei confronti<br />
dei ripetuti abusi edilizi.<br />
Il caso più eclatante è quello di<br />
Montecorice, nei pressi della riserva<br />
di Punta Licosa, dove<br />
manufatti di cemento che devono<br />
essere abbattuti da oltre<br />
20 anni sono ancora in piedi<br />
malgrado le sentenze passate in<br />
giudicato. Scheletri di cemento<br />
che deturpano una meravigliosa<br />
collina che si affaccia sulla<br />
baia di Punta Licosa.<br />
ECOMOSTRI CON I FONDI<br />
EUROPEI – Càpita anche che<br />
in un’area protetta siano costruiti<br />
improbabili e maestosi<br />
edifici con finanziamenti europei.<br />
È il caso di due singolari<br />
progetti: il Centro internazionale<br />
per lo studio delle migrazioni<br />
e il Museo del fiume e<br />
dell’area faunistica della lontra.<br />
Il primo è stato portato a termine<br />
nel Comune di Centola<br />
con una spesa di circa 1.290.000<br />
euro di fondi europei. Il secondo<br />
è stato edificato nel Comune<br />
di Aquara e ha comportato un<br />
esborso di oltre 500 mila euro.<br />
Oggi queste strutture non sono<br />
attive e secondo il Codacons la<br />
loro costruzione ha prodotto<br />
«una devastazione paesaggistica<br />
di un’intera area, prima di<br />
allora pregiatissima». «È incredibile»,<br />
afferma l’avvocato<br />
Pierluigi Morena, dell’ufficio<br />
legale del Codacons, «come si<br />
sperperi il denaro pubblico per<br />
creare eco-mostri in aree sensibili».<br />
Il dossier denuncia che il<br />
Centro internazionale per lo<br />
studio delle migrazioni non è<br />
stato costruito con «materiali<br />
ecologici, compatibili e facilmente<br />
mimetizzati con l’ambiente<br />
circostante», ma è stata<br />
innalzata in posizione dominante<br />
e con calcestruzzo «una<br />
vera palazzina di tre piani, a<br />
forma di fungo circolare».<br />
CEMENTIFICAZIONE E TU-<br />
RISMO DI MASSA –<br />
L’area del Cilento vive soprattutto<br />
di turismo. Località<br />
come Palinuro, Agropoli,<br />
Acciaroli ospitano decine<br />
di migliaia di villeggianti<br />
nei mesi estivi. Spesso<br />
le amministrazioni locali,<br />
pur di incrementare<br />
l’afflusso dei turisti, approvano<br />
progetti di dubbio<br />
impatto ambientale. È<br />
il caso della cementificazione<br />
del porto turistico di<br />
Pisciotta, cittadina a pochi chilometri<br />
da Palinuro (i lavori<br />
sono attualmente fermi dopo<br />
l’intervento della Sopraintendenza<br />
che ha constatato «la<br />
completa asportazione della<br />
scogliera preesistente, nonché<br />
il salpamento di parte della scogliera<br />
a sud del porto»). O ancora<br />
del progetto di costruzione<br />
di circa 40 villini da parte della<br />
cooperativa Sea Village in<br />
un’area protetta in località<br />
Lacco di Pisciotta, a pochi metri<br />
dal mare. Quest’ultimo progetto<br />
ha dato luogo a una vicenda<br />
giudiziaria con risvolti penali<br />
che ha visto coinvolti anche<br />
amministratori locali. Naturalmente<br />
il litorale costiero è quello<br />
che soffre di più la minaccia<br />
del turismo di massa. Il Codacons<br />
denuncia «le crescenti<br />
concessioni agli stabilimenti<br />
balneari nell’area dunale» sul<br />
pregiato litorale di Marina di<br />
Camerota. Il carico degli stabilimenti<br />
danneggerebbe l’intero<br />
territorio, «con pregiudizio<br />
anche per le specie di uccelli<br />
(gabbiano reale e gabbiano<br />
corso) che nidificano sulle falesie<br />
rocciose lì presenti». L’attività<br />
umana avrebbe tra l’altro<br />
provocato «gravi perdite di<br />
specie autoctone sulla spiaggia<br />
di cala del Cefalo».<br />
IL KARTODROMO E LA<br />
GALLERIA - La fantasia degli<br />
amministratori locali non conosce<br />
limiti. Il Comune di Torraca<br />
vuole portare a termine la<br />
costruzione di un kartodromo<br />
e di una centrale eolica sulla<br />
montagna di Casalbuono, sul<br />
golfo di Policastro, «zona ritenuta<br />
dall’Autorità di bacino<br />
molto fragile per la sua natura<br />
carsica, quindi inadatta a ogni<br />
attività umana». Dopo la denuncia<br />
del Codacons sarà l’autorità<br />
giudiziaria a stabilire se<br />
effettivamente è possibile costruire<br />
una pista di kart su una<br />
montagna carsica. Ma forse il<br />
progetto più incredibile è quello<br />
denominato Interconnessione<br />
degli schemi idrici Sele–<br />
Alento, presentato nel luglio<br />
2008 dal Consorzio Velia per la<br />
bonifica dell’Alento. Il piano<br />
prevedeva la deviazione del<br />
fiume Calore, nel tratto delle<br />
note gole, e la costruzione di<br />
una galleria di 2,5 km che<br />
avrebbe permesso alle acque di<br />
confluire nel bacino dell’Alento,<br />
lago artificiale e importante<br />
fonte di approvvigionamento<br />
idrico per il territorio. Lo scopo<br />
del progetto era aumentare<br />
l’acqua a disposizione per fini<br />
domestici e combattere «la tropicalizzazione<br />
del clima nel<br />
sud Italia». Sulla questione è intervenuto<br />
anche il Wwf Italia<br />
che, attraverso il presidente<br />
Enzo Venini, ha sostenuto che<br />
se il progetto fosse stato attuato<br />
«avrebbe causato la scomparsa<br />
del fiume Calore, tra i più<br />
vitali e meno inquinati del sud<br />
Italia, con la conseguente distruzione<br />
dell’ecosistema legato<br />
al fiume». Il Codacons su<br />
questa vicenda aveva avviato<br />
una campagna di tutela intitolata<br />
Salviamo il fiume Calore.<br />
«Quella campagna», sostiene il<br />
presidente del Codacons Campania,<br />
professore Marchetti,<br />
«ha dato un contributo decisivo<br />
per fermare un progetto faraonico,<br />
inutile e dannoso».<br />
ABBATTIMENTO - Il direttore<br />
dell’Ente parco, Angelo De<br />
Vita, non nasconde i numerosi<br />
problemi che affliggono il<br />
Parco nazionale, ma pone l’accento<br />
anche sulle tante attività<br />
intraprese: «Nel corso degli ultimi<br />
anni abbiamo portato a<br />
termine numerose iniziative<br />
che hanno fatto conoscere i nostri<br />
territori anche al di fuori<br />
dell’Italia. Gli abusi edilizi sono<br />
un problema grave. Spesso<br />
però gli abbattimenti non sono<br />
portati a termine per mancanza<br />
di fondi. Infine ci sono i soliti<br />
problemi burocratici con i<br />
singoli Comuni. Non voglio<br />
certo scaricare le colpe sugli<br />
amministratori locali, ma nell’immediato<br />
futuro cercheremo<br />
di trovare un’intesa con loro e<br />
abbatteremo quelle costruzioni<br />
che da anni sono state dichiarate<br />
illecite».<br />
Francesco Tortora<br />
PALINURO<br />
Affondano le<br />
madrepore.<br />
Due anni fa il<br />
primo allarme<br />
MADREPORA ARANCIONE<br />
Ora le cose sono peggiorate.<br />
Gli Astroidi giganti della Grotta<br />
Azzurra di Palinuro, sulla<br />
costa del Parco del Cilento e<br />
del Vallo di Diano, in Campania,<br />
famose per la misura (3<br />
volte più sviluppate delle loro<br />
«sorelle» mediterranee) e per<br />
la speciale colorazione arancione,<br />
stanno lasciando la superficie<br />
per cercare riparo<br />
qualche decimetro più giù.<br />
«Segno della grande sofferenza<br />
di questi organismi per<br />
colpa della patina di idrocarburi<br />
che lasciano le barche che<br />
fanno visitare la grotta senza<br />
alcuna regolamentazione».<br />
Ma anche altri organismi<br />
come le Gorgfonie Gialle, le<br />
Spugne o i Parazoanti mostrano<br />
segni evidenti di sofferenza.<br />
A parlare è il docente di<br />
ecologia all’Università di Pisa,<br />
Francesco Cinelli, che dal ‘92<br />
segue la dinamica degli organismi<br />
della Grotta Azzurra di<br />
Palinuro, e che aveva lanciato<br />
il primo allarme nell’ agosto<br />
del 2007. Ora torna alla carica.<br />
«A due anni di distanza - ha<br />
detto - le cose sono peggiorate,<br />
soprattutto nella Grotta Azzurra.<br />
Sono scomparsi gli<br />
Astroidi a pelo d’acqua, una<br />
specie di madrepora arancione<br />
caratteristica delle nostre<br />
acque da Napoli in giù, soprattutto<br />
nelle grotte. E nella<br />
Grotta Azzurra abbiamo il nostro<br />
patrimonio più importante».<br />
«Il Parco del Cilento - ha<br />
proseguito Cinelli - ha la giurisdizione<br />
anche su una delle<br />
zone più importanti del Mediterraneo,<br />
il promontorio di<br />
Capo Palinuro, una zona dichiarata<br />
dall’Unesco patrimonio<br />
mondiale dell’umanità,<br />
ma non mette alcuna tutela.<br />
Servirebbe invece una dichiarazione<br />
di salvaguardia».
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14<br />
C a l o r e N°22 5 giugno 2009<br />
Una politica cha lascia l’amaro in bocca<br />
“Al posto delle idee, solo le facce”<br />
Su tutto il pianeta si è abbattuta<br />
una delle crisi economiche più<br />
gravi che si ricordino, probabilmente<br />
seconda solo a quella del<br />
1929, ma neanche a quest’ultima<br />
paragonabile, dato che, a quei<br />
tempi non si poteva certo parlare<br />
di globalizzazione. Di fatto<br />
l’economia globale ha portato<br />
ad una crisi globale,dalla quale<br />
ci riprenderemo molto probabilmente<br />
e molto lentamente<br />
solo dalla seconda metà del<br />
2010. Il nostro Presidente del<br />
Consiglio ha prima negato il<br />
problema, poi ha candidamente<br />
ammesso che ci fosse, sottolineando<br />
però che non bisognava<br />
creare catastrofismi, lanciando<br />
strali a destra e a manca contro<br />
chiunque lo contraddicesse:<br />
prima la sinistra, poi i sindacati,<br />
infine la Confindustria. Ma oramai<br />
ci siamo abituati: quello che<br />
è vero oggi lo si smentisce domani...domani<br />
è un altro giorno.<br />
L’importante è spostare l’attenzione<br />
dai problemi e far passare<br />
ai media quello che più ci aggrada<br />
e più ci distoglie dalla realtà.<br />
Tanto più che chi dovrebbe<br />
fare da contraltare a questo andazzo<br />
si lascia trasportare, più o<br />
meno consapevolmente, sulla<br />
stessa lunghezza d’onda. Siamo<br />
comunque a pochi giorni dal<br />
termine di quest’ultima campagna<br />
elettorale, e la domanda<br />
nasce spontanea: ma chi la vive<br />
la crisi Il lettore si chiederà: ma<br />
questo dove vuole andare a parare!Cercherò<br />
di spiegarmi subito.<br />
Innanzitutto debbo dire<br />
che la concomitanza delle Provinciali<br />
con le Europee ha posto<br />
queste ultime completamente in<br />
secondo piano, dimostrando,<br />
scusatemi il rafforzativo, tutto il<br />
nostro “provincialismo”.D’altro<br />
canto, se si considera che saremo<br />
di fronte a una scheda che<br />
sembra essere 60x60, nella quale<br />
saranno presenti 17 simboli collegati<br />
al centro-destra, 10 collegati<br />
al centro-sinistra e 2 outsider,<br />
possiamo senza dubbio<br />
parlare neanche di Provinciali,<br />
ma di vere e proprie stracittadine.<br />
E qui vengo al discorso della<br />
crisi economica. L’altra sera mi<br />
intrattenevo con uno dei candidati<br />
“poveri” , che candidamente<br />
mi rivelava che il costo di<br />
un manifesto senza fotografia<br />
ammonta a circa 30 centesimi e<br />
che lui stesso ne aveva ordinati<br />
ROCCADASPIDE. Basket in carrozzina<br />
Ciccio Minella convocato in serie A1<br />
Francesco Minella, meglio conosciuto<br />
come “Ciccio”, ci<br />
parla della sua breve ma intensa<br />
e fortunata carriera sportiva.<br />
Preferisce essere intervistato al<br />
tavolino di un bar, in tranquillità,<br />
facendo una chiacchierata<br />
tra amici. Abituato alle interviste,<br />
si racconta ridendo e scherzando:<br />
“ Ė iniziato tutto per<br />
caso, non avevo mai pensato di<br />
giocare a Basket”.<br />
Quando hai iniziato<br />
“Gioco dall’estate del 2001<br />
nella Crazy ghosts di Battipaglia,<br />
è una squadra di serie A2.<br />
Mi alleno tre volte a settimana.<br />
All’inizio non è stato semplice,<br />
non avevo mai pensato di giocare<br />
a Basket, non mi interessava,<br />
poi per caso, ho iniziato, ma<br />
non credevo di andare oltre il<br />
semplice divertimento. I primi<br />
tempi venivano a prendermi a<br />
casa, per me era quasi un gioco,<br />
poi, ho scoperto d’avere un potenziale<br />
ed è diventata una cosa<br />
seria. Allenamenti disciplinati<br />
e campionati nazionali”.<br />
Dove hai giocato<br />
“Ho sempre giocato nella<br />
Crazy ghosts di Battipaglia, ho<br />
avuto dei problemi, circa tre<br />
anni fa che mi hanno costretto<br />
ad abbandonare gli allenamenti<br />
per circa un anno, in quel<br />
frangente mi avevano convocato<br />
nell’under 21 della serie<br />
A1, mi è costato tantissimo non<br />
potere accettare, è stato lì che<br />
mi sono promesso di darmi<br />
una seconda possibilità, sono<br />
contento, il mio impegno è<br />
valso alla convocazione per il<br />
prossimo anno in serie A1 nella<br />
Santo Stefano”.<br />
Quando inizi<br />
“La partenza è prevista, salvo<br />
imprevisti, per settembre, la<br />
mia vita cambierà, ne sono consapevole<br />
e al contempo emozionato,<br />
dovrò allenarmi tutti i<br />
giorni, la mattina e il pomeriggio,<br />
gli unici giorni liberi saranno<br />
la domenica, quando<br />
non saremo in trasferta ed il lunedì,<br />
ma chi la dura la vince, il<br />
mio obiettivo sono le Olimpiadi<br />
di Londra 2012, se sentirete il<br />
mio nome.. beh, l’avrò raggiunto.<br />
Sono molto motivato<br />
anche dal fatto che quest’anno<br />
in serie A1 avrò il mio primo<br />
contatto con una realtà sportiva<br />
estera, infatti ad aprile ci<br />
sarà la Coppa Europea, è una<br />
bella soddisfazione”.<br />
Pratichi altri sport oltre al Basket<br />
“No, mi sarebbe piaciuto il Tennis,<br />
ma non ho mai avuto l’occasione<br />
di provare e ora meno<br />
che mai avrò il tempo per farlo,<br />
peccato”.<br />
Da settembre sarai un giocatore<br />
stipendiato, sarà un vero e<br />
proprio lavoro, come la vivi<br />
IN PRIMO PIANO GIOVANNI FRANCIONE<br />
5.000, giocandosi quindi 1.500<br />
euro. Mi diceva anche che dalle<br />
notizie in suo possesso i suoi<br />
“avversari” avevano ordinato<br />
forse manifesti con le foto in misura<br />
quattro/cinque volte superiore<br />
alla sua quantità, e, se si<br />
tiene conto che questo tipo costa<br />
un euro cadauno, siamo già ai<br />
primi 4/5.000 euro. Sempre il<br />
nostro candidato si rivolge agli<br />
elettori attraverso lo strumento<br />
“Tranquillamente, avrò l’occasione<br />
di conoscere e di vivere<br />
ogni giorno con giocatori molto<br />
bravi, la mia squadra mi mancherà<br />
tantissimo, i miei compagni,<br />
il presidente, prima di essere<br />
delle figure professionali<br />
per me sono degli amici, ma<br />
devo provarci, è un’occasione<br />
per me troppo importante”.<br />
Francesco sei modestissimo<br />
come è possibile<br />
“Sono Ciccio, quello di sempre,<br />
molte persone non sanno neanche<br />
che gioco a Basket e non<br />
sarò io a vantarmene, è capitato<br />
che dopo qualche intervista<br />
qualcuno mi ha fermato per<br />
strada dicendomi, ma eri in tv,<br />
ma da quanto tempo giochi<br />
Rispondo semplicemente, da<br />
otto anni.<br />
Non mi piace dilungarmi, chi<br />
mi conosce bene mi segue con<br />
piacere, per il resto, non sono<br />
solo un giocatore di Basket,<br />
sono anche un Pr, altre persone<br />
mi conoscono per questo, tutto<br />
qua”.<br />
Ciccio è stato un piacere in<br />
bocca al lupo per tutto<br />
“ Piacere mio e crepi il lupo”.<br />
Tania Marino<br />
classico e demodé della piazza,<br />
perché non può permettersi il<br />
fitto di un locale, né tantomeno<br />
un buffet, o ancora meglio una<br />
cena per ogni comune, ogni contrada,<br />
ogni via del collegio. Il nostro<br />
atavico candidato poi, gira<br />
con la propria macchina, piena<br />
di volantini e fac-simile, perché<br />
non può permettersi uno stuolo<br />
di assistenti, o un pullman o il<br />
camper. Siccome pensa di essersi<br />
candidato per proporre delle<br />
soluzioni ai problemi del territorio,<br />
non ha minimamente pensato<br />
invece a curare la propria<br />
immagine, la propria pubblicità,<br />
il proprio appeal. Ovviamente<br />
anche questo ha un costo che<br />
però, francamente, non saprei<br />
quantificare. In più molto sovente<br />
i messaggi pubblicitari arrivano<br />
alle radio,alle televisioni,<br />
ai giornali e anche questi passaggi<br />
costano. Non vorrei risultare<br />
esagerato, ma una campagna<br />
elettorale “come si deve”,<br />
sparo una cifra, costerà minimo<br />
minimo 20.000 euro. Accetto<br />
scommesse e magari se qualche<br />
candidato potrà togliermi il<br />
dubbio sarei veramente grato.<br />
Anche perché 20.000 euro, ma<br />
anche 10.000, sono soldi, soprattutto<br />
per tutti quegli Elettori<br />
che oggi non arrivano a fine<br />
mese, che sono in cassa integrazione<br />
o che, peggio ancora<br />
sono stati licenziati, o per tutti<br />
quei giovani precari, con contratti<br />
atipici, che 10.000 euro li<br />
guadagnano in tre anni... forse.<br />
Anche perché, e qui mi servo<br />
ancora dei dati, mi sembra che<br />
questo collegio non esprima un<br />
consigliere provinciale da circa<br />
quindici anni, e quindi non è<br />
neanche così semplice che<br />
quanto si spende porterà all’agognata<br />
(o forse no!) elezione!<br />
Qualcuno potrà obiettare<br />
che con i soldi suoi ognuno fa<br />
quello che vuole e questo discorso<br />
non fa una piega. La mia<br />
contro-obiezione però sarà che<br />
se si spendono i propri soldi<br />
per portare la donna al mare è<br />
un conto, se invece li si spende<br />
per andare ad occupare un<br />
posto pubblico non mi sembra<br />
un buon viatico sulla strada<br />
della rappresentanza dei cittadini.<br />
A meno che non lo si consideri...diciamo<br />
così... un investimento!<br />
Giuseppe Lascaleia
C a lo r e<br />
N°22 5 giugno 2009 15<br />
asasas<br />
asasas<br />
IL TAGLIO DEL NASTRO<br />
Sabato 30 maggio a Capizzo<br />
frazione del Comune di Magliano<br />
Vetere (SA) si è svolta<br />
l’inaugurazione del Centro accoglienza<br />
di Turismo Rigenerativo<br />
e della Associazione Culturale<br />
e Turistica “Cilento Re-<br />
Generatio” Onlus.<br />
L’idea nasce nel 1999, quando<br />
l’arch.Anna Pina Arcaro la sottopone<br />
all’attenzione del Comune<br />
di MaglianoVetere. La<br />
realizzazione del progetto<br />
viene attuata attraverso le risorse<br />
economiche messe a disposizione<br />
dal Parco Nazionale<br />
del Cilento e Vallo di Diano<br />
misura 1.9, per le infrastrutture,<br />
Por Campania 2000-2006,<br />
misura 3.18, per la formazione<br />
e fondi europei 2007-2013 per<br />
la seconda fase. Ruolo rilevante<br />
quello della Comunità Montana<br />
Calore Salernitano che in<br />
qualità di “policy makers” ha<br />
saputo ben cogliere tale occasione<br />
di finanziamento per realizzare<br />
un progetto mirato alla<br />
promozione e divulgazione di<br />
un turismo di qualità. I comuni<br />
che accolgono la proposta<br />
“L’orchestra dei pettini”, storia cilentana<br />
Sarà un film<br />
oltre a Magliano<br />
Vetere sono Stio,<br />
Campora e Felitto<br />
dove sono stati<br />
realizzati interventi<br />
di sistemazione<br />
e riqualificazione<br />
di alcune<br />
aree.<br />
“Non è solo un<br />
pacchetto turistico,<br />
ma un processo<br />
di sperimentazione<br />
con gestione<br />
autosostenibile”<br />
queste le parole della mente del<br />
progetto, l’arch. Arcaro, che ha<br />
poi ulteriormente affermato “<br />
non solo turismo ma anche sviluppo”.<br />
Il turismo rigenerativo racchiude<br />
in sé quello escursionistico,<br />
religioso, culturale naturalistico,<br />
rurale, sociale, didattico,<br />
sportivo e scientifico. Il<br />
pacchetto turistico rigenerativo<br />
(PTR) comprende una terapia<br />
personalizzata, a cura del personale<br />
medico specializzato,<br />
che va a stimolare i sensi: l’udito<br />
con i suoni delle Gole del Calore,<br />
la vista con i percorsi<br />
escursionistici, il gusto con percorsi<br />
gastronomici, l’olfatto con<br />
i profumi della natura, il tatto<br />
con le attività artistiche. Gli<br />
obiettivi si fondano su un tipo<br />
di recupero psico-fisico e spirituale<br />
della persona sulla qualità<br />
della vita, la cultura e l’identità.<br />
Gli interventi sono stati<br />
molteplici ed a caratterizzare il<br />
convegno è stata la presenza<br />
delle nuove e vecchie amministrazioni<br />
nelle vesti dei presidenti<br />
del Parco Nazionale Del<br />
Laurino invasa da oltre 100 bambini<br />
Al via la rassegna “Teatro scuola”<br />
Cilento e Vallo di Diano, della<br />
Comunità Montana e i sindaci.<br />
La vera difficoltà non sempre è<br />
nella realizzazione di un progetto<br />
ma nella sua continuità<br />
perché le idee vanno sostenute<br />
prima e dopo, con fermezza e<br />
decisione. Le autorità presenti<br />
appoggiano totalmente questo<br />
progetto auspicando assiduità<br />
ed unione per il futuro.<br />
Mariagloria Di Chiara<br />
SPORT<br />
Rosamaria, la<br />
stella della<br />
ritmica<br />
La passione di Rosamaria Molinaro<br />
comincia alla tenera età<br />
di quattro anni. L’amore per la<br />
danza la porta rapidamente a<br />
salire sui podi delle competizioni<br />
regionali e interregionali.<br />
Seguita da sempre dall’in-<br />
DALLA PRIMA<br />
Conservatorio e suo<br />
padre che con alcuni<br />
amici fonda una band<br />
“Pettino-orchestra”, il<br />
cui protagonista è un<br />
curioso ed insolito<br />
strumento musicale:<br />
un pettine ricoperto<br />
da un foglio di carta<br />
velina. In una magica<br />
notte d’estate, suo<br />
padre, osservando l’ascesa<br />
delle alici verso la luce diffusa<br />
del mare è colto da un’improvvisa<br />
ispirazione e compone<br />
un tema musicale di grande<br />
intensità e suggestione. Partecipano<br />
al festival di Ravello ma<br />
non vengono ammessi perché<br />
i pettini non sono riconosciuti<br />
come strumenti musicali. La<br />
storia ha prima una svolta tragica<br />
quando il padre muore,<br />
ma poi il testo musicale, riproposto<br />
a Ravello dal protagonista<br />
ha un grande successo.<br />
Questo passato gli dà la spinta<br />
giusta per realizzare la sua<br />
opera di “Valori e Libertà” a<br />
Berlino. La trama del film è abbastanza<br />
complessa, arzigogolata,<br />
ricca di colpi di scena<br />
dove la profondità dei sentimenti<br />
emergono con prepotenza,<br />
con decisione. La regista<br />
vuole trasmettere tutta la forza,<br />
DA SINISTRA ALBERTO FRANCO<br />
E MARIA PIA CERULO<br />
la caparbietà, l’amore che sostiene<br />
il popolo cilentano. Il<br />
protagonista, attraverso la sua<br />
vita e soprattutto i suoi ricordi<br />
legati al papà, pescatore di<br />
“Menaica”, ce li presenta in<br />
tutta la loro integrità. “Il mio<br />
primo e grande obiettivo è che<br />
i giovani riscoprano in questo<br />
film i veri valori della vita,<br />
quelli semplici, sani, essenziali”.<br />
Maria Pia Cerulo comincerà<br />
le riprese del film il prossimo<br />
ottobre, le musiche saranno<br />
curate da Angelo Loia e<br />
vedrà protagonisti attori professionisti<br />
importanti come<br />
Alessandro Haber, Ernesto<br />
Maiex, Albeto Franco, Nicola<br />
Canonico. Saranno ingaggiate<br />
tantissime “comparse” cilentane<br />
che si sono presentate ai<br />
provini con un’unica grande<br />
aspirazione: diventare famosi.<br />
Gina Chiacchiaro<br />
Un venerdì, il 29 maggio 2009,<br />
ha visto oltre cento piccoli attori<br />
risalire la valle del Calore<br />
per esibirsi nella prima rassegna<br />
“Teatro Scuola” Cilento e<br />
Diano. Sede della rassegna il<br />
teatro comunale di Laurino<br />
del ‘700 ristrutturato meno di<br />
due anni fa.<br />
Ed è proprio per esibirsi in un<br />
teatro degno di questo nome<br />
che i docenti e i dirigenti della<br />
scuole hanno scelto il paese<br />
dell’alta valle del Calore per<br />
far esprimere i loro alunni.<br />
Due Scuole primarie di Capaccio<br />
Paestum, Laura e<br />
Tempa San Paolo, e la scuola<br />
primaria e dell’infanzia di<br />
Serra di Roccadaspide, sono<br />
state protagoniste tra le quinte<br />
di un vero gioiello che è il<br />
palcoscenico del teatro.<br />
Molto varia anche la tipologia<br />
di spettacolo presentati: Pinocchio,<br />
Tradizioni cilentane<br />
e il Big Bang i titoli. Musical,<br />
dialetto cilentano e animazione<br />
gestuale non hanno stancato<br />
gli spettatori che hanno<br />
sempre tenuto occupati i circa<br />
200 posti a sedere della platea<br />
e dei loggioni.<br />
“La prima esperienza- ha dichiarato<br />
il sindaco Gaetano<br />
Pacente – deve essere un<br />
trampolino di lancio per la<br />
prossima edizione che dovrà<br />
fare in modo di portare a Laurino<br />
e nei paesi limitrofi, molte<br />
più scuole e per più di un<br />
giorno.”<br />
Con questo augurio, fatto proprio<br />
anche dall’associazione<br />
Pacidia Onlus che ha garantito<br />
l’aspetto organizzativo<br />
della manifestazione, e con i<br />
doverosi ringraziamenti alla<br />
compagnia teatrale di Laurino<br />
che ha dovuto cedere il proprio<br />
spazio destinato alle<br />
prove dello spettacolo del<br />
giorno dopo, che i genitori, i<br />
docenti e gli alunni si sono<br />
dati appuntamento per la<br />
prossima edizione.<br />
biesse<br />
segnante Daniela Intorno,<br />
prima a Roccadaspide, poi a<br />
Cava de Tirreni nella scuola<br />
“Danza e Ginnastica Metelliana”,<br />
scopre la sua innata passione<br />
per il nastro, che la porta<br />
a conquistare il primo posto<br />
alle regionali prima e alle interregionali<br />
dopo, con la conseguente<br />
partecipazione alle<br />
gare nazionali. Nel 2006 la piccola<br />
atleta riscontra un grave<br />
problema alle ginocchia. Nonostante<br />
il consiglio medico di<br />
abbandonare, dentro di lei<br />
sente una forza che le consente<br />
di continuare il suo percorso<br />
ginnico.<br />
In questa fase così delicata lei<br />
ricorda con affetto il supporto<br />
psicologico del presidente e<br />
del vice presidente della FGI<br />
della Campania: “ Mi sento di<br />
ringraziarli per il loro sostegno<br />
nel momento di difficoltà<br />
che ho attraversato”.<br />
Mariagloria Di Chiara
16<br />
D i a n o N°22 5 giugno 2009<br />
IN FARMACIA<br />
Sonno, incubi<br />
e farmaci<br />
Il sonno è un processo<br />
biologico che è<br />
controllato da un<br />
orologio endocrino il<br />
quale regola anche i<br />
ritmi di altre funzioni<br />
biologiche. Esistono vari fattori<br />
che influenzano il ritmo sonno-veglia<br />
e contribuiscono a mantenerne<br />
la circadianità, primo fra tutti<br />
l’alternanza luce-buio. Risulta da<br />
ciò la tendenza comune a dormire<br />
nelle ore notturne e a restare svegli<br />
e attivi lungo la giornata. La<br />
durata media del sonno fisiologico<br />
di un adulto sano è di circa 7-8<br />
ore. Esiste però un’importante variabilità<br />
interindividuale per cui<br />
esistono soggetti (i cosiddetti<br />
“brevi dormitori”) che hanno bisogno<br />
di meno ore di sonno per<br />
ottenere un buon riposo fisiologico<br />
(5 ore o meno) così come esiste<br />
la condizione di “lungo dormitore”<br />
in quei soggetti che necessitano<br />
di un sonno di lunga durata<br />
(almeno 10 ore). Una caratteristica<br />
del sonno è l’attività onirica ovvero<br />
il sogno. I sogni sono provocati<br />
da una vasta serie di stimoli: e<br />
si possono quindi avere sogni normali,<br />
sogni di angoscia, incubi…<br />
Gli incubi spontanei sono evenienza<br />
relativamente frequente,<br />
ma possono anche essere indotti<br />
dai farmaci. Dal 1972 l’ADRAC<br />
(Adverse Drug Reactions Advisory<br />
Committee) dell’Australia ha ricevuto<br />
891 segnalazioni di incubi<br />
sospettati essere causati da farmaci.<br />
Nel 90% dei casi segnalati l’incubo<br />
si è risolto con la sospensione<br />
del farmaco sospettato. La classe<br />
di farmaci maggiormente segnalata<br />
è quella dei beta-bloccanti<br />
(propanololo, pindololo, metoprololo),<br />
che è noto producano incubi<br />
attraverso la soppressione del<br />
sonno REM. Un’altra classe di farmaci<br />
a rischio di incubi è quella<br />
degli antidepressivi come sertralina,<br />
paroxetina, ma anche fluoxetina<br />
e citalopram e quella delle benzodiazepine<br />
come il temazepam,<br />
il diazepam e l’oxazepam. Gli incubi<br />
possono essere anche un raro<br />
effetto delle statine. Coloro che<br />
prescrivono farmaci dovrebbero<br />
essere consci che una varietà di<br />
farmaci, oltre i beta-bloccanti, possono<br />
causare incubi, effetto che è<br />
di norma reversibile alla sospensione<br />
del trattamento.<br />
Alberto Di Muria<br />
info@farmaciadimuria.it<br />
Paladino furioso, Ferrari fremente e De Luca mite<br />
Singolar tenzone a Sala Consilina<br />
È una singolar tenzone in<br />
una storia di sconfitte, ripicche<br />
e declini: la città si ritrova<br />
a scegliere tra il Paladino<br />
furioso, il Ferrari fremente e<br />
il De Luca mite (aggettivo inconsueto,<br />
ma trattasi di un<br />
Roberto). tra blocchi misti di<br />
autoconservazione e una novità<br />
minoritaria.<br />
Sala Consilina, città ricca di<br />
commerci, cibi buoni e parole,<br />
dove, come gli Enti di<br />
Frodo, non si dice nulla se<br />
non c’è il tempo per raccontarlo<br />
e ricordarlo nei decenni.<br />
Un centro urbano che si<br />
snoda in linea retta tra la cortina<br />
della montagna che divide<br />
dalla promessa della<br />
Grande Lucania e la striscia<br />
d’asfalto dell’autostrada,<br />
paesana cortina di ferro che<br />
divide i democristiani della<br />
montagna dalle chiassose<br />
schiere social-diessine della<br />
vallata.<br />
Da un lato i sindaci Alliegro<br />
(Padula), Ferrari (Sala) e Annunziata<br />
(Atena), dall’altro i<br />
potenti assessori Arenare<br />
ANGELO PALADINO<br />
POLITICA. Candidati di carta<br />
Dalla parte del brutto<br />
Entusiasmo, cambiamento,<br />
coerenza, tenacia, impegno,<br />
grinta, passione, partecipazione,<br />
abnegazione, dedizione:<br />
sono questi i valori che traspaiono<br />
dagli spot e dai manifesti<br />
elettorali preparati per le<br />
prossime elezioni provinciali.<br />
I candidati di ogni schieramento<br />
o coalizione intendono<br />
comunemente rappresentare il<br />
territorio in cui vivono, mettendone<br />
in risalto gli aspetti<br />
positivi, spesso associati all’ascolto<br />
della gente comune.<br />
E’ facile comprendere come i<br />
politici si riconoscano nel<br />
bello, inteso quale canone<br />
estetico (ed elettorale) prevalente:<br />
l’ameno paesaggio di<br />
montagna, lo scorcio di un<br />
monumento, il sincero amore<br />
di una giovane coppia, la festa<br />
di paese incarnano l’adesione<br />
ad una dimensione genuina<br />
ed incontaminata, che accomuni<br />
votanti e candidati. A<br />
questo punto scatta una riflessione:<br />
perché un cittadino non<br />
dovrebbe riconoscersi nel<br />
brutto Non capisco perché risulti<br />
inefficace raccontare la<br />
storia di un comune o di una<br />
provincia attraverso i suoi errori<br />
storici, le sue inadempienze,<br />
i suoi limiti. Le comunità<br />
locali tendono di fatto a rimuovere<br />
le pagine più scomode<br />
del loro passato, riconoscendo<br />
a se stesse il privilegio<br />
di una generica innocenza. I<br />
messaggi politici assecondano<br />
infatti questa indicazione, a<br />
scapito di un confronto con la<br />
popolazione che sia duro ma<br />
diretto. Non c’è mai spazio per<br />
le persone sole, per l’altro da<br />
sè, per le frange di popolazione<br />
subalterne o minoritarie. Il<br />
coacervo di ideali in cui si riconoscono<br />
tutte le formazioni<br />
politiche contempla di rado il<br />
dolore, il male di vivere del<br />
cittadino, condannato mestamente<br />
ad una marginalità che<br />
motiva un più profondo disagio.<br />
Carmine Marino<br />
(Teggiano) e Giuliano (Polla):<br />
in mezzo maggioranze rovesciate<br />
nella comunità montana<br />
e dispetti fino alle denunce<br />
per estorsione. Ci si divide,<br />
mentre i dividendi (politici)<br />
finiscono altrove.<br />
Gaetano Ferrari e Angelo Paladino<br />
subiscono così<br />
lo stesso destino: cinquantaopiùenni,<br />
lottano<br />
per un ruolo da sindaco<br />
uno dopo 10 anni<br />
da vice e 5 da primo<br />
cittadino, l’altro dopo<br />
15 anni da consigliere<br />
provinciale e 10 da assessore.<br />
Altri hanno<br />
deciso per loro quando<br />
si decideva per il consigliere<br />
regionale, il<br />
posto sicuro con Bassolino<br />
o i soliti noti a<br />
Montecitorio.<br />
E se nel Pd le primarie<br />
appartengono ad un<br />
passato remoto senza<br />
valore, qui sono rimaste<br />
la grande esiziale<br />
battaglia. Con Paladino<br />
che si ribella a Valiante.<br />
Ferrari che resta con<br />
Vallo, a cui porterà voti e incarichi.<br />
E l’arrivo del diktat che impedisce<br />
la ricandidatura dell’assessore<br />
provinciale. Ferrari<br />
ancora reprime il nervoso:<br />
«I bravi ragazzi volevano<br />
crescere, invece siamo considerati<br />
vecchi a 50 anni.<br />
E sul voto comunale il Pd<br />
non ha deciso: Villani pensa<br />
alle sue elezioni, Figliulo è incerto,<br />
De Luca è a Salerno,<br />
Iannuzzi dice solo: “Vedremo”».<br />
Per il sindaco Sala<br />
Consilina è in crescita economica<br />
dopo «anni intensi»: si<br />
costruisce un nuovo quartiere<br />
a Cappuccini con centro<br />
culturale e teatro da 400<br />
posti, c’è la villa comunale,<br />
l’area industriale «con 45<br />
aziende», la raccolta differenziata<br />
vola dal 2000.<br />
«L’unico cruccio - dice il sindaco<br />
del Pd - è la piazza e il<br />
centro storico da trasformare<br />
in centro commerciale naturale».<br />
Ferrari non lo dice, ma i suoi<br />
temono una svolta familistica<br />
al Comune con Paladino e<br />
suo cognato Giuseppe Ippolito,<br />
uomo forte dell’Udeur.<br />
«Lo dicevo da mesi, ora lo<br />
certifica il Sole24Ore: siamo<br />
in crisi totale e la città è stata<br />
declassificata per reddito cittadino<br />
da area di benessere<br />
non elevato di 10 anni fa ad<br />
area arretrata - l’attacco di<br />
Paladino - Certo che sono deluso:<br />
dopo anni di encomi<br />
per come la provincia di Salerno<br />
è stata tenuta fuori<br />
dalla crisi-rifiuti mi aspettavo<br />
di più, ma non accetto la<br />
subalternità di Sala a Vallo.<br />
Oggi però sono in campo per<br />
difendere la mia città: la mia<br />
famiglia vive qui da 16 generazioni,<br />
c’è un Angelo Paladino<br />
nel 1630».<br />
L’assessore parla di centro<br />
storico abbandonato, disordine,<br />
aziende che vanno via<br />
e piazza Sant’Antonio senza<br />
negozi mentre il vecchio Municipio<br />
è chiuso. «Ho in lista<br />
i segretari di Fi, An e Pd e<br />
dieci imprenditori per un governo<br />
di salute pubblica -<br />
conclude - per uscire dalla<br />
palude di Colucci (Giuseppem<br />
l’ex sindaco, ndr) e Ferrari<br />
che si scambiano le poltrone».<br />
Si guarda il panorama: la<br />
valle del Tanagro è divisa in<br />
piccoli appezzamenti.<br />
Ci si chiede perché qui l’agricoltura<br />
non è decollata come<br />
nella non lontana Piana del<br />
Sele. «Ma è il solo nostro<br />
punto in programma - dice<br />
Roberto De Luca, 50 anni, ricercatore<br />
di Fisica - È il messaggio<br />
dell’Idv: nella vallata<br />
c’è la nostra ricchezza, bisogna<br />
puntare su cooperazione<br />
e prodotti tipici come il broccolo,<br />
fermando la cementificazione.<br />
Ed è necessario approvare il<br />
Puc, pensare a recuperare il<br />
centro storico con viabilità e<br />
scale mobili. Ci sono spazi<br />
caratteristici come la “via<br />
della salute” o la zona “allegra<br />
core”».<br />
Il candidato sindaco ispira<br />
una visita in centro. Ma si finisce<br />
come in periferia, con i<br />
rumeni a guardare strano o i<br />
residenti sorpresi. Le vie diventano<br />
tortuose.<br />
Poi, finalmente, si inizia a<br />
scendere su un vicolo lastricato<br />
d’antico con all’orizzonte<br />
un bel campanile: solo che<br />
tutto si restringe, non c’è un<br />
cartello, si finisce con l’auto<br />
bloccata a fare marcia indietro<br />
tra i palazzi graffiando<br />
carrozzeria e mura, incastrati<br />
come Sala Consilina tra gli<br />
opposti schieramenti di questa<br />
elezione.<br />
Fulvio Scarlata
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N°22 5 giugno 2009 Anno VI Direttore Responsabile Oreste Mottola<br />
BATTIPAGLIA<br />
La ricerca della<br />
felicità<br />
di Ernesto Giacomino<br />
Paura elettorale dell’ultim’ora:<br />
fra i risultati da<br />
mettere in preventivo ci<br />
sarebbe anche quello<br />
conseguente a un temuto<br />
assenteismo dei votanti, un po’ per il<br />
piovoso ponte del 2 giugno che ha<br />
protratto l’astinenza da mare, un po’<br />
per il clima di confusione decisionale<br />
che ancora aleggia in città (dovendo<br />
comunque valutare la convenienza di<br />
tenerci a vita un caotico turn-over di<br />
commissari prefettizi che, immobilismo<br />
per immobilismo, ci risparmino<br />
quantomeno stipendi e indennità a<br />
consiglieri, assessori e convenzionati<br />
vari).<br />
Quello di riportare Battipaglia a livelli<br />
di vivibilità in linea con la più primitiva<br />
delle tribù amazzoniche, comunque,<br />
pare restare obiettivo arduo, se è<br />
vero che dai volantini programmatici<br />
insaccati nelle cassette postali non è<br />
ancora chiaro come si concilino i futuristici<br />
progetti di riassetto “globale”<br />
delle aree urbane (tutto un parlare<br />
di restyling ad ampio raggio, dai<br />
vigili griffati Prada alla succursale di<br />
Gardaland nell’ex tabacchificio) con<br />
la più banale esigenza del cittadino<br />
medio di metter tavola almeno una<br />
volta al giorno o rincasare con la pensione<br />
addosso.<br />
Visto sul piano numerico, il rischio<br />
che gli elettori disertino le urne resta<br />
scarso se non nullo. Su circa settantamila<br />
abitanti, al momento, risultano<br />
non essere candidati al Consiglio Comunale<br />
solo in tre: il sottoscritto, l’egiziano<br />
Aziz (cui hanno trovato beghe<br />
per il trasferimento di residenza) e<br />
Poldo (un simpatico randagio che bivacca<br />
nottetempo per i quartieri abbaiando<br />
“Luna caprese”).<br />
C A M PAG N A<br />
R A S S E G N A N A Z I O N A L E<br />
S C U O L A & T E AT R O<br />
Eboli<br />
Lavori pubblici in corso<br />
di Vincenzo Caputo<br />
Continua senza sosta il piano di opere venti nel campo dei lavori pubblici e<br />
pubbliche nella città di Eboli. Manutenzione<br />
stradale, rotatorie, piazzali, partecipazione. Le fasi di intervento<br />
seguendo il calendario dei bandi per la<br />
corsi d’acqua, attrezzature varie. “Si prevedono la scarificazione dell’asfalto<br />
tratta finora di cantieri che riguardano esistente e l’eventuale manutenzione<br />
il rifacimento del manto d’asfalto e la della rete idrica preesistente. Nel rione<br />
revisione delle condotte idriche del Cicalese, la vetustà della condotta ha<br />
rione Molinello, il rione Paterno, il determinato la scelta dell’Amministrazione<br />
comunale, eseguita in tempi ce-<br />
rione Cicalese, via Apollo XI, via Italia”,<br />
commenta l’Assessore ai Lavori leri dai tecnici comunali, di sostituirla<br />
Pubblici, Campagna. “A questi lavori integralmente con una nuova. Anche<br />
ne seguiranno molti altri, la cui apertura<br />
e prevista durante il mese di giuzazione<br />
di parcheggi e verde procedo-<br />
al piazzale Lombardi i lavori di realizgno,<br />
come da programma degli interno<br />
regolarmente”.<br />
EBOLI<br />
“Arrestatelo!”<br />
di Francesco Faenza<br />
Poteva essere una strage.<br />
Un nuovo 11 settembre.<br />
Un attacco al cuore di<br />
Eboli. Super Melchionda<br />
lo ha sventato. Un misterioso<br />
kamikaze si aggirava per la<br />
Grande Bufala, venerdì mattina. Stava<br />
montando gli stand, con l’auto parcheggiata<br />
in piazza della Repubblica.<br />
Nato a Montecorvino Rovella e ivi residente,<br />
Enzo Russolillo è stato scoperto<br />
dal Kgb di Melchionda. Il suo<br />
fare è apparso subito sospetto. Cosa<br />
ci faceva Russolillo, di pomeriggio, in<br />
piazza della Repubblica “Stavo montando<br />
gli stand per la Grande Bufala”<br />
risponde il quasi arrestato. Ah,<br />
ecco...ma cosa nascondeva, signor<br />
Russolillo nella sua Bmw “Gli attrezzi<br />
da lavoro”. Sicuro che non fossero<br />
bombe, Tnt, dinamite, polvere pirica,<br />
missile terra-aria contro il comune<br />
di Melchiondopoli “Ero in piazza<br />
con l’autorizzazione del comune. E il<br />
sindaco mi ha fatto multare quattro<br />
volte dai vigili urbani”. Ma lei lo sa<br />
che le casse comunali sono in deficit.<br />
A fine mese, i dipedenti ci arrivano<br />
con il fiatone. Pagando le quattro<br />
multe, aiuterà Bond Melchionda a retribuire<br />
i 200 dipendenti comunali,<br />
oltre ai 3 neo promossi per meriti...lasciamo<br />
stare. Ah, anche lei ha saputo<br />
dell’autista del sindaco promosso e<br />
premiato Corrono, le notizie corrono.<br />
Ma torniamo alla Grande Bufala.<br />
Perchè l’hanno trattata così male “Lo<br />
chieda al sindaco di Eboli. Ha tentato<br />
addirittura di arrestarmi”. Ci faccia<br />
capire, Melchionda con le manette,<br />
tipo ispettore Zenigata, le è corso incontro<br />
per arrestarla “No, ha intimato<br />
a un vigile urbano di arrestarmi”.<br />
Ma lei è amico di Bin Laden<br />
CONTINUA A PAGG. 21<br />
CONTINUA A PAGG. 20<br />
CONTINUA A PAGG. 19
E b o l i<br />
N°22 5 giugno 2009 19<br />
Un kamikaze tra gli stand<br />
La gaffe di melchiondiana: “Arrestatelo!”<br />
DALLA PRIMA DE IL SELE<br />
“No, sono un cittadino italiano, di pelle<br />
bianca, senza particolari inclinazioni religiose,<br />
non vivo di fondamentalismi”.<br />
Ma cosa nascondeva nell’auto, perchè<br />
Bond Melchionda voleva arrestarla<br />
“Non lo so, chiedetelo a lui. Io stavo lavorando.<br />
Ero in piazza a montare gli<br />
stand per la Grande Bufala. Ironia della<br />
sorte, stavo lavorando proprio allo stand<br />
del comune, quando il sindaco ha tentato<br />
di farmi arrestare”. Non divaghi, per<br />
piacere. Qui ne va di mezzo la sicurezza<br />
degli ebolitani. Di quale reato è accusata<br />
“Parcheggio della macchina in piazza”.<br />
Per una Bmw in piazza...la stavano<br />
arrestando “No, prima mi hanno fatto<br />
quattro multe, poi il sindaco voleva arrestarmi”.<br />
Si lasci inquadrare, uhm...a parte<br />
qualche chilo di troppo, non proprio in<br />
linea con Pilates, non è che abbia una faccia<br />
minacciosa. Ma cosa ha combinato al<br />
Malata di protagonismo, la politica ebolitana.<br />
In attesa delle elezioni, aspettando i verdetti,<br />
avremmo già le prime clamorose bocciature.<br />
Per chi ha trasformato la campagna elettorale<br />
in un voto di scambio.<br />
Per chi si è circondato di pregiudicati e non<br />
riesce a controllarli. Per chi promette un piano<br />
regolatore fai da te, pur di strappare uno striminzito<br />
voto. Per chi voleva il suo pacchetto<br />
di hostess da gestire alla Grande Bufala, altrimenti<br />
mette il broncio, minaccia arresti e<br />
licenziamenti.<br />
Per chi non saluta i sindaci dei comuni limitrofi<br />
quando vengono in visita a Eboli, dopo<br />
averli venerati negli anni addietro. Ci fermiamo,<br />
per rispettare le regole. Quelle che gli altri<br />
conoscono. E calpestano.<br />
Le regole annullate per arroganza, ignoranza,<br />
per esercizio idiota del potere. Tra il massimo<br />
e il migliore, secondo noi, ci son rimasti<br />
solo i titoli di coda.<br />
nostro Bond sindaco “Ah, gli ho detto<br />
che me ne sarei andato, per il trattamento<br />
ricevuto. Lavoro da anni in questo settore,<br />
con gli stand fieristici. Ma quel che<br />
è accaduto a Eboli, non l’ho mai vissuto<br />
prima”. Indossava qualche vestito islamico,<br />
al suo arrivo in piazza “Il mio abbigliamento<br />
è stato sempre occidentale.<br />
Ripeto, il sindaco si è rizelato perchè gli<br />
ho detto che me ne sarei andato. Faccia<br />
un po’ lei, immagini che i vigili le facciano<br />
quattro multe mentre fa un’intervista.<br />
Lei come la prende”. Lei mi vuol far immaginare<br />
un’intervista al sindaco Melchionda<br />
Mission impossible, non sa che<br />
Bond Martino è allergico alle domande<br />
Caro Russolillo, sapesse a quante conferenze<br />
stampa il sindaco si è alzato ed è<br />
andato via, con gli ospiti ancora in sala. Si<br />
figuri un’intervista con Melchionda...farà<br />
arrestare anche me. Ma torniamo a lei<br />
Come ha evitato l’arresto “Ah, non lo<br />
Le pagelle<br />
Carmine Campagna, voto 4: il ragionier<br />
dei numeri<br />
dimentica<br />
parecchie<br />
cose. Le domande<br />
sull’Embrice<br />
erano parecchie.<br />
E allora<br />
vediamo se i<br />
suoi megafoni<br />
riescono a<br />
rispondere pure a queste. Chi ha autorizzato<br />
Campagna e il suo sire, il Martino di<br />
Melchionda serrese, a dirottare i soldi dai<br />
mulini dell’Embrice al muro dello scempio<br />
poi abbattuto Chi spiegherà agli ebolitani<br />
e all’Unione Europea, erogatrice dei<br />
500 mila euro, perchè i mulini non sono<br />
stati recuperati A chi Campagna ha affidato<br />
l’asfalto delle strade ebolitane, visto<br />
che finora ne hanno bitumate tre, ma<br />
erano tutte in perfette condizioni, mentre<br />
il viale Amendola, la statale 19 e via Giovanni<br />
XXIII, in penoso stato erano, in penoso<br />
stato sono E la curva kamikaze tra<br />
la polizia stradale e il campo Massajoli, a<br />
chi la dedichiamo E che senso ha mantenere<br />
quel senso di marcia prolungato<br />
per arrivare in ospedale, quando l’urgenza<br />
e la logica inviterebbero a ritornare<br />
al passato Ma veramente l’Anas è così<br />
potente che apre e chiude le strade ebolitane<br />
quando vuole E l’assessore ai lavori<br />
pubblici, cosa fa, prende solo nota,<br />
come il ragionier Filini E se non è il turno<br />
dell’Anas, addirittura l’Asis fa la padrona<br />
assoluta della città di Eboli Avanti il<br />
prossimo.<br />
I mercatari del sabato hanno qualche esigenza<br />
da esporre Chiudete strade, asfaltate<br />
i quartieri senza buche, fate quel che<br />
vi pare. Il paese dei balocchi, Melchiondopoli<br />
si chiama. Prendete le cinque porte<br />
nel centro storico...ma da quale obbriobriosa<br />
matita sono uscite Dario Argento<br />
fuggirebbe via schifato.<br />
Horror cementifico. Non solo gli assessori<br />
ci costano mille euro al mese, ma tutti<br />
questi soldi pubblici in orpelli e mostruosità<br />
pubbliche, da quale cilindro<br />
le prendete<br />
Attendiamo risposta Nel frattempo, facciamo<br />
un salto in riva al mare, a vedere ad<br />
Francesco Faenza<br />
Anarcopoli, frazione di Melchiondopoli,<br />
cosa accade...<br />
Roberto Palladino, voto 7: si sveglia<br />
tardi, la<br />
mattina. O<br />
meglio, accende<br />
dopo<br />
pranzo il<br />
cellulare.<br />
Ma i problemi,<br />
a differenza<br />
di<br />
Melchionda<br />
che li crea,<br />
lui almeno li risolve. Da cinque mesi, Marisa<br />
Laurito doveva venire a Eboli per ritirare<br />
le chiavi della città. Meriti artistici,<br />
teatrali, musicale, cose del genere.<br />
Il giorno prima della manifestazione, fascio-Melchionda<br />
revoca la cerimonia.<br />
Problemi di famiglia. Il principe non<br />
c’è, la corte dei miracoli chiude per<br />
ferie. In democrazia, non va proprio così.<br />
Accanto al sindaco c’è il vicesindaco, ci<br />
sono gli assessori, il presidente del consiglio<br />
comunale. Se manca il primo cittadino,<br />
c’è sempre una soluzione.<br />
Ma la democrazia sfugge a Melchionda. E<br />
la Laurito è stata liquidata, in una mattinata<br />
di grigiore fascista. Per fortuna, due<br />
giovani ebolitani con un pizzico di logica<br />
(Roberto Palladino e Gino Ciaglia), hanno<br />
evitato a Eboli una figuraccia clamorosa.<br />
La Laurito è stata ripescata, nel tardo pomeriggio.<br />
La manifestazione da Melchionda,<br />
è stata riabilitata.<br />
continua a pagina 21<br />
so. Per il buon senso del vigile urbano.<br />
Per quale reato mi doveva arrestare”.<br />
Che so, macchina kamikaze in posizione<br />
sospetta in piazza Contribuente plurimultato<br />
con un martello tra le mani per<br />
il montaggio di uno stand Oltraggio alla<br />
Red Martino Band Ma lei non si è inchinato<br />
al passaggio di Melchionda e<br />
della sua corte Avrà fatto la faccia truce<br />
con la sua scorta Sarà risultato antipatico<br />
al consigliere con il parrucchino cromatico<br />
cangiante Che rapporti ha con il<br />
direttore double face, al secolo Gianfranco,<br />
faccio tutto, io Masci Conosce Lavorgna<br />
il ripescato Vota per il centrodestra,<br />
dica la verità L’intervista con Russolillo<br />
è finita qui. La sensazione è che<br />
una figuraccia del genere, a Eboli, sarà<br />
difficilmente eguagliabile. Un sindaco<br />
che chiede l’arresto del responsabile degli<br />
stand, è difficilmente clonabile. Ci hanno<br />
detto che accanto a lui c’era un ingegnere<br />
socialista. Sarebbe stato lui a suggerire<br />
l’arresto da figuraccia. Conta poco. La<br />
sceneggiata non è partita dall’ingegnere<br />
socialista, ma è stata solo suggerita. Ci<br />
siamo rivolti all’ufficio Cepu, settore avvocati<br />
in prescrizione. Alla domanda, ci<br />
può essere l’arresto per una macchina<br />
parcheggiata in piazza o la minaccia di<br />
smontare uno stand, ai Cepu dipendenti<br />
sono cadute le braccia a terra. Ma il<br />
fatto grave resta un altro. Nell’invitare il<br />
vigile urbano ad arrestare Russolillo,<br />
Bond Melchionda ha “serenamente”<br />
perso le staffe. Ricoprire di ridicolo l’intera<br />
città è già di per se una figuraccia<br />
enorme. Minacciare il licenziamento di<br />
un vigile urbano se non effettua un arresto<br />
strampalato, è peggio che toccare il<br />
fondo. Capiamo la tensione elettorale,<br />
per Bond Melchionda. Ma i vigili urbani<br />
di Eboli non sono come gli assessori alla<br />
Lavorgna. Non si sbattono fuori dalla<br />
giunta e si ripescano a seconda dell’umore<br />
del sindaco. Minacciare un vigile<br />
urbano di licenziamento è un grave<br />
atto intimidatorio, tanto più perchè fondato<br />
sul nulla. Le scuse del sindaco Non<br />
so se Alfonso La Corte, il vigile minacciato,<br />
le accetterà, nè se le ha ricevute.<br />
Avesse malmenato un anziano, La Corte<br />
andava licenziato su due piedi. Il vigile<br />
urbano, invece, si è rifiutato di effettuare<br />
un arresto burla. Quel che ci preoccupa è<br />
il silenzio degli altri vigili urbani. Uno di<br />
loro aveva preannunciato una dura presa<br />
di posizione scritta contro il sindaco Melchionda.<br />
Il comunicato non è mai stato<br />
redatto. Il nostro pensiero, in queste ore,<br />
va a Gelsomino Bottiglieri, l’ultimo sindacalista<br />
con le palle, che sapeva difendere<br />
i vigili urbani nelle vertenze amministrative.<br />
Purtroppo Gelsomino non è<br />
più con noi. E i vigili di Eboli, colpa anche<br />
loro, sono costretti a subire minacce ed<br />
episodi di mobbing...per non aver obbedito<br />
al sindaco e non aver realizzato l’arresto<br />
più strampalato e infondato del<br />
mondo. Il silenzio è complice, dicevano<br />
Falcone e Borsellino. Chiediamo scusa a<br />
Russolillo, ancora una volta noi al posto<br />
del sindaco, per la figuraccia zingaresca<br />
che la città di Eboli ha fatto con lo standista<br />
della Grande Bufala. La minaccia<br />
che il sindaco ha lanciato al vigile La<br />
Corte: “o arresti quell’uomo o domani sei<br />
licenziato” ci lascia basiti e spiazzati. Non<br />
tanto perchè è arrivata da un uomo che la<br />
mattina esce di casa, dimenticando spesso<br />
gli oneri e le responsabilità da sindaco,<br />
quanto per il silenzio dei colleghi vigili<br />
di La Corte. Altro che spirito di corpo<br />
e solidarietà istituzionale. Mai silenzio fu<br />
più assordante di quello della Grande<br />
Bufala. Un sussulto di dignità abbiamo<br />
atteso. Della coriacea tempra di Gelsomino<br />
Bottiglieri, purtroppo, poche persone<br />
ne sono dotate.
20<br />
E b o l i<br />
Lavori pubblici<br />
Si lavora alacremente<br />
N°22 5 giugno 2009<br />
DALLA PRIMA DE IL SELE<br />
Dello stesso avviso è il Sindaco<br />
di Eboli, Melchionda “Una<br />
grande massa di interventi<br />
pubblici che da anni la città<br />
chiedeva - commenta il primo<br />
cittadino -. Siamo soddisfatti<br />
sia per le opere che stiamo<br />
realizzando, sia per il rispetto<br />
dei tempi programmati attraverso<br />
i progetti ed i bandi per<br />
le ditte incaricate”. In zona<br />
Borgo, nel torrente Tufara,<br />
dove è in corso un’opera di<br />
mitigazione del rischio erosivo<br />
e di pulizia degli argini, in<br />
coordinamento con il Genio<br />
Civile, nella mattinata di mercoledì<br />
si è assistito allo spettacolare<br />
calo di un escavatore<br />
di 120 quintali nel letto del<br />
corso d’acqua.<br />
La ditta, specializzata in questo<br />
tipo di opere, realizzerà in<br />
breve tempo gabbionate di<br />
pietra e pulizia della vegetazione,<br />
fino al ponte del rione<br />
Molinello.<br />
Anche alla scuola elementare<br />
di Cioffi i lavori stanno procedendo<br />
come previsto: è<br />
quasi ultimata<br />
la bonifica<br />
dell’interrato<br />
e si<br />
sta cominciando<br />
la<br />
realizzazione<br />
del nuovo<br />
anello perimetrale<br />
per<br />
lo smaltimento<br />
delle<br />
acque meteoriche.<br />
A Sant’ Andrea<br />
si è<br />
provveduto alla messa in sicurezza<br />
del pericoloso incrocio<br />
con la statale 91, intervento<br />
durante il quale e stato<br />
smontato il pilastro ancora in<br />
piedi e rimontato insieme all’altro.<br />
Nel frattempo, il centro della<br />
rotatoria in località San Giovanni<br />
è stato ultimato con la<br />
stesura del tappeto erboso,<br />
mentre è imminente la chiusura<br />
dei lavori di sistemazione<br />
della zona ospedaliera, essendo<br />
prevista per la metà di<br />
LAVORI PUBBLICI IN CORSO<br />
giugno la realizzazione del<br />
manto di asfalto ad alta aderenza<br />
su tutto il circuito di via<br />
Falcone - piazza Scuola Medica<br />
Salernitana e via GB Vignola,<br />
a lavori sulla piazza<br />
ultimati. Infine, presso la<br />
struttura che ospita il Centro<br />
anziani in località Spirito<br />
Santo in pochi giorni sarà utilizzabile<br />
la pista da ballo all’aperto,<br />
tanto richiesta all’Amministrazione<br />
dai numerosi<br />
utenti della struttura.<br />
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B a t t i p a g l i a<br />
N°22 5 giugno 2009 21<br />
Conferenza stampa di Legambiente. Presenti Francese e Santomauro.<br />
Le utopie concrete per salvare la città<br />
Le pagelle<br />
di Francesco Faenza<br />
Il circolo Vento in faccia della<br />
Legambiente di Battipaglia ha<br />
presentato mercoledì mattina<br />
in Comune le Utopie concrete<br />
per salvare la città. In una affollata<br />
conferenza stampa i dirigenti<br />
locali del circolo e il<br />
presidente regionale dell’associazione,<br />
Michele Buonomo,<br />
hanno esposto alcune<br />
proposte per migliorare la vivibilità<br />
cittadina. In mezzo al<br />
pubblico spiccava la presenza<br />
del comitato spontaneo sorto<br />
contro la costruzione di un<br />
palazzo in Via Domodossola<br />
e dei candidati a Sindaco Cecilia<br />
Francese e Giovanni Santomauro,<br />
assente invece Gerardo<br />
Motta.<br />
La tutela del patrimonio ambientale<br />
e artistico, il potenziamento<br />
del servizio di raccolta<br />
differenziata spinta e<br />
porta a porta, l’innovazione<br />
tecnologica collegata al risparmio<br />
energetico, queste alcune<br />
delle tematiche su cui si<br />
è sviluppato l’incontro. “Le<br />
proposte che abbiamo lanciato<br />
portano un titolo contraddittorio,<br />
un ossimoro: utopie<br />
concrete. – ha affermato il presidente<br />
del circolo Valerio Calabrese<br />
– Ebbene, questo è un<br />
titolo tutt’altro che casuale<br />
perché queste proposte rappresentano<br />
forse un’utopia<br />
per la realtà in cui abbiamo<br />
vissuto finora, ma allo stesso<br />
tempo la loro concretezza, la<br />
A PARER MIO<br />
DA SINISTRA CECILIA FRANCESE E GIOVANNI SANTOMAURO<br />
fattibilità, e soprattutto i risultati<br />
che alcune di queste<br />
hanno dato, anche in realtà vicinissime<br />
alla nostra, fanno sì<br />
che da mere utopie diventino<br />
a seconda del punto di vista<br />
di chi le guarda, realtà tangibili.<br />
Noi invitiamo la futura<br />
amministrazione a prenderle<br />
in considerazione e – ci auspichiamo<br />
– a realizzarle…”.<br />
Michele Buonomo invece ha<br />
ribadito il ruolo di Legambiente:<br />
“non ci stancheremo<br />
di chiedere, oltre che di lavorare,<br />
ad un progetto di città<br />
sostenibile, unico vero obbiettivo<br />
da realizzare.” Accolte<br />
con favore dai candidati Francese<br />
e Santomauro le proposte<br />
di Legambiente. I due,<br />
particolarmente entusiasti per<br />
l’incontro, hanno rimarcato la<br />
necessità che associazioni<br />
come Legambiente rivestano<br />
un ruolo importante nel futuro<br />
della città. I volontari del<br />
cigno verde hanno poi mostrato<br />
un reportage fotografico<br />
riguardo allo stato dei luoghi<br />
della foce del Tusciano.<br />
Rifiuti di tutte le specie e le dimensioni,<br />
che i volontari di<br />
“Vento in faccia” si sono impegnati<br />
a rimuovere con l’ausilio<br />
dei mezzi di Alba Nuova,<br />
l’azienda mista che si occupa<br />
dell’igiene urbana, il prossimo<br />
14 di giugno. Presentate<br />
infine le lenzuola di Mal’aria<br />
che, affisse ad alcuni balconi<br />
del centro, sono diventate in<br />
appena 3 mesi di colore grigio,<br />
segno evidente dei danni<br />
che il traffico smodato del<br />
centro urbano provoca alla salute<br />
dei cittadini.<br />
redAzione<br />
DA PAGINA 19<br />
A consegnarli le chiavi non è<br />
stato il sire di se stesso, assente<br />
per motivi di famiglia.<br />
Ma Gino Ciaglia, Roberto Palladino,<br />
Sueva Manzione, Mario<br />
Conte e Fernando Laurino.<br />
Per la democrazia è un gioco,<br />
una formalità. A Eboli, è un<br />
meccanismo complicatissimo,<br />
per narcisismo di Stato. Ci son<br />
volute dieci ore di polemiche,<br />
per carpilo, ma alla fine, senza<br />
capo, la ragione ha prevalso.<br />
Palladino ci ha messo una<br />
pezza. La manifestazione è pienamente<br />
riuscita. In assenza del<br />
sire, il clima a Palazzo era di<br />
una serenità sconcertante. Dipendenti<br />
comunali sorridenti,<br />
politici rilassati, collaboratori di<br />
Melchionda gentili. Un clima<br />
da gita scolastica. Cose<br />
mai viste in comune, negli ultimi<br />
quattro anni. Ci voleva la<br />
Laurito per appianare i nervi<br />
No, basta un po’ di democrazia<br />
e di coraggio intellettuale.<br />
Avanti palladiniani ragionevoli.<br />
Meglio un pomeriggio sorridente<br />
con la Laurito che cinque<br />
anni nevrotici con un capo altero<br />
che oltre il suo naso non<br />
vede, e tutto oblitera.<br />
Mario Minervini, voto 3: al direttore<br />
sanitario dell’ospedale<br />
di Eboli rivolgiamo poche domande:<br />
può un paziente afferrare<br />
un estintore e rincorrere i<br />
medici del pronto soccorso nei<br />
DI ERNESTO GIACOMINO<br />
La ricerca della...felicità<br />
DALLA PRIMA DE IL SELE<br />
Tutto il resto, chi a destra, chi<br />
a sinistra, chi con liste civiche,<br />
chi con liste della spesa, è candidato.<br />
Il tutto sta a significare<br />
che, fosse solo per dare<br />
quell’unico voto a se stesso, il<br />
grosso degli elettori, fra sabato<br />
e domenica, sarà ai seggi a<br />
fare il proprio dovere. Con<br />
tutte le conseguenze del caso,<br />
chiaramente, giacché l’eventualità<br />
di un’Amministrazione<br />
eccessivamente eterogenea,<br />
e dunque rappresentativa di<br />
ogni minimo interesse della<br />
collettività, sarebbe un chiaro<br />
preludio all’autarchia.<br />
L’ennesima situazione, insomma,<br />
in cui stallo politico e ingovernabilità<br />
la farebbero da<br />
padroni: per cui, fin da adesso,<br />
tutti gli schieramenti in<br />
causa si sono accordati per<br />
una politica collaborativa, di<br />
larghe intese, tale da limare al<br />
minimo gli scontri possibili fra<br />
maggioranza e opposizione,<br />
qualunque sarà il risultato<br />
delle urne.<br />
Sulla diatriba, ad esempio, sul<br />
se deviare a monte il corso del<br />
Tusciano e renderne viabile il<br />
letto, oppure lasciarlo lì dov’è<br />
e sormontarlo da un’ottantina<br />
di ponti carrabili, s’è scelta<br />
una strada intermedia: cementare<br />
il fiume e fare i ponti<br />
d’acqua.<br />
Consenso unanime anche per<br />
la riqualificazione di Piazza<br />
Amendola, a patto che la si rinomini<br />
una volta per tutta<br />
Piazza Madonnina e, nella<br />
fontana, si sostituisca la statua<br />
della Madonna con quella di<br />
Amendola: la contraddizione<br />
resta, ma almeno i passanti bagnati<br />
dagli schizzi o incespicanti<br />
nelle piastrelle instabili<br />
potranno imprecare senza remore<br />
religiose.<br />
Una nota d’innovazione radicale<br />
anche nello sport: la squadra<br />
di calcio locale continuerà<br />
a soffrire in serie Y o Z, ma a<br />
turno, per rinfrancare almeno<br />
gli animi e dare una mano alla<br />
campagna abbonamenti, gli<br />
esponenti politici di questo o<br />
quello schieramento saliranno<br />
sul palco e annunceranno di<br />
tanto in tanto l’acquisto di<br />
qualche fuoriclasse mondiale.<br />
Chiaramente comincerà<br />
Motta, che ha ancora in dotazione<br />
una milionata di manifesti<br />
elettorali non utilizzati:<br />
una rinfrescata di colore alla<br />
foto di lui e Berlusconi che si<br />
stringono la mano, un piccolo<br />
ritocco allo slogan già stampato,<br />
e vai con la prima promessa<br />
a perdere: “Pato per la<br />
città”...<br />
corridoi All’ospedale di Eboli<br />
è accaduto. Può un paziente<br />
sfasciare i vetri dell’accettazione<br />
perchè vuole precedenza assoluta<br />
A Eboli, è avvenuto.<br />
Può un vigilantes far perdere le<br />
proprie tracce, ogni volta che<br />
un infermiere o un medico vengono<br />
aggrediti All’ospedale di<br />
Eboli è la prassi. Allora ci chiediamo.<br />
Il plurimedagliato e superstipendiato<br />
Mario Minervini,<br />
dall’alto del suo 740, riuscirà<br />
a trovare una soluzione per<br />
tutelare i dipendenti del pronto<br />
soccorso Riuscirà a evitare<br />
scene da film di Sergio Leone,<br />
ogni mese, nel “suo” ospedale<br />
Distratto dagli incarichi salernitani,<br />
ci sembra. Torni con i<br />
piedi a Eboli, il problema sicurezza<br />
richiede una<br />
risposta. Non basta infilare telecamere<br />
in ogni angolo dell’ospedale.<br />
Ci vogliono vigilantes<br />
con gli attributi. Riuscirà Minervini<br />
a trovarli prima<br />
che spuntino le pistole al pronto<br />
soccorso<br />
Chirurghi e rianimatori ebolitani,<br />
voto 8: quando muore un<br />
paziente, sono i primi a ricevere<br />
un avviso di garanzia. Per<br />
omicidio colposo. La loro responsabilità,<br />
in tribunale, spesso<br />
non viene dimostrata. L’archiviazione<br />
arriva tardi. E senza<br />
risarcimento. In settimana sono<br />
state dimesse due ragazze quindicenni.<br />
Sono due gemelle.<br />
Hanno perso il papà, Gennaro<br />
Diglio, il 3 maggio scorso. Nell’incidente<br />
mortale in autostrada,<br />
loro due sono rimaste gravemente<br />
ferite. Era domenica<br />
pomeriggio, quando sei chirurghi<br />
lasciarono le loro famiglie e<br />
i loro piaceri per correre in<br />
ospedale e operare d’urgenza le<br />
due gemelle.<br />
Salvarono due ragazze, due vite<br />
umane. Le due 15enni sono<br />
fuori pericolo. Sono tornate a<br />
casa, dove hanno riabbracciato<br />
la madre, ma non hanno trovato<br />
papà Gennaro. Fosse stato<br />
più lungo quel guard raill in autostrada,<br />
questo incubo non sarebbe<br />
mai iniziato. Il nostro<br />
plauso ai chirurghi e ai rianimatori.<br />
In un mese di inferno,<br />
per loro, è arrivato il sospirato<br />
riscatto. Auguri alle due gemelle.<br />
Il peggio è passato.<br />
Francesco Faenza
22<br />
C u l t u r a N°22 5 giugno 2009<br />
CAMPAGNA. Serata finale della rassegna nazionale<br />
“scuola & Teatro”, ecco i vincitori<br />
Una grande energia ha contraddistinto<br />
la serata finale<br />
della 5ª edizione della Rassegna<br />
Nazionale Scuola&Teatro<br />
“Il Gerione”, svoltasi a Campagna<br />
(SA) dall’ 11 al 30 Maggio.<br />
E proprio sabato 30, a partire<br />
dalle 21.30, nella cornice di<br />
Piazza “Giovanni Palatucci”<br />
(non più, come gli altri anni, lo<br />
scenario unico della stupenda<br />
e mastodontica Cattedrale<br />
“Santa Maria della Pace”, negata,<br />
ma c’era da aspettarselo!,<br />
dal suo parroco, quello ritornato<br />
dopo alcuni anni di “lontananza”)<br />
nel centro storico della<br />
città, si è svolta la cerimonia di<br />
consegna dei Premi “Gerione”<br />
assegnati da giurie formate da<br />
alunni e docenti delle Scuole<br />
dei vari ordini e gradi dei Comuni<br />
di Campagna, Battipaglia,<br />
Oliveto Citra, Eboli, Contursi<br />
Terme, Buccino, Serre.<br />
Questi i vincitori de “Il Gerione”<br />
2009: Il Premio Unicef 2009<br />
all’Istituto Comprensivo “C.D.<br />
Casola” - Scuola Secondaria di<br />
1° Grado di Casola di Napoli<br />
per lo spettacolo “Giochiamo<br />
alla pace”; Segnalazione speciale<br />
alla Direzione Didattica<br />
Statale del 1° Circolo di Sala<br />
Consilina (Sa) per lo spettacolo<br />
“Com’era bello il Carosello”<br />
per l’approfondimento storico<br />
PAESTUM. Quinta edizione del Festival della Mitologia<br />
Evoè, per un centro di cultura internazionale<br />
IN ALTO LA RICOSTRUZIONE DEL<br />
CASTELLO GERIONE.<br />
A SINISTRA UN’IMMAGINE DEL<br />
CASTELLO<br />
I RAGAZZI GIUNTI DA TUTT’ITALIA IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELLA MITOLOGIA<br />
Mythos, il festival della mitologia<br />
e cultura classica, giunto<br />
alla quinta edizione, si conferma<br />
come un’occasione unica di<br />
dialogo tra giovani ed intellettuali,<br />
nello spirito puro di<br />
un’accademia di altri tempi.<br />
Ragazzi dei licei classici e<br />
scientifici di Udine, coordinati<br />
dalla sapiente guida della Società<br />
Archeologica Friulana,<br />
hanno partecipato ai dialoghi<br />
mitologici che caratterizzano il<br />
festival. Il titolo della manifestazione<br />
di quest’anno, “Canto<br />
di Sirene”, ha ispirato infiniti<br />
percorsi di riflessione sulla<br />
simbologia di questi esseri misteriosi<br />
ed ammalianti, ancora<br />
vivi nell’immaginario contemporaneo.<br />
L’evento, introdotto<br />
dal giovane archeologo Gianpiero<br />
Galasso, è stato diretto<br />
dalla geniale guida della professoressa<br />
Jolanda Capriglione<br />
dell’Università di Napoli, che<br />
ha voluto impreziosire le discussioni<br />
invitando personaggi<br />
di spicco del panorama culturale<br />
internazionale come il<br />
poeta Nicola Dal Falco e il professor<br />
Carlos Campos dell’Università<br />
di Buenos Aires.<br />
Gli sforzi della società promotrice<br />
dell’evento, EVOE’, diretti<br />
a costruire un centro di cultura<br />
internazionale a Paestum,<br />
hanno raggiunto negli anni<br />
obiettivi di riguardo, portando<br />
nell’area archeologica intellettuali<br />
di levatura mondiale, capaci<br />
di porgere alle nuove generazioni<br />
la lezione dei classici<br />
in maniera accattivante e<br />
coinvolgente.<br />
La partecipazione dei licei friulani,<br />
il loro impegno per la nostra<br />
terra, meritano il rispetto<br />
di quanti, soprattutto in questi<br />
giorni, parlano di rilancio del<br />
turismo.<br />
La cultura deve costituire la<br />
base forte su cui costituire qualunque<br />
campagna di promozione<br />
territoriale, l’esperienza<br />
di queste giornate di studio fa<br />
capire che la conoscenza del<br />
territorio e delle infinite implicazioni<br />
letterarie e artistiche<br />
che essa comporta è il punto di<br />
partenza obbligato per qualunque<br />
iniziativa di sostegno al<br />
attraverso le<br />
varie generazioni;<br />
Segnalazione<br />
speciale al Liceo<br />
Scientifico “A.<br />
Genoino” di<br />
Cava de’ Tirreni<br />
(Sa) per lo spettacolo<br />
“Family<br />
Show” per l’attualità<br />
dei temi<br />
trattati nel confronto<br />
genitori –<br />
figli e per il coraggio<br />
della<br />
messinscena; Segnalazione<br />
speciale<br />
alla Scuola<br />
Primaria e Secondaria<br />
dell’Istituto<br />
Comprensivo<br />
“Giovanni Palatucci”<br />
di Campagna per lo spettacolo<br />
“Ricordi” per aver rappresentato<br />
con convinta intensità lo<br />
scontro fisico genitori – figli del<br />
passato confrontandolo con il<br />
rapporto genitoriale dei tempi<br />
moderni; Il Premio Gerione per<br />
turismo. L’augurio è quello<br />
che, prima o poi, l’esempio dei<br />
licei di Udine, che rinunciano<br />
alle allegre gite scolastiche, pur<br />
di “vivere” Paestum, sia di<br />
esempio per i ragazzi e gli insegnanti<br />
delle scuole della nostra<br />
zona che, pur vivendo a<br />
quotidiano contatto con l’antico,<br />
sembrano talora ignorare<br />
la grandezza e l’immenso<br />
splendore di un passato che<br />
ancora è guida e monito ai nostri<br />
giorni.<br />
Evoè Paestum<br />
la Scuola Primaria al 1° Circolo<br />
Didattico “Pier delle Vigne” di<br />
Capua (Caserta) per lo spettacolo<br />
“Una giornata in famiglia”;<br />
Il Premio Gerione per la<br />
Scuola Secondaria di 1° grado<br />
all’Istituto Comprensivo di Caselle<br />
in Pittari (Sa) per lo spettacolo<br />
“Tri gatti, rui fimmini e<br />
nu ciucciu”; Il Premio Gerione<br />
per la Scuola Secondaria di 2°<br />
grado al Liceo Ginnasio “N.<br />
Spedalieri” di Catania per lo<br />
spettacolo “Il ratto di Proserpina”;<br />
Il Premio “Gerione” Biglietto<br />
di Ritorno, assegnato da<br />
insegnanti ed operatori di Teatro<br />
dei Dioscuri, alla Scuola Secondaria<br />
di 1° grado “Amalfi –<br />
Massa” di Piano di Sorrento<br />
(Na) per lo spettacolo “Timegate”;<br />
il premio consente alle<br />
scuola vincitrice di essere ospitata<br />
gratuitamente a Campagna<br />
per 5 giorni, nei mesi di luglio<br />
o agosto, e di essere ammessa<br />
senza selezione alla 6^<br />
Rassegna; Il Premio Gerione<br />
della Sezione Speciale delle<br />
Scuole di Campagna alla<br />
Scuola Primaria “A. Frank”<br />
dell’Istituto Comprensivo<br />
“Giovanni Palatucci” - Quadrivio<br />
di Campagna per lo<br />
spettacolo “BLACK OUT”.<br />
La serata è stata condotta dal<br />
giovane attore e cantante campagnese,<br />
Francesco Luongo, e<br />
dalle esplosiva modella e indossatrice<br />
pugliese, Floriana<br />
Rignanese, ultimamente impegnata<br />
in molte produzioni<br />
culturali cui hanno partecipato<br />
nomi del calibro di Maria<br />
Grazia Cucinotta, Ornella<br />
Muti, Michele e Gerardo Placido.<br />
Ospite d’onore della cerimonia,<br />
il noto attore napoletano<br />
di tv e teatro, Maurizio<br />
Casagrande, presente alla Rassegna<br />
“Il Gerione” a 4 anni di<br />
distanza dal padre, il grande<br />
Antonio Casagrande, che fu<br />
testimonial della 1ª edizione<br />
della chermesse. Calorosamente<br />
accolto dal pubblico<br />
della Rassegna, l’ attore è stato<br />
coinvolto in un turbine di foto,<br />
tra il momento teatrale che l’<br />
ha visto protagonista sul palcoscenico<br />
della manifestazione<br />
e le interviste in diretta, tra<br />
radio e tv. A chiudere la serata,<br />
con un momento musicale, il<br />
gruppo salernitano, “I Picarielli”.<br />
Mario Onesti<br />
monesti.blog.tiscali.it
G a s t r o n o m i a<br />
N°22 5 giugno 2009 23<br />
Viaggi e assaggi<br />
Sole e buona cucina alla Taverna del Mare di S.Maria di Castellabate<br />
Il Cilento. Solo chi lo conosce<br />
può apprezzare le sue immense<br />
ricchezze naturali. Da un po’<br />
di tempo sono spesso in giro<br />
per le nostre terre e rimango<br />
sempre di più colpito e positivamente<br />
impressionato per le<br />
sue bellezze paesaggistiche.<br />
Acciaroli, Pioppi e S. Maria di<br />
Castellabate, solo per fare qualche<br />
esempio, non hanno nulla<br />
da invidiare ad altre località<br />
blasonate sia nazionali che internazionali.<br />
Il paesaggio, la<br />
natura, il sole, l’aria, il cibo e<br />
aggiungo anche l’ospitalità<br />
della nostra gente sono accessori<br />
di prim’ordine. Il mio ultimo<br />
viaggio goloso mi ha portato<br />
a S. Maria di Castellabate<br />
al ristorante del New Hotel<br />
Sonia, albergo simbolo dal 1967<br />
dell’accoglienza di questa meravigliosa<br />
località, a cui annualmente<br />
viene attribuita la<br />
bandiera blu e le 4 vele di Legambiente<br />
per la qualità delle<br />
sue acque marine. Siamo proprio<br />
a quattro passi dalla bella<br />
e caratteristica chiesa di S.<br />
Maria a Mare. Il ristorante di<br />
questa struttura (37 camere),<br />
gestito dalla famiglia Paolillo,<br />
si chiama la Taverna del Mare<br />
ed è aperto sia ai clienti che<br />
soggiornano nell’albergo che<br />
agli ospiti di passaggio. Oltre<br />
all’accogliente sala interna, il<br />
locale dispone di un terrazzo<br />
che dà direttamente sulla<br />
spiaggia, praticamente a pochi<br />
metri dagli ombrelloni e dalla<br />
riva. Siamo nella zona chiamata<br />
“marina piccola”, un posto<br />
esclusivo ed invitante che, nonostante<br />
non sia amante del<br />
mare (non vado in spiaggia dal<br />
lontano 1993), mi fa venire voglia<br />
di rispolverare il mio vecchio<br />
costume per lasciarmi abbronzare<br />
da un caldo sole di<br />
fine maggio. Mi viene difficile<br />
trovare altri aggettivi per descrivere<br />
la bellezza e l’unicità<br />
del posto. In occasione della<br />
nostra visita siamo stati ricevuti<br />
dal maître, Umberto Paragano,<br />
una persona di “peso”<br />
che sprizza simpatia da tutte le<br />
parti. Per noi un bel tavolo all’esterno<br />
che ci ha permesso di<br />
godere appieno di tutte le meraviglie<br />
del posto. L’arredo è<br />
curato ed è disposto in modo<br />
professionale. I tavoli sono preparati<br />
con semplicità ma sono<br />
funzionali quanto basta e sono<br />
alla giusta distanza. Diamo<br />
IN ALTO<br />
IL MAITRE UMBERTO PARAGANO E<br />
LO CHEF OMAR MARTA.<br />
DUE IMMAGINI DELL’HOTEL SONIA.<br />
un’occhiata al menu e vediamo<br />
che l’offerta è per lo più mediterranea<br />
con pietanze che valorizzano<br />
soprattutto la materia<br />
prima. Un asterisco, come è<br />
giusto che sia, segnala bene<br />
quali sono i prodotti surgelati,<br />
anche se il pesce fresco lo si<br />
trova quotidianamente in base<br />
al pescato e alla stagione. In<br />
due, e con un po’ di fame, abbiamo<br />
scelto per iniziare la<br />
“Sinfonia Taverna del Mare”,<br />
composto da marinati come<br />
salmone, spada, tonno e alici<br />
con al centro un fresco bouquet<br />
d’insalata di mare. Il piatto si è<br />
distinto per bontà e coreografia.<br />
A seguire, facendo un piccolo<br />
… sacrificio economico,<br />
abbiamo preso i paccheri all’astice<br />
(20,00 euro) che sono<br />
stati preparati magistralmente<br />
con un piccolo astice a persona<br />
di circa 400 grammi. Per continuare,<br />
sempre via mare, ci è<br />
stata servita una fragrante frittura<br />
di paranza composta da<br />
alici, merluzzetti, calamaretti,<br />
trigliette, marmoretti e così via,<br />
accompagnata da una grigliata<br />
di verdure di stagione (peperoni,<br />
melanzane e zucchine). Sazi,<br />
a questo punto eravamo veramente<br />
sazi, non abbiamo potuto<br />
far a meno del tiramisù fatto<br />
in casa che Umberto ci ha descritto<br />
con tanta grazia e professionalità.<br />
Come vini, la scelta<br />
non è molto vasta, ma ci<br />
sono etichette selezionate e ben<br />
mirate a valorizzare l’enologia<br />
cilentana. Noi, per cercare di<br />
equiparare il tutto, abbiamo<br />
preferito bere un rosato, il Paistom<br />
Paestum Igt dei Vini del<br />
Cavaliere, che recentemente in<br />
una degustazione alla cieca di<br />
una nota guida, è stato valutato<br />
come miglior rosato dell’area<br />
cilentana ed infatti questo<br />
vino ha accompagnato a<br />
meraviglia la nostra piacevole<br />
sosta a S. Maria di Castellabate,<br />
una delle più belle località marine<br />
d’Italia. Normalmente, per<br />
una cena alla Taverna del Mare<br />
si spendono circa 35 euro a persona<br />
vini a parte, noi abbiamo<br />
leggermente superato questa<br />
cifra. Il locale è aperto da aprile<br />
ad ottobre.<br />
Ristorante La Taverna del Mare -<br />
New Hotel Sonia, Via G. Landi,<br />
84072 S. Maria di Castellabate<br />
(SA). Tel./fax 0974.961172 – 0974<br />
961512. www.hotelsonia.it – Voto<br />
76/100.<br />
Diodato Buonora<br />
LA RICETTA DELLA SETTIMANA<br />
Calamari con<br />
vino e olive<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
1 kg di calamari<br />
1 cipolla tritata<br />
1 spicchio d’aglio<br />
olio extravergine d’oliva del<br />
Cilento<br />
1 bicchiere vino bianco secco<br />
400 g di pomodori maturi<br />
20 di olive nere<br />
40 g di pinoli<br />
1 ciuffo di prezzemolo<br />
fette di pane abbrustolito<br />
sale e pepe.<br />
Preparazione:<br />
Lavate bene i calamari e tagliateli<br />
ad anelli non troppo<br />
grossi. Soffriggete la cipolla e<br />
l’aglio con l’olio. Quando il<br />
soffritto comincerà ad imbiondire<br />
togliete l’aglio e bagnate<br />
con il vino. Lasciatelo<br />
evaporare. Tagliate a pezzetti i<br />
pomodori che precedentemente<br />
avrete pelato. Versate i<br />
pomodori nel soffritto, lasciate<br />
cuocere a fuoco vivo per 10<br />
minuti poi aggiungete i calamari<br />
e i pinoli. Se il sugo si è<br />
ristretto troppo aggiungete un<br />
poco d’acqua tiepida. Salate,<br />
pepate, coprite e fate cuocere<br />
lentamente per mezz’ora. Ultimate<br />
con le olive snocciolate<br />
e tagliate a pezzi e abbondante<br />
prezzemolo tritato. Portate<br />
a tavola appena gli anelli di<br />
calamari saranno teneri e il<br />
sugo ristretto. Servire accompagnando<br />
con fette di pane<br />
abbrustolito.<br />
Vino abbinato: Paistom 2008,<br />
Rosato Aglianico Paestum Igt,<br />
I Vini del Cavaliere, Capaccio<br />
Paestum