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CIRIELLI-VILLANI TESTA A TESTA - Unico

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Al voto: Europa,<br />

provincia, comuni<br />

di Giuseppe Liuccio<br />

i l s e t t i m a n a l e d e l s a l e r n i t a n o<br />

€ 1, 00<br />

Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-Paestum (Sa) - Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25,00€<br />

0828.720114 - unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale.it Anno XI n° 22 5 giugno 2009<br />

<strong>CIRIELLI</strong>-<strong>VILLANI</strong><br />

<strong>TESTA</strong> A <strong>TESTA</strong><br />

EBOLI<br />

Un kamikaze<br />

tra gli<br />

stand<br />

Le vicende private/pubbliche del Premier<br />

Berlusconi hanno fatto irruzione,<br />

con il disgustoso carico del risvolto<br />

pruriginoso, nella campagna elettorale<br />

e ne hanno imbarbarito i toni,<br />

distraendo di fatto l’opinione pubblica<br />

dai temi e dai problemi, che avrebbero<br />

dovuto caratterizzare il confronto.<br />

Nella speranza che il polverone si depositi<br />

con tutto lo spessore denso<br />

della sua volgarità tentiamo di dare<br />

un contributo di chiarezza nei limiti<br />

delle nostre capacità e possibilità<br />

L’Europa è entrata poco nel dibattito/confronto<br />

elettorale e non ha scatenato<br />

interesse ed entusiasmo negli<br />

CONTINUA A PAGINA 4<br />

De Luca rimette<br />

in piedi Villani<br />

“Arte e Cultura a Salerno.” È stato il<br />

tema delle riflessioni del duo De Luca<br />

– Villani, rispettivamente sindaco e<br />

presidente della provincia, che il 2 giugno<br />

scorso si è sviluppato al cospetto<br />

di un Teatro delle Arti in versione<br />

“tutto esaurito”. Il convegno viene introdotto<br />

da un articolo dal titolo “Dal<br />

produttore al consumatore”, redatto<br />

dal padrone di casa, Claudio Tortora,<br />

e letto da Gaetano Stella, all’interno<br />

del quale si raccolgono considerazioni<br />

sulla campagna elettorale. Una protesta<br />

nei confronti di “qualche insoddisfatto,<br />

che ha tentato di screditare il<br />

capitolo cultura e spettacolo”.<br />

Villani evidenzia sin da subito e con<br />

fermezza che “lo sviluppo sociale ed<br />

economico di un territorio, va di pari<br />

passo con il suo sviluppo culturale.<br />

Sono due facce della stessa medaglia”.<br />

CONTINUA A PAGINA 2<br />

ELEZIONI PROVINCIALI<br />

A DECIDERE SARANNO<br />

GLI INDECISI<br />

“L’orchestra di pettini”, storia cilentana.<br />

In autunno il film di Maria Pia Cerulo<br />

È alla sua prima esperienza di regista e<br />

autrice Maria Pia Cerulo, ma ha una<br />

lunga carriera come assistente cinematografica<br />

al fianco di nomi famosi come<br />

Lina Wertmüller, Ennio De Concini,<br />

Suso Cecchi D’amico, Age… In Rai si è<br />

fatta apprezzare come produttrice di<br />

documentari e cortometraggi. Da due<br />

anni lavora alla produzione di questo<br />

film “L’Orchestra di pettini” che ha<br />

pensato di girare tra il Cilento, Vallo di<br />

Diano e la Costiera Amalfitana. Originaria<br />

di Salerno ama da sempre questa<br />

terra, ne è affascinata. “Mi trasmette<br />

un’energia molto forte: è la forza del<br />

paesaggio anche se confina con una<br />

chiusura intrinseca. – afferma Maria Pia<br />

Cerulo - L’autenticità è la sua prerogativa,<br />

i suoi abitanti non sono artefatti<br />

ma essenziali, un po’ chiusi nel loro isolamento<br />

per preservarne la loro identità<br />

ma poi sono facili all’aprirsi”.<br />

Ha scritto questo film con la consulenza<br />

di Suso Cecchi D’Amico, è la storia di<br />

un grande architetto che è chiamato a<br />

Berlino per realizzare un monumento<br />

del muro che parli di libertà. Lo ispira il<br />

ricordo di suo padre pescatore del Cilento,<br />

dotato di sensibilità, creatività e<br />

voglia di osare. Ricorda i suoi studi al<br />

Francesco Faenza prima de Il Sele<br />

CAPACCIO<br />

A.A.A<br />

oratorio<br />

cercansi<br />

Tania Marino a pagina 6<br />

SALA CONSILINA<br />

Paladino<br />

contro Ferrai<br />

e De Luca<br />

Fulvio Scarlata a pagina 16<br />

Scuola e turismo le<br />

priorità di Cirielli<br />

di Aurelio Di Matteo<br />

Nel panorama amministrativo e politico<br />

è consolidata la prassi dell’esame<br />

dei ‘primi cento giorni’. Sia per evitare<br />

il facile accostamento con l’infausto<br />

Maria Pia Cerulo<br />

CONTINUA A PAGINA 4<br />

CONTINUA A PAGINA 15


2 C o n t i n u a z i o n i N°22 5 giugno 2009<br />

L’editoriale di Giuseppe Liuccio sul momento politico<br />

Al voto: Europa, provincia, comune. E la novità<br />

DALLA PRIMA<br />

elettori per un deficit di informazione,<br />

perché l’istituzione è<br />

avvertita lontana e non coinvolgente,<br />

per scarsa ed inadeguata<br />

mobilitazione degli stessi<br />

candidati, per un limite di<br />

provincialismo della politica<br />

italiana nel suo insieme.<br />

Eppure oggi tutto o quasi si decide<br />

a livello comunitario soprattutto<br />

per quanto attiene<br />

alle strategie di sviluppo, alla<br />

grande infrastrutturazione dei<br />

servizi, ai progetti di settori<br />

trainanti della economia nazionale<br />

in generale e di quella meridionale<br />

in particolare. Di qui<br />

la necessità di una doverosa attenzione<br />

ai candidati da votare<br />

sulla base dello spessore e della<br />

qualità delle idee di cui sono<br />

portatori. E’ in atto in Europa<br />

una concentrazione di interesse<br />

e di interessi lungo la direttrice<br />

di sviluppo Ovest-Est dai<br />

Paesi Iberici a quelli dell’ex<br />

Unione Sovietica, passando per<br />

la vasta e ricca “regione” transalpina,<br />

con l’intento dichiarato<br />

di concentrare ulteriore ricchezza<br />

sul versante dell’Atlantico.<br />

Timidamente e con enormi<br />

difficoltà si fa strada l’ipotesi<br />

di sviluppo lungo la direttrice<br />

Nord-Sud con la necessità<br />

di un riequilibrio di opportunità<br />

e ricchezze nell’intero<br />

continente e nella consapevolezza<br />

di dover dare al Mediterraneo<br />

un ruolo di centralità nel<br />

rapporto con i Paesi dell’Africa,<br />

dell’Oriente euro/asiatico,<br />

come storia, cultura consentono<br />

e consigliano. Anche e,<br />

forse, soprattutto per questo la<br />

scelta elettorale ci interessa e ci<br />

coinvolge più di quanto si<br />

possa pensare. Le sorti della<br />

Provincia sono avvertite e sentite<br />

con maggiore passionalità<br />

non tanto e non solo perché gli<br />

uomini sono espressione del<br />

territorio e coinvolgono spesso<br />

gli elettori in un rapporto prepolitico<br />

di amicizia, conoscenza,<br />

comparaggio, clientelismo<br />

e familismo, ma anche e, forse,<br />

soprattutto perché l’Istituzione,<br />

nonostante tutto, influenza e<br />

determina scelte che intersecano<br />

ed influenzano la quotidianità.<br />

Eppure non sempre il dibattito<br />

vola alto investendo i grandi<br />

temi della mediterraneità in<br />

tutta la ricchezza e varietà della<br />

sua prismaticità (agricoltura,<br />

turismo, Beni Culturali, arte,<br />

storia, paesaggio e tradizioni),<br />

legandoli con sinergia virtuosa<br />

al grande filone culturale/politico<br />

euro mediterraneo, come<br />

storia (Magna Grecia, arabismo,<br />

Scuola Medica, repubblica<br />

amalfitana, ecc.) e collocazione<br />

geografica consentirebbero,<br />

consiglierebbero e, addirittura,<br />

imporrebbero per dare<br />

al nostro territorio un ruolo di<br />

protagonismo nel Mezzogiorno<br />

considerato ponte naturale<br />

di raccordo tra il nostro continente<br />

ed il resto del mondo che<br />

approda ed approderà sempre<br />

di più nell’immediato futuro,<br />

anche e soprattutto per ragioni<br />

economiche, sulle sponde del<br />

Mediterraneo. I nostri candidati<br />

si sono spesi e molto nelle<br />

risse di paese e di quartiere,<br />

scadendo, spesso, nel pettegolezzo<br />

da cortile con linguaggio<br />

colorito se non addirittura volgare.<br />

E così manca all’appuntamento<br />

con la storia e con il<br />

Arte e cultura a Salerno<br />

De Luca rimette in piedi Villani per lo sprint finale<br />

L’intero staff di palazzo S. Agostino<br />

ha lavorato su quelle che<br />

Villani definisce “infrastrutture<br />

materiali ed immateriali”; non<br />

solo scuole e università, ma valori<br />

che danno più prestigio<br />

all’Università di Salerno attraverso<br />

accordi riguardanti la ricerca<br />

scientifica, sostenendo la<br />

presenza di ricercatori italiani<br />

“fuggiti” all’estero. L’argomento<br />

cultura, porta immediatamente<br />

a toccare un tasto importantissimo<br />

per l’economia provinciale:<br />

il turismo. Si punta decisamente<br />

a destagionalizzare il turismo<br />

per creare più sviluppo e a rafforzare<br />

soprattutto quello archeologico,<br />

sfrcercando di sfruttarne<br />

le enormi potenzialità.<br />

L’attuale presidente, in una critica<br />

al suo avversario Cirielli:<br />

“Loro vedono quasi come un fastidio<br />

il mondo della cultura”. E<br />

ancora: “Il centro-destra non sosterrà<br />

l’associazionismo, cosa<br />

che farà molto male in modo<br />

particolare alle fondazioni che<br />

si dedicano ai portatori di handicap,<br />

per le quali la Provincia si<br />

è impegnata molto. A chi si rivolgeranno<br />

queste persone in<br />

futuro” In conclusione il presidente<br />

uscente della provincia<br />

sostiene che la cultura vada sostenuta<br />

giorno per giorno, senza<br />

scoraggiare le iniziative che per<br />

la loro qualità contribuiscono ad<br />

abbellire i luoghi. Vincenzo De<br />

Luca, da par suo, con estrema<br />

capacità oratoria coinvolge la<br />

sala in una serie di appelli forti<br />

che entrano immediatamente<br />

nel cuore della campagna elettorale:<br />

“abbiamo bisogno del<br />

vostro aiuto e della vostra mobilità<br />

per vincere questa battaglia”.<br />

“Nel quadro generale,<br />

l’orientamento che l’Italia segue<br />

non è certo congeniale alle nostre<br />

esigenze”- aggiunde De<br />

Luca –La sua richiesta di suffragio<br />

è rivolta particolarmente alle<br />

forze locali, a coloro i quali<br />

hanno partecipato ala “stagione<br />

istituzionale, civile e democratica<br />

della città”. De Luca parla<br />

di una democrazia che non è affatto<br />

“pacificata”, ma è fatta di<br />

“lacrime, sangue e fango”, riferendosi<br />

a quello che succede<br />

nei quartieri popolari, dove il<br />

consenso della gente viene<br />

comprato “a pacchetti”. Il suo<br />

appello si rivolge a tutte le persone<br />

che pensano alla politica<br />

attuale con disgusto e disimpegno<br />

e che hanno deciso di astenersi<br />

dal voto. Il sindaco dei salernitani<br />

afferma che in tutto ciò<br />

c’è una grande responsabilità,<br />

poiché in questo modo si rischia<br />

di mettere in discussione un<br />

processo di crescita democratica,<br />

civile e culturale dei nostri<br />

territori. Continuando: “ La situazione<br />

che vive la cultura è<br />

drammatica. Sono stati attuati<br />

tagli per 180-200 mila euro dal<br />

Ministero dei Beni Culturali e<br />

dal Fondo Nazionale della Cultura.<br />

l’Italia è un paese dove la<br />

qualità della vita è buona “abbiamo<br />

una gastronomia straordinaria,<br />

ambiente, clima e paesaggi<br />

unici, ma tutto non durerà<br />

per sempre”, afferma con un filo<br />

d’ironia De Luca che invita a riflettere<br />

sulla realtà che si vive<br />

negli Stati Uniti. “L’America ha<br />

cominciato a leccarsi le ferite”,<br />

sentenzia preoccupato, riferendosi<br />

alla competizione globale.<br />

Poi, con molto orgoglio, il primo<br />

cittadino di Salerno passa in rassegna<br />

i risultati ottenuti per il<br />

Teatro Verdi: “Abbiamo dato<br />

l’anima”- afferma – “Una stagione<br />

teatrale che non ha nulla<br />

da invidiare al teatro La Scala di<br />

Milano. Questo grazie alla passione<br />

del direttore Daniel Oren<br />

e alla brillante collaborazione di<br />

tutto lo staff.: orchestranti, tecnici,<br />

elettricisti, fino ad arrivare<br />

alle sarte e ai costumisti e quanti<br />

hanno collaborato per la riuscita<br />

degli eventi.” Da sottolineare<br />

che la Provincia, come<br />

istituzione, ha dato vita a rassegne<br />

in grado di creare le condizioni<br />

necessarie perché anche<br />

gli artisti emergenti fossero visibili:<br />

“Festival delle culture giovanili”<br />

a cura di Paolo Apolito.<br />

Nel finale De Luca comunica<br />

progetti per il futuro che racchiudono<br />

una passione per la<br />

cultura davvero sintomatica. Tra<br />

le prossime iniziative una scuola<br />

di formazione teatrale per artisti<br />

lirici con gli insegnamenti<br />

di Gigi Proietti e Renato Bruson.<br />

“Siamo una città media del<br />

Mezzogiorno che si apre con le<br />

unghie spazi verso il futuro, portandoci<br />

in un circuito di turismo<br />

culturale di valore.” Così, si congeda<br />

da un pubblico che lo applaude<br />

calorosamente, uno<br />

degli uomini politici più autonomi<br />

del sistema politico italiano.<br />

Osni & Madi<br />

futuro, che vede Nordafrica,<br />

India, Cina e Giappone bussare<br />

alle nostre porte con tutto il<br />

carico delle loro esigenze commerciali,<br />

turistiche e culturali.<br />

Noi ci riveliamo sguarniti ed<br />

inadeguati alla sfida e, quel che<br />

è peggio, non pensiamo molto<br />

ad attrezzarci. Si vota, poi, in<br />

diversi comuni, dove la passionalità<br />

politica è più sanguigna<br />

e dove rissa ed ingiuria fra le<br />

opposte fazioni sono pane quotidiano<br />

con buona pace dell’analisi<br />

dei problemi e delle<br />

ipotesi di sviluppo, che dovrebbero<br />

consentire un giudizio<br />

sereno e responsabile su chi<br />

aspira al governo della Cosa<br />

Pubblica. Nel Sud della provincia<br />

si va da Battipaglia, la<br />

cui politica amministrativa influenza<br />

notevolmente l’intera<br />

Piana del Sele ed oltre, fino a<br />

Torre Orsaia e Torraca nel<br />

Golfo di Policastro e passando<br />

per Albanella e le tante comunità<br />

del Cilento interno e costiero,<br />

il cui futuro è legato alla<br />

capacità del Parco di attrezzarsi<br />

con risorse umane ed economiche<br />

per riprendere con speditezza<br />

il suo ruolo di motore<br />

di sviluppo proiettato, come è,<br />

sulle rotte del Mediterraneo, di<br />

cui conserva tracce visibili nelle<br />

aree archeologiche oltre che<br />

nelle abitudini della quotidianità,<br />

nelle credenze e nelle liturgie<br />

religiose, nel folclore, nei<br />

toponimi, nel dialetto/lingua.<br />

E così le elezioni per il Parlamento<br />

di Strasburgo, per la<br />

Provincia e per i comuni si ritrovano<br />

in un unicum, all’insegna<br />

della mediterraneità, che<br />

accomuna il contadino del Cilento<br />

ai cittadini di Salerno<br />

come agli operatori turistici<br />

della Costiera Amalfitana nella<br />

visione condivisa di una Europa<br />

che è e sarà sempre di più la<br />

nostra patria comune tanto più<br />

sentita ed amata quanto più<br />

saprà esaltare e valorizzare le<br />

sue radici mediterranee, appunto.Ed<br />

in questa direzione<br />

vanno viste e giudicate anche<br />

le vicende private/pubbliche<br />

del nostro Premier, che dilagano<br />

con urticante frastuono nell’agorà<br />

mediatica dell’Europa<br />

e del mondo, esponendo al ridicolo<br />

il Paese incolpevole ed<br />

appannandone e ferendone la<br />

credibilità a livello internazionale.<br />

Quelle vicende “delle<br />

vergini che si offrono al<br />

drago” o “dell’harem delle favorite”,<br />

vere o false che siano,<br />

di sicuro non ci onorano; e<br />

credo che, tutto sommato, non<br />

siano neppure lo specchio<br />

vero della nostra società né il<br />

velinismo, né l’affarismo, né la<br />

volgarità conclamata e praticata,<br />

né uno stile di vita all’insegna<br />

del gallismo esibito e<br />

megafonato. L’Italia che lavora<br />

e produce e che, spesso, fa<br />

fatica a sbarcare il lunario è<br />

un’altra, fatta di tutt’altra<br />

pasta. Forse anche per questo<br />

si avverte ogni giorno di più il<br />

bisogno di esaltare valori e<br />

comportamenti di vita all’insegna<br />

della sobrietà e della riservatezza.<br />

Il voto è uno strumento<br />

per esprimere giudizi<br />

di merito sul passato, sul presente<br />

e sul futuro alla luce dei<br />

comportamenti di chi ha amministrato,<br />

amministra o si<br />

candida ad amministrare, a<br />

tutti i livelli. L’augurio è che<br />

sia espresso in piena libertà e<br />

con determinata e convinta<br />

consapevolezza.<br />

g.liuccio@alice.it


N°22 5 giugno 2009 A t t u a l i t à<br />

2<br />

La modernità della Costituzione Italiana al “tavolo rotondo” presso la Tenuta Vannulo<br />

Il punto di vista di Giuseppe Tesauro, giudice costituzionale<br />

Sopra, Giuseppe Tesauro. Sotto La sala (foto di Mario Tambasco)<br />

L’approfondimento<br />

Non toccate le nostre regole<br />

La nostra Costituzione, nata<br />

dalle ceneri di un conflitto<br />

mondiale. è perfetta. Lo è oggi<br />

più che mai: completa e complessa,<br />

ma lineare nei suoi valori.<br />

È in grado anche di difendersi<br />

da eventuali malintenzionati.<br />

Si può aggiornare<br />

nella seconda parte ma è rigida<br />

nella difesa dei suoi valori<br />

fondanti. Avere la sicurezza<br />

che la nostra Costituzione è<br />

praticamente immodificabile<br />

nella prima parte che descrive<br />

i principi e i valori fondanti<br />

della repubblica italiana è consolante<br />

di questi tempi tristi<br />

per la democrazia.<br />

È stata scritta perché i paesi<br />

europei erano stanchi della<br />

guerra e avevano l’obiettivo,<br />

finalmente riconosciuto tale<br />

da tutti, della pace. La commissione<br />

dei settantacinque<br />

diede all’Italia una prospettiva<br />

chiara per poter vivere in<br />

pace con gli altri paesi. È bello<br />

sapere che la pace è il primo<br />

pilastro su cui si fonda la Costituzione<br />

Italiana, con al centro<br />

la persona e poi il pluralismo<br />

nel rispetto delle diversità<br />

e la garanzia nella libertà di<br />

diritto. Un patrimonio che<br />

non si è esaurito dopo i suoi<br />

sessanta anni, ma è da tramandare<br />

alle generazioni future.<br />

In essa sono puntualizzati<br />

valori che non si possono<br />

modificare, cambiare, alterare,<br />

cancellare. Certo, si può legiferare<br />

ma sempre nel rispetto<br />

della Costituzione. La Costituzione<br />

Italiana, da sempre<br />

guardata con rispetto, di difficile<br />

interpretazione ai più. Ma,<br />

a sentir parlare il professor<br />

Giuseppe Tesauro non è così!<br />

È nostra, è tutta italiana, è patrimonio<br />

di tutti, è per l’uomo<br />

quale individuo, è scritta per<br />

mettere fine alla guerra, è per<br />

dare dignità all’uomo, è per<br />

l’uguaglianza nel rispetto<br />

delle diversità. Rincuorano le<br />

parole del professor Tesauro<br />

che con pacatezza, ce la racconta,<br />

quasi la fa vivere. Sembra<br />

di assistere alla sua stesura,<br />

ci fa partecipi della ricerca<br />

dei veri valori che si toccano<br />

con mano attraverso le sue parole.<br />

C’è attenzione in sala, molti<br />

ammiccano, tanti ricordano,<br />

alcuni rimpiangono di non<br />

averla conosciuta meglio finora.<br />

Allora…è importante trasmetterla,<br />

farla conoscere alle<br />

nuove generazioni semmai<br />

con la stessa parsimonia, con<br />

la stesse semplicità del professor<br />

Giuseppe Tesauro.<br />

Gina Chiacchiaro<br />

Il Giudice Costituzionale Giuseppe<br />

Tesauro, ha accettato di<br />

parlare della legge fondamentale<br />

dello Stato italiano, la Costituzione<br />

in un incontro promosso<br />

da UNICO presso la Tenuta<br />

Vannulo di Capaccio<br />

Scalo sabato 30 maggio. L’ incontro<br />

ha assunto fin da subito<br />

i connotati di una tranquilla<br />

chiacchierata tra intellettuali<br />

nonostante la statura culturale<br />

e istituzionale del protagonista<br />

principale. Chi è Giuseppe Tesauro<br />

Per Bartolo Scandizzo<br />

non è solo un insigne studioso<br />

di diritto originario di Bellosguardo.<br />

Sarebbe più consono<br />

definirlo una colonna portante<br />

della storia del diritto italiano<br />

e ne introduce la dissertazione<br />

ringraziando anche chi gli ha<br />

dato l’opportunità di conoscerlo,<br />

Nicola Mastandrea. In presenza<br />

di una platea attenta ed<br />

interessata moderata dallo stesso<br />

Scandizzo e da Antonio Marino,<br />

Direttore della BCC di<br />

Aquara, l’insigne professore<br />

dell’Università di Napoli, nonché<br />

Giudice della Corte Costituzionale,<br />

si addentra nell’argomento<br />

consapevole di quanto<br />

sia importate restituire e ricostruire<br />

il rapporto tra cittadini<br />

ed istituzioni in una dimensione<br />

squisitamente europeistica.<br />

La Costituzione italiana<br />

“prima che dal confronto tra fascismo<br />

e antifascismo, nasce<br />

per dare al Paese un’apertura<br />

marcata al vivere insieme ad<br />

altri popoli”, afferma il giurista<br />

e ritorna più volte su questo<br />

punto mettendo in luce come<br />

la Costituzione, sebbene datata,<br />

contenga in sé il seme di una<br />

coscienza civile allargata che<br />

già all’epoca della sua stesura<br />

varcava abbondantemente i<br />

confini della Nazione stessa.<br />

Ne è testimonianza l’articolo 11<br />

dal quale si evince il desiderio<br />

di pace, il primo pilastro portante<br />

di un testo giuridico che,<br />

dunque, non dimostra grandi<br />

segni di invecchiamento. Altro<br />

pilastro è di sicuro l’uomo, ovvero<br />

la visione di uomo calata<br />

nel tessuto dei diritti-doveri e<br />

dunque non infarcita della sola<br />

impronta cattolica. Tesauro afferma<br />

che l’uomo, o meglio la<br />

persona, che sta al centro della<br />

Costituzione Italiana è un’immagine<br />

mediata tra cattolicesimo,<br />

spinte socialistiche e laicismo.<br />

È una persona che risorge<br />

dal dopoguerra più che mai<br />

consapevole dei propri diritti,<br />

a partire dalla riconosciuta “sovranità<br />

del popolo” contemplata<br />

nel documento e base indiscussa<br />

del nuovo concetto di<br />

democrazia maturato all’indomani<br />

della tragica stagione bellica.<br />

L’Assemblea Costituente<br />

ha avuto l’abilità di mediare le<br />

forze presenti alla ricerca di valori<br />

veramente democratici e<br />

umanistici considerando la<br />

“persona in tutte le salse”, ripete<br />

sovente il giurista sottolineando<br />

più volte la laicità della<br />

carta costituzionale. E se la persona<br />

in quanto tale deve avere<br />

un peso, questo peso resta tale<br />

anche in presenza di etnie diverse<br />

o di religioni e lingue diverse,<br />

per cui Tesauro individua<br />

il terzo pilastro della nostra<br />

Costituzione nel rispetto<br />

delle diversità di qualsiasi natura<br />

esse siano. Si tratta della<br />

più sentita e profonda cultura<br />

del confronto ovvero del pluralismo.<br />

Al suo interno la Costituzione<br />

contiene “un nucleo<br />

duro di valori” che sono irrinunciabili,<br />

dall’uguaglianza<br />

alla salvaguardia della forma<br />

repubblicana, dalla libertà di<br />

stampa all’autocontrollo degli<br />

organi dello Stato e alla libertà<br />

economica. Forte anche di un<br />

ventennio di esperienza in Europa,<br />

Tesauro fa notare come<br />

quel nucleo duro di valori della<br />

Costituzione Italiana sia, in<br />

fondo, il passaporto per l’Europa,<br />

un cerchio di garanzie allargato<br />

che permette di evidenziare<br />

eventuali stridori tra<br />

ciò che si produce in casa propria<br />

e ciò che la comunità più<br />

allargata vuole condividere a<br />

tutti i costi per il perseguimento<br />

di una linea socio-politicoculturale<br />

comune e dunque<br />

laica. Si tratta di quel “cerchio<br />

di legalità in più che aumenta i<br />

nostri diritti e soprattutto le garanzie<br />

di rispetto dei nostri diritti”<br />

afferma Tesauro. Tesauro<br />

conclude da ottimista il proprio<br />

intervento evidenziando come<br />

“guardando in trasparenza la<br />

Costituzione italiana, è possibile<br />

ravvisarne la sua eccezionale<br />

modernità”, soprattutto in<br />

quei “valori che meritano di essere<br />

trasmessi alle altre generazioni”.Le<br />

parole di Tesauro<br />

sono semplici ed efficaci áncore<br />

a cui appigliarsi per molti<br />

presenti che si abbandonano a<br />

numerose domande insistendo<br />

ancora sul concetto di laicità<br />

della Costituzione, ma anche<br />

sulla globalizzazione che Tesauro<br />

non demonizza. Al contrario<br />

egli ne ravvisa l’importanza<br />

per entrare nel mercato<br />

in maniera più flessibile con gli<br />

strumenti che il nostro Stato ha<br />

a disposizione. Il confronto con<br />

la platea finisce per toccare altri<br />

argomenti come la libertà d’informazione<br />

e l’antitrust in Italia,<br />

il problema dell’OGM e lo<br />

scottante diritto al lavoro.<br />

Come sempre lo scarto tra<br />

norma pura, legge ordinaria e<br />

realtà lascia dubbi, incertezze e<br />

finanche vuoti clamorosi, e per<br />

quanto possa sembrare facile<br />

produrre leggi, è pur sempre<br />

vero che nessuna legge è risolutiva<br />

in assoluto se non quella<br />

che poggia su valori universalmente<br />

condivisi come lo è<br />

appunto la Costituzione italiana.<br />

Un documento da salvare<br />

che non va ritoccato se non<br />

nella seconda parte e a piccolissime<br />

dosi secondo il punto di<br />

vista di Giuseppe Tesauro!<br />

Maria Maffongelli


4<br />

O p i n i o n i e c o m m e n t i N°22 5 giugno 2009<br />

L’INTERVENTO. “Perchè sono sicuro che vincerà” I primi tre mesi del presidente Cirielli<br />

Scuola, turismo e sbaraccare le clientele. Le priorità<br />

DALLA PRIMA<br />

periodo napoleonico sia per<br />

dare atto della determinazione<br />

operativa e delle infaticabili<br />

capacità lavorative di Edmondo<br />

Cirielli, ormai sicuro<br />

prossimo Presidente, preferiamo<br />

parlare di tre mesi, due dei<br />

quali, luglio e agosto, sono dedicati<br />

generalmente alle vacanze<br />

ed il terzo, settembre, al<br />

riposo dopo lo stress vacanziero.<br />

Questi tre mesi, però, sono i<br />

più importanti per programmare<br />

ed intervenire in due settori<br />

strategici per una nuova<br />

Amministrazione provinciale<br />

che ha come ‘mission’ quella<br />

di ridare al territorio salernitano<br />

la centralità e la grandezza<br />

delle quali un tempo poteva<br />

menare vanto.<br />

Il primo settore sul quale è necessario<br />

un rapido ed immediato<br />

intervento è quello della<br />

Scuola, per cominciare un 1°<br />

settembre un po’ diverso, con<br />

qualche edificio cadente in<br />

meno e qualche intonacata in<br />

più, una cabarettistica Exposcuola<br />

in soffitta e qualche locale<br />

restituito ai privati proprietari,<br />

qualche modesta<br />

scala di emergenza, per dare<br />

più sicurezza ai ragazzi, e<br />

qualche foraggiato espertosaltimbanco<br />

mandato a casa.<br />

Sono piccoli interventi per recuperare<br />

risorse e restituire<br />

alla Provincia le competenze<br />

che la Legge le assegna. La razionalizzazione<br />

delle risorse di<br />

edilizia scolastica di proprietà<br />

è questione indifferibile ed urgente,<br />

con due obiettivi fondamentali:<br />

dare una sede adeguata<br />

a tutti gli Istituti e risparmiare<br />

considerevoli risorse<br />

finanziarie. Il notevole e doveroso<br />

risparmio derivante<br />

dalla riorganizzazione potrebbe<br />

utilmente essere investito<br />

per dare maggiore sicurezza<br />

agli edifici esistenti e per migliorare<br />

la rete infrastrutturale,<br />

urbana ed extraurbana, della<br />

mobilità studentesca. Il Piano<br />

è pronto, ma dorme nei cassetti<br />

dell’Ufficio tecnico della<br />

Provincia: basta tirarlo fuori e<br />

renderlo esecutivo, senza preoccuparsi<br />

tanto di ingiustificate<br />

proteste dei titolari di piccoli<br />

e consolidati privilegi logistici.<br />

E subito dopo dare, finalmente,<br />

attuazione ai parametri previsti<br />

in modo cogente dal DPR<br />

233/98, che prescrive per l’istituzione<br />

e per il mantenimento<br />

di un’Autonomia scolastica<br />

una consolidata popolazione<br />

compresa tra i 500 e i 900 alunni,<br />

con deroghe eccezionalmente<br />

possibili solo in particolarissimi<br />

e determinati casi.<br />

In Provincia sono ben 26 le<br />

Autonomie con una media da<br />

200 a 400 alunni, senza che<br />

siano ubicate in “piccole isole”<br />

L’informazione locale deve sperimentare nuove strade<br />

“<strong>Unico</strong>”, prospettiva di un cambiamento<br />

Domenica scorsa ho letto “Libero”,<br />

il quotidiano diretto da Vittorio<br />

Feltri. Se, periodicamente, non<br />

leggessi quanto di più distante<br />

possa esserci dalla mia curiosità<br />

di lettore, probabilmente non riuscirei<br />

mai ad avere una visione<br />

grossomodo adeguata per prefigurarmi<br />

le reali condizioni in cui<br />

l’informazione si muove. Eppure,<br />

se avessi la possibilità di scegliere<br />

un quotidiano a cui collaborare, il<br />

giornale in argomento sarebbe tra<br />

i miei preferiti. Il motivo, troppo<br />

complicato da poter spiegare con<br />

una facile argomentazione, potrebbe<br />

essere riassunto così: non<br />

c’è articolo più perfetto di quello<br />

che contraddice con distinzione la<br />

linea editoriale del giornale in cui<br />

appare.<br />

Una (non)regola, questa, che evidentemente<br />

non s’insegna in nessuna<br />

scuola di giornalismo, tantomeno<br />

in quelle redazioni alternative<br />

che danno origine a quotidiani<br />

e giornali di vario tipo, considerati<br />

alternativi e di rottura.<br />

Parto da qui per sottolineare, se<br />

mai ce ne fosse bisogno, che ormai<br />

i quotidiani nazionali non svolgono<br />

nessuna funzione di “controllo”<br />

nei riguardi del potere politico,<br />

come da sempre succede negli<br />

U.S.A., ma si schierano a favore o<br />

a sfavore dello stesso. Sulla libertà<br />

e l’autonomia dell’informazione,<br />

un grande Presidente americano,<br />

Thomas Jefferson ebbe a<br />

dire: “Tra un governo senza giornali<br />

e giornali senza un governo,<br />

preferisco di gran lunga questi ultimi.”<br />

Ecco perché la stampa cosiddetta<br />

minore, a cui appartiene<br />

con dignità anche questo settimanale,<br />

potrebbe assurgere nell’ambito<br />

di una realtà locale, non meno<br />

considerevole e significativa di<br />

qualunque “affaire” di ampio raggio,<br />

un ruolo di prim’ordine per<br />

quanto concerne l’etica comportamentale<br />

e culturale di un luogo.<br />

Sbaglia di grosso chi crede di<br />

poter arzigogolare in maniera noiosa<br />

o di riportare in versione contorta<br />

notizie di poco conto sulle<br />

pagine di un giornale, magari<br />

confondendole con quelle di un<br />

quaderno personale.<br />

Quando si va in stampa ci si offre<br />

ad un pubblico di lettori a cui bisogna<br />

portar rispetto, scrivendo<br />

con il massimo impegno e con<br />

l’onestà intellettuale di chi svolge<br />

con serietà un’operazione di comunicazione.<br />

Credo fermamente<br />

che “<strong>Unico</strong>” non sia mai venuto<br />

meno a questi principi. Tuttavia<br />

ritengo che uno dei periodici più<br />

regolari del territorio provinciale,<br />

quale rappresenta, abbia esaurito<br />

la sua prima fase e sia ormai maturo<br />

ed attrezzato per poter passare<br />

a quella successiva. Rappresentare,<br />

cioè, un mero punto di riferimento<br />

sociale, in special modo<br />

per il Cilento, dando inizio ad inchieste<br />

giornalistiche svolte con<br />

meticolosità e scrupolo, che tanto<br />

contribuiscono alla soluzione del<br />

bene comune, oltre ad avviare<br />

studi di ricerca e progetti di sviluppo<br />

socio-economici. Cercando,<br />

senza interruzioni di sorta, un<br />

perfezionamento professionale<br />

adeguatamente propositivo (naturalmente<br />

l’esercizio riguarda<br />

anche lo scrivente), gli articolisti<br />

di queste pagine potrebbero con<br />

rinnovato entusiasmo dar luogo<br />

ad una rivista che sperimenti l’esigenza<br />

di un cambiamento di rotta<br />

dell’informazione, che spesso, ai<br />

vari livelli, finisce col dare importanza<br />

a “personaggi” e fatti che<br />

rappresentano quasi niente e, nel<br />

migliore dei casi, riguardano un<br />

gruppo sparuto di persone. Una<br />

testata come “<strong>Unico</strong>”, nata in<br />

piena Magna Graecia, non può<br />

non essere considerata come<br />

un’anima in divenire, che partita<br />

da un punto arriva ad un altro<br />

chiudendo un cerchio di antica<br />

memoria in uno spazio dove concetti<br />

moderni e innovativi di comunicazione<br />

sono al servizio di<br />

una vasta comunità immersa in<br />

una natura e in una storia davvero<br />

indicative.<br />

La realtà, spesso, non piace a<br />

molti, ma sarebbe dovere della<br />

stampa occuparsene, raccontandola<br />

e passandola al vaglio di una<br />

critica, esercitata con competenza<br />

ed esperienza. So per certo che<br />

questo periodico, che pure assurge<br />

al compito, aspira con maggiore<br />

forza a diventare un patrimonio<br />

collettivo da utilizzare in ogni<br />

momento come veicolo di una informazione<br />

libera e diretta. Il processo<br />

di cambiamento di questa<br />

terra potrebbe partire proprio da<br />

un ulteriore passo in avanti del<br />

suo giornale più autoctono. Diversamente,<br />

cade una speranza<br />

concreta di rapportarsi ad un<br />

luogo come il Cilento e il Vallo di<br />

Diano nell’unico modo possibile<br />

per onorarne la bellezza.<br />

oscarnicodemo@yahoo.it<br />

o in “comuni montani”, ma in<br />

realtà territoriali fortemente<br />

urbanizzate, balneari o pianeggianti<br />

come Salerno, Battipaglia,<br />

Capaccio-Paestum e<br />

Agro nocerino. Con la nostra<br />

approssimazione tecnica, derivante<br />

da studi umanistici, abbiamo<br />

calcolato un costo<br />

medio di esercizio per ogni<br />

Autonomia scolastica di circa<br />

250 mila euro annui. Con una<br />

modesta razionalizzazione<br />

della Rete, limitata alla metà<br />

di quelle sottodimensionate, si<br />

potrebbe ottenere un bel risparmio<br />

da impegnare nella riduzione<br />

del disagio logistico<br />

degli utenti, nel migliorare la<br />

fruibilità del servizio, nel garantire<br />

sicurezza agli edifici,<br />

nel prevedere interventi di<br />

supporto reale e concreto per<br />

il diritto allo studio. Insieme<br />

alla Scuola è urgente nei primi<br />

giorni intervenire su tutto ciò<br />

che, direttamente e indirettamente,<br />

riguarda le politiche<br />

per il Turismo. E qui, prioritariamente,<br />

è necessario fermare<br />

il flusso incontrollato delle<br />

elargizioni di favore a questa<br />

o a quella sagra, a questo o a<br />

quell’evento contrabbandati<br />

per “promozione turistica”,<br />

ma di fatto sistema di finanziamento<br />

per la rete clientelare<br />

di sprechi e contributi a perdere.<br />

E da subito, d’intesa con<br />

l’Assessorato regionale al turismo,<br />

attivare un Piano strategico<br />

di Coordinamento di tutti<br />

gli attori del Sistema Turistico<br />

Locale, dagli Enti locali (Comunità<br />

Montane, Comuni,<br />

Ente Parco, ecc.) ai Consorzi di<br />

Albergatori, ai Consorzi enogastronomici,<br />

ai Tour operator,<br />

alle Società di trasporto, alle<br />

varie Associazioni legate al turismo,<br />

ecc.<br />

La vera criticità del settore è il<br />

disordine degli interventi: dal<br />

piccolo comune di tremila<br />

anime alla Regione, dall’impresa<br />

a conduzione familiare<br />

ai grandi gruppi alberghieri,<br />

dall’Ente Parco ai Consorzi di<br />

prodotti tipici, e così via, è una<br />

continua gara a fare marketing,<br />

ad essere presenti nelle<br />

vetrine nazionali ed internazionali<br />

con grande spreco di<br />

soldi senza alcuna concreta ricaduta.<br />

Si tratta, invece, di<br />

creare uno spazio, reale e virtuale,<br />

di concreta governance<br />

che riesca a coordinare i vari<br />

settori che interferiscono nel<br />

turismo, sia per razionalizzare<br />

i fondi, dispersi in mille rivoli,<br />

sia per proporre misure<br />

multilaterali convergenti al<br />

superamento della criticità:<br />

dalle infrastrutture alla formazione,<br />

dal monitoraggio<br />

alla comunicazione, dalle alte<br />

professionalità alla cultura locale,<br />

tanto per citare alcuni<br />

degli aspetti che interagiscono<br />

con lo sviluppo turistico.<br />

Il Piano strategico della Provincia<br />

servirà a recepire la<br />

nuova dimensione del turismo<br />

come fattore di sviluppo<br />

globale e, con una regia forte,<br />

a superare la totale mancanza<br />

di integrazione tra centri decisionali<br />

plurimi, del tutto autonomi,<br />

che, invece, dovrebbero<br />

essere strettamente interdipendenti<br />

con le attività<br />

turistiche.<br />

Aurelio Di Matteo


S.S.18 Km 89,700<br />

84060 Capaccio (Sa)<br />

tel. 0828 730510<br />

fax. 0828 728057<br />

e-mail: nfo@planetbeverage.it<br />

www.nerodivino.it<br />

wine bar bed and breakfast<br />

ristorante<br />

Via S. Salvatore 42<br />

Torchiara<br />

“ MARMI PIETRE E MATERIALI<br />

RICOMPOSTI NELLE NUOVE ESPRESSIONI<br />

DELL’ARCHITETTURA MODERNA”<br />

S.S 18 Km 91,150 > 84047 Capaccio Paestum (Sa)<br />

tel +39 0828 723617 > fax +39 0828 723618<br />

www.marmisacco.it > info@marmisacco.it


6<br />

WRITERS/1<br />

Il “Piranesi” sulla<br />

cattiva strada.<br />

Altre scritte sul<br />

muro della<br />

recinsione<br />

Come era facile prevedere, ecco la<br />

seconda e la terza scritta sul muro<br />

esterno del nuovissimo liceo Piranesi.<br />

Lo spazio per i writers “rispettosi”<br />

dell’interno del recinto, si<br />

sta riducendo a vista d’occhio! Infatti<br />

è arrivato puntuale l’amoroso<br />

di “cucciolina”, mentre restiamo in<br />

fremente attesa dell’intervento di<br />

“pesciolino amoroso” che non si<br />

farà attendere. In fondo già sappiamo<br />

cosa sono in grado di fare<br />

gli appassionati di messaggi impliciti<br />

ed espliciti verso la propria<br />

squadra, verso i destinatari dei<br />

propri amori oppure contro qualcuno<br />

o qualcosa che non va loro a<br />

genio… Basta andare a fare visita<br />

alle pareti esterne della struttura<br />

che ospitava proprio il liceo Piranesi<br />

a Capaccio Scalo. Non osiamo<br />

pensare che anche le pareti della<br />

nuovissima struttura possa essere<br />

coperta allo stesso modo, ma temiamo<br />

che le premesse ci siano<br />

tutte per essere sulla cattiva strada!<br />

Dopotutto, dallo stadio Antonio<br />

Vecchio, al sottopasso della stazione<br />

a Capaccio Scalo non c’è soluzione<br />

di continuità tra slogan razzisti<br />

o ‘post it’ amorosi. Come intervenire,<br />

però, ce lo ha insegnato<br />

la sopraintendente Maria Luisa<br />

Nava che in occasione della scritta<br />

sulle mura di Paestum, ha immediatamente<br />

attivato una squadra<br />

di restauratori per ripristinare<br />

lo stato dei luoghi.<br />

biesse<br />

IN ALTO A DESTRA UNA DICHIARAZIONE<br />

D’AMORE A “CUCCIOLINA”.<br />

SOPRA “JAJA E STEP” ANNUNCIANO CHE<br />

SARAANO PER SEMPRE AMICI<br />

C a p a c c i o<br />

N°22 5 giugno 2009<br />

Aspettando il contributo dei capaccesi. L’appello di don Donato Orlando<br />

La struttura è inesistente ma l’oratorio c’è<br />

A Piazza Santini, ogni sera, da<br />

un po’ di mesi a questa a parte<br />

c’è chi lavora per noi, senza<br />

pretese e in maniera disinteressata.<br />

L’obiettivo ultimo Avvicinare<br />

la gioventù capaccese<br />

e l’intera cittadinanza alle attività<br />

dell’oratorio tramite un<br />

comitato giovane, composto<br />

da giovani genitori e da un<br />

team di 25 ragazzi che lavorano<br />

incessantemente alla formazione<br />

di animatori che da<br />

settembre, sede o meno, lavoreranno<br />

ad un progetto duraturo<br />

mirato all’educazione spirituale<br />

e globale dei giovani<br />

capaccesi e non. Il primo frutto<br />

di mesi di riunioni è l’organizzazione<br />

della Festa di San<br />

Vito. I ragazzi dell’oratorio, insieme<br />

a Don Donato, con questo<br />

evento, ci tengono a trasmettere<br />

alla cittadinanza la<br />

storia di uno dei primi Martiri<br />

e a sottolineare l’importanza<br />

del Santo, Patrono dell’intero<br />

paese, non di una sola borgata.<br />

A tale proposito, Don Donato<br />

ha scritto una lettera che<br />

invita alla riflessione:<br />

“Carissimi, il Martire della<br />

fede, Vito Pestano, apostolo<br />

del Vangelo nella terra del<br />

Sele, è, da lunghi secoli, il Patrono<br />

principale della nostra<br />

bella ed antichissima città. Il 15<br />

Giugno ricorre la festa liturgica,<br />

e tutta la comunità esulta<br />

festante nel ricordo grato e fedele.<br />

I giovani dell’Oratorio<br />

parrocchiale di Capaccio Scalo<br />

hanno preparato una festa innovativa,<br />

semplice, coraggiosa,<br />

giovanile, vivace … Sosteniamoli<br />

con la nostra offerta,<br />

che potremo portare in chiesa<br />

Writers/2. Un malcostume costoso e diseducativo<br />

Nuovamente, “romanticamente” e incivilmente in azione<br />

A soli due giorni dall’inaugurazione<br />

ufficiale della<br />

nuova sede del Liceo Scientifico<br />

“G. B. Piranesi”, l’inaugurazione<br />

delle sue mura da<br />

parte dei Writers. La scritta:<br />

“Ultrà Salerno”.<br />

Non un murales degno di attenzione<br />

da parte dei passanti,<br />

non un grido di protesta<br />

sensato o quanto meno al di<br />

là del senso civico, forse giustificabile,<br />

semplicemente<br />

una banale scritta a sostegno<br />

della propria squadra del<br />

cuore. Non basta forse amare<br />

in cuor proprio, amare in<br />

gruppo, cantare questo irrefrenabile<br />

amore allo stadio<br />

La scritta non porta firma, allora<br />

quale è il senso dell’esternazione<br />

del proprio<br />

sentimento se poi non ci si<br />

mette la faccia Futili polemiche<br />

a parte, ci siamo interessati<br />

a comprendere quali<br />

sono in questi casi le misure<br />

adottate … Il comune ci risponde<br />

che non è di sua competenza<br />

la pulizia delle mura<br />

del liceo, le mura sono del<br />

liceo…<br />

Il preside Angelo Capo ed il<br />

vicepreside Tonino Pepe ci<br />

rispondono che in quanto le<br />

mura interessate sono quelle<br />

esterne non è di loro competenza<br />

la pulizia di queste ultime.<br />

Cosa si farà allora Si<br />

PIAZZA SANTINI<br />

dopo le sante messe della Domenica.<br />

Infine ricordo a tutti<br />

voi, che il 15 Giugno è festivo<br />

per tutta la città. Rispettiamo<br />

il riposo lavorativo e uniamoci<br />

alle Celebrazioni delle Sante<br />

Messe alle ore 8.00, 11.00,<br />

18.30, e alla processione alle<br />

ore 20.00, onorando il nostro<br />

caro protettore con fede sincera.<br />

”Con tale lettera Don Donato<br />

invita alla riflessione sulla<br />

festività, che non sia un semplice<br />

giorno di chiusura degli<br />

esercizi commerciali e alla partecipazione,<br />

precisando inoltre<br />

l’innovazione del lavoro dei<br />

ragazzi, quest’anno i soldi per<br />

l’organizzazione della festa<br />

non sono stati chiesti “porta a<br />

porta”, così, chi si sente di contribuire<br />

può farlo semplicemente<br />

con il cuore e non per<br />

parvenza.<br />

Tania Marino<br />

lascerà semplicemente carta<br />

bianca (mura bianche) a chi<br />

ha voglia di scrivere qualsiasi<br />

cosa gli venga in mente<br />

Chiaramente il dissenso per<br />

questo gesto è generico.<br />

Cosa ne pensa di questa scritta<br />

a soli due giorni dall’inaugurazione<br />

della nuova struttura<br />

“Non è un gesto che approvo,<br />

le mura della vecchia<br />

struttura erano piene, purtroppo<br />

è un fenomeno a cui<br />

siamo abituati. La cinematografia<br />

non ha dato un bell’esempio,<br />

si pensi al film Tre<br />

metri sopra al cielo, quale è<br />

l’insegnamento che ne traggono<br />

i nostri ragazzi<br />

Da docente, più volte ho trattato<br />

l’argomento in aula ma<br />

… si tratta di inciviltà ecco<br />

tutto. La scritta in questione<br />

riguarda il calcio, dovremmo<br />

prendere esempio dagli altri<br />

paesi europei. Il fenomeno è<br />

sempre più diffuso, l’abbiamo<br />

visto anche sulle mura di<br />

Paestum, non sono d’accordo:<br />

è un segno d’inciviltà”, Il<br />

vicepreside, Tonino Pepe.<br />

Il Popolo<br />

“È ingiustificabile, è il semplice<br />

capriccio di qualche ragazzino,<br />

stupido e privo di rispetto<br />

per la propria città”.<br />

“ È un gesto inconsulto e<br />

come sempre impunito, è da<br />

lì che nasce il problema”.<br />

“ Ci vorrebbe maggiore sorveglianza,<br />

non può essere<br />

possibile che una bomboletta<br />

e una testa calda insieme possano<br />

rovinare, deturpare ciò<br />

che è di tutti, o peggio ancora,<br />

le nostre abitazioni, chi<br />

paga per mettere ordine”<br />

Dalle persone ascoltate trapela<br />

un diffuso malcontento,<br />

per l’accaduto al Liceo, prima<br />

ancora alle mura pestane,<br />

poi, alle proprie abitazioni<br />

private, e la voglia di una risposta<br />

concreta da parte delle<br />

autorità competenti.<br />

Tania Marino


C a p a c c i o<br />

N°22 5 giugno 2009 7<br />

26/30luglio Premio Charlot. 10/30luglio Paestum Festival<br />

Estate Capaccio Paestum: un mare di eventi<br />

Sarà un’estate 2009 entusiasmante e tutta<br />

da vivere quella che attende Capaccio-<br />

Paestum: nella splendida cornice dell’area<br />

archeologica, infatti, si esibiranno artisti,<br />

cantanti e comici di caratura internazionale,<br />

in un perfetto mix di appuntamenti<br />

che attirerà senza dubbio migliaia di turisti,<br />

fan ed appassionati di musica classica<br />

e leggera, teatro, danza e cultura. Ad annunciare<br />

i principali appuntamenti del tabellone<br />

estivo, è l’Assessore allo Sport e<br />

Spettacolo, Vincenzo Di Lucia: “Anche<br />

quest’anno abbiamo a punto un palinsesto<br />

di prima grandezza, poiché Capaccio<br />

Paestum può considerarsi fiore all’occhiello<br />

della provincia di Salerno per<br />

quanto concerne la mole e l’importanza<br />

degli appuntamenti estivi. Punteremo ancora<br />

sul binomio Premio Charlot-Paestum<br />

Festival, rivelatosi di successo. Gli eventi<br />

previsti, infatti, abbracciano un pubblico<br />

vasto, spaziando dalla musica classica<br />

alle gag dei comici, dalla danza ai cantanti<br />

che hanno fatto la storia della musica<br />

leggera italiana.<br />

Per questo, abbiamo ribadito la nostra fiducia<br />

ai direttori artistici Claudio Tortora<br />

e Mario Crasto De Stefano, sottolineandone<br />

la competenza e l’esperienza. Ringrazio<br />

il Sindaco, Pasquale Marino, sempre<br />

favorevole all’arrivo di artisti e personaggi<br />

noti allo scopo di garantire, alla nostra<br />

città, non solo un tabellone estivo di<br />

spessore, ma anche un elevato tornaconto<br />

in termini d’immagine ed affluenza turistica<br />

a beneficio delle attività locali. In<br />

merito, invito tutti gli operatori capaccesi<br />

a sfruttare, meglio possibile, gli eventi<br />

dell’estate quali occasioni per incentivare<br />

l’economia e l’approdo di turisti a Capaccio<br />

Paestum. Organizzare dei pacchetti-vacanze<br />

in coincidenza con gli appuntamenti<br />

più importanti è un’idea da<br />

perseguire, così come promuovere il palinsesto<br />

estivo attraverso i siti Internet di<br />

alberghi, ristoranti e lidi, divulgando<br />

anche le apposite locandine e brochure”.<br />

Il Premio Charlot si terrà dal 26 al 30 luglio<br />

prossimi, mentre il Paestum Festival<br />

dal 10 luglio al 30 agosto. L’apertura ufficiale<br />

del tabellone estivo coinciderà con<br />

il concerto di Uto Ughi (26 giugno): il<br />

grande maestro, uno dei massimi esponenti<br />

della scuola violinistica italiana e tra<br />

i massimi interpreti contemporanei a livello<br />

mondiale, si esibirà all’ombra del<br />

maestoso Tempio di Nettuno, cornice superlativa<br />

che esalterà la diretta tv organizzata<br />

dalla Rai per l’occasione. Si proseguirà<br />

con una parentesi riservata alla<br />

bellezza femminile con la selezione regionale<br />

di Miss Italia 2009 (23 luglio), che<br />

attirerà fanciulle e famiglie da tutta la<br />

Campania. Il 25 luglio, in anteprima assoluta,<br />

debutto del nuovo spettacolo del<br />

comico napoletano Alessandro Siani. Poi,<br />

sarà la volta dell’ultima commedia a firma<br />

di Carlo Buccirosso (2 agosto). L’11 agosto,<br />

l’Arena dei Templi di Paestum traboccherà<br />

di un pubblico senza tempo con<br />

l’atteso concerto dei Pooh, probabilmente<br />

uno degli ultimi con la band al completo.<br />

Il 14 agosto, nuovo delirio collettivo<br />

nell’area archeologica per l’esilarante<br />

show di un grande della comicità come<br />

Vincenzo Salemme, evento da tutto esaurito.<br />

Sold out previsto anche per il concerto<br />

di Pino Daniele (20 agosto), altro<br />

big della musica leggera italiana e non<br />

solo.<br />

Lampadodromia rinviata<br />

Marino e Sica: “Luglio o settembre le date possibili”<br />

La pioggia ha impedito alla squadra di<br />

Capaccio Capoluogo di mettere in atto il<br />

proposito di riprendersi il posto nell’albo<br />

d’oro della gara più “autoctona” che si<br />

svolge nella Magna Graecia: la Lampadodromia<br />

di Paestum.<br />

Infatti, le prime tre edizioni della gara furono<br />

appannaggio proprio della contrada<br />

capoluogo spodestata l’anno scorso<br />

dall’accoppiata Tempa San Paolo - Capo<br />

di Fiume nell’edizione 2008.<br />

Novità anche sotto l’aspetto degli sponsor,<br />

per i detentori è arrivato Pasqualino<br />

Scovotto con Fontedil, mentre per Capaccio<br />

il nuovo sponsor è Esso Marino.<br />

Delle 13 contrade al via sembra che anche<br />

Borgo Nuovo e Capaccio Scalo abbiamo<br />

IN ALTOI POOH, A SINISTRA PINO DANIELE ,<br />

SOPRA VINCENZO SALEMME<br />

LA SQUADRA DI TEMPA SAN PAOLO E CAPO DI FIUME CHE HA VINTO L’ANNO SCORSO<br />

messo insieme una compagine di tutto rispetto<br />

che potrebbero concorrere per il<br />

primato. Purtroppo l’intera carovana,<br />

composta da oltre duecento persone, ha<br />

dovuto arrendersi al tempo inclemente<br />

che ha fatto decidere il rinvio proprio in<br />

zona cesarini. Il presidente, Franco Sica,<br />

e il sindaco, Pasquale Marino, hanno concordato<br />

la data per il rinvio che è il 6 settembre,<br />

senza escludere la possibilità di<br />

far disputare la gara una domenica di luglio<br />

compatibilmente con le altre manifestazioni<br />

in programma. Giuseppe Scovotto<br />

e Antonio Iannelli, i dirigenti della<br />

squadra detentrice, potranno prolungare<br />

ancora per un po’ la soddisfazione di essere<br />

la squadra detentrice in attesa di verificare<br />

se il guanto di sfida, lanciato al<br />

momento della presentazione della manifestazione<br />

di quest’anno, ha raggiunto<br />

AZIENDA MEROLA<br />

“Tutto regolare”<br />

dice il riesame<br />

Riceviamo una raccomandata da<br />

Antonio Zecca, difensore Merola titolare<br />

dell’omonima ditta per l’allevamento<br />

di bufale e la produzione<br />

di latte.<br />

Ci riferiamo all’articolo intitolato:<br />

“Sigilli a beni per due milioni di Euro<br />

- Più che un patto è un bluff”pubblicate<br />

nel numero18 del giorno 8 maggio<br />

2009, richiedendo la pubblicazione<br />

della seguente rettifica:<br />

“L’azienda agricola condotta dal Antonio<br />

Merola, nel rispetto degli impegni<br />

presi ha compiutamente e<br />

concretamente ultimato i lavori per<br />

cui ottenere il finanziamento ed a seguito<br />

di tale accertamento il Tribunale<br />

del riesame di Salerno ha ritenuto<br />

di annullare il provvedimento<br />

di sequestro emesso dal Gip del tribunale<br />

di Salerno.<br />

L’impresa conosciuta sul territorio<br />

per la particolare attenzione prestata<br />

alle condizioni igienico- sanitaria<br />

degli animali e a conduzione completamente<br />

familiare, non ha interrotto<br />

l’attività e quotidianamente<br />

produce 250 chili di latte di bufala<br />

di altissima qualità, completamente<br />

conferite ai caseifici che operano sul<br />

territorio (caseificio Torricelle) per la<br />

produzione di mozzarelle ed altri<br />

prodotti tipici del territorio”.<br />

Con l’occasione si evidenzia che, a<br />

seguito della pubblicazione dei citati<br />

articoli i fornitori dell’impresa<br />

hanno immediatamente richiesto il<br />

rientro dei crediti concessi,con disagio<br />

economico e grave dannoso a<br />

carico dell’attività del Merola. Alla<br />

presente si allega la documentazione<br />

a supporto e per consentire la verifica<br />

di quanto sopra descritto”.<br />

LA RISPOSTA<br />

La notizia, desunta da una nota ufficiale<br />

della Guardia di Finanza, è stata<br />

riportata dalle agenzie di stampa e<br />

da numerosi quotidiani, non solo locali.<br />

Nell’articolo in oggetto, riguardante<br />

l’area degli Alburni, non veniva<br />

indicata l’attività svolta da “Antonio<br />

Merola” ed oggi prendiamo atto<br />

con piacere dell’intervenuto chiarimento,<br />

stabilito il 29 maggio, dalla<br />

sezione riesame del Tribunale di Salerno.<br />

oltre all’obiettivo della provocazione,<br />

anche quello del risultato sperato.<br />

biesse


Sede<br />

84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247<br />

Sede Amm.va e Filiale:<br />

84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630<br />

Filiali:<br />

84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 942238<br />

84069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 510608<br />

84036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 21949<br />

84057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 941544<br />

84070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 952433<br />

85052 MARSICO NUOVO (PZ) - tel 0975 344244 - fax 0975 342431<br />

Ristorante Hermanos via S.S. 18, Km 89,50<br />

Ponte Barizzo, Capaccio Paestum (SA)<br />

tel/fax 0828 870003<br />

Le Delizie di Maria<br />

via Carpine, Roccadaspide<br />

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DOLCI TIPICI DEL CILENTO


N°22 5 giugno 2009 A g r o p o l i<br />

9<br />

Una storia di buona sanità<br />

Grazie all’ospedale la nostra bambina è salva<br />

A parer mio<br />

Semplice buon senso o alta<br />

umanità e competenza Sta<br />

di fatto che l’Ospedale Civile<br />

di Agropoli aggiunge<br />

un’ulteriore tassello al proprio<br />

patrimonio personale<br />

in un periodo ancora altalenante<br />

che lo vuole chiuso<br />

per sempre da una parte, ma<br />

anche e soprattutto funzionante<br />

e sempre più efficiente<br />

dall’altra. L’episodio che<br />

vogliamo sia portato all’attenzione<br />

dei lettori, è quello<br />

di una bambina di 12 anni,<br />

che lo scorso 17 aprile, giunse<br />

all’Ospedale Civile di<br />

Agropoli gravemente ferita,<br />

in seguito ad un incidente.<br />

La bambina, come emerso<br />

dalle prime radiografie, riportava<br />

una grave emorragia<br />

a causa di una ferita al<br />

fegato: le condizioni in cui<br />

versava non avrebbero permesso<br />

un immediato trasferimento<br />

presso altre strutture<br />

ospedaliere, una situazione<br />

ed una tipologia che probabilmente<br />

l’avrebbero condotta<br />

alla morte. Il personale<br />

medico presente però, dinanzi<br />

alla gravità e alle difficoltà<br />

delle condizioni della<br />

piccola, non hanno esitato<br />

un attimo: hanno provveduto<br />

a tamponare l’emorragia<br />

e a medicarla, operazione<br />

questa, di circa 3 ore.<br />

Successivamente si è potuto<br />

provvedere al trasferimento<br />

Una rotonda sul mare... di Agropoli<br />

L’OSPEDALE DI AGROPOLI<br />

della bambina tramite<br />

un’eliambulanza subito decollata<br />

dal vicino campo<br />

“Guariglia” alla volta del<br />

Cardarelli di Napoli. E’ qui<br />

che il personale medico del<br />

Reparto di Chirurgia Epatobiliare<br />

del Centro Trapianti<br />

fegato, ha potuto constatare<br />

l’eccellente operato svolto<br />

dai colleghi di Agropoli,<br />

considerati i veri artefici<br />

della salvezza della piccola:<br />

senza il giusto tempismo e<br />

la giusta responsabilità dinanzi<br />

alla gravità delle condizioni,<br />

sicuramente la situazione<br />

sarebbe precipitata<br />

e la piccola dodicenne non<br />

sarebbe potuta tornare a<br />

casa dai suoi genitori. Sono i<br />

familiari della bambina ora,<br />

che intendono ringraziare di<br />

tutto cuore il personale medico<br />

presente, per la professionalità<br />

e la prontezza d’intervento,<br />

non escludendo in<br />

ogni caso tutti coloro che,<br />

quotidianamente, assistono<br />

i degenti. E’ questo, un<br />

evento che sottolinea ancora<br />

di più, la preziosità e la<br />

necessità di avere sul territorio<br />

un presidio sanitario<br />

efficiente e funzionale, in<br />

grado di far fronte a situazioni<br />

d’emergenza come<br />

questo caso, ma anche di<br />

prestare le dovute cure per<br />

ogni tipo di patologia.<br />

da www.infoagropoli.it<br />

di Catello Nastro<br />

Durante i comizi del tempo<br />

passato, anche dopo il periodo<br />

degli anni ’60, quando c’era<br />

ancora la distribuzione da<br />

parte di Sua Eccellenza l’Onorevole<br />

Tal dei Tali, che distribuiva,<br />

tramite i suoi portaborse<br />

e tirapiedi vari, il pacco con<br />

cinque chilogrammi di pasta<br />

di Gragnano, un chilogrammo<br />

di zucchero semolato e due ettogrammi<br />

di caffè brasiliano in<br />

grani e quindi non macinato,<br />

gli elettori si lasciavano prendere<br />

la mano dal pacco, in seguito<br />

rivelatosi “paccotto”, ma<br />

ancora di più si lasciavano<br />

convincere, unitamente alla<br />

famiglia, compari e comparielli,<br />

amici annessi e connessi,<br />

dal “pusticieddo”, cioè un<br />

posto pubblico dove il parente<br />

deficiente poteva occuparsi,<br />

magari lavorando poco,<br />

magari mettendosi in mutua<br />

per alcuni mesi l’anno, magari<br />

avendo la possibilità di fare<br />

carriera, pur essendo un asino<br />

matricolato.<br />

Casi del genere ce ne sono<br />

stati parecchi, molti, anzi moltissimi.<br />

E bene ha fatto il ministro<br />

Brunetta a “moralizzare”<br />

questosettore improduttivo<br />

della vita pubblica italiana.<br />

Ma l’evoluzione della politica<br />

ha portato anche qualcosa di<br />

positivo. Le vecchie canzonette<br />

si sono evolute, apportando<br />

alla comunità civile e…politica<br />

alcuni benefici.<br />

Ad Agropoli, in particolare<br />

modo, siamo stati gli Alfieri di<br />

una notevole innovazione che<br />

ha visto, in meno di due anni,<br />

molte opere pubbliche e meno<br />

canzonette.<br />

Ma le opere pubbliche, secondo<br />

alcuni, sono state annunciate<br />

da precedenti motivi musicali.<br />

Per fare chiarezza su<br />

questo annoso problema, peraltro<br />

non solo caratteristico<br />

della nostra cittadina, abbiamo<br />

chiesto al primo cittadino<br />

di Agropoli quale connessione<br />

è riscontrabile in tale fenomeno.<br />

“<br />

La connessione esiste ed è<br />

anche piuttosto evidente.<br />

Sono partito dalla famosa canzone<br />

napoletana “Ciente strade.<br />

Songo ‘e strade e l’ammore…”.<br />

Ho realizzato una strada<br />

nel nostro paese nello spazio<br />

di poche settimane, ispirandomi<br />

alla colonna sonora<br />

di “Via colvento”. Ho progettato<br />

le aiuole di alcune strade<br />

con la canzone di Domenico<br />

Modugno “Miezzo a ‘na strada<br />

‘nfosa…” con l’irrigazione<br />

automatica a tempo.<br />

Ho dedicato anche una via all’opposizione<br />

in comune, ispirandomi<br />

alla canzone” Stai<br />

lontana da me…Vai via da<br />

me…Non ti voglio più… ecc.<br />

ecc.”. Ho costruito anche delle<br />

strade di campagna per gli<br />

asini, con la canzone: “ ‘Ngoppa<br />

a ‘na stradajanca e sulagna,<br />

ammiezzo a n’addora r’aria ‘e<br />

campagna, ‘na carretta piccerella,<br />

chianu chianu se ne<br />

va…”. Mi hanno anche suggerito<br />

anche di fare una canzone<br />

per una “strada sulitaria”,<br />

dove passava un’auto ogni tre<br />

mesi, ma mi sono rifiutato,<br />

anche se la canzone faceva:<br />

“Vieni, c’è una strada nel<br />

bosco, il tuo nome conosco…”.<br />

Adesso<br />

stiamo pensando<br />

anche<br />

alle vie ferroviarie<br />

con la<br />

canzone di<br />

Claudio<br />

Villa” Binario, triste e solitario…”.<br />

Aspettiamo solo l’autorizzazione<br />

di Trenitalia. Ma<br />

non ci siamo fermati solo alle<br />

canzonette. Stiamo studiando<br />

anche la religione con “Le vie<br />

del Signore sono infinite…”,<br />

ed ogni volta che si parla del<br />

piano regolatore ci ispiriamo<br />

alla “Via Crucis”, quando c’è<br />

la commissione edilizia ci sta<br />

un “Via…vai”.<br />

Eccetera, eccetera, eccetera.<br />

“Ci scusi, signor sindaco,<br />

si dice che in autunno incominceranno<br />

anche i lavori per<br />

la viabilità sul porto di Agropoli.<br />

Ci può dire qualcosa in<br />

merito” “ Certamente. Il<br />

mese di ottobre, ispirandomi<br />

ad una canzone nota di Fred<br />

Bongusto, costruiremo sul<br />

porto di Agropoli “Una rotonda<br />

sul mare!!!”<br />

CINEMA<br />

Fai un film!<br />

Partecipa all’evento<br />

“Filmare il territorio”<br />

Scade l’ 11 giugno il termine ultimo<br />

per iscriversi al workshop<br />

“ Filmare il territorio” condotto<br />

dal filmaker Paolo Pisanelli, che<br />

si svolgerà nei giorni dal 13 al 20<br />

giugno 2009 presso Palazzo<br />

Coppola, in Piazza Danilo Dolci,<br />

ad Agropoli (SA). Il corso mira<br />

ad approfondire poetiche e pratiche<br />

dell’attività di filmaker, in<br />

percorsi di sguardo e di ascolto<br />

che tessono relazioni con persone<br />

e luoghi. E’ finalizzato alla<br />

esplorazione filmica del territorio.<br />

Il programma prevede approfondimenti<br />

in tecniche del<br />

suono e del montaggio. E’ aperto<br />

a tutti. E’ a numero programmato.<br />

Sono previste due borse di<br />

studio Le domande di iscrizione<br />

devono pervenire alla segreteria<br />

organizzativa segreteria@medvideofestival.net<br />

entro e non<br />

oltre l’11 giugno 2009. Costo<br />

d’iscrizione 250 euro.<br />

info: http://www.medvideofestival.net<br />

Tel 0828.720114<br />

Fax 0828.720859<br />

e-mail:<br />

redazione@unicosettimanale.it<br />

url: www.unicosettimanale.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Bartolo Scandizzo<br />

Condirettore<br />

Oreste Mottola<br />

oreste@unicosettimanale.it<br />

Segreteria di Redazione<br />

Gina Chiacchiaro<br />

Tiratura: 6000 copie<br />

Direttore Editoriale<br />

Giuseppe Scandizzo<br />

giuseppescandizzo@gmail.com<br />

Grafica ed Impaginazione grafica<br />

Stampa<br />

Cogito Service<br />

Eboli (Sa)<br />

Tel. 0828 345849<br />

Iscritto nel Registro della Stampa<br />

periodica del Tribunale di Vallo della<br />

Lucania al n.119<br />

Responsabile Trattamento Dati<br />

Bartolo Scandizzo<br />

Abbonamento annuale 25,00 Euro<br />

Conto corrente postale num. 53071494<br />

intestato a Calore s.r.l.


10<br />

A l b a n e l l a N°22 5 giugno 2009<br />

CRINIERE AL VENTO. Una nuova associazione per rilanciare un’antica tradizione<br />

Far tornare a Persano il cavallo e il suo mondo<br />

Il più polemico: “Riappropriamoci<br />

del cavallo di Persano<br />

perché ci è stato scippato dal<br />

nord e dalla insipienza dei nostri<br />

governanti()”. Il più tenero,<br />

quello di una bambina dall'incerta<br />

grafia: “Io amo molto,<br />

molto molto i cavalli”.<br />

Sono due fra i tanti messaggi<br />

dei numerosi visitatori della<br />

mostra fotografica sul “cavallo<br />

persano” allestita dal 30 aprile<br />

al 3 maggio scorsi nella suggestiva<br />

Villa Salati a Paestum<br />

dalla neonata associazione culturale<br />

“Persano nel cuore”. Soci<br />

fondatori sono, è il caso di<br />

dirlo, persanesi “puro sangue”,<br />

vale a dire persone nate e vissute<br />

per molti anni nel villaggio<br />

sorto intorno alla settecentesca<br />

Casina Reale dei Borbone<br />

oggi sede di comando di Presidio<br />

militare: in pratica una comunità<br />

civile all'interno di una<br />

caserma militare. Presidente<br />

dell'associazione è Antonino<br />

Gallotta, vera e propria enciclopedia<br />

vivente del cavallo e<br />

del cavallo persano in particolare<br />

e autore di tre libri su questo<br />

nobile animale. Lo scopo<br />

dell'associazione non è solo<br />

quello di di riportare nei luoghi<br />

dove è nato il cavallo persano<br />

che è stato salvato e sopravvive<br />

in qualche decina di<br />

esemplari in Toscana e in Sicilia,<br />

ma di recuperare quel patrimonio<br />

di tradizioni, avvenimenti,<br />

conoscenze che lo<br />

hanno visto protagonista e che<br />

sono parte integrante della storia<br />

e la cultura della nostra<br />

terra. Questa operazione di recupero,<br />

anche se dettata da motivazioni<br />

di ordine sentimentale<br />

e culturale può avere anche<br />

risvolti economici positivi per<br />

la comunità (non certo per l'associazione<br />

che è senza fini di<br />

lucro) considerato che il cavallo<br />

richiede cure ma procura<br />

posti di lavoro e richiama turisti.<br />

La nascita di “Persano nel<br />

cuore” ha suscitato lo scontato<br />

entusiasmo dei tanti persanesi<br />

sparsi per l'Italia che sentono<br />

fortissimo il legame con la loro<br />

terra. L'associazione, tuttavia,<br />

non vuole essere una casta di<br />

eletti che si ritengono gli unici<br />

depositari della cultura e della<br />

storia locale, ma è aperta a<br />

quanti hanno a cuore il bene<br />

del nostro territorio e vogliono<br />

salvaguardarne la ricchezze, il<br />

Primarie rosa<br />

vince<br />

Carmen Gallo<br />

Carmen<br />

Gallo<br />

vince la<br />

nuova<br />

manche<br />

delle primarie<br />

tutta al femmininile.<br />

CARMEN GALLO<br />

La giovane commercialista, specializzata<br />

in storia economica,<br />

già esponente dell’ex ds, non è<br />

nuovissima alle esperienze politiche<br />

locali, pur senza mai essere<br />

stata candidata nelle elezioni<br />

comunali locali. L’iniziativa,<br />

promossa nell’ambito del<br />

blog www.mottolaoreste.blog.tiscali.it,<br />

punta ad individuare<br />

nuovi protagonisti da proporre<br />

per il proscenio politico localr.<br />

Questi i nuovi risultati: Romilda<br />

NIGRO 6 Voti (13%); Maria<br />

Sofia CHIUMIENTO 9 Voti<br />

(20%); Carmen GALLO 13 Voti<br />

(29%) ; Annamaria VISCARDI 6<br />

Voti (13%); Milva CARROZZA<br />

3 Voti (7%), Sonia DI FEO 8<br />

Voti (18%)<br />

IN ALTO LA PIAZZA DI<br />

PERSANO.<br />

A DESTRA LO STEMMA<br />

DELL’ASSOCIAZIONE<br />

“PERSANO NEL CUORE”<br />

cavallo persano fra queste.<br />

Avere "Persano nel cuore" è,<br />

dunque, un modo di essere: significa<br />

sentirsi parte integrante<br />

del luogo in cui si vive e impegnarsi<br />

attivamente per promuoverlo.<br />

Dopo quella di Paestum,<br />

l'associazione è presente<br />

con proprie foto e documenti<br />

alla mostra documentaria all'Archivio<br />

di Stato di Salerno<br />

“Per una storia non<br />

antropocentrica. L'uomo<br />

e gli altri animali” che si<br />

è inaugurata il 25 maggio<br />

e sarà aperta fino al 17<br />

Altavilla,<br />

nozze Reina<br />

Carrozza<br />

Sabato 23 maggio alle 16.00<br />

presso la parrocchia di S. Biagio<br />

in Cerrelli Vito Reina ed<br />

Elena Carrozza si sono uniti<br />

in matrimonio. Dopo la cerimonia<br />

religiosa hanno ricevuto<br />

parenti e amici al banchetto<br />

nuziale presso l’Hotel<br />

Ariston di Paestum. La<br />

nuova famiglia Reina ha stupito<br />

gli invitati con una sorpresa:<br />

uno sfavillante spettacolo<br />

di fuochi pirotecnici. Familiari<br />

ed amici augurano ai<br />

novelli sposi un felice matrimonio.<br />

settembre.<br />

In occasione del convegno<br />

tenutosi nella giornata<br />

inaugurale è stato proiettato e<br />

commentato il documentario<br />

“Criniere al vento” girato nel<br />

1939 nella tenuta di Persano.<br />

Ma le iniziative dell'associazione<br />

non si limitano all'allestimento<br />

o alla partecipazione di<br />

mostre.<br />

In cantiere ci sono molti progetti<br />

che vanno dalla salvaguardia<br />

dei fiumi Sele e Calore<br />

a ricerche storiche sul<br />

Regno delle due Sicilie, dalla<br />

istituzione di un museo sulla<br />

“civiltà” persanese a iniziative<br />

editoriali, dal recupero e<br />

rievocazione di antichi eventi<br />

alla partecipazione a manifestazioni<br />

nazionali e internazionali<br />

che abbiano per<br />

protagonista il cavallo o il<br />

buttero. Un programma<br />

forse ambizioso ma che l'associazione,<br />

che ha attivato<br />

anche un proprio sito web.<br />

www.persanonelcuore.it,<br />

sembra poter realizzare.<br />

Fausto Bolinesi<br />

Stampava banconote false,<br />

arrestato Cennamo<br />

Era conosciuto per la sua attività<br />

di culturista e di collezionista<br />

di materiale bellico. L’arresto<br />

per detenzione illegale<br />

di armi e fabbricazione di<br />

banconote false di Francesco<br />

Cennamo, 25enne di Altavilla<br />

Silentina, è scattato<br />

nella prima mattinata quando<br />

numerose volanti hanno fatto<br />

irruzioni nei vari luoghi dove<br />

il giovane esplicava le sue attività.<br />

Il risultato finale è stato<br />

il rinvenimento di esplosivi,<br />

armi, munizioni e tracce di<br />

un’attività di fabbricazione di<br />

banconote false da 100 e 50<br />

euro che era solo agli inizi.<br />

I carabinieri della compagnia<br />

di Eboli, guidati dal maggiore<br />

Nobile Risi, in casa gli hanno<br />

trovato una vera e propria<br />

stamperia di denaro falso. Nonostante<br />

la giovane età nel<br />

paese Francesco Cennamo era<br />

conosciuto per via della sua<br />

passione per il fitness, e per la<br />

sua attività di buttafuori nei locali<br />

notturni.<br />

Estroso, intelligente e versato<br />

alla manualità, lo dcescive<br />

così così chi lo conosce bene.<br />

E con la passione della collezione<br />

di materiale bellici alleati,<br />

quelli che durante lo<br />

sbarco del 1943 furono così<br />

copiosamente dispersi da queste<br />

parti.<br />

Francesco Cennamo viene ritenuto<br />

estraneo agli ambienti<br />

legati al mondo della tossicodipenza<br />

locale.<br />

A lui però i militari sono arrivati<br />

a seguito di un’intensa attività<br />

di intelligence condotta<br />

dai militari della stazione locale,<br />

comandati dal maresciallo<br />

Salerno, che da tempo<br />

stanno cercando di venire a<br />

capo di numerosi episodi delinquenziali<br />

finora rrimasti impuniti<br />

e commessi nel paese.<br />

Le modalità spettacolari dell’arresto<br />

di Cennamo non<br />

sono sfuggiti alla popolazione.<br />

All’alba sono state decine<br />

le volanti dei carabinieri che<br />

circondavano l’abitazione<br />

di FrancescoCennamo, situata<br />

in località Canale, dove il<br />

giovane veniva sorpreso e tratto<br />

in arresto per detenzione illegale<br />

di esplosivi, armi, munizioni<br />

e per fabbricazione di<br />

banconote false da 100 e 50<br />

euro con sequestro di una<br />

vera e propria stamperia di denaro<br />

falso.


N°22 5 giugno 2009 C i l e n t o<br />

66<br />

Conclusa tra le polemiche la tredicesima edizione del Meeting del Mare e della Musica<br />

Querelle Citro Lehner: la musica è finita<br />

Spiritualità<br />

A bagnare la tredicesima edizione del<br />

Meeting del Mare e della Musica non è<br />

stata solo una fitta e scrosciante pioggia<br />

ma un uragano di polemiche, ritardi e<br />

rinunce dell’ultima ora. I Planet Funk,<br />

infatti, hanno annullato il concerto che<br />

doveva aprire il loro tour internazionale<br />

due giorni prima dell’evento.<br />

Ma, delusione a parte per gli appassionati<br />

della band italiana, l’atmosfera<br />

della tredicesima edizione del Meeting<br />

si è subito surriscaldata.<br />

“Mentre noi siamo qui ad ascoltare<br />

buona musica, nella piazza di Vallo<br />

della Lucania qualcuno, che ha il cervello<br />

piccolo e venduto, continua imperterrito<br />

la sua opera denigratoria contro<br />

il Meeting. A questo qualcuno diciamo<br />

che il Meeting continuerà a vivere<br />

e che la musica è finita per lui e non<br />

per noi ” I toni di don Citro cominciano<br />

a farsi ancora più pungenti fintanto che,<br />

sul palco, “consiglia”ai giovani di “scegliere<br />

con cura e bene i destinatari del<br />

proprio voto”.<br />

Questo è quanto ha detto don Gianni<br />

Citro lunedì scorso, durante la serata<br />

conclusiva del Meeting del Mare, tanto<br />

che ci è sembrato di assistere a una querelle<br />

elettorale e non ad un concerto.<br />

Prima di annunciare l’inizio della performance<br />

di Vinicio Capossela, star<br />

della serata, don Gianni non poteva non<br />

“rispondere” alla polemica che Giancarlo<br />

Lehner ha iniziato prima sul quotidiano<br />

Libero e poi continuato nella<br />

piazza di Vallo della Lucania.<br />

“Dite a don Citro, prete di sinistra in<br />

jeans che organizza eventi canzonettistici<br />

con i soldi pubblici, che la musica<br />

è finita!” così Lehner ha esordito lunedì<br />

sera a Vallo della Lucania durante un<br />

comizio. E non finisce qui. La querelle<br />

continua sul quotidiano Il Tempo.<br />

“La questione meridionale si rispecchia<br />

anche nei preti che, invece di intimare ai<br />

di Luigi Rossi<br />

Cultura dell’indifferenza o indifferenza alla cultura<br />

La scorsa settimana, Vallo ha ospitato due<br />

eventi di considerevole valenza culturale,<br />

ma con un non esaltante partecipazione di<br />

pubblico. “Come eri, come sei, come sarai,<br />

terra mia” è il titolo del convegno-incontro,<br />

svoltosi il 29 ed il 30 maggio. Titolo<br />

deamicisiano per mettere insieme illustri<br />

ospiti originari del Cilento ed oggi residenti<br />

oltre l’Atlantico o oltre il Sele. Azione lodevole,<br />

quella del Comune di Vallo, nel riconoscere<br />

e celebrare personaggi che, affermatisi<br />

nella vita civile, politica e professionale,<br />

hanno, così, dato lustro anche alle<br />

loro radici. Interessanti i temi affrontati:<br />

dalla scuola medica eleatica, alla giustizia<br />

nei paesi neo-latini, anche se una certa<br />

confusione nel proporli insieme ha messo,<br />

forse, in ambascia i partecipanti. Si è trattato,<br />

comunque, di una positiva occasione<br />

di riflessione attraverso lo scambio di idee<br />

e la possibilità di arricchimento culturale,<br />

uniti al doveroso riconoscimento per figli<br />

del Cilento impegnati da protagonisti in<br />

altri ambiti territoriali. Certo, un po’ di sobrietà<br />

nell’organizzatore non guasterebbe,<br />

anche per fugare il dubbio che il tutto sia<br />

stato costruito per dare visibilità all’Associazione<br />

Cilentani nel Mondo da lui diretta<br />

con piglio monocratico.<br />

Il secondo evento è stato il concerto organizzato<br />

il 28 al teatro La Provvidenza in<br />

occasione dell’anno paolino 2009. L’orchestra<br />

“Nuova Scarlatti” di Napoli, diretta<br />

dal maestro Flavio Emilio Scogna e la<br />

voce narrante di Enzo Salomone hanno<br />

proposto al pubblico l’Opera: “Destinazione<br />

del Sangue. Il fuoco della carità di<br />

Paolo”, su musiche di Cristian Carrara e<br />

testi di Davide Rondoni. I momenti recitativi<br />

e i pezzi espressi dal continuo dialogo<br />

tra pianoforte e violoncello con l’orchestra,<br />

evocano l’ultimo viaggio dell’apostolo fino<br />

all’incontro col “viso di ramarro dell’imperatore”.<br />

Il recital suscita grandi emozioni<br />

nel descrivere il mondo esterno che accompagna<br />

il viaggio di Paolo, colori e sensazioni<br />

contrastanti fino al martirio in una<br />

specie di colloquio bene intrecciato tra parole<br />

e musica. Ebbene, anche se l’ingresso<br />

era libero, il teatro era riempito per metà.<br />

Il pubblico non era quello delle grandi occasioni,<br />

evidenziando la sostanziale indifferenza<br />

per gli eventi artistici di qualità. Il<br />

dato deve far riflettere se è indicativo del<br />

tipo di azione che il popolo richiede alla<br />

chiesa locale: poco impegno nel far pensare<br />

ed nell’aiutare a maturare scelte cristiane<br />

capaci di conciliare esigenze della<br />

ragione e dono della fede; grande trasporto,<br />

invece, per statue dal busto più o meno<br />

argenteo portate a spalla per il paese e capaci<br />

di esaltare elementi di una religione<br />

popolare evocatrice di impulsi totemici. E’<br />

un dilemma che dimostra come la chiesa si<br />

ponga i problemi evocati il 15 maggio sul<br />

settimanale da Giuseppe Liuccio. Questi,<br />

riferendosi all’elogio della sobrietà e della<br />

responsabilità per chi occupa incarichi<br />

pubblici, apparso sul giornale dell’episcopato<br />

italiano, annotava: “Mi piacerebbe<br />

che anche nelle istituzioni cattoliche periferiche<br />

del mio Cilento, ancora saldamente<br />

legato ai sani valori della tradizione, vescovi<br />

e parroci levassero alta e forte la voce<br />

della condanna”. Liuccio auspica che le<br />

omelie domenicali in modo autorevole<br />

evochino principi, ideali e valori, paventando<br />

che “forse per malcelato timore reverenziale,<br />

il Magistero della Chiesa periferica<br />

sia affetto da raucedine, se non addirittura<br />

da afasia. E il sacro tempio delle<br />

coscienze è invaso dai profanatori, che<br />

nessuno scaccia via…”. Occorre ringraziare<br />

il poeta cilentano per l’attenzione a<br />

queste tematiche, anche se risulta sempre<br />

pericoloso fare di ogni erba un fascio, a<br />

meno che la domenica egli frequenti a<br />

turno le parrocchie per ascoltare la spiegazione<br />

del vangelo e valutarne la portata<br />

della esegesi. A volte si ha la sensazione<br />

Un momento della serata finale<br />

che, al difetto italico<br />

di un uso pubblico<br />

della storia, si<br />

rischia di affiancare<br />

anche quello di un<br />

abuso funzionale<br />

del vangelo. Comunque,<br />

Liuccio<br />

pone una questione<br />

seria non solo sulla celebrazione della liturgia<br />

della parola, ma anche sulla efficacia<br />

e sulla capacità di penetrazione nelle<br />

coscienze. Come non essere d’accordo<br />

sulla necessità di una maggiore sobrietà<br />

negli stili di vita e di un’acclarata responsabilità<br />

nell’esercizio delle funzioni pubbliche<br />

Comportamento che dovrebbero<br />

tenere non solo candidati ed eletti, ma tutti,<br />

in particolare coloro che si sentono partecipi<br />

della cerchia eletta degli intellettuali.<br />

Nel Cilento ve ne sono tanti, più o meno riconosciuti,<br />

molti auto-proclamatisi tali,<br />

anche se sovente sono soprattutto degli organizzatori<br />

di eventi, come si è soliti dire<br />

oggi, attività utile per raschiare il barile<br />

delle risorse pubbliche ancora disponibili<br />

per questo tipo di iniziative. Proprio il loro<br />

moltiplicarsi non aiuta a comprendere la<br />

portata di proposte culturali come quella<br />

alla Provvidenza il 28 maggio. Al contrario<br />

di quanto paventa Liuccio, considerando<br />

la valenza culturale delle attività del centro<br />

diocesi, si può dire che la chiesa non sia<br />

affetta da raucedine, meno che mai da afasia<br />

per timore reverenziale. Perciò, nel cogliere<br />

l’invito del poeta e nel rilanciare la<br />

sua apprezzabile crociata, invitiamo chi<br />

nelle nostre contrade si dedica all’animazione<br />

culturale a far voto di sobrietà, una<br />

scelta di indilazionabile serietà altrimenti<br />

il Cilento rimarrà come era perché gli abitanti,<br />

precipitati nell’indifferenza di fronte<br />

a ogni invito, stimolo, provocazione culturale,<br />

dimostrano di non voler cambiare.<br />

malefici centrosinistri “Vade retro Satana”<br />

ne diventano succubi interessati per<br />

la gloria non del nostro Signore, ma per<br />

l’effimero post borbonico “Festa-farinaforca”.<br />

(tratto da “La Campania buttata<br />

via dalla sinistra”di Lehner pubblicato<br />

su www.iltempo.it il 3 giugno 2009).<br />

Insomma una pioggia di polemiche si è<br />

abbattuta sul Meeting del Mare e sul<br />

suo direttore artistico che, fortunatamente,<br />

non hanno influito sulla buona<br />

riuscita dell’evento. Difatti dopo la piccola<br />

“variazione sul tema” fatta da Simone<br />

Valiante per ribadire il sostegno<br />

della Provncia di Salerno sia al Meeting<br />

che a don Gianni, finalmente arriva lui,<br />

la tanto attesa star. “Sua altezza Vinicio<br />

Capossela”, come lo definisce don<br />

Gianni stesso, che apre il concerto con<br />

“L’accolita dei rancorosi”. Mai descrizione<br />

fu più adeguata! Gli amanti del<br />

suo sound intrisio di sannio e irpinia,<br />

luoghi d’origine, hanno potuto godere<br />

per circa due ore della sua musica. Polemiche<br />

a parte il Meeting ormai da tredici<br />

anni rappresenta la maggiore attrazione<br />

e il momento più importante<br />

di aggregazione giovanile al di là dei<br />

luoghi di uso comune. Marina di Camerota<br />

è’stata davvero per tre giorni il<br />

centro nevralgico di una gioventù che<br />

ha sempre voglia di confrontarsi con se<br />

stessa.<br />

Marianna Lerro<br />

OGGI SPOSI<br />

Il sì di<br />

Sabina Martiello<br />

e Mario Serra<br />

Presso la chiesa della Natività, in<br />

Roccadaspide, si sono detti sì, la<br />

musicista Sabina Martiello e l’editore<br />

Mario Serra. Ha officiato don<br />

Cosimo Cerullo, mentre s fare da testimone<br />

è stato Gennaro Cavallo.<br />

Amici e parenti si sono poi trattenuti<br />

presso il ristorante “La Vigna”<br />

apprezzando il ricco menu predisposto<br />

per l’occasione dalla direzione<br />

del locale. Gianfranco Marra,<br />

ed il suo gruppo, hanno deliziato gli<br />

invitati con un notevole programma<br />

musicale al quale si è aggiunta<br />

anche Livia Tierno, madre della<br />

sposa, che si è esibita in diversi<br />

brani musicali. Nel parterre notati<br />

anche molti esponenti del mondo<br />

culturale e politico della zona. Agli<br />

sposi vanno gli auguri dell’intera<br />

redazione di “<strong>Unico</strong>”, intervenuta<br />

in forze alla felice giornata.


I2<br />

C i l e n t o<br />

N°22 5 giugno 2009<br />

SECONDO DOSSIER CODACONS. La responsabilità delle amministrazione locali<br />

Abusi edilizi e turismo di massa: così muore il parco del Cilento<br />

SALERNO - Gli abusi edilizi e<br />

un distruttivo turismo di massa<br />

stanno danneggiando il Parco<br />

nazionale del Cilento. È l’accusa<br />

formulata nel Secondo dossier<br />

Cilento, redatto dal CodaconsCampania<br />

e pubblicato sul<br />

sito web dell’associazione con<br />

le molteplici violazioni denunciate.<br />

VIOLAZIONI - Il parco è stato<br />

istituito nel 1991 e grazie ai suoi<br />

180 mila ettari è il secondo<br />

parco nazionale più grande<br />

d’Italia. Nello stesso anno è<br />

stato dichiarato Patrimonio<br />

dell’Umanità dall’Unesco e dal<br />

1997 la stessa agenzia dell’Onu<br />

l’ha riconosciuto riserva di biosfera.<br />

Ricco di aree protette e di<br />

significativi siti storico-culturali<br />

(tra i più famosi i templi di<br />

Paestum e la Certosa di Padula),<br />

a vigilare sull’integrità del<br />

territorio e tutelarne le qualità<br />

culturali e naturali è l’Ente<br />

parco. Secondo il Codacons,<br />

però, nel corso degli ultimi<br />

anni si sono protratte «sistematiche<br />

violazioni delle leggi» che<br />

hanno determinato «numerosissime<br />

sofferenze ambientali e<br />

paesaggistiche» in tutto il territorio<br />

protetto. Dal dossier si deduce<br />

che le principali responsabilità<br />

dell’emergenza ambientale<br />

del Parco nazionale<br />

vanno ricercate nelle amministrazioni<br />

locali, troppo spesso<br />

pronte a «svendere legalità per<br />

acquistare consenso». Lo stesso<br />

l’Ente parco, in numerose occasioni,<br />

ha dimostrato inerzia e<br />

incapacità a svolgere un’effettiva<br />

azione di tutela dell’ambiente<br />

e del paesaggio. Alla fine<br />

il documento constata, non<br />

senza amarezza, che «il Cilento<br />

era più intatto prima che diventasse<br />

un’area protetta».<br />

ABUSI EDILIZI – L’abusivismo<br />

edilizio è una delle piaghe<br />

maggiori che si registrano nel<br />

parco nazionale. Nel 2005 i carabinieri<br />

hanno accertato cento<br />

casi di abuso edilizio, ma il fenomeno<br />

è in netta crescita. Il<br />

Codacons afferma che sia la popolazione<br />

sia le istituzioni tollerano<br />

questo costume tanto da<br />

«non applicare le misure di<br />

contrasto e di repressione previste<br />

dalla legge». L’Ente parco,<br />

nel corso della sua quasi ventennale<br />

esistenza, ha emesso<br />

solo quattro ordinanze di demolizione,<br />

mentre non ha promosso<br />

azioni effettive nei confronti<br />

dei ripetuti abusi edilizi.<br />

Il caso più eclatante è quello di<br />

Montecorice, nei pressi della riserva<br />

di Punta Licosa, dove<br />

manufatti di cemento che devono<br />

essere abbattuti da oltre<br />

20 anni sono ancora in piedi<br />

malgrado le sentenze passate in<br />

giudicato. Scheletri di cemento<br />

che deturpano una meravigliosa<br />

collina che si affaccia sulla<br />

baia di Punta Licosa.<br />

ECOMOSTRI CON I FONDI<br />

EUROPEI – Càpita anche che<br />

in un’area protetta siano costruiti<br />

improbabili e maestosi<br />

edifici con finanziamenti europei.<br />

È il caso di due singolari<br />

progetti: il Centro internazionale<br />

per lo studio delle migrazioni<br />

e il Museo del fiume e<br />

dell’area faunistica della lontra.<br />

Il primo è stato portato a termine<br />

nel Comune di Centola<br />

con una spesa di circa 1.290.000<br />

euro di fondi europei. Il secondo<br />

è stato edificato nel Comune<br />

di Aquara e ha comportato un<br />

esborso di oltre 500 mila euro.<br />

Oggi queste strutture non sono<br />

attive e secondo il Codacons la<br />

loro costruzione ha prodotto<br />

«una devastazione paesaggistica<br />

di un’intera area, prima di<br />

allora pregiatissima». «È incredibile»,<br />

afferma l’avvocato<br />

Pierluigi Morena, dell’ufficio<br />

legale del Codacons, «come si<br />

sperperi il denaro pubblico per<br />

creare eco-mostri in aree sensibili».<br />

Il dossier denuncia che il<br />

Centro internazionale per lo<br />

studio delle migrazioni non è<br />

stato costruito con «materiali<br />

ecologici, compatibili e facilmente<br />

mimetizzati con l’ambiente<br />

circostante», ma è stata<br />

innalzata in posizione dominante<br />

e con calcestruzzo «una<br />

vera palazzina di tre piani, a<br />

forma di fungo circolare».<br />

CEMENTIFICAZIONE E TU-<br />

RISMO DI MASSA –<br />

L’area del Cilento vive soprattutto<br />

di turismo. Località<br />

come Palinuro, Agropoli,<br />

Acciaroli ospitano decine<br />

di migliaia di villeggianti<br />

nei mesi estivi. Spesso<br />

le amministrazioni locali,<br />

pur di incrementare<br />

l’afflusso dei turisti, approvano<br />

progetti di dubbio<br />

impatto ambientale. È<br />

il caso della cementificazione<br />

del porto turistico di<br />

Pisciotta, cittadina a pochi chilometri<br />

da Palinuro (i lavori<br />

sono attualmente fermi dopo<br />

l’intervento della Sopraintendenza<br />

che ha constatato «la<br />

completa asportazione della<br />

scogliera preesistente, nonché<br />

il salpamento di parte della scogliera<br />

a sud del porto»). O ancora<br />

del progetto di costruzione<br />

di circa 40 villini da parte della<br />

cooperativa Sea Village in<br />

un’area protetta in località<br />

Lacco di Pisciotta, a pochi metri<br />

dal mare. Quest’ultimo progetto<br />

ha dato luogo a una vicenda<br />

giudiziaria con risvolti penali<br />

che ha visto coinvolti anche<br />

amministratori locali. Naturalmente<br />

il litorale costiero è quello<br />

che soffre di più la minaccia<br />

del turismo di massa. Il Codacons<br />

denuncia «le crescenti<br />

concessioni agli stabilimenti<br />

balneari nell’area dunale» sul<br />

pregiato litorale di Marina di<br />

Camerota. Il carico degli stabilimenti<br />

danneggerebbe l’intero<br />

territorio, «con pregiudizio<br />

anche per le specie di uccelli<br />

(gabbiano reale e gabbiano<br />

corso) che nidificano sulle falesie<br />

rocciose lì presenti». L’attività<br />

umana avrebbe tra l’altro<br />

provocato «gravi perdite di<br />

specie autoctone sulla spiaggia<br />

di cala del Cefalo».<br />

IL KARTODROMO E LA<br />

GALLERIA - La fantasia degli<br />

amministratori locali non conosce<br />

limiti. Il Comune di Torraca<br />

vuole portare a termine la<br />

costruzione di un kartodromo<br />

e di una centrale eolica sulla<br />

montagna di Casalbuono, sul<br />

golfo di Policastro, «zona ritenuta<br />

dall’Autorità di bacino<br />

molto fragile per la sua natura<br />

carsica, quindi inadatta a ogni<br />

attività umana». Dopo la denuncia<br />

del Codacons sarà l’autorità<br />

giudiziaria a stabilire se<br />

effettivamente è possibile costruire<br />

una pista di kart su una<br />

montagna carsica. Ma forse il<br />

progetto più incredibile è quello<br />

denominato Interconnessione<br />

degli schemi idrici Sele–<br />

Alento, presentato nel luglio<br />

2008 dal Consorzio Velia per la<br />

bonifica dell’Alento. Il piano<br />

prevedeva la deviazione del<br />

fiume Calore, nel tratto delle<br />

note gole, e la costruzione di<br />

una galleria di 2,5 km che<br />

avrebbe permesso alle acque di<br />

confluire nel bacino dell’Alento,<br />

lago artificiale e importante<br />

fonte di approvvigionamento<br />

idrico per il territorio. Lo scopo<br />

del progetto era aumentare<br />

l’acqua a disposizione per fini<br />

domestici e combattere «la tropicalizzazione<br />

del clima nel<br />

sud Italia». Sulla questione è intervenuto<br />

anche il Wwf Italia<br />

che, attraverso il presidente<br />

Enzo Venini, ha sostenuto che<br />

se il progetto fosse stato attuato<br />

«avrebbe causato la scomparsa<br />

del fiume Calore, tra i più<br />

vitali e meno inquinati del sud<br />

Italia, con la conseguente distruzione<br />

dell’ecosistema legato<br />

al fiume». Il Codacons su<br />

questa vicenda aveva avviato<br />

una campagna di tutela intitolata<br />

Salviamo il fiume Calore.<br />

«Quella campagna», sostiene il<br />

presidente del Codacons Campania,<br />

professore Marchetti,<br />

«ha dato un contributo decisivo<br />

per fermare un progetto faraonico,<br />

inutile e dannoso».<br />

ABBATTIMENTO - Il direttore<br />

dell’Ente parco, Angelo De<br />

Vita, non nasconde i numerosi<br />

problemi che affliggono il<br />

Parco nazionale, ma pone l’accento<br />

anche sulle tante attività<br />

intraprese: «Nel corso degli ultimi<br />

anni abbiamo portato a<br />

termine numerose iniziative<br />

che hanno fatto conoscere i nostri<br />

territori anche al di fuori<br />

dell’Italia. Gli abusi edilizi sono<br />

un problema grave. Spesso<br />

però gli abbattimenti non sono<br />

portati a termine per mancanza<br />

di fondi. Infine ci sono i soliti<br />

problemi burocratici con i<br />

singoli Comuni. Non voglio<br />

certo scaricare le colpe sugli<br />

amministratori locali, ma nell’immediato<br />

futuro cercheremo<br />

di trovare un’intesa con loro e<br />

abbatteremo quelle costruzioni<br />

che da anni sono state dichiarate<br />

illecite».<br />

Francesco Tortora<br />

PALINURO<br />

Affondano le<br />

madrepore.<br />

Due anni fa il<br />

primo allarme<br />

MADREPORA ARANCIONE<br />

Ora le cose sono peggiorate.<br />

Gli Astroidi giganti della Grotta<br />

Azzurra di Palinuro, sulla<br />

costa del Parco del Cilento e<br />

del Vallo di Diano, in Campania,<br />

famose per la misura (3<br />

volte più sviluppate delle loro<br />

«sorelle» mediterranee) e per<br />

la speciale colorazione arancione,<br />

stanno lasciando la superficie<br />

per cercare riparo<br />

qualche decimetro più giù.<br />

«Segno della grande sofferenza<br />

di questi organismi per<br />

colpa della patina di idrocarburi<br />

che lasciano le barche che<br />

fanno visitare la grotta senza<br />

alcuna regolamentazione».<br />

Ma anche altri organismi<br />

come le Gorgfonie Gialle, le<br />

Spugne o i Parazoanti mostrano<br />

segni evidenti di sofferenza.<br />

A parlare è il docente di<br />

ecologia all’Università di Pisa,<br />

Francesco Cinelli, che dal ‘92<br />

segue la dinamica degli organismi<br />

della Grotta Azzurra di<br />

Palinuro, e che aveva lanciato<br />

il primo allarme nell’ agosto<br />

del 2007. Ora torna alla carica.<br />

«A due anni di distanza - ha<br />

detto - le cose sono peggiorate,<br />

soprattutto nella Grotta Azzurra.<br />

Sono scomparsi gli<br />

Astroidi a pelo d’acqua, una<br />

specie di madrepora arancione<br />

caratteristica delle nostre<br />

acque da Napoli in giù, soprattutto<br />

nelle grotte. E nella<br />

Grotta Azzurra abbiamo il nostro<br />

patrimonio più importante».<br />

«Il Parco del Cilento - ha<br />

proseguito Cinelli - ha la giurisdizione<br />

anche su una delle<br />

zone più importanti del Mediterraneo,<br />

il promontorio di<br />

Capo Palinuro, una zona dichiarata<br />

dall’Unesco patrimonio<br />

mondiale dell’umanità,<br />

ma non mette alcuna tutela.<br />

Servirebbe invece una dichiarazione<br />

di salvaguardia».


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14<br />

C a l o r e N°22 5 giugno 2009<br />

Una politica cha lascia l’amaro in bocca<br />

“Al posto delle idee, solo le facce”<br />

Su tutto il pianeta si è abbattuta<br />

una delle crisi economiche più<br />

gravi che si ricordino, probabilmente<br />

seconda solo a quella del<br />

1929, ma neanche a quest’ultima<br />

paragonabile, dato che, a quei<br />

tempi non si poteva certo parlare<br />

di globalizzazione. Di fatto<br />

l’economia globale ha portato<br />

ad una crisi globale,dalla quale<br />

ci riprenderemo molto probabilmente<br />

e molto lentamente<br />

solo dalla seconda metà del<br />

2010. Il nostro Presidente del<br />

Consiglio ha prima negato il<br />

problema, poi ha candidamente<br />

ammesso che ci fosse, sottolineando<br />

però che non bisognava<br />

creare catastrofismi, lanciando<br />

strali a destra e a manca contro<br />

chiunque lo contraddicesse:<br />

prima la sinistra, poi i sindacati,<br />

infine la Confindustria. Ma oramai<br />

ci siamo abituati: quello che<br />

è vero oggi lo si smentisce domani...domani<br />

è un altro giorno.<br />

L’importante è spostare l’attenzione<br />

dai problemi e far passare<br />

ai media quello che più ci aggrada<br />

e più ci distoglie dalla realtà.<br />

Tanto più che chi dovrebbe<br />

fare da contraltare a questo andazzo<br />

si lascia trasportare, più o<br />

meno consapevolmente, sulla<br />

stessa lunghezza d’onda. Siamo<br />

comunque a pochi giorni dal<br />

termine di quest’ultima campagna<br />

elettorale, e la domanda<br />

nasce spontanea: ma chi la vive<br />

la crisi Il lettore si chiederà: ma<br />

questo dove vuole andare a parare!Cercherò<br />

di spiegarmi subito.<br />

Innanzitutto debbo dire<br />

che la concomitanza delle Provinciali<br />

con le Europee ha posto<br />

queste ultime completamente in<br />

secondo piano, dimostrando,<br />

scusatemi il rafforzativo, tutto il<br />

nostro “provincialismo”.D’altro<br />

canto, se si considera che saremo<br />

di fronte a una scheda che<br />

sembra essere 60x60, nella quale<br />

saranno presenti 17 simboli collegati<br />

al centro-destra, 10 collegati<br />

al centro-sinistra e 2 outsider,<br />

possiamo senza dubbio<br />

parlare neanche di Provinciali,<br />

ma di vere e proprie stracittadine.<br />

E qui vengo al discorso della<br />

crisi economica. L’altra sera mi<br />

intrattenevo con uno dei candidati<br />

“poveri” , che candidamente<br />

mi rivelava che il costo di<br />

un manifesto senza fotografia<br />

ammonta a circa 30 centesimi e<br />

che lui stesso ne aveva ordinati<br />

ROCCADASPIDE. Basket in carrozzina<br />

Ciccio Minella convocato in serie A1<br />

Francesco Minella, meglio conosciuto<br />

come “Ciccio”, ci<br />

parla della sua breve ma intensa<br />

e fortunata carriera sportiva.<br />

Preferisce essere intervistato al<br />

tavolino di un bar, in tranquillità,<br />

facendo una chiacchierata<br />

tra amici. Abituato alle interviste,<br />

si racconta ridendo e scherzando:<br />

“ Ė iniziato tutto per<br />

caso, non avevo mai pensato di<br />

giocare a Basket”.<br />

Quando hai iniziato<br />

“Gioco dall’estate del 2001<br />

nella Crazy ghosts di Battipaglia,<br />

è una squadra di serie A2.<br />

Mi alleno tre volte a settimana.<br />

All’inizio non è stato semplice,<br />

non avevo mai pensato di giocare<br />

a Basket, non mi interessava,<br />

poi per caso, ho iniziato, ma<br />

non credevo di andare oltre il<br />

semplice divertimento. I primi<br />

tempi venivano a prendermi a<br />

casa, per me era quasi un gioco,<br />

poi, ho scoperto d’avere un potenziale<br />

ed è diventata una cosa<br />

seria. Allenamenti disciplinati<br />

e campionati nazionali”.<br />

Dove hai giocato<br />

“Ho sempre giocato nella<br />

Crazy ghosts di Battipaglia, ho<br />

avuto dei problemi, circa tre<br />

anni fa che mi hanno costretto<br />

ad abbandonare gli allenamenti<br />

per circa un anno, in quel<br />

frangente mi avevano convocato<br />

nell’under 21 della serie<br />

A1, mi è costato tantissimo non<br />

potere accettare, è stato lì che<br />

mi sono promesso di darmi<br />

una seconda possibilità, sono<br />

contento, il mio impegno è<br />

valso alla convocazione per il<br />

prossimo anno in serie A1 nella<br />

Santo Stefano”.<br />

Quando inizi<br />

“La partenza è prevista, salvo<br />

imprevisti, per settembre, la<br />

mia vita cambierà, ne sono consapevole<br />

e al contempo emozionato,<br />

dovrò allenarmi tutti i<br />

giorni, la mattina e il pomeriggio,<br />

gli unici giorni liberi saranno<br />

la domenica, quando<br />

non saremo in trasferta ed il lunedì,<br />

ma chi la dura la vince, il<br />

mio obiettivo sono le Olimpiadi<br />

di Londra 2012, se sentirete il<br />

mio nome.. beh, l’avrò raggiunto.<br />

Sono molto motivato<br />

anche dal fatto che quest’anno<br />

in serie A1 avrò il mio primo<br />

contatto con una realtà sportiva<br />

estera, infatti ad aprile ci<br />

sarà la Coppa Europea, è una<br />

bella soddisfazione”.<br />

Pratichi altri sport oltre al Basket<br />

“No, mi sarebbe piaciuto il Tennis,<br />

ma non ho mai avuto l’occasione<br />

di provare e ora meno<br />

che mai avrò il tempo per farlo,<br />

peccato”.<br />

Da settembre sarai un giocatore<br />

stipendiato, sarà un vero e<br />

proprio lavoro, come la vivi<br />

IN PRIMO PIANO GIOVANNI FRANCIONE<br />

5.000, giocandosi quindi 1.500<br />

euro. Mi diceva anche che dalle<br />

notizie in suo possesso i suoi<br />

“avversari” avevano ordinato<br />

forse manifesti con le foto in misura<br />

quattro/cinque volte superiore<br />

alla sua quantità, e, se si<br />

tiene conto che questo tipo costa<br />

un euro cadauno, siamo già ai<br />

primi 4/5.000 euro. Sempre il<br />

nostro candidato si rivolge agli<br />

elettori attraverso lo strumento<br />

“Tranquillamente, avrò l’occasione<br />

di conoscere e di vivere<br />

ogni giorno con giocatori molto<br />

bravi, la mia squadra mi mancherà<br />

tantissimo, i miei compagni,<br />

il presidente, prima di essere<br />

delle figure professionali<br />

per me sono degli amici, ma<br />

devo provarci, è un’occasione<br />

per me troppo importante”.<br />

Francesco sei modestissimo<br />

come è possibile<br />

“Sono Ciccio, quello di sempre,<br />

molte persone non sanno neanche<br />

che gioco a Basket e non<br />

sarò io a vantarmene, è capitato<br />

che dopo qualche intervista<br />

qualcuno mi ha fermato per<br />

strada dicendomi, ma eri in tv,<br />

ma da quanto tempo giochi<br />

Rispondo semplicemente, da<br />

otto anni.<br />

Non mi piace dilungarmi, chi<br />

mi conosce bene mi segue con<br />

piacere, per il resto, non sono<br />

solo un giocatore di Basket,<br />

sono anche un Pr, altre persone<br />

mi conoscono per questo, tutto<br />

qua”.<br />

Ciccio è stato un piacere in<br />

bocca al lupo per tutto<br />

“ Piacere mio e crepi il lupo”.<br />

Tania Marino<br />

classico e demodé della piazza,<br />

perché non può permettersi il<br />

fitto di un locale, né tantomeno<br />

un buffet, o ancora meglio una<br />

cena per ogni comune, ogni contrada,<br />

ogni via del collegio. Il nostro<br />

atavico candidato poi, gira<br />

con la propria macchina, piena<br />

di volantini e fac-simile, perché<br />

non può permettersi uno stuolo<br />

di assistenti, o un pullman o il<br />

camper. Siccome pensa di essersi<br />

candidato per proporre delle<br />

soluzioni ai problemi del territorio,<br />

non ha minimamente pensato<br />

invece a curare la propria<br />

immagine, la propria pubblicità,<br />

il proprio appeal. Ovviamente<br />

anche questo ha un costo che<br />

però, francamente, non saprei<br />

quantificare. In più molto sovente<br />

i messaggi pubblicitari arrivano<br />

alle radio,alle televisioni,<br />

ai giornali e anche questi passaggi<br />

costano. Non vorrei risultare<br />

esagerato, ma una campagna<br />

elettorale “come si deve”,<br />

sparo una cifra, costerà minimo<br />

minimo 20.000 euro. Accetto<br />

scommesse e magari se qualche<br />

candidato potrà togliermi il<br />

dubbio sarei veramente grato.<br />

Anche perché 20.000 euro, ma<br />

anche 10.000, sono soldi, soprattutto<br />

per tutti quegli Elettori<br />

che oggi non arrivano a fine<br />

mese, che sono in cassa integrazione<br />

o che, peggio ancora<br />

sono stati licenziati, o per tutti<br />

quei giovani precari, con contratti<br />

atipici, che 10.000 euro li<br />

guadagnano in tre anni... forse.<br />

Anche perché, e qui mi servo<br />

ancora dei dati, mi sembra che<br />

questo collegio non esprima un<br />

consigliere provinciale da circa<br />

quindici anni, e quindi non è<br />

neanche così semplice che<br />

quanto si spende porterà all’agognata<br />

(o forse no!) elezione!<br />

Qualcuno potrà obiettare<br />

che con i soldi suoi ognuno fa<br />

quello che vuole e questo discorso<br />

non fa una piega. La mia<br />

contro-obiezione però sarà che<br />

se si spendono i propri soldi<br />

per portare la donna al mare è<br />

un conto, se invece li si spende<br />

per andare ad occupare un<br />

posto pubblico non mi sembra<br />

un buon viatico sulla strada<br />

della rappresentanza dei cittadini.<br />

A meno che non lo si consideri...diciamo<br />

così... un investimento!<br />

Giuseppe Lascaleia


C a lo r e<br />

N°22 5 giugno 2009 15<br />

asasas<br />

asasas<br />

IL TAGLIO DEL NASTRO<br />

Sabato 30 maggio a Capizzo<br />

frazione del Comune di Magliano<br />

Vetere (SA) si è svolta<br />

l’inaugurazione del Centro accoglienza<br />

di Turismo Rigenerativo<br />

e della Associazione Culturale<br />

e Turistica “Cilento Re-<br />

Generatio” Onlus.<br />

L’idea nasce nel 1999, quando<br />

l’arch.Anna Pina Arcaro la sottopone<br />

all’attenzione del Comune<br />

di MaglianoVetere. La<br />

realizzazione del progetto<br />

viene attuata attraverso le risorse<br />

economiche messe a disposizione<br />

dal Parco Nazionale<br />

del Cilento e Vallo di Diano<br />

misura 1.9, per le infrastrutture,<br />

Por Campania 2000-2006,<br />

misura 3.18, per la formazione<br />

e fondi europei 2007-2013 per<br />

la seconda fase. Ruolo rilevante<br />

quello della Comunità Montana<br />

Calore Salernitano che in<br />

qualità di “policy makers” ha<br />

saputo ben cogliere tale occasione<br />

di finanziamento per realizzare<br />

un progetto mirato alla<br />

promozione e divulgazione di<br />

un turismo di qualità. I comuni<br />

che accolgono la proposta<br />

“L’orchestra dei pettini”, storia cilentana<br />

Sarà un film<br />

oltre a Magliano<br />

Vetere sono Stio,<br />

Campora e Felitto<br />

dove sono stati<br />

realizzati interventi<br />

di sistemazione<br />

e riqualificazione<br />

di alcune<br />

aree.<br />

“Non è solo un<br />

pacchetto turistico,<br />

ma un processo<br />

di sperimentazione<br />

con gestione<br />

autosostenibile”<br />

queste le parole della mente del<br />

progetto, l’arch. Arcaro, che ha<br />

poi ulteriormente affermato “<br />

non solo turismo ma anche sviluppo”.<br />

Il turismo rigenerativo racchiude<br />

in sé quello escursionistico,<br />

religioso, culturale naturalistico,<br />

rurale, sociale, didattico,<br />

sportivo e scientifico. Il<br />

pacchetto turistico rigenerativo<br />

(PTR) comprende una terapia<br />

personalizzata, a cura del personale<br />

medico specializzato,<br />

che va a stimolare i sensi: l’udito<br />

con i suoni delle Gole del Calore,<br />

la vista con i percorsi<br />

escursionistici, il gusto con percorsi<br />

gastronomici, l’olfatto con<br />

i profumi della natura, il tatto<br />

con le attività artistiche. Gli<br />

obiettivi si fondano su un tipo<br />

di recupero psico-fisico e spirituale<br />

della persona sulla qualità<br />

della vita, la cultura e l’identità.<br />

Gli interventi sono stati<br />

molteplici ed a caratterizzare il<br />

convegno è stata la presenza<br />

delle nuove e vecchie amministrazioni<br />

nelle vesti dei presidenti<br />

del Parco Nazionale Del<br />

Laurino invasa da oltre 100 bambini<br />

Al via la rassegna “Teatro scuola”<br />

Cilento e Vallo di Diano, della<br />

Comunità Montana e i sindaci.<br />

La vera difficoltà non sempre è<br />

nella realizzazione di un progetto<br />

ma nella sua continuità<br />

perché le idee vanno sostenute<br />

prima e dopo, con fermezza e<br />

decisione. Le autorità presenti<br />

appoggiano totalmente questo<br />

progetto auspicando assiduità<br />

ed unione per il futuro.<br />

Mariagloria Di Chiara<br />

SPORT<br />

Rosamaria, la<br />

stella della<br />

ritmica<br />

La passione di Rosamaria Molinaro<br />

comincia alla tenera età<br />

di quattro anni. L’amore per la<br />

danza la porta rapidamente a<br />

salire sui podi delle competizioni<br />

regionali e interregionali.<br />

Seguita da sempre dall’in-<br />

DALLA PRIMA<br />

Conservatorio e suo<br />

padre che con alcuni<br />

amici fonda una band<br />

“Pettino-orchestra”, il<br />

cui protagonista è un<br />

curioso ed insolito<br />

strumento musicale:<br />

un pettine ricoperto<br />

da un foglio di carta<br />

velina. In una magica<br />

notte d’estate, suo<br />

padre, osservando l’ascesa<br />

delle alici verso la luce diffusa<br />

del mare è colto da un’improvvisa<br />

ispirazione e compone<br />

un tema musicale di grande<br />

intensità e suggestione. Partecipano<br />

al festival di Ravello ma<br />

non vengono ammessi perché<br />

i pettini non sono riconosciuti<br />

come strumenti musicali. La<br />

storia ha prima una svolta tragica<br />

quando il padre muore,<br />

ma poi il testo musicale, riproposto<br />

a Ravello dal protagonista<br />

ha un grande successo.<br />

Questo passato gli dà la spinta<br />

giusta per realizzare la sua<br />

opera di “Valori e Libertà” a<br />

Berlino. La trama del film è abbastanza<br />

complessa, arzigogolata,<br />

ricca di colpi di scena<br />

dove la profondità dei sentimenti<br />

emergono con prepotenza,<br />

con decisione. La regista<br />

vuole trasmettere tutta la forza,<br />

DA SINISTRA ALBERTO FRANCO<br />

E MARIA PIA CERULO<br />

la caparbietà, l’amore che sostiene<br />

il popolo cilentano. Il<br />

protagonista, attraverso la sua<br />

vita e soprattutto i suoi ricordi<br />

legati al papà, pescatore di<br />

“Menaica”, ce li presenta in<br />

tutta la loro integrità. “Il mio<br />

primo e grande obiettivo è che<br />

i giovani riscoprano in questo<br />

film i veri valori della vita,<br />

quelli semplici, sani, essenziali”.<br />

Maria Pia Cerulo comincerà<br />

le riprese del film il prossimo<br />

ottobre, le musiche saranno<br />

curate da Angelo Loia e<br />

vedrà protagonisti attori professionisti<br />

importanti come<br />

Alessandro Haber, Ernesto<br />

Maiex, Albeto Franco, Nicola<br />

Canonico. Saranno ingaggiate<br />

tantissime “comparse” cilentane<br />

che si sono presentate ai<br />

provini con un’unica grande<br />

aspirazione: diventare famosi.<br />

Gina Chiacchiaro<br />

Un venerdì, il 29 maggio 2009,<br />

ha visto oltre cento piccoli attori<br />

risalire la valle del Calore<br />

per esibirsi nella prima rassegna<br />

“Teatro Scuola” Cilento e<br />

Diano. Sede della rassegna il<br />

teatro comunale di Laurino<br />

del ‘700 ristrutturato meno di<br />

due anni fa.<br />

Ed è proprio per esibirsi in un<br />

teatro degno di questo nome<br />

che i docenti e i dirigenti della<br />

scuole hanno scelto il paese<br />

dell’alta valle del Calore per<br />

far esprimere i loro alunni.<br />

Due Scuole primarie di Capaccio<br />

Paestum, Laura e<br />

Tempa San Paolo, e la scuola<br />

primaria e dell’infanzia di<br />

Serra di Roccadaspide, sono<br />

state protagoniste tra le quinte<br />

di un vero gioiello che è il<br />

palcoscenico del teatro.<br />

Molto varia anche la tipologia<br />

di spettacolo presentati: Pinocchio,<br />

Tradizioni cilentane<br />

e il Big Bang i titoli. Musical,<br />

dialetto cilentano e animazione<br />

gestuale non hanno stancato<br />

gli spettatori che hanno<br />

sempre tenuto occupati i circa<br />

200 posti a sedere della platea<br />

e dei loggioni.<br />

“La prima esperienza- ha dichiarato<br />

il sindaco Gaetano<br />

Pacente – deve essere un<br />

trampolino di lancio per la<br />

prossima edizione che dovrà<br />

fare in modo di portare a Laurino<br />

e nei paesi limitrofi, molte<br />

più scuole e per più di un<br />

giorno.”<br />

Con questo augurio, fatto proprio<br />

anche dall’associazione<br />

Pacidia Onlus che ha garantito<br />

l’aspetto organizzativo<br />

della manifestazione, e con i<br />

doverosi ringraziamenti alla<br />

compagnia teatrale di Laurino<br />

che ha dovuto cedere il proprio<br />

spazio destinato alle<br />

prove dello spettacolo del<br />

giorno dopo, che i genitori, i<br />

docenti e gli alunni si sono<br />

dati appuntamento per la<br />

prossima edizione.<br />

biesse<br />

segnante Daniela Intorno,<br />

prima a Roccadaspide, poi a<br />

Cava de Tirreni nella scuola<br />

“Danza e Ginnastica Metelliana”,<br />

scopre la sua innata passione<br />

per il nastro, che la porta<br />

a conquistare il primo posto<br />

alle regionali prima e alle interregionali<br />

dopo, con la conseguente<br />

partecipazione alle<br />

gare nazionali. Nel 2006 la piccola<br />

atleta riscontra un grave<br />

problema alle ginocchia. Nonostante<br />

il consiglio medico di<br />

abbandonare, dentro di lei<br />

sente una forza che le consente<br />

di continuare il suo percorso<br />

ginnico.<br />

In questa fase così delicata lei<br />

ricorda con affetto il supporto<br />

psicologico del presidente e<br />

del vice presidente della FGI<br />

della Campania: “ Mi sento di<br />

ringraziarli per il loro sostegno<br />

nel momento di difficoltà<br />

che ho attraversato”.<br />

Mariagloria Di Chiara


16<br />

D i a n o N°22 5 giugno 2009<br />

IN FARMACIA<br />

Sonno, incubi<br />

e farmaci<br />

Il sonno è un processo<br />

biologico che è<br />

controllato da un<br />

orologio endocrino il<br />

quale regola anche i<br />

ritmi di altre funzioni<br />

biologiche. Esistono vari fattori<br />

che influenzano il ritmo sonno-veglia<br />

e contribuiscono a mantenerne<br />

la circadianità, primo fra tutti<br />

l’alternanza luce-buio. Risulta da<br />

ciò la tendenza comune a dormire<br />

nelle ore notturne e a restare svegli<br />

e attivi lungo la giornata. La<br />

durata media del sonno fisiologico<br />

di un adulto sano è di circa 7-8<br />

ore. Esiste però un’importante variabilità<br />

interindividuale per cui<br />

esistono soggetti (i cosiddetti<br />

“brevi dormitori”) che hanno bisogno<br />

di meno ore di sonno per<br />

ottenere un buon riposo fisiologico<br />

(5 ore o meno) così come esiste<br />

la condizione di “lungo dormitore”<br />

in quei soggetti che necessitano<br />

di un sonno di lunga durata<br />

(almeno 10 ore). Una caratteristica<br />

del sonno è l’attività onirica ovvero<br />

il sogno. I sogni sono provocati<br />

da una vasta serie di stimoli: e<br />

si possono quindi avere sogni normali,<br />

sogni di angoscia, incubi…<br />

Gli incubi spontanei sono evenienza<br />

relativamente frequente,<br />

ma possono anche essere indotti<br />

dai farmaci. Dal 1972 l’ADRAC<br />

(Adverse Drug Reactions Advisory<br />

Committee) dell’Australia ha ricevuto<br />

891 segnalazioni di incubi<br />

sospettati essere causati da farmaci.<br />

Nel 90% dei casi segnalati l’incubo<br />

si è risolto con la sospensione<br />

del farmaco sospettato. La classe<br />

di farmaci maggiormente segnalata<br />

è quella dei beta-bloccanti<br />

(propanololo, pindololo, metoprololo),<br />

che è noto producano incubi<br />

attraverso la soppressione del<br />

sonno REM. Un’altra classe di farmaci<br />

a rischio di incubi è quella<br />

degli antidepressivi come sertralina,<br />

paroxetina, ma anche fluoxetina<br />

e citalopram e quella delle benzodiazepine<br />

come il temazepam,<br />

il diazepam e l’oxazepam. Gli incubi<br />

possono essere anche un raro<br />

effetto delle statine. Coloro che<br />

prescrivono farmaci dovrebbero<br />

essere consci che una varietà di<br />

farmaci, oltre i beta-bloccanti, possono<br />

causare incubi, effetto che è<br />

di norma reversibile alla sospensione<br />

del trattamento.<br />

Alberto Di Muria<br />

info@farmaciadimuria.it<br />

Paladino furioso, Ferrari fremente e De Luca mite<br />

Singolar tenzone a Sala Consilina<br />

È una singolar tenzone in<br />

una storia di sconfitte, ripicche<br />

e declini: la città si ritrova<br />

a scegliere tra il Paladino<br />

furioso, il Ferrari fremente e<br />

il De Luca mite (aggettivo inconsueto,<br />

ma trattasi di un<br />

Roberto). tra blocchi misti di<br />

autoconservazione e una novità<br />

minoritaria.<br />

Sala Consilina, città ricca di<br />

commerci, cibi buoni e parole,<br />

dove, come gli Enti di<br />

Frodo, non si dice nulla se<br />

non c’è il tempo per raccontarlo<br />

e ricordarlo nei decenni.<br />

Un centro urbano che si<br />

snoda in linea retta tra la cortina<br />

della montagna che divide<br />

dalla promessa della<br />

Grande Lucania e la striscia<br />

d’asfalto dell’autostrada,<br />

paesana cortina di ferro che<br />

divide i democristiani della<br />

montagna dalle chiassose<br />

schiere social-diessine della<br />

vallata.<br />

Da un lato i sindaci Alliegro<br />

(Padula), Ferrari (Sala) e Annunziata<br />

(Atena), dall’altro i<br />

potenti assessori Arenare<br />

ANGELO PALADINO<br />

POLITICA. Candidati di carta<br />

Dalla parte del brutto<br />

Entusiasmo, cambiamento,<br />

coerenza, tenacia, impegno,<br />

grinta, passione, partecipazione,<br />

abnegazione, dedizione:<br />

sono questi i valori che traspaiono<br />

dagli spot e dai manifesti<br />

elettorali preparati per le<br />

prossime elezioni provinciali.<br />

I candidati di ogni schieramento<br />

o coalizione intendono<br />

comunemente rappresentare il<br />

territorio in cui vivono, mettendone<br />

in risalto gli aspetti<br />

positivi, spesso associati all’ascolto<br />

della gente comune.<br />

E’ facile comprendere come i<br />

politici si riconoscano nel<br />

bello, inteso quale canone<br />

estetico (ed elettorale) prevalente:<br />

l’ameno paesaggio di<br />

montagna, lo scorcio di un<br />

monumento, il sincero amore<br />

di una giovane coppia, la festa<br />

di paese incarnano l’adesione<br />

ad una dimensione genuina<br />

ed incontaminata, che accomuni<br />

votanti e candidati. A<br />

questo punto scatta una riflessione:<br />

perché un cittadino non<br />

dovrebbe riconoscersi nel<br />

brutto Non capisco perché risulti<br />

inefficace raccontare la<br />

storia di un comune o di una<br />

provincia attraverso i suoi errori<br />

storici, le sue inadempienze,<br />

i suoi limiti. Le comunità<br />

locali tendono di fatto a rimuovere<br />

le pagine più scomode<br />

del loro passato, riconoscendo<br />

a se stesse il privilegio<br />

di una generica innocenza. I<br />

messaggi politici assecondano<br />

infatti questa indicazione, a<br />

scapito di un confronto con la<br />

popolazione che sia duro ma<br />

diretto. Non c’è mai spazio per<br />

le persone sole, per l’altro da<br />

sè, per le frange di popolazione<br />

subalterne o minoritarie. Il<br />

coacervo di ideali in cui si riconoscono<br />

tutte le formazioni<br />

politiche contempla di rado il<br />

dolore, il male di vivere del<br />

cittadino, condannato mestamente<br />

ad una marginalità che<br />

motiva un più profondo disagio.<br />

Carmine Marino<br />

(Teggiano) e Giuliano (Polla):<br />

in mezzo maggioranze rovesciate<br />

nella comunità montana<br />

e dispetti fino alle denunce<br />

per estorsione. Ci si divide,<br />

mentre i dividendi (politici)<br />

finiscono altrove.<br />

Gaetano Ferrari e Angelo Paladino<br />

subiscono così<br />

lo stesso destino: cinquantaopiùenni,<br />

lottano<br />

per un ruolo da sindaco<br />

uno dopo 10 anni<br />

da vice e 5 da primo<br />

cittadino, l’altro dopo<br />

15 anni da consigliere<br />

provinciale e 10 da assessore.<br />

Altri hanno<br />

deciso per loro quando<br />

si decideva per il consigliere<br />

regionale, il<br />

posto sicuro con Bassolino<br />

o i soliti noti a<br />

Montecitorio.<br />

E se nel Pd le primarie<br />

appartengono ad un<br />

passato remoto senza<br />

valore, qui sono rimaste<br />

la grande esiziale<br />

battaglia. Con Paladino<br />

che si ribella a Valiante.<br />

Ferrari che resta con<br />

Vallo, a cui porterà voti e incarichi.<br />

E l’arrivo del diktat che impedisce<br />

la ricandidatura dell’assessore<br />

provinciale. Ferrari<br />

ancora reprime il nervoso:<br />

«I bravi ragazzi volevano<br />

crescere, invece siamo considerati<br />

vecchi a 50 anni.<br />

E sul voto comunale il Pd<br />

non ha deciso: Villani pensa<br />

alle sue elezioni, Figliulo è incerto,<br />

De Luca è a Salerno,<br />

Iannuzzi dice solo: “Vedremo”».<br />

Per il sindaco Sala<br />

Consilina è in crescita economica<br />

dopo «anni intensi»: si<br />

costruisce un nuovo quartiere<br />

a Cappuccini con centro<br />

culturale e teatro da 400<br />

posti, c’è la villa comunale,<br />

l’area industriale «con 45<br />

aziende», la raccolta differenziata<br />

vola dal 2000.<br />

«L’unico cruccio - dice il sindaco<br />

del Pd - è la piazza e il<br />

centro storico da trasformare<br />

in centro commerciale naturale».<br />

Ferrari non lo dice, ma i suoi<br />

temono una svolta familistica<br />

al Comune con Paladino e<br />

suo cognato Giuseppe Ippolito,<br />

uomo forte dell’Udeur.<br />

«Lo dicevo da mesi, ora lo<br />

certifica il Sole24Ore: siamo<br />

in crisi totale e la città è stata<br />

declassificata per reddito cittadino<br />

da area di benessere<br />

non elevato di 10 anni fa ad<br />

area arretrata - l’attacco di<br />

Paladino - Certo che sono deluso:<br />

dopo anni di encomi<br />

per come la provincia di Salerno<br />

è stata tenuta fuori<br />

dalla crisi-rifiuti mi aspettavo<br />

di più, ma non accetto la<br />

subalternità di Sala a Vallo.<br />

Oggi però sono in campo per<br />

difendere la mia città: la mia<br />

famiglia vive qui da 16 generazioni,<br />

c’è un Angelo Paladino<br />

nel 1630».<br />

L’assessore parla di centro<br />

storico abbandonato, disordine,<br />

aziende che vanno via<br />

e piazza Sant’Antonio senza<br />

negozi mentre il vecchio Municipio<br />

è chiuso. «Ho in lista<br />

i segretari di Fi, An e Pd e<br />

dieci imprenditori per un governo<br />

di salute pubblica -<br />

conclude - per uscire dalla<br />

palude di Colucci (Giuseppem<br />

l’ex sindaco, ndr) e Ferrari<br />

che si scambiano le poltrone».<br />

Si guarda il panorama: la<br />

valle del Tanagro è divisa in<br />

piccoli appezzamenti.<br />

Ci si chiede perché qui l’agricoltura<br />

non è decollata come<br />

nella non lontana Piana del<br />

Sele. «Ma è il solo nostro<br />

punto in programma - dice<br />

Roberto De Luca, 50 anni, ricercatore<br />

di Fisica - È il messaggio<br />

dell’Idv: nella vallata<br />

c’è la nostra ricchezza, bisogna<br />

puntare su cooperazione<br />

e prodotti tipici come il broccolo,<br />

fermando la cementificazione.<br />

Ed è necessario approvare il<br />

Puc, pensare a recuperare il<br />

centro storico con viabilità e<br />

scale mobili. Ci sono spazi<br />

caratteristici come la “via<br />

della salute” o la zona “allegra<br />

core”».<br />

Il candidato sindaco ispira<br />

una visita in centro. Ma si finisce<br />

come in periferia, con i<br />

rumeni a guardare strano o i<br />

residenti sorpresi. Le vie diventano<br />

tortuose.<br />

Poi, finalmente, si inizia a<br />

scendere su un vicolo lastricato<br />

d’antico con all’orizzonte<br />

un bel campanile: solo che<br />

tutto si restringe, non c’è un<br />

cartello, si finisce con l’auto<br />

bloccata a fare marcia indietro<br />

tra i palazzi graffiando<br />

carrozzeria e mura, incastrati<br />

come Sala Consilina tra gli<br />

opposti schieramenti di questa<br />

elezione.<br />

Fulvio Scarlata


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N°22 5 giugno 2009 Anno VI Direttore Responsabile Oreste Mottola<br />

BATTIPAGLIA<br />

La ricerca della<br />

felicità<br />

di Ernesto Giacomino<br />

Paura elettorale dell’ultim’ora:<br />

fra i risultati da<br />

mettere in preventivo ci<br />

sarebbe anche quello<br />

conseguente a un temuto<br />

assenteismo dei votanti, un po’ per il<br />

piovoso ponte del 2 giugno che ha<br />

protratto l’astinenza da mare, un po’<br />

per il clima di confusione decisionale<br />

che ancora aleggia in città (dovendo<br />

comunque valutare la convenienza di<br />

tenerci a vita un caotico turn-over di<br />

commissari prefettizi che, immobilismo<br />

per immobilismo, ci risparmino<br />

quantomeno stipendi e indennità a<br />

consiglieri, assessori e convenzionati<br />

vari).<br />

Quello di riportare Battipaglia a livelli<br />

di vivibilità in linea con la più primitiva<br />

delle tribù amazzoniche, comunque,<br />

pare restare obiettivo arduo, se è<br />

vero che dai volantini programmatici<br />

insaccati nelle cassette postali non è<br />

ancora chiaro come si concilino i futuristici<br />

progetti di riassetto “globale”<br />

delle aree urbane (tutto un parlare<br />

di restyling ad ampio raggio, dai<br />

vigili griffati Prada alla succursale di<br />

Gardaland nell’ex tabacchificio) con<br />

la più banale esigenza del cittadino<br />

medio di metter tavola almeno una<br />

volta al giorno o rincasare con la pensione<br />

addosso.<br />

Visto sul piano numerico, il rischio<br />

che gli elettori disertino le urne resta<br />

scarso se non nullo. Su circa settantamila<br />

abitanti, al momento, risultano<br />

non essere candidati al Consiglio Comunale<br />

solo in tre: il sottoscritto, l’egiziano<br />

Aziz (cui hanno trovato beghe<br />

per il trasferimento di residenza) e<br />

Poldo (un simpatico randagio che bivacca<br />

nottetempo per i quartieri abbaiando<br />

“Luna caprese”).<br />

C A M PAG N A<br />

R A S S E G N A N A Z I O N A L E<br />

S C U O L A & T E AT R O<br />

Eboli<br />

Lavori pubblici in corso<br />

di Vincenzo Caputo<br />

Continua senza sosta il piano di opere venti nel campo dei lavori pubblici e<br />

pubbliche nella città di Eboli. Manutenzione<br />

stradale, rotatorie, piazzali, partecipazione. Le fasi di intervento<br />

seguendo il calendario dei bandi per la<br />

corsi d’acqua, attrezzature varie. “Si prevedono la scarificazione dell’asfalto<br />

tratta finora di cantieri che riguardano esistente e l’eventuale manutenzione<br />

il rifacimento del manto d’asfalto e la della rete idrica preesistente. Nel rione<br />

revisione delle condotte idriche del Cicalese, la vetustà della condotta ha<br />

rione Molinello, il rione Paterno, il determinato la scelta dell’Amministrazione<br />

comunale, eseguita in tempi ce-<br />

rione Cicalese, via Apollo XI, via Italia”,<br />

commenta l’Assessore ai Lavori leri dai tecnici comunali, di sostituirla<br />

Pubblici, Campagna. “A questi lavori integralmente con una nuova. Anche<br />

ne seguiranno molti altri, la cui apertura<br />

e prevista durante il mese di giuzazione<br />

di parcheggi e verde procedo-<br />

al piazzale Lombardi i lavori di realizgno,<br />

come da programma degli interno<br />

regolarmente”.<br />

EBOLI<br />

“Arrestatelo!”<br />

di Francesco Faenza<br />

Poteva essere una strage.<br />

Un nuovo 11 settembre.<br />

Un attacco al cuore di<br />

Eboli. Super Melchionda<br />

lo ha sventato. Un misterioso<br />

kamikaze si aggirava per la<br />

Grande Bufala, venerdì mattina. Stava<br />

montando gli stand, con l’auto parcheggiata<br />

in piazza della Repubblica.<br />

Nato a Montecorvino Rovella e ivi residente,<br />

Enzo Russolillo è stato scoperto<br />

dal Kgb di Melchionda. Il suo<br />

fare è apparso subito sospetto. Cosa<br />

ci faceva Russolillo, di pomeriggio, in<br />

piazza della Repubblica “Stavo montando<br />

gli stand per la Grande Bufala”<br />

risponde il quasi arrestato. Ah,<br />

ecco...ma cosa nascondeva, signor<br />

Russolillo nella sua Bmw “Gli attrezzi<br />

da lavoro”. Sicuro che non fossero<br />

bombe, Tnt, dinamite, polvere pirica,<br />

missile terra-aria contro il comune<br />

di Melchiondopoli “Ero in piazza<br />

con l’autorizzazione del comune. E il<br />

sindaco mi ha fatto multare quattro<br />

volte dai vigili urbani”. Ma lei lo sa<br />

che le casse comunali sono in deficit.<br />

A fine mese, i dipedenti ci arrivano<br />

con il fiatone. Pagando le quattro<br />

multe, aiuterà Bond Melchionda a retribuire<br />

i 200 dipendenti comunali,<br />

oltre ai 3 neo promossi per meriti...lasciamo<br />

stare. Ah, anche lei ha saputo<br />

dell’autista del sindaco promosso e<br />

premiato Corrono, le notizie corrono.<br />

Ma torniamo alla Grande Bufala.<br />

Perchè l’hanno trattata così male “Lo<br />

chieda al sindaco di Eboli. Ha tentato<br />

addirittura di arrestarmi”. Ci faccia<br />

capire, Melchionda con le manette,<br />

tipo ispettore Zenigata, le è corso incontro<br />

per arrestarla “No, ha intimato<br />

a un vigile urbano di arrestarmi”.<br />

Ma lei è amico di Bin Laden<br />

CONTINUA A PAGG. 21<br />

CONTINUA A PAGG. 20<br />

CONTINUA A PAGG. 19


E b o l i<br />

N°22 5 giugno 2009 19<br />

Un kamikaze tra gli stand<br />

La gaffe di melchiondiana: “Arrestatelo!”<br />

DALLA PRIMA DE IL SELE<br />

“No, sono un cittadino italiano, di pelle<br />

bianca, senza particolari inclinazioni religiose,<br />

non vivo di fondamentalismi”.<br />

Ma cosa nascondeva nell’auto, perchè<br />

Bond Melchionda voleva arrestarla<br />

“Non lo so, chiedetelo a lui. Io stavo lavorando.<br />

Ero in piazza a montare gli<br />

stand per la Grande Bufala. Ironia della<br />

sorte, stavo lavorando proprio allo stand<br />

del comune, quando il sindaco ha tentato<br />

di farmi arrestare”. Non divaghi, per<br />

piacere. Qui ne va di mezzo la sicurezza<br />

degli ebolitani. Di quale reato è accusata<br />

“Parcheggio della macchina in piazza”.<br />

Per una Bmw in piazza...la stavano<br />

arrestando “No, prima mi hanno fatto<br />

quattro multe, poi il sindaco voleva arrestarmi”.<br />

Si lasci inquadrare, uhm...a parte<br />

qualche chilo di troppo, non proprio in<br />

linea con Pilates, non è che abbia una faccia<br />

minacciosa. Ma cosa ha combinato al<br />

Malata di protagonismo, la politica ebolitana.<br />

In attesa delle elezioni, aspettando i verdetti,<br />

avremmo già le prime clamorose bocciature.<br />

Per chi ha trasformato la campagna elettorale<br />

in un voto di scambio.<br />

Per chi si è circondato di pregiudicati e non<br />

riesce a controllarli. Per chi promette un piano<br />

regolatore fai da te, pur di strappare uno striminzito<br />

voto. Per chi voleva il suo pacchetto<br />

di hostess da gestire alla Grande Bufala, altrimenti<br />

mette il broncio, minaccia arresti e<br />

licenziamenti.<br />

Per chi non saluta i sindaci dei comuni limitrofi<br />

quando vengono in visita a Eboli, dopo<br />

averli venerati negli anni addietro. Ci fermiamo,<br />

per rispettare le regole. Quelle che gli altri<br />

conoscono. E calpestano.<br />

Le regole annullate per arroganza, ignoranza,<br />

per esercizio idiota del potere. Tra il massimo<br />

e il migliore, secondo noi, ci son rimasti<br />

solo i titoli di coda.<br />

nostro Bond sindaco “Ah, gli ho detto<br />

che me ne sarei andato, per il trattamento<br />

ricevuto. Lavoro da anni in questo settore,<br />

con gli stand fieristici. Ma quel che<br />

è accaduto a Eboli, non l’ho mai vissuto<br />

prima”. Indossava qualche vestito islamico,<br />

al suo arrivo in piazza “Il mio abbigliamento<br />

è stato sempre occidentale.<br />

Ripeto, il sindaco si è rizelato perchè gli<br />

ho detto che me ne sarei andato. Faccia<br />

un po’ lei, immagini che i vigili le facciano<br />

quattro multe mentre fa un’intervista.<br />

Lei come la prende”. Lei mi vuol far immaginare<br />

un’intervista al sindaco Melchionda<br />

Mission impossible, non sa che<br />

Bond Martino è allergico alle domande<br />

Caro Russolillo, sapesse a quante conferenze<br />

stampa il sindaco si è alzato ed è<br />

andato via, con gli ospiti ancora in sala. Si<br />

figuri un’intervista con Melchionda...farà<br />

arrestare anche me. Ma torniamo a lei<br />

Come ha evitato l’arresto “Ah, non lo<br />

Le pagelle<br />

Carmine Campagna, voto 4: il ragionier<br />

dei numeri<br />

dimentica<br />

parecchie<br />

cose. Le domande<br />

sull’Embrice<br />

erano parecchie.<br />

E allora<br />

vediamo se i<br />

suoi megafoni<br />

riescono a<br />

rispondere pure a queste. Chi ha autorizzato<br />

Campagna e il suo sire, il Martino di<br />

Melchionda serrese, a dirottare i soldi dai<br />

mulini dell’Embrice al muro dello scempio<br />

poi abbattuto Chi spiegherà agli ebolitani<br />

e all’Unione Europea, erogatrice dei<br />

500 mila euro, perchè i mulini non sono<br />

stati recuperati A chi Campagna ha affidato<br />

l’asfalto delle strade ebolitane, visto<br />

che finora ne hanno bitumate tre, ma<br />

erano tutte in perfette condizioni, mentre<br />

il viale Amendola, la statale 19 e via Giovanni<br />

XXIII, in penoso stato erano, in penoso<br />

stato sono E la curva kamikaze tra<br />

la polizia stradale e il campo Massajoli, a<br />

chi la dedichiamo E che senso ha mantenere<br />

quel senso di marcia prolungato<br />

per arrivare in ospedale, quando l’urgenza<br />

e la logica inviterebbero a ritornare<br />

al passato Ma veramente l’Anas è così<br />

potente che apre e chiude le strade ebolitane<br />

quando vuole E l’assessore ai lavori<br />

pubblici, cosa fa, prende solo nota,<br />

come il ragionier Filini E se non è il turno<br />

dell’Anas, addirittura l’Asis fa la padrona<br />

assoluta della città di Eboli Avanti il<br />

prossimo.<br />

I mercatari del sabato hanno qualche esigenza<br />

da esporre Chiudete strade, asfaltate<br />

i quartieri senza buche, fate quel che<br />

vi pare. Il paese dei balocchi, Melchiondopoli<br />

si chiama. Prendete le cinque porte<br />

nel centro storico...ma da quale obbriobriosa<br />

matita sono uscite Dario Argento<br />

fuggirebbe via schifato.<br />

Horror cementifico. Non solo gli assessori<br />

ci costano mille euro al mese, ma tutti<br />

questi soldi pubblici in orpelli e mostruosità<br />

pubbliche, da quale cilindro<br />

le prendete<br />

Attendiamo risposta Nel frattempo, facciamo<br />

un salto in riva al mare, a vedere ad<br />

Francesco Faenza<br />

Anarcopoli, frazione di Melchiondopoli,<br />

cosa accade...<br />

Roberto Palladino, voto 7: si sveglia<br />

tardi, la<br />

mattina. O<br />

meglio, accende<br />

dopo<br />

pranzo il<br />

cellulare.<br />

Ma i problemi,<br />

a differenza<br />

di<br />

Melchionda<br />

che li crea,<br />

lui almeno li risolve. Da cinque mesi, Marisa<br />

Laurito doveva venire a Eboli per ritirare<br />

le chiavi della città. Meriti artistici,<br />

teatrali, musicale, cose del genere.<br />

Il giorno prima della manifestazione, fascio-Melchionda<br />

revoca la cerimonia.<br />

Problemi di famiglia. Il principe non<br />

c’è, la corte dei miracoli chiude per<br />

ferie. In democrazia, non va proprio così.<br />

Accanto al sindaco c’è il vicesindaco, ci<br />

sono gli assessori, il presidente del consiglio<br />

comunale. Se manca il primo cittadino,<br />

c’è sempre una soluzione.<br />

Ma la democrazia sfugge a Melchionda. E<br />

la Laurito è stata liquidata, in una mattinata<br />

di grigiore fascista. Per fortuna, due<br />

giovani ebolitani con un pizzico di logica<br />

(Roberto Palladino e Gino Ciaglia), hanno<br />

evitato a Eboli una figuraccia clamorosa.<br />

La Laurito è stata ripescata, nel tardo pomeriggio.<br />

La manifestazione da Melchionda,<br />

è stata riabilitata.<br />

continua a pagina 21<br />

so. Per il buon senso del vigile urbano.<br />

Per quale reato mi doveva arrestare”.<br />

Che so, macchina kamikaze in posizione<br />

sospetta in piazza Contribuente plurimultato<br />

con un martello tra le mani per<br />

il montaggio di uno stand Oltraggio alla<br />

Red Martino Band Ma lei non si è inchinato<br />

al passaggio di Melchionda e<br />

della sua corte Avrà fatto la faccia truce<br />

con la sua scorta Sarà risultato antipatico<br />

al consigliere con il parrucchino cromatico<br />

cangiante Che rapporti ha con il<br />

direttore double face, al secolo Gianfranco,<br />

faccio tutto, io Masci Conosce Lavorgna<br />

il ripescato Vota per il centrodestra,<br />

dica la verità L’intervista con Russolillo<br />

è finita qui. La sensazione è che<br />

una figuraccia del genere, a Eboli, sarà<br />

difficilmente eguagliabile. Un sindaco<br />

che chiede l’arresto del responsabile degli<br />

stand, è difficilmente clonabile. Ci hanno<br />

detto che accanto a lui c’era un ingegnere<br />

socialista. Sarebbe stato lui a suggerire<br />

l’arresto da figuraccia. Conta poco. La<br />

sceneggiata non è partita dall’ingegnere<br />

socialista, ma è stata solo suggerita. Ci<br />

siamo rivolti all’ufficio Cepu, settore avvocati<br />

in prescrizione. Alla domanda, ci<br />

può essere l’arresto per una macchina<br />

parcheggiata in piazza o la minaccia di<br />

smontare uno stand, ai Cepu dipendenti<br />

sono cadute le braccia a terra. Ma il<br />

fatto grave resta un altro. Nell’invitare il<br />

vigile urbano ad arrestare Russolillo,<br />

Bond Melchionda ha “serenamente”<br />

perso le staffe. Ricoprire di ridicolo l’intera<br />

città è già di per se una figuraccia<br />

enorme. Minacciare il licenziamento di<br />

un vigile urbano se non effettua un arresto<br />

strampalato, è peggio che toccare il<br />

fondo. Capiamo la tensione elettorale,<br />

per Bond Melchionda. Ma i vigili urbani<br />

di Eboli non sono come gli assessori alla<br />

Lavorgna. Non si sbattono fuori dalla<br />

giunta e si ripescano a seconda dell’umore<br />

del sindaco. Minacciare un vigile<br />

urbano di licenziamento è un grave<br />

atto intimidatorio, tanto più perchè fondato<br />

sul nulla. Le scuse del sindaco Non<br />

so se Alfonso La Corte, il vigile minacciato,<br />

le accetterà, nè se le ha ricevute.<br />

Avesse malmenato un anziano, La Corte<br />

andava licenziato su due piedi. Il vigile<br />

urbano, invece, si è rifiutato di effettuare<br />

un arresto burla. Quel che ci preoccupa è<br />

il silenzio degli altri vigili urbani. Uno di<br />

loro aveva preannunciato una dura presa<br />

di posizione scritta contro il sindaco Melchionda.<br />

Il comunicato non è mai stato<br />

redatto. Il nostro pensiero, in queste ore,<br />

va a Gelsomino Bottiglieri, l’ultimo sindacalista<br />

con le palle, che sapeva difendere<br />

i vigili urbani nelle vertenze amministrative.<br />

Purtroppo Gelsomino non è<br />

più con noi. E i vigili di Eboli, colpa anche<br />

loro, sono costretti a subire minacce ed<br />

episodi di mobbing...per non aver obbedito<br />

al sindaco e non aver realizzato l’arresto<br />

più strampalato e infondato del<br />

mondo. Il silenzio è complice, dicevano<br />

Falcone e Borsellino. Chiediamo scusa a<br />

Russolillo, ancora una volta noi al posto<br />

del sindaco, per la figuraccia zingaresca<br />

che la città di Eboli ha fatto con lo standista<br />

della Grande Bufala. La minaccia<br />

che il sindaco ha lanciato al vigile La<br />

Corte: “o arresti quell’uomo o domani sei<br />

licenziato” ci lascia basiti e spiazzati. Non<br />

tanto perchè è arrivata da un uomo che la<br />

mattina esce di casa, dimenticando spesso<br />

gli oneri e le responsabilità da sindaco,<br />

quanto per il silenzio dei colleghi vigili<br />

di La Corte. Altro che spirito di corpo<br />

e solidarietà istituzionale. Mai silenzio fu<br />

più assordante di quello della Grande<br />

Bufala. Un sussulto di dignità abbiamo<br />

atteso. Della coriacea tempra di Gelsomino<br />

Bottiglieri, purtroppo, poche persone<br />

ne sono dotate.


20<br />

E b o l i<br />

Lavori pubblici<br />

Si lavora alacremente<br />

N°22 5 giugno 2009<br />

DALLA PRIMA DE IL SELE<br />

Dello stesso avviso è il Sindaco<br />

di Eboli, Melchionda “Una<br />

grande massa di interventi<br />

pubblici che da anni la città<br />

chiedeva - commenta il primo<br />

cittadino -. Siamo soddisfatti<br />

sia per le opere che stiamo<br />

realizzando, sia per il rispetto<br />

dei tempi programmati attraverso<br />

i progetti ed i bandi per<br />

le ditte incaricate”. In zona<br />

Borgo, nel torrente Tufara,<br />

dove è in corso un’opera di<br />

mitigazione del rischio erosivo<br />

e di pulizia degli argini, in<br />

coordinamento con il Genio<br />

Civile, nella mattinata di mercoledì<br />

si è assistito allo spettacolare<br />

calo di un escavatore<br />

di 120 quintali nel letto del<br />

corso d’acqua.<br />

La ditta, specializzata in questo<br />

tipo di opere, realizzerà in<br />

breve tempo gabbionate di<br />

pietra e pulizia della vegetazione,<br />

fino al ponte del rione<br />

Molinello.<br />

Anche alla scuola elementare<br />

di Cioffi i lavori stanno procedendo<br />

come previsto: è<br />

quasi ultimata<br />

la bonifica<br />

dell’interrato<br />

e si<br />

sta cominciando<br />

la<br />

realizzazione<br />

del nuovo<br />

anello perimetrale<br />

per<br />

lo smaltimento<br />

delle<br />

acque meteoriche.<br />

A Sant’ Andrea<br />

si è<br />

provveduto alla messa in sicurezza<br />

del pericoloso incrocio<br />

con la statale 91, intervento<br />

durante il quale e stato<br />

smontato il pilastro ancora in<br />

piedi e rimontato insieme all’altro.<br />

Nel frattempo, il centro della<br />

rotatoria in località San Giovanni<br />

è stato ultimato con la<br />

stesura del tappeto erboso,<br />

mentre è imminente la chiusura<br />

dei lavori di sistemazione<br />

della zona ospedaliera, essendo<br />

prevista per la metà di<br />

LAVORI PUBBLICI IN CORSO<br />

giugno la realizzazione del<br />

manto di asfalto ad alta aderenza<br />

su tutto il circuito di via<br />

Falcone - piazza Scuola Medica<br />

Salernitana e via GB Vignola,<br />

a lavori sulla piazza<br />

ultimati. Infine, presso la<br />

struttura che ospita il Centro<br />

anziani in località Spirito<br />

Santo in pochi giorni sarà utilizzabile<br />

la pista da ballo all’aperto,<br />

tanto richiesta all’Amministrazione<br />

dai numerosi<br />

utenti della struttura.<br />

Vincenzo Caputo<br />

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B a t t i p a g l i a<br />

N°22 5 giugno 2009 21<br />

Conferenza stampa di Legambiente. Presenti Francese e Santomauro.<br />

Le utopie concrete per salvare la città<br />

Le pagelle<br />

di Francesco Faenza<br />

Il circolo Vento in faccia della<br />

Legambiente di Battipaglia ha<br />

presentato mercoledì mattina<br />

in Comune le Utopie concrete<br />

per salvare la città. In una affollata<br />

conferenza stampa i dirigenti<br />

locali del circolo e il<br />

presidente regionale dell’associazione,<br />

Michele Buonomo,<br />

hanno esposto alcune<br />

proposte per migliorare la vivibilità<br />

cittadina. In mezzo al<br />

pubblico spiccava la presenza<br />

del comitato spontaneo sorto<br />

contro la costruzione di un<br />

palazzo in Via Domodossola<br />

e dei candidati a Sindaco Cecilia<br />

Francese e Giovanni Santomauro,<br />

assente invece Gerardo<br />

Motta.<br />

La tutela del patrimonio ambientale<br />

e artistico, il potenziamento<br />

del servizio di raccolta<br />

differenziata spinta e<br />

porta a porta, l’innovazione<br />

tecnologica collegata al risparmio<br />

energetico, queste alcune<br />

delle tematiche su cui si<br />

è sviluppato l’incontro. “Le<br />

proposte che abbiamo lanciato<br />

portano un titolo contraddittorio,<br />

un ossimoro: utopie<br />

concrete. – ha affermato il presidente<br />

del circolo Valerio Calabrese<br />

– Ebbene, questo è un<br />

titolo tutt’altro che casuale<br />

perché queste proposte rappresentano<br />

forse un’utopia<br />

per la realtà in cui abbiamo<br />

vissuto finora, ma allo stesso<br />

tempo la loro concretezza, la<br />

A PARER MIO<br />

DA SINISTRA CECILIA FRANCESE E GIOVANNI SANTOMAURO<br />

fattibilità, e soprattutto i risultati<br />

che alcune di queste<br />

hanno dato, anche in realtà vicinissime<br />

alla nostra, fanno sì<br />

che da mere utopie diventino<br />

a seconda del punto di vista<br />

di chi le guarda, realtà tangibili.<br />

Noi invitiamo la futura<br />

amministrazione a prenderle<br />

in considerazione e – ci auspichiamo<br />

– a realizzarle…”.<br />

Michele Buonomo invece ha<br />

ribadito il ruolo di Legambiente:<br />

“non ci stancheremo<br />

di chiedere, oltre che di lavorare,<br />

ad un progetto di città<br />

sostenibile, unico vero obbiettivo<br />

da realizzare.” Accolte<br />

con favore dai candidati Francese<br />

e Santomauro le proposte<br />

di Legambiente. I due,<br />

particolarmente entusiasti per<br />

l’incontro, hanno rimarcato la<br />

necessità che associazioni<br />

come Legambiente rivestano<br />

un ruolo importante nel futuro<br />

della città. I volontari del<br />

cigno verde hanno poi mostrato<br />

un reportage fotografico<br />

riguardo allo stato dei luoghi<br />

della foce del Tusciano.<br />

Rifiuti di tutte le specie e le dimensioni,<br />

che i volontari di<br />

“Vento in faccia” si sono impegnati<br />

a rimuovere con l’ausilio<br />

dei mezzi di Alba Nuova,<br />

l’azienda mista che si occupa<br />

dell’igiene urbana, il prossimo<br />

14 di giugno. Presentate<br />

infine le lenzuola di Mal’aria<br />

che, affisse ad alcuni balconi<br />

del centro, sono diventate in<br />

appena 3 mesi di colore grigio,<br />

segno evidente dei danni<br />

che il traffico smodato del<br />

centro urbano provoca alla salute<br />

dei cittadini.<br />

redAzione<br />

DA PAGINA 19<br />

A consegnarli le chiavi non è<br />

stato il sire di se stesso, assente<br />

per motivi di famiglia.<br />

Ma Gino Ciaglia, Roberto Palladino,<br />

Sueva Manzione, Mario<br />

Conte e Fernando Laurino.<br />

Per la democrazia è un gioco,<br />

una formalità. A Eboli, è un<br />

meccanismo complicatissimo,<br />

per narcisismo di Stato. Ci son<br />

volute dieci ore di polemiche,<br />

per carpilo, ma alla fine, senza<br />

capo, la ragione ha prevalso.<br />

Palladino ci ha messo una<br />

pezza. La manifestazione è pienamente<br />

riuscita. In assenza del<br />

sire, il clima a Palazzo era di<br />

una serenità sconcertante. Dipendenti<br />

comunali sorridenti,<br />

politici rilassati, collaboratori di<br />

Melchionda gentili. Un clima<br />

da gita scolastica. Cose<br />

mai viste in comune, negli ultimi<br />

quattro anni. Ci voleva la<br />

Laurito per appianare i nervi<br />

No, basta un po’ di democrazia<br />

e di coraggio intellettuale.<br />

Avanti palladiniani ragionevoli.<br />

Meglio un pomeriggio sorridente<br />

con la Laurito che cinque<br />

anni nevrotici con un capo altero<br />

che oltre il suo naso non<br />

vede, e tutto oblitera.<br />

Mario Minervini, voto 3: al direttore<br />

sanitario dell’ospedale<br />

di Eboli rivolgiamo poche domande:<br />

può un paziente afferrare<br />

un estintore e rincorrere i<br />

medici del pronto soccorso nei<br />

DI ERNESTO GIACOMINO<br />

La ricerca della...felicità<br />

DALLA PRIMA DE IL SELE<br />

Tutto il resto, chi a destra, chi<br />

a sinistra, chi con liste civiche,<br />

chi con liste della spesa, è candidato.<br />

Il tutto sta a significare<br />

che, fosse solo per dare<br />

quell’unico voto a se stesso, il<br />

grosso degli elettori, fra sabato<br />

e domenica, sarà ai seggi a<br />

fare il proprio dovere. Con<br />

tutte le conseguenze del caso,<br />

chiaramente, giacché l’eventualità<br />

di un’Amministrazione<br />

eccessivamente eterogenea,<br />

e dunque rappresentativa di<br />

ogni minimo interesse della<br />

collettività, sarebbe un chiaro<br />

preludio all’autarchia.<br />

L’ennesima situazione, insomma,<br />

in cui stallo politico e ingovernabilità<br />

la farebbero da<br />

padroni: per cui, fin da adesso,<br />

tutti gli schieramenti in<br />

causa si sono accordati per<br />

una politica collaborativa, di<br />

larghe intese, tale da limare al<br />

minimo gli scontri possibili fra<br />

maggioranza e opposizione,<br />

qualunque sarà il risultato<br />

delle urne.<br />

Sulla diatriba, ad esempio, sul<br />

se deviare a monte il corso del<br />

Tusciano e renderne viabile il<br />

letto, oppure lasciarlo lì dov’è<br />

e sormontarlo da un’ottantina<br />

di ponti carrabili, s’è scelta<br />

una strada intermedia: cementare<br />

il fiume e fare i ponti<br />

d’acqua.<br />

Consenso unanime anche per<br />

la riqualificazione di Piazza<br />

Amendola, a patto che la si rinomini<br />

una volta per tutta<br />

Piazza Madonnina e, nella<br />

fontana, si sostituisca la statua<br />

della Madonna con quella di<br />

Amendola: la contraddizione<br />

resta, ma almeno i passanti bagnati<br />

dagli schizzi o incespicanti<br />

nelle piastrelle instabili<br />

potranno imprecare senza remore<br />

religiose.<br />

Una nota d’innovazione radicale<br />

anche nello sport: la squadra<br />

di calcio locale continuerà<br />

a soffrire in serie Y o Z, ma a<br />

turno, per rinfrancare almeno<br />

gli animi e dare una mano alla<br />

campagna abbonamenti, gli<br />

esponenti politici di questo o<br />

quello schieramento saliranno<br />

sul palco e annunceranno di<br />

tanto in tanto l’acquisto di<br />

qualche fuoriclasse mondiale.<br />

Chiaramente comincerà<br />

Motta, che ha ancora in dotazione<br />

una milionata di manifesti<br />

elettorali non utilizzati:<br />

una rinfrescata di colore alla<br />

foto di lui e Berlusconi che si<br />

stringono la mano, un piccolo<br />

ritocco allo slogan già stampato,<br />

e vai con la prima promessa<br />

a perdere: “Pato per la<br />

città”...<br />

corridoi All’ospedale di Eboli<br />

è accaduto. Può un paziente<br />

sfasciare i vetri dell’accettazione<br />

perchè vuole precedenza assoluta<br />

A Eboli, è avvenuto.<br />

Può un vigilantes far perdere le<br />

proprie tracce, ogni volta che<br />

un infermiere o un medico vengono<br />

aggrediti All’ospedale di<br />

Eboli è la prassi. Allora ci chiediamo.<br />

Il plurimedagliato e superstipendiato<br />

Mario Minervini,<br />

dall’alto del suo 740, riuscirà<br />

a trovare una soluzione per<br />

tutelare i dipendenti del pronto<br />

soccorso Riuscirà a evitare<br />

scene da film di Sergio Leone,<br />

ogni mese, nel “suo” ospedale<br />

Distratto dagli incarichi salernitani,<br />

ci sembra. Torni con i<br />

piedi a Eboli, il problema sicurezza<br />

richiede una<br />

risposta. Non basta infilare telecamere<br />

in ogni angolo dell’ospedale.<br />

Ci vogliono vigilantes<br />

con gli attributi. Riuscirà Minervini<br />

a trovarli prima<br />

che spuntino le pistole al pronto<br />

soccorso<br />

Chirurghi e rianimatori ebolitani,<br />

voto 8: quando muore un<br />

paziente, sono i primi a ricevere<br />

un avviso di garanzia. Per<br />

omicidio colposo. La loro responsabilità,<br />

in tribunale, spesso<br />

non viene dimostrata. L’archiviazione<br />

arriva tardi. E senza<br />

risarcimento. In settimana sono<br />

state dimesse due ragazze quindicenni.<br />

Sono due gemelle.<br />

Hanno perso il papà, Gennaro<br />

Diglio, il 3 maggio scorso. Nell’incidente<br />

mortale in autostrada,<br />

loro due sono rimaste gravemente<br />

ferite. Era domenica<br />

pomeriggio, quando sei chirurghi<br />

lasciarono le loro famiglie e<br />

i loro piaceri per correre in<br />

ospedale e operare d’urgenza le<br />

due gemelle.<br />

Salvarono due ragazze, due vite<br />

umane. Le due 15enni sono<br />

fuori pericolo. Sono tornate a<br />

casa, dove hanno riabbracciato<br />

la madre, ma non hanno trovato<br />

papà Gennaro. Fosse stato<br />

più lungo quel guard raill in autostrada,<br />

questo incubo non sarebbe<br />

mai iniziato. Il nostro<br />

plauso ai chirurghi e ai rianimatori.<br />

In un mese di inferno,<br />

per loro, è arrivato il sospirato<br />

riscatto. Auguri alle due gemelle.<br />

Il peggio è passato.<br />

Francesco Faenza


22<br />

C u l t u r a N°22 5 giugno 2009<br />

CAMPAGNA. Serata finale della rassegna nazionale<br />

“scuola & Teatro”, ecco i vincitori<br />

Una grande energia ha contraddistinto<br />

la serata finale<br />

della 5ª edizione della Rassegna<br />

Nazionale Scuola&Teatro<br />

“Il Gerione”, svoltasi a Campagna<br />

(SA) dall’ 11 al 30 Maggio.<br />

E proprio sabato 30, a partire<br />

dalle 21.30, nella cornice di<br />

Piazza “Giovanni Palatucci”<br />

(non più, come gli altri anni, lo<br />

scenario unico della stupenda<br />

e mastodontica Cattedrale<br />

“Santa Maria della Pace”, negata,<br />

ma c’era da aspettarselo!,<br />

dal suo parroco, quello ritornato<br />

dopo alcuni anni di “lontananza”)<br />

nel centro storico della<br />

città, si è svolta la cerimonia di<br />

consegna dei Premi “Gerione”<br />

assegnati da giurie formate da<br />

alunni e docenti delle Scuole<br />

dei vari ordini e gradi dei Comuni<br />

di Campagna, Battipaglia,<br />

Oliveto Citra, Eboli, Contursi<br />

Terme, Buccino, Serre.<br />

Questi i vincitori de “Il Gerione”<br />

2009: Il Premio Unicef 2009<br />

all’Istituto Comprensivo “C.D.<br />

Casola” - Scuola Secondaria di<br />

1° Grado di Casola di Napoli<br />

per lo spettacolo “Giochiamo<br />

alla pace”; Segnalazione speciale<br />

alla Direzione Didattica<br />

Statale del 1° Circolo di Sala<br />

Consilina (Sa) per lo spettacolo<br />

“Com’era bello il Carosello”<br />

per l’approfondimento storico<br />

PAESTUM. Quinta edizione del Festival della Mitologia<br />

Evoè, per un centro di cultura internazionale<br />

IN ALTO LA RICOSTRUZIONE DEL<br />

CASTELLO GERIONE.<br />

A SINISTRA UN’IMMAGINE DEL<br />

CASTELLO<br />

I RAGAZZI GIUNTI DA TUTT’ITALIA IN OCCASIONE DEL FESTIVAL DELLA MITOLOGIA<br />

Mythos, il festival della mitologia<br />

e cultura classica, giunto<br />

alla quinta edizione, si conferma<br />

come un’occasione unica di<br />

dialogo tra giovani ed intellettuali,<br />

nello spirito puro di<br />

un’accademia di altri tempi.<br />

Ragazzi dei licei classici e<br />

scientifici di Udine, coordinati<br />

dalla sapiente guida della Società<br />

Archeologica Friulana,<br />

hanno partecipato ai dialoghi<br />

mitologici che caratterizzano il<br />

festival. Il titolo della manifestazione<br />

di quest’anno, “Canto<br />

di Sirene”, ha ispirato infiniti<br />

percorsi di riflessione sulla<br />

simbologia di questi esseri misteriosi<br />

ed ammalianti, ancora<br />

vivi nell’immaginario contemporaneo.<br />

L’evento, introdotto<br />

dal giovane archeologo Gianpiero<br />

Galasso, è stato diretto<br />

dalla geniale guida della professoressa<br />

Jolanda Capriglione<br />

dell’Università di Napoli, che<br />

ha voluto impreziosire le discussioni<br />

invitando personaggi<br />

di spicco del panorama culturale<br />

internazionale come il<br />

poeta Nicola Dal Falco e il professor<br />

Carlos Campos dell’Università<br />

di Buenos Aires.<br />

Gli sforzi della società promotrice<br />

dell’evento, EVOE’, diretti<br />

a costruire un centro di cultura<br />

internazionale a Paestum,<br />

hanno raggiunto negli anni<br />

obiettivi di riguardo, portando<br />

nell’area archeologica intellettuali<br />

di levatura mondiale, capaci<br />

di porgere alle nuove generazioni<br />

la lezione dei classici<br />

in maniera accattivante e<br />

coinvolgente.<br />

La partecipazione dei licei friulani,<br />

il loro impegno per la nostra<br />

terra, meritano il rispetto<br />

di quanti, soprattutto in questi<br />

giorni, parlano di rilancio del<br />

turismo.<br />

La cultura deve costituire la<br />

base forte su cui costituire qualunque<br />

campagna di promozione<br />

territoriale, l’esperienza<br />

di queste giornate di studio fa<br />

capire che la conoscenza del<br />

territorio e delle infinite implicazioni<br />

letterarie e artistiche<br />

che essa comporta è il punto di<br />

partenza obbligato per qualunque<br />

iniziativa di sostegno al<br />

attraverso le<br />

varie generazioni;<br />

Segnalazione<br />

speciale al Liceo<br />

Scientifico “A.<br />

Genoino” di<br />

Cava de’ Tirreni<br />

(Sa) per lo spettacolo<br />

“Family<br />

Show” per l’attualità<br />

dei temi<br />

trattati nel confronto<br />

genitori –<br />

figli e per il coraggio<br />

della<br />

messinscena; Segnalazione<br />

speciale<br />

alla Scuola<br />

Primaria e Secondaria<br />

dell’Istituto<br />

Comprensivo<br />

“Giovanni Palatucci”<br />

di Campagna per lo spettacolo<br />

“Ricordi” per aver rappresentato<br />

con convinta intensità lo<br />

scontro fisico genitori – figli del<br />

passato confrontandolo con il<br />

rapporto genitoriale dei tempi<br />

moderni; Il Premio Gerione per<br />

turismo. L’augurio è quello<br />

che, prima o poi, l’esempio dei<br />

licei di Udine, che rinunciano<br />

alle allegre gite scolastiche, pur<br />

di “vivere” Paestum, sia di<br />

esempio per i ragazzi e gli insegnanti<br />

delle scuole della nostra<br />

zona che, pur vivendo a<br />

quotidiano contatto con l’antico,<br />

sembrano talora ignorare<br />

la grandezza e l’immenso<br />

splendore di un passato che<br />

ancora è guida e monito ai nostri<br />

giorni.<br />

Evoè Paestum<br />

la Scuola Primaria al 1° Circolo<br />

Didattico “Pier delle Vigne” di<br />

Capua (Caserta) per lo spettacolo<br />

“Una giornata in famiglia”;<br />

Il Premio Gerione per la<br />

Scuola Secondaria di 1° grado<br />

all’Istituto Comprensivo di Caselle<br />

in Pittari (Sa) per lo spettacolo<br />

“Tri gatti, rui fimmini e<br />

nu ciucciu”; Il Premio Gerione<br />

per la Scuola Secondaria di 2°<br />

grado al Liceo Ginnasio “N.<br />

Spedalieri” di Catania per lo<br />

spettacolo “Il ratto di Proserpina”;<br />

Il Premio “Gerione” Biglietto<br />

di Ritorno, assegnato da<br />

insegnanti ed operatori di Teatro<br />

dei Dioscuri, alla Scuola Secondaria<br />

di 1° grado “Amalfi –<br />

Massa” di Piano di Sorrento<br />

(Na) per lo spettacolo “Timegate”;<br />

il premio consente alle<br />

scuola vincitrice di essere ospitata<br />

gratuitamente a Campagna<br />

per 5 giorni, nei mesi di luglio<br />

o agosto, e di essere ammessa<br />

senza selezione alla 6^<br />

Rassegna; Il Premio Gerione<br />

della Sezione Speciale delle<br />

Scuole di Campagna alla<br />

Scuola Primaria “A. Frank”<br />

dell’Istituto Comprensivo<br />

“Giovanni Palatucci” - Quadrivio<br />

di Campagna per lo<br />

spettacolo “BLACK OUT”.<br />

La serata è stata condotta dal<br />

giovane attore e cantante campagnese,<br />

Francesco Luongo, e<br />

dalle esplosiva modella e indossatrice<br />

pugliese, Floriana<br />

Rignanese, ultimamente impegnata<br />

in molte produzioni<br />

culturali cui hanno partecipato<br />

nomi del calibro di Maria<br />

Grazia Cucinotta, Ornella<br />

Muti, Michele e Gerardo Placido.<br />

Ospite d’onore della cerimonia,<br />

il noto attore napoletano<br />

di tv e teatro, Maurizio<br />

Casagrande, presente alla Rassegna<br />

“Il Gerione” a 4 anni di<br />

distanza dal padre, il grande<br />

Antonio Casagrande, che fu<br />

testimonial della 1ª edizione<br />

della chermesse. Calorosamente<br />

accolto dal pubblico<br />

della Rassegna, l’ attore è stato<br />

coinvolto in un turbine di foto,<br />

tra il momento teatrale che l’<br />

ha visto protagonista sul palcoscenico<br />

della manifestazione<br />

e le interviste in diretta, tra<br />

radio e tv. A chiudere la serata,<br />

con un momento musicale, il<br />

gruppo salernitano, “I Picarielli”.<br />

Mario Onesti<br />

monesti.blog.tiscali.it


G a s t r o n o m i a<br />

N°22 5 giugno 2009 23<br />

Viaggi e assaggi<br />

Sole e buona cucina alla Taverna del Mare di S.Maria di Castellabate<br />

Il Cilento. Solo chi lo conosce<br />

può apprezzare le sue immense<br />

ricchezze naturali. Da un po’<br />

di tempo sono spesso in giro<br />

per le nostre terre e rimango<br />

sempre di più colpito e positivamente<br />

impressionato per le<br />

sue bellezze paesaggistiche.<br />

Acciaroli, Pioppi e S. Maria di<br />

Castellabate, solo per fare qualche<br />

esempio, non hanno nulla<br />

da invidiare ad altre località<br />

blasonate sia nazionali che internazionali.<br />

Il paesaggio, la<br />

natura, il sole, l’aria, il cibo e<br />

aggiungo anche l’ospitalità<br />

della nostra gente sono accessori<br />

di prim’ordine. Il mio ultimo<br />

viaggio goloso mi ha portato<br />

a S. Maria di Castellabate<br />

al ristorante del New Hotel<br />

Sonia, albergo simbolo dal 1967<br />

dell’accoglienza di questa meravigliosa<br />

località, a cui annualmente<br />

viene attribuita la<br />

bandiera blu e le 4 vele di Legambiente<br />

per la qualità delle<br />

sue acque marine. Siamo proprio<br />

a quattro passi dalla bella<br />

e caratteristica chiesa di S.<br />

Maria a Mare. Il ristorante di<br />

questa struttura (37 camere),<br />

gestito dalla famiglia Paolillo,<br />

si chiama la Taverna del Mare<br />

ed è aperto sia ai clienti che<br />

soggiornano nell’albergo che<br />

agli ospiti di passaggio. Oltre<br />

all’accogliente sala interna, il<br />

locale dispone di un terrazzo<br />

che dà direttamente sulla<br />

spiaggia, praticamente a pochi<br />

metri dagli ombrelloni e dalla<br />

riva. Siamo nella zona chiamata<br />

“marina piccola”, un posto<br />

esclusivo ed invitante che, nonostante<br />

non sia amante del<br />

mare (non vado in spiaggia dal<br />

lontano 1993), mi fa venire voglia<br />

di rispolverare il mio vecchio<br />

costume per lasciarmi abbronzare<br />

da un caldo sole di<br />

fine maggio. Mi viene difficile<br />

trovare altri aggettivi per descrivere<br />

la bellezza e l’unicità<br />

del posto. In occasione della<br />

nostra visita siamo stati ricevuti<br />

dal maître, Umberto Paragano,<br />

una persona di “peso”<br />

che sprizza simpatia da tutte le<br />

parti. Per noi un bel tavolo all’esterno<br />

che ci ha permesso di<br />

godere appieno di tutte le meraviglie<br />

del posto. L’arredo è<br />

curato ed è disposto in modo<br />

professionale. I tavoli sono preparati<br />

con semplicità ma sono<br />

funzionali quanto basta e sono<br />

alla giusta distanza. Diamo<br />

IN ALTO<br />

IL MAITRE UMBERTO PARAGANO E<br />

LO CHEF OMAR MARTA.<br />

DUE IMMAGINI DELL’HOTEL SONIA.<br />

un’occhiata al menu e vediamo<br />

che l’offerta è per lo più mediterranea<br />

con pietanze che valorizzano<br />

soprattutto la materia<br />

prima. Un asterisco, come è<br />

giusto che sia, segnala bene<br />

quali sono i prodotti surgelati,<br />

anche se il pesce fresco lo si<br />

trova quotidianamente in base<br />

al pescato e alla stagione. In<br />

due, e con un po’ di fame, abbiamo<br />

scelto per iniziare la<br />

“Sinfonia Taverna del Mare”,<br />

composto da marinati come<br />

salmone, spada, tonno e alici<br />

con al centro un fresco bouquet<br />

d’insalata di mare. Il piatto si è<br />

distinto per bontà e coreografia.<br />

A seguire, facendo un piccolo<br />

… sacrificio economico,<br />

abbiamo preso i paccheri all’astice<br />

(20,00 euro) che sono<br />

stati preparati magistralmente<br />

con un piccolo astice a persona<br />

di circa 400 grammi. Per continuare,<br />

sempre via mare, ci è<br />

stata servita una fragrante frittura<br />

di paranza composta da<br />

alici, merluzzetti, calamaretti,<br />

trigliette, marmoretti e così via,<br />

accompagnata da una grigliata<br />

di verdure di stagione (peperoni,<br />

melanzane e zucchine). Sazi,<br />

a questo punto eravamo veramente<br />

sazi, non abbiamo potuto<br />

far a meno del tiramisù fatto<br />

in casa che Umberto ci ha descritto<br />

con tanta grazia e professionalità.<br />

Come vini, la scelta<br />

non è molto vasta, ma ci<br />

sono etichette selezionate e ben<br />

mirate a valorizzare l’enologia<br />

cilentana. Noi, per cercare di<br />

equiparare il tutto, abbiamo<br />

preferito bere un rosato, il Paistom<br />

Paestum Igt dei Vini del<br />

Cavaliere, che recentemente in<br />

una degustazione alla cieca di<br />

una nota guida, è stato valutato<br />

come miglior rosato dell’area<br />

cilentana ed infatti questo<br />

vino ha accompagnato a<br />

meraviglia la nostra piacevole<br />

sosta a S. Maria di Castellabate,<br />

una delle più belle località marine<br />

d’Italia. Normalmente, per<br />

una cena alla Taverna del Mare<br />

si spendono circa 35 euro a persona<br />

vini a parte, noi abbiamo<br />

leggermente superato questa<br />

cifra. Il locale è aperto da aprile<br />

ad ottobre.<br />

Ristorante La Taverna del Mare -<br />

New Hotel Sonia, Via G. Landi,<br />

84072 S. Maria di Castellabate<br />

(SA). Tel./fax 0974.961172 – 0974<br />

961512. www.hotelsonia.it – Voto<br />

76/100.<br />

Diodato Buonora<br />

LA RICETTA DELLA SETTIMANA<br />

Calamari con<br />

vino e olive<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

1 kg di calamari<br />

1 cipolla tritata<br />

1 spicchio d’aglio<br />

olio extravergine d’oliva del<br />

Cilento<br />

1 bicchiere vino bianco secco<br />

400 g di pomodori maturi<br />

20 di olive nere<br />

40 g di pinoli<br />

1 ciuffo di prezzemolo<br />

fette di pane abbrustolito<br />

sale e pepe.<br />

Preparazione:<br />

Lavate bene i calamari e tagliateli<br />

ad anelli non troppo<br />

grossi. Soffriggete la cipolla e<br />

l’aglio con l’olio. Quando il<br />

soffritto comincerà ad imbiondire<br />

togliete l’aglio e bagnate<br />

con il vino. Lasciatelo<br />

evaporare. Tagliate a pezzetti i<br />

pomodori che precedentemente<br />

avrete pelato. Versate i<br />

pomodori nel soffritto, lasciate<br />

cuocere a fuoco vivo per 10<br />

minuti poi aggiungete i calamari<br />

e i pinoli. Se il sugo si è<br />

ristretto troppo aggiungete un<br />

poco d’acqua tiepida. Salate,<br />

pepate, coprite e fate cuocere<br />

lentamente per mezz’ora. Ultimate<br />

con le olive snocciolate<br />

e tagliate a pezzi e abbondante<br />

prezzemolo tritato. Portate<br />

a tavola appena gli anelli di<br />

calamari saranno teneri e il<br />

sugo ristretto. Servire accompagnando<br />

con fette di pane<br />

abbrustolito.<br />

Vino abbinato: Paistom 2008,<br />

Rosato Aglianico Paestum Igt,<br />

I Vini del Cavaliere, Capaccio<br />

Paestum

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